Se fatti con sale in zucca sono dati significativi secondo me, e io personalmente preferisco sempre avere ben chiaro il livello di una prestazione avendo più elementi possibili a disposizione. Guardando la tappa, distacchi, e così via, mi sono fatto un'idea, che però può essere supportata o meno dai dati sottostanti la scalata, confronto con i tempi di scalata precedenti, VAM e watt/kg. Per me Capodacqua è già molto se sa come calolarla la VAM..robot1 ha scritto:Non capisco perché questi dati sono nella sezione doping...
Tutti seguaci di Capodacqua?
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Il Doping nel ciclismo attuale
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
La mia era solo una battuta, perché penso che con l'antidoping ad occhio noi tifosi del ciclismo siamo gli unici capaci di darsi continuamente martellate sui ...
Poi magari un giorno si scoprirà che era dopato?
Ne parleremo all'epoca.
E' solo il mio punto di vista, però immaginate un non appassionato che legge queste cose. Penserà che siamo proprio fessi a seguire uno sport in cui noi per primi non crediamo. Non trovate?
P.S.
Secondo me Capodacqua è competente e appassionato di ciclismo. Solo un po' troppo ... sulfureo. Non so se per carattere o per necessità editoriali.

Poi magari un giorno si scoprirà che era dopato?
Ne parleremo all'epoca.
E' solo il mio punto di vista, però immaginate un non appassionato che legge queste cose. Penserà che siamo proprio fessi a seguire uno sport in cui noi per primi non crediamo. Non trovate?
P.S.
Secondo me Capodacqua è competente e appassionato di ciclismo. Solo un po' troppo ... sulfureo. Non so se per carattere o per necessità editoriali.
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
per me la prestazione odierna di froome fa impressione più che altro a causa della controprestazione di contador... se il madrileno fosse arrivato a 30-40" saremmo stati più o meno nelle previsioni della vigilia, non ci sarebbe stata la doppietta sky e il tour non sarebbe stato chiuso (almeno sulla carta) al primo arrivo in salita. se contador fosse andato bene avremmo avuto un risultato in linea con quanto visto sempre quest'anno, invece è andato male e questo fa cambiare anche la percezione di quanto fatto dal kenyano.robot1 ha scritto:La mia era solo una battuta, perché penso che con l'antidoping ad occhio noi tifosi del ciclismo siamo gli unici capaci di darsi continuamente martellate sui ...
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Poi magari un giorno si scoprirà che era dopato?
Ne parleremo all'epoca.
non che questa considerazione tolga i dubbi che ci sono sul team sky, ma la prova di oggi mi sembra piuttosto in linea con quanto visto nei mesi scorsi.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
sono d accordo col tuo commento.... basta guardare la classifica contador é arrivato dietro a Valverde, faceva fatica a tenere la ruota del suo compagno di squadra. Grandissima delusione per la prestazione di un corridore che dal rientro dalla squalifica nn è più quello di prima. Questo non toglie il fatto che alla sky la sanno lunga e sotto sotto lavorano sporco... Porte un (ex) cronoman che stacca tutti in salita ma x piaceredietzen ha scritto:per me la prestazione odierna di froome fa impressione più che altro a causa della controprestazione di contador... se il madrileno fosse arrivato a 30-40" saremmo stati più o meno nelle previsioni della vigilia, non ci sarebbe stata la doppietta sky e il tour non sarebbe stato chiuso (almeno sulla carta) al primo arrivo in salita. se contador fosse andato bene avremmo avuto un risultato in linea con quanto visto sempre quest'anno, invece è andato male e questo fa cambiare anche la percezione di quanto fatto dal kenyano.robot1 ha scritto:La mia era solo una battuta, perché penso che con l'antidoping ad occhio noi tifosi del ciclismo siamo gli unici capaci di darsi continuamente martellate sui ...
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Poi magari un giorno si scoprirà che era dopato?
Ne parleremo all'epoca.
non che questa considerazione tolga i dubbi che ci sono sul team sky, ma la prova di oggi mi sembra piuttosto in linea con quanto visto nei mesi scorsi.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Io ne parlo qui perchè mi sembra un ambiente abbastanza privato, certo se fossi un editorialista forse avrei una linea diversa, però in quello che considero uno spazio tra appassionati, non ci vedo nulla di male. Si fanno delle considerazioni, senza pretesa di proclamare delle verità. Oggi i dati sembrano confermare che Froome è uno degli scalatori migliori degli ultimi 10 anni, tutto qui, poi penso che sia lecito che ognuno sviluppi le sue considerazioni se lo fa con criterio.robot1 ha scritto:La mia era solo una battuta, perché penso che con l'antidoping ad occhio noi tifosi del ciclismo siamo gli unici capaci di darsi continuamente martellate sui ...
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sono solo parzialmente d'accordo, perchè lo sparpaglio che c'è stato è stato importante, ok Contador, ma in realtà è uno di quelli che tenuto meglio, hanno preso delle mazzate tremende invece praticamente tutti gli altri, a me è quello che ha impressionato. Se togli porte, Froome ha dato 1'25" al secondo non Sky, sono distacchi profondi..dietzen ha scritto: per me la prestazione odierna di froome fa impressione più che altro a causa della controprestazione di contador... se il madrileno fosse arrivato a 30-40" saremmo stati più o meno nelle previsioni della vigilia, non ci sarebbe stata la doppietta sky e il tour non sarebbe stato chiuso (almeno sulla carta) al primo arrivo in salita
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Permettetemi un pensierino.
Continuando così, il ciclismo lo possiamo chiudere direttamente.
Fare un'impresa in questo sport è sempre più controproducente. Non se la gode praticamente nessuno, tantissimi a insinuare o ad accusare a mezza bocca (o tastiera, in questo caso).
Meglio il greggismo+scattino di 2 km, allora (pazienza poi per le lamentele sull'antispettacolo).
Oggi per me Froome è stato grandioso. E i suoi avversari più accreditati un po' mediocri.
Grandi speranze per Nairo.
Questo ho visto io. Forse sono cieco.
O forse ci vedo bene e so che non c'è altro modo per godermi lo sport che amo. Veramente, stare sempre in allerta e non godermi nulla per me non avrebbe alcun senso.
Continuando così, il ciclismo lo possiamo chiudere direttamente.
Fare un'impresa in questo sport è sempre più controproducente. Non se la gode praticamente nessuno, tantissimi a insinuare o ad accusare a mezza bocca (o tastiera, in questo caso).
Meglio il greggismo+scattino di 2 km, allora (pazienza poi per le lamentele sull'antispettacolo).
Oggi per me Froome è stato grandioso. E i suoi avversari più accreditati un po' mediocri.
Grandi speranze per Nairo.
Questo ho visto io. Forse sono cieco.
O forse ci vedo bene e so che non c'è altro modo per godermi lo sport che amo. Veramente, stare sempre in allerta e non godermi nulla per me non avrebbe alcun senso.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
- barrylyndon
- Messaggi: 19574
- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Admin ha scritto:Permettetemi un pensierino.
Continuando così, il ciclismo lo possiamo chiudere direttamente.
Fare un'impresa in questo sport è sempre più controproducente. Non se la gode praticamente nessuno, tantissimi a insinuare o ad accusare a mezza bocca (o tastiera, in questo caso).
Meglio il greggismo+scattino di 2 km, allora (pazienza poi per le lamentele sull'antispettacolo).
Oggi per me Froome è stato grandioso. E i suoi avversari più accreditati un po' mediocri.
Grandi speranze per Nairo.
Questo ho visto io. Forse sono cieco.
O forse ci vedo bene e so che non c'è altro modo per godermi lo sport che amo. Veramente, stare sempre in allerta e non godermi nulla per me non avrebbe alcun senso.
Parliamoci chiaro Admin..io di imprese passate ne ho godute anche troppe..per trovarmi poi con il sedere per terra. senza che prima di trovarmici avessi da insinuare nulla..
Ci credo all'impresa di Froome oggi? no.lo dico apertamene,non ci credo..ho i miei parametri per farlo.gia' con Nibali sono stato sul chi va la'.ma insomma,non ha fatto i numeroni di Froome oggi e soprattutto 4 anni fa non andava a zig zag sul San Luca..
non mi e' antipatico,anzi, ma voglio essere sincero,personalmente non ci credo..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Eh ma Admin era stato più poetico dai: ha fatto emergere l'attrito della dicotomia tra il guardarsi le imprese facendo una professione di fede, così come si fa quando si al cinema con la sospensione dell'incredulità, o guardare la corsa con spirito critico vervente, avendpo il dubbio che ad ogni scatto troppo prolungato o ad ogni forcing ben assestato ti bussa alla parte più subdola del cervello..barrylyndon ha scritto: Parliamoci chiaro Admin..io di imprese passate ne ho godute anche troppe..per trovarmi poi con il sedere per terra. senza che prima di trovarmici avessi da insinuare nulla..
Ci credo all'impresa di Froome oggi? no.lo dico apertamene,non ci credo..ho i miei parametri per farlo.gia' con Nibali sono stato sul chi va la'.ma insomma,non ha fatto i numeroni di Froome oggi e soprattutto 4 anni fa non andava a zig zag sul San Luca..
non mi e' antipatico,anzi, ma voglio essere sincero,personalmente non ci credo..
Da parte mia penso che non sia necessario scegliere in assoluto tra l'una o l'altra strada, perchè farlo significa o guardare il ciclismo come se si andasse a vedere il nuovo superman (così fu per chi si è guardato con quello stato d'animo le imprese di Armstrong) o guardare la tappa con la fronte grondante di sudore, nella speranza che tutto vada bene e nessuno faccia il fatidico scatto che fa scattare gli allarmi del sospetto.
Da parte mia sto nel mezzo, seguendo chi prima di me ha teorizzato questa posizione

Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Qualunque controprestazione dei rivali non cancella i 6.6 w/kg. Vedo i numeri di queste prestazioni, penso che questi due fenomeni in salita (livello "miraculous") sono anche fortissimi a cronometro, mi faccio un rapido modello statistico, magari sbagliato, di tutti i corridori simili che ho visto in 21 anni che seguo il ciclismo. Dopodiché l'unica domanda che mi resta è se pagano il ticket.
Questa risposta mi è venuta in mente adesso e l'ho scritta di getto, per cui devo ancora pensarci su. Magari non ci credo neanche io, però ora come ora mi suona bene
Io gli direi (senza essere capito) che non seguo i ciclisti, ma il ciclismo, e questo sport trascende il risultato. Gli direi che il ciclismo è una guerra, e ci sono i cavalieri e gli assassini, i duelli all'alba (Boonen-Cancellara sul Muur), i tradimenti e le cospirazioni (Vinokourov che paga Kolobnev per vincere la Liegi), le tattiche, le strategie e i sabotaggi. E le guerre fanno la storia, anche se sono brutte e sporche, gli abbracci ipocriti Schleck-Contador verranno dimenticati presto, ma i ciclisti che nel Tour del 1904 prendevano il treno di nascosto sono entrati nella leggenda. Forse sotto sotto speravo che Cancellara avesse un motore nella bici, anche se avrei perso ogni stima per il mio corridore preferito, perché sarebbe stata davvero una trovata d'altri tempi. Odio il doping, sono per la radiazione, ma non posso negare che sia parte del ciclismo e della sua storia, ogni classifica riscritta è una ferita, ma la lotta tra i buoni e i cattivi non smetterà mai di affascinare, specie quando non sai mai chi dei due stai tifando, forse non ti importa, forse sì. E' una tensione aperta e continua, che si sovrappone al gesto sportivo ed estetico, insinua il dubbio, ti delude e ti senti derubato e poi a Marzo vai che si avvicina la Sanremo.E' solo il mio punto di vista, però immaginate un non appassionato che legge queste cose. Penserà che siamo proprio fessi a seguire uno sport in cui noi per primi non crediamo. Non trovate?
Questa risposta mi è venuta in mente adesso e l'ho scritta di getto, per cui devo ancora pensarci su. Magari non ci credo neanche io, però ora come ora mi suona bene

“Solamente i corridori al top della condizione possono dire che il Fiandre è difficile: per gli altri è una vera e propria via crucis” A. Tafi
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Marco carissimo,Admin ha scritto:Permettetemi un pensierino.
Continuando così, il ciclismo lo possiamo chiudere direttamente.
Fare un'impresa in questo sport è sempre più controproducente. Non se la gode praticamente nessuno, tantissimi a insinuare o ad accusare a mezza bocca (o tastiera, in questo caso).
Meglio il greggismo+scattino di 2 km, allora (pazienza poi per le lamentele sull'antispettacolo).
Oggi per me Froome è stato grandioso. E i suoi avversari più accreditati un po' mediocri.
Grandi speranze per Nairo.
Questo ho visto io. Forse sono cieco.
O forse ci vedo bene e so che non c'è altro modo per godermi lo sport che amo. Veramente, stare sempre in allerta e non godermi nulla per me non avrebbe alcun senso.
fai benissimo a fare un intervento come questo: dimostri coerenza con quel famoso "Il doping c'é, embé?" che pronunciasti (o meglio scrivesti sulla homepage di cicloweb) alcuni anni fa e che divenne in seguito la bandiera dapprima del sito e in seguito del forum di cicloweb. Qualche anno dopo, devi ammettere che questa linea politica ha fallito. Questo thread (e innumerevoli altri) te lo dimostrano. Qui siamo nel forum di Cicloweb, le "tana" degli alfieri di questa linea di pensiero, eppure... eppure, persino qui, c'é bisogno di credere che "l'impresa" sia fatta con le sole forze dell'atleta, che non ci sia trucco. Persino qui, dove scrive "l'élite". Quanti? 50 persone? 100? E chi sta fuori da questo mondo particolare cosa pensa? Siamo sicuri che il modo di "salvare" il ciclismo sia pronunciare quel fatidico embé? Siamo sicuri che questo non porti innumerevoli altri a dirsi: oggi c'é una corsa. Embé?
Io provai, anche solo non molto tempo fa, a portare testimonianza di questo bisogno, di poter credere all'impresa. Di potersi sentire vicini all'atleta: uno come noi (beh, certo, infinitamente più dotato), non una cavia di laboratorio. Provai a sollevare il problema dei talenti perduti. Di coloro che davanti a certe pratiche dicevano: io no. Mi fu detto che trattavo il ciclismo come una baldracca. Che il ciclismo va amato di amore purissimo, come una nobildonna dai costumi eccelsi. E allora prova tu adesso a spiegare a codesti amanti che devono inchinarsi all'impresa di Froome (un nome che sta per tanti altri) invece di star lì a disquisire sulle taglia del reggiseno o dello string della nobildonna in questione.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
suona benissimo.Ronde ha scritto: Io gli direi (senza essere capito) che non seguo i ciclisti, ma il ciclismo, e questo sport trascende il risultato. Gli direi che il ciclismo è una guerra, e ci sono i cavalieri e gli assassini, i duelli all'alba (Boonen-Cancellara sul Muur), i tradimenti e le cospirazioni (Vinokourov che paga Kolobnev per vincere la Liegi), le tattiche, le strategie e i sabotaggi. E le guerre fanno la storia, anche se sono brutte e sporche, gli abbracci ipocriti Schleck-Contador verranno dimenticati presto, ma i ciclisti che nel Tour del 1904 prendevano il treno di nascosto sono entrati nella leggenda. Forse sotto sotto speravo che Cancellara avesse un motore nella bici, anche se avrei perso ogni stima per il mio corridore preferito, perché sarebbe stata davvero una trovata d'altri tempi. Odio il doping, sono per la radiazione, ma non posso negare che sia parte del ciclismo e della sua storia, ogni classifica riscritta è una ferita, ma la lotta tra i buoni e i cattivi non smetterà mai di affascinare, specie quando non sai mai chi dei due stai tifando, forse non ti importa, forse sì. E' una tensione aperta e continua, che si sovrappone al gesto sportivo ed estetico, insinua il dubbio, ti delude e ti senti derubato e poi a Marzo vai che si avvicina la Sanremo.
Questa risposta mi è venuta in mente adesso e l'ho scritta di getto, per cui devo ancora pensarci su. Magari non ci credo neanche io, però ora come ora mi suona bene



non credo di essere d'accordo su tutto quanto (specie la parola "radiazione", che mi ricorda solo chernobyl), ma l'intervento e' splendido. e spiega in poche righe tanto della passione di chi a questo sport ci si e' dedicato.
grazie.
se devi scrivere cosi', scrivi piu' spesso per favore.

"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
cauz. ha scritto:
suona benissimo.![]()
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non credo di essere d'accordo su tutto quanto (specie la parola "radiazione", che mi ricorda solo chernobyl), ma l'intervento e' splendido. e spiega in poche righe tanto della passione di chi a questo sport ci si e' dedicato.
grazie.
se devi scrivere cosi', scrivi piu' spesso per favore.



appunto,scrivi piu spesso!
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein

Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
L'argomento è lacerante, molto lacerante. Io oggi mi ero preparato i miei dati di calcolo e come tutti avevo fissato in mente la scarsa prestazione di Contador, Purito e degli altri ipotetici avversari degli Sky. Personalmente ero deluso per il corridore che avevo tifato dall'inizio di questo Tour che, come molti hanno pensato, aveva probabilmente dissipato un grande potenziale perché era forse l'unico a poter battagliare con Froome, o molto più probabilmente con Porte.
Quando ho messo il dato mancante, il tempo di scalata ho pensato di aver sbagliato qualcosa. Capita.
Poi leggo un post di Barry che dice: "una trentina di secondi piu' forte di Amstrong Basso 2005....non so di che bene parli..scusatemi oggi son un po' deluso".
Capisco ovviamente ciò che intende e gli scrivo una PM dicendogli:
"Hai fatto anche il calcolo di Watt/Kg? Non scrivo nulla perché non è il caso di questi tempi. Ma è preoccupante. Siamo sopra alla prestazione del Consiglio delle Belle Figlie (di buona donna)".
Ho riguardato tutto ed ho visto che i dati erano ok. Poco dopo ho cercato in rete ed ho visto che nei forum di vari siti esteri (normalmente più streghisti di noi italiani, che al confronto siamo fraticelli) e questi davano pure loro le stesse valutazioni tecniche in termini di VAM attorno a 1800 e Watt/Kg.
Non lo so se l'assioma di 6,4 come valore limite per le salite corte (sotto 10 km), e 6,1-6,2 per le altre, possa essere preso per valido, per cui francamente l'unica cosa che mi sento di dire è che spero che l'analisi delle prestazioni oggi imperante possa avere delle falle.
Non fosse così ... si aprirebbero dubbi sulla consistenza delle fondamenta della baracca, insomma un qualcosa che oggi non potremmo più permetterci.
Voglio però dire qualcosa a Felice. Fosse anche la cosa peggiore quella vera, l'imposizione dell'approccio etico non è la strada. Avviene da anni la battaglia fra furbizia ed etica; ha fatto decine di "morti sportivi", da una parte e dall'altra. Non confondere il post di Marco per una apertura al doping moderato come chi la pensa come te ha spesso l'abitudine di pensare; non è onesto intellettualmente in termini di processo alle intenzioni (ma su quello si può anche chiudere un occhio, conta poco), ma soprattutto in termini di concreti passi avanti nelle regole non scritte, quelle che determinano i veri comportamenti dei corridori (che dalle regole etiche rimangono lontani, perché loro seguono semplicemente l'asticella posta dal sistema vigente, sperando che sia la stessa per tutti).
L'etica può raggiungere dei risultati nel tempo, nel medio termine, perché segue i tempi di cultura, condivisione e consapevolezza collettive.
Adesso sarebbe il momento della riduzione del danno e dell'utilizzazione in termini preventivi (e non solo repressivi con certezza dell'infrazione) dello strumento passaporto biologico. Utilizzandolo in una forma preventiva sarebbe più efficace e fermerebbe dieci volte più corridori con valori borderline (anche solo per motivi di salute) di quelli che blocca oggi. Utilizzato così finisce peraltro per essere una barzelletta, perché le maglie sono molto larghe, ed in questo assecondo le parole gravissime espresse da Donati, che per quanto detto avrebbe dovuto denunciare la prassi corrente ad autorità giuridiche e scientifiche.
Di questo passo il nostro sport morirà per deficit di credibilità e dopo il ciclismo sarà il turno dello sport tutto.
Capisco gli sport che non vogliono aprire spazi al controllo incrociato con questo tipo di repressione, non li giustifico ma li comprendo strategicamente.
Il problema è che il ciclismo fa la cavia per loro, sia sul piano scientifico (e vabbeh) che giuridico (ed è questo il danno più disastroso).
Se poi la soluzione proposta è la radiazione ... diciamo che non è come guardare il dito al posto della Luna, è come guardare il dito al posto del Sole.
E le radiazioni solari fanno male ... agli occhi.

Ps. In ogni modo credo ch,e prima di arrivare ad aprire ... gli occhi, si passerà dalla radiazione. Poi lì, vedendo che le cose resteranno uguali perché l'istinto kamikaze nell'uomo è presente, si capirà che forse la strada è bloccare l'attività di chi non ha parametri DI SALUTE a posto, e bloccarli sino a che non saranno rientrati nella norma.
Se è così andiamo prima possibile alla radiazione alla prima infrazione. Risparmieremo tempo (e sprecheremo tanti talenti ancora fra coperture, giochi geo-politici ed ipocrisie varie).
Quando ho messo il dato mancante, il tempo di scalata ho pensato di aver sbagliato qualcosa. Capita.
Poi leggo un post di Barry che dice: "una trentina di secondi piu' forte di Amstrong Basso 2005....non so di che bene parli..scusatemi oggi son un po' deluso".
Capisco ovviamente ciò che intende e gli scrivo una PM dicendogli:
"Hai fatto anche il calcolo di Watt/Kg? Non scrivo nulla perché non è il caso di questi tempi. Ma è preoccupante. Siamo sopra alla prestazione del Consiglio delle Belle Figlie (di buona donna)".
Ho riguardato tutto ed ho visto che i dati erano ok. Poco dopo ho cercato in rete ed ho visto che nei forum di vari siti esteri (normalmente più streghisti di noi italiani, che al confronto siamo fraticelli) e questi davano pure loro le stesse valutazioni tecniche in termini di VAM attorno a 1800 e Watt/Kg.
Non lo so se l'assioma di 6,4 come valore limite per le salite corte (sotto 10 km), e 6,1-6,2 per le altre, possa essere preso per valido, per cui francamente l'unica cosa che mi sento di dire è che spero che l'analisi delle prestazioni oggi imperante possa avere delle falle.
Non fosse così ... si aprirebbero dubbi sulla consistenza delle fondamenta della baracca, insomma un qualcosa che oggi non potremmo più permetterci.
Voglio però dire qualcosa a Felice. Fosse anche la cosa peggiore quella vera, l'imposizione dell'approccio etico non è la strada. Avviene da anni la battaglia fra furbizia ed etica; ha fatto decine di "morti sportivi", da una parte e dall'altra. Non confondere il post di Marco per una apertura al doping moderato come chi la pensa come te ha spesso l'abitudine di pensare; non è onesto intellettualmente in termini di processo alle intenzioni (ma su quello si può anche chiudere un occhio, conta poco), ma soprattutto in termini di concreti passi avanti nelle regole non scritte, quelle che determinano i veri comportamenti dei corridori (che dalle regole etiche rimangono lontani, perché loro seguono semplicemente l'asticella posta dal sistema vigente, sperando che sia la stessa per tutti).
L'etica può raggiungere dei risultati nel tempo, nel medio termine, perché segue i tempi di cultura, condivisione e consapevolezza collettive.
Adesso sarebbe il momento della riduzione del danno e dell'utilizzazione in termini preventivi (e non solo repressivi con certezza dell'infrazione) dello strumento passaporto biologico. Utilizzandolo in una forma preventiva sarebbe più efficace e fermerebbe dieci volte più corridori con valori borderline (anche solo per motivi di salute) di quelli che blocca oggi. Utilizzato così finisce peraltro per essere una barzelletta, perché le maglie sono molto larghe, ed in questo assecondo le parole gravissime espresse da Donati, che per quanto detto avrebbe dovuto denunciare la prassi corrente ad autorità giuridiche e scientifiche.
Di questo passo il nostro sport morirà per deficit di credibilità e dopo il ciclismo sarà il turno dello sport tutto.
Capisco gli sport che non vogliono aprire spazi al controllo incrociato con questo tipo di repressione, non li giustifico ma li comprendo strategicamente.
Il problema è che il ciclismo fa la cavia per loro, sia sul piano scientifico (e vabbeh) che giuridico (ed è questo il danno più disastroso).
Se poi la soluzione proposta è la radiazione ... diciamo che non è come guardare il dito al posto della Luna, è come guardare il dito al posto del Sole.
E le radiazioni solari fanno male ... agli occhi.



Ps. In ogni modo credo ch,e prima di arrivare ad aprire ... gli occhi, si passerà dalla radiazione. Poi lì, vedendo che le cose resteranno uguali perché l'istinto kamikaze nell'uomo è presente, si capirà che forse la strada è bloccare l'attività di chi non ha parametri DI SALUTE a posto, e bloccarli sino a che non saranno rientrati nella norma.
Se è così andiamo prima possibile alla radiazione alla prima infrazione. Risparmieremo tempo (e sprecheremo tanti talenti ancora fra coperture, giochi geo-politici ed ipocrisie varie).
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Caro Felice,
come sempre è molto gratificante confrontarsi con te e non rifuggo le questioni che sollevi, anche tirando in ballo concetti e discussioni di qualche anno fa.
Da dove nasceva il famoso "embè?" che tu citi? Forse da una sorta di pessimismo cosmico, che permeava quello scritto come continua a permeare la mia visione del mondo. Partiamo da una domanda: riteniamo che la tendenza a cercare la scorciatoia sia debellabile, nelle cose dell'uomo? Io non credo. Da qui prende forma il mio pensiero sull'argomento.
Come si scriveva qualche giorno fa su questo forum, il ciclismo non è un lavoro per noi, ma una passione. E nel momento in cui non palpitiamo più per questa passione, possiamo passare ad altro, non c'è nulla e nessuno che ci obblighi a continuare a guardare le corse. Già c'è un lavoro che ci incatena per 40 anni, e le responsabilità di ogni giorno, e i crescenti problemi della vita quotidiana. La passione dovrebbe essere un'oasi in cui rifugiarsi, attraverso cui vivere la catarsi della vittoria, noi che esseri minuscoli negli ingranaggi del mondo non avremo mai la possibilità di vincere come si vincerebbe un Tour de France.
Al di là di ogni valutazione, il ciclismo è, per il 99,9% di noi, un giocattolo. Se non ci diverte, passeremo a un altro giocattolo. Anni fa parlavo spesso della dicotomia tra problema e percezione del problema stesso, e anche se tu dici che la "linea" di Cicloweb, quella dell'"embé?" ha fallito, io ti ribatto che invece la realtà ci dice il contrario: anni di "incrementalismo" (visto che siamo in tema di vecchi concetti...) ci portano oggi, al cospetto di quella che potrebbe essere l'impresa più bella dell'anno (insieme a un altro paio, via), a sospettare su tutta la linea. La politica della mela marcia ci ha portati, nel tempo, a non godere più di niente. Anche quando il nostro campione preferito vince, esultiamo col freno a mano tirato, sapendo che...
Ha senso? Io penso di no, penso che alla lunga l'appassionato si sposti su altri interessi, se questo è il gioco a cui deve sottostare.
Paradosso: poniamo il caso che oggi ci trovassimo al cospetto di un nuovo Coppi. Uno che nella Cuneo-Pinerolo (a 30 anni, e senza aver fatto prima qualcosa di avvicinabile a quell'impresa!) fa vam superiori non solo a quanto fatto fin lì, ma anche a quello che si era portati a immaginare possibile. Supponiamo che la vittoria nello stesso anno di Giro e Tour, considerata fin lì impossibile, venga realizzata da un atleta che ha qualità enormemente superiori alla media. Noi oggi, dopo anni di "incrementalismo", saremmo in grado di riconoscere quelle qualità? Saremmo in grado di godere fino alla fine di un'impresa di tal fatta, o ci resterebbe sempre il tarlo di un dubbio?
Prendiamo ad esempio il talento più luminoso di questi anni (secondo quello che è riconosciuto dalla stragrande maggioranza degli appassionati), Peter Sagan. Non ha ancora vinto niente di veramente importante, ma nel momento in cui ciò accadesse, magari con un'impresa fino all'anno prima ancora lontana dall'essere realizzabile, prenderemmo per buono al 100% questo risultato? Cambio domanda: pensi che Sagan corra a pane e acqua o sospetti che possa aiutarsi in qualche modo? Posto ciò, se un domani dovessimo avere notizia di una positività dello slovacco, tenderemmo a salvare il corpus intero della sua carriera, o lo vedremmo irrimediabilmente adombrato?
Quello che rivendico è il diritto a credere nella nascita e nell'affermazione di un altro Coppi (anche a 30 anni!). Ovvero di un corridore che sposti l'asticella più su, grazie al suo talento e alla sua forza, indipendentemente dal fatto che possa o no usare la bomba. Oggi è più possibile un discorso del genere? Non mi pare. E non è questo il certificato di morte di uno sport? Sport, ovvero quella cosa che ha per motto "citius, altius, fortius", più veloce, più in alto, più forte: cos'è lo sport se non la ricerca - ludica, nell'accezione moderna del termine - dei limiti umani? E come possiamo noi cercare e riconoscere tali limiti, se non appena si verifica una prestazione più importante della media, stiamo lì col bilancino a misurare wattaggi ed espressioni del volto? Non è il ciclismo che mi ha fatto innamorare, questo qui.
Se oggi ci si parasse davanti il Pantani del Giro 1994, del Mortirolo e del Santa Cristina, lo accoglieremmo con sospetto. E nella visione odierna (non più quella di appena 15 anni fa!) sapremmo sin dall'inizio che quell'atleta si aiuta in maniera illecita. Ma nel momento in cui tale aiuto venisse certificato da un controllo, riusciremmo ancora a discernere o butteremmo via il bambino con l'acqua sporca? Secondo me la risposta giusta è la seconda. A mio modesto parere tale dinamica l'abbiamo già vista, in anni più recenti, con Riccò. Ma questa è un'altra storia.
Oggi Froome ha fatto una bella impresa. È un personaggio fatto tutto a modo suo, pedala in maniera orrenda - come rilevato brillantemente in altro thread - ma è terribilmente efficace. In fondo nel suo percorso si può riconoscere una crescita lineare, protagonista ma sconfitto alla Vuelta a 26 anni, protagonista ma sconfitto al Tour a 27, protagonista e forse vincente al Tour a 28. Ha iniziato tardi ad andare forte (prima zigzagava sul San Luca), ma ha una storia particolare, è stato affetto da una malattia (a meno di non credere che questa sia una menzogna...) che è fortemente debilitante, purtroppo in questi anni ci siamo dovuti tutti un po' specializzare in medicina e io mi sono informato un po' su questa bilharziosi, che a volte è mortale, e comunque sempre influisce pesantemente sullo stato di salute delle persone che ne sono affette. Eppure nessuno lo dice oggi, nessuno fa notare che senza bilharziosi magari quest'impresa l'avremmo vista 5 anni prima; siamo invece tutti presi a capire se i venti secondi in più o in meno siano indice di immoralità.
Ecco, l'immoralità. Mi riallaccio al discorso di più su, quello sul giocattolo: quando la vita ti ha messo di fronte a delusioni atroci, quando sei stato tradito da persone amiche, quando altre ne hai perse in maniera ingiusta e intollerabile, quando i sogni della tua gioventù si sono scontrati con le difficoltà insormontabili del mondo reale, è giusto che anche il rifugio delle tue passioni venga brutalizzato da questo dannato mondo reale? Il ciclismo non è mondo reale per tutti noi, è un universo fatato in cui succedono cose incredibili, non perché sia davvero così, ma perché questo concetto è il germe della nostra passione. È di questo che ci siamo innamorati quando eravamo ragazzini, non della consapevolezza dei limiti umani, ma della certezza della loro superabilità da parte di alcuni supereroi. Anche se andiamo alla partenza della tappa e vediamo Sagan da vicino, e magari lo tocchiamo pure, lui resterà prima di tutto un personaggio della fantasia, così come lo erano Coppi e Merckx e Bugno: un personaggio che, entrato nella cabina telefonica e smessi i panni del grigio uomo comune (quindi i NOSTRI panni), indossa quella ridicola tuta con la S nel petto e salva il mondo. Tu non potresti mai farlo, ma lo fa lui per te. E questo ti fa sentire bene.
Il pessimismo cosmico: l'uomo, nella sua limitatezza, non potrà mai avere piena consapevolezza di ciò che lo circonda. Avrà sempre bisogno di credere in qualcosa o qualcuno. Può essere il ciclismo, questo qualcosa? Fino a pochi anni fa lo è stato, per molte persone. Oggi, da un po' di tempo, ha iniziato a non esserlo più. E bada che il ciclismo non è una categoria a sé stante, fa parte di una categoria più grande che si chiama sport, e che comprende tante altre discipline che invece, più del ciclismo, hanno saputo preservare la propria natura di "luogo (mentale) da sogno". Quel che mi chiedevo al fondo di quell'"embé?" era proprio questo: il ciclismo potrà sopravvivere al proprio stesso giacobinismo? O dovremo, di questo passo, prima o poi abbandonarlo? I fatti di oggi mi confermano che siamo più vicini all'abbandonarlo, rispetto a 10 anni fa e rispetto a quel che sarebbe giusto fosse. Siamo riusciti, nel nostro ciclismo, a rendere centrali, protagoniste del tutto, questioni che altrove sono meramente filosofiche e stanno a margine (pur nella loro sublime cogenza). Altrove si vede, si riconosce la valenza anche solo puramente estetica del gesto forte, e ciò basta a realizzare quella catarsi positiva per l'animo umano; mentre della natura ontologica di tale gesto non si discute (se non in ristretti illuminati ambienti), perché tale natura ontologica è data per scontata e quindi indiscutibile. Da noi, nel ciclismo, non è più così. Non esiste più l'art for art's sake, siamo stati indotti - non per la nostra natura, che rimane altrove tendenzialmente credulona, bensì per un'incredibile coesistenza di elementi politici e casuali - a mettere in discussione la natura profonda del nostro giocattolo un tempo preferito. Ne vale la pena? Serve a qualcosa? A me pare di no.
Nel momento in cui abbiamo la possibilità (volendolo, certo), di limitare gli effetti realmente dannosi (sulla salute) di determinate pratiche - e mi riferisco al passaporto biologico - dovremmo smettere di interrogarci sulla natura ontologica del ciclismo, e tornare a stupirci di come Superman salvi ancora una volta il mondo, anche quando pensavamo di non avere più speranze, che non fosse più possibile. Invece non succede, e siamo qui a chiederci se il watt in più o in meno di Froome sia provocato dall'ormone della crescita, dalla microdose di EPO o da qualche altra ignota diavoleria moderna. Davanti a una tale risposta del "pubblico", mi convinco sempre più della validità di quell'"embè?", mentre tu ti sei convinto dell'esatto contrario. Pensa come può essere vario il mondo.

come sempre è molto gratificante confrontarsi con te e non rifuggo le questioni che sollevi, anche tirando in ballo concetti e discussioni di qualche anno fa.
Da dove nasceva il famoso "embè?" che tu citi? Forse da una sorta di pessimismo cosmico, che permeava quello scritto come continua a permeare la mia visione del mondo. Partiamo da una domanda: riteniamo che la tendenza a cercare la scorciatoia sia debellabile, nelle cose dell'uomo? Io non credo. Da qui prende forma il mio pensiero sull'argomento.
Come si scriveva qualche giorno fa su questo forum, il ciclismo non è un lavoro per noi, ma una passione. E nel momento in cui non palpitiamo più per questa passione, possiamo passare ad altro, non c'è nulla e nessuno che ci obblighi a continuare a guardare le corse. Già c'è un lavoro che ci incatena per 40 anni, e le responsabilità di ogni giorno, e i crescenti problemi della vita quotidiana. La passione dovrebbe essere un'oasi in cui rifugiarsi, attraverso cui vivere la catarsi della vittoria, noi che esseri minuscoli negli ingranaggi del mondo non avremo mai la possibilità di vincere come si vincerebbe un Tour de France.
Al di là di ogni valutazione, il ciclismo è, per il 99,9% di noi, un giocattolo. Se non ci diverte, passeremo a un altro giocattolo. Anni fa parlavo spesso della dicotomia tra problema e percezione del problema stesso, e anche se tu dici che la "linea" di Cicloweb, quella dell'"embé?" ha fallito, io ti ribatto che invece la realtà ci dice il contrario: anni di "incrementalismo" (visto che siamo in tema di vecchi concetti...) ci portano oggi, al cospetto di quella che potrebbe essere l'impresa più bella dell'anno (insieme a un altro paio, via), a sospettare su tutta la linea. La politica della mela marcia ci ha portati, nel tempo, a non godere più di niente. Anche quando il nostro campione preferito vince, esultiamo col freno a mano tirato, sapendo che...
Ha senso? Io penso di no, penso che alla lunga l'appassionato si sposti su altri interessi, se questo è il gioco a cui deve sottostare.
Paradosso: poniamo il caso che oggi ci trovassimo al cospetto di un nuovo Coppi. Uno che nella Cuneo-Pinerolo (a 30 anni, e senza aver fatto prima qualcosa di avvicinabile a quell'impresa!) fa vam superiori non solo a quanto fatto fin lì, ma anche a quello che si era portati a immaginare possibile. Supponiamo che la vittoria nello stesso anno di Giro e Tour, considerata fin lì impossibile, venga realizzata da un atleta che ha qualità enormemente superiori alla media. Noi oggi, dopo anni di "incrementalismo", saremmo in grado di riconoscere quelle qualità? Saremmo in grado di godere fino alla fine di un'impresa di tal fatta, o ci resterebbe sempre il tarlo di un dubbio?
Prendiamo ad esempio il talento più luminoso di questi anni (secondo quello che è riconosciuto dalla stragrande maggioranza degli appassionati), Peter Sagan. Non ha ancora vinto niente di veramente importante, ma nel momento in cui ciò accadesse, magari con un'impresa fino all'anno prima ancora lontana dall'essere realizzabile, prenderemmo per buono al 100% questo risultato? Cambio domanda: pensi che Sagan corra a pane e acqua o sospetti che possa aiutarsi in qualche modo? Posto ciò, se un domani dovessimo avere notizia di una positività dello slovacco, tenderemmo a salvare il corpus intero della sua carriera, o lo vedremmo irrimediabilmente adombrato?
Quello che rivendico è il diritto a credere nella nascita e nell'affermazione di un altro Coppi (anche a 30 anni!). Ovvero di un corridore che sposti l'asticella più su, grazie al suo talento e alla sua forza, indipendentemente dal fatto che possa o no usare la bomba. Oggi è più possibile un discorso del genere? Non mi pare. E non è questo il certificato di morte di uno sport? Sport, ovvero quella cosa che ha per motto "citius, altius, fortius", più veloce, più in alto, più forte: cos'è lo sport se non la ricerca - ludica, nell'accezione moderna del termine - dei limiti umani? E come possiamo noi cercare e riconoscere tali limiti, se non appena si verifica una prestazione più importante della media, stiamo lì col bilancino a misurare wattaggi ed espressioni del volto? Non è il ciclismo che mi ha fatto innamorare, questo qui.
Se oggi ci si parasse davanti il Pantani del Giro 1994, del Mortirolo e del Santa Cristina, lo accoglieremmo con sospetto. E nella visione odierna (non più quella di appena 15 anni fa!) sapremmo sin dall'inizio che quell'atleta si aiuta in maniera illecita. Ma nel momento in cui tale aiuto venisse certificato da un controllo, riusciremmo ancora a discernere o butteremmo via il bambino con l'acqua sporca? Secondo me la risposta giusta è la seconda. A mio modesto parere tale dinamica l'abbiamo già vista, in anni più recenti, con Riccò. Ma questa è un'altra storia.
Oggi Froome ha fatto una bella impresa. È un personaggio fatto tutto a modo suo, pedala in maniera orrenda - come rilevato brillantemente in altro thread - ma è terribilmente efficace. In fondo nel suo percorso si può riconoscere una crescita lineare, protagonista ma sconfitto alla Vuelta a 26 anni, protagonista ma sconfitto al Tour a 27, protagonista e forse vincente al Tour a 28. Ha iniziato tardi ad andare forte (prima zigzagava sul San Luca), ma ha una storia particolare, è stato affetto da una malattia (a meno di non credere che questa sia una menzogna...) che è fortemente debilitante, purtroppo in questi anni ci siamo dovuti tutti un po' specializzare in medicina e io mi sono informato un po' su questa bilharziosi, che a volte è mortale, e comunque sempre influisce pesantemente sullo stato di salute delle persone che ne sono affette. Eppure nessuno lo dice oggi, nessuno fa notare che senza bilharziosi magari quest'impresa l'avremmo vista 5 anni prima; siamo invece tutti presi a capire se i venti secondi in più o in meno siano indice di immoralità.
Ecco, l'immoralità. Mi riallaccio al discorso di più su, quello sul giocattolo: quando la vita ti ha messo di fronte a delusioni atroci, quando sei stato tradito da persone amiche, quando altre ne hai perse in maniera ingiusta e intollerabile, quando i sogni della tua gioventù si sono scontrati con le difficoltà insormontabili del mondo reale, è giusto che anche il rifugio delle tue passioni venga brutalizzato da questo dannato mondo reale? Il ciclismo non è mondo reale per tutti noi, è un universo fatato in cui succedono cose incredibili, non perché sia davvero così, ma perché questo concetto è il germe della nostra passione. È di questo che ci siamo innamorati quando eravamo ragazzini, non della consapevolezza dei limiti umani, ma della certezza della loro superabilità da parte di alcuni supereroi. Anche se andiamo alla partenza della tappa e vediamo Sagan da vicino, e magari lo tocchiamo pure, lui resterà prima di tutto un personaggio della fantasia, così come lo erano Coppi e Merckx e Bugno: un personaggio che, entrato nella cabina telefonica e smessi i panni del grigio uomo comune (quindi i NOSTRI panni), indossa quella ridicola tuta con la S nel petto e salva il mondo. Tu non potresti mai farlo, ma lo fa lui per te. E questo ti fa sentire bene.
Il pessimismo cosmico: l'uomo, nella sua limitatezza, non potrà mai avere piena consapevolezza di ciò che lo circonda. Avrà sempre bisogno di credere in qualcosa o qualcuno. Può essere il ciclismo, questo qualcosa? Fino a pochi anni fa lo è stato, per molte persone. Oggi, da un po' di tempo, ha iniziato a non esserlo più. E bada che il ciclismo non è una categoria a sé stante, fa parte di una categoria più grande che si chiama sport, e che comprende tante altre discipline che invece, più del ciclismo, hanno saputo preservare la propria natura di "luogo (mentale) da sogno". Quel che mi chiedevo al fondo di quell'"embé?" era proprio questo: il ciclismo potrà sopravvivere al proprio stesso giacobinismo? O dovremo, di questo passo, prima o poi abbandonarlo? I fatti di oggi mi confermano che siamo più vicini all'abbandonarlo, rispetto a 10 anni fa e rispetto a quel che sarebbe giusto fosse. Siamo riusciti, nel nostro ciclismo, a rendere centrali, protagoniste del tutto, questioni che altrove sono meramente filosofiche e stanno a margine (pur nella loro sublime cogenza). Altrove si vede, si riconosce la valenza anche solo puramente estetica del gesto forte, e ciò basta a realizzare quella catarsi positiva per l'animo umano; mentre della natura ontologica di tale gesto non si discute (se non in ristretti illuminati ambienti), perché tale natura ontologica è data per scontata e quindi indiscutibile. Da noi, nel ciclismo, non è più così. Non esiste più l'art for art's sake, siamo stati indotti - non per la nostra natura, che rimane altrove tendenzialmente credulona, bensì per un'incredibile coesistenza di elementi politici e casuali - a mettere in discussione la natura profonda del nostro giocattolo un tempo preferito. Ne vale la pena? Serve a qualcosa? A me pare di no.
Nel momento in cui abbiamo la possibilità (volendolo, certo), di limitare gli effetti realmente dannosi (sulla salute) di determinate pratiche - e mi riferisco al passaporto biologico - dovremmo smettere di interrogarci sulla natura ontologica del ciclismo, e tornare a stupirci di come Superman salvi ancora una volta il mondo, anche quando pensavamo di non avere più speranze, che non fosse più possibile. Invece non succede, e siamo qui a chiederci se il watt in più o in meno di Froome sia provocato dall'ormone della crescita, dalla microdose di EPO o da qualche altra ignota diavoleria moderna. Davanti a una tale risposta del "pubblico", mi convinco sempre più della validità di quell'"embè?", mentre tu ti sei convinto dell'esatto contrario. Pensa come può essere vario il mondo.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Ancora qualcuno che presenta il doping come problema morale! Ancora! Nel sistema del capitalismo avanzato e della tecnologia avanzata il problema del doping è un problema morale!!!!
E, comunque, sono d'accordo con Admin è proprio l'incrementalismo, il metodo Travaglio che ha fallito.
Perché, ecco qua:
http://www.tuttobiciweb.it/?page=news&cod=60284&tp=n
A furia di guardare il ciclista e basta, a forza di avere questo sguardo ottuso si è prodotta un'ulteriore falsificazione della realtà.
A me non frega niente di prendermi per il c.... con il ciclismo che deve diventare lo sport pulito in un mondo che ha come unico motore della realtà il profitto, lo so che non è possibile. In un mondo dove si fa credere ai " poveri" che la colpa della loro condizione sono altri poveri, con il fine di conservare il sistema capitalistico, posso mai pensare che si rinuncecrà ai guadagni fantasmagorici del doping per preservare la salute di alcune migliaia di ciclisti? Siamo in un mondo dove non frega un cazz.... a nessuno che muoiano centinania di persone in una fabbrica che va a fuoco dove stanno rinchiusi lavoratori sfruttatissimi e che fanno le magliette che si mettono in tanti senza farsi domande.
Perciò, a me, del mito del ciclismo pulito non me ne frega assolutamente niente, se non come momento di una lotta più vasta che, comunque, è già fallita dalla rivolta dei Ciompi in poi ( e pure prima).
Però lo sport lo voglio alla pari.
E questa continua mattanza dei ciclisti ha prodotto una realtà ulteriormente falsificata.
Perché, solo per restare a Contador, è chiaro che se lo danneggiano con la squalifica e poi lo tengono d'occhio più di altri, Contador è finito e Froome stravince.
Come dice Donati ( che continua a guardare il dito come tutti gli incrementalisti) non è che si è ottenuta pulizia, si è solo rotto le pall..... a me.
E, quindi, io, non volendo essere presa ulteriormente in giro, smetto di guardare il Tour. Il gioco è falsato in partenza, non sono più ad armi pari come nei magnifici anni novanta. E siccome sono tifosa di Contador non mi vedrò la passeggiata trionfale di Froome, non perché è dopato o non è dopato ( questione intellettualmente veramente già risolta) ma perché la partita è truccata, non sono ad armi pari.
E non lo sono anche perché la Sky è una multinazionale e, come dice Donati, bisogna guardare al valore economico.
La realtà è manipolata perché qualsiasi appassionato di sport ( a parte il ciclismo) si gode lo spettacolo e il ciclismo si spara sulle scatole a ripetizione.
E anche nel ciclismo la realtà è manipolata da anni fra Uci, Coni, Aso, Federazioni, sommersi e salvati secondo convenienza e Martinello ( che mi costa dirlo ma una proposta l'aveva fatta) è stato subito, prevedibilmente, zittito perché un discorso serio sul doping ( e l'antidoping ) non lo vuole fare nessuno. Troppi soldi in ballo. Si continua a sparare sul ciclista.
Ah, la questione dei ciclisti puliti ( se ce ne sono tar i prof mah...). Chissenefrega! Sai quante menti, laureati, geni sono costretti a sbarcare il lunario nei modi più umili e se sei figlio di Fornero, Cancellieri, Marcegaglia, Elkann ecc. sei ai vertici in qualsiasi campo? Il capitalismo è questo. Cambiatelo voi, invece di rompere le pal..... a me che manco più il ciclismo mi posso vedere.
Un ciclismo che ha demolito se stesso vada a farsi fottere.
P.S. Non voglio ributtarmi nelle solite discussioni, tanto ognuno resta attaccato alla propria idea, non me ne frega nulla. E' solo uno sfogo perché da ieri sono veramente, veramente, veramente incaz...., la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
E, comunque, sono d'accordo con Admin è proprio l'incrementalismo, il metodo Travaglio che ha fallito.
Perché, ecco qua:
http://www.tuttobiciweb.it/?page=news&cod=60284&tp=n
A furia di guardare il ciclista e basta, a forza di avere questo sguardo ottuso si è prodotta un'ulteriore falsificazione della realtà.
A me non frega niente di prendermi per il c.... con il ciclismo che deve diventare lo sport pulito in un mondo che ha come unico motore della realtà il profitto, lo so che non è possibile. In un mondo dove si fa credere ai " poveri" che la colpa della loro condizione sono altri poveri, con il fine di conservare il sistema capitalistico, posso mai pensare che si rinuncecrà ai guadagni fantasmagorici del doping per preservare la salute di alcune migliaia di ciclisti? Siamo in un mondo dove non frega un cazz.... a nessuno che muoiano centinania di persone in una fabbrica che va a fuoco dove stanno rinchiusi lavoratori sfruttatissimi e che fanno le magliette che si mettono in tanti senza farsi domande.
Perciò, a me, del mito del ciclismo pulito non me ne frega assolutamente niente, se non come momento di una lotta più vasta che, comunque, è già fallita dalla rivolta dei Ciompi in poi ( e pure prima).
Però lo sport lo voglio alla pari.
E questa continua mattanza dei ciclisti ha prodotto una realtà ulteriormente falsificata.
Perché, solo per restare a Contador, è chiaro che se lo danneggiano con la squalifica e poi lo tengono d'occhio più di altri, Contador è finito e Froome stravince.
Come dice Donati ( che continua a guardare il dito come tutti gli incrementalisti) non è che si è ottenuta pulizia, si è solo rotto le pall..... a me.
E, quindi, io, non volendo essere presa ulteriormente in giro, smetto di guardare il Tour. Il gioco è falsato in partenza, non sono più ad armi pari come nei magnifici anni novanta. E siccome sono tifosa di Contador non mi vedrò la passeggiata trionfale di Froome, non perché è dopato o non è dopato ( questione intellettualmente veramente già risolta) ma perché la partita è truccata, non sono ad armi pari.
E non lo sono anche perché la Sky è una multinazionale e, come dice Donati, bisogna guardare al valore economico.
La realtà è manipolata perché qualsiasi appassionato di sport ( a parte il ciclismo) si gode lo spettacolo e il ciclismo si spara sulle scatole a ripetizione.
E anche nel ciclismo la realtà è manipolata da anni fra Uci, Coni, Aso, Federazioni, sommersi e salvati secondo convenienza e Martinello ( che mi costa dirlo ma una proposta l'aveva fatta) è stato subito, prevedibilmente, zittito perché un discorso serio sul doping ( e l'antidoping ) non lo vuole fare nessuno. Troppi soldi in ballo. Si continua a sparare sul ciclista.
Ah, la questione dei ciclisti puliti ( se ce ne sono tar i prof mah...). Chissenefrega! Sai quante menti, laureati, geni sono costretti a sbarcare il lunario nei modi più umili e se sei figlio di Fornero, Cancellieri, Marcegaglia, Elkann ecc. sei ai vertici in qualsiasi campo? Il capitalismo è questo. Cambiatelo voi, invece di rompere le pal..... a me che manco più il ciclismo mi posso vedere.
Un ciclismo che ha demolito se stesso vada a farsi fottere.
P.S. Non voglio ributtarmi nelle solite discussioni, tanto ognuno resta attaccato alla propria idea, non me ne frega nulla. E' solo uno sfogo perché da ieri sono veramente, veramente, veramente incaz...., la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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- matteo.conz
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- Iscritto il: sabato 19 maggio 2012, 15:12
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Chris Froome ha dichiarato: «Sono pulito al 100%, ma capisco che sia normale il fatto che mi vengano fatte queste domande. Il mio obiettivo è dimostrare che il ciclismo è pulito: vi posso assicurare che i miei risultati al Tour de France non saranno cancellati nei prossimi vent’anni. Chi non ci crede, venga aseguirmi mese dopo mese, venga a vedere come vivo e venga a vedere i sacrifici che faccio io e che fa la mia fidanzata e chi vive con me».E ancora: «Oggi il ciclismo è migliore di quanto non sia mai stato negli ultimi 20-30 anni,oggi i risultati sono davvero credibili. Considero una missione personale il dimostrare che il ciclismo è cambiato davvero e che oggi è pulito».E sulla Sky: «Chiunque passi del tempo con noi, può vedere come lavora la squadra. Questi risultati sono frutto di mese e mesi di preparazione, di ritiri in altura: venite a vedere e capirete anche voi».
Resta il fatto che ieri ha fatto una vam tra le 2-3 migliori dei 100 tour quindi una delle due: o il doping non conta niente o...
Resta il fatto che ieri ha fatto una vam tra le 2-3 migliori dei 100 tour quindi una delle due: o il doping non conta niente o...
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein

Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
- matteo.conz
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- Iscritto il: sabato 19 maggio 2012, 15:12
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Domani,come tradizione, ci sarà il rabocco e sono curiosissimo di vedere sky: ferrari diceva che la difficoltà e la riuscita o non sta nel trovare l'esatto equilibrio tra densità,ossigenazione e viscosità del sangue. Tale equilibrio cambia da persona a persona ma anche da stagione a stagione. Inoltre,stando a certe intercettazioni e alla deposizione di manzano, c'è una particolare preparazione con certi farmaci proprio per le cronometro, pratiche diverse rispetto alle tappe in linea.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
su 53x12.com il buon ferrari ci spiega le due tappe pirenaiche
http://53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=137
e qualche attacco qua e la..
col de la madone.. la salita d'allenamente di Rominger , Lance ecc (quella che ha dato il nome delle bici)
1996 Rominger 31.25
1999 Armstrong 30.47 (lance poi emigra in Spagna)
2005 Danielson 30.24
2013 Froome ? Porte ?
Dislivello 920
http://53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=137
e qualche attacco qua e la..
col de la madone.. la salita d'allenamente di Rominger , Lance ecc (quella che ha dato il nome delle bici)
1996 Rominger 31.25
1999 Armstrong 30.47 (lance poi emigra in Spagna)
2005 Danielson 30.24
2013 Froome ? Porte ?
Dislivello 920
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Interessante. Dove si trova?matteo.conz ha scritto: ferrari diceva che la difficoltà e la riuscita o non sta nel trovare l'esatto equilibrio tra densità,ossigenazione e viscosità del sangue. Tale equilibrio cambia da persona a persona ma anche da stagione a stagione. .
Mi sono sempre chiesto se Fuentes al giro 2006 disponesse di prodotti di livello superiore o semplicemente avesse azzeccato il mix perfetto.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
In risposta Strong sulla Sky di quest'anno:.
Alla squadra inglese, rispetto al Tour 2012, mancano Wiggo, Cav e Geert Leinders.
Alla squadra inglese, rispetto al Tour 2012, mancano Wiggo, Cav e Geert Leinders.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
- barrylyndon
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- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Ciclista Pericoloso @ciclopericoloso 4h
@chrisfroome in salita: 443 watt (6,27 per kg) per 23'24" di sforzo. Ovvero: 10% di potenza in più rispetto a @VincenzoNibali del Giro #tdf
Espandi
Vincenzo Nibali Vincenzo Nibali @VincenzoNibali 1h
@ciclopericoloso sono solo dati!! Difficile da calcolare , al massimo si fa una media!! I veri valori sono di proprietà dei corridori!!
@chrisfroome in salita: 443 watt (6,27 per kg) per 23'24" di sforzo. Ovvero: 10% di potenza in più rispetto a @VincenzoNibali del Giro #tdf
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Vincenzo Nibali Vincenzo Nibali @VincenzoNibali 1h
@ciclopericoloso sono solo dati!! Difficile da calcolare , al massimo si fa una media!! I veri valori sono di proprietà dei corridori!!
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
E' il tempo che avevo cronometrato io.barrylyndon ha scritto:Ciclista Pericoloso @ciclopericoloso 4h
@chrisfroome in salita: 443 watt (6,27 per kg) per 23'24" di sforzo. Ovvero: 10% di potenza in più rispetto a @VincenzoNibali del Giro #tdf
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Vincenzo Nibali Vincenzo Nibali @VincenzoNibali 1h
@ciclopericoloso sono solo dati!! Difficile da calcolare , al massimo si fa una media!! I veri valori sono di proprietà dei corridori!!
viewtopic.php?f=7&t=2211&p=171595#p170862
Il peso invece da noi stimato era maggiore di quello forse effettivo. Ieri Bulba e la Deste parlavano di 65-66 Kg

- matteo.conz
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Ritrovarlo non saprei, erano delle intercettazioni,forse ambientali ma diceva questo niente piu. Insomma per farti salire l'ematocrito è capace anche un infermiere mentre per trovare questo punto di ottimo serve piu che altro esperienza con molta gente. Alla fine fuentes chi seguiva nel2006? era meglio di ferrari? sono solo loro due i guru? non credo,ci sono fior di emotologhi o mezzi stregoni.Viscera ha scritto:Interessante. Dove si trova?matteo.conz ha scritto: ferrari diceva che la difficoltà e la riuscita o non sta nel trovare l'esatto equilibrio tra densità,ossigenazione e viscosità del sangue. Tale equilibrio cambia da persona a persona ma anche da stagione a stagione. .
Mi sono sempre chiesto se Fuentes al giro 2006 disponesse di prodotti di livello superiore o semplicemente avesse azzeccato il mix perfetto.
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Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
il 21.30 da me riportato,e' il tempo effettivo della salita,che finisce praticamente all'ultimo km..che e' anche il gpm.ma cambia davvero poco.BenoixRoberti ha scritto:E' il tempo che avevo cronometrato io.barrylyndon ha scritto:Ciclista Pericoloso @ciclopericoloso 4h
@chrisfroome in salita: 443 watt (6,27 per kg) per 23'24" di sforzo. Ovvero: 10% di potenza in più rispetto a @VincenzoNibali del Giro #tdf
Espandi
Vincenzo Nibali Vincenzo Nibali @VincenzoNibali 1h
@ciclopericoloso sono solo dati!! Difficile da calcolare , al massimo si fa una media!! I veri valori sono di proprietà dei corridori!!
viewtopic.php?f=7&t=2211&p=171595#p170862
Il peso invece da noi stimato era maggiore di quello forse effettivo. Ieri Bulba e la Deste parlavano di 65-66 Kginvece del 71 kg dichiarato come peso forma.

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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Se non erro al delfinato era saliti sui 6.4 w/kg nella tappa che vinse a valmorel ?matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Il fatto è che il dislivello è maggiore dei 580 conteggiati. Sono 628 metri.matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
Però la brevità della salta rende la prestazione comunque umana, a mio avviso.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
pero' se il peso e' sui 67 le cose cambiano eccome..resta il fatto che siamo tornati indietro di 10 anni con questo Froome.senza se e senza ma...BenoixRoberti ha scritto:Il fatto è che il dislivello è maggiore dei 580 conteggiati. Sono 628 metri.matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
quella dell'altr'anno era tutta un'altra tappa..scherziamo? il penultimo colle,come lo chiami tu e' una signora salita.una delle piu' dure di questo tour.matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
e ribadisco. Basso ed Amstrong da meta' pahileres o come cavolo si scrive in poi,ci misero 2 minuti in piu'.e pure li' ci fu una discreta battaglia..
a meno che quel minuto e mezzo(30 sec li hanno persi nell'ultima salita), non sono stati persi in discesa..Con Basso potrebbe starci..
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Armstrong aveva l esclusiva a 6 zeri di ferrarimatteo.conz ha scritto:Ritrovarlo non saprei, erano delle intercettazioni,forse ambientali ma diceva questo niente piu. Insomma per farti salire l'ematocrito è capace anche un infermiere mentre per trovare questo punto di ottimo serve piu che altro esperienza con molta gente. Alla fine fuentes chi seguiva nel2006? era meglio di ferrari? sono solo loro due i guru? non credo,ci sono fior di emotologhi o mezzi stregoni.Viscera ha scritto:Interessante. Dove si trova?matteo.conz ha scritto: ferrari diceva che la difficoltà e la riuscita o non sta nel trovare l'esatto equilibrio tra densità,ossigenazione e viscosità del sangue. Tale equilibrio cambia da persona a persona ma anche da stagione a stagione. .
Mi sono sempre chiesto se Fuentes al giro 2006 disponesse di prodotti di livello superiore o semplicemente avesse azzeccato il mix perfetto.
Tutti gli altri andavano da fuentes vedi il 2 3 4 del tour 2005
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Fuentes era la seconda scelta dopo Ferrari, come scritto da Winter.matteo.conz ha scritto:Ritrovarlo non saprei, erano delle intercettazioni,forse ambientali ma diceva questo niente piu. Insomma per farti salire l'ematocrito è capace anche un infermiere mentre per trovare questo punto di ottimo serve piu che altro esperienza con molta gente. Alla fine fuentes chi seguiva nel2006? era meglio di ferrari? sono solo loro due i guru? non credo,ci sono fior di emotologhi o mezzi stregoni.Viscera ha scritto:Interessante. Dove si trova?matteo.conz ha scritto: ferrari diceva che la difficoltà e la riuscita o non sta nel trovare l'esatto equilibrio tra densità,ossigenazione e viscosità del sangue. Tale equilibrio cambia da persona a persona ma anche da stagione a stagione. .
Mi sono sempre chiesto se Fuentes al giro 2006 disponesse di prodotti di livello superiore o semplicemente avesse azzeccato il mix perfetto.
La lista degli atleti la conosciamo più o meno (tranne il mitico Amigo De Birillo); a me fece impressione lo strapotere dei suoi atleti al Giro 2006 (Basso stradomina; El Bufalo secondo; Ullrich crono mostruosa; Scarponi miglior prestazione sino a quell'anno). Evidentemente in quella primavera funzionò tutto bene.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Si è super cmq ferrari dice che nel 2010 sn andati:barrylyndon ha scritto:pero' se il peso e' sui 67 le cose cambiano eccome..resta il fatto che siamo tornati indietro di 10 anni con questo Froome.senza se e senza ma...BenoixRoberti ha scritto:Il fatto è che il dislivello è maggiore dei 580 conteggiati. Sono 628 metri.matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
Però la brevità della salta rende la prestazione comunque umana, a mio avviso.
- on the Col de la Madeleine, the last 9.5 km at 7.6% were done at 1735 m/h (6.28 w/kg)
- in Ax-3-Domaines, 8 km at 8%, the VAM was 1745m/h (6.23 w/kg)
- Col du Tourmalet, in the last 9 km they climbed at 1780m/h, equal to 6.42 w/kg.
Una cosa interessante è che lui aggiusta i dati a secondo l'altitudine e a volte la temperatura: mi sembra 10% ogni mille metri di dislivello e 1% per ogni grado fuori da un range. Non volevo rinfocolare la questione che è chiusa ma parlavo con brogno sul fatto che non sono prestazioni fuori dal mondo.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Sono d'accordo che era una tappona, non era neanche il giro della morte con gli HC comunque hanno menato da subito,bella tappa! mi piange il cuore che alberto abbia pagato così tanto.barrylyndon ha scritto:quella dell'altr'anno era tutta un'altra tappa..scherziamo? il penultimo colle,come lo chiami tu e' una signora salita.una delle piu' dure di questo tour.matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
e ribadisco. Basso ed Amstrong da meta' pahileres o come cavolo si scrive in poi,ci misero 2 minuti in piu'.e pure li' ci fu una discreta battaglia..
a meno che quel minuto e mezzo(30 sec li hanno persi nell'ultima salita), non sono stati persi in discesa..Con Basso potrebbe starci..
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
matteo.conz ha scritto:vedi brogno,alla fine siamo a 6,27w/kg...fortissimo ma niente di fuori dal mondo, si è visto di piu anche ultimamente e la tappa era di 2 colli con seconda salita breve e prima tappa di montagna. Alla fine è andato come alla piana delle belle figliole nel 2012
Chiaro chiaro, sono prestazioni importanti, questo penso si possa dire, accostandole a quelle dell'era Armstrong o meno. A me comunque più di Froome, che comunque mi aveva più che impressionato (infatti in diretta mi scappò un "Froome sta esagerando", aveva stupito Porte, ma già al Nizza (anche se non ricordo esattamente le tappe..), poi la sua debacle di ieri non l'ho proprio capita. Mi pare che ci siano vari riscontri, dati da voi e vari in internet che dicano in generale che Froome (e Porte) abbiamo fatto una prestazione di assoluto livello, a quanto pare però già preannunciata in allenamento. Di certo in queste prestazioni vi è qualche elemento di specialità, sia l'allenamento Sky, o non so che, perchè quando in un team sono tanti ad andar forte (e in questo caso sono già tre Wiggo, Froome e Porte) sicuramente vi è qualche elemento di tipo collettivo che fa esaminato. Mi guardo il Tour tranquillo, Froome mi sta anche simpatico, anche se quando uno asfalta gli altri mi riesce sempre un'attimino più difficile, ma forse non è il suo casomatteo.conz ha scritto:Si è super cmq ferrari dice che nel 2010 sn andati:
- on the Col de la Madeleine, the last 9.5 km at 7.6% were done at 1735 m/h (6.28 w/kg)
- in Ax-3-Domaines, 8 km at 8%, the VAM was 1745m/h (6.23 w/kg)
- Col du Tourmalet, in the last 9 km they climbed at 1780m/h, equal to 6.42 w/kg.
Una cosa interessante è che lui aggiusta i dati a secondo l'altitudine e a volte la temperatura: mi sembra 10% ogni mille metri di dislivello e 1% per ogni grado fuori da un range. Non volevo rinfocolare la questione che è chiusa ma parlavo con brogno sul fatto che non sono prestazioni fuori dal mondo.

Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni
Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Anche a me è simpatico ma sai, mi definirei un purista del jazz (cit)
edit: aspetto froome ma sopratutto virenque che torna sul luogo del delitto: l'alpe d'huez! parlo di the ride
ps: virenque ha fatto come farò io: sono anni che medito su un tatoo strafigo sul collo ma qua in italia ti guardano troppo storto,lo farò dopo i 40 come lui! un grande!
edit: aspetto froome ma sopratutto virenque che torna sul luogo del delitto: l'alpe d'huez! parlo di the ride
ps: virenque ha fatto come farò io: sono anni che medito su un tatoo strafigo sul collo ma qua in italia ti guardano troppo storto,lo farò dopo i 40 come lui! un grande!
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Il concetto è che se aumenta la percentuale corpuscolata, aumenta la viscosità del sangue. Se aumenta la viscosità del sangue, aumenta il lavoro del cuore, riducendo in parte i vantaggi derivanti dalla maggiore ossigenazionematteo.conz ha scritto:ferrari diceva che la difficoltà e la riuscita o non sta nel trovare l'esatto equilibrio tra densità,ossigenazione e viscosità del sangue. Tale equilibrio cambia da persona a persona ma anche da stagione a stagione.
Secondo me i medici dopatori non hanno nessuna formula magica per trovare la giusta miscela, se così si può chiamare
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
siamo a un livello successivo qui
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
appunto e gli addetti ai lavori lo sanno,come quando entrarono le trasfusioni e l'epo poi...next level solo che non tutti se lo possono permettereWario ha scritto:siamo a un livello successivo qui
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Posso scrivere che trovo ridicolo quel che si è visto oggi?? Sembrava quasi uno spot all'anoressia:mai vista una cosa del genere in tutta la storia dello sport e non solo del ciclismo ovvero un atleta con un peso prossimo realmente alla malattia distruggere tutti i suoi avversari. Mah....
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Ma è un po' di anni che è cosi
Guarda Andy Schleck , Gesink , Brajkovic , pure Contador (c'e' una foto di Bicisport con il podio della Tirreno ,fa impressione , Froome di viso è uno grasso rispetto a lui e siamo a Marzo)
Guarda i vari campioni juniores ecc
Un preparatore ha aperto la strada tutti l'han seguito
Come sui rapporti agili
Guarda Andy Schleck , Gesink , Brajkovic , pure Contador (c'e' una foto di Bicisport con il podio della Tirreno ,fa impressione , Froome di viso è uno grasso rispetto a lui e siamo a Marzo)
Guarda i vari campioni juniores ecc
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Come sui rapporti agili
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Questa è veramente la peggiore idiozia che io abbia mai sentito, anche perchè mi chiama in causa. Vado su Wikipedia e vedo Froome 186 cm e 69 kg. Io sono un metro e 80 spaccati per 59 kg. E ti garantisco che mangio colazione, pranzo e cena tutti i giorni, con merende varie ed eventuali, birra e tutto il resto. Essere magri è valido, poi per quale motivo sarebbe nel thread del doping?Rudy80 ha scritto:Posso scrivere che trovo ridicolo quel che si è visto oggi?? Sembrava quasi uno spot all'anoressia:mai vista una cosa del genere in tutta la storia dello sport e non solo del ciclismo ovvero un atleta con un peso prossimo realmente alla malattia distruggere tutti i suoi avversari. Mah....
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Cmq i medici che lo seguono sono davvero dei geniWario ha scritto:siamo a un livello successivo qui

Re: Il Doping nel ciclismo attuale
son 12 mesi che lo scrivo... il problema è che non tutti ne han tratto beneficio anche a causa dell'età.Winter ha scritto:Ma è un po' di anni che è cosi
Guarda Andy Schleck , Gesink , Brajkovic , pure Contador (c'e' una foto di Bicisport con il podio della Tirreno ,fa impressione , Froome di viso è uno grasso rispetto a lui e siamo a Marzo)
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Andare sotto certe percentuali di massa grassa "mi dicono" è da ricovero, non da sportivo.
Nel confronto dee tempi sulle tappe sarebbe utile tener conto anche di questo.
Leggere quì su questo forum di gente che confronta tempi di chi aveva 2/3 kg di "troppo" rispetto alla moda odierna è molto peggio che vedere la frullata (impressionante) di Froome (che poi va in crisi ogni volta che la fa... manco so se sia così utile a livello prestazionale).
Andare a quelle frequenze per qualche minuto comunque non è un problema, nemmeno in salita (poi se sia più dannoso o utile, occorre essere allenati a questo per saperlo), lo è di più andare con anche 20 pedalate in meno per 30/40/50 minuti...
Però c'è chi dice che è solo questione di abitudine (in MTB son abituati...) e che è utile (io ci ho provato qualche anno fa ma mancava il fiato nonostante i "polmoni" da... orso

PS: personalmente non so se abbian "trovato" altro, secondo me oggi la fa da padrone l'autoemotrasfusione per l'ossigenazione, associata a pratiche più lecite, "cose antiche" magari migliorate per la muscolatura, prodotti per bruciare i grassi (a base di caffeina o similari) per il sotto-sotto-peso.
Poi come sempre, tanta tanta tanta fatica in bici (chi predilige ripetute e fuori giri, magari venendo da scuole di pensiero più moderne, anche se antiche, chi invece si affida ancora alle faticate infinite, sempre cose anticamentenuove, chi mixa, ma sempre di faticare si tratta).
@matteo
hai visto Froome che "scherzava", io invece l'ho visto provare di tutto per vincere la tappa e pagare tutte le sgasate che ha fatto. QUando ha parlato con l'ammiraglia, dopo aver provato a staccare Quintana la prima volta e che se l'è ritrovato dietro, per me cercava di capire la situazione dietro, più comodo che girarsi e schiantarsi contro quei tifosi da calcio che c'eran oggi sulle strade.
- barrylyndon
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Froome oggi,dai 20 km dall'arrivo,piu' lento di Contador Schleck 2009 ..devo vedere bene.ma di un minutino buono.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Stai anche tu facendo il Tour? A quanto sei da Froome?jianji ha scritto:Questa è veramente la peggiore idiozia che io abbia mai sentito, anche perchè mi chiama in causa. Vado su Wikipedia e vedo Froome 186 cm e 69 kg. Io sono un metro e 80 spaccati per 59 kg. E ti garantisco che mangio colazione, pranzo e cena tutti i giorni, con merende varie ed eventuali, birra e tutto il resto. Essere magri è valido, poi per quale motivo sarebbe nel thread del doping?Rudy80 ha scritto:Posso scrivere che trovo ridicolo quel che si è visto oggi?? Sembrava quasi uno spot all'anoressia:mai vista una cosa del genere in tutta la storia dello sport e non solo del ciclismo ovvero un atleta con un peso prossimo realmente alla malattia distruggere tutti i suoi avversari. Mah....

PS: l'altro giorno in Rai parlavano di 65 kg (qualcuno ha detto anche meno)
- barrylyndon
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
dai -15,piu' lento di Contador Schleck di una trentina di secondi...
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Devo ancora trovare qualcuno che mi batta in qualsiasi sport, a meno che siano di forza pural'Orso ha scritto:Stai anche tu facendo il Tour? A quanto sei da Froome?jianji ha scritto:Questa è veramente la peggiore idiozia che io abbia mai sentito, anche perchè mi chiama in causa. Vado su Wikipedia e vedo Froome 186 cm e 69 kg. Io sono un metro e 80 spaccati per 59 kg. E ti garantisco che mangio colazione, pranzo e cena tutti i giorni, con merende varie ed eventuali, birra e tutto il resto. Essere magri è valido, poi per quale motivo sarebbe nel thread del doping?Rudy80 ha scritto:Posso scrivere che trovo ridicolo quel che si è visto oggi?? Sembrava quasi uno spot all'anoressia:mai vista una cosa del genere in tutta la storia dello sport e non solo del ciclismo ovvero un atleta con un peso prossimo realmente alla malattia distruggere tutti i suoi avversari. Mah....
PS: l'altro giorno in Rai parlavano di 65 kg (qualcuno ha detto anche meno)

Lì si parlava di malattia
- matteo.conz
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
anche se fossero 64-65 non è aassurdo perchè ho amici magri così e vi garantisco che mangiano di piu e peggio di me che invece sono ampiamente sovrapesso...sulla magrezza ok,ma sull esser cosi magri ed andare cosi a crono e sul ventoux,beh insomma muscoli da qualche parte li hai!
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Froome: the next generation?
Un tread qui lo hanno tutti i Nostri e il simpatico chris oggi se lo merita ad onorem!
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Re: Froome: the next generation?
Perché se lo merita? È risultato positivo all'antidoping per caso?
Froome the next generation? Per me assolutamente no. Non ha fatto nulla di mostruoso, i tempi sono in linea coi precedenti, se ci sconvolgono i 10" a 110 rpm arrivo a dire che non abbiamo capito un tubo su questo corridore.
Matteo, mi spiace ma faccio confluire questo thread in quello più generico che già c'è.
Froome the next generation? Per me assolutamente no. Non ha fatto nulla di mostruoso, i tempi sono in linea coi precedenti, se ci sconvolgono i 10" a 110 rpm arrivo a dire che non abbiamo capito un tubo su questo corridore.
Matteo, mi spiace ma faccio confluire questo thread in quello più generico che già c'è.
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