lemond ha scritto:Sabato sera? Devo arguire che pensi alla discesa del Mortirolo? Nel qual caso ti devo dire che non c'è stato nessuno che si sia avvantaggiato in discesa, se non di 50/100 metri. Se ti vai a rivedere le immagini, quando Carrara, finita la discesa, arriva da dietro, riesce subito a raggiungere i due che erano poco davanti e che stavano aspettando gli altri. L'azione decisiva (in pianura) deriva poi dalla combinazione di due fattori (importante soprattutto il secondo):
a) Carrara ne aveva ancora per tirare a un'andatura decente
b) Dietro nessuno voleva tirare e si sono messi a zigzagare per qualche minuto e la frittata (soprattutto, per il podio di Scarponi, era fatta).
P.S.
Per vedere qualcuno che tirava si è dovuto aspettare il ritorno di Stetina con le poche forze (a differenza di Carrara) che aveva, mentre intanto se n'erano già andati i baschi e Cataldo con ...
Appunto, c'erano Cunego, Carrara e De Gendt e dietro i capitani
da soli a 15-20 secondi. Se Scarponi seguiva Cunego nella discesa del Mortiriolo, con il veronese che doveva vestire i panni del gregario, si potevano aprire più scenari possibili:
1. gli altri big lo lasciavano andare ed aspettavano i gregari come realmente è successo, però non penso che i DS siano così stolti da lasciare 4' di vantaggio a Scarponi nell'attesa dei gregari.
2. invece di aspettare i gregari i big si mettono ad inseguire il gruppo con Scarponi e De Gendt; non era sicuro che il tentativo andava a buon fine, ma certamente Hesjedal si sarebbe giocato Vandevelde sul fondovalle e avrebbe dovuto impegnarsi in prima persona, assieme a Rodriguez, a chiudere e le energie spese sarebbero mancate sullo Stelvio.
3. Hesjedal resta a contatto con Scarponi ma Rodriguez, più debole in discesa dei due, non riesce a tenere le ruote; bastavano 50/100 metri di vantaggio a fondovalle per far fuori Rodriguez dalla classifica generale. Rimanendo con De Gendt fino a Bormio male che andava si classificava al secondo posto nella classifica finale.
4. nessuno dei big si sarebbe staccato ma almeno ci avrebbe provato e comunque De Gendt difficilmente gli sarebbe andato via ed un posto sul podio era comunque assicurato.
Se per i teorici del ciclismo moderno si deve esser magri all'inverosimile e attaccare solamente in una salita che sia l'ultima da distante (-4 km) o da vicino (-2,5 km) per fortuna esisteranno sempre ciclisti "ignoranti" come Arroyo o De Gendt che attaccheranno da lontano e scompagineranno questo ciclismo da videogame.