Re: Giro d'Italia 2022
Inviato: domenica 29 maggio 2022, 13:17
L'anno prossimo questo toglie pure il prologo già che c'è, non si sa mai che si crei qualche distacco
Beh, però quello pure io, dopo 20 giorni un pò così a questo punto era meglio se carapaz perdeva solo 30" e rimaneva in bilico la maglia rosa anche oggi
Ma quando se ne va? Senza pudore.
Riconoscerei dei meriti anche a Bernal, che ha attaccato al Tour 2019 e, finché ha potuto, anche al Giro 2021.bicycleran ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 17:40 Giro molto brutto arrivato dopo una stagione stupenda di classiche. In questi anni, tolti gli sloveni, i fuoriclasse sono quelli che si giocano le corse di un giorno, e lo spettacolo viene di conseguenza.
Vittoria meritata di Hindley. Speriamo di rivederlo presto a questi livelli, non tra due anni.
Premessa : sono di parte .Primo86 ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 17:51Riconoscerei dei meriti anche a Bernal, che ha attaccato al Tour 2019 e, finché ha potuto, anche al Giro 2021.bicycleran ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 17:40 Giro molto brutto arrivato dopo una stagione stupenda di classiche. In questi anni, tolti gli sloveni, i fuoriclasse sono quelli che si giocano le corse di un giorno, e lo spettacolo viene di conseguenza.
Vittoria meritata di Hindley. Speriamo di rivederlo presto a questi livelli, non tra due anni.
E che mi sembra interprete ben superiore a questi protagonisti.
Il problema sono gli squadroni.. con una montagna dura, lontana dal traguardo, dove vuoi che vada un attaccante?lumacher ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 19:04 A mio parere occorrono più cronometro e meno salite, o meglio meno salite dure come arrivi, più salite dure a metà percorso, per stimolare il coraggio e la fantasia. Io metterei una cronosquadre e una bella crono individuale da specialisti nella prima settimana. E poi non inserirei troppe "grandi montagne", altrimenti lo scalatore sa che gli basterà quella tappa per ribaltare il tutto. Però gli metto qualche grande montagna lontana dal traguardo: prendere o lasciare! Vuoi recuperare 3-4 minuti al cronoman che si difende in salita? Non basterà quindi lo scattino ai -3 sull'arrivo in salita, ma bisognerà attaccare a fondo su un Giau, su un Finestre, o su un Fedaia posto però a 40-50 km dal traguardo. Se il cronoman tiene.. bene per lui: in fondo, dove sta scritto che un GT debba vincerlo per forza uno scalatore? Ah, l'ultimo giorno metto una crono, da 30 km però. Comunque è anche giusto che su 20 giorni di gara, nella metà di questi il palcoscenico vada anche ad altri corridori, e non solo ai 6-7 che si giocano la classifica, quindi lunga vita anche alle fughe!
Beh lo scopo era di evitare di fare una squadra spaccamontagne di 7 scalatori.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 19:10 Cronosquadre per me assolutamente no. Qualsiasi cosa ma non cronosquadre, la cosa meno giusta da inserire in un GT
Anche perché l'unico probabile prospetto effettivo è più che un degno cronomanBomby ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 20:24 Comunque, non vorrei mica dire, ma visto e considerato che come atleta di punta abbiamo Ganna, e il cognato Sobrero non è poi così male, Affini nemmeno, mi sembra autolesionista non puntare sulle crono. Non dico 300 km, ma più della miseria attuale sì.
Tiberi?Leonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 20:28 Anche perché l'unico probabile prospetto effettivo è più che un degno cronoman
Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Tocchi un tema che meriterebbe non un 3d, ma almeno due 3d di discussione:AntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 7:35 Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Se l'UCI non accetterà lo spostamento in là di una settimana del Giro, temo che per coerenza Vegni non andrà oltre i 2200m di salite come il Pordoi nelle prossime stagioni.giorgio ricci ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 17:33
Mancano i 2000 metri che fanno la differenza come recupero .
Certo ma se lo sport professionistico non attira investimenti (e in Italia siamo messi male, anzi di più), il circolo virtuoso si interrompeAntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
Beh attrarre gli spettatori giovani è un casino, andrà tutto a morire il format come lo abbiamo concepito noi.Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:23Tocchi un tema che meriterebbe non un 3d, ma almeno due 3d di discussione:AntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
- rapporto amatori e ciclismo professionistico
- sport e ricerca scientifica
Quando dico che il ciclismo rischia, intendo anche che non riesce ad appassionare nemmeno tutti gli amatori, questi in genere non giovanissimi.
Ancor meno riesce ad appassionare i bambini.
Quando dico che è ora il tempo della rivoluzione, intendo che il boom della bicicletta di oggi è la condizione storica ideale per il cambiamento!
Aggiungi una generazione di fenomeni!
Se non ora, quando?
Ma il ciclismo è differente.La bici è in primis un mezzo di trasporto.sceriffo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 12:02Certo ma se lo sport professionistico non attira investimenti (e in Italia siamo messi male, anzi di più), il circolo virtuoso si interrompeAntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
Una volta per tutte.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:24Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 7:35 Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
Il ciclismo lo fanno quelli che pedalano e fanno fatica per 21 tappe, non quelli che fanno chiacchiere.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 12:56Una volta per tutte.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:24Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 7:35 Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
Io non faccio retorica, io parlo di ciclismo.
Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:04Il ciclismo lo fanno quelli che pedalano e fanno fatica per 21 tappe, non quelli che fanno chiacchiere.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 12:56Una volta per tutte.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:24 Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
Io non faccio retorica, io parlo di ciclismo.
mi sembra critiche un pò ingenerose
Io reputo che il fare sia più importante del parlare.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:26Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
Si ma stai continuando a non dire nulla.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 14:20Io reputo che il fare sia più importante del parlare.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:26Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
Di difetti a questo Giro se ne possono trovare diversi a mio avviso:nurseryman ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:41mi sembra critiche un pò ingenerose
il giro è stato duro, sicuramente più di quello che sembrava alla partenza con i tre attori principali che si equivalevano
a me è piaciuto molto con tappe intermedie belle e combattute
devo rimarcare che non ho mai visto un giro disegnato da vegni brutto
forse ognuno di noi potrebbe trovare qualche difetto
e in questo caso il difetto che posso evidenziare è la crono l'ultimo giorno, che a me non piace.
(fosse per me ne mettevo una di 20/30 km la prima settimana)
ma sono comunque difetti veniali che sicuramente non giustificano il vostro perentorio giudizio.
si vede che siete giovani e i giri brutti non li avete mai visti
devo ricordarvi il primo giro vinto da saronni
dove la salita più dura era boscochiesanuova
per non parlare del giro delle gallerie (vinto poi da hinault)
Non ci siamo capiti.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 15:34Si ma stai continuando a non dire nulla.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 14:20Io reputo che il fare sia più importante del parlare.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:26
Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
A me che mi frega che il signor jumbo ritiene che il fare sia più importante di parlare?
Io sono su cicloweb forum, nella sezione Dite la vostra sul ciclismo, nel topic Giro d'Italia 2022 e ho fatto un riferimento preciso al termine "ribaltamento" che non è un modo corretto di definire l'esito della tappa penultima del Giro in questione.
Perché la situazione era effettivamente così in equilibrio, tra i due principali contendenti, che l'implosione di uno e l'affondo dell'altro non ribaltano nulla, semplicemente, mi ripeto, incrinano quell'equilibrio.
Tu mi quoti perché vedi mancanza di rispetto in quello che dici.
Io ti ripeto che non sto a perdere tempo a spiegare che lo spirito critico non è volonta di sminuire, ma di dare forma a un giudizio su una competizione, esercizio che avviene in tutti i contesti sportivi.
Se, in nome della fatica, dobbiamo definire bella qualsiasi cosa, non faremmo che far torto alla nostra onestà intellettuale.
A te una corsa piace sempre e comunque?
A me no.
che si può leggere come un modo per sminuire la corsa che abbiamo seguito per 3 settimane.Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
E, come ampiamente anticipato, se vuoi parlare di ciclismo le porte sono apertissime.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 15:53Non ci siamo capiti.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 15:34Si ma stai continuando a non dire nulla.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 14:20
Io reputo che il fare sia più importante del parlare.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
A me che mi frega che il signor jumbo ritiene che il fare sia più importante di parlare?
Io sono su cicloweb forum, nella sezione Dite la vostra sul ciclismo, nel topic Giro d'Italia 2022 e ho fatto un riferimento preciso al termine "ribaltamento" che non è un modo corretto di definire l'esito della tappa penultima del Giro in questione.
Perché la situazione era effettivamente così in equilibrio, tra i due principali contendenti, che l'implosione di uno e l'affondo dell'altro non ribaltano nulla, semplicemente, mi ripeto, incrinano quell'equilibrio.
Tu mi quoti perché vedi mancanza di rispetto in quello che dici.
Io ti ripeto che non sto a perdere tempo a spiegare che lo spirito critico non è volonta di sminuire, ma di dare forma a un giudizio su una competizione, esercizio che avviene in tutti i contesti sportivi.
Se, in nome della fatica, dobbiamo definire bella qualsiasi cosa, non faremmo che far torto alla nostra onestà intellettuale.
A te una corsa piace sempre e comunque?
A me no.
Il ribaltone non c'è stato. Tra l'altro chi lo cita nella frase dice che è stato un Giro molto brutto, quindi al di là del termine che ha usato, anche lui è d'accordo con te.
Io mi riferivo a quest'altra fraseche si può leggere come un modo per sminuire la corsa che abbiamo seguito per 3 settimane.Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Io sto dicendo che, a prescindere, non va sminuito un bel niente perché quello che fanno i corridori merita comunque rispetto ed applausi. C'è un valore al di là dello spettacolo più o meno grande.
Poi nello specifico, ho già commentato diverse volte in queste settimane che lo spettacolo è stato ben poco nella lotta per la classifica generale.
Molto spettacolare la tappa di Torino, mentre nelle altre, tolto sabato, ha regnato un grandissimo equilibrio.
Proprio l'equilibrio è stata la causa del poco spettacolo, il percorso che diversi indicano come colpevole è stato solo un "complice"; come carenza importante trovo solo la mancanza di una cronometro nella seconda settimana, crono che probabilmente non avrebbe cambiato quasi niente visto che i primi due si sono praticamente equivalsi nelle due crono disputate.
Altro: diverse tappe interessanti per la vittoria parziale.
Primo spesso ha un modo terrificante di esprimersi (lo ripeto, non è necessario essere sempre così aggressivi...), ma spesso i concetti di fondo sono buoni.
Ma ne Nibali, ne contador, ne Quintana sono mai stati in grado di dar fastidio a Froome nei suoi anni migliori.Bomby ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 19:38 Sinceramente mi gira per la testa il fatto che i protagonisti attuali dei gt, tolti gli sloveni e Bernal, non siano né tanto forti, né abbiano tutta questa personalità. Rispetto agli anni 10 (che sono stati abbastanza tremendi di per sé) mi riesce difficile a comporre un pantheon di gente che è favorita in ogni corsa e che se la può giocare alla pari con avversari di pari livello. Oggi come oggi Pogacar >>> Roglic > Bernal (per via dell'incidente) >> Carapaz, Vingegaard, Hindley e compagnia. Cioè sappiamo già che il tour sarà vinto da Pogacar, a meno di sfighe o novità clamorose; sappiamo anche che sul podio è verosimile che ci finisca Roglic, poi è da decidere l'altro posto. C'è stato un periodo in cui a giocarsi i grandi giri c'era il poker composto da Froome -Contador-Nibali-Quintana, gente più o meno allo stesso livello ma con caratteristiche diverse tra loro. Oggi i corridori da GT sono tutti omologati, e l'unico che ha una personalità frizzante è il più forte, tutti gli altri sembrano usciti dall'oratorio. La situazione nelle classiche è del tutto diversa, con WVA, MVDP e Ala che sono lì come livello, Evenepoel non si è ancora capito se è un classicomane o è più completo, di sicuro è comunque fortissimo; tutti e 4, poi, hanno un bel caratterino. E non è che i comprimari siano da meno. Tra gli uomini da gt non vedo la stessa ricchezza e varietà.