Re: Campionati del Mondo - Innsbruck 2018
Inviato: mercoledì 5 settembre 2018, 19:42
Secondo me il suo problema è più il recupero del tappone di per sè. Alla Parigi Nizza e ai Paesi Baschi è saltato alla terza tappa difficile.
Alla Parigi-Nizza dello scorso anno è saltato alla prima tappa difficile, quella con l'arrivo sulla Couillole. La tappa precedente, quella che finiva sul muro, era più adatta a lui
Finale di stagione passerella allora?
Penso che Thomas si sia squagliato provando (e riuscendo) a vincere il Tour.
Vero.herbie ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 19:31?Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 10:21 Alaphilippe non è mai stato competitivo contro i migliori uomini da GT in salita, e vincere facendo parte della fuga è tutt'altra cosa (Voeckler ha vinto 2 volte a Bagneres per dire...)
A Innsbruck può anche provare la fuga, sganciandosi in discesa magari, ma dietro di sicuro non dormiranno lasciandogli 5/6 minuti...GVA a Rio ha vinto anche grazie a circostanze favorevoli che ha trovato, se dovesse vincere un non uomo da GT ma da classiche dure per me sarebbe una clamorosa sorpresa
E non è detto che lo strappo decida il vincitore, al Lombardia 2015/17 Nibali vinse di fatto prima del Civiglio, anzi, avesse aspettato quello nel 2015, sarebbe stato sverniciato dal sorprendente Daniel Moreno
questa non l'ho capita. Nel 2015 nibali "vinse" DOPO il Civiglio, in discesa....e nel 2017 quasi, andandosene proprio lì in salita con Pinot al gancio, poi staccato di nuovo in discesa.
In effetti, il San Fermo l'ha sempre fatto regolare, gestendosi un po', credo soprattutto perchè sia in salita che in discesa è una salita che non presenta le "leve" giuste da muovere per lui.
Per me a Innsbruck dovesse avere ancora almeno il 90% della condizione di fine Tour, è favorito Alaphilippe, visto che le pendenze monstre potrebbero mettere paura a tutti e verrà fuori una corsa non durissima fino agli ultimi km.
Però mi riservo di vedere le prime gare su quel percorso per capire quanto realmente è duro.
Io non ci vedo cosi male... Piu forte forse la sola Olanda...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 20:57 Secondo me il mondiale di Innsbruck altimetricamente è la corsa in linea più dura degli ultimi 25 anni, anzi la più dura dai tempi di Sallanches. Il profilo altimetrico parla abbastanza chiaro.
Con questo non voglio dire tassativamente che uno come Alaphilippe è tagliato fuori dalla lotta per la vittoria (sennò poi faccio la fine di quelli che si chiedevano perchè GvA fosse stato convocato a Rio e poi se lo sono ritrovato campione olimpico), però sarà molto difficile per il transalpino riuscire a tenere gli uomini da GT su quel percorso. Insomma, non è una Liegi.
Poi - e qui dico una banalità - ovviamente dipende da come verrà interpretata la corsa. Se qualcuno si sveglia con la luna storta la domenica mattina, il rischio è che a finire la corsa siano in 30. Se invece si guarderanno come accade spesso nei tapponi di Giro e Tour, allora le chance di Ala cresceranno esponenzialmente.
Da un punto di vista tattico, ho fatto una valutazione dopo aver visto i convocati dell'Olanda. Rispetto alle ultime stagioni, la corsa rischia d'essere un faccenda di poche squadre: Olanda, Colombia, Spagna, Francia e in misura minore Italia e Gran Bretagna (Froome e Thomas NON ci saranno, è ufficiale) ad un certo punto si potrebbero ritrovare in netta superiorità numerica rispetto ad altre nazionali che negli ultimi mondiali hanno recitato un ruolo importante. Il Belgio non è messo molto bene, idem la Norvegia,la Danimarca; corridori come Buchmann, Porte o il duo Kwiatkowski-Majka potrebbero ritrovarsi soli contro square intere.
Lo strappo finale durissimo, però, ci sarà solo nella gara degli uomini, tutte le altre categorie si limiteranno al circuito "normale" che più o meno abbiamo visto al Tour of the Alps
A dire il vero, per fare il condor della situazione, Froome ha solo 4 giorni di corsa in piu' di Thomas.Brogno ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 20:36Penso che Thomas si sia squagliato provando (e riuscendo) a vincere il Tour.
Come hanno detto molti, certi ritmi solo Chris Froome riesce a tenerli. Gli altri si squagliano..
Le mie valutazioni sono basate su ipotetiche rose, ad eccezione dell'Olanda che ha già comunicato i suoi 8 uomini (Dumo, Mollema, Kelderman, KruijswijkOomen, Poels, Tolhoek, Weening! E gli manca il povero Gesink infortunato). La colombia potenzialmente potrebbe contare su Quintana, Uran, Lopez, Sosa, Henao; La Francia ha Alaphilippe, Barguil, Pinot, Bardet, Rolland; la Spagna Valverde, i due Izagirre, Mas, Fraile e altri ancora.GregLemond ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:00Io non ci vedo cosi male... Piu forte forse la sola Olanda...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 20:57 Secondo me il mondiale di Innsbruck altimetricamente è la corsa in linea più dura degli ultimi 25 anni, anzi la più dura dai tempi di Sallanches. Il profilo altimetrico parla abbastanza chiaro.
Con questo non voglio dire tassativamente che uno come Alaphilippe è tagliato fuori dalla lotta per la vittoria (sennò poi faccio la fine di quelli che si chiedevano perchè GvA fosse stato convocato a Rio e poi se lo sono ritrovato campione olimpico), però sarà molto difficile per il transalpino riuscire a tenere gli uomini da GT su quel percorso. Insomma, non è una Liegi.
Poi - e qui dico una banalità - ovviamente dipende da come verrà interpretata la corsa. Se qualcuno si sveglia con la luna storta la domenica mattina, il rischio è che a finire la corsa siano in 30. Se invece si guarderanno come accade spesso nei tapponi di Giro e Tour, allora le chance di Ala cresceranno esponenzialmente.
Da un punto di vista tattico, ho fatto una valutazione dopo aver visto i convocati dell'Olanda. Rispetto alle ultime stagioni, la corsa rischia d'essere un faccenda di poche squadre: Olanda, Colombia, Spagna, Francia e in misura minore Italia e Gran Bretagna (Froome e Thomas NON ci saranno, è ufficiale) ad un certo punto si potrebbero ritrovare in netta superiorità numerica rispetto ad altre nazionali che negli ultimi mondiali hanno recitato un ruolo importante. Il Belgio non è messo molto bene, idem la Norvegia,la Danimarca; corridori come Buchmann, Porte o il duo Kwiatkowski-Majka potrebbero ritrovarsi soli contro square intere.
E soprattutto l'unica gara attendibile sarà quella under-23, perchè quella juniores sara un one man show
Sempre a livello teorico:Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:25Le mie valutazioni sono basate su ipotetiche rose, ad eccezione dell'Olanda che ha già comunicato i suoi 8 uomini (Dumo, Mollema, Kelderman, KruijswijkOomen, Poels, Tolhoek, Weening! E gli manca il povero Gesink infortunato). La colombia potenzialmente potrebbe contare su Quintana, Uran, Lopez, Sosa, Henao; La Francia ha Alaphilippe, Barguil, Pinot, Bardet, Rolland; la Spagna Valverde, i due Izagirre, Mas, Fraile e altri ancora.GregLemond ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:00Io non ci vedo cosi male... Piu forte forse la sola Olanda...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 20:57 Secondo me il mondiale di Innsbruck altimetricamente è la corsa in linea più dura degli ultimi 25 anni, anzi la più dura dai tempi di Sallanches. Il profilo altimetrico parla abbastanza chiaro.
Con questo non voglio dire tassativamente che uno come Alaphilippe è tagliato fuori dalla lotta per la vittoria (sennò poi faccio la fine di quelli che si chiedevano perchè GvA fosse stato convocato a Rio e poi se lo sono ritrovato campione olimpico), però sarà molto difficile per il transalpino riuscire a tenere gli uomini da GT su quel percorso. Insomma, non è una Liegi.
Poi - e qui dico una banalità - ovviamente dipende da come verrà interpretata la corsa. Se qualcuno si sveglia con la luna storta la domenica mattina, il rischio è che a finire la corsa siano in 30. Se invece si guarderanno come accade spesso nei tapponi di Giro e Tour, allora le chance di Ala cresceranno esponenzialmente.
Da un punto di vista tattico, ho fatto una valutazione dopo aver visto i convocati dell'Olanda. Rispetto alle ultime stagioni, la corsa rischia d'essere un faccenda di poche squadre: Olanda, Colombia, Spagna, Francia e in misura minore Italia e Gran Bretagna (Froome e Thomas NON ci saranno, è ufficiale) ad un certo punto si potrebbero ritrovare in netta superiorità numerica rispetto ad altre nazionali che negli ultimi mondiali hanno recitato un ruolo importante. Il Belgio non è messo molto bene, idem la Norvegia,la Danimarca; corridori come Buchmann, Porte o il duo Kwiatkowski-Majka potrebbero ritrovarsi soli contro square intere.
La Gran Bretagna ha i due Yates, ma mancheranno Thomas e Froome; L'italia l'ho messa un pò dietro perchè i due uomini principali arriveranno con enormi incognite: Nibali recupererà dal bruttissimo infortunio? Questo Aru quanto vale?
Si, ma non devi confrontare un'italiano con un francese, un'italiano con uno spagnolo, un'italiano con un olandese a tuo piacimento. E' il complesso di squadra.GregLemond ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:39Sempre a livello teorico:Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:25Le mie valutazioni sono basate su ipotetiche rose, ad eccezione dell'Olanda che ha già comunicato i suoi 8 uomini (Dumo, Mollema, Kelderman, KruijswijkOomen, Poels, Tolhoek, Weening! E gli manca il povero Gesink infortunato). La colombia potenzialmente potrebbe contare su Quintana, Uran, Lopez, Sosa, Henao; La Francia ha Alaphilippe, Barguil, Pinot, Bardet, Rolland; la Spagna Valverde, i due Izagirre, Mas, Fraile e altri ancora.GregLemond ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:00
Io non ci vedo cosi male... Piu forte forse la sola Olanda...
La Gran Bretagna ha i due Yates, ma mancheranno Thomas e Froome; L'italia l'ho messa un pò dietro perchè i due uomini principali arriveranno con enormi incognite: Nibali recupererà dal bruttissimo infortunio? Questo Aru quanto vale?
Aru (....dubbi...) vale un Pinot, Formolo vale Barguil.
De Marchi vale un Mas. Moscon possiamo metterlo con Kelderman...
Caruso...
Insomma c'è di peggio.
Affascinante la colombia, un bel pollaio.
E' complesso commentare la squadra...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:48Si, ma non devi confrontare un'italiano con un francese, un'italiano con uno spagnolo, un'italiano con un olandese a tuo piacimento. E' il complesso di squadra.GregLemond ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:39Sempre a livello teorico:Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 21:25
Le mie valutazioni sono basate su ipotetiche rose, ad eccezione dell'Olanda che ha già comunicato i suoi 8 uomini (Dumo, Mollema, Kelderman, KruijswijkOomen, Poels, Tolhoek, Weening! E gli manca il povero Gesink infortunato). La colombia potenzialmente potrebbe contare su Quintana, Uran, Lopez, Sosa, Henao; La Francia ha Alaphilippe, Barguil, Pinot, Bardet, Rolland; la Spagna Valverde, i due Izagirre, Mas, Fraile e altri ancora.
La Gran Bretagna ha i due Yates, ma mancheranno Thomas e Froome; L'italia l'ho messa un pò dietro perchè i due uomini principali arriveranno con enormi incognite: Nibali recupererà dal bruttissimo infortunio? Questo Aru quanto vale?
Aru (....dubbi...) vale un Pinot, Formolo vale Barguil.
De Marchi vale un Mas. Moscon possiamo metterlo con Kelderman...
Caruso...
Insomma c'è di peggio.
Affascinante la colombia, un bel pollaio.
Detto ciò, un Moscon che non corre da due mesi non è neanche paragonabile ad un Kelderman che alla Vuelta va forte. Questo Aru non vale Pinot.
Ma soprattutto, noi rischiamo d'arrivarci con il capitano fisicamente a pezzi. Ed è un bel macigno. Infatti Cassani s'è detto preoccupato.
Quindi stai dicendo che non è una delle squadre faro ai prossimi mondiali?
Aspetta, però devi leggere tutto quel che scrivo prima di commentare.
Dumoulin avrà corso sì e no una Monumento da capitano (lo scorso anno la Sunweb era per Matthews e quest'anno abbastanza evidentemente non era ancora in forma dato che aveva ancora 2 GT da fare, e questi sono i due anni in cui Tom è veramente esploso).
Non sono d'accordo.Per me Alaphilippe può vincere,semplicemente restando con i migliori e battendoli in volata.Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 19:39herbie ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 19:31?Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 10:21 Alaphilippe non è mai stato competitivo contro i migliori uomini da GT in salita, e vincere facendo parte della fuga è tutt'altra cosa (Voeckler ha vinto 2 volte a Bagneres per dire...)
A Innsbruck può anche provare la fuga, sganciandosi in discesa magari, ma dietro di sicuro non dormiranno lasciandogli 5/6 minuti...GVA a Rio ha vinto anche grazie a circostanze favorevoli che ha trovato, se dovesse vincere un non uomo da GT ma da classiche dure per me sarebbe una clamorosa sorpresa
E non è detto che lo strappo decida il vincitore, al Lombardia 2015/17 Nibali vinse di fatto prima del Civiglio, anzi, avesse aspettato quello nel 2015, sarebbe stato sverniciato dal sorprendente Daniel Moreno
questa non l'ho capita. Nel 2015 nibali "vinse" DOPO il Civiglio, in discesa....e nel 2017 quasi, andandosene proprio lì in salita con Pinot al gancio, poi staccato di nuovo in discesa.
In effetti, il San Fermo l'ha sempre fatto regolare, gestendosi un po', credo soprattutto perchè sia in salita che in discesa è una salita che non presenta le "leve" giuste da muovere per lui.
Per me a Innsbruck dovesse avere ancora almeno il 90% della condizione di fine Tour, è favorito Alaphilippe, visto che le pendenze monstre potrebbero mettere paura a tutti e verrà fuori una corsa non durissima fino agli ultimi km.
Però mi riservo di vedere le prime gare su quel percorso per capire quanto realmente è duro.![]()
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Intendevo il San Fermo, che ho confuso con il Civiglio![]()
Comunque Alaphilippe nelle volte che ha provato a tenere i migliori uomini da GT in salita è sempre saltato, alla Parigi Nizza è capitato due volte
E il mondiale non è San Sebastian, ma un vero e proprio tappone
Ma secondo me la presenza del muro stesso sara' un motivo in piu' per scannarsi prima, cioe' quasi tutte le squadre sanno che un Alaphilppe o Valverde che arriva al muro poi ti lascia li. La stessa Italia non ha nulla da perdere da fare corsa dura subito, magari poi non entriamo nei 10, ma mettiamo Nibali (certo tutto dipende da come sta) nelle condizioni di far fuori la concorrenza prima.il_panta ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 0:42 Lo so, l'andamento del tour of the alps è per me fonte di dubbi, suggerisce che al mondiale finiranno uno per angolo. Ciò che invece mi fa pensare a 20 corridori sotto il muro è proprio la presenza del muro stesso.
Le tue considerazioni le condivido, ma ho la sindrome di huy!
Concordo, ma almeno ci consoliamo con il secondo di entrambinino58 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:32 Il vincitore del Giro ed il vincitore del Tour non partecipano al Mondiale più duro degli ultimi 38 anni.
Che tristezza !!!
Ridateci Anquetil ed Indurain(che il Mondiale non l'hanno vinto ma lo correvano), Gimondi, Hinault, Bugno, Chiappucci, chi caxxo volete ma questi sono senza vergogna.
Il quale disputerà pure il Mondiale a crono più duro di sempre.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:36Concordo, ma almeno ci consoliamo con il secondo di entrambinino58 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:32 Il vincitore del Giro ed il vincitore del Tour non partecipano al Mondiale più duro degli ultimi 38 anni.
Che tristezza !!!
Ridateci Anquetil ed Indurain(che il Mondiale non l'hanno vinto ma lo correvano), Gimondi, Hinault, Bugno, Chiappucci, chi caxxo volete ma questi sono senza vergogna.![]()
Froome lo si puo` capire, ha tentato la doppietta, sara` molto stanco e lui non e` un corridore da classiche, quindi per battere i migliori in una corsa in linea deve essere al 120%, cosa quasi impossibile dopo una stagione cosi`. Thomas non ha scuse, lui non ha fatto una stagione sfiancante, sa muoversi nelle corse di un giorno, tra gli uomini che hanno qualche possibilita` di arrivare in fondo solo Valverde lo batte in volata. Spero per lui che non si tratti di appagamento dopo aver raggiunto un risultato cosi` importante e inatteso.nino58 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:32 Il vincitore del Giro ed il vincitore del Tour non partecipano al Mondiale più duro degli ultimi 38 anni.
Che tristezza !!!
Ridateci Anquetil ed Indurain(che il Mondiale non l'hanno vinto ma lo correvano), Gimondi, Hinault, Bugno, Chiappucci, chi caxxo volete ma questi sono senza vergogna.
E lo vincerà, a meno che Dennis non faccia il miracolonino58 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:37Il quale disputerà pure il Mondiale a crono più duro di sempre.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:36Concordo, ma almeno ci consoliamo con il secondo di entrambinino58 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:32 Il vincitore del Giro ed il vincitore del Tour non partecipano al Mondiale più duro degli ultimi 38 anni.
Che tristezza !!!
Ridateci Anquetil ed Indurain(che il Mondiale non l'hanno vinto ma lo correvano), Gimondi, Hinault, Bugno, Chiappucci, chi caxxo volete ma questi sono senza vergogna.![]()
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Anche Bardet.Lopi90 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:43Froome lo si puo` capire, ha tentato la doppietta, sara` molto stanco e lui non e` un corridore da classiche, quindi per battere i migliori in una corsa in linea deve essere al 120%, cosa quasi impossibile dopo una stagione cosi`. Thomas non ha scuse, lui non ha fatto una stagione sfiancante, sa muoversi nelle corse di un giorno, tra gli uomini che hanno qualche possibilita` di arrivare in fondo solo Valverde lo batte in volata. Spero per lui che non si tratti di appagamento dopo aver raggiunto un risultato cosi` importante e inatteso.nino58 ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 9:32 Il vincitore del Giro ed il vincitore del Tour non partecipano al Mondiale più duro degli ultimi 38 anni.
Che tristezza !!!
Ridateci Anquetil ed Indurain(che il Mondiale non l'hanno vinto ma lo correvano), Gimondi, Hinault, Bugno, Chiappucci, chi caxxo volete ma questi sono senza vergogna.
Nel discorso "mondiale da uomini da ardenne o da GT", finisce che se Nibali non si riprende di uomo da GT ci sara` solo Tom.
Sono d'accordo con te, sotto al muro arrivano in 20.il_panta ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 23:50 Alaphilippe può vincere anche scollinando a 20 secondi dai primi in cima all'ultima salita, ha il bonus discesa (secondo me su chiunque, non me ne voglia l'ottimo Nibali) da non sottovalutare.
Comunque stavo guardando la tappa del Tour of the Alps, fecero un circuito con tre volte la salita del circuito di Innsbruck ma senza praticamente mai rifiatare. Risultò molto selettiva, anche se la salita da ripetere si percorre a 25-26 km/h e quindi stare a ruota dà vantaggi. Questo valeva anche per Firenze, anzi Fiesole era ancor più semplice.
Il muro invece non è un muro di Sormano ma poco ci manca. Credo che in gara non si percorrerà oltre i 15 km/h di media, ma ci sono anche 500 metri al 18%, che in allenamento (ma a 180 bpm, quindi sforzo sostenuto) Kelderman ha percorso a 10 km/h, ed ha il KOM su Strava proprio davanti a Nibali.
Il muro finale durerà circa 7 minuti di sforzo, circa come il Sormano, e ha una pendenza superiore a Huy. Quel tipo di sforzo secondo me è ancora più congeniale ad Alaphilippe che a Nibali e Quintana, ma siamo al limite. Non vedo bene invece Kwiatkowski, innanzitutto perché credo arriverà cotto a fine mese, e poi perché non è corridore che si esalta su queste pendenze, a mia memoria. Con la Freccia ad esempio non ha il feeling del francese, ma neppure ci va vicino. Poels invece è molto adatto, le grandi pendenze gli piacciono e non teme le salite precedenti, ma bisogna vedere in che condizioni ci arriva.
Voi l'Alaphilippe che abbiamo visto quest'anno come lo vedreste sul Muro di Sormano?
Il terreno per far fuori il francese prima non manca, senz'altro, ma lo vedo tagliato per questo percorso. Secondo me sotto il muro arrivano in 20-25 corridori, e lui ci sarà, perché a differenza di Firenze questo muro è davvero malefico e rischia di essere un freno per le azioni di forza dei primi dalla media distanza. Nibali e JRO (soprattutto il secondo) non avrebbero mai attaccato a Fiesole con questo muro al posto di Salviati, secondo me.
Ricordo male o il circuito fatto al ToTA era più breve e quindi c'era meno pianura tra una scalata e l'altra?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 0:19 Un paio di considerazioni rispetto a al tuo post, panta
1) Rispetto alla tappa del Tour of the Alps, dove tra l'altro molti correvano in funzione del Gio d'Italia, la salita principale verrà affrontata 7 volte e non 3, sarà preceduta da un'altra salita, quella di Gnadenwald, e sarà seguita dall'ultimo terribile strappo. Aggiungici la distanza di 265 km e ne viene fuori una corsa estremamente più selettiva rispetto a quella del ToA.
2) Alaphilippe è sicuramente tagliato per uno strappo come quello finale ed ha pure il bonus discesa. Ma ci deve arrivare ai piedi di quello strappo e quello che incontrerà prima (vedi punto 1) ) non è mica il percorso della Freccia.
Poels. Bravo galliano.galliano ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 10:09Ricordo male o il circuito fatto al ToTA era più breve e quindi c'era meno pianura tra una scalata e l'altra?Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 0:19 Un paio di considerazioni rispetto a al tuo post, panta
1) Rispetto alla tappa del Tour of the Alps, dove tra l'altro molti correvano in funzione del Gio d'Italia, la salita principale verrà affrontata 7 volte e non 3, sarà preceduta da un'altra salita, quella di Gnadenwald, e sarà seguita dall'ultimo terribile strappo. Aggiungici la distanza di 265 km e ne viene fuori una corsa estremamente più selettiva rispetto a quella del ToA.
2) Alaphilippe è sicuramente tagliato per uno strappo come quello finale ed ha pure il bonus discesa. Ma ci deve arrivare ai piedi di quello strappo e quello che incontrerà prima (vedi punto 1) ) non è mica il percorso della Freccia.
Comunque sia Alaphilippe con 7 salite per 7km potrebbe arrivare con le gambe pesanti all'ultimo strappo.
Non ricordo quanti chilometri era la corsa olimpica e forse quella era un percorso più simile alle classiche valloni, mentre questo pare un lombardia di quelli duri..
Non escluderei di veder prevalere anche chi non è mai stato brillante su strappi tipo Huy ma è un corridore di fondo.
Nibali, ma anche un Uran.
Ho un po' cambiato il tiro nelle ultime settimane e mi pare che Roglic e Poels siano forse i corridori più adatti al circuito.
Sono anche abbastanza veloci e Roglic è molto forte anche in discesa.
Roglic è in forma e Poels mi pare stia dando qualche segnale positivo al Tour of Britain pur non scoprendo troppo le carte.
Poels per giunta è un corridore che ha spesso offerto le migliori preastazioni in carriera su salite dalle pendenze estreme (zoncolan, angliru) e anche quest'anno la miglior giornata post infortunio l'ha avuta proprio sul kaiser. La vittoria alla liegi lascia intendere che non teme il kilometraggio
Provò ad attaccare due volte...ma con quella pseudosalita solo uno con la sparata poteva fare la differenzagalliano ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 10:32 Da quello che vedo al Tour of Britain, Poels mi pare in crescendo, vediamo domani cosa combina sull'arrivo in salita.
Se arriva tra i primi è un buon segno per lui.
Rispetto ad altri adatti alle rampe estreme lui non soffrirà la salita lunga e più pedalabile.
Sulla carta Roglic ha tutto per primeggiare in questo campionato del mondo, quello che gli manca è il curriculum nelle corse di un giorno, ma mi pare che nemmeno Olano avesse questo gran curriculum nelle classiche.
Loro due, assieme a Chaves che non ci sarà, sono quelli che vanno benissimo sulle salite lunghe e pure sugli strappi brevi e duri stile Paesi Baschi.
Ovviamente anche Dumoulin, ma l'olandese doveva far bene pure a Bergen e invece non si vide mai.
Vero.
Chavez vorrai dire. Chavez il garagistabeppesaronni ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 11:37 Sento la necessità di scriverlo.
Chaves non sarebbe comunque stato della partita, anche se presente e al massimo della forma.
Lui è un garagista.
E questo è un fatto
Infatti, non facciamo confusione..udra ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 11:40Chavez vorrai dire. Chavez il garagistabeppesaronni ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 11:37 Sento la necessità di scriverlo.
Chaves non sarebbe comunque stato della partita, anche se presente e al massimo della forma.
Lui è un garagista.
E questo è un fatto
Ma a innsbruck il garage c'è!!beppesaronni ha scritto: ↑giovedì 6 settembre 2018, 11:37 Sento la necessità di scriverlo.
Chaves non sarebbe comunque stato della partita, anche se presente e al massimo della forma.
Lui è un garagista.
E questo è un fatto