Re: Parliamo di Tennis
Inviato: martedì 15 luglio 2025, 11:31
Per esempio in un' ipotetica classifica Kiraly sarebbe avanti a Bernardi per il titolo olimpico, che poi non sono certo se l' ha vinto
anche nel beach volley.
Per esempio in un' ipotetica classifica Kiraly sarebbe avanti a Bernardi per il titolo olimpico, che poi non sono certo se l' ha vinto
Esattamente come Agostini sul quale non si è neanche sicuri di poterlo considerare il migliore pilota italiano della storia nelle moto, la stessa cosa si può dire con Jacobs, ovvero se lo si può considerare il migliore velocista italiano della storia essendoci stato anche un certo Mennea.
Come Merxkx è stato più vincente di Coppi, ma questo non toglie Fausto dal lotto degli sportivi italiani più grandi di sempre.
È assolutamente così.lemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 9:14Carnera ha rappresentato tanto nell' immaginario collettivo, ma pugilisticamente non era il top, si trattava di un prodotto della mafia che all' epoca controllava il mondo della boxe oltreoceano. Un pallavolista è difficile parlando di uno sport di squadra. Se si vincesse la maledetta Olimpiade, Giannelli che è l' alzatore numero 1 al mondo potrebbe concorrere. Lo stesso discorso si potrebbe fare con una rappresentante del movimento femminile. La Egonu è sugli scudi perché fa più punti, ma allo stesso modo è decisiva la Di Gennaro che li evita o Danesi che li mura.
Carnera che era una persona umilissima con un cuore ingenuo in una struttura per l' epoca fuori norma, si affrancò dalla miseria più nera attraverso il pugilato, ma sempre sfruttato da sanguisughe senza scrupoli. Quando dopo i successi in Europa tentò l' avventura americana, Bill Duffy presentò un offerta al suo manager francese corredata da un biglietto per l' Europa tenendo una pistola in bella vista. A Carnera furono opposti quindi predestinati alla sconfitta fino all' incontro con Ernie Shaaf, un ottimo peso massimo che era reduce da un durissimo incontro con Max Baer. Shaaf morì dopo il match perso con Primo. Gli americani crearono subito la leggenda del mostro che uccide e organizzarono subito il Mondiale contro il campione Jack Sharkey il pugile preferito di Al Capone! Al sesto round Sharkey andò giù per il conto totale in seguito ad un montante che non era sembrato irresistibile. Ai giornalisti dichiarò che si era scordato di schivarlo! Non contenti Duffy e i suoi accoliti organizzarono il primo match di difesa a Roma dove davanti a 50000 persone Carnera sconfisse con verdetto giusto (mio padre era tra il pubblico e me lo confermò) un valido sfidante spagnolo. I mafiosi però non temevano neanche Mussolini che avrebbe voluto sfruttare il super rappresentante della razza in un match tutto ariano con il campione tedesco Max Schmeling e lo riportarono negli States per l' ennesimo bluff. Fu organizzato il mondiale contro Max Bear e Duffy che già aveva fatto il botto in precedenza puntando sull' italiano contro il favoritissimo Sharkey, stavolta cambiò cavallo e puntò su Baer mentre il pronostico era tutto per il campione. Per essere sicuri della riuscita Carnera fu mandato sul ring in stato confusionale, subì 11 atterramenti, dai quali, con un coraggio immenso, si rialzò ogni volta fino alla sospensione dell' incontro. Fu sfruttato ancora una volta per lanciare Joe Louis e poi rimesso sulla nave per l' Italia con pochi spiccioli in tasca. In seguito un indagine certificò che era stato in pratica derubato di quasi due milioni di dollari. Anni dopo reinventandosi lottatore di catch, il wrestling ante litteram, riuscì ad avere una tranquillità economica da cui era stato defraudato da tutti coloro che lo avevano sfruttato.bicycleran ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 9:37Ma Carnera non è stato campione del mondo dei massimi? Tanta robalemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 9:14Carnera ha rappresentato tanto nell' immaginario collettivo, ma pugilisticamente non era il top, si trattava di un prodotto della mafia che all' epoca controllava il mondo della boxe oltreoceano. Un pallavolista è difficile parlando di uno sport di squadra. Se si vincesse la maledetta Olimpiade, Giannelli che è l' alzatore numero 1 al mondo potrebbe concorrere. Lo stesso discorso si potrebbe fare con una rappresentante del movimento femminile. La Egonu è sugli scudi perché fa più punti, ma allo stesso modo è decisiva la Di Gennaro che li evita o Danesi che li mura.
Bernardi mi pare di eletto miglior pallavolista al mondo o di sempre, non ricordo. Quella Italia era super.
La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 1:12In primis non ho mai detto che Jacobs è il Goat, il mio esempio era piuttosto esplicito, ovvero non chi ha avuto la migliore carriera tra Jacobs e la Vezzali ma se pesa di più una medaglia d'oro nella scherma o sui 100m.Otto Kruger ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 0:09Io avrei dato un rene per vincere un oro nella scherma. Poi che sia più d'effetto vincere i 100 è ovvio. Ma l'universalità della scherma, intesa come numero di nazioni competitive è infinitamente superiore a quella del ciclismo ad esempio. Poi se vuoi considerare GOAT Jacobs fai pure ma di certo è solo un buon velocista che ha vinto una sola gara di livello mondiale (quella giusta). Cairoli ha molti meno titoli della Vezzali. Giustamente tu mi dirai che la scherma fa cagare, ma questo non toglie nulla alla Grandezza della Vezzali. Il tennis è uno sport popolarissimo ma Sinner è il n.1 da una anno, non è Djokovic. Sceglierlo ora come GOAT vorrebbe dire sminuire lo sport italiano. Le vittorie si pesano, ma le stai pesando male se scegli chi ha vinto un decimo dei più grandi interpreti della storia del suo sport.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 23:44
Vabbè dai, se in queste classifiche non si contestualizzano l'impatto, l'universalità, la concorrenza che generano il coefficiente di difficoltà per primeggiare nei rispettivi sport, si può anche dire che un Cairoli (con tutto il rispetto per il messinese) è il Goat dello sport italiano.
Vittorie/trionfi/medaglie non solo si contano ma soprattutto si pesano.
Esempio qalcuno davvero avrebbe il coraggio di paragonare una medaglia d'oro olimpica nella scherma con l'oro olimpico dei 100m?
Sinner in questo momento storico sta dominando quello che è lo sport individuale più popolare al mondo in cui gli interessi sono abnormi.
Non è questione di effetto ma di coefficiente di difficoltà nel primeggiare imposto dal numero di praticanti e dalla universalità di uno sport.
E comunque Jacobs che non è il Goat dello sport italiano ma l'artefice della più grande impresa, oltre all'oro nei 100 alle olimpiadi avrebbe vinto anche quello in staffetta, l'oro mondiale sui 60m, 4 ori europei tra indoor e outdoor, di cui due sulla distanza regina.
Primati europei sia nei 60 che nei 100, e anche un 8m48 ventoso nel lungo.
E lo scorso anno pur non andando a podio alle olimpiadi è arrivato in finale sempre nella gara regina, ovvero qualcosa mai accaduta ad un velocista italiano prima del suo avvento, piazzandosi quinto con un super 9"85.
Buttalo via questo curriculum, altro che buon velocista.
Per quanto riguarda Sinner, io non ho detto che è già il Goat dello sport italiano, ho detto che la tendenza porta a pensare che possa diventarlo.
Visto che hai citato Djokovic, alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva vinto 2 slam dei 24 che vanta oggi, quindi la metà di quelli che ha attualmente Sinner.
Le vittorie si pesano e tutto va contestualizzato senza scadere nella superficialità (vedi giudizio su Jacobs), e mi sembra che tu stia continuando a fare l'opposto.
Karelin se la deve vedere con Mijaín López.lemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 8:41By Gimbatbu
Se valgono i motori, la sensazione di dominio data da Agostini per un decennio non ha eguali, ha vinto titoli in serie . Poi agli inizi del secolo la lotta aveva la stessa diffusione ed importanza della boxe e degli altri sport che andavano per la maggiore e confermo che l' incredibile carriera di Raicevich non l' ha avuta nessuno, regge solo il paragone il fenomeno sovietico Alexander Karelin: 887 vittorie in 888 incontri.
l'ho letto dopo!lemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 8:55 By Gimbatbu
Se poi privilegiamo i successi olimpici come parametro principale il Goat assoluto nella storia dello sport è Mijain Lopez, il cubano della lotta greco romana unico a vincere in 5 Olimpiadi seguito a ruota dal judoka francese Teddy Riner che in 5 Olimpiadi colleziona anche lui 5 ori, di cui però uno a squadre.
Si ma vanno fatti sempre dei distinguo.Otto Kruger ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 13:03La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 1:12In primis non ho mai detto che Jacobs è il Goat, il mio esempio era piuttosto esplicito, ovvero non chi ha avuto la migliore carriera tra Jacobs e la Vezzali ma se pesa di più una medaglia d'oro nella scherma o sui 100m.Otto Kruger ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 0:09
Io avrei dato un rene per vincere un oro nella scherma. Poi che sia più d'effetto vincere i 100 è ovvio. Ma l'universalità della scherma, intesa come numero di nazioni competitive è infinitamente superiore a quella del ciclismo ad esempio. Poi se vuoi considerare GOAT Jacobs fai pure ma di certo è solo un buon velocista che ha vinto una sola gara di livello mondiale (quella giusta). Cairoli ha molti meno titoli della Vezzali. Giustamente tu mi dirai che la scherma fa cagare, ma questo non toglie nulla alla Grandezza della Vezzali. Il tennis è uno sport popolarissimo ma Sinner è il n.1 da una anno, non è Djokovic. Sceglierlo ora come GOAT vorrebbe dire sminuire lo sport italiano. Le vittorie si pesano, ma le stai pesando male se scegli chi ha vinto un decimo dei più grandi interpreti della storia del suo sport.
Non è questione di effetto ma di coefficiente di difficoltà nel primeggiare imposto dal numero di praticanti e dalla universalità di uno sport.
E comunque Jacobs che non è il Goat dello sport italiano ma l'artefice della più grande impresa, oltre all'oro nei 100 alle olimpiadi avrebbe vinto anche quello in staffetta, l'oro mondiale sui 60m, 4 ori europei tra indoor e outdoor, di cui due sulla distanza regina.
Primati europei sia nei 60 che nei 100, e anche un 8m48 ventoso nel lungo.
E lo scorso anno pur non andando a podio alle olimpiadi è arrivato in finale sempre nella gara regina, ovvero qualcosa mai accaduta ad un velocista italiano prima del suo avvento, piazzandosi quinto con un super 9"85.
Buttalo via questo curriculum, altro che buon velocista.
Per quanto riguarda Sinner, io non ho detto che è già il Goat dello sport italiano, ho detto che la tendenza porta a pensare che possa diventarlo.
Visto che hai citato Djokovic, alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva vinto 2 slam dei 24 che vanta oggi, quindi la metà di quelli che ha attualmente Sinner.
Le vittorie si pesano e tutto va contestualizzato senza scadere nella superficialità (vedi giudizio su Jacobs), e mi sembra che tu stia continuando a fare l'opposto.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
Sollevi 2 questioni:Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 13:45Si ma vanno fatti sempre dei distinguo.Otto Kruger ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 13:03
La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
Esempio Jacobs, come dici magari non è neanche uno dei migliori 10 velocisti della storia, resta il fatto che lui ha ottenuto risultati in una distanza (i 100m) in cui l'Italia aveva poca tradizione per questioni genetiche inerenti alla nostra popolazione.
È chiaro che coi loro traguardi raggiunti velocisti come Jacobs o lo stesso Mennea qualora fossero stati statunitensi o giamaicani non avrebbero suscitato lo stesso clamore, essendo quasi la prassi per quei paesi primeggiare nello sprint.
In Italia la cosa assume una percezione totalmente differente, proprio perché sono eventi più unici che rari.
Voglio dire, prima dell'avvento di Jacobs se qualcuno avesse detto che un giorno un velocista italiano avrebbe vinto la medaglia d'oro nei 100m a quel qualcuno gli avrebbero riso in faccia.
E comunque io non ne faccio solo una questione di popolarità, casomai la popolarità di uno sport fa da cartina del tornasole sul quanto sia più difficile primeggiare.
Più uno sport è popolare e maggiori sono le possibilità che aumenti la selezione per arrivare a primeggiare.
Non a caso il calcio essendo lo sport più popolare al mondo è anche quello che vanta il maggior numero di praticanti.
Ed è tutto un circolo virtuoso, visto che una maggiore esposizione mediatica dovuta alla stessa popolarità aumenta i ricavi, e più soldi vi sono in palio e maggiori sono gli interessi in ballo.
Ecco perché primeggiare in certi sport causa concorrenza è molto più complicato rispetto ad altri sport.
E io infatti non ho mai parlato di Jacobs Goat dello sport italiano ma di autore della più grande impresa nella storia del nostro sport.Otto Kruger ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 14:07Sollevi 2 questioni:Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 13:45Si ma vanno fatti sempre dei distinguo.Otto Kruger ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 13:03
La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
Esempio Jacobs, come dici magari non è neanche uno dei migliori 10 velocisti della storia, resta il fatto che lui ha ottenuto risultati in una distanza (i 100m) in cui l'Italia aveva poca tradizione per questioni genetiche inerenti alla nostra popolazione.
È chiaro che coi loro traguardi raggiunti velocisti come Jacobs o lo stesso Mennea qualora fossero stati statunitensi o giamaicani non avrebbero suscitato lo stesso clamore, essendo quasi la prassi per quei paesi primeggiare nello sprint.
In Italia la cosa assume una percezione totalmente differente, proprio perché sono eventi più unici che rari.
Voglio dire, prima dell'avvento di Jacobs se qualcuno avesse detto che un giorno un velocista italiano avrebbe vinto la medaglia d'oro nei 100m a quel qualcuno gli avrebbero riso in faccia.
E comunque io non ne faccio solo una questione di popolarità, casomai la popolarità di uno sport fa da cartina del tornasole sul quanto sia più difficile primeggiare.
Più uno sport è popolare e maggiori sono le possibilità che aumenti la selezione per arrivare a primeggiare.
Non a caso il calcio essendo lo sport più popolare al mondo è anche quello che vanta il maggior numero di praticanti.
Ed è tutto un circolo virtuoso, visto che una maggiore esposizione mediatica dovuta alla stessa popolarità aumenta i ricavi, e più soldi vi sono in palio e maggiori sono gli interessi in ballo.
Ecco perché primeggiare in certi sport causa concorrenza è molto più complicato rispetto ad altri sport.
1) la vittoria di Jacobs (e della staffetta) è un EVENTO. Il GOAT non necessariamente è anche il detentore dell'evento più incredibile. Nel ranking degli eventi più importanti dello sport italiano sicuramente la finale di Tokyo è tra le più grandi imprese sportive di sempre.
2) la concorrenza numerica è importantissima nello stabilire la difficoltà di primeggiare, però in certi sport se nasci in determinate parti del mondo o non hai determinate caratteristiche fisiche non puoi nemmeno partecipare alla selezione.
Che storia!lemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 12:40Carnera che era una persona umilissima con un cuore ingenuo in una struttura per l' epoca fuori norma, si affrancò dalla miseria più nera attraverso il pugilato, ma sempre sfruttato da sanguisughe senza scrupoli. Quando dopo i successi in Europa tentò l' avventura americana, Bill Duffy presentò un offerta al suo manager francese corredata da un biglietto per l' Europa tenendo una pistola in bella vista. A Carnera furono opposti quindi predestinati alla sconfitta fino all' incontro con Ernie Shaaf, un ottimo peso massimo che era reduce da un durissimo incontro con Max Baer. Shaaf morì dopo il match perso con Primo. Gli americani crearono subito la leggenda del mostro che uccide e organizzarono subito il Mondiale contro il campione Jack Sharkey il pugile preferito di Al Capone! Al sesto round Sharkey andò giù per il conto totale in seguito ad un montante che non era sembrato irresistibile. Ai giornalisti dichiarò che si era scordato di schivarlo! Non contenti Duffy e i suoi accoliti organizzarono il primo match di difesa a Roma dove davanti a 50000 persone Carnera sconfisse con verdetto giusto (mio padre era tra il pubblico e me lo confermò) un valido sfidante spagnolo. I mafiosi però non temevano neanche Mussolini che avrebbe voluto sfruttare il super rappresentante della razza in un match tutto ariano con il campione tedesco Max Schmeling e lo riportarono negli States per l' ennesimo bluff. Fu organizzato il mondiale contro Max Bear e Duffy che già aveva fatto il botto in precedenza puntando sull' italiano contro il favoritissimo Sharkey, stavolta cambiò cavallo e puntò su Baer mentre il pronostico era tutto per il campione. Per essere sicuri della riuscita Carnera fu mandato sul ring in stato confusionale, subì 11 atterramenti, dai quali, con un coraggio immenso, si rialzò ogni volta fino alla sospensione dell' incontro. Fu sfruttato ancora una volta per lanciare Joe Louis e poi rimesso sulla nave per l' Italia con pochi spiccioli in tasca. In seguito un indagine certificò che era stato in pratica derubato di quasi due milioni di dollari. Anni dopo reinventandosi lottatore di catch, il wrestling ante litteram, riuscì ad avere una tranquillità economica da cui era stato defraudato da tutti coloro che lo avevano sfruttato.bicycleran ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 9:37Ma Carnera non è stato campione del mondo dei massimi? Tanta robalemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 9:14
Carnera ha rappresentato tanto nell' immaginario collettivo, ma pugilisticamente non era il top, si trattava di un prodotto della mafia che all' epoca controllava il mondo della boxe oltreoceano. Un pallavolista è difficile parlando di uno sport di squadra. Se si vincesse la maledetta Olimpiade, Giannelli che è l' alzatore numero 1 al mondo potrebbe concorrere. Lo stesso discorso si potrebbe fare con una rappresentante del movimento femminile. La Egonu è sugli scudi perché fa più punti, ma allo stesso modo è decisiva la Di Gennaro che li evita o Danesi che li mura.
Bernardi mi pare di eletto miglior pallavolista al mondo o di sempre, non ricordo. Quella Italia era super.
Ti dovevo una precisazione: "buono" rispetto al gotha dello sprint: Bolt, Lewis, Owens, la Griffith, la Fraser...Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 14:51
E io infatti non ho mai parlato di Jacobs Goat dello sport italiano ma di autore della più grande impresa nella storia del nostro sport.
Casomai sulla questione Jacobs ho contestato il tuo giudizio dove lo definivi buon velocista, cosa fuori dal mondo.
Buon velocista si può definire un Tortu, non certamente uno col curriculum dell'italoamericano, che per quanto non sia mai stato un dominatore della velocità, è indiscutibilmente un fuoriclasse dello sprint.
Se non si può definire fuoriclasse uno che ha corso 60 e 100 rispettivamente in 6"41 e 9"80 (più altre 10 gare da sub 10), entrambi record europei vigenti, nonché campione olimpico più altre svariate medaglie tra mondiali ed europei, e anche motore trainante della nostra staffetta campione olimpica a Tokyo e vice campione mondiale a Budapest, allora nell'ambito della velocità definiamo fuoriclasse solo leggende tipo Bolt, Lewis e poche altre.
Ma definirlo buon velocista è una sorta d'insulto al suo curriculum.
Benvenuti sconta il fine carriera sancito dalle due umiliazioni subite da Monzon.lemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 19:07 By Gimbatbu
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Mi fa piacere se ti ha interessato, e a proposito di Goat italiani e di pugili, se non è stato nominato in precedenza, una menzione la merita sicuramente Nino Benvenuti: campione olimpico e mondiale tra i professionisti in due categorie quando il titolo era unificato, unico europeo insieme a Marcel Cerdan a conquistare il titolo in America e unico italiano ad essere nominato fighter of year nel ' 68. Tra l' altro il suo terzo incontro con Griffith fu anche match of year. Un grandissimo.
L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 2:55In realtà Alcaraz la strategia di spingere in certi casi la seconda l'aveva già adottata nella semifinale con Fritz, strategia che nel complesso con lo statunitense aveva pagato dividendi.herbie ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 2:09ho pensato la stessa cosa. Mi sono dato due tipi di risposta: la prima è che era la stessa soluzione adottata da Djokovic in semifinale, il quale però aveva tutte le ragioni di temere che partisse uno scambio più o meno lungo con Sinner, vista l'età, le non ottimali condizioni fisiche, il ritmo di Sinner nel palleggio, ecc. ecc. Forse era una cosa studiata a tavolino contro Sinner prima della partita e che poi ha continuato a fare a prescindere dal risultato.
La seconda però è che già dal secondo set il linguaggio del corpo di Alcaraz era più preoccupato. La verità è che lui in partenza è più forte di Sinner, per i colpi che ha, sull'erba. E infatti veniva da due vittorie a Wimbledon. E' stato come se gli fosse passato per la testa che, come Sinner alla lunga era riuscito pressochè a raggiungere il suo livello sul rosso, così anche stava per per succedere, piano piano, la stessa cosa sull'erba, suo regno. Una sensazione, però sta di fatto che ha cominciato a giocare con poca leggerezza e convinzione, nonostante la situazione prima di vantaggio e poi di parità, che sono quelle che gli servono per trovare i suoi angoli micidiali.
I colpi di Sinner sono più regolari e solidi, sebbene nel tennis l'entusiasmo faccia sempre molto, necessitano di minore self-confidence. L'erba, coi suoi rimbalzi bassi e a tratti irregolari, lo svantaggia perchè gli rende un po' irregolare il tempo sul colpo.
E', soprattutto, quello che è sembrato presagire Alcaraz, pare si sia realizzato: ora sono su un livello molto simile sia sul rosso che sull'erba, e Sinner non è uno che abbia mai dato la sensazione di vivere di exploit.
Poi quando dici che su erba di base grazie ai colpi che ha è più forte di Sinner, mi sa che fai confusione tra erba e terra.
L'erba si sposa meglio con i colpi più piatti di Sinner, e se è vero che a Wimbledon Alcaraz resta sempre avanti 2-1 nel computo dei tornei vinti, allo stesso tempo con quella di oggi sulla superficie si sono sfidati 2 volte entrambe vinte da Sinner in modo piuttosto marcato.
Anche qui come detto alla vigilia di questa finale, l'erba è proprio la superficie ideale per Sinner nello asfissiare col suo ritmo indiavolato lo spagnolo togliendogli il tempo.
By Gimbatbunino58 ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 22:34Benvenuti sconta il fine carriera sancito dalle due umiliazioni subite da Monzon.lemond ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 19:07 By Gimbatbu
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Mi fa piacere se ti ha interessato, e a proposito di Goat italiani e di pugili, se non è stato nominato in precedenza, una menzione la merita sicuramente Nino Benvenuti: campione olimpico e mondiale tra i professionisti in due categorie quando il titolo era unificato, unico europeo insieme a Marcel Cerdan a conquistare il titolo in America e unico italiano ad essere nominato fighter of year nel ' 68. Tra l' altro il suo terzo incontro con Griffith fu anche match of year. Un grandissimo.
Purtroppo.
Non sono assolutamente d'accordo su nulla.herbie ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 23:23L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 2:55In realtà Alcaraz la strategia di spingere in certi casi la seconda l'aveva già adottata nella semifinale con Fritz, strategia che nel complesso con lo statunitense aveva pagato dividendi.herbie ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 2:09
ho pensato la stessa cosa. Mi sono dato due tipi di risposta: la prima è che era la stessa soluzione adottata da Djokovic in semifinale, il quale però aveva tutte le ragioni di temere che partisse uno scambio più o meno lungo con Sinner, vista l'età, le non ottimali condizioni fisiche, il ritmo di Sinner nel palleggio, ecc. ecc. Forse era una cosa studiata a tavolino contro Sinner prima della partita e che poi ha continuato a fare a prescindere dal risultato.
La seconda però è che già dal secondo set il linguaggio del corpo di Alcaraz era più preoccupato. La verità è che lui in partenza è più forte di Sinner, per i colpi che ha, sull'erba. E infatti veniva da due vittorie a Wimbledon. E' stato come se gli fosse passato per la testa che, come Sinner alla lunga era riuscito pressochè a raggiungere il suo livello sul rosso, così anche stava per per succedere, piano piano, la stessa cosa sull'erba, suo regno. Una sensazione, però sta di fatto che ha cominciato a giocare con poca leggerezza e convinzione, nonostante la situazione prima di vantaggio e poi di parità, che sono quelle che gli servono per trovare i suoi angoli micidiali.
I colpi di Sinner sono più regolari e solidi, sebbene nel tennis l'entusiasmo faccia sempre molto, necessitano di minore self-confidence. L'erba, coi suoi rimbalzi bassi e a tratti irregolari, lo svantaggia perchè gli rende un po' irregolare il tempo sul colpo.
E', soprattutto, quello che è sembrato presagire Alcaraz, pare si sia realizzato: ora sono su un livello molto simile sia sul rosso che sull'erba, e Sinner non è uno che abbia mai dato la sensazione di vivere di exploit.
Poi quando dici che su erba di base grazie ai colpi che ha è più forte di Sinner, mi sa che fai confusione tra erba e terra.
L'erba si sposa meglio con i colpi più piatti di Sinner, e se è vero che a Wimbledon Alcaraz resta sempre avanti 2-1 nel computo dei tornei vinti, allo stesso tempo con quella di oggi sulla superficie si sono sfidati 2 volte entrambe vinte da Sinner in modo piuttosto marcato.
Anche qui come detto alla vigilia di questa finale, l'erba è proprio la superficie ideale per Sinner nello asfissiare col suo ritmo indiavolato lo spagnolo togliendogli il tempo.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
Sinner a Wimbledon ha fatto anche molti gratuiti soprattutto col dritto che per il suo gioco dono molto più dannosi rispetto ad Alcaraz che spesso se glu passa il colpo ci fa il punto o quasi però. Questo ovviamente per via del rimbalzo..Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 23:52Non sono assolutamente d'accordo su nulla.herbie ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 23:23L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 2:55
In realtà Alcaraz la strategia di spingere in certi casi la seconda l'aveva già adottata nella semifinale con Fritz, strategia che nel complesso con lo statunitense aveva pagato dividendi.
Poi quando dici che su erba di base grazie ai colpi che ha è più forte di Sinner, mi sa che fai confusione tra erba e terra.
L'erba si sposa meglio con i colpi più piatti di Sinner, e se è vero che a Wimbledon Alcaraz resta sempre avanti 2-1 nel computo dei tornei vinti, allo stesso tempo con quella di oggi sulla superficie si sono sfidati 2 volte entrambe vinte da Sinner in modo piuttosto marcato.
Anche qui come detto alla vigilia di questa finale, l'erba è proprio la superficie ideale per Sinner nello asfissiare col suo ritmo indiavolato lo spagnolo togliendogli il tempo.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
Djokovic che ancora più di Sinner odia i rimbalzi irregolari e in generale fattori extra che non possono essere controllabili (tipo il vento) sui prati londinesi vi ha trionfato 7 volte.
Ma soprattutto dove mi trovo più in disaccordo è quando dici che Sinner è un giocatore che per martellare ha bisogno di una superficie che permette scambi più lunghi.
Non è così, Sinner attualmente è il migliore al mondo per distacco nella combinazione servizio-risposta, combinazione che su erba diventa ancora più decisiva.
Ma soprattutto Sinner per caratteristiche non è un giocatore con la tolleranza negli scambi accostabile a quella che avevano dei contro-attaccanti come i vari Djokovic, Nadal e Murray, al contrario Sinner è un giocatore di pressione che prova a sfondarti coi colpi d'inizio gioco.
È coi colpi d'inizio gioco non solo vi ha appena vinto Wimbledon ma lo scorso anno distrusse la concorrenza a Torino vincendo le Atp Finals senza concedere un set in tutto il torneo su di una superficie rapidissima e dove la media degli scambi era bassissima.
Sinner è un puncher del tennis, uno che per indole e caratteristiche preferisce abbreviare lo scambio.
Per questo lo si definisce un Djokovic 2.0, ovvero un giocatore plasmato sullo stile più manovratore del serbo ma con ritmi più aggressivi dandosi meno margine di errore.
Se a questo ci aggiungiamo che dispone anche di colpi più piatti rispetto all'Alcaraz della situazione, si chiude il cerchio sul come l'erba moderna sia assolutamente perfetta per esaltare le sue caratteristiche.
Troppo facile dirlo adesso post suo trionfo a Wimbledon, peccato che io le stesse cose le dissi anche alla vigilia della finale con Alcaraz, uno dei pretesti per il quale consideravo Sinner favorito.
Ognuno rimanga della propria, a me sembra semplicemente che questo Sinner abbia traslato anche sulle superfici naturali il suo dominio sul cemento, ergo, oramai parlare di superfici con lui non ha molto senso.herbie ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 18:56Sinner a Wimbledon ha fatto anche molti gratuiti soprattutto col dritto che per il suo gioco dono molto più dannosi rispetto ad Alcaraz che spesso se glu passa il colpo ci fa il punto o quasi però. Questo ovviamente per via del rimbalzo..Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 23:52Non sono assolutamente d'accordo su nulla.herbie ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 23:23
L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
Djokovic che ancora più di Sinner odia i rimbalzi irregolari e in generale fattori extra che non possono essere controllabili (tipo il vento) sui prati londinesi vi ha trionfato 7 volte.
Ma soprattutto dove mi trovo più in disaccordo è quando dici che Sinner è un giocatore che per martellare ha bisogno di una superficie che permette scambi più lunghi.
Non è così, Sinner attualmente è il migliore al mondo per distacco nella combinazione servizio-risposta, combinazione che su erba diventa ancora più decisiva.
Ma soprattutto Sinner per caratteristiche non è un giocatore con la tolleranza negli scambi accostabile a quella che avevano dei contro-attaccanti come i vari Djokovic, Nadal e Murray, al contrario Sinner è un giocatore di pressione che prova a sfondarti coi colpi d'inizio gioco.
È coi colpi d'inizio gioco non solo vi ha appena vinto Wimbledon ma lo scorso anno distrusse la concorrenza a Torino vincendo le Atp Finals senza concedere un set in tutto il torneo su di una superficie rapidissima e dove la media degli scambi era bassissima.
Sinner è un puncher del tennis, uno che per indole e caratteristiche preferisce abbreviare lo scambio.
Per questo lo si definisce un Djokovic 2.0, ovvero un giocatore plasmato sullo stile più manovratore del serbo ma con ritmi più aggressivi dandosi meno margine di errore.
Se a questo ci aggiungiamo che dispone anche di colpi più piatti rispetto all'Alcaraz della situazione, si chiude il cerchio sul come l'erba moderna sia assolutamente perfetta per esaltare le sue caratteristiche.
Troppo facile dirlo adesso post suo trionfo a Wimbledon, peccato che io le stesse cose le dissi anche alla vigilia della finale con Alcaraz, uno dei pretesti per il quale consideravo Sinner favorito.
Sinceramente non lo vedo ancora un giocatore da risposta così forte e da vincenti diretti negli scambi brevi come lo descrivi tu. Ha.un ottimo servizio ma non tra i top five del circuito. Viceversa lo vedo molto più a suo agio quando può andare sul ritmo e sulla velocità alta e costante di palla. Ciononostante la versione attuale, ulteriormente migliorata, è stata sufficiente perbattwre un Alcaraz un po' in difficoltà psicologica secondo me sull'erba. Lo sta cominciando a soffrire soprattutto da un punto di vista mentale e questo è un grande risultato.
Per me portarsi al livello di Alcaraz anche sull'erba è stata una grande impresa...