Re: Sponsor, questi sconosciuti
Inviato: sabato 27 giugno 2020, 8:12
Ci riprovano, offerta per la licenza WT: https://www.cyclingnews.com/news/manuel ... r-licence/
Insomma, un epilogo prevedibile dopo l'incredibile piega che aveva preso la questione un paio di settimane fa. Gerry Ryan ne esce vincitore, Bannan viene ridicolizzato e si ritrova a spasso insieme a Crespi e a quell'altro genio di Garzelli che ancora l'altro giorno era convinto di aver ragione.Basso ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 9:31 http://www.cicloweb.it/2020/07/01/rivol ... dirigenti/
Copeland verrà sostituito alla Bahrain?Basso ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 9:31 http://www.cicloweb.it/2020/07/01/rivol ... dirigenti/
Nella pratica è stato già sostituito da un anno con l'ingresso in squadra di Rod Ellingworth, ex-Sky, nel ruolo di Team Principal. Copeland era comunque rimasto in squadra, ma ovviamente con un ruolo ridimensionato rispetto ai primi anni.34x27 ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 10:57Copeland verrà sostituito alla Bahrain?Basso ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 9:31 http://www.cicloweb.it/2020/07/01/rivol ... dirigenti/
Eh, tra lui e il 'patron' di Manuela Fundacion, diciamo che mi fido 1000 volte di più di Ryan. Non credo ci sia neanche da discutere.
Oppure...Slegar ha scritto: ↑giovedì 2 luglio 2020, 13:38 6. Strappa il contratto di gestione della squadra, anche se gli toccherà adire a vie legali coi tamarri spagnoli, e affida le nuove chiavi a Brent Copeland che ne capisce qualcosa in più di sport motoristici.
7. Ai tamarri spagnoli non resterà altro che a chiedere a Ryan i danni per non aver rispettato il contratto che permetteva a loro di usare indisturbati la Ferrari dei loro sogni.
condividoSlegar ha scritto: ↑giovedì 2 luglio 2020, 13:38 Provo a ricapitolare per farmi un po' di ordine, usando anche una similitudine motoristica:
1. Ryan è proprietario della licenza con sede in Australia
2. Bannan è il proprietario della società di gestione con sede in Svizzera
3. La società di gestione, presumo con un contratto regolarmente registrato all'UCI, gestisce la squadra incassando i contratti di sponsorizzazione (tra cui i soldi delle società di Ryan che trasferisce capitali dall'Australia alla Svizzera) e sottoscrivendo i contratti di prestazione (ciclisti, personale .....) e fornitura (mezzi, ricambi, .....). In questo modo Ryan è proprietario della "macchina" ma Bannan ha le "chiavi". Viste le cifre in ballo diciamo che Ryan permette a Bannan di usare a suo piacimento una Ferrari 812 (magari con qualche doppiofondo per trasportare qualcosa che non è propriamente limpido).
4. Manuela Fundacion pensa di comperare da Bannan la licenza UCI (macchina) ma alla fine si ritrova solamente, ma in maniera lecita, la società di gestione (chiavi). Usando sempre la similitudine motoristica, Bannan vende le chiavi della Ferrari a Manuela Fundacion, quest'ultima pensa di essere proprietaria della Ferrari ma comunque può disporne a suo piacimento, perché c'è un regolare contratto che gli permette di farlo.
5. A Ryan viene un coccolone: si fidava di Bannan, ma il solo pensiero di veder girare dei tamarri spagnoli sulla sua Ferrai 812 a causa della cessione della licenza gli fa andare il sangue alla testa.
6. Strappa il contratto di gestione della squadra, anche se gli toccherà adire a vie legali coi tamarri spagnoli, e affida le nuove chiavi a Brent Copeland che ne capisce qualcosa in più di sport motoristici.
7. Ai tamarri spagnoli non resterà altro che a chiedere a Ryan i danni per non aver rispettato il contratto che permetteva a loro di usare indisturbati la Ferrari dei loro sogni.
Vero anche questo.Seb ha scritto: ↑giovedì 2 luglio 2020, 13:46Oppure...Slegar ha scritto: ↑giovedì 2 luglio 2020, 13:38 6. Strappa il contratto di gestione della squadra, anche se gli toccherà adire a vie legali coi tamarri spagnoli, e affida le nuove chiavi a Brent Copeland che ne capisce qualcosa in più di sport motoristici.
7. Ai tamarri spagnoli non resterà altro che a chiedere a Ryan i danni per non aver rispettato il contratto che permetteva a loro di usare indisturbati la Ferrari dei loro sogni.
6. Visto che siamo ad un mese dalla prima gara, per evitare ogni rischio che l'attività possa bloccarsi tra ricorsi e tribunali, Ryan acquista dagli spagnoli la società di gestione
7. Gli spagnoli si prendono i soldi e chiudono la vicenda più ricchi di prima (fossi cattivo direi che si dividono i profitti con Bannan), a Ryan resta il pieno controllo della squadra
A leggere tra le righe l'articolo di Marca sembra che sia andata proprio così:Seb ha scritto: ↑giovedì 2 luglio 2020, 13:46 6. Visto che siamo ad un mese dalla prima gara, per evitare ogni rischio che l'attività possa bloccarsi tra ricorsi e tribunali, Ryan acquista dagli spagnoli la società di gestione
7. Gli spagnoli si prendono i soldi e chiudono la vicenda più ricchi di prima (fossi cattivo direi che si dividono i profitti con Bannan), a Ryan resta il pieno controllo della squadra
Mi viene in mente un nome.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 10:02Insomma, un epilogo prevedibile dopo l'incredibile piega che aveva preso la questione un paio di settimane fa. Gerry Ryan ne esce vincitore, Bannan viene ridicolizzato e si ritrova a spasso insieme a Crespi e a quell'altro genio di Garzelli che ancora l'altro giorno era convinto di aver ragione.Basso ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 9:31 http://www.cicloweb.it/2020/07/01/rivol ... dirigenti/
Credo che il team Manuela Fundacion resterà un altro dei tanti goffi e grotteschi tentativi di metter su una squadra senza avere neanche l'idea di quel che si sta facendo. Io sono sicurissimo che Garzelli fosse in buona fede, però si è ritrovato come quell'italoamericano a cui Totò vende la fontana di Trevi nel film Totò Truffa 62...
Mi duole dirlo, ma bisogna riconoscere che il livello della classe dirigente del ciclismo professionistico è veramente ridicolo. Finchè a saltare è la continental di Monti, ci fai una risata (anche se molti giovani sono rimasti fottuti), ma qui si sta parlando del massimo livello del ciclismo mondiale, di una squadra che negli ultimi anni ha vinto la Vuelta ed è andata vicino a vincere un Giro. E vedere che anche in queste realtà ci sia un dilettantismo dilagante, non è un bel segnale per il nostro sport, specialmente in un momento difficile come questo in cui molti sponsor potrebbero tirare i remi in barca.
Voi affidereste 20-25 mln di euro all'anno per 4-5 anni a dei manager improvvisati come quelli che gestiscono la maggior parte delle squadre professionistiche?
Tutto sto macello e poi tirano fuori solo 10 milioni di euro (sempre che siano in grado di farlo) ?Basso ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 12:11 La Gazzetta, per bocca di Ghisalberti, avanza l'ipotesi di un abboccamento tra Manuela Fundación e CCC.
edit: da riscontri possiamo anticipare che pare esserci qualcosa di concreto e che a stretto giro di risposta potrebbero esserci novità
http://www.cicloweb.it/2020/07/23/manue ... ativa-ccc/
Io però continuo a perdere un passaggio. Una onlus, per quel che so io e qui faccio ammenda della mia poca perspicacia, dovrebbe raccogliere fondi da destinare a progetti solidali, non destinarli ad una sponsorizzazione, quindi alla ricerca di notorietà a legittimissimi fini commerciali. Qui non è così, a meno che il ciclismo venga inteso come un progetto solidale. Aiutatemi a capire dove sbaglio.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 13:14Tutto sto macello e poi tirano fuori solo 10 milioni di euro (sempre che siano in grado di farlo) ?Basso ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 12:11 La Gazzetta, per bocca di Ghisalberti, avanza l'ipotesi di un abboccamento tra Manuela Fundación e CCC.
edit: da riscontri possiamo anticipare che pare esserci qualcosa di concreto e che a stretto giro di risposta potrebbero esserci novità
http://www.cicloweb.it/2020/07/23/manue ... ativa-ccc/
L'unica logica possibile sarebbe pensare che investendo con X milioni nel ciclismo, ho una visibilità che mi porterà in futuro un guadagno maggiore di X.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 15:15Io però continuo a perdere un passaggio. Una onlus, per quel che so io e qui faccio ammenda della mia poca perspicacia, dovrebbe raccogliere fondi da destinare a progetti solidali, non destinarli ad una sponsorizzazione, quindi alla ricerca di notorietà a legittimissimi fini commerciali. Qui non è così, a meno che il ciclismo venga inteso come un progetto solidale. Aiutatemi a capire dove sbaglio.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 13:14Tutto sto macello e poi tirano fuori solo 10 milioni di euro (sempre che siano in grado di farlo) ?Basso ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 12:11 La Gazzetta, per bocca di Ghisalberti, avanza l'ipotesi di un abboccamento tra Manuela Fundación e CCC.
edit: da riscontri possiamo anticipare che pare esserci qualcosa di concreto e che a stretto giro di risposta potrebbero esserci novità
http://www.cicloweb.it/2020/07/23/manue ... ativa-ccc/
In realtà non sarebbe la prima volta.ucci90 ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 15:17L'unica logica possibile sarebbe pensare che investendo con X milioni nel ciclismo, ho una visibilità che mi porterà in futuro un guadagno maggiore di X.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 15:15Io però continuo a perdere un passaggio. Una onlus, per quel che so io e qui faccio ammenda della mia poca perspicacia, dovrebbe raccogliere fondi da destinare a progetti solidali, non destinarli ad una sponsorizzazione, quindi alla ricerca di notorietà a legittimissimi fini commerciali. Qui non è così, a meno che il ciclismo venga inteso come un progetto solidale. Aiutatemi a capire dove sbaglio.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 13:14
Tutto sto macello e poi tirano fuori solo 10 milioni di euro (sempre che siano in grado di farlo) ?
In realtà una ONLUS che sponsorizza una squadra sportiva non ha alcun senso logico![]()
Mi ha anticipato Winter. Ed è esattamente come dice lui, lì si vendevano biglietti della lotteria, quindi l'esposizione mediatica veniva riversata sul business lotteriaTour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 16:01In realtà non sarebbe la prima volta.ucci90 ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 15:17L'unica logica possibile sarebbe pensare che investendo con X milioni nel ciclismo, ho una visibilità che mi porterà in futuro un guadagno maggiore di X.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 luglio 2020, 15:15
Io però continuo a perdere un passaggio. Una onlus, per quel che so io e qui faccio ammenda della mia poca perspicacia, dovrebbe raccogliere fondi da destinare a progetti solidali, non destinarli ad una sponsorizzazione, quindi alla ricerca di notorietà a legittimissimi fini commerciali. Qui non è così, a meno che il ciclismo venga inteso come un progetto solidale. Aiutatemi a capire dove sbaglio.
In realtà una ONLUS che sponsorizza una squadra sportiva non ha alcun senso logico![]()
Negli anni 90 e primi anni 2000 una delle più forti squadre del panorama ciclistico (la ONCE) era pubblicizzata da un'associazione di beneficienza.
ONCE sta per Organizacion Nacional Ciegos de Espana, ovvero organizzazione nazionale dei ciechi di spagna.
Lo scopo era pubblicizzare un gioco a premi legato all'associazione (una sorta di "lotto"), che tuttora esiste ed in spagna è molto popolare, i cui proventi servono appunto a finanziare l'organizzazione.
Non è nebuloso o meno, quanto proprio non riesco a capire l'interesse di una Onlus a sponsorizzare in maniera così energica un team WT. Tutto qua...Tour de Berghem ha scritto: ↑sabato 25 luglio 2020, 16:38 Non era mia intenzione paragonare la serietà del progetto Once all’oscuro progetto Manuela. Avete stra ragione su questo.
Intendevo dire semplicemente che in generale era già capitato che associazioni di promozione sociale sponsorizzassero un team.
Poi sulla nebulosità della Manuela avete iper ragione
Credo che i canali TV riservino gratuitamente degli spazia favore dei no profit.Beppugrillo ha scritto: ↑sabato 25 luglio 2020, 21:10 Alla fine ci sono tante Onlus e ONG che fanno spot pubblicitari in tv. Non è insensato se il bilancio è positivo (cosa che è molto probabile per uno spot televisivo di Medici Senza Frontiere e molto meno per quest'operazione, ma poi lo sapranno loro)
Esatto.
Bella domanda..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 30 luglio 2020, 12:33
La Fundacion Manuela che fa, dove li prende sti soldi?
Gran colpo, soprattutto in un momento in cui il mercato automobile è più in sofferenza degli altri. E anche in prospettiva c'è da essere piuttosto pessimisti.
Stando rigidamente a questo ragionamento il mondo degli sport motoristici avrebbe dovuto insorgere contro una casa automobilistica che sul finire degli anni 90 ebbe come testimonial un ciclista, no?sceriffo ha scritto: ↑sabato 1 agosto 2020, 21:32 La Michelin utilizza la Pellegrini, sì la nuotatrice, come testimonial dei pneumatici da bici. Voglio dire, con donne e uomini top riders a disposizione, ad un anno da Tokio 2021, una scelta molto azzeccata. Sui social il più gentile ha risposto sulla pagina sponsorizzata, che non comprerà mai più pneumatici da bici Michelin. Vorrei stringere la mano (o dare il gomito, meglio) al responsabile marketing e comunicazione dell'azienda francese.
Assolutamente fuori target. Il mio professore di marketing, 20 anni fa, ci spiegava l'effetto marmellata: un testimonial usato per moltissimi prodotti, diventa poco credibile per gli altri. Per esempio, quello showman che faceva la pubblicità del riso, per me è ancora del riso e non dei 200 altri prodotti che pubblicizza. Ah, quel (grande) ciclista venne utilizzato anche perché i diritti d'immagine erano gratuiti, in quanto che la casa automobilistica era sponsor del suo team e i contratti standard di sponsorizzazione nel ciclismo, includono anche i diritti d'immagine di ogni singolo atleta. E purtroppo le aziende non hanno ancora capito questo meccanismo, oppure se ne fregano.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 10:11Stando rigidamente a questo ragionamento il mondo degli sport motoristici avrebbe dovuto insorgere contro una casa automobilistica che sul finire degli anni 90 ebbe come testimonial un ciclista, no?sceriffo ha scritto: ↑sabato 1 agosto 2020, 21:32 La Michelin utilizza la Pellegrini, sì la nuotatrice, come testimonial dei pneumatici da bici. Voglio dire, con donne e uomini top riders a disposizione, ad un anno da Tokio 2021, una scelta molto azzeccata. Sui social il più gentile ha risposto sulla pagina sponsorizzata, che non comprerà mai più pneumatici da bici Michelin. Vorrei stringere la mano (o dare il gomito, meglio) al responsabile marketing e comunicazione dell'azienda francese.
Evidentemente conviene così, dovrebbe far interrogare il mondo del ciclismo il fatto di non avere nemmeno un personaggio trasversalmente appetibile per gli sponsor (anche perché Federica Pellegrini, piaccia o no, e a me non piace granché, non è più solo una nuotatrice ormai da qualche anno), certamente non è un problema della Michelin.
Se il ciclismo avesse una Federica Pellegrini, costei (o costui) farebbe pubblicità per i costumi.
Non so quali altre pubblicità faccia o abbia fatto la Divina (brrrrrrrsceriffo ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 13:08 Assolutamente fuori target. Il mio professore di marketing, 20 anni fa, ci spiegava l'effetto marmellata: un testimonial usato per moltissimi prodotti, diventa poco credibile per gli altri. Per esempio, quello showman che faceva la pubblicità del riso, per me è ancora del riso e non dei 200 altri prodotti che pubblicizza. Ah, quel (grande) ciclista venne utilizzato anche perché i diritti d'immagine erano gratuiti, in quanto che la casa automobilistica era sponsor del suo team e i contratti standard di sponsorizzazione nel ciclismo, includono anche i diritti d'immagine di ogni singolo atleta. E purtroppo le aziende non hanno ancora capito questo meccanismo, oppure se ne fregano.
Volendo essere più realista del re, sono andato a vedere i commenti - e quindi per quanto contano i feedback - degli utenti e credo che la campagna pubblicitaria di Michelin sia stata bannata dal popolo. Vox populi, vox Dei. Non credo che alla Michelin siano totali incompetenti, ma talvolta le campagna promo pubblicitarie si sbagliano, così come si sbagliano modelli di auto, i libri definitivi capolavori e poi rivelatesi dei veri flop ect.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 13:22Non so quali altre pubblicità faccia o abbia fatto la Divina (brrrrrrrsceriffo ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 13:08 Assolutamente fuori target. Il mio professore di marketing, 20 anni fa, ci spiegava l'effetto marmellata: un testimonial usato per moltissimi prodotti, diventa poco credibile per gli altri. Per esempio, quello showman che faceva la pubblicità del riso, per me è ancora del riso e non dei 200 altri prodotti che pubblicizza. Ah, quel (grande) ciclista venne utilizzato anche perché i diritti d'immagine erano gratuiti, in quanto che la casa automobilistica era sponsor del suo team e i contratti standard di sponsorizzazione nel ciclismo, includono anche i diritti d'immagine di ogni singolo atleta. E purtroppo le aziende non hanno ancora capito questo meccanismo, oppure se ne fregano.![]()
) perché non faccio caso alla pubblicità da molti anni, probabilmente da quando il popolare showman faceva quella riso (non la fa più?).
Non so quindi se quella faccia sia già legata ad altri prodotti, ma qua allora, da totale profano di marketing, vedo due possibilità: a. Michelin si affida a totali incompetenti, b. la marmellata Pellegrini è comunque più credibile della ciliegina... boh, fai tu, Sagan? Nibali? Alaphilippe?
E' vero il paragone è sbagliato, ma...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 14:12 elia, secondo me il paragone tra la pubblicità dell'auto e quello dei prenumatici per bici è sbagliato.
L'auto è un bene generico, che usano tutti, anche quelli che non sanno neanche cosa siano le corse automobilistiche.
... cicloamatore e patito di corse ciclistiche non sono sinonimi. Anzi, a ben pensarci quasi tutti i cicloamatori che conosco (parlo di gente che spende tantissimo per la bici, una platea che si sta significativamente allargando anche grazie al mondo delle ebike), non guardano abitualmente il ciclismo in tv.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 14:12 Ed è chiaro che il cicloamatore si aspetti un testimonial proveniente dal mondo del ciclismo e non da un qualsiasi altro sport..