prof ha scritto:@Quasar & Felice
Vi ringrazio per le vostre considerazioni, di certo più' precise e corrette della mia. Il mio è il calcolo dell'ingegnere, fatto con molta approssimazione e a mente: è una deformazione mentale la mia ma credo che per un primo, rudimentale, approccio possa dare un'idea, seppur grossolana. Siamo nell'ambito che ha portato all'utilizzo di VAM e potenza specifica, W/kg: cose assolutamente imprecise ma che, quanto meno, esprimono delle tendenze da sviluppare in sede più' appropriata.
Certo, il fisico teorico inorridisce di fronte a queste cose, purtuttavia, in sede di prima sgrossatura si ottiene almeno un'idea. L'idea di quanto ho sperimentato sul campo tante, tantissime volte. E' una querelle antichissima, quella che divide ingegneri e fisico/matematici: alla fine, con un bel k messo più' o meno a capocchia, noi ci si salva sempre.
E' evidente poi che, di fronte alla scienza del teorico (anzi, del Teorico) io non posso che ritrarmi.

La cosa bella di questa discussione è che ad un certo punto non si capisce più quale sia il punto di vista: se la selettività sia dovuta a un delta di potenza applicabile per una dato periodo (già, ma quale periodo?), se al delta di velocità, se alla pendenza della salita, ecc...
Forse è stato già detto che la misurazione della potenza è un parametro fuorviante e contraddittorio, però, siccome ho pronto un file di Excel che misura tutto (pure il QI di chi lo utilizza...

), provo da letterato a dire la mia (o meglio quello che dice il mio foglio) in un campo in cui sono autodidatta, usando esempi già proposti:
Allora, in una salita al 17,77%, per un incremento di 2 km/h (da 8 a 10 km/h, con una variazione di VAM da 1400 a 1750, facciamo finta sia istantanea), si passerebbe da una potenza media di 309 ad una di 388 W/s, con un incremento del 40,6% circa. Alla fine del tragitto (che ho posto lungo 200 m.), il vantaggio dello "scattista" su chi continua del proprio passo sarebbe di 18 secondi, cioè di un minuto e mezzo al km.
In una salita al 10,05% (per intenderci, quella "classica" che sale di 100 m. in un km), per uno stesso tragitto di 200 m., e per lo stesso incremento istantaneo di 2 km/h (da circa 14 km/h a 16 km/h esatti), si passerebbe da un wattaggio medio di 328,5 W/s (quindi superiore a quello iniziale della salita più dura) ad uno di 379,5 W/s, con un incremento del 35,2% circa. Il Pantani della situazione dopo 200 m. avrebbe un misero vantaggio di 6 secondi e 4 decimi sugli inseguitori (32 secondi al km). Ovviamente, proporzionalmente alla velocità, la VAM sarebbe passata da 1400 a "soli" 1600 m/h...
Conclusioni:
1) che caz.o ho scritto?
ma soprattutto:
2) a chi darebbero ragione questi dati?
PS: indovinate che formula ho utilizzato per questi dati...
