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Il Giro d'Italia virtuale anche no.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 13:58Non sono d'accordo.Skyscrapers ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 12:53 Ma alla fine non mi sembra che i corridori protestino ogni volta che c'è una tappa dura, quindi se per una volta viene accorciata una tappa completamente pianeggiante non mi sembra un dramma. Meglio che sia successo in questa che non in quella di ieri.
Gli unici magari che ci rimetteranno sono gli spettatori dei paesi saltati, certamente delusi nel non vedere il passaggio della corsa, però bisogna anche capire che il gruppo non è un teatrino viaggiante, ma un gruppo di lavoratori, a suo modo.
E quest'ultimo punto credo che sia uno dei più critici, visto che non sempre viene considerato così.
Premesso che indire uno sciopero la mattina della gara è altamente scorretto, visto che hanno avuto mesi di tempo per lamentarsi di questa tappa.. Lasciami dire che:
I ciclisti sono dei lavoratori e il lavoro che si sono scelti è questo, non è che poi appena fa due gocce d'acqua possono scegliere se fare il loro lavoro o scioperare.
Abito a San Fermo, dove sarebbero dovuti passare oggi. Ci sono 14 gradi e piove, ma non diluvia.
Queste condizioni possono trovarle tranquillamente anche a maggio.
Cosa facciamo aboliamo le tappe over 220 km?
Tra l'altro alcuni corridori che sono voluti rimanere anonimi hanno dichiarato che correre sotto la pioggia abbassa le difese immunitarie e rischiano di prendersi il covid (fonte eurosport). Vergognoso usare la scusa del virus, li manderei a farsi un giro nei reparti covid in ospedale.
E qualcuno li giustifica pure.
Vi meritate il Giro d'Italia virtuale sui rulli.
Non poteva essere deciso prima se hanno deciso quattro gatti tra cui quel gran fenomeno di De Gendt!Skyscrapers ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:18Il Giro d'Italia virtuale anche no.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 13:58Non sono d'accordo.Skyscrapers ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 12:53 Ma alla fine non mi sembra che i corridori protestino ogni volta che c'è una tappa dura, quindi se per una volta viene accorciata una tappa completamente pianeggiante non mi sembra un dramma. Meglio che sia successo in questa che non in quella di ieri.
Gli unici magari che ci rimetteranno sono gli spettatori dei paesi saltati, certamente delusi nel non vedere il passaggio della corsa, però bisogna anche capire che il gruppo non è un teatrino viaggiante, ma un gruppo di lavoratori, a suo modo.
E quest'ultimo punto credo che sia uno dei più critici, visto che non sempre viene considerato così.
Premesso che indire uno sciopero la mattina della gara è altamente scorretto, visto che hanno avuto mesi di tempo per lamentarsi di questa tappa.. Lasciami dire che:
I ciclisti sono dei lavoratori e il lavoro che si sono scelti è questo, non è che poi appena fa due gocce d'acqua possono scegliere se fare il loro lavoro o scioperare.
Abito a San Fermo, dove sarebbero dovuti passare oggi. Ci sono 14 gradi e piove, ma non diluvia.
Queste condizioni possono trovarle tranquillamente anche a maggio.
Cosa facciamo aboliamo le tappe over 220 km?
Tra l'altro alcuni corridori che sono voluti rimanere anonimi hanno dichiarato che correre sotto la pioggia abbassa le difese immunitarie e rischiano di prendersi il covid (fonte eurosport). Vergognoso usare la scusa del virus, li manderei a farsi un giro nei reparti covid in ospedale.
E qualcuno li giustifica pure.
Vi meritate il Giro d'Italia virtuale sui rulli.
Comunque, per quanto riguarda le tempistiche, effettivamente poteva essere deciso prima, organizzandosi meglio.
De Gendt sempre amato.Walter_White ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 10:40 De Gendt leader delle proteste a quanto pare
Bene, che non torni più al Giro allora, ha rotto il cazzo già dalla prima settimana
e che dire di Bugno? ho fatto sciopero ma mi scusoWalter_White ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:22 Vegni piange ma la decisione l'ha presa lui
È come se uno si lamentasse coi carabinieri che non vigilano se gli rubano in casa con la porta aperta
Ma infatti vediamo cosa fa a Milano, mi sa che sta solo scavando nel solco della sua stessa figuraccia...kreuziger80 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:20Li costringerà a partecipare al processo alla tappa?
E' da giorni che si lagna di tutto: tamponi, alberghi, adesso la pioggia. Proprio lui che qualche anno fa dopo il lombardia decise insieme a Wellens di tornare in Belgio in bici. Si è rotto le scatole di questo Giro, ha visto che non riesce a vincere una tappa e allora rompe i coglioni anche agli altri.pietro ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:21De Gendt sempre amato.Walter_White ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 10:40 De Gendt leader delle proteste a quanto pare
Bene, che non torni più al Giro allora, ha rotto il cazzo già dalla prima settimana
Da oggi amerò il suo modo di correre e meno il ciclista
E cosa rivedi? Oggi è stato creato un pericolosissimo precedente. Altro che ci vediamo a Milano. Mauro su certe cose è troppo buono e lo fottono.Robdin2007 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:27 Credo che vegni non aveva altro che fare, chiaramente quelli che volevano correree non hanno avuto il coraggio di opporsi alla volata degli altro. Non poteva dare DNS a tutti, ma per il futuro ce qualcosa da rivedere
Non possono fare osservazioni? L'associazione corridori e la commissione tecnica dell'UCI possono fare osservazioni. A me non risulta che l'abbiano fatto. Ma questo potere c'è e non è stato esercitato.cassius ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 12:58Non mi risulta assolutamente che possano fare osservazioni.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 10:58 Posso capire l'osservazione che una tappa di 250 Km dopo la tappa di ieri non aveva molto senso...
Il problema è un altro: questo percorso si conosce da quasi un anno....
i corridori e le squadre non potevano fare le loro osservazioni prima ????
Così è davvero una sceneggiata incomprensibile
Poi però se decidono tutti insieme di non partire, tranquillo che non partono.
Come quando decidono di fare una discesa a velocità controllata (vedi prima tappa del Tour).
I corridori non hanno la possibilità di opporre osservazioni in sede di presentazione del percorso.Stylus ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:03 Ogni minimo ragionamento, sensato o meno, sulla lunghezza, la logica, il valore della tappa va a farsi benedire dal momento che la tappa non viene svelata la mattina stessa della tappa.
Qualsiasi protesta fatta in data 23 ottobre 2020 per una tappa svelata il 24 ottobre 2019 (355 giorni fa) e confermata il 30 luglio 2020, non ha ragione di esistere.
Anche nel diritto, pur in esistenza di buone ragioni, esiste una cosa chiamata scadenza dei termini, scaduti i quale, i tuoi buoni motivi in opposizione ad un provvedimento, non hanno più valore.
STOP.
Mancando questo "diritto", manca anche una scadenza dei termini per presentare ricorsi.
Quindi hai scritto una minchiata grande come una casa.
E di solito quando si scrivono minchiate grandi come una casa si sente l'esigenza di mettere un PUNTO o uno STOP alla fine.
Io non te lo scrivo, se ritieni rispondimi pure.
A parte che forse è Adam Hansen (prossimo al ritiro) ma comunque parliamo dello stesso Thomas De Gendt perennemente in fuga al Giro, vero? Parliamo di un corridore che onora ogni km della corsa rosa, vero? Adam Hansen quello dei 17 o 18 GT di fila completati? (con fughe gregariati e quant'altro).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:15Si, ha rotto proprio il cazzo Thomas. Dopo questo giro mi sta veramente sulle palle. Che vada a correre la vuelta la prossima volta.Walter_White ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 10:40 De Gendt leader delle proteste a quanto pare
Bene, che non torni più al Giro allora, ha rotto il cazzo già dalla prima settimana
Faccio mio il post di Stylus. Penosi, non meritano di essere visti oggi. Io mi prendo un giorno di riposo.
Comportamento indegno dei corridori. Tutti, nessuno escluso.
Sono sicuro che Kittel non ha mai fatto queste proteste, lui faceva le valigie dopo aver vinto le sue tappe, come uno che finito di scopare si riveste e torna a casa. Forse preferite i Kittel.
Su questo condivido. Non so se erano chiare le condizioni meteo.
Da sempre sono i vecchi del gruppo che possono prendere queste iniziative.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:26 Punto terzo: non sopporto davvero più certi corridori che si ergono a Califfi del gruppo: ma cosa vuole Adam Hansen? Se a 39 anni non hai più voglia di farti 250 km sotto l'acqua ritirati, non rompere le palle anche a chi è giovane e vuole correre.
Mi sembra che questi vecchi corridori (come Tony Martin al Tour) non abbiano più tanti stimoli e si nascondano dietro scuse banali per fare meno fatica possibile.
Oggi la tappa si poteva fare. Punto.
E Vegni come al solito ridicolo che si fa mettere i piedi in testa da questi quasi pensionati.
Peccato che al Tour non protestino mai... Chissà perché.
Dopo anni là dentro e anche una maturazione personale, hai l'autorevolezza per farlo.
Non è questione di essere senza stimoli, è questione che a una certa età sai di non aver nulla da perdere, non è che fai fuori un Tony Martin, mentre se ci andava Hindley gli ridevano in faccia.
Possono farlo, poi magari l'anno prossimo le WT gli mandano corridori ancora più di seconda fila.
Sono stati tra i promotori della "rivolta" e il pullman che mancava era il loro
e come?
Io metto l'accento su un altro aspetto: chi voleva partire, perché non ha perorato la propria posizione, facendolo sapere a Vegni? Perché è comodo dire dopo che si è deciso di non partire che non si era d'accordo... Perché non ci si è messi contro il gruppo prima?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:27E cosa rivedi? Oggi è stato creato un pericolosissimo precedente. Altro che ci vediamo a Milano. Mauro su certe cose è troppo buono e lo fottono.Robdin2007 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:27 Credo che vegni non aveva altro che fare, chiaramente quelli che volevano correree non hanno avuto il coraggio di opporsi alla volata degli altro. Non poteva dare DNS a tutti, ma per il futuro ce qualcosa da rivedere
si chiama viltà, caro Bomby. ViltàBomby ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:45Io metto l'accento su un altro aspetto: chi voleva partire, perché non ha perorato la propria posizione, facendolo sapere a Vegni? Perché è comodo dire dopo che si è deciso di non partire che non si era d'accordo... Perché non ci si è messi contro il gruppo prima?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:27E cosa rivedi? Oggi è stato creato un pericolosissimo precedente. Altro che ci vediamo a Milano. Mauro su certe cose è troppo buono e lo fottono.Robdin2007 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:27 Credo che vegni non aveva altro che fare, chiaramente quelli che volevano correree non hanno avuto il coraggio di opporsi alla volata degli altro. Non poteva dare DNS a tutti, ma per il futuro ce qualcosa da rivedere
forse potevano lamentarsi stamattina con la Lotto e dirgli "noi vogliamo correre"
E allora Bugno Vegni come faceva a sapere che il gruppo era spaccato se a 20 minuti dalla partenza non sapeva nemmeno che un gruppo (quanto ampio?) non voleva partire.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:56si chiama viltà, caro Bomby. ViltàBomby ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:45Io metto l'accento su un altro aspetto: chi voleva partire, perché non ha perorato la propria posizione, facendolo sapere a Vegni? Perché è comodo dire dopo che si è deciso di non partire che non si era d'accordo... Perché non ci si è messi contro il gruppo prima?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:27
E cosa rivedi? Oggi è stato creato un pericolosissimo precedente. Altro che ci vediamo a Milano. Mauro su certe cose è troppo buono e lo fottono.
forse potevano lamentarsi stamattina con la Lotto e dirgli "noi vogliamo correre"
.Alberto, a che titolo?Oro&Argento ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 15:00 Contador pronto alle vie legali, in quanto l'associazione corridori ha messo in mezzo anche il coronavirus, che non c'entra nulla. Quindi appoggia Vegni.
