Damiano CUNEGO

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
prof
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Re: Damiano CUNEGO

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
prof ha scritto:
criab ha scritto:Passi prendere in giro Cunego .... ma arrivare a rimpiangere Ricco' ......
Anzi, se non ricordo male, il grandissimo e pompatissimo e fattissimo Riccò, in un Lombardia, dal piccolo e tanto bistrattato Cunego le ha prese.
Ma forse ricordo male io.
No, no, ricordi molto bene e, ti dirò, fu anche una bellissima vittoria. Credo che Riccò fosse al primo anno, avesse corso tutta la stagione e che, nel finale, commise i solito tragico errore dei giovani, quello di sottovalutare l'avversario.
Personalmente fui pure contento per la vittoria di Cunego.
Riccò era al secondo anno, quello della sua grande esplosione al Giro d'Italia con la vittoria alle Tre Cime di Lavaredo. :cincin:
Grazie per la precisazione: sbaglio o fu quando parti' sul San Pellegrino e fece un centinaio di km o poco meno in fuga ?
Fu un giorno un po' particolare perchè non potei vedere la tappa, ma nel pomeriggio avemmo una bella notizia, mia moglie ed io e la sera festeggiammo con champagne anche la vittoria di Riccardo. :cincin:
HOTDOG
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Re: Damiano CUNEGO

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Cunego come il Virenque del Tour 2002: allora il francese non era in forma e nelle prime salite delle tappe di montagna si staccava anche da 100 corridori oppure si staccava dalla fuga quando ci entrava (tappa di Plateau de Beille) per poi rientrare e grazie alle sue grandi doti di fondo chiudere nelle prime 20/30 posizioni, in quel Tour c'era una tappa con arrivo sul Ventoux pressochè identica a quella di quest'anno e quella tappa Virenque la vinse
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lemond
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Re: Damiano CUNEGO

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prof ha scritto:
criab ha scritto:Passi prendere in giro Cunego .... ma arrivare a rimpiangere Ricco' ......
Anzi, se non ricordo male, il grandissimo e pompatissimo e fattissimo Riccò, in un Lombardia, dal piccolo e tanto bistrattato Cunego le ha prese.
Ma forse ricordo male io.
No, no, ricordi molto bene e, ti dirò, fu anche una bellissima vittoria. Credo che Riccò fosse al primo anno, avesse corso tutta la stagione e che, nel finale, commise i solito tragico errore dei giovani, quello di sottovalutare l'avversario.
Personalmente fui pure contento per la vittoria di Cunego.
Io invece non sono mai stato arrabbiato così in vita mia, se non avessi saputo che non esiste alcun Dio, sa iddio :diavoletto: quanti "moccoli" avrei tirato, perché Riccardo, più forte e più veloce, fece di tutto per perdere quella corsa, tirando gli ultimi due Km, volata compresa. :grr: :grr: :grr:
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lemond
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Re: Damiano CUNEGO

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HOTDOG ha scritto:Cunego come il Virenque del Tour 2002: allora il francese non era in forma e nelle prime salite delle tappe di montagna si staccava anche da 100 corridori oppure si staccava dalla fuga quando ci entrava (tappa di Plateau de Beille) per poi rientrare e grazie alle sue grandi doti di fondo chiudere nelle prime 20/30 posizioni, in quel Tour c'era una tappa con arrivo sul Ventoux pressochè identica a quella di quest'anno e quella tappa Virenque la vinse
Quindi aspettiamo Cuneghin sul Ventoux, tanto più che ieri ha dimostrato di essere in grande crescita e non solo per quanto dice Peck (rientrando da solo su di un gruppo di 40/50 corridori), ma in precedenza (quando il gruppo era compatto, si era fatto vedere al comando, pensando anche alla possibilità di fare uno scatto, prima di essere preceduto da altri; comunque. :champion:
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peek
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Re: Damiano CUNEGO

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herbie ha scritto:
peek ha scritto:Cuneghin oggi in netta crescita comunque. Ha fatto una gran azione solitaria andando a riprendere la testa della corsa, poi ha pagato un po' nell'ultima salita, ad ogni modo 12 posizioni guadagnate.
Adesso inizierà una grande sfida con Malacarne per essere il numero uno degli italiani. E' una classifica che sente molto.
non credo che gli faccia molto piacere tenere presente questa "classifica".... :(
No, guarda che ci tiene ad essere il primo degli italiani. Anche l'altra volta con Basso fece un bel duello. Certo, l'altra volta si parlava di top 10 adesso di top 30, ma insomma, i tempi sono cambiati per tutti, e non in meglio.
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Re: Damiano CUNEGO

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nino58 ha scritto:
peek ha scritto: Adesso inizierà una grande sfida con Malacarne per essere il numero uno degli italiani. E' una classifica che sente molto.
Che pensasse ad una tappa, che è ora.
Anche se non ci dovesse riuscire.
Ca vas sans dire ..., però non credo che possa vincere una tappa. Una fuga che dovesse arrivare al traguardo dovrebbe avere almeno una decina di componenti, difficile che non ci sia nessuno tra i dieci in grado di batterlo. Poi nelle fughe, si sa, è anche questione di fortuna perciò incrociamo le dita.
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Emit Flesti
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Re: Damiano CUNEGO

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peek ha scritto:
nino58 ha scritto:
peek ha scritto: Adesso inizierà una grande sfida con Malacarne per essere il numero uno degli italiani. E' una classifica che sente molto.
Che pensasse ad una tappa, che è ora.
Anche se non ci dovesse riuscire.
Ca vas sans dire ..., però non credo che possa vincere una tappa. Una fuga che dovesse arrivare al traguardo dovrebbe avere almeno una decina di componenti, difficile che non ci sia nessuno tra i dieci in grado di batterlo. Poi nelle fughe, si sa, è anche questione di fortuna perciò incrociamo le dita.
Concordo: non sarà facile, ma proprio per questo tenterei qualcosa anche in questa pessima settimana di "piattume" che ci attende, senza aspettare le Alpi...
"Il tempo è un servo, se tu sei il suo padrone. Il tempo è il tuo dio, se tu sei il suo cane. Noi siamo i creatori del tempo, le vittime del tempo e gli assassini del tempo [...] Il tempo è senza tempo..."
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Bitossi
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Re: Damiano CUNEGO

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Mah, a me sembra semplicemente una storia che si ripete ormai da troppo tempo, un po' nevroticamente, se devo essere sincero.

Mi riferisco al cambio di obiettivi in corsa, anzi direi alla poca chiarezza di obiettivi prima, durante e spesso anche dopo una competizione (ovvero, non riuscire neppure a giudicare obiettivamente come si è andati... :D ).
Quel che non mi è chiaro è se questo giochino delle tre carte proviene principalmente dallo stesso interessato, dal suo entourage o da chi ne scrive a sproposito, non avendo niente di meglio da fare.

Un esempio tipico, relativo al presente Tour, potrebbe essere esteso ad altre gare e pure alle stagioni nel loro complesso:

- Si corre per curare la classifica.
- Quando la classifica diventa una chimera, allora si corre per vincere una tappa (l'ordine di questi primi due obiettivi è intercambiabile, alla bisogna... :diavoletto: ).
- Quando la tappa diventa una chimera (non crederemo mica che Damiano possa davvero vincere una tappa in questo Tour? Su, siamo seri...), allora l'obiettivo diventa essere il primo degli italioti in Place de la Concorde (chissà perché, questo ripiego mi suona falso e pure un po' provincialotto... :fischio: ).
- Comunque, se la cosa non dovesse riuscire, allora c'è sempre il merito di essere il primo della squadra a svegliarsi alla mattina.
- Se poi si scopre che c'è qualcuno più mattiniero, c'è sempre la possibilità di vincere il torneo di briscola a coppie, la sera prima di andare a coricarsi.
- Se il torneo di briscola lo vince la coppia Niemiec-Serpa (si sa che barano...), allora tutto viene rimandato al 2014.

E comunque: prendere 7 minuti è meglio di prenderne 14, che a sua volta è meglio di prenderne 28. Se la cose accadono nell'ordine giusto, si parla di "grande miglioramento".

Alla prossima gara/stagione, si ricomincia da capo.


Ora, la domanda è molto semplice: esiste qualche altro atleta al mondo per il quale si assiste, nella valutazione delle aspettative e degli effettivi risultati, ad un tale carosello? La risposta la do io: non esiste.
Sul perché questo invece accada per il nostro, con sconcerto sempre maggiore per gli osservatori neutrali, ai posteri l'ardua sentenza... :(
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lemond
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Re: Damiano CUNEGO

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Bitossi ha scritto:Mah, a me sembra semplicemente una storia che si ripete ormai da troppo tempo, un po' nevroticamente, se devo essere sincero.

Mi riferisco al cambio di obiettivi in corsa, anzi direi alla poca chiarezza di obiettivi prima, durante e spesso anche dopo una competizione (ovvero, non riuscire neppure a giudicare obiettivamente come si è andati... :D ).
Quel che non mi è chiaro è se questo giochino delle tre carte proviene principalmente dallo stesso interessato, dal suo entourage o da chi ne scrive a sproposito, non avendo niente di meglio da fare.

Un esempio tipico, relativo al presente Tour, potrebbe essere esteso ad altre gare e pure alle stagioni nel loro complesso:

- Si corre per curare la classifica.
- Quando la classifica diventa una chimera, allora si corre per vincere una tappa (l'ordine di questi primi due obiettivi è intercambiabile, alla bisogna... :diavoletto: ).
- Quando la tappa diventa una chimera (non crederemo mica che Damiano possa davvero vincere una tappa in questo Tour? Su, siamo seri...), allora l'obiettivo diventa essere il primo degli italioti in Place de la Concorde (chissà perché, questo ripiego mi suona falso e pure un po' provincialotto... :fischio: ).
- Comunque, se la cosa non dovesse riuscire, allora c'è sempre il merito di essere il primo della squadra a svegliarsi alla mattina.
- Se poi si scopre che c'è qualcuno più mattiniero, c'è sempre la possibilità di vincere il torneo di briscola a coppie, la sera prima di andare a coricarsi.
- Se il torneo di briscola lo vince la coppia Niemiec-Serpa (si sa che barano...), allora tutto viene rimandato al 2014.

E comunque: prendere 7 minuti è meglio di prenderne 14, che a sua volta è meglio di prenderne 28. Se la cose accadono nell'ordine giusto, si parla di "grande miglioramento".

Alla prossima gara/stagione, si ricomincia da capo.


Ora, la domanda è molto semplice: esiste qualche altro atleta al mondo per il quale si assiste, nella valutazione delle aspettative e degli effettivi risultati, ad un tale carosello? La risposta la do io: non esiste.
Sul perché questo invece accada per il nostro, con sconcerto sempre maggiore per gli osservatori neutrali, ai posteri l'ardua sentenza... :(
Che dire di te Lorenzo? Oltre che sei di gran lunga il migliore? :) :D :crazy: :diavoletto: :drool: :clap:
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Re: Damiano CUNEGO

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Bitossi ha scritto:Mi riferisco al cambio di obiettivi in corsa, anzi direi alla poca chiarezza di obiettivi prima, durante e spesso anche dopo una competizione (ovvero, non riuscire neppure a giudicare obiettivamente come si è andati... :D ).
:clap:
Infatti è ciò che mi sono chiesto (ed ho chiesto) fin da principio[*] e purtroppo, almeno per ora, è andata come temevo. Per carità mancano 2 settimane e probabilmente occasioni vere non ne avrebbe avute sinora, però...

[*]
eliacodogno ha scritto:Gli obiettivi che si è posto in questo Tour quali sono? Questo per me è un aspetto oscuro (e lo è in quasi tutte le corse a tappe cui partecipa Damiano da molti anni)
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Diciamo che tra lui e Anton è una bella lotta ..
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bartoli ha scritto:Diciamo che tra lui e Anton è una bella lotta ..
Bella lotta per cosa? Non capisco. :dubbio:
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Re: Damiano CUNEGO

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lemond ha scritto:
bartoli ha scritto:Diciamo che tra lui e Anton è una bella lotta ..
Bella lotta per cosa? Non capisco. :dubbio:
Che qua in Spagna c'è un trattamento simile per il basco ed i risultati dei due si assomigliano
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bartoli ha scritto:Che qua in Spagna c'è un trattamento simile per il basco ed i risultati dei due si assomigliano
Cacchio se Cunego fosse andato sabato come (ma anche un po' peggio) di Anton ci sarebbe di che stare molto allegri...poi forse i fan di Anton sono particolarmente esigenti :)
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Il CV peró è fin troppo differente.
Quando anton avrà vinto un GT e qualche classica, potrà trovarsi negli stessi problemi...
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Re: Damiano CUNEGO

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bartoli ha scritto:
lemond ha scritto:
bartoli ha scritto:Diciamo che tra lui e Anton è una bella lotta ..
Bella lotta per cosa? Non capisco. :dubbio:
Che qua in Spagna c'è un trattamento simile per il basco ed i risultati dei due si assomigliano
Ah, ora ho capito, però io ho visto tutte le immagini proposte nei vari giorni di corsa importante (le tappe per velocisti non mi interessano) e Anton l'ò visto spesso provare, mentre Cuneghin l'unica volta che l'ò sentito rammentare in corsa è quando ha forato. In classifica poi, mi pare ci sia una discreta differenza (per ora)

19. ESPANTON Igor 111 EUSKALTEL - EUSKADI 37h 05' 58'' + 06' 40''

38. ITACUNEGO Damiano 141 LAMPRE - MERIDA 37h 21' 48'' + 22' 30''

Quasi un quarto d'ora, non mi pare così poco.
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Re: Damiano CUNEGO

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cauz. ha scritto:Il CV peró è fin troppo differente.
Quando anton avrà vinto un GT e qualche classica, potrà trovarsi negli stessi problemi...
Anton ormai la sua grande occasione l'à persa (per sfortuna), così come accadde a P.Simon nell'ottantatré. :(
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Re: Damiano CUNEGO

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Bitossi ha scritto:Mah, a me sembra semplicemente una storia che si ripete ormai da troppo tempo, un po' nevroticamente, se devo essere sincero.

Mi riferisco al cambio di obiettivi in corsa, anzi direi alla poca chiarezza di obiettivi prima, durante e spesso anche dopo una competizione (ovvero, non riuscire neppure a giudicare obiettivamente come si è andati... :D ).
Quel che non mi è chiaro è se questo giochino delle tre carte proviene principalmente dallo stesso interessato, dal suo entourage o da chi ne scrive a sproposito, non avendo niente di meglio da fare.

Un esempio tipico, relativo al presente Tour, potrebbe essere esteso ad altre gare e pure alle stagioni nel loro complesso:

- Si corre per curare la classifica.
- Quando la classifica diventa una chimera, allora si corre per vincere una tappa (l'ordine di questi primi due obiettivi è intercambiabile, alla bisogna... :diavoletto: ).
- Quando la tappa diventa una chimera (non crederemo mica che Damiano possa davvero vincere una tappa in questo Tour? Su, siamo seri...), allora l'obiettivo diventa essere il primo degli italioti in Place de la Concorde (chissà perché, questo ripiego mi suona falso e pure un po' provincialotto... :fischio: ).
- Comunque, se la cosa non dovesse riuscire, allora c'è sempre il merito di essere il primo della squadra a svegliarsi alla mattina.
- Se poi si scopre che c'è qualcuno più mattiniero, c'è sempre la possibilità di vincere il torneo di briscola a coppie, la sera prima di andare a coricarsi.
- Se il torneo di briscola lo vince la coppia Niemiec-Serpa (si sa che barano...), allora tutto viene rimandato al 2014.

E comunque: prendere 7 minuti è meglio di prenderne 14, che a sua volta è meglio di prenderne 28. Se la cose accadono nell'ordine giusto, si parla di "grande miglioramento".

Alla prossima gara/stagione, si ricomincia da capo.


Ora, la domanda è molto semplice: esiste qualche altro atleta al mondo per il quale si assiste, nella valutazione delle aspettative e degli effettivi risultati, ad un tale carosello? La risposta la do io: non esiste.
Sul perché questo invece accada per il nostro, con sconcerto sempre maggiore per gli osservatori neutrali, ai posteri l'ardua sentenza... :(
Beh, però fai un ritratto caricaturale di questa situazione:
succede milioni di volte che un ciclista fa un GT per la classifica, poi prende un quarto d'ora e allora decide di concentrarsi su una tappa, non è una cosa che ha il copyright di Cuneghin;
poi si sa, già ad inizio tour si poteva facilmente reputare una vittoria di tappa come un'eventualità più improbabile di una top 15, ora il fatto di aver fallito l'obiettivo classifca non è che renda l'altro obiettivo più facilmente raggiungibile;
la classifica degli italiani è una cosa che alcuni tifosi guardano (a me non frega niente, ma questo è irrilevante), i media poi lo ripetono: "il primo degli italiani è ..." e allora in mancanza d'altro uno cerca di primeggiare almeno in questo ambito (lo diceva anche il Principe, quando lo lasciavano ancora scrivere sul forum, che gran parte del successo di Cuneghin era un successo essenzialmente mediatico);
il fatto che prendere 7 minuti sia meglio che prenderne 14, e poi 28, 56, 112, 224 ... direi che non ha bisogno di dimostrazioni

Certo, quest'anno è un po' appannato, non è il Cunego brillante degli anni scorsi, però magari potrebbe andare in crescendo nella seconda parte del tour e anche nella seconda parte della stagione, una pedina importante per Bettini.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Damiano CUNEGO

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Bitossi ha scritto:Mah, a me sembra semplicemente una storia che si ripete ormai da troppo tempo, un po' nevroticamente, se devo essere sincero.

Mi riferisco al cambio di obiettivi in corsa, anzi direi alla poca chiarezza di obiettivi prima, durante e spesso anche dopo una competizione (ovvero, non riuscire neppure a giudicare obiettivamente come si è andati... :D ).
Quel che non mi è chiaro è se questo giochino delle tre carte proviene principalmente dallo stesso interessato, dal suo entourage o da chi ne scrive a sproposito, non avendo niente di meglio da fare.

Un esempio tipico, relativo al presente Tour, potrebbe essere esteso ad altre gare e pure alle stagioni nel loro complesso:

- Si corre per curare la classifica.
- Quando la classifica diventa una chimera, allora si corre per vincere una tappa (l'ordine di questi primi due obiettivi è intercambiabile, alla bisogna... :diavoletto: ).
- Quando la tappa diventa una chimera (non crederemo mica che Damiano possa davvero vincere una tappa in questo Tour? Su, siamo seri...), allora l'obiettivo diventa essere il primo degli italioti in Place de la Concorde (chissà perché, questo ripiego mi suona falso e pure un po' provincialotto... :fischio: ).
- Comunque, se la cosa non dovesse riuscire, allora c'è sempre il merito di essere il primo della squadra a svegliarsi alla mattina.
- Se poi si scopre che c'è qualcuno più mattiniero, c'è sempre la possibilità di vincere il torneo di briscola a coppie, la sera prima di andare a coricarsi.
- Se il torneo di briscola lo vince la coppia Niemiec-Serpa (si sa che barano...), allora tutto viene rimandato al 2014.

E comunque: prendere 7 minuti è meglio di prenderne 14, che a sua volta è meglio di prenderne 28. Se la cose accadono nell'ordine giusto, si parla di "grande miglioramento".

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Ora, la domanda è molto semplice: esiste qualche altro atleta al mondo per il quale si assiste, nella valutazione delle aspettative e degli effettivi risultati, ad un tale carosello? La risposta la do io: non esiste.
Sul perché questo invece accada per il nostro, con sconcerto sempre maggiore per gli osservatori neutrali, ai posteri l'ardua sentenza... :(
Stavo per andare a dormire, quando ho deciso di dare l'ultima occhiata al forum e mi sono imbattuto in questo post! Bitossi, grazie mille per risate che mi hai fatto fare, anche se c'è da dire che quello che ha disegnato è un ritratto assolutamente fedele della realtà e quindi molto serio. Ma allo stesso tempo non può non suscitare l'ilarità di chi lo legge facendolo morire dalle risate :D :clap: :clap: :clap:

ps: grazie anche a Cunego, che con la sua sola presenza ci offre tutte queste opportunità di sollazzo. :diavoletto:
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Bitossi
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Re: Damiano CUNEGO

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peek ha scritto: Beh, però fai un ritratto caricaturale di questa situazione:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:Bitossi, grazie mille per risate che mi hai fatto fare, anche se c'è da dire che quello che ha disegnato è un ritratto assolutamente fedele della realtà e quindi molto serio.
Vogliamo usare questi due esempi per confermare la massima che il mondo è bello perché è vario? :D
(Però magari aggiungiamo anche che scherzando spesso si riesce ad analizzare in modo serio degli aspetti anomali della realtà?)

Peek, solo alcune piccole precisazioni: la prima, a scanso di equivoci, è che in quelli che "non hanno niente di meglio da fare" non includevo te ed altri che scrivono seriamente sull'argomento, come ad esempio Brogno.

La seconda e più importante sta nel fatto che questo atteggiamento, come da premessa, va avanti da troppo tempo; l'esempio del Tour in corso era, appunto, solo un esempio (l'ennesimo) di un giustificazionismo vagamente berlusconiano, che secondo me non ha riscontri nel tifo per altri campioni.
Ho la presunzione di dire che la stragrande maggioranza dei tifosi di altri ammetterebbero sinceramente "NON VA", in una situazione simile per il loro beniamino. Senza contare che, ripeto, qui siamo alla x elevato alla ennesima volta/gara/stagione che si manifesta un'evidente insufficienza di prestazioni, oltre che di risultati. E quindi la sproporzione tra il "molto rumore" ed il nulla che quasi sempre ne consegue risulta evidente a chiunque abbia un minimo di obiettività. E notare che tralascio il giustificazionismo complottista più o meno doping-oriented, che fornisce materiale satirico troppo facile.
In questa luce, quello che tu principescamente definisci un successo mediatico, ai miei occhi è persino un difetto in più: sarò all'antica, ma per me conta la sostanza. Non credo che ciò sia dovuto al fatto di appartenere ad una generazione più capace di analizzare e criticare i trabocchetti mediatici: gli strumenti critici sono probabilmente molto più accessibili adesso. Quello che accade intorno a Damiano travalica le sue prestazioni, il suo essere o no un esempio nello sport e nella vita, sempre che questo sia un dato il cui valore debba essere tenuto in considerazione in questo tipo di valutazioni.
Qualche tempo fa ne avevamo anche trovato la definizione: si tratta di un MEDIA CIRCUS.Il problema è che i Media Circus si creano di solito intorno a personaggi/oggetti/storie di scarso valore intrinseco. E' un modo come un altro per massimizzare i profitti, a ben vedere.
(a prop, per puntualizzare anche se forse non ce ne sarebbe bisogno: il Prince non si è "lasciato scrivere" da solo, in questo forum... :diavoletto: )

Però, se vogliamo rimanere ancora un po' nello scherzo, segnalo due sintomi recenti dello scricchiolio di questa strategia: c'è un barista famoso tra i ciclisti della mia zona, che spesso si ferma a parlare coi clienti interessati delle sue imprese da dilettante, e a volte il discorso cade sul ciclismo attuale. Recentemente l'ho sentito dire: "Ma quel là el ciapa un milion a l'ann pe' fà cossè?" (Trad. "Ma quello prende un milione all'anno per cosa?" :D ). Un'altra volta un meccanico che conosco mi ha chiesto: "Come si chiama quel ciclista che ogni volta che perde dice 'Domani è un altro giorno'?" :fischio:

Infine, sempre perché sono all'antica, per me se uno un giorno prende 14 minuti ha fatto cacare; se il giorno dopo ne prende 7, ha fatto cacare lo stesso, solo un po' meno.
I "grandi miglioramenti" sono un'altra cosa. Per la felicità di lemond, mi viene in mente il Tour di Gimondi del 1967, quello in cui avrebbe potuto realizzare l'accoppiata col Giro. Tra cacarelle e fughe bidone, prese qualcosa di simile a livello di distacchi. Durante ed in seguito, vinse comunque due belle tappe di montagna. Magari questo si può definire "grande miglioramento", visto che tra l'altro finì comunque 7° in classifica?

Ok, stiamo parlando di obiettivi diversi, di campioni diversi, di epoche diverse, e soprattutto forse di qualcosa di estraneo ai MEDIA CIRCUS odierni... ;)
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Re: Damiano CUNEGO

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Bitossi ha scritto:La seconda e più importante sta nel fatto che questo atteggiamento, come da premessa, va avanti da troppo tempo; l'esempio del Tour in corso era, appunto, solo un esempio (l'ennesimo) di un giustificazionismo vagamente berlusconiano, che secondo me non ha riscontri nel tifo per altri campioni.
Ho la presunzione di dire che la stragrande maggioranza dei tifosi di altri ammetterebbero sinceramente "NON VA", in una situazione simile per il loro beniamino.
Cunego a questo Tour non va, dopo il Delfinato mi attendevo da lui prestazioni quantomeno a ridosso della top ten e migliori di quelle del Giro 2012, dove è arrivato 6° ma aveva a inizio corsa 20 corridori superiori a lui che poi sono diminuiti strada facendo, invece va come alla Vuelta 2012 se non peggio e domenica è arrivato 32° invece di 59° solo perchè quella di Bagneres de Bigorre era una tappa molto più adatta alle sue caratteristiche di fondista rispetto a quella di Ax 3 Domaines, altrimenti sarebbe arrivato di nuovo 59° o giù di lì
Bitossi ha scritto:Senza contare che, ripeto, qui siamo alla x elevato alla ennesima volta/gara/stagione che si manifesta un'evidente insufficienza di prestazioni, oltre che di risultati. E quindi la sproporzione tra il "molto rumore" ed il nulla che quasi sempre ne consegue risulta evidente a chiunque abbia un minimo di obiettività. E notare che tralascio il giustificazionismo complottista più o meno doping-oriented, che fornisce materiale satirico troppo facile.
su questa seconda parte però ho da eccepire nel senso che quella che viene definita ''evidente insufficienza di prestazioni'' viene riscontrata anche quando non c'è affatto, ad esempio nel 2012 Cunego è arrivato 2° al Gp Lugano, 13° alla Parigi-Nizza perdendo un posto nei primi 6-7 per via di un ventaglio, 6° al Giro di Catalogna, 4° al Giro dei Paesi Baschi, 2° con una vittoria di tappa al Giro del Trentino e 6° al Giro ed era nella top ten della classifica World Tour e non mi si può dire che si tratta di risultati deludenti, o ancora al Tour 2010 Cunego in 5 tappe di montagna è arrivato nei primi 13 e nel definire quel Tour deludente non si tiene conto che Cunego aveva fatto prima il Giro e quasi tutti quelli che avevano fatto il Giro 2010 e poi il Tour sono andati peggio di lui e così via
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Brogno
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Re: Damiano CUNEGO

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HOTDOG ha scritto:
Bitossi ha scritto:Senza contare che, ripeto, qui siamo alla x elevato alla ennesima volta/gara/stagione che si manifesta un'evidente insufficienza di prestazioni, oltre che di risultati. E quindi la sproporzione tra il "molto rumore" ed il nulla che quasi sempre ne consegue risulta evidente a chiunque abbia un minimo di obiettività. E notare che tralascio il giustificazionismo complottista più o meno doping-oriented, che fornisce materiale satirico troppo facile.
su questa seconda parte però ho da eccepire nel senso che quella che viene definita ''evidente insufficienza di prestazioni'' viene riscontrata anche quando non c'è affatto, ad esempio nel 2012 Cunego è arrivato 2° al Gp Lugano, 13° alla Parigi-Nizza perdendo un posto nei primi 6-7 per via di un ventaglio, 6° al Giro di Catalogna, 4° al Giro dei Paesi Baschi, 2° con una vittoria di tappa al Giro del Trentino e 6° al Giro ed era nella top ten della classifica World Tour e non mi si può dire che si tratta di risultati deludenti, o ancora al Tour 2010 Cunego in 5 tappe di montagna è arrivato nei primi 13 e nel definire quel Tour deludente non si tiene conto che Cunego aveva fatto prima il Giro e quasi tutti quelli che avevano fatto il Giro 2010 e poi il Tour sono andati peggio di lui e così via
Condivido entrambi, però Hotdog, ne converrai che come risultati, e di conseguenza come aspettative, siamo decisamente in calando, non per niente sei dovuto arrivare sino al 2010 per scrivere 4 righe di risultati di Damiano. Lo dico perchè probabilmente qualche colpetto lo darà anche in questo Tour, però ciò non deve servire a nascondere il fatto che il trend è decisamente poco bello: se basta un colpetto da primi 5 in una tappa per far dormire poi sonni tranquilli (non a te, ma in generale) allora non si arriverà mai a pensare che forse c'è qualcosa di netto da cambiare per provare a tornare competitivi per davvero (sempre che sia possibile..)..
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018

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Frigo
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Re: Damiano CUNEGO

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Spesso le delusioni o i giudizi negativi dipendono molto dalle aspettative che hai su un corridore:stiamo parlando di un campione (o ex ,fate come volete) che fino al 2008 era tra i top mondiali.Uno che vinse il Giro a 23 anni e 4 tappe,3 Lombardia,1 Amstel,2° ad un mondiale.Eppure non è più riuscito a salire su un podio di un GT,nè a vincere tappe al Giro e Tour,nè altre gare importanti.
Resta un mistero.
HOTDOG
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Re: Damiano CUNEGO

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il 2011 non l'ho citato in quanto non è stato deludente, lì Cunego è andato male sulle Ardenne ma per problemi fisici e non ha neppure partecipato al Lombardia ma sempre per problemi fisici, poi per il resto della stagione era davanti
donchisciotte
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Re: Damiano CUNEGO

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Bitossi :clap: :clap: :clap: :clap:
Comunque, a chi gioverebbe cambiare qualcosa? Cunego, nonostante sia da tempo a un livello medio-basso, guadagna, nella sua Lugano, cifre da capogiro, i tifosi danno un senso alla vita, pensano di stare combattendo contro lo sporco mondo del doping, hanno un posto nel mondo.
I giornali ( quelli che leggo) se ne occupano poco, finiti i tempi del 2004 in cui fu oggetto di un pompaggio mediatico unico e i cui effetti ancora ci sono benché parecchio appannati dalle prestazioni.
Gli altri, quelli che non lo sopportano e quelli che hanno un atteggiamento neutro, si divertono molto e, del resto, sono i suoi stessi tifosi estremi a farlo diventare caricaturale, proprio perché serve sentirsi al centro di un assedio, di oscure manovre, serve per dare senso alla vita, avere un posto nel mondo ( quello dei giusti e pii ecc.) ecc.
E, quindi, a che servirebbe che Cunego vincesse? A niente. Fa comodo a tutti.
Ah, Principe mi segnala su fb che il luogo che qua non si può nominare è stato hackerato ( qualsiasi cosa significhi) e è chiuso. Senz'altro è colpa del complotto contro di lui, forse anche di cicloweb, vai a sapere.
Dove lo trovi un altro così?
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lemond
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Re: Damiano CUNEGO

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donchisciotte ha scritto:Ah, Principe mi segnala su fb che il luogo che qua non si può nominare è stato hackerato ( qualsiasi cosa significhi) e è chiuso. Senz'altro è colpa del complotto contro di lui, forse anche di cicloweb, vai a sapere.
Dove lo trovi un altro così?
Da nessuna parte, quando è nato ... hanno buttato via lo stampo. :diavoletto: :crazy: :clap:
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galliano
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Re: Damiano CUNEGO

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peek ha scritto: poi si sa, già ad inizio tour si poteva facilmente reputare una vittoria di tappa come un'eventualità più improbabile di una top 15, ora il fatto di aver fallito l'obiettivo classifca non è che renda l'altro obiettivo più facilmente raggiungibile;
la classifica degli italiani è una cosa che alcuni tifosi guardano (a me non frega niente, ma questo è irrilevante), i media poi lo ripetono: "il primo degli italiani è ..." e allora in mancanza d'altro uno cerca di primeggiare almeno in questo ambito (lo diceva anche il Principe, quando lo lasciavano ancora scrivere sul forum, che gran parte del successo di Cuneghin era un successo essenzialmente mediatico);
il fatto che prendere 7 minuti sia meglio che prenderne 14, e poi 28, 56, 112, 224 ... direi che non ha bisogno di dimostrazioni

Certo, quest'anno è un po' appannato, non è il Cunego brillante degli anni scorsi, però magari potrebbe andare in crescendo nella seconda parte del tour e anche nella seconda parte della stagione, una pedina importante per Bettini.
ma quel successo mediatico è ancora presente o possiamo ormai considerarlo un ricordo del passato?
Senza polemica mi chiedo: con lo stipendio che la Lampre passa a Cunego, quali altri ciclisti, nel panorama italiano/internazionale potrebbe permettersi?
mi fate qualche esempio, tanto per capire se il gioco della Lampre vale la candela.

Probabilmente ha ancora ragione il Prince a sostenere che, bene o male Cunego, è ancora il ciclista italiano più conveniente nel rapporto notorietà/prezzo. Sopratutto per il respiro quasi esclusivamente nazionale degli sponsor che girano nel ciclismo nostrano.
E questo la dice lunghissima su quanto siamo ridotti male in Italia. Proprio malissimo.
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Brogno
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Re: Damiano CUNEGO

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galliano ha scritto: ma quel successo mediatico è ancora presente o possiamo ormai considerarlo un ricordo del passato?
Senza polemica mi chiedo: con lo stipendio che la Lampre passa a Cunego, quali altri ciclisti, nel panorama italiano/internazionale potrebbe permettersi?
mi fate qualche esempio, tanto per capire se il gioco della Lampre vale la candela.

Probabilmente ha ancora ragione il Prince a sostenere che, bene o male Cunego, è ancora il ciclista italiano più conveniente nel rapporto notorietà/prezzo. Sopratutto per il respiro quasi esclusivamente nazionale degli sponsor che girano nel ciclismo nostrano.
E questo la dice lunghissima su quanto siamo ridotti male in Italia. Proprio malissimo.
Su questo mi sento di dissentire, per varie ragioni. Certo al prossimo rinnovo magari la Merida si fa due conti in tasca, soprattutto se i risultati sono quelli che sono, però (come forse ho già espresso, in questo caso mi scuso) lo stipendio non è sempre correlato ai risultati che uno consegue, ma più nello specifico a quanto vuole investire lo sponsor sul corridore x, per motivi che sono essere i più vari e anche strampalati, magari entra Y e decide di investire su i ciclisti biondi, chi può dirgli di non farlo. Evidentemente Merida si è fatta un calcolo di convenienza (o forse ha solo deciso di investire su i ciclisti biondi :diavoletto: )..
C'è da dire che comunque l'articoletto su Cunego, la critica, la speranza, quel che si voglia, non manca mai..eppure non vince qualcosa di importante da un bel pezzo..quindi evidentemente qualche tornaconto lo da.. :sedia:
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galliano
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Re: Damiano CUNEGO

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E infatti è quello che penso pure io, non per niente davo ragione a Prince.
Nel rapporto notorietà/visibilità vs costo ingaggio probabilmente Cunego alla lampre conviene.
Fossimo in un altro paese dove il ciclismo non è sotto narcosi come in Italia, Cunego farebbe fatica a raggranellare un terzo di quelle che percepisce.
Mont Ventoux
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Re: Damiano CUNEGO

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Va detto che l'indecisione fra puntare alle tappe o alla classifica al Tour de France fa parte della più grande indecisione fra l'essere uomo da gare in linea o da gare a tappe.
In un ciclismo molto specialistico la scelta non scegliere forse non se la potrebbero permettere neanche dei campioni molto più forti di Cunego. Cunego tuttavia in questo momento è un regolarista in grado di poter aspirare solamente, anche quando è al meglio, ad un piazzamento di rincalzo nella classifica generale di un grande giro. Allo stesso tempo, avendo perso la grande brillantezza negli arrivi che aveva ai suoi esordi, non può aspirare a vincere una corsa in linea in cui debba scontrarsi con i big, con uno come Sagan, con Gilbert (quando era Gilbert) o altri che siano al meglio della condizione.

Il grande equivoco è quindi questo, ed è strano che non lo abbiano mai detto neanche i commentatori rai del Tour in tutti i questi anni. I Cassani o i Conti che puntualmentej ricordano che è meglio cercare di vincere una tappa piuttosto che correre per l'ottavo posto in classifica, quasi fosse facile vincere una tappa al Tour (è difficile quasi come vincere una grande classica in realtà). Senza ricordare che in diversi Tour del passato Cunego ci ha anche provato a vincere tappe ma è stato battuto in volata da Fedrigo o altri.
Poi secondo me ci sarebbe pure da discutere se sia meglio vivere nella chimera della vittoria di tappa piuttosto che fare sesti in classifica come Cunego fece due anni fa.
Per me non c'è dubbio che sia preferibile la seconda ipotesi.
HOTDOG
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Re: Damiano CUNEGO

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ma si può sapere quanto cavolo è lo stipendio di Cunego e quanto è quello degli altri corridori? perchè a dirlo così sa tanto di leggenda metropolitana, parliamo della Lampre-Merida che ha un budget probabilmente più basso di quello di squadre non del World Tour
dietzen
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Re: Damiano CUNEGO

Messaggio da leggere da dietzen »

galliano ha scritto:E infatti è quello che penso pure io, non per niente davo ragione a Prince.
Nel rapporto notorietà/visibilità vs costo ingaggio probabilmente Cunego alla lampre conviene.
Fossimo in un altro paese dove il ciclismo non è sotto narcosi come in Italia, Cunego farebbe fatica a raggranellare un terzo di quelle che percepisce.
infatti cunego è ancora fra i ciclisti più popolari in italia, quindi il suo ingaggio comunque conviene, soprattutto se si tratta di sponsor italiani (e comunque a parte questa stagione dove pare in netto calo, in quelle passate portava risultati e punti). ricordo che bugno a fine carriera era ancora uno dei corridori più pagati del plotone, nonostante i tempi d'oro fossero passati da un pezzo.
credo che negli ultimi anni questa situazione gli abbia anche precluso avventure in altri team (che a mio parere sarebbero servite assai). se non ricordo male nel 2010, quando era in scadenza con la lampre, un paio di squadre straniere avrebbero voluto prenderlo, ma gli offrirono cifre più basse (tipo la metà) e lui preferì restare in lampre.
HOTDOG ha scritto:ma si può sapere quanto cavolo è lo stipendio di Cunego e quanto è quello degli altri corridori? perchè a dirlo così sa tanto di leggenda metropolitana, parliamo della Lampre-Merida che ha un budget probabilmente più basso di quello di squadre non del World Tour
dovrebbe essere sugli 800mila...
Strong
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Re: Damiano CUNEGO

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non vogli entrare stabilmente in questa polemica sterile perchè non ne ho le forze (negli ultimi mesi mi sto allenando duramente ed ho l'ematocrito molto basso)

classifica uci 2012 (da uci.ch)

21. Cunego 184
22. Scarponi 184

24. Evans 182
37. Cancellara 134
46. Gilbert 112
64. Porte 82


sembra si sia messo dietro nomi pesanto che rischiano di avere ingaggi più alti del suo
(dico sembra perchè io questi punteggi non li ho ancora capiti)
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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nino58
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Re: Damiano CUNEGO

Messaggio da leggere da nino58 »

Strong ha scritto:non vogli entrare stabilmente in questa polemica sterile perchè non ne ho le forze (negli ultimi mesi mi sto allenando duramente ed ho l'ematocrito molto basso)

classifica uci 2012 (da uci.ch)

21. Cunego 184
22. Scarponi 184

24. Evans 182
37. Cancellara 134
46. Gilbert 112
64. Porte 82


sembra si sia messo dietro nomi pesanto che rischiano di avere ingaggi più alti del suo
(dico sembra perchè io questi punteggi non li ho ancora capiti)
L'ennesima dimostrazione di quanto siano fasulle le classifiche UCI.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Salvatore77
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Re: Damiano CUNEGO

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Mont Ventoux ha scritto:Va detto che l'indecisione fra puntare alle tappe o alla classifica al Tour de France fa parte della più grande indecisione fra l'essere uomo da gare in linea o da gare a tappe
....

Poi secondo me ci sarebbe pure da discutere se sia meglio vivere nella chimera della vittoria di tappa piuttosto che fare sesti in classifica come Cunego fece due anni fa.
Per me non c'è dubbio che sia preferibile la seconda ipotesi.
Secondo me, vincere una tappa non è tanto semplice, se togliamo le cronometro e le tappe per velocisti, non rimangono molte occasioni e comunque a puntare sui traguardi parziali sono in tanti, senza contare sull'aspetto fortuna come componente essenziale. Se un corridore ha una buona forma da puntare ad una discreta classifica, fa bene a puntare alla classifica, dove bene o male se hai la gamba non ti sfugge il piazzamento che ti compete. Fare la classifica significa stare sempre con i primi, sempre inquadrato e questo fa bene agli sponsors, sempre intervistato, poi magari sei il primo della tua nazione allora tutti ne parlano sia giornali e la tv, per cui stare nei 10 della classifca del Tour (non del Giro) ha un ritorno decisamente superiore ad una tappa (sempre se ti riesce).
Mi sembra Gianni Mura disse pochi giorni fà, che al Tour conta solo il podio, dal quarto posto in giù conta più una tappa. Io non sono assolutamente daccordo.
Poi sta cosa di Cunego che a priori doveva staccarsi per uscire di classifica per puntare poi alle tappe. Dopo tutto dopo la prima salita della prima tappa di salita Damiano ha capito di non essere in grado di fare una buona classifica, quindi non è che ha perso delle opportunità di vincere tappe.
Nei fatti al Tour almeno 40 corridori alla vigilia puntano alla classifica nei top ten, nella prima settimana 5/6 cadono, la prima tappa di salite ne sentenzia almeno una buona ventina, per cui se uno ha la gamba nei 10 ci va, perchè Cunego non doveva provarci ?
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Re: Damiano CUNEGO

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Salvatore77 ha scritto: Poi sta cosa di Cunego che a priori doveva staccarsi per uscire di classifica per puntare poi alle tappe. Dopo tutto dopo la prima salita della prima tappa di salita Damiano ha capito di non essere in grado di fare una buona classifica, quindi non è che ha perso delle opportunità di vincere tappe.
Nei fatti al Tour almeno 40 corridori alla vigilia puntano alla classifica nei top ten, nella prima settimana 5/6 cadono, la prima tappa di salite ne sentenzia almeno una buona ventina, per cui se uno ha la gamba nei 10 ci va, perchè Cunego non doveva provarci ?
Sono d'accordo su tutto, tranne una e cioè che Cuneghin era difficile, vista la sua stagione, che avesse la gamba per finire nei 10, al massimo nei 15, se non 20. Però sempre meglio per lui fare questo, piuttosto che dar retta a Conty, perché per lui centrare una tappa è come fare un terno al lotto (dato che non sopporta le accelerazioni in salita).
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Re: Damiano CUNEGO

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Anch'io avevo la sensazione che Cunego quest'anno non avesse la gamba giusta.
Diciamo che anche nel 2011 dove la gamba era buona lo criticarono ugualmente.
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Re: Damiano CUNEGO

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se uno come cunego non ha la gamba per rimanere nei 10 della generale non vedo come possa sperare di vincere una tappa se non con tanta tanta fortuna.

non ha più la volata di una volta
non ha lo scatto insalita
non ha il passo in pianura

come fai a vincere una tappa al tour?
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Damiano CUNEGO

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Basta andare in fuga con gente più lenta di lui in salita, meno veloce allo sprint, meno forte sul passo.
Al Tour gente con questi requisiti sono parecchi.
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Re: Damiano CUNEGO

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Salvatore77 ha scritto:Basta andare in fuga con gente più lenta di lui in salita, meno veloce allo sprint, meno forte sul passo.
Al Tour gente con questi requisiti sono parecchi.
parliamo delle fughe del mattino, vero? per forza...

al tour, secondo me, in quel tipo di fuga (che solitamente è bella numerosa - difficilmente meno di cinque uomini)
è molto facile trovare uno che ti stacca in salita, ti batte allo sprint oppure se ne va sul passo in pianura

ricordo ancora la fuga del 2010 con dentro armstrong

cunego staccato in salita (poi rientra)
battuto in volata dal francese
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Re: Damiano CUNEGO

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Salvatore77 ha scritto:Anch'io avevo la sensazione che Cunego quest'anno non avesse la gamba giusta.
Diciamo che anche nel 2011 dove la gamba era buona lo criticarono ugualmente.
Salvatore, bisogna fare, rispetto al 2011, parecchie precisazioni.

a) Quell'anno, secondo, me è stato il Tour al livello più basso e infatti l'à vinto (bene) Evans che, quando c'erano campioni, non vinceva
b) Ci fu una marea di cadute fra corridori di prima fascia per quell'anno. Figurati che io rimango convinto (anche se sono solo io) che in un paio di esse ci lasciò le penne quello che andava più forte di tutti. :muro:
c) Infine le critiche ci furono sì e no, perché tutto dipende da che cosa ci si aspetta in partenza. Da Cuneghin campione (secondo i suoi) ci si attende cosa diversa da Basso, che si presenta non in buona forma e poi alla fine le prestazioni dei due furono coincidenti e nessuno criticò Ivan, mentre nel 2012 Basso si presentò al Giro con altre ambizioni e, pur essendo arrivato fra i primi, ci furono moltissime critiche per lui e lodi invece per Cuneghin che arrivò dopo di lui e non ci fu mai corsa, quanto a gamba, fra loro.
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Re: Damiano CUNEGO

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Si, fughe dal mattino, teniamo conto che in quelle fughe conta anche la fortuna sia per farla arrivare che per vincere.
Però qualcosa deve pur fare Cunego, visto che in squadra non hanno capitani da coprire, non può far altro che provarci. Secondo me quest'anno manco nei tre ci arriva per sbaglio in qualche tappa. Diciamo che certi tipi di ciclisti nei GT sono penalizzati, perchè se non sei cronoman, non sei velocista e se non sei uno scalatore puro, non so che ci vai a fare al Tour. Per esempio gente come Bettini, Rebellin, Bartoli, non è che facevano tanti grandi giri e facevano bene. Cunego però va piano e quando vai piano non c'è strategia che tenga.
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Re: Damiano CUNEGO

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Salvatore77 ha scritto:Basta andare in fuga con gente più lenta di lui in salita, meno veloce allo sprint, meno forte sul passo.
Al Tour gente con questi requisiti sono parecchi.
Secondo me uno che ha tutte e tre codeste caratteristiche ... non esiste. :) In particolare, meno forti sul passo, fra tutti i partecipanti saranno due o tre, meno forte in salita, quelli che fanno gruppetto, meno veloci non saprei, ma tanti non credo. Invece tu hai tralasciato una qualità, per la quale invece è davvero fra i migliori: il fondo. Nell'ultima settimana, se arrivano tutti con la bocca in terra. lui potrebbe approfittarne, ma solo se ... Però poi ci vuole anche la tappa adatta e cioè lunga, di media montagna, dove lasciano andare la fuga e lui ci sia dentro, anche se poi alla fine, per me, uno che lo batte lo stesso, lo trova. :cincin:
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Re: Damiano CUNEGO

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lemond ha scritto:
Salvatore77 ha scritto:Anch'io avevo la sensazione che Cunego quest'anno non avesse la gamba giusta.
Diciamo che anche nel 2011 dove la gamba era buona lo criticarono ugualmente.
Salvatore, bisogna fare, rispetto al 2011, parecchie precisazioni.

a) Quell'anno, secondo, me è stato il Tour al livello più basso e infatti l'à vinto (bene) Evans che, quando c'erano campioni, non vinceva
b) Ci fu una marea di cadute fra corridori di prima fascia per quell'anno. Figurati che io rimango convinto (anche se sono solo io) che in un paio di esse ci lasciò le penne quello che andava più forte di tutti. :muro:
c) Infine le critiche ci furono sì e no, perché tutto dipende da che cosa ci si aspetta in partenza. Da Cuneghin campione (secondo i suoi) ci si attende cosa diversa da Basso, che si presenta non in buona forma e poi alla fine le prestazioni dei due furono coincidenti e nessuno criticò Ivan, mentre nel 2012 Basso si presentò al Giro con altre ambizioni e, pur essendo arrivato fra i primi, ci furono moltissime critiche per lui e lodi invece per Cuneghin che arrivò dopo di lui e non ci fu mai corsa, quanto a gamba, fra loro.
risultati di Basso prima del Tour 2011 e prima del Giro 2012 zero (anche per problemi fisici ma non solo), risultati di Cunego prima del Tour 2011 un 2° posto al Giro di Svizzera e prima del Giro 2012 tutti quelli che ho elencato stamane, per quanto riguarda i caduti possiamo metterci Wiggins e Van den Broeck che forse sarebbero arrivati davanti a Cunego mentre gli altri sono stati Kloeden, Horner, Leipheimer e Vinokourov ovvero gente che al Tour 2010 è arrivata fuori dalla top ten o appena dentro (Horner) più Gesink che invece lì era arrivato 6° e anche nel prosieguo della carriera non ha realizzato prestazioni superiori al Cunego del Tour 2011
Salvatore77
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Re: Damiano CUNEGO

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lemond ha scritto:
Salvatore77 ha scritto:Anch'io avevo la sensazione che Cunego quest'anno non avesse la gamba giusta.
Diciamo che anche nel 2011 dove la gamba era buona lo criticarono ugualmente.
Salvatore, bisogna fare, rispetto al 2011, parecchie precisazioni.

a) Quell'anno, secondo, me è stato il Tour al livello più basso e infatti l'à vinto (bene) Evans che, quando c'erano campioni, non vinceva
b) Ci fu una marea di cadute fra corridori di prima fascia per quell'anno. Figurati che io rimango convinto (anche se sono solo io) che in un paio di esse ci lasciò le penne quello che andava più forte di tutti. :muro:
c) Infine le critiche ci furono sì e no, perché tutto dipende da che cosa ci si aspetta in partenza. Da Cuneghin campione (secondo i suoi) ci si attende cosa diversa da Basso, che si presenta non in buona forma e poi alla fine le prestazioni dei due furono coincidenti e nessuno criticò Ivan, mentre nel 2012 Basso si presentò al Giro con altre ambizioni e, pur essendo arrivato fra i primi, ci furono moltissime critiche per lui e lodi invece per Cuneghin che arrivò dopo di lui e non ci fu mai corsa, quanto a gamba, fra loro.
In certi Tour è più facile inserirsi nella top ten, perchè saltano i big e per tanti altri motivi. Per esempio il Tour 1998 portò nella top ten un sacco di "fenomeni parastatali". Per il ragionamento precedente dove una top ten porta comunque notorietà di vario tipo, ci sta bene anche in un Tour scarso. Basta esserci.
Sulle aspettative, è ovvio che dipendono dal soggetto, non so quest'anno cosa ci si aspettava da Cunego, io credo poco. Francamente credo anche che Cunego sapeva di non avere la gamba, però per una settimana la Lampre magari gli ha consigliato di far finta di puntare alla classifica per avere qualche vetrina in più, non per altro.
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Re: Damiano CUNEGO

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cunego dovrebbe imparare a sfruttare annate come quella del 2011 (al tour)
in quel caso con una buona gamba avrebbe potuto prendere qualche rischio in più per giocarsi almeno una tappa magari rischiando di perdere òa tappa ed anche un paio di posizioni nella generale ma se non rischi un pò nella vita....
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Salvatore77
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Re: Damiano CUNEGO

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lemond ha scritto:
Salvatore77 ha scritto:Basta andare in fuga con gente più lenta di lui in salita, meno veloce allo sprint, meno forte sul passo.
Al Tour gente con questi requisiti sono parecchi.
Secondo me uno che ha tutte e tre codeste caratteristiche ... non esiste. :) In particolare, meno forti sul passo, fra tutti i partecipanti saranno due o tre, meno forte in salita, quelli che fanno gruppetto, meno veloci non saprei, ma tanti non credo. Invece tu hai tralasciato una qualità, per la quale invece è davvero fra i migliori: il fondo. Nell'ultima settimana, se arrivano tutti con la bocca in terra. lui potrebbe approfittarne, ma solo se ... Però poi ci vuole anche la tappa adatta e cioè lunga, di media montagna, dove lasciano andare la fuga e lui ci sia dentro, anche se poi alla fine, per me, uno che lo batte lo stesso, lo trova. :cincin:
Cassani lo sta dicendo spesso che vedremo Cunego protagonista nell'ultima settimana. Inoltre saranno in tanti ad arrivare con la bocca a terra, proprio perchè Cunego non ha compiti particolari, mentre in altre squadre i corridori hanno da lavorare. Le tappe adatte sono quelle di mezza montagna, dove conteranno soprattuto le energie residue e lui deve fare in modo di arrivarci con tante riserve.
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Re: Damiano CUNEGO

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media montagna nella terza settimana non ne vedo tanta. (ci sono tutte le salite più importanti)

secondo me una tappa per un tentativo di fuga di cunego può essere quella di questo sabato
e poi potrebbe riprovarci martedi della prossima settimana
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Re: Damiano CUNEGO

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Salvatore77 ha scritto:
Mont Ventoux ha scritto:Va detto che l'indecisione fra puntare alle tappe o alla classifica al Tour de France fa parte della più grande indecisione fra l'essere uomo da gare in linea o da gare a tappe
....

Poi secondo me ci sarebbe pure da discutere se sia meglio vivere nella chimera della vittoria di tappa piuttosto che fare sesti in classifica come Cunego fece due anni fa.
Per me non c'è dubbio che sia preferibile la seconda ipotesi.
Secondo me, vincere una tappa non è tanto semplice, se togliamo le cronometro e le tappe per velocisti, non rimangono molte occasioni e comunque a puntare sui traguardi parziali sono in tanti, senza contare sull'aspetto fortuna come componente essenziale. Se un corridore ha una buona forma da puntare ad una discreta classifica, fa bene a puntare alla classifica, dove bene o male se hai la gamba non ti sfugge il piazzamento che ti compete. Fare la classifica significa stare sempre con i primi, sempre inquadrato e questo fa bene agli sponsors, sempre intervistato, poi magari sei il primo della tua nazione allora tutti ne parlano sia giornali e la tv, per cui stare nei 10 della classifca del Tour (non del Giro) ha un ritorno decisamente superiore ad una tappa (sempre se ti riesce).
Mi sembra Gianni Mura disse pochi giorni fà, che al Tour conta solo il podio, dal quarto posto in giù conta più una tappa. Io non sono assolutamente daccordo.
Poi sta cosa di Cunego che a priori doveva staccarsi per uscire di classifica per puntare poi alle tappe. Dopo tutto dopo la prima salita della prima tappa di salita Damiano ha capito di non essere in grado di fare una buona classifica, quindi non è che ha perso delle opportunità di vincere tappe.
Nei fatti al Tour almeno 40 corridori alla vigilia puntano alla classifica nei top ten, nella prima settimana 5/6 cadono, la prima tappa di salite ne sentenzia almeno una buona ventina, per cui se uno ha la gamba nei 10 ci va, perchè Cunego non doveva provarci ?
Perfettamente d'accordo. Sesto al Tour è una cosa, sesto al Giro altra. Ben più difficile.
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matteo.conz
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Re: Damiano CUNEGO

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Solo a me il forum di cunego non va o è proprio off-line?
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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