
Non è un po' troppo per uno che potrebbe avere qualche chance di vincere la classicissima, sopratutto con il percorso di quest'anno fatto su misura per i velocisti.
Tornando sul vecchio tema del percorso, sono assolutamente convinto che introdurre delle variazioni in ottica di maggiore durezza sia indispensabile per salvaguardare l'importanza della sanremo. Vedere una corsa storica ridotta ad una competizione per velocisti rischia, con il tempo, di depauperare la startlist rendendola una classica di secondo piano. Come è già quasi diventata, a mio avviso.
Negli anni '80 la LBL non era al livello di una sanremo, come importanza, ora tra le due non c'è confronto.
A mio avviso ci possono stare classiche pianeggianti, ma l'ideale sarebbe un percorso come la penultima tappa della parigi-nizza, al netto delle asperità più impegnative.

Nonostante l'apparenza, negli ultimi sessanta chilometri il percorso era un continuo su e giù e ha reso la corsa molto dura, ma aperta a tutte le soluzioni.
Estrapolandola dal contesto di corsa a tappe, un percorso così vallonato lascerebbe comunque aperta la porta ad un arrivo in volata.
Ovvio che non sempre si trova il terreno adatto, ma si dovrebbe cercare di andare il più possibile in questa direzione.