Il dislivello è un dato molto importante ma non dice tutto, altra cosa importante sono la tipologia di salite e poi la planimetria...: Fiesole è abbastanza lunga con i primi 2,5 km facili intorno al 3-4% ma si indurisce sul finale, infatti gli ultimi 2km sono intorno al 7-8%; la discesa non è difficile ma le curve ci sono; poi arriva via Salviati, strappo secco dritto di 600 metri al 10% medio, anche se i primi 300 metri sono quelli veramente ripidi, al 15% circa, dopo "spiana" leggermente. Questa è una salita dall'imbocco angusto, ad angolo retto, dove si passa dalla discesa larga a 2 corsie alla stretta salita, quindi c'è da prenderla in testa e rilanciare fin da subito l'azione. Dopo lo strappo c'è una discesa tutta da pedalare e da spingere, il brevissimo zampellotto (per dirlo alla Davide Cassani) di via Trento, comunque non facile in quanto a pendenze, spezzerà la discesa, ed è preceduto da una curva delicata ad angolo retto; poi una serie di curve portano al rettilineo finale tutto in leggerissima discesa. C'è da sottolineare che non c'è nessun rettilineo abbastanza lungo da consentire i recuperi, escludendo quello d'arrivo, che comunque è di 1 km e mezzo e appunto tutto in leggerissima discesa. Niente a che vedere con il mondiale di Geelong per dirne uno che mi viene in mente. Il tratto tra via Salviati e la successiva leggera discesa sarà il punto cruciale!
Circuito bellissimo, tecnico, completo con due salite una l'opposto dell'altra, duro ma comunque aperto a molteplici soluzioni... anche a un Cancellara, nonostante sulla carta sia un pelino duro per lo svizzero; o a un Nibali, nonostante sulla carta sia un pelino troppo facile per il siciliano

Se devo dire un nome secco punto sul bis di Gilbert.