Anche io la vedo male questa operazione, però mi pare anche strano che un organizzazione così efficiente come quella australiana si renda partecipe di una cessione a un ente non proprio trasparente.
A meno che sia un'operazione stile cessione Sampdoria a Ferrero , ma non ne vedrei l'utilità.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 9:00
da marco_graz
Da un mio amico spagnolo molto dentro all'ambiente ciclistico iberico:
[08:51, 15/6/2020] Carlos : Yes, it is a scam for sure
[08:52, 15/6/2020] Carlos : It is a non profit which still isn't active promoted by a guy with a history of not paying for stuff locally
[08:52, 15/6/2020] Carlos : So they are probably trying to get income with this new sponsorship but it won't work
Com'e' possibile che il management GreenEDGE stia cascando in questa trappola annunciata?
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 11:12
da Winter
Perché non c è la fila a voler sponsorizzare la squadra australiana..
E il mecenate ha probabilmente altri problemi..o è stufo di tirar fuori soldi
Ha scritto bene udra
Dai garrone la Sampdoria è stata ceduta (regalata) a Ferrero..
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 16:36
da Slegar
Dopo E-powers e Team Monti speravo che il valzer dei cialtroni fosse finito, invece vedo che al gran ballo s'è unita pure la Mitchelton.
Con il ritiro delle sponsorizzazioni di EF e CCC non è che il ciclismo se la passerà bene nel 2021.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 16:43
da Basso
EF non si ritira, rimarrà anche nel 2021 - stanno solo cercando un nuovo co-sponsor
Basso ha scritto: ↑mercoledì 17 giugno 2020, 10:10
Occhio alla situazione Mitchelton/Manuela - e il posto di lavoro del responsabile comunicazione del team traballa pericolosamente...
Se volevano presentarsi nel peggior modo possibile ci sono riusciti pienamente.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: mercoledì 17 giugno 2020, 10:19
da sceriffo
Basso ha scritto: ↑mercoledì 17 giugno 2020, 10:10
Occhio alla situazione Mitchelton/Manuela - e il posto di lavoro del responsabile comunicazione del team traballa pericolosamente...
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile , è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 15:04
da Luca90
Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45
Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile , è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
ho scoperto da poco quel sito e devo dire articoli sempre interessanti...
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 15:39
da aitutaki1
Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45
Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile , è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Condivido tante cose che hai scritto e in particolare esplorare a 360 gradi il mondo ciclistico , in forte espansione data anche l' attenzione ai temi ecologici/fitness, però temo che questa operazione non centri nulla con il tuo ragionamento.
Non dico che sia una truffa o un caso Manenti 2.0, però già il fatto che la sponsorizzazione sia pagata ex post sa tanto di salvo buon fine, bisognerebbe conoscere in maniera approfondita la fiscalità spagnola, tradizionalmente simile a quella italiana* , e quella delle fondazioni è una invenzione fittizia per eludere il fisco di solito usata per scopi molto diversi da quelli fatti percepire.
* All' epoca della transizione all euro in combinazione con il regime IVA comunitario la Spagna ha inizialmente accordato i rimborsi per le società a debito, con il risultato che comprando in loco e vendendo in esenzione è diventata la patria dei mariuoli, non credo si sia trattata di una svista o di un errore.
Ma... ora che fa la Mitchelton?
Comunque piuttosto imbarazzante tutto questo.
Non ci si fa una bella figura.
Ah cercheranno un altro sponsor...vero stavolta.
Spero solo che la Fundacion non ci provi con altri pesci ancora piu' scoperti, come la CCC, che e' davvero senza sponsor. Nel caso, ovviamente spero che Trentin e VA trovino casa in posti...seri...
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 16:29
da Stylus
Io non sono un gran intenditore di finanza, ma mi chiedo spesso come gente come Bettini, Garzelli, il Milan con i cinesi, il team ungherese, possano caderci quando basta una ricerca su internet per capire che per certe cose il "colpo di scena" è che vadano a termine. Come dicevamo per i ciclisti coinvolti nel team ungherese, un minimo di responsabilità lo si deve avere per credere in certi elementi. Vorrei mai come ora sentire Garzelli che mi sembrava tutt'altro che uno sprovveduto, e capire come può essere convincente con me quanto lo sono stati con lui per l'ennesimo progetto per cui chiunque avrebbe intuito si trattasse di una sola.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 16:41
da Scattista
Gerry Ryan ha visto il video di Admin giusto in tempo!
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 16:54
da Luca90
sceriffo ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:24
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile , è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Condivido tante cose che hai scritto e in particolare esplorare a 360 gradi il mondo ciclistico , in forte espansione data anche l' attenzione ai temi ecologici/fitness, però temo che questa operazione non centri nulla con il tuo ragionamento.
Non dico che sia una truffa o un caso Manenti 2.0, però già il fatto che la sponsorizzazione sia pagata ex post sa tanto di salvo buon fine, bisognerebbe conoscere in maniera approfondita la fiscalità spagnola, tradizionalmente simile a quella italiana* , e quella delle fondazioni è una invenzione fittizia per eludere il fisco di solito usata per scopi molto diversi da quelli fatti percepire.
* All' epoca della transizione all euro in combinazione con il regime IVA comunitario la Spagna ha inizialmente accordato i rimborsi per le società a debito, con il risultato che comprando in loco e vendendo in esenzione è diventata la patria dei mariuoli, non credo si sia trattata di una svista o di un errore.
Non c'era alcun riferimento alla fondazione spagnola nel mio discorso.
Era un discorso più in generale sugli sponsor nel ciclismo.
Grazie per condividere la visione a 360gradi.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 18:02
da aitutaki1
Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 17:15
aitutaki1 ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 15:39
Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45
Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile , è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Condivido tante cose che hai scritto e in particolare esplorare a 360 gradi il mondo ciclistico , in forte espansione data anche l' attenzione ai temi ecologici/fitness, però temo che questa operazione non centri nulla con il tuo ragionamento.
Non dico che sia una truffa o un caso Manenti 2.0, però già il fatto che la sponsorizzazione sia pagata ex post sa tanto di salvo buon fine, bisognerebbe conoscere in maniera approfondita la fiscalità spagnola, tradizionalmente simile a quella italiana* , e quella delle fondazioni è una invenzione fittizia per eludere il fisco di solito usata per scopi molto diversi da quelli fatti percepire.
* All' epoca della transizione all euro in combinazione con il regime IVA comunitario la Spagna ha inizialmente accordato i rimborsi per le società a debito, con il risultato che comprando in loco e vendendo in esenzione è diventata la patria dei mariuoli, non credo si sia trattata di una svista o di un errore.
Non c'era alcun riferimento alla fondazione spagnola nel mio discorso.
Era un discorso più in generale sugli sponsor nel ciclismo.
Grazie per condividere la visione a 360gradi.
Purtroppo era il tema caldo. invece come sottolineavi , a prescindere dal fatto che mi piaccia dalla pista alla MTB al ciclocross anche femminili, c'è veramente tutto un mondo intorno. Dai ragazzi con la fissa a chi usa la bici per tenersi in forma, al cicloturismo che un tempo era riservato ai nordici e sta rifiorendo in veste ecochic , alle escursione in mountain bike il tutto favorito dall' assistenza elettrica, e anche rimanendo sulla BDC non mancano gli amatori.
Però tutto questo bacino d' utenza, con anche maggior capacità di spesa rispetto al passato, come giustamente scrivevi va conquistato con una comunicazione adeguata e andrebbe incentivato economicamente anche pubblicamente , magari non per il settore pro data la natura estrema dello sforzo, ma in UK per esempio per esempio c'è il "Bike to Work Scheme" . Tornando alle sponsorizzazioni poter aggiungere seguito diverso da quello tradizionale sarà una bella sfida
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 18:19
da Basso
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
E se, come dice lui, il contratto è stato firmato, la cosa si fa interessante. Piuttosto non capisco ora il potere, se ha potere, contrattuale, di Ryan
Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
E se, come dice lui, il contratto è stato firmato, la cosa si fa interessante. Piuttosto non capisco ora il potere, se ha potere, contrattuale, di Ryan
Bisognerebbe sapere se è un contratto definitivo o un preliminare, se vincolato a qualche condizione, se è stato registrato e nel caso dove
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 20:53
da henny5
Ma dopo la conclusione di questa telenovela tra michelton e manuela fundacion, con quale credibilità ryan e bannan quando dovranno bussare la porta per cercare un nuovo sponsor(dato che la situazione finanziaria del team è critica)dopo questa figuraccia mediatica con tanto di annuncio,nuova maglia e dichiarazioni (di quello che dovevano essere) i vecchi e nuovi proprietari ? La fortuna di gerry ryan è che l'accordo sia saltato adesso a giugno e non ad agosto/settembre, la speranza è che la michelton possa trovare un sponsor che garantisca un visione e sostenibilità finanziaria a lungo termine che questa merita dato i risultati che ha ottenuto sin dalla sua nascita nel 2012.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 21:06
da Winter
non sono d'accordo
Ma Ryan ha una credibilita' trentennale..
Jayco ha iniziato a sponsorizzare squadre dal 1993..
E' stato il mecenate del ciclismo australiano
Nella lista dei 500 uomini piu' ricchi d'australia
Fundacion Manuela ??
una onlus
che bilancio ha ?
la maglia da chi è stata presentata ?
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 22:18
da cauz.
Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
grazie per il servizio che fate al ciclismo, cicloweb.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 23:11
da Luca90
quindi?? a burgos chi si presenterà?
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: giovedì 18 giugno 2020, 23:41
da Pavè
Admin ha scritto: ↑mercoledì 17 giugno 2020, 11:00
Ieri sera videoriflettevo sulla vicenda:
Colpito ed affondato, ottimo servizio anche questa volta!!
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: venerdì 19 giugno 2020, 7:56
da 34x27
Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
Bell'articolo, complimenti. Il succo della questione è: chi ha potere di firma tra Ryan e Bannon?
Io credo che se il contratto è firmato, Garzelli&co, oltre che a pretendere che sia rispettato, possano pretendere delle penali, quindi danno 'immagine incluso.
Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19
Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
Bell'articolo, complimenti. Il succo della questione è: chi ha potere di firma tra Ryan e Bannon?
fino a che non si sa sta cosa ci sara' incertezza, onestamente spero non si vada avanti, ma Garzelli sembra molto convinto..
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: sabato 20 giugno 2020, 15:30
da Admin
La questione l'ho riassunta a fine pezzo: Garzelli ha comprato la società di gestione (di proprietà di Bannan), ma la squadra resta di Ryan.
Credo che Ryan e Bannan dovranno vedersela tra loro.
Percepito in filigrana, Fundación Manuela potrebbe anche farsi da parte senza pretese esagerate, qualora (come quasi certamente sarà) prevalesse la linea di Ryan. Tanto il nome della fondazione è circolato per un po', di fatto non ne escono male (sono gli altri che non hanno adempiuto al contratto) e potranno riprovarci - secondo i loro piani - nel 2021. Ciò, al netto delle già espresse considerazioni sulla (natura della) solvibilità di Huertas.
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: domenica 21 giugno 2020, 15:57
da cauz.
ma gli zainetti erano arrivati?
Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: domenica 21 giugno 2020, 19:10
da pietro
cauz. ha scritto: ↑domenica 21 giugno 2020, 15:57
ma gli zainetti erano arrivati?