Re: Vuelta 2025
Inviato: lunedì 15 settembre 2025, 2:44
Comunque sui propri soci la visma ha postato una premiazione finale per intimi... non so neanche dove fossero, c'è il podio, vine, pedersen, riccitello...
Poche ma semplicissime domande: Simone Petilli corre per la Israel? E Javier Romo, che poi si è dovuto pure ritirare dalla Vuelta? E quelli che hanno fatto cadere prima della Bola del Mundo (non sono riuscito a capire chi fossero ma nessuno di quelli mi pare che corresse per la Israel).PassistaScalatore ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 19:38 Certo che bisogna fare un grande esercizio di ipocrisia per digitare tutte queste critiche e ipotizzare scenari apocalittici per il futuro, senza ricordare che il problema era una squadra israeliana, che sponsorizza Israele, il turismo in Israele, che aveva il simbolo di Israele nella maglietta, autorizzata dal World Tour a correre. E fare finta di non sapere che, se la squadra si fosse ritirata o non avesse partecipato, ci sarebbero sì state le bandiere a bordo strada ma non queste proteste.
Se non va bene quell'esempio allora facciamo questo: non sto seguendo ma so che ci sono i mondiali di atletica e di solito ad un mondiale capita che, per la legge dei grandi numeri, qualche atleta israeliano ci sia. Lì non si può protestare in maniera clamorosa, invadendo magari la pista mentre si sta svolgendo la gara (non voglio e non mi auguro che succeda ma se vogliamo mettere le cose allo stesso livello della Vuelta qualcuno dovrebbe agire così)? Non si può perché non li fanno entrare direttamente nello stadio?
UribeZubia ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 20:23PassistaScalatore ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 19:38 Certo che bisogna fare un grande esercizio di ipocrisia per digitare tutte queste critiche e ipotizzare scenari apocalittici per il futuro, senza ricordare che il problema era una squadra israeliana, che sponsorizza Israele, il turismo in Israele, che aveva il simbolo di Israele nella maglietta, autorizzata dal World Tour a correre. E fare finta di non sapere che, se la squadra si fosse ritirata o non avesse partecipato, ci sarebbero sì state le bandiere a bordo strada ma non queste proteste.
L'edizione 2025 si è piegata a una ragione di forza maggiore, gli organizzatori hanno avuto il coraggio di non rendersi complici di una repressione di una indignazione diffusa che vede la Spagna all'avanguardia tra i Paesi europei e hanno accettato il coesistere di condizioni complicate, limitando al minimo il rischio per gli atleti, accorciando quando ritenuto necessario e arrivando fino alla fine. Alla squadra di Israele è stato suggerito con discrezione di ritirarsi, ma hanno rifiutato.
Non c'è niente che fa dire che questo si ripeterà automaticamente in Spagna, se la squadra di Israele non sarà presente.
Aggiungo che collegare questo a qualunque tipo di protesta è sbagliato. Le proteste si sono svolte per un fatto estremamente contraddittorio che riguardava il gruppo che stava correndo in questa corsa, non una ragione, nobile o meno, che non ha niente a che fare con questo sport.
Sarà ricordata come la Vuelta delle proteste in un momento buio. Poco male.![]()
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Hanno steso alla bell'e meglio uno sfondo della mixed zone e costruito il podio con i contenitori per mantenere i prodotti alimentari freschi, con tanto di numero scritto a pennarello:
si può essere in disaccordo sulle motivazioni, sui tempi e sulle modalità della protesta.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:23
Perché se arriviamo a capire che qua chi è stato fisicamente danneggiato dal modo diattuare la protesta di qualche imbecille che avrebbe dovuto ritrovarsi, nella migliore delle ipotesi, a passare serata e nottata in pronto soccorso con qualche punto in testa, sono tutti tranne che i corridori della squadra al centro delle legittime contestazioni, allora forse riusciamo a comprendere che in tanti hanno cagato fuori dal vaso e che non può esistere la logica del vale tutto.
Ecco perché credo che, al di là di tutti quelli che nelle varie giornate hanno protestato in maniera rispettosa e civile, fare uno "stop a tempo", come nelle situazioni in cui i corridori sono costretti a fermarsi quando trovano il passaggio a livello chiuso, sarebbe potuta essere la soluzione migliore e in grado di accontentare tutti. Evidentemente però in tanti non ci arrivano, vabbé che molti tra quelli che erano lì a protestare in maniera più scomposta secondo me non sanno nemmeno che cazzo di maglia abbia la Israel, hanno provato a buttare a terra corridori ad minchiam perché disturbati mentalmente o perché qualcuno gli ha detto di fare così. Buon per loro se con questo modo di fare hanno sempre la fortuna di trovare gente o forze di polizia in grado di farli tornare sempre a casa con tutte le ossa e i denti al proprio posto.
anche perchè normalmente non funziona affatto, come soluzione.White Mamba ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 9:21si può essere in disaccordo sulle motivazioni, sui tempi e sulle modalità della protesta.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:23
Perché se arriviamo a capire che qua chi è stato fisicamente danneggiato dal modo diattuare la protesta di qualche imbecille che avrebbe dovuto ritrovarsi, nella migliore delle ipotesi, a passare serata e nottata in pronto soccorso con qualche punto in testa, sono tutti tranne che i corridori della squadra al centro delle legittime contestazioni, allora forse riusciamo a comprendere che in tanti hanno cagato fuori dal vaso e che non può esistere la logica del vale tutto.
Ecco perché credo che, al di là di tutti quelli che nelle varie giornate hanno protestato in maniera rispettosa e civile, fare uno "stop a tempo", come nelle situazioni in cui i corridori sono costretti a fermarsi quando trovano il passaggio a livello chiuso, sarebbe potuta essere la soluzione migliore e in grado di accontentare tutti. Evidentemente però in tanti non ci arrivano, vabbé che molti tra quelli che erano lì a protestare in maniera più scomposta secondo me non sanno nemmeno che cazzo di maglia abbia la Israel, hanno provato a buttare a terra corridori ad minchiam perché disturbati mentalmente o perché qualcuno gli ha detto di fare così. Buon per loro se con questo modo di fare hanno sempre la fortuna di trovare gente o forze di polizia in grado di farli tornare sempre a casa con tutte le ossa e i denti al proprio posto.
ma per favore si può evitare almeno di inneggiare ogni tre per due a violenza della polizia, ritorsioni fisiche e manganellate?
ci saranno delle leggi -ora non conosco l'ordinamento spagnolo- e delle eventuali pene se verranno ritenuti colpevoli di qualcosa.
si può non ritenere la violenza la soluzione ad ogni problema?
Io ho sempre scritto in italiano molto chiaro: se sei una persona civile che sa protestare e sa avere un minimo di rispetto anche per chi sta lavorando, hai tutto il diritto di esprimere il tuo dissenso senza che nessuno ti tocchi. Se però ti permetti di fare tu per primo violenza nei confronti di corridori e altri, facendoli volontariamente cadere o lanciando transenne contro la polizia senza che nemmeno abbia caricato, beh allora le mazzate te le meriti tutte. Anzi: gli schiaffoni e le manganellate non dovrebbero nemmeno arrivare a prenderli dalla polizia. Dovrebbero menarli innanzitutto i propri genitori, se sono persone che un minimo conoscono l'educazione, e poi tutte quelle persone rispettose che vengono danneggiate da quella parte d'imbecilli a cui è stato concesso di prendere il sopravvento.White Mamba ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 9:21si può essere in disaccordo sulle motivazioni, sui tempi e sulle modalità della protesta.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:23
Perché se arriviamo a capire che qua chi è stato fisicamente danneggiato dal modo diattuare la protesta di qualche imbecille che avrebbe dovuto ritrovarsi, nella migliore delle ipotesi, a passare serata e nottata in pronto soccorso con qualche punto in testa, sono tutti tranne che i corridori della squadra al centro delle legittime contestazioni, allora forse riusciamo a comprendere che in tanti hanno cagato fuori dal vaso e che non può esistere la logica del vale tutto.
Ecco perché credo che, al di là di tutti quelli che nelle varie giornate hanno protestato in maniera rispettosa e civile, fare uno "stop a tempo", come nelle situazioni in cui i corridori sono costretti a fermarsi quando trovano il passaggio a livello chiuso, sarebbe potuta essere la soluzione migliore e in grado di accontentare tutti. Evidentemente però in tanti non ci arrivano, vabbé che molti tra quelli che erano lì a protestare in maniera più scomposta secondo me non sanno nemmeno che cazzo di maglia abbia la Israel, hanno provato a buttare a terra corridori ad minchiam perché disturbati mentalmente o perché qualcuno gli ha detto di fare così. Buon per loro se con questo modo di fare hanno sempre la fortuna di trovare gente o forze di polizia in grado di farli tornare sempre a casa con tutte le ossa e i denti al proprio posto.
ma per favore si può evitare almeno di inneggiare ogni tre per due a violenza della polizia, ritorsioni fisiche e manganellate?
ci saranno delle leggi -ora non conosco l'ordinamento spagnolo- e delle eventuali pene se verranno ritenuti colpevoli di qualcosa.
si può non ritenere la violenza la soluzione ad ogni problema?
Sono in Giappone, i mondiali di atletica.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:33
Se non va bene quell'esempio allora facciamo questo: non sto seguendo ma so che ci sono i mondiali di atletica e di solito ad un mondiale capita che, per la legge dei grandi numeri, qualche atleta israeliano ci sia. Lì non si può protestare in maniera clamorosa, invadendo magari la pista mentre si sta svolgendo la gara (non voglio e non mi auguro che succeda ma se vogliamo mettere le cose allo stesso livello della Vuelta qualcuno dovrebbe agire così)? Non si può perché non li fanno entrare direttamente nello stadio?
direi che questo tuo post chiude, purtroppo, l'argomento.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 9:39Io ho sempre scritto in italiano molto chiaro: se sei una persona civile che sa protestare e sa avere un minimo di rispetto anche per chi sta lavorando, hai tutto il diritto di esprimere il tuo dissenso senza che nessuno ti tocchi. Se però ti permetti di fare tu per primo violenza nei confronti di corridori e altri, facendoli volontariamente cadere o lanciando transenne contro la polizia senza che nemmeno abbia caricato, beh allora le mazzate te le meriti tutte. Anzi: gli schiaffoni e le manganellate non dovrebbero nemmeno arrivare a prenderli dalla polizia. Dovrebbero menarli innanzitutto i propri genitori, se sono persone che un minimo conoscono l'educazione, e poi tutte quelle persone rispettose che vengono danneggiate da quella parte d'imbecilli a cui è stato concesso di prendere il sopravvento.White Mamba ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 9:21
si può essere in disaccordo sulle motivazioni, sui tempi e sulle modalità della protesta.
ma per favore si può evitare almeno di inneggiare ogni tre per due a violenza della polizia, ritorsioni fisiche e manganellate?
ci saranno delle leggi -ora non conosco l'ordinamento spagnolo- e delle eventuali pene se verranno ritenuti colpevoli di qualcosa.
si può non ritenere la violenza la soluzione ad ogni problema?
Questo è quanto, io la penso così e se qualcuno non è d'accordo con questo mio pensiero non m'interessa perché appunto è il mio.
Vero.nemecsek. ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:36 Se il primo ministro del Paese ospitante appoggia pubblicamente la protesta, abbiamo un problema molto grave. Delegittimazione delle forze dell'ordine e del lavoro degli organizzatori e degli atleti partecipanti. Va anche sottolineata, pare ve ne sia necessità a leggere i commenti, la esclusiva responsabilità individuale di chi con violenza interrompe lo svolgimento di una gara.
nemecsek. ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:36 Se il primo ministro del Paese ospitante appoggia pubblicamente la protesta, abbiamo un problema molto grave. Delegittimazione delle forze dell'ordine e del lavoro degli organizzatori e degli atleti partecipanti. Va anche sottolineata, pare ve ne sia necessità a leggere i commenti, la esclusiva responsabilità individuale di chi con violenza interrompe lo svolgimento di una gara.
lucks83 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:18
Vero.
Un primo ministro che sostiene e incoraggia disordini e giustifica lo sputtanamento del lavoro di tante persone.
Personalmente non l'avevo mai vista una cosa del genere.
Ha giustificato la violenza (perché chi lancia le transenne contro altri esseri umani o tenta di far cadere corridori di qualunque squadra è solo un violento) e adesso il recinto è aperto.
Cosa impedisce adesso a questi individui di bloccare qualsiasi attività gli passi per la testa, in Spagna?
Io capisco la giusta causa ma non tollero questo tipo di violenze e soprusi.
Secondo me a lui sta bene anche cosìRhaegar ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:12 Comunque dev'essere dura essere Jonas Vingegaard... Quando c'è Pogacar si parla solo di lui e non del danese. Alla Vuelta non c'era Pogi e comunque non si parla manco per niente di Jonas ma di tutt'altro... Il vincitore più anonimo di sempre a sto punto...
Sul campo Cobo 2011, Mosquera 2010 e Di Luca 2009 (Giro),tutti e 3 squalificati. Altrimenti Sastre, che però fece podio dopo la squalifica di Danilo. Sennò bisogna tornare al 2005 con Rujano.
Interessante, è un'esaltazione del valore della squadra di Savio. La Cervelo era una WT mascherata, la Colombia-Selle Italia invece era veramente spartana. Fecero pure doppietta di tappe con Parra nel 2005. Per carità, Giro di basso livello ma nel 2005 il ciclismo era quelloJussi Veikkanen ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 13:42Sul campo Cobo 2011, Mosquera 2010 e Di Luca 2009 (Giro),tutti e 3 squalificati. Altrimenti Sastre, che però fece podio dopo la squalifica di Danilo. Sennò bisogna tornare al 2005 con Rujano.
Senza la Israel queste manifestazioni non si sarebbero avute, ergo la tua premessa cade. Inoltre questa retorica del ciclismo unico sport bistrattato ha stancato, delle due dovresti augurarti che, secondo una retorica che mi pare ti piaccia, gli organi di riferimento "abbiano le palle" di esporsi in merito a tale vicenda e prendano i provvedimenti necessari contro la squadra israeliana. Da qualche parte bisogna iniziare, e se tocca iniziare da qui tanto meglio, per avere una pietra di paragone positiva nel confronto con altri sport in cui vi sono dinamiche simili. Io ad esempio ne sarei contento, sarebbe un messaggio di una certa importanza.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:33Se non va bene quell'esempio allora facciamo questo: non sto seguendo ma so che ci sono i mondiali di atletica e di solito ad un mondiale capita che, per la legge dei grandi numeri, qualche atleta israeliano ci sia. Lì non si può protestare in maniera clamorosa, invadendo magari la pista mentre si sta svolgendo la gara (non voglio e non mi auguro che succeda ma se vogliamo mettere le cose allo stesso livello della Vuelta qualcuno dovrebbe agire così)? Non si può perché non li fanno entrare direttamente nello stadio?
Che poi, a ben pensarci, pure gare come la marcia e la maratona che si svolgono sulle strade e sono fruibili ad ogni genere di pubblico, lì dove invece allo stadio per assistere agli eventi devi pagare un biglietto. Però evidentemente in quel caso o non ci sono atleti di quel paese lì o sono talmente disinformati che gli avranno detto che il casino facile si fa soltanto alla Vuelta.
Io credo che ormai si sia arrivati ad un punto in cui, Israel o non Israel, si debba esigere che non paghi solamente il ciclismo il prezzo di tutto questo. Altrimenti sarebbe giusto cominciare a chiederne conto e fare in modo che qualcuno cominci a vivere sotto i ponti, perché con le richieste di risarcimento che potrebbero essere fatte potrebbero portargli via casa e mutande in un colpo solo.
In conclusione o si fanno uguali proteste in tutte le situazioni possibili o immaginabili oppure si comincia seriamente a far pagare le conseguenze di chi crea dei danni a tutto il movimento ciclistico. Perché francamente io mi sono rotto i coglioni di vedere lo sport che più amo trattato sempre come lo sport dei fessi. In passato ci sono state situazioni in cui il ciclismo in queste situazioni ci si è messo da solo ma qui il ciclismo (inteso nella sua totalità, non si parla solo della Israel perché in questa Vuelta i danni li hanno avuti tutti indistintamente) è parte lesa e basta.
A proposito di Savio, sfiorò il podio anche nel 2010 con Scarponi, perso per 13" (e per la fuga bidone di Arroyo), un'era geologica fa ormai.Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 13:51Interessante, è un'esaltazione del valore della squadra di Savio. La Cervelo era una WT mascherata, la Colombia-Selle Italia invece era veramente spartana. Fecero pure doppietta di tappe con Parra nel 2005. Per carità, Giro di basso livello ma nel 2005 il ciclismo era quelloJussi Veikkanen ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 13:42Sul campo Cobo 2011, Mosquera 2010 e Di Luca 2009 (Giro),tutti e 3 squalificati. Altrimenti Sastre, che però fece podio dopo la squalifica di Danilo. Sennò bisogna tornare al 2005 con Rujano.
ma infatti chi dice questo è fuori dal mondo, il loro obiettivo era solo far casino tanto sapevano che sarebbero rimasti impuniti...Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:08 A me sinceramente l'idea che senza la Israel in corsa non ci sarebbero state proteste sembra un'idea estremamente umiliante per le proteste stesse. Vorrebbe dire che l'obiettivo della protesta era far escludere la Israel dalla corsa, niente di più. "Fate quello che volete a casa vostra, basta che non venite qui". Non può essere questo
affermazione delirante che non condivido per nulla come credo chiunqueBeppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:08 A me sinceramente l'idea che senza la Israel in corsa non ci sarebbero state proteste sembra un'idea estremamente umiliante per le proteste stesse. Vorrebbe dire che l'obiettivo della protesta era far escludere la Israel dalla corsa, niente di più. "Fate quello che volete a casa vostra, basta che non venite qui". Non può essere questo
Fai delle osservazioni di un qualunquismo opprimente, sforzati un minimoLuca90 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:11ma infatti chi dice questo è fuori dal mondo, il loro obiettivo era solo far casino tanto sapevano che sarebbero rimasti impuniti...Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:08 A me sinceramente l'idea che senza la Israel in corsa non ci sarebbero state proteste sembra un'idea estremamente umiliante per le proteste stesse. Vorrebbe dire che l'obiettivo della protesta era far escludere la Israel dalla corsa, niente di più. "Fate quello che volete a casa vostra, basta che non venite qui". Non può essere questo
mi baso sui fatti... più il governo spagnolo le ha appoggiate più le proteste sono diventate violente...Babylon ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 15:00Fai delle osservazioni di un qualunquismo opprimente, sforzati un minimoLuca90 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:11ma infatti chi dice questo è fuori dal mondo, il loro obiettivo era solo far casino tanto sapevano che sarebbero rimasti impuniti...Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:08 A me sinceramente l'idea che senza la Israel in corsa non ci sarebbero state proteste sembra un'idea estremamente umiliante per le proteste stesse. Vorrebbe dire che l'obiettivo della protesta era far escludere la Israel dalla corsa, niente di più. "Fate quello che volete a casa vostra, basta che non venite qui". Non può essere questo
La mia idea è che le manifestazioni ci sarebbero state comunque ma che non si sarebbe arrivati alla sospensione delle tappe o a gesti irriguardevoli come quelli che hanno coinvolto Petilli, Romo, Gregaard e il corridore dell'Arkea ieriBeppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:08 A me sinceramente l'idea che senza la Israel in corsa non ci sarebbero state proteste sembra un'idea estremamente umiliante per le proteste stesse. Vorrebbe dire che l'obiettivo della protesta era far escludere la Israel dalla corsa, niente di più. "Fate quello che volete a casa vostra, basta che non venite qui". Non può essere questo
Io invece credo che una volta compresa la facilità delle azioni di disturbo e la loro sostanziale impunità, ormai sia passato il concetto gara di ciclismo(o corsa su strada in genere, marcia, maratona, ecc) uguale a facile e non rischiosa occasione per avere visibilità.
Forse sarebbe bastato, non entro nel merito della legittimità.
Bravissimonemecsek. ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 18:41Io invece credo che una volta compresa la facilità delle azioni di disturbo e la loro sostanziale impunità, ormai sia passato il concetto gara di ciclismo(o corsa su strada in genere, marcia, maratona, ecc) uguale a facile e non rischiosa occasione per avere visibilità.
Intanto me chiedo come sia possibile, anche a fronte delle dichiarazioni del delegato del governo della comunità di Madrid, che ha parlato di manifestazione pacifica (22 agenti contusi) i sindacati delle forze dell'ordine non abbiano replicato.
Il Governo appoggia le manifestazioni e mi invia a prendere botte? Colcazzo!
Inoltre, se dovessi in futuro mandare una squadra a correre in Spagna, a pigliare sacchetti di piscio in faccia, ciclisti che sono un patrimonio economico, esigerei una assicurazione dedicata su svolgimento integrale delle tappe e su qualsiasi tipo di danno provocato da terzi.
Il dove si svolgono determinate manifestazioni per me è irrilevante. Se si vuol dare ulteriore credibilità al tutto determinate dimostrazioni, per par condicio, andrebbero fatte pure se ci fosse un evento importante a Nauru. Il messaggio che dovrebbe passare è quello, invece come si è già ampiamente detto passa il concetto che solo col ciclismo si può fare il cazzo che si vuole.Trullo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 10:40Sono in Giappone, i mondiali di atletica.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:33
Se non va bene quell'esempio allora facciamo questo: non sto seguendo ma so che ci sono i mondiali di atletica e di solito ad un mondiale capita che, per la legge dei grandi numeri, qualche atleta israeliano ci sia. Lì non si può protestare in maniera clamorosa, invadendo magari la pista mentre si sta svolgendo la gara (non voglio e non mi auguro che succeda ma se vogliamo mettere le cose allo stesso livello della Vuelta qualcuno dovrebbe agire così)? Non si può perché non li fanno entrare direttamente nello stadio?
Comunque per fare il paragone Israele-Italia di calcio si e' disputata regolarmente senza proteste significative
Il peccato originale lo ha commesso l'UCI , permettendo alla Israel di correre, contrariamente a quanto fatto con la Gazprom.
Io ho già spiegato quel che dovevo. Ovviamente le cose che hai scritto le pensi tu e si può essere d'accordo solo alcune di esse. Ma per altre, a cominciare da quel "possono accadere" che mi fa cadere le braccia, non esiste proprio. Tanto più nel momento in cui si spiega che chi è meritevole di determinati trattamenti è solo chi fa materialmente violenza.Babylon ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 13:53Senza la Israel queste manifestazioni non si sarebbero avute, ergo la tua premessa cade. Inoltre questa retorica del ciclismo unico sport bistrattato ha stancato, delle due dovresti augurarti che, secondo una retorica che mi pare ti piaccia, gli organi di riferimento "abbiano le palle" di esporsi in merito a tale vicenda e prendano i provvedimenti necessari contro la squadra israeliana. Da qualche parte bisogna iniziare, e se tocca iniziare da qui tanto meglio, per avere una pietra di paragone positiva nel confronto con altri sport in cui vi sono dinamiche simili. Io ad esempio ne sarei contento, sarebbe un messaggio di una certa importanza.Antares ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 3:33Se non va bene quell'esempio allora facciamo questo: non sto seguendo ma so che ci sono i mondiali di atletica e di solito ad un mondiale capita che, per la legge dei grandi numeri, qualche atleta israeliano ci sia. Lì non si può protestare in maniera clamorosa, invadendo magari la pista mentre si sta svolgendo la gara (non voglio e non mi auguro che succeda ma se vogliamo mettere le cose allo stesso livello della Vuelta qualcuno dovrebbe agire così)? Non si può perché non li fanno entrare direttamente nello stadio?
Che poi, a ben pensarci, pure gare come la marcia e la maratona che si svolgono sulle strade e sono fruibili ad ogni genere di pubblico, lì dove invece allo stadio per assistere agli eventi devi pagare un biglietto. Però evidentemente in quel caso o non ci sono atleti di quel paese lì o sono talmente disinformati che gli avranno detto che il casino facile si fa soltanto alla Vuelta.
Io credo che ormai si sia arrivati ad un punto in cui, Israel o non Israel, si debba esigere che non paghi solamente il ciclismo il prezzo di tutto questo. Altrimenti sarebbe giusto cominciare a chiederne conto e fare in modo che qualcuno cominci a vivere sotto i ponti, perché con le richieste di risarcimento che potrebbero essere fatte potrebbero portargli via casa e mutande in un colpo solo.
In conclusione o si fanno uguali proteste in tutte le situazioni possibili o immaginabili oppure si comincia seriamente a far pagare le conseguenze di chi crea dei danni a tutto il movimento ciclistico. Perché francamente io mi sono rotto i coglioni di vedere lo sport che più amo trattato sempre come lo sport dei fessi. In passato ci sono state situazioni in cui il ciclismo in queste situazioni ci si è messo da solo ma qui il ciclismo (inteso nella sua totalità, non si parla solo della Israel perché in questa Vuelta i danni li hanno avuti tutti indistintamente) è parte lesa e basta.
Capitolo violenza: che alcuni ciclisti siano stati toccati o mandati giù, quella è cosa da condannare e di cui tenere conto, ovviamente.
Cose del genere purtroppo possono accadere, e penso che infatti tali manifestazioni dovrebbero essere molto ben organizzate proprio per evitare tali accadimenti.
Ma, e questo non è direttamente rivolto a te ma penso sia importante aggiungerlo in questo commento, tagliare con l'accetta la complessità di tale movimento e relative richieste, riducendola a un branco di facinorosi che agiscono solo per fare casino e che non hanno alcun ideale politico, è discorso riduttivo, reazionario e paternalista.
Senza parlare dell'atteggiamento forcaiolo che invoca manganellate a piè sospinto da parte delle forze dell'ordine, senza farsi una domanda o due sulla situazione.
Io direi che si sia capito molto bene che coloro che hanno creato più problemi in questa Vuelta siano dei cerebrolesi che non sanno nemmeno che maglia abbia la Israel. Sono andati lì semplicemente a "sparare nel mucchio" (e c'è da ringraziare che non abbiano sparato per davvero perché da certi casi umani puoi aspettarti di tutto) e a creare problemi, fregandosene completamente sia di chi stava svolgendo il proprio lavoro (e qui non arriviamo a comprendere anche i corridori e forse di polizia ma tutti coloro che sono al seguito della Vuelta, compresi i volontari che presidiano punti pericolosi), sia della gente che era andata lì perché voleva semplicemente godersi lo spettacolo. Anzi secondo me oltre alla Israel i più facinorosi non sanno nemmeno dove sta collocata Gaza sulla carta geografica, è "gente" che voleva solamente sfogare le proprie frustrazioni e che è totalmente incapace d'intendere e di volere.Luca90 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:11ma infatti chi dice questo è fuori dal mondo, il loro obiettivo era solo far casino tanto sapevano che sarebbero rimasti impuniti...Beppugrillo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:08 A me sinceramente l'idea che senza la Israel in corsa non ci sarebbero state proteste sembra un'idea estremamente umiliante per le proteste stesse. Vorrebbe dire che l'obiettivo della protesta era far escludere la Israel dalla corsa, niente di più. "Fate quello che volete a casa vostra, basta che non venite qui". Non può essere questo
Forse i manifestanti sono persone normali e non il branco di sfaccendati che molti qui dentro dipingono, ergo hanno una vita e degli impegni: c'è chi lavora, chi studia, insomma sono persone soggette alla logica ed ai tempi dettati dalla società in cui viviamo. Come te, me, come (quasi) tutti.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 19:16Il peccato originale lo ha commesso l'UCI , permettendo alla Israel di correre, contrariamente a quanto fatto con la Gazprom.
I motivi, se non siamo completamente scemi, li sappiamo e non c'è bisogno di spiegarli.
Detto questo, come dice Nemecsek, ormai si è andati oltre il problema della Israel in corsa: quando vedo gente che aggredisce in mezzo alla strada i corridori in maniera random, cercando e a volte riuscendo a farli cadere, ne ho la conferma.
Quando vedo teppisti lanciare le transenne contro gli agenti, immobili, ne ho ulteriore conferma.
Questa Vuelta è stata strumentalizzata dai manifestanti: in origine la causa era giusta, ma alla fine si è arrivati a cagare neanche fuori dal vaso, ma addirittura sul tavolo in cui mangi.
Se il problema VERO fosse stata la Israel, dei manifestanti SERI e con i controcaxxi, si sarebbero organizzati per 21 giorni di fila per impedire (in modo pacifico sia chiaro) che questa squadra partecipasse alla corsa.
In che modo?
Nello stesso modo in cui hanno bloccato 180 atleti in mezzo alla strada: mettendosi in centinaia davanti al pullman del team, prima della partenza di ogni tappa, e impedendo loro di partecipare, lasciando un pace tutti gli altri.
Lo avrei capito.
Però questo avrebbe significato correre il rischio di beccarsi sonore randellate dalla sicurezza privata del team, chiamata e pagata appositamente per tutelare la squadra.
Molto meglio buttarla in caciara e colpire tutti, indiscriminatamente, atleti e organizzatori, visto che non si hanno le palle di andare a rompere i maroni direttamente a quelli che ti danno fastidio.
Tanto sai che se fai casino e ti nascondi dietro una protesta che il governo reggente spagnolo ti appoggia (chissà se credendo davvero o per comodità elettorale) , alla fine non ti succede nulla.
Io penso che questa gente abbia sbagliato tutto: tra l'altro gli organizzatori della Vuelta si sono detti più volte essere solidali con gli ideali dei manifestanti.
Il dialogo tra le parti poteva e doveva essere la soluzione migliore.
Nessuno avrebbe avuto da dire se avessero raggiunto un compromesso, del tipo "mi fai finire la tappa o fare solo un giro del circuito, in modo da avere una corsa, e poi ti lascio manifestare pacificamente per due ore, a patto che comunque mi fai premiare almeno il vincitore ".
Semplicemente sta gente se ne sbatte del lavoro degli altri e non gli interessa trovare dei compromessi, affinché possano perpetrare la propria (giusta) causa senza arrecare danno agli altri.
Questo concetto di protesta è clamorosamente autoreferenziale, inutile e arrogante però. Anche se ottieni il 100% dei tuoi obiettivi non hai ottenuto nulla. Sostieni una posizione, va benissimo, in modo anche forte, magari violento, ma la sostieni verso il Governo, verso le associazioni internazionali. Se semplicemente stai protestando contro una squadra (con la pretesa implicita che tutti i lavoratori della squadra dovrebbero licenziarsi) e la interrompi nel caso in cui qualcuno ritiri la squadra per sicurezza stai solo facendo una carnevalata imbarazzanteBabylon ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 21:12 Il tema della protesta è un semplice aut-aut: noi non vogliamo che una squadra legata ad uno stato genocida sfili per la nostra città. O prendi provvedimenti in merito, oppure la corsa non la fai. Non prendi provvedimenti? E allora in città non passi.
Io non sto strumentalizzando un bel cacchio.Babylon ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 21:12Forse i manifestanti sono persone normali e non il branco di sfaccendati che molti qui dentro dipingono, ergo hanno una vita e degli impegni: c'è chi lavora, chi studia, insomma sono persone soggette alla logica ed ai tempi dettati dalla società in cui viviamo. Come te, me, come (quasi) tutti.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 19:16Il peccato originale lo ha commesso l'UCI , permettendo alla Israel di correre, contrariamente a quanto fatto con la Gazprom.
I motivi, se non siamo completamente scemi, li sappiamo e non c'è bisogno di spiegarli.
Detto questo, come dice Nemecsek, ormai si è andati oltre il problema della Israel in corsa: quando vedo gente che aggredisce in mezzo alla strada i corridori in maniera random, cercando e a volte riuscendo a farli cadere, ne ho la conferma.
Quando vedo teppisti lanciare le transenne contro gli agenti, immobili, ne ho ulteriore conferma.
Questa Vuelta è stata strumentalizzata dai manifestanti: in origine la causa era giusta, ma alla fine si è arrivati a cagare neanche fuori dal vaso, ma addirittura sul tavolo in cui mangi.
Se il problema VERO fosse stata la Israel, dei manifestanti SERI e con i controcaxxi, si sarebbero organizzati per 21 giorni di fila per impedire (in modo pacifico sia chiaro) che questa squadra partecipasse alla corsa.
In che modo?
Nello stesso modo in cui hanno bloccato 180 atleti in mezzo alla strada: mettendosi in centinaia davanti al pullman del team, prima della partenza di ogni tappa, e impedendo loro di partecipare, lasciando un pace tutti gli altri.
Lo avrei capito.
Però questo avrebbe significato correre il rischio di beccarsi sonore randellate dalla sicurezza privata del team, chiamata e pagata appositamente per tutelare la squadra.
Molto meglio buttarla in caciara e colpire tutti, indiscriminatamente, atleti e organizzatori, visto che non si hanno le palle di andare a rompere i maroni direttamente a quelli che ti danno fastidio.
Tanto sai che se fai casino e ti nascondi dietro una protesta che il governo reggente spagnolo ti appoggia (chissà se credendo davvero o per comodità elettorale) , alla fine non ti succede nulla.
Io penso che questa gente abbia sbagliato tutto: tra l'altro gli organizzatori della Vuelta si sono detti più volte essere solidali con gli ideali dei manifestanti.
Il dialogo tra le parti poteva e doveva essere la soluzione migliore.
Nessuno avrebbe avuto da dire se avessero raggiunto un compromesso, del tipo "mi fai finire la tappa o fare solo un giro del circuito, in modo da avere una corsa, e poi ti lascio manifestare pacificamente per due ore, a patto che comunque mi fai premiare almeno il vincitore ".
Semplicemente sta gente se ne sbatte del lavoro degli altri e non gli interessa trovare dei compromessi, affinché possano perpetrare la propria (giusta) causa senza arrecare danno agli altri.
Data questa premessa, secondo te è più semplice organizzare una protesta alle 11/12/13 di un martedì in un posto transennato il più delle volte lontano da centri cittadini o alle 17 dello stesso giorno in una città come Bilbao o Madrid?
Ma pure in occasione della tappa di Bilbao, che iniziava e finiva in città, è ovvio che le cose le organizzi quando c'è più gente, ovvero quando si stacca da lavoro.
E nel caso del weekend, prendiamo l'esempio di ieri: vai a fare le macchinate ad ALALPARDO oppure attendi che la corsa transiti nella capitale?
Il tema della protesta è un semplice aut-aut: noi non vogliamo che una squadra legata ad uno stato genocida sfili per la nostra città. O prendi provvedimenti in merito, oppure la corsa non la fai. Non prendi provvedimenti? E allora in città non passi.
Il compromesso che proponi non ha alcun senso proprio per la natura della protesta, non porterebbe a nulla se non ad una "nota di colore" sullo sfondo della solita vecchia Vuelta dal percorso banale ed arrivi esplosivi.
"Che belle le bandiere della Palestina all'arrivo, hai visto quante?" E non cambia un cazzo, la Israel continua a correre e tutto resta uguale, ma uguale per davvero e non solo a livello generale, ma pure nel nostro piccolo stronzo mondo di appassionati sportivi che seguono le corse.
Almeno adesso un po'di pressione si è venuta a creare, vediamo come evolverà la vicenda.
Sul fatto che "sta gente" se ne sbatte del lavoro degli altri quando sta manifestando contro un genocidio...mi pare assurdo, davvero assurdo.
A me dispiace per i corridori che hanno subito conseguenze materiali da queste proteste, come Romo, e ne condanno le modalità.
Ma leggere le proteste unicamente in tal modo è la tipica strumentalizzazione volta a narcotizzare il dissenso, pacificare gli animi e continuare a fare beatamente le stesse cose. Ancora, ancora ed ancora.
lucks83 ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 21:48 Io non sto strumentalizzando un bel cacchio.
Sto dicendo che puoi protestare, giustamente e per una giusta causa, in modo civile.
Senza tirare le transenne addosso alle forze dell'ordine.
Senza danneggiare chi per mesi e mesi si è fatto il culo per fare il proprio lavoro.
Senza aggredire corridori che non c'entrano nulla.
Senza mortificare il lavoro degli altri.
L'ho detto e lo ripeto: non volevano la Israel in corsa?
Si mettevano ogni giorno fuori dal loro pullman e gli impedivano di partire.
Tutti i giorni.
Oltretutto la scusa del lavoro e delle ore 17 non regge, soprattutto in Spagna dove alle 13 hai tutto il tempo di fare quello che vuoi, visti gli orari lavorativi.
L'organizzazione della Vuelta, per altro, è già stato spiegato ai manifestanti almeno un miliardo di volte che non ha l'autorità per buttare fuori una squadra che, regole UCI alla mano, non può essere buttata fuori, pena pesantissime ripercussioni per gli organizzatori stessi.
Quindi ci troviamo di fronte a gente che manco capisce che è inutile prendersela con Guillén e conpany.
Il bersaglio della protesta è stato completamente sbagliato, da qui (di nuovo) bisogna dire che avrebbero dovuto prendere di mira solo la squadra interessata, se il problema era davvero quello, con le giuste modalità.
Oppure per quanto mi riguarda potevano andare a mettere a soqquadro la sede UCI di Aigle per far capire a chi di dovere che questo schifo deve finire.
Ma in Svizzera con la polizia c'è poco da scherzare.
Giustificare questo schifo non ha senso, lasciatelo dire.
Perché il prossimo passo allora sarà che si potranno aggredire i corridori della Israel pure mentre si allenano al Teide, visto che il governo Spagnolo appoggia questa casuale (giusta per carità) e le modalità aggressive.
La violenza non è mai la soluzione, Giustificare questa cosa mi sembra assurdo.
E te lo dice uno che a 18 anni è andato a Genova a fare il G8, e se n'è andato schifato quando ha visto come era l'andazzo e come le persone hanno cominciato a devastare le proprietà degli altri, in nome della giusta causa.
Comunque nel mio "piccolo stronzo mondo" ho il diritto anche io, come milioni di altre persone, di godermi un evento sportivo senza che nessuno lo faccia saltare per aria per le cause più disparate.
Non è che se mi mandano a puttane un GT come la Vuelta io non mi accorgo dello schifo che c'è nel mondo.
C'era, c'era. Ora non ricordo se fosse un video di highlights del giorno ma il "manifestante" che tira la transenna verso il poliziotto l'ho visto anch'io.