pereiro2982 ha scritto:qualcuno sa il record negativo di vittorie di tappa italiane al giro d'italia?
Come per questo 2016, quattro vittorie furono conquistate solo nel 1989 (Giuliani, Cipollini, Giupponi, Bugno) con tre italiani in top 10 (Giupponi 2°, Chioccioli 5°, Giovannetti 8°). Nelle restanti 97 edizioni i corridori italiani hanno vinto almeno cinque tappe.
A sentire i vari programmi dedicati della Rai, la situazione non e' affatto disastrosa come la si dipinge qui dentro
In relazione alle vittorie italiane, la sola cosa che mi pare sia stata detta e' che quest'anno la sfida con la Germania e' 4 a 6 per i tedeschi. Insomma, un quasi pareggio contro la nazione che ha vinto piu' tappe negli ultimi Tour d France. Mica male, no?
P.S.: dei dati citati da Basso, a me impressiona sempre vedere l'elevata presenza di vivai di WT straniere.
Confidando che RaiPlay non mostri piu' il vincitore di corsa nell'immagine di anteprima...
Cassani nel ruolo di primo commentatore tecnico, sempre e comunque
"Ormai Cassani è l'Alessandro Barbero del ciclismo " (martin eden)
Js7 ha scritto:Secondo voi una futura mancanza di forti corridori italiani non potrebbe mettere fortemente in crisi il giro stesso? Nel senso assenza di campioni italiani=poco interesse del pubblico=minore interessamento degli sponsor per il giro stesso, proprio a causa di assenza di fidelizzazione degli appassionati al movimento ciclistico in generale
Secondo me non stai dipingendo il futuro, ma il presente.
Il fatto di avere campioni italiani, se ben presentato, porterebbe a conoscere i loro avversari e quindi il movimento internazionale. Per dire, nessun italiano ha mai rivaleggiato con Sagan e un personaggio come il campione del mondo e' da noi "solo per appassionati".
Il fatto di non avere campioni italiani, porta anche a non avere interesse per le corse importanti nelle quali questi avrebbero potuto ben figurare. Per dire, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix sono da noi "solo per appassionati".
Il Giro, nonostante sia una dei principali sportivi a cadenza annuale del globo, e' da anni In Italia un evento "solo per appassionati"...e la tendenza mi sembra la stessa, vista la sopraccitata penuria di atleti italiani da GT (con Nibali e Aru che devono sobbarcarsi le aspettative di un intero movimento che aspetta le loro vittorie come la manna).
Parlando di sponsor, in Italia il ciclismo non sembra attirare investimenti. Nemmeno la vittoria di Nibali al TdF e' servita in questo senso.
Al Giro quest'anno si e' perso anche lo sponsor che per decenni ha rappresentato il Giro. Forse partire inizio maggio e beccarsi freddo e pioggia e neve, poco si sposava con un prodotto decisamente estivo
Se vedi i pannelli con gli sponsor dietro ai corridori alle interviste, noterai un elevato frazionamento degli spazi a disposizione degli sponsor, un po' come le maglie di certe Professional italiane. Non pochi grandi sponsor ma tanti minori. Ogni traguardo volante o arco dei -x km all'arrivo mi sembra affidato ad un diverso sponsor ed e' storia recente il cambio di colore di una maglia del Giro per "accontentare" (e forse addirittura non perdere) uno sponsor.
Un Giro "piccolo" non attira sponsor, non attira campioni e non attira interesse dei non-appassionati.
Io dico che, prima o poi, finira' che il Giro (come pure la Vuelta, gia' di ASO), sara' ridotto a corsa di 2 settimane (con il Giro modello "Giro del Trentino allargato"), cosi' da convogliare tutti i campioni da GT su unica corsa e vederli tutti lottare per una sorta di "mondiale" delle corse a tappe.
Ultima modifica di xwait il giovedì 26 maggio 2016, 14:38, modificato 1 volta in totale.
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"Ormai Cassani è l'Alessandro Barbero del ciclismo " (martin eden)
udra ha scritto:Dai, però Enel mi sembra che sia un po' più grande di Balocco come sponsor, e anche Tre è una buona entrata
Io parlavo di quelli del te' freddo in bicchierini di plastica
Comunque il caso del secondo sponsor che citi mi sembra interessante, dato che e' rimasto come sponsor della Maglia Rosa per soli tre anni!
Probabilmente avranno raggiunto gli obiettivi di marketing che si erano prefissati, quindi a posto cosi'. Pero' se un evento e' mediaticamente importante, mi sembra che l'orizzonte temporale di un'investimento sia di 5-10 anni.
Secondo me, piu' l'evento da sponsorizzare e' in salute e piu' i contratti di sponsorizzazione sono lunghi.
Vediamo quanto reseteranno i nuovi sponsor.
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udra ha scritto:Dai, però Enel mi sembra che sia un po' più grande di Balocco come sponsor, e anche Tre è una buona entrata
Io parlavo di quelli del te' freddo in bicchierini di plastica
Comunque il caso del secondo sponsor che citi mi sembra interessante, dato che e' rimasto come sponsor della Maglia Rosa per soli tre anni!
Probabilmente avranno raggiunto gli obiettivi di marketing che si erano prefissati, quindi a posto cosi'. Pero' se un evento e' mediaticamente importante, mi sembra che l'orizzonte temporale di un'investimento sia di 5-10 anni.
Secondo me, piu' l'evento da sponsorizzare e' in salute e piu' i contratti di sponsorizzazione sono lunghi.
Vediamo quanto reseteranno i nuovi sponsor.
Enel-Tre-Algida (marchio di Unilever, grande multinazionale alimentare)-Mediolanum (che è al giro da più di 10 anni)
sono 4 ottimi main sponsor...
poi è vero, c'è tutta la catena di piccoli sponsor secondari, ma questa è una caratteristica
in generale tipica di tutti gli eventi sportivi italiani, e legata in generale alla nostra economia,
fatta di una miriade di aziende medio piccole, piuttosto che di grandi aziende
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
Tour de Berghem ha scritto:Enel-Tre-Algida (marchio di Unilever, grande multinazionale alimentare)-Mediolanum (che è al giro da più di 10 anni)
sono 4 ottimi main sponsor...
Dimentichi la spesa intelligente della Maglia Bianca
Comunque si', e' vero, sono sponsor importanti. Ma vediamo quanto resteranno. (ripensando a "tre anni e ciao", mi e' venuto in mente anche il precedente sponsor della Maglia Rossa, quello dei treni veloci).
Parlando dell'unico "che e' al Giro da piu' di 10 anni", ho solo due parole: Maglia Azzurra.
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alex ha scritto:... io non credo di dover salire qualche gradino di civiltà per smettere di tifare un Oss, un Trentin, un Benedetti solo perchè sono mei corregionali
vabè, ma la montagna è una cosa particolare... più che nazionalismo è legame con i propri luoghi... e questo succede per tutte le comunità di montagna... i vincoli solidaristici sono speciali... l'attenzione per i propri luoghi è speciale... e va be così voglio dire a me dà fastidio la conduttrice che magari al termine di una tappa bellissima è tutta corrucciata perché gli italiani hanno fatto schifo... e dice "noi" "noi" "noi"... ma noi chi? ... ma chi se ne frega voglio dire... commenta la tappa... se la tappa è stata bella òccupati della tappa che è il tuo lavoro... e lascia perdere le etnie per favore... io abito a pochi km da alberto tomba... dovevo tifare per alberto tomba quando vinceva tutto? ma anche no. io uno deficiente così non l'ho mai visto... puoi essere nato a 4 metri da me ma se sei deficiente rimani deficiente... contano le persone... ecco... se proprio devo fare una critica al ciclismo è la difficoltà con la quale racconta le persone... tutto si riduce a 2 frasette nel dopo corsa... a pozzovivo addirittura hanno fatto un'unica domanda su nibali... e poi... questi stranieri poveretti che a volte vengono obbligati a parlare inglese per forza... e l'unica cosa che si percepisce dalle loro espressioni è appunto la difficoltà di parlare inglese ... non c'è niente di peggio di un russo o di uno spagnolo che devono parlare inglese per forza... credo che se potessero risalirebbero in bici e rifarebbero tutta la tappa al contrario pur di non dire quelle minchiate in inglese
Però notevole Ulissi oggi, io a questo punto fossi in lui un tentativo di classifica per i GT lo farei (magari alla Vuelta).
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
alla fine arriviamo all'ultima tappa nell'incertezza massima per il successo finale, tanti ribaltamenti di forze, crisi e giornate di grazia dei primi, seconda parte di giro spettacolare ed emozionante, nessuno ha corso al risparmio, comunque vada a finire uno dei migliori grandi giri di questi anni.
Io amo il Giro, dopo oggi ancora di più...il Tour sarà grande, avrà tutti i protagonisti, ma non lo cambierei mai e poi mai con il Giro.
Spettacolo puro.
Kruijswijk pare molto pessimista nelledichiarazioni a fine tappa (poi è stato portato in ospedale per esami)
dubito che possa tenere il podio
Chaves-Nibali dunque
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
meriadoc ha scritto:Kruijswijk pare molto pessimista nelledichiarazioni a fine tappa (poi è stato portato in ospedale per esami)
dubito che possa tenere il podio
Chaves-Nibali dunque
Difficilissimo, per il podio.
Ho riguardato più volte la caduta, meno male che aveva il caschetto, altrimenti...
Magari avrà pure dei problemi al gomito sinistro, mi spiace per Kruijswijk
Ultima modifica di Merlozoro il venerdì 27 maggio 2016, 20:42, modificato 1 volta in totale.
2018: 1° classifica generale L'ALTRO circuito 1000
udra ha scritto:Io amo il Giro, dopo oggi ancora di più...il Tour sarà grande, avrà tutti i protagonisti, ma non lo cambierei mai e poi mai con il Giro.
Spettacolo puro.
Beh abbiamo avuto pure giri pallosi..2012, 2008..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
un gran Giro,
a parte Cividale e Sestola, la corsa si accende sempre tra i primi 5 o 6 della generale.
Aremogna solo nel finale.
Corvara sul Giau a gran ritmo ed esplosione sul Valparola ai meno 30.
Andalo ai meno 65
Risoul idem.
Il vero errore Nibali lo ha fatto sulla mendola, ma se sentiva le gambe che ci si puo' fare?
Oggi l'Agnello preso piano non ispirava fiducia, e invece... B O O M ! ! ! Ha frantumato la corsa, grazie anche a Kruijswijk che cade. Il Piemonte non tradisce mai... E domani c'e' Vinadio.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
tra le piu belle ultima settimane del giro che io ricordi
dalla tappa del giau tutto spettacolare e sorprese ogni giorno
peccato per l'olandese, spero almeno resti sul podio
poi non so visto le continue sorprese di sto giro ....
ora domani di nuovo spettacolo
certo sarebbe bene che i campioni facessero sempre cosi cercare la condizione strada facendo cosi devono recuperare e accadono le imprese
io continuo a simpatizzare per chaves ma la vedo molto difficile...
Possiamo dire che questa va messa nella top 5 delle piu' belle degli ultimi 30 anni?
Mi ricordo Montecampione 1998...
Aprica 2010...
Aprica 1994..
Aiutatemi..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Sì, anche io la metterei nella mia top 3-5. Oltre a quelle da citate aggiungo Sestriere 2005, gran delusione, grandissima tappa.
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
Paradossalmente per Nibali sarebbe meglio se Kru stesse bene. A Valverde non sembrerebbe vero di arrivare terzo in carrozza, e con l'olandese a casa la Astana sarebbe l'unica squadra a voler attaccare.
Mi fa molto piacere che ieri il forum di Cicloweb abbia stabilito il proprio record personale di visite con quasi 300 contemporaneamente,sul fronte della televisione credo che pure il dato di ascolto di ieri sia il migliore,con 1.416.000 e 13,01% per la sola raitre con Giro all'arrivo.Con un lavoro di accorpamento dalle varie fonti chissà che non si superi il 20.E magari non faccia da traino ad oggi.Ricordo un dato monstre per il Giro del 2000 per la crono finale,che beneficiò sia del fatto che fosse decisiva ai fini della classifica e sia che il giorno precedente si fosse avuta una buona prestazione di Pantani.Il tutto superiore alla Nazionale di Calcio che in sovrapposizione giocava un'amichevole con la Norvegia...altri tempi.
Montana Miller ha scritto:Mi fa molto piacere che ieri il forum di Cicloweb abbia stabilito il proprio record personale di visite con quasi 300 contemporaneamente,sul fronte della televisione credo che pure il dato di ascolto di ieri sia il migliore,con 1.416.000 e 13,01% per la sola raitre con Giro all'arrivo.Con un lavoro di accorpamento dalle varie fonti chissà che non si superi il 20.E magari non faccia da traino ad oggi.Ricordo un dato monstre per il Giro del 2000 per la crono finale,che beneficiò sia del fatto che fosse decisiva ai fini della classifica e sia che il giorno precedente si fosse avuta una buona prestazione di Pantani.Il tutto superiore alla Nazionale di Calcio che in sovrapposizione giocava un'amichevole con la Norvegia...altri tempi.
Ma oggi mi aspetto il botto. Ieri solo gli appassionati ci credevano ancora, oggi sono in tanti a sperare nell'impresa. Io solo per caso ieri ho visto tutta la tappa uscendo prima da lavoro. Ma oggi avrei preso ferie o mi sarei finto malato.
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
trek, fdj e southeast, squadre praticamente ectoplasma in tutto il giro (anche la bardiani post ciccone e con colbrelli ammalato, scomparsa in queste ultime tappe).
Il corridore che mi ha deluso di più invece: De Marchi.
Praticamente ha fatto l'opposto del Giro che ha fatto Moser. Un solo attacco (dove ha sofferto) e poi mai protagonista. Non riesce a trovare la pedalata giusta
Male anche Formolo (malissimo), mai protagonista, mai all'attacco, crollato in salita. Qualcuno sa cosa gli è successo?
De Marchi è alle prese con problemi (non ricordo se bronchite o altro) causati dal maltempo nella crono del Chianti. Anche tanti in Bardiani (non solo Colbrelli e Ciccone ma anche Ruffoni e Boem) hanno avuto malanni.
Concordo invece su Formolo, ectoplasma in una formazione che, pur non brillando, ha mostrato un discreto livello delle c.d. secondi linee.
1 NIBALI Vincenzo Astana Pro Team20 82:44:31
2 CHAVES Johan Esteban Orica GreenEDGE 0:52
3 VALVERDE Alejandro Movistar Team 1:17
4 KRUIJSWIJK Steven Team LottoNL - Jumbo 1:50
5 MAJKA Rafał Tinkoff 4:37
6 JUNGELS Bob Etixx - Quick Step 8:31
7 URAN Rigoberto Cannondale Pro Cycling Team 11:47
8 AMADOR Andrey Movistar Team 13:21
9 ATAPUMA John Darwin BMC Racing Team 14:09
10 SIUTSOU Kanstantsin Dimension Data 16:20
----
11 DUPONT Huber tAG2R La Mondiale 24:33
12 FUGLSANG Jakob Astana Pro Team 24:59 13 VISCONTI Giovanni Movistar Team 31:38
14 CARDOSO André Cannondale Pro Cycling Team 34:12
15 MONFORT Maxime Lotto Soudal 34:34 16 SCARPONI Michele Astana Pro Team 38:09
17 HENAO Sebastián Team Sky 38:09 18 PIRAZZI Stefano Bardiani - CSF 41:00 19 MONTAGUTI Matteo AG2R La Mondiale 43:49
20 POZZOVIVO Domenico AG2R La Mondiale 51:49 21 ULISSI Diego Lampre - Merida 56:59 22 BRAMBILLA Gianluca Etixx - Quick Step 57:08
me ne sono persi parecchi durante la II meta degli anni 2000. pero´questo credo che sia stato il piu incerto e emozionante assieme a quello del 94 e 98 - almeno da quando seguo il giro - primavera ´92.
la parabola di nibali (corridore che non tifo; di cui non vado matto, ecc), purtroppo eroicizzata dalla tv strombazzante e da un commento di Pancani urticante oggi, e´molto simile a quelle storie di vita un po´romanzate che volente o nolente colpiscono un po´tutti. la crisi, l umiliazione, il colpo di culo (che aiuta gli audaci, sia chiaro), la rinascita, ecc.
alla fin fine, il mito di Pantani risiede proprio nel fatto che molte delle sue vittorie contenevano tutti questi elementi, no?
ps. il 90 percento della vittoria nibali la deve a scarponi ieri e kangert oggi. Se non avesse trovato Tanel oggi, propbabilmente valverde e chaves si sarebbero portati sotto. La caduta di K non lo considero culo. se non sai andare il discesa e´un problema, non una sfiga. e (s)fortunatemnte le discese valgono tanto quanto le salite.
pereiro2982 ha scritto:tra i giri dal gli anni 80' a oggi come spettacolarita dove lo mettiamo questo del 2016 ?
chiedo a voi che probabilmente avete visto piu giri o ne sapete di piu.
2010 fu bello..94 ci fu la scoperta di Pantani..98 semplicemente epico..con il piu' bel duello visto al Giro in salita,dai tempi di Galdos-Bertoglio sullo Stelvio..2000 fu emozionante grazie alla crono del Sestrierre.2002 famoso per la crisi di Evans,e per i casi di doping..2004,bello per la diatriba Simoni-Cunego..2005,bellissimo finale grazie a Di Luca sulle Finestre,2008 abbastanza scialbo.2009 la caduta di Menchov all'ultimo km. molta suspence..
2012 incerto ma palloso.2015 ingessato dal carisma di Contador..
E poi ci sarebbe il 1976,duello De Muiynk o come si scrive,Gimondi, il 75, come gia' detto,finiva sullo Stelvio..il 1984 con il trionfo di Moser all'ultima crono..e almeno due Giri vinti da Hinault...il suo duello con la Bianchi di Primm, Contini e Baronchelli nel 1982, e quello dell'impresa dello Stelvio..
Non ho vissuto quello del 1974..
pereiro2982 ha scritto:tra i giri dal gli anni 80' a oggi come spettacolarita dove lo mettiamo questo del 2016 ?
chiedo a voi che probabilmente avete visto piu giri o ne sapete di piu.
Dei Giri che ho vissuto, porto nel cuore: 1981 (la vittoria di Battaglin), 1984 (il duello Moser-Hinault), il trionfo del mio amato Visentini nel 1986, i Giri segnati da Pantani (1994 e 1998). Altri più belli di questo, per me s'intende, ce ne sono stati, più incerti e sorprendenti forse nessuno.
terribile svista...mi sono dimenticato del Giro 1996..
la maglia rosa ballava per questione di centesimi sino al Mortirolo, penultima tappa, tra Olano e Tonkov
E la tappa del Pordoi e' stata una delle piu' belle che si siano mai viste..la fuga di Zaina, la rincorsa di Gotti, la crisi di Tonkov sul Fedaia, la rinascita di Bugno sul Pordoi....stupenda..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
la astana è il trenino sky dei kazzaki, e quindi nibali è un po' il frullatore dei poveri, un frullatore a manovella.
credo che al momento non possa vincere nient'altro che il giro d'italia, l'unica corsa che è disegnata per lui dall'inizio alla fine, curva per curva, salita per salita, pendenza per pendenza. quando disegneranno una piscina apposta per far vincere federica pellegrini saremo allo stesso livello.
enorme impressione kruijswijk. l'unico che pedala in salita come gli altri pedalano sul piano, con la stessa facilità e con solo le gambe che si muovono, il busto e le braccia quasi immobili, una cosa sola con il telaio della bici, e la testa alta. un principe.
chaves piccolino ma personaggione. il sorriso che riempie una trasmissione intera. una saggezza di vita che non ha nessuno neanche a cinquant'anni. fenomeno. però ha perso il giro nel temporale del chianti. sono andato con mucho respeto, ho fatto le curve con mucho respeto. sì, ok il respeto, però lì hai regalato 1 minuto a tutti e hai perso il giro.
valverde un'altra bella biglia da spiaggia. ci vuole sempre un valverde nelle corse. ci mette le occhiatacce, ci mette la sua forza mentale. porta nelle corse a cui partecipa una tensione che le rende sempre avvincenti. a volte basta il nome. valverde.
e bravo rafal majka. ci sono stati giorni difficili e altri un po' meglio, ma non importa. va bene così. in uno sport che rende umili, majka riesce a essere ancora più umile degli altri. e forse, un giorno, quando tutti soffieremo dalla sua parte, vincerà.
infine brambilla. ognuno di noi almeno una volta nella vita deve poter essere felice come è stato felice brambilla ad arezzo. esultare, saltare, dare pugni per aria. Vai Brambilla, ce l'hai fatta! Grande Brambilla!
Top five:
1998(il primo amore non si scorda mai)
2005(finale assurdo,il più bello)
2016(la rimonta piùbella)
2010(la fuga bidone ha aiutato,ma i big non si sono risparmiati)
2009(Giro particolare)
Tour:
2011(il più bello,con un percorso non banale)
1998(il primo amore non si scorda mai)
2003(l'unico anno in cui Armstrong traballò)
2000(quanta qualità in quel Tour)
2015(poteva essere piu su,se c'erano più coraggio e gambe tra gli avversari di Froome)
Novantanovesimo Giro d'Italia, si parte da Apeldoorn, Olanda. Gran finale sulle Alpi e passerella a Torino. Nibali ritorna alla corsa rosa dopo la vittoria del 2013, c'è Dumoulin, Landa che reclama vendetta, c'è Valverde, il rivale di tutti in ogni terreno, in ogni corsa.
Prologo, si inizia già coi colpi di scena. Cancellara non sta bene, Van Emden cade, Kung vola, vola anche a terra. Roglic fa il tempone, beffato da Dumoulin solo per qualche centesimo di secondo. Prima vittoria stagionale per la Giant. La prima maglia rosa è olandese. Il Re Guglielmo sorride felice.
Seconda e terza tappa noiosette, piattoni dominati da un Kittel formato 2014. Tedesco imbattibile nelle volate piatte piatte, è la nuova maglia rosa. L'emozioni più grandi le regalano le sopracciglia di Garzelli. Berlato re della fuga, la Nippo si guadagna la pagnotta.
Si arriva in Italia, Catanzaro-Praia a mare. Ancora una volta Vegni snobba la Calabria del sud, Roccella lasciata fuori ancora una volta. CicloSprint si dimostra di un'altra categoria, ignora la provocazione lanciatagli da RCS e promuove a tutta Italia il Praienberg. Sullo strappo Ulissi coadiuvato dal giovane Conti vola, Diego vince ancora una volta una tappa al Giro. Landa sembra imballato, Dumoulin attacca con Kruijswijk negli ultimi 300 metri, guadagnano qualche secondo sugli altri big. Tom si riprende la rosa, a Cunego la maglia azzurra. Al traguardo viene segnalata la presenza di Padoaschioppa, un noto importunatore di miss.
A Benevento volata tra sprinter duri, il terreno del gorilla, imperioso Greipel. Nibali prende un buco. Nella tappa successiva c'è il primo arrivo in salita, si arriva a Roccaraso. Wellens vittoria magnifica. Tra i big attacca Nibali ma rimbalza, Dumoulin ne approfitta e va. Lo squalo perde secondi, solo Landa non gli rosicchia nulla. Martinelli si prende colpe non sue, un signore. Tripletta per la Lotto Soudal a Foligno, Greipel è il nuovo re delle volate, Kittel paga le salite appenniniche, uno forutura da il definitivo KO.
Foligno-Arezzo, lo spettacolo dello sterrato. Parte la fuga, Brambilla fa il numero e arriva in solitaria, si rivede Moser, bentornato Moreno. Tra i big attacca Valverde, Nibali c'è, Landa rientra solo in un secondo momento. Il lecchese (o veneto) Brambilla è la nuova maglia rosa. Pirata81 straccia tutti al fantaciclismo col suo attacco jolly. Bitossi e L'Orso si accorgono solo in quel momento del regolamento cambiato e discusso per mesi. Nello studio di ''C'era una volta il Processo'' la DeStefano e Pozzato si scatenato nei festeggiamenti per il compleanno di Tosatto.
Tappa numero 9, cronometro del Chianti. 40,5 chilometri sotto la pioggia. Non ci sono decimi che tengano stavolta, vince Roglic. Brambilla, sorprendendo il solo Admin, riesce a tenere la rosa. Nibali rosicchia secondi a Valverde e ad uno stupendo Landa. Il basco meglio del murciano. Male Chaves, Uran e Majka.
Secondo arrivo in salita, tappa dopo il secondo giorno di riposo e subito sorpresa. Landa sta male, dopo pochi chilometri è costretto al ritiro. Arriva la fuga, i big sono già a posto così col ritiro del basco. Ciccone lavora per Pirazzi, ma il giovane abruzzese ha più benzina. Splendida vittoria per lui. La Bardiani timbra come sempre il cartellino al Giro. Brambilla si mette a lavorare per Jungels dopo l'attacco di Amador, bellissima immagine, il lussemburghese è il nnuovo leader della generale. Da segnalare l'attacco in discesa di Pirazzi che ha rischiato seriamente di buttar a terra Cunego. Nei boschi viene avvistato un Silviolo.
Ulissi concede il bis ad Asolo. Sulla forcella si perdono i velocisti, attacca Kruijswijk che viene ripreso e superato in discesa da Nibali, Valverde e Chaves. L'accordo non c'è, rientra il gruppettino. Parte Amador, Jungels lo insegue, rientra anche Ulissi che li batte allo sprint. A Bibione tripletta di Greipel. Beppe Conti intanto col suo indiscreto raggiunge vette inimmaginabili. Fusione AdriaMobil con la Merida e supermegasquadrone allestito dallo sceicco del Bahrein Al Honso. Saronni e Merckx sulle ammiraglie Fiat Duna. Rosa che correrà per tre squadre diverse in una sola stagione!
Nieve vince la tappa di Cividale del Friuli, in casa Rai rimangono sbalorditi. Il giorno prima solo critiche per la Sky, alla faccia del team scarso, alla faccia dello snobbare il Giro. Nibali vince lo sprint del gruppettino dei big, sverniciato Valverde che non crede ai suoi occhi. 4'' di abbuono per il siciliano giunto terzo. Amador entra nella storia, primo costarico ad indossare la maglia rosa.
Quattordicesima tappa, Alpago-Corvara, ci sono il Giau e il Valparola in mezzo, bel tappone dolomitico. Nibali attacca, Valverde si stacca, i big soffrono tutti, Kruijswijk e Chaves no. L'olandese e il colombiano riprendono e staccano il siciliano che perde terreno ma resiste e non naufraga. Tappa a Chaves, maglia rosa a Krujiswijk. Il passistone-scalatore spiana l'Alpe di Siusi nella cronoscalata del giorno dopo, tempone per lui, i distacchi si fanno pesanti. Nibali stavolta naufraga, prestazione orrenda per lui. Valverde c'è. Foliforov vince la tappa. La Gazprom-Colnago fa vedere al mondo intero di essersi meritata l'invito. Vegni gioisce come un pazzo: ''Ve lo avevo detto io.'' A Fine Giro Slongo annuncia: ''Nibali aveva avuto il cagotto la sera prima''.
Andalo, sedicesima tappa dopo il terzo e ultimo giorno di riposo. Valverde vince la volata con Kruijswijk. Terzo un ottimo Zakarin. Ulissi sulle alpi sorprende tutti riuscendo ad arrivare al traguardo prima di Pozzovivo e Nibali. Il lucano e il siciliano in crisi nera. Sul forum si celebra il De profundis.
Terreno per velocisti a Cassano d'Adda. Non ci sono più Kittel, Greipel, Démare, Hofland e Ewan ma Modolo e Nizzolo non riescono a vincere lo stesso. Un altro tedesco gli finisce d'avanti, questa volta si tratta di Kluge. Finalmente alla diciassettesima tappa si è visto Pozzato tentare un attacco, naturalmente attacco andato a vuoto. Moser sembra davvero rinato, a Pinerolo però finisce nella morsa della Etixx, tappa a Trentin. I big si controllano. I ragazzi di Bramati hanno corso un grande Giro d'Italia. Quattro tappe vinte e sei giorni con un uomo in rosa. Da segnalare il gran lavoro di Battaglin in casa Lotto-Junbo.
Pinerolo - Risoul, la prima dei due tapponi sulle alpi piemontesi. Sull'Agnello Nibali non sembra reggere il confronto con le ruote di Chaves, all'improvviso a pochi chilometri dallo scollinamento lo squalo attacca, solo Kruijswijk e Chaves rispondono. La discesa cambia la storia del Giro. La maglia rosa sbaglia traiettoria finendo sul muro di neve, Nibali e Chaves scappano via. Plaza prima e un ottimo Scarponi dopo, in fuga viene fatto fermare dall'ammiraglia ai piedi di Risoul, scandiscono il passo, vanno veloci. Zakarin è un'altra vittima della discesa, per fortuna ''solo'' clavicola rotta per lui, Giro finito. La maglia rosa continua a perdere terreno, ha accusato la terribile botta, viene superato anche dal gruppo Valverde-Majka. Intanto Nibali è tornato, attacca, Chaves risponde, al secondo attacco il colombiano non risponde. Lo squalo va a vincere una tappa bellissima. Al traguardo il siciliano scoppia in lacrime. Chaves nuovo leader della generale con 44'' su Nibali, Valverde fuori dal podio. Solo Trecentobalene non apprezza la tappa causa mancato fair play(?). Finale di Giro scoppientante, si decide tutto alla penultima tappa. Chi avrebbe previsto mai un finale così a parte Guidobaldo!
Guillestre - Sant'Anna di Vinadio, il Giro si decide qua. Nonostante una costola fratturata Kruijswijk riparte, vuole difendere il podio. Il leone rosso d'Olanda c'è. Col de Vars e Bonette fatte ad andatura cicloturistica, la fuga ha già vinto la tappa, quasi. Salvo non se ne accorge al fantaciclismo a tempo, polemiche a non finire. Nieve si prende la maglia azzurra sulla Bonette, grazie lo stesso Cunego, per te solo applausi. Sulla Lombarda, ad isola 2000, si scatena l'inferno, Fuglsang tira per la prima volta, poi il turno di Scarponi e poi l'inevitabile. Nibali attacca, Chaves non tiene, Valverde tiene il passo del colombiano, Kruijswijk non regge. Lo squalo trova sulla sua strada Kangert. Come il giorno prima fatto per Scarponi, l'estone viene fermato mentre è in fuga, mossa preziosissima. Uran, mai visto in quel Giro anche a causa di un problema polmonare, rientra sulla coppia Valverde-Chaves, si mette in testa. Chaves non regge nemmeno il passo del connazionale. Discesa pericolosa, per fortuna tutto fila liscio. Taaramae vince la tappa, Nibali arriva alle pendici di Vinadio con un 1:04 da Chaves, per lui è una cavalcata trionfale, il divario aumenta, oltre 1:30. Lo squalo si va a prendere Giro e Maglia Rosa. Beppesaronni riperde la Password. Visconti aspetta Valverde, lo aiuta, il murciano c'è e si va a prendere il podio. Kruijswijk beffato ancora, finisce quarto. Da segnalare il terzo posto di tappa di un ritrovato Dombrowski. Atapuma non riesce a vincere nemmeno questa tappa.
Dopo il traguardo la scena più bella di questo Giro d'Italia. I genitori di Chaves arrivati dalla Colombia, sono i primi ad andarsi a congratulare col messinese. Grandissima sportività.
Per tutta la serata si cerca di trovare un valido motivo all'attacco odierno di Pirazzi sulla Lombarda. Stephen Hawking promette un trattato a breve. Anche il fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico è interessato alla questione. Il mago Otelma invece si fa avanti per capire il perchè di tutte le cadute che avvengono quando gareggia Nibali.
Pozzovivo viene dato per disperso tra le vallate alpine, dal decimo posto scivola al ventesimo. Stacchiotti con un numero riesce a ricucire a 51'' l'ampio margine che aveva da Bobridge, la maglia nera si decide all'ultima tappa. Delusione Ji Cheng.
Ultima tappa sotta la pioggia nel circuito cittadino a Torino. Neutralizzazione ai -35km, in casa RCS si temono esondazioni del Po. Nizzolo vince la volata in maglia rossa, no declassato dalla giuria, vittoria ad Arndt. Beffa clamorosa, Nizzolo e Modolo si contrastano e si annullano a vicenda, nessuna vittoria di tappa per i velocisti italiani.Doppietta Trek per la maglia nera, a Coledan succede Bobridge.
Si aprono i festaggiamenti. Nibali in rosa, Chaves primo podio in carriera, sempre col sorriso in volto e dal futuro luminoso, Valverde nella storia dei GT. Nieve riscatta la Sky con la maglia azzurra. Jungels sorpresona del Giro in maglia bianca. Nizzolo in maglia rossa. Se c'è un Dio del ciclismo, per il Giro 2017 un solo nome: Kruijswijk.
Fabretti nomina Aru come vincitore morale anche di questo Giro.
Termina così un Giro grandioso, immenso, sorprendente. Un Giro a dir poco poetico, il Giro non il poeta.
Visconte85 ha scritto:Novantanovesimo Giro d'Italia, si parte da Apeldoorn, Olanda. Gran finale sulle Alpi e passerella a Torino. Nibali ritorna alla corsa rosa dopo la vittoria del 2013, c'è Dumoulin, Landa che reclama vendetta, c'è Valverde, il rivale di tutti in ogni terreno, in ogni corsa.
Prologo, si inizia già coi colpi di scena. Cancellara non sta bene, Van Emden cade, Kung vola, vola anche a terra. Roglic fa il tempone, beffato da Dumoulin solo per qualche centesimo di secondo. Prima vittoria stagionale per la Giant. La prima maglia rosa è olandese. Il Re Guglielmo sorride felice.
Seconda e terza tappa noiosette, piattoni dominati da un Kittel formato 2014. Tedesco imbattibile nelle volate piatte piatte, è la nuova maglia rosa. L'emozioni più grandi le regalano le sopracciglia di Garzelli. Berlato re della fuga, la Nippo si guadagna la pagnotta.
Si arriva in Italia, Catanzaro-Praia a mare. Ancora una volta Vegni snobba la Calabria del sud, Roccella lasciata fuori ancora una volta. CicloSprint si dimostra di un'altra categoria, ignora la provocazione lanciatagli da RCS e promuove a tutta Italia il Praienberg. Sullo strappo Ulissi coadiuvato dal giovane Conti vola, Diego vince ancora una volta una tappa al Giro. Landa sembra imballato, Dumoulin attacca con Kruijswijk negli ultimi 300 metri, guadagnano qualche secondo sugli altri big. Tom si riprende la rosa, a Cunego la maglia azzurra. Al traguardo viene segnalata la presenza di Padoaschioppa, un noto importunatore di miss.
A Benevento volata tra sprinter duri, il terreno del gorilla, imperioso Greipel. Nibali prende un buco. Nella tappa successiva c'è il primo arrivo in salita, si arriva a Roccaraso. Wellens vittoria magnifica. Tra i big attacca Nibali ma rimbalza, Dumoulin ne approfitta e va. Lo squalo perde secondi, solo Landa non gli rosicchia nulla. Martinelli si prende colpe non sue, un signore. Tripletta per la Lotto Soudal a Foligno, Greipel è il nuovo re delle volate, Kittel paga le salite appenniniche, uno forutura da il definitivo KO.
Foligno-Arezzo, lo spettacolo dello sterrato. Parte la fuga, Brambilla fa il numero e arriva in solitaria, si rivede Moser, bentornato Moreno. Tra i big attacca Valverde, Nibali c'è, Landa rientra solo in un secondo momento. Il lecchese (o veneto) Brambilla è la nuova maglia rosa. Pirata81 straccia tutti al fantaciclismo col suo attacco jolly. Bitossi e L'Orso si accorgono solo in quel momento del regolamento cambiato e discusso per mesi. Nello studio di ''C'era una volta il Processo'' la DeStefano e Pozzato si scatenato nei festeggiamenti per il compleanno di Tosatto.
Tappa numero 9, cronometro del Chianti. 40,5 chilometri sotto la pioggia. Non ci sono decimi che tengano stavolta, vince Roglic. Brambilla, sorprendendo il solo Admin, riesce a tenere la rosa. Nibali rosicchia secondi a Valverde e ad uno stupendo Landa. Il basco meglio del murciano. Male Chaves, Uran e Majka.
Secondo arrivo in salita, tappa dopo il secondo giorno di riposo e subito sorpresa. Landa sta male, dopo pochi chilometri è costretto al ritiro. Arriva la fuga, i big sono già a posto così col ritiro del basco. Ciccone lavora per Pirazzi, ma il giovane abruzzese ha più benzina. Splendida vittoria per lui. La Bardiani timbra come sempre il cartellino al Giro. Brambilla si mette a lavorare per Jungels dopo l'attacco di Amador, bellissima immagine, il lussemburghese è il nnuovo leader della generale. Da segnalare l'attacco in discesa di Pirazzi che ha rischiato seriamente di buttar a terra Cunego. Nei boschi viene avvistato un Silviolo.
Ulissi concede il bis ad Asolo. Sulla forcella si perdono i velocisti, attacca Kruijswijk che viene ripreso e superato in discesa da Nibali, Valverde e Chaves. L'accordo non c'è, rientra il gruppettino. Parte Amador, Jungels lo insegue, rientra anche Ulissi che li batte allo sprint. A Bibione tripletta di Greipel. Beppe Conti intanto col suo indiscreto raggiunge vette inimmaginabili. Fusione AdriaMobil con la Merida e supermegasquadrone allestito dallo sceicco del Bahrein Al Honso. Saronni e Merckx sulle ammiraglie Fiat Duna. Rosa che correrà per tre squadre diverse in una sola stagione!
Nieve vince la tappa di Cividale del Friuli, in casa Rai rimangono sbalorditi. Il giorno prima solo critiche per la Sky, alla faccia del team scarso, alla faccia dello snobbare il Giro. Nibali vince lo sprint del gruppettino dei big, sverniciato Valverde che non crede ai suoi occhi. 4'' di abbuono per il siciliano giunto terzo. Amador entra nella storia, primo costarico ad indossare la maglia rosa.
Quattordicesima tappa, Alpago-Corvara, ci sono il Giau e il Valparola in mezzo, bel tappone dolomitico. Nibali attacca, Valverde si stacca, i big soffrono tutti, Kruijswijk e Chaves no. L'olandese e il colombiano riprendono e staccano il siciliano che perde terreno ma resiste e non naufraga. Tappa a Chaves, maglia rosa a Krujiswijk. Il passistone-scalatore spiana l'Alpe di Siusi nella cronoscalata del giorno dopo, tempone per lui, i distacchi si fanno pesanti. Nibali stavolta naufraga, prestazione orrenda per lui. Valverde c'è. Foliforov vince la tappa. La Gazprom-Colnago fa vedere al mondo intero di essersi meritata l'invito. Vegni gioisce come un pazzo: ''Ve lo avevo detto io.'' A Fine Giro Slongo annuncia: ''Nibali aveva avuto il cagotto la sera prima''.
Andalo, sedicesima tappa dopo il terzo e ultimo giorno di riposo. Valverde vince la volata con Kruijswijk. Terzo un ottimo Zakarin. Ulissi sulle alpi sorprende tutti riuscendo ad arrivare al traguardo prima di Pozzovivo e Nibali. Il lucano e il siciliano in crisi nera. Sul forum si celebra il De profundis.
Terreno per velocisti a Cassano d'Adda. Non ci sono più Kittel, Greipel, Démare, Hofland e Ewan ma Modolo e Nizzolo non riescono a vincere lo stesso. Un altro tedesco gli finisce d'avanti, questa volta si tratta di Kluge. Finalmente alla diciassettesima tappa si è visto Pozzato tentare un attacco, naturalmente attacco andato a vuoto. Moser sembra davvero rinato, a Pinerolo però finisce nella morsa della Etixx, tappa a Trentin. I big si controllano. I ragazzi di Bramati hanno corso un grande Giro d'Italia. Quattro tappe vinte e sei giorni con un uomo in rosa. Da segnalare il gran lavoro di Battaglin in casa Lotto-Junbo.
Pinerolo - Risoul, la prima dei due tapponi sulle alpi piemontesi. Sull'Agnello Nibali non sembra reggere il confronto con le ruote di Chaves, all'improvviso a pochi chilometri dallo scollinamento lo squalo attacca, solo Kruijswijk e Chaves rispondono. La discesa cambia la storia del Giro. La maglia rosa sbaglia traiettoria finendo sul muro di neve, Nibali e Chaves scappano via. Plaza prima e un ottimo Scarponi dopo, in fuga viene fatto fermare dall'ammiraglia ai piedi di Risoul, scandiscono il passo, vanno veloci. Zakarin è un'altra vittima della discesa, per fortuna ''solo'' clavicola rotta per lui, Giro finito. La maglia rosa continua a perdere terreno, ha accusato la terribile botta, viene superato anche dal gruppo Valverde-Majka. Intanto Nibali è tornato, attacca, Chaves risponde, al secondo attacco il colombiano non risponde. Lo squalo va a vincere una tappa bellissima. Al traguardo il siciliano scoppia in lacrime. Chaves nuovo leader della generale con 44'' su Nibali, Valverde fuori dal podio. Solo Trecentobalene non apprezza la tappa causa mancato fair play(?). Finale di Giro scoppientante, si decide tutto alla penultima tappa. Chi avrebbe previsto mai un finale così a parte Guidobaldo!
Guillestre - Sant'Anna di Vinadio, il Giro si decide qua. Nonostante una costola fratturata Kruijswijk riparte, vuole difendere il podio. Il leone rosso d'Olanda c'è. Col de Vars e Bonette fatte ad andatura cicloturistica, la fuga ha già vinto la tappa, quasi. Salvo non se ne accorge al fantaciclismo a tempo, polemiche a non finire. Nieve si prende la maglia azzurra sulla Bonette, grazie lo stesso Cunego, per te solo applausi. Sulla Lombarda, ad isola 2000, si scatena l'inferno, Fuglsang tira per la prima volta, poi il turno di Scarponi e poi l'inevitabile. Nibali attacca, Chaves non tiene, Valverde tiene il passo del colombiano, Kruijswijk non regge. Lo squalo trova sulla sua strada Kangert. Come il giorno prima fatto per Scarponi, l'estone viene fermato mentre è in fuga, mossa preziosissima. Uran, mai visto in quel Giro anche a causa di un problema polmonare, rientra sulla coppia Valverde-Chaves, si mette in testa. Chaves non regge nemmeno il passo del connazionale. Discesa pericolosa, per fortuna tutto fila liscio. Taaramae vince la tappa, Nibali arriva alle pendici di Vinadio con un 1:04 da Chaves, per lui è una cavalcata trionfale, il divario aumenta, oltre 1:30. Lo squalo si va a prendere Giro e Maglia Rosa. Beppesaronni riperde la Password. Visconti aspetta Valverde, lo aiuta, il murciano c'è e si va a prendere il podio. Kruijswijk beffato ancora, finisce quarto. Da segnalare il terzo posto di tappa di un ritrovato Dombrowski. Atapuma non riesce a vincere nemmeno questa tappa.
Dopo il traguardo la scena più bella di questo Giro d'Italia. I genitori di Chaves arrivati dalla Colombia, sono i primi ad andarsi a congratulare col messinese. Grandissima sportività.
Per tutta la serata si cerca di trovare un valido motivo all'attacco odierno di Pirazzi sulla Lombarda. Stephen Hawking promette un trattato a breve. Anche il fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico è interessato alla questione. Il mago Otelma invece si fa avanti per capire il perchè di tutte le cadute che avvengono quando gareggia Nibali.
Pozzovivo viene dato per disperso tra le vallate alpine, dal decimo posto scivola al ventesimo. Stacchiotti con un numero riesce a ricucire a 51'' l'ampio margine che aveva da Bobridge, la maglia nera si decide all'ultima tappa. Delusione Ji Cheng.
Ultima tappa sotta la pioggia nel circuito cittadino a Torino. Neutralizzazione ai -35km, in casa RCS si temono esondazioni del Po. Nizzolo vince la volata in maglia rossa, no declassato dalla giuria, vittoria ad Arndt. Beffa clamorosa, Nizzolo e Modolo si contrastano e si annullano a vicenda, nessuna vittoria di tappa per i velocisti italiani.Doppietta Trek per la maglia nera, a Coledan succede Bobridge.
Si aprono i festaggiamenti. Nibali in rosa, Chaves primo podio in carriera, sempre col sorriso in volto e dal futuro luminoso, Valverde nella storia dei GT. Nieve riscatta la Sky con la maglia azzurra. Jungels sorpresona del Giro in maglia bianca. Nizzolo in maglia rossa. Se c'è un Dio del ciclismo, per il Giro 2017 un solo nome: Kruijswijk.
Fabretti nomina Aru come vincitore morale anche di questo Giro.
Termina così un Giro grandioso, immenso, sorprendente. Un Giro a dir poco poetico, il Giro non il poeta.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"