peek ha scritto:
Beh, però fai un ritratto caricaturale di questa situazione:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:Bitossi, grazie mille per risate che mi hai fatto fare, anche se c'è da dire che quello che ha disegnato è un ritratto assolutamente fedele della realtà e quindi molto serio.
Vogliamo usare questi due esempi per confermare la massima che il mondo è bello perché è vario?
(Però magari aggiungiamo anche che scherzando spesso si riesce ad analizzare in modo serio degli aspetti anomali della realtà?)
Peek, solo alcune piccole precisazioni: la prima, a scanso di equivoci, è che in quelli che "non hanno niente di meglio da fare" non includevo te ed altri che scrivono seriamente sull'argomento, come ad esempio Brogno.
La seconda e più importante sta nel fatto che questo atteggiamento, come da premessa, va avanti da troppo tempo; l'esempio del Tour in corso era, appunto, solo un esempio (l'ennesimo) di un giustificazionismo vagamente berlusconiano, che secondo me non ha riscontri nel tifo per altri campioni.
Ho la presunzione di dire che la stragrande maggioranza dei tifosi di altri ammetterebbero sinceramente "NON VA", in una situazione simile per il loro beniamino. Senza contare che, ripeto, qui siamo alla x elevato alla ennesima volta/gara/stagione che si manifesta un'evidente insufficienza di prestazioni, oltre che di risultati. E quindi la sproporzione tra il "molto rumore" ed il nulla che quasi sempre ne consegue risulta evidente a chiunque abbia un minimo di obiettività. E notare che tralascio il giustificazionismo complottista più o meno doping-oriented, che fornisce materiale satirico troppo facile.
In questa luce, quello che tu principescamente definisci un successo mediatico, ai miei occhi è persino un difetto in più: sarò all'antica, ma per me conta la sostanza. Non credo che ciò sia dovuto al fatto di appartenere ad una generazione più capace di analizzare e criticare i trabocchetti mediatici: gli strumenti critici sono probabilmente molto più accessibili adesso. Quello che accade intorno a Damiano travalica le sue prestazioni, il suo essere o no un esempio nello sport e nella vita, sempre che questo sia un dato il cui valore debba essere tenuto in considerazione in questo tipo di valutazioni.
Qualche tempo fa ne avevamo anche trovato la definizione: si tratta di un MEDIA CIRCUS.Il problema è che i Media Circus si creano di solito intorno a personaggi/oggetti/storie di scarso valore intrinseco. E' un modo come un altro per massimizzare i profitti, a ben vedere.
(a prop, per puntualizzare anche se forse non ce ne sarebbe bisogno: il Prince non si è "lasciato scrivere" da solo, in questo forum...

)
Però, se vogliamo rimanere ancora un po' nello scherzo, segnalo due sintomi recenti dello scricchiolio di questa strategia: c'è un barista famoso tra i ciclisti della mia zona, che spesso si ferma a parlare coi clienti interessati delle sue imprese da dilettante, e a volte il discorso cade sul ciclismo attuale. Recentemente l'ho sentito dire: "Ma quel là el ciapa un milion a l'ann pe' fà cossè?" (Trad. "Ma quello prende un milione all'anno per cosa?"

). Un'altra volta un meccanico che conosco mi ha chiesto: "Come si chiama quel ciclista che ogni volta che perde dice 'Domani è un altro giorno'?"
Infine, sempre perché sono all'antica, per me se uno un giorno prende 14 minuti ha fatto cacare; se il giorno dopo ne prende 7, ha fatto cacare lo stesso, solo un po' meno.
I "grandi miglioramenti" sono un'altra cosa. Per la felicità di lemond, mi viene in mente il Tour di Gimondi del 1967, quello in cui avrebbe potuto realizzare l'accoppiata col Giro. Tra cacarelle e fughe bidone, prese qualcosa di simile a livello di distacchi. Durante ed in seguito, vinse comunque due belle tappe di montagna. Magari questo si può definire "grande miglioramento", visto che tra l'altro finì comunque 7° in classifica?
Ok, stiamo parlando di obiettivi diversi, di campioni diversi, di epoche diverse, e soprattutto forse di qualcosa di estraneo ai MEDIA CIRCUS odierni...
