Dopo dieci giorni, ed un'approfondita analisi, è arrivato il momento di raccontarvi la mia Kobram, so che per alcuni i contenuti potranno risultare destabilizzanti, ma non potevo continuare a tenermi tutto dentro e confessare il diabolico piano che ha portato all'ennesimo trionfo il team kazzako.
Il piano era partito già a sabato, avversari prima arrostiti al sole delle spiagge campane, poi trascinati nel campo di battaglia del Pipilia per fare il pieno di calorie e presentarsi imbolsiti alla partenza del giorno dopo. Devo dire che siete andati oltre ogni previsione, antipasto, tre assaggi (si fa per dire) di primi, e pure il dolce, uno sciame di locuste sarebbe stato meno devastante, in particolare Mario ed Uffa potrebbero aprire un'impresa di pulizie, il primo spazzola, il secondo lucida.
Domenica mattina inizia la seconda fase, la più importante del progetto, dopo avervi grigliato al sole ho ben pansato di prepararvi una location in perfetto stile fiammingo con asfalto viscido in grado di essere domato solo dai copertoncini speciali che avevo fatto pervenire a tempo debito ai miei "compari" Robby ed Euge, inoltre, sul manuale delle istruzioni della mia fichissima maglietta belga c'era scritto che garantiva prestazioni ottimali solo in caso di pioggia, perché mai avrei dovuto darvi il sole? Per la solita, oleografica immagina del sud, sole mare e mandolino? Niente affatto belli miei!
Nella fase di riscaldamento poi riesco a rasentare il sublime piazzando, nella prima curva della discesa, questo interessante manifesto:
Come previsto, ad abboccare è proprio quello che, il giorno prima, avevo profeticamente definito come il "sicuro vincitore di questa Kobram", il buon Plata, assiduo frequentatore del lap dance bar della Versilia, che, non sapendo resistere al richiamo dell'eros, si distrae cercando di segnarsi sul telefonino il numero per prenotare e conclude ingloriosamente la sua gara, ancor prima di cominciare, qualche giorno dopo avrà modo di riscattarsi nel privè con Milly d'Abbraccio.
Constatate le condizioni del percorso, si apre un fitto conciliabolo in cui ognuno propone la sua idea, autocinvincendosi che questa sia stata accolta favorevolmente dagli astanti (praticamente quello che succede ad un gongresso del PD) si decide che sarà una Kobram sprint, un giro di ricognizione e un giro "secco" per designare il trionfatore della Kobram 2011.
Ternminato il giro non competitivo, in cui Short Arm prova a tentarci con l'ultimo ritrovato della scienza pasticciera, ovvero la torta-culo alla panna, finalmente di parte per la tornata agonistica.
E' proprio lì che compio il mio grande capolavoro di deus ex machina della manifestazione, con un astuto arzigololio lessical-logistico, riesco a coglionare il povero Dancelli a tal punto da indurlo a cercare di annullare il mio velleitario ed apparentemente insensato tentativo di fuga.
Per la prima volta ho avuto la possibilità di vivere una Kobram non dalle retrovie, addirittura ero solo davanti, sul filo dei 50 all'ora, sotto la pioggia, in maglia belga ... roba ad estasi ciclistica ed apogeo della mia vanità.
Ad un certo punto ho iniziato quasi a crederci, mi giravo e non vedevo nessuno, pensavo, "o mi stanno prendendo per il culo, o si sono addormentati, oppure qualche auto ha fatto strike", mi sembrava di essere in quella puntata del serial "ai confini della realtà" in cui il protagonista si ritrova da solo senza capire perché tutto il resto dell'umanità fosse all'imposivviso sparito nel nulla.
Poco prima della salita, finalmente vengo ripreso e posso ritrovare il piacere di starmene bel bello a ruota, il riposo però dura troppo poco, alla prima accelerazione mi ritrovo di nuovo ad interpretare il mio ruolo di comprimario, navigando in coda al gruppetto dei sei di testa.
Il tempo di sentirmi rassicurato dalla forza di Robby ed Euge e, prima della rampa finale, riacquisto qualche anergia che mi permette di recuperare Sub ed arrivare nella scia di un inviperito Dancelli che inveiva per l'ingiustizia subita, riuscendo quasi a farmi sentire in colpa.
Il tempo di spiegargli le attinenza tra Kobram e Palio di Siena e finalmente torna il sorriso, è il momento di viveve il clou della manifestazione, la grande abbuffata e le premiazioni con ricchi premi e cotillon (prima di scriverlo ho controllato il sihnificato su google), la Kobram è di nuovo Kazzaka e, visto che, su due kobram organizzate ne abbiamo vinte altrettante, siamo oltremodo fiduciosi per l'edizione 2012, co-organizzata da Euge.
Grazie a tutti per lo straordinario weekend, siete stati tutti meravigliosi interpreti di un copione scritto e diretto alla perfezione.
W Cicloweb, W la Kobram, W 'o magna'!!!