simociclo ha scritto:Salita da Garage ha scritto:Ma che troll!! vi do anche l'indirizzo di casa!!!!
Tony Martin????? Una noia!! Tornare a fare giri come quelli di Indurain dove non succedeva nulla o come i tour di armstrong dove nessuno attaccava vi piaceva????
Se sì vi consiglio il Giro Donne che è meglio..
I percorsi estremi rendono una tappa avvincente, i percorsi mediocri, come alcune tappe del tour dello scorso anno rendono la corsa noiosa e bloccata.
Viva lo Zoncolan!!! Viva Pantani!!!!!!!! Viva Jimenez!!!!!! Viva Heras!!!!!! Viva Riccò!!!!!!!! Viva Basso !!!
Ciclismo R.I.P.
il Giro Donne a volte è più spettacolare del Giro uomini....
e cmq lo spettacolo non è dato dai "percorsi estremi" (altrimenti potremmo mettere delle varianti, tipo dei cani sguinzagliati sui corridori....), ma da come e dove sono collocate le salite, dall'equibrio tra tappe a crono e tappe di salite, dall'inserimento di tappe di media difficoltà dove si può provare a fare qualcosa con la tattica oltre che con le gambe....
insomma, se per decenni non ci si è arrampicati sui garage e il ciclismo è stato popolarissimo ci sarà una ragione....
io non sono per fare mai un certo tipo di salite, ma una a giro mi pare sufficiente...
e sulle cronometro: fanno parte della storia del ciclismo e un corridore da GT deve andare forte anche li
PS: tu ritieni basso un corridore spettacolare?
PS2: riccò citato li in mezzo stona un po'....
rispondo a questo post perchè mi sembra il più garbato e aperto al dialogo, cosa più importante. In linea di massima tuttavia, quantunque espresse in maniera eccessivamente dogmatica, condivido le idee di Salite da Garage (anche se pure a me le salite da garage non piacciono molto...se sono troppo corte...

) e sono felice che ancora ci sia qualcuno che la pensa così, all'antica....
il vero problema è che a furia di filosofia da ciclo-fast food a dosi massicce si è instaurata l'idea che in una grande corsa a tappe l'equilibrio in classifica con distacchi minimi equivalga a rendere spettacolare la corsa, ed è un grave abbaglio. Basta guardare la Vuelta di quest'anno, tanto per fare un esempio. Distacchi minimi significa solo corsa bloccata e nessun interesse per nessuno a rischiare. Un chilometro nel finale dove prendere quei 30-40 secondi può sempre arrivare, intanto meglio rimanere lì in classifica....
non si possono prendere ad esempio di equilibrio i percorsi di 40-50 anni fa, è come paragonare il tennis delle racchette di legno con quello di oggi. ( a parte che in quel ciclismo volavano i minuti ogni giorno, tutto era tranne che incerta la classifica, ma se vogliamo paralare di bellezza agonistica non c'è paragone con le processioni di oggigiorno)
Ma avete presente che cosa significa fare anche solo uno Stelvio sullo sterrato con una bici di 11 chili con pneumatici a 5 atmosfere e senza barrette, gel e diavolerie varie, mangiando qualche uovo sodo e qualche panino impolverato? Le tappe con 2000 metri di dislivello di 50 anni fa non erano neanche minimamente paragonabili come fatica e selettività a quelle con lo stesso dislivello di oggi. I Giri di quell'epoca "tradotti" nel ciclismo odierno è come se presentassero ogni giorno una tappa con 5 -6000 metri di dislivello, se vogliamo capirne ed illustrarne la reale selettività.
Se a quel tempo c'erano più crono lunghe era semplicemente perchè in quelle condizioni di gara ogni tappa diventava molto selettiva di per se.
Oggi i distachi che, in maniera praticamente matematica, si fanno in una crono di 50 km. non si fanno nemmeno in 3 o 4 tappe di salita.
Se si vuole davvero cercare di ovviare al grande problema del ciclismo dei GT di oggi, ovvero la corsa praticamente sempre "chiusa" e bloccata fino al finale, non è nella direzione dell'incertezza in classifica e dei distacchi minimi che bisogna "guidare" la corsa disegnando i percorsi. Al limite ci può anche stare la crono lunga prima delle salite, ma poi ci vogliono i tapponi veri, non quelli finti dove c'è tanta salita ma prima dell'ultima ci sono 50 km. di falsopiano dove chiunque sia davanti fa un mare di fatica.
Personalmente vedo due strade: 1) ridurre drasticamente il numero di corridori per squadra (si potrebbero anche invitare più squadre ed ci sarebbero meno scuse per lasciar fuori possibili protagonisti/capitani in squadre minori) 2) disegnare percorsi che di loro riducano al minimo i corridori in grado di rimanere davanti non negli ultimi 10 km. ma negli ultimi 50, aumentando pure senza problemi il tempo massimo che in certi casi mi sembra un inutile spauracchio (tanto quelli che si attaccano alle macchine ci saranno sempre, tanto vale premiare un po' quelli che la fatica la fanno onestamente)
Visto che l'alternativa 1 incontra incomprensibili resistenze, non resta che la 2, cioè tanta salita e tempo massimo che non crei problemi...se teniamo il traffico chiuso 15 minuti in più per un Giro o un Tour non vedo che problemi ragionevolmente possano crearsi.