Oh, finalmente, considerazioni serie meritano risposte serie.
Principe ha scritto:Bitossi ha scritto:
Soprattutto chiediti perché l'imprescindibile teoria dello slot sia stata regalata solo a noi, popolo eletto di Cicloweb, e non, che so, al forum personale di Damiano Cunego...

Semplicemente perchè la teoria dello slot non è una teoria ad personam nata per giustificare le non vittorie di Cunego come pensi e ha scritto tu tante volte. E' una teoria generale che si applica all'intero mondo del ciclismo.
Però tu usi questa teoria (oddio, teoria: supposizioni, astrazioni, non corredate da dati e metodologie scientifici), solo ed esclusivamente quando si parla di Cunego. Ancora una volta, chi è responsabile di questa automatica attribuzione di senso?
La mia impressione invece è che Cunego sarebbe il primo a rifiutarla se fosse esposta nel suo forum...
Principe ha scritto:
Sono discorsi triti e ritriti sui quali lo stesso Damiano ha preso posizione. Specie la storia delle gambe lo diverte moltissimo

La realtà è che i suoi muscoli sono più o meno sempre uguali e che le dimensioni delle gambe di un ciclista sono fortemente influenzate da fattori come la ritensione idrica e il momento in cui la foto viene scattata. Del resto, confrontatevi le gambe appena alzati e dopo una giornata in piedi o semplicemente prima di un'uscita in bici e subito dopo quando i muscoli sono pieni di sangue... e vedrete come cambiano le loro dimensioni.
Quanto al comportamento in corsa e alla visione della gara va detto che questi si determinano e si modulano anche in base agli avversari. Se la Juve gioca un'amichevole estiva contro una squadra di dilettanti avrà uno stile di gioco che non sarà lo stesso che avrà quando affronta il Real Madrid in Champions League... Logico che se gli avversari hanno una marcia in più devi giocare in difesa e non puoi attaccare come quando te la giochi ad armi pari. Se Basso ti da più di 18 minuti al Giro 2006, c'è poco da inventarsi quanto a tattica di gara...
Non so se ti accorgi che questa linea di ragionamento è, per motivi opposti, del tutto compatibile con quella dei detrattori del Cuneghin. Loro affermano sia scarso 'di natura', che abbia vinto un Giro per mancanza di veri avversari, e che il suo motore di cilindrata limitata si sia pian piano rivelato per quello che era, ottenendo in seguito un solo vero successo di prestigio di fronte ad un consesso di avversari completo. Tu attribuisci tutto al doping, e se devo essere sincero, in certi casi credo tu abbia senz'altro ragione. In certi casi, e dando per scontato che il nostro fosse a sua volta pulito. Ma da professionista del diritto, dovresti insegnarmi che le 'sentenze' sono importanti. Infatti nessuno, anche nei conteggi dei piazzamenti, può attribuirgli un piazzamento diverso dal 6°nel Tour dello scorso anno. Ma nessuno può, per gli stessi motivi, accettare che nel Giro 2006 sia arrivato 2°. Tutti ricordiamo con ilarità il sito web dedicato a Tonkov in cui gli si attribuiva la vittoria nel Giro del 1998...
In verità c'è un elemento imprescindibile che balza immediatamente agli occhi di chi ne capisce, e cioè la discontinuità assoluta tra il 2004 e gli anni seguenti. E non solo in termini di risultati e di relatività rispetto a tattiche, uso dei rapporti, dati antropometrici, ecc. Quelli possono ovviamente cambiare (gli ultimi moderatamente, altrimenti si potrebbe giustificatamente cominciare a pensar male), a seconda delle annate, dell'evoluzione tecnico/atletica, del contesto in cui si è immersi.
Qui si parla di 'qualità' complessiva dell'atleta, che viene impietosamente a galla nei confronti anche solo visivi, come nel caso della replica RAI di ieri (chi è che diceva che la qualità, come il talento, è "un elemento difficile da definire, impossibile da misurare, ma facile da riconoscere"?)
Basta la mononucleosi del 2005 a spiegare tutto? Forse; gli equilibri di un campione e comunque in generale di un atleta sono delicatissimi; dopotutto a suo tempo feci l'esempio di Baldini, che non fu più lo stesso dopo un'operazione di appendicectomia.
Secondo me c'è anche qualcos'altro, ma ho la modestia di non potere e volere esporre una 'teoria' al riguardo, per non entrare in una soggettività che non mi interessa.
Finisco dicendo che se tutti gli interventi si mantenessero sui toni usati nel tuo ultimo post, questo thread ritornerrebbe ad essere fruibile e meno cabarettistico, almeno per me. Anzi, ogni tanto la battutina finirebbe persino per diventare ben accetta.