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Re: Parliamo di Tennis

Inviato: domenica 9 novembre 2025, 15:40
da nino58
Pantani the best ha scritto: sabato 8 novembre 2025, 21:42
nino58 ha scritto: sabato 8 novembre 2025, 21:11 A fine carriera conteranno i tornei vinti, non le belle stagioni dove arrivi al n.5 senza vincere niente.
Quello che conta sì, è che Sinner vinca le finals.
Se sarà primo o secondo non dipenderà solo da lui.
Conteranno i titoli ma quelli pesanti, non i 250.
Oppure vogliamo credere che fra 10-15 anni ripensando a questo 2025 si ricorderanno più i titoli di Darderi e Cobolli rispetto alla stagione, in particolare su terra, di Musetti farcita di una semifinale slam, una finale e due semifinali 1000, nonché il best ranking al numero 6, l'ingresso stabile nella top 10 e la partecipazione alle Finals?

E comunque Musetti è classe 2002, ha solo 23 anni, questa stagione così come la scorsa (dove raggiunse la semifinale a Wimbledon più il bronzo olimpico) fa tutto parte dello sviluppo del continuare a progredire, i titoli arriveranno, ma in questa fase conta più il processo rispetto a qualche titolo minore quasi insignificante per giocatori del suo status.
Non è che stiamo parlando di un veterano senza prospettive nel medio-lungo termine, da dire ogni lasciata è persa.

Ripeto, avercene di giocatori come il Musetti 2025, zero titoli o non zero titoli.

Comunque il discorso basilare è che non si può sminuire il movimento italiano extra Sinner solo perché quest'anno un Musetti non è riuscito a vincere neppure un torneo 250.
Non è così che si valuta la salute di un movimento, dove tanti piazzamenti tipo quarti di finale slam o finali/semifinali 1000 hanno molta più rilevanza di un titolo 250.
Tra 15 anni di questo 2025 si ricorderanno la prima vittoria di un italiano a Wimbledon e la finale slam più lunga di sempre, quella di Parigi.
Gli addetti ai lavori ricorderanno anche tutto il resto, gli altri italiani questi due momenti.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: domenica 9 novembre 2025, 16:43
da Pantani the best
nino58 ha scritto: domenica 9 novembre 2025, 15:40
Pantani the best ha scritto: sabato 8 novembre 2025, 21:42
nino58 ha scritto: sabato 8 novembre 2025, 21:11 A fine carriera conteranno i tornei vinti, non le belle stagioni dove arrivi al n.5 senza vincere niente.
Quello che conta sì, è che Sinner vinca le finals.
Se sarà primo o secondo non dipenderà solo da lui.
Conteranno i titoli ma quelli pesanti, non i 250.
Oppure vogliamo credere che fra 10-15 anni ripensando a questo 2025 si ricorderanno più i titoli di Darderi e Cobolli rispetto alla stagione, in particolare su terra, di Musetti farcita di una semifinale slam, una finale e due semifinali 1000, nonché il best ranking al numero 6, l'ingresso stabile nella top 10 e la partecipazione alle Finals?

E comunque Musetti è classe 2002, ha solo 23 anni, questa stagione così come la scorsa (dove raggiunse la semifinale a Wimbledon più il bronzo olimpico) fa tutto parte dello sviluppo del continuare a progredire, i titoli arriveranno, ma in questa fase conta più il processo rispetto a qualche titolo minore quasi insignificante per giocatori del suo status.
Non è che stiamo parlando di un veterano senza prospettive nel medio-lungo termine, da dire ogni lasciata è persa.

Ripeto, avercene di giocatori come il Musetti 2025, zero titoli o non zero titoli.

Comunque il discorso basilare è che non si può sminuire il movimento italiano extra Sinner solo perché quest'anno un Musetti non è riuscito a vincere neppure un torneo 250.
Non è così che si valuta la salute di un movimento, dove tanti piazzamenti tipo quarti di finale slam o finali/semifinali 1000 hanno molta più rilevanza di un titolo 250.
Tra 15 anni di questo 2025 si ricorderanno la prima vittoria di un italiano a Wimbledon e la finale slam più lunga di sempre, quella di Parigi.
Gli addetti ai lavori ricorderanno anche tutto il resto, gli altri italiani questi due momenti.
E quindi solo perché adesso abbiamo un fuoriclasse come Sinner bisogna sminuire quello che ottengono gli altri?
Non capisco davvero il senso di questo ragionamento.

Il movimento spagnolo che a cavallo tra i decenni 00 e 10 è stato anche superiore a quello nostro attuale, di fuoriclasse ne aveva solo uno (Nadal), ma era pieno zeppo di ottimi giocatori come Ferrer, Verdasco, Almagro, Lopez, Carreno Busta, Bautista Agut (mentre i vari Moya, Corretja, Ferrero, il meglio lo hanno espresso nel periodo antecedente all'esplosione di Nadal), e nessuno si sogna di dire che quel movimento fosse poca roba tolto Nadal solo perché i titoli importanti li vinceva praticamente esclusivamente il maiorchino.

Ripeto, non è che siccome ora abbiamo Sinner ogni altro risultato che non sia l'eguagliare i suoi exploit debba essere considerato poca roba.
Esempio Cobolli ha 23 anni, ha già vinto 2 titoli Atp con best ranking al numero 17, nonché un quarto di finale slam, ovvero tutti traguardi che alla stessa età un Fognini non aveva ancora raggiunto, e parliamo del giocatore (Fognini) che ha trainato il tennis italiano al maschile nello scorso decennio.
Eppure Cobolli pur avendo ottenuto risultati migliori di Fognini in questa fase iniziale della sua carriera nel circuito maggiore, al momento è solo il nostro terzo miglior giocatore (e se Berrettini riuscisse a ritrovare un minimo di integrità forse non sarebbe neanche il terzo).
Ed è qui che si vede la differenza tra un movimento in grande salute (come il nostro attuale) con uno in difficoltà (quello dei Fognini e Seppi ma anche tutti i precedenti al loro post Panatta).

Per quanto riguarda la questione di cosa verrà ricordato fra 10/15 anni.
Il problema è che tu non puoi prendere la parte di pubblico generalista per confutare una tesi.
Oggi tra la parte generalista tutti ricordano la doppietta Giro-Tour di Pantani nel 1998, ma quanti ricordano il back to back di Bartoli alla Liegi?
E quindi Bartoli ed in generale il movimento ciclistico italiano dell'epoca erano poca roba?
La stessa parte di pubblico che probabilmente neanche sapeva esattamente chi fosse Sinner prima della sua esplosione definitiva, e che sicuramente se gli nomini dei talenti emergenti come Cinà e Vasamì alla stragrande maggioranza di essi gli saranno totalmente sconosciuti.
Mentre quelli che tu definisci addetti ai lavori in quanto tali sanno evidentemente valutare tutte le varie dinamiche/sfumature di questo mondo che fruttano anche la qualità di un movimento.
E chiunque di loro ti direbbe che fare una semifinale/quarto di finale slam, oppure una finale/semifinale 1000, ha molto più valore e prestigio rispetto al vincere un torneo 250.
Del resto se pensiamo alla meteora Cecchinato tutti ancora oggi accostano al suo nome alla semifinale raggiunta al Roland Garros 2018 piuttosto che alle vittorie nei 250 di Budapest (da lucky loser), Umago e Buenos Aires.
Così come ti saprebbero dire che avere un Musetti come seconda punta di un movimento è tanta roba a prescindere che non è e non sarà mai Sinner.

La Paolini lo scorso anno in singolare ha vinto "solo" il 1000 di Dubai (ed in generale finora soli 3 titoli in carriera nel singolare), eppure sfido chiunque a dirmi che non abbia compilato una delle migliori stagioni nella storia dello sport italiano al femminile raggiungendo le finali sia al Roland Garros che a Wimbledon.
E a differenza della Schiavone e della Pennetta pur non vincendo ancora uno slam nell'ambiente già si dibatte se la si possa considerare la migliore giocatrice italiana della storia, proprio perché trionfi e piazzamenti non solo si contano ma soprattutto si pesano.
Connors attualmente è il giocatore che vanta il maggior numero di titoli vinti in era Open nel singolare al maschile, eppure nessuno si sogna di metterlo sullo stesso piano dei big three o addirittura su un piano superiore.
E si potrebbe andare avanti all'infinito con simili esempi sul peso specifico di certi traguardi.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: domenica 9 novembre 2025, 17:36
da Pantani the best
Sempre a scanso di equivoci, riporto nuovamente il dato abbastanza emblematico che dimostra come dal 2018 a oggi, ovvero negli ultimi 8 anni (tra cui il 2020 monco causa pandemia) il tennis italiano al maschile abbia ottenuto quasi gli stessi titoli (52) dei 50 anni precedenti in era Open (56).
E di questi 52 ovviamente contributo determinante da parte di Sinner con i suoi 23 titoli, ma 31 li hanno vinti gli altri.

Non parliamo poi del rendimento slam.
Dopo il Barazzutti semifinalista al Roland Garros 1978 fino al pre Roland Garros 2018, ebbene in 40 anni tondi semifinale raggiunta da tennisti italiani= 0

Dal 2018 a oggi invece;
Cecchinato semifinale al Roland Garros 2018
Berrettini semifinale agli Us Open 2019
Berrettini finale a Wimbledon 2021
Berrettini semifinale agli Australian Open 2022
Sinner semifinale a Wimbledon 2023
Sinner vincitore degli Australian Open 2024
Sinner semifinale al Roland Garros 2024
Musetti semifinale a Wimbledon 2024
Sinner vincitore agli Us Open 2024
Sinner vincitore agli Australian Open 2025
Sinner finale al Roland Garros 2025
Musetti semifinale al Roland Garros 2025
Sinner vincitore a Wimbledon 2025
Sinner finale agli Us Open 2025

Almeno 14 semifinali slam in 8 anni con 4 giocatori differenti.

Da quando gli attuali masters 1000 sono stati istituiti nel 1990, prima del 2019 nessun giocatore italiano aveva mai raggiunto una finale.
Dal 2019 a oggi;
Fognini vincitore a Montecarlo 2019
Sinner finale a Miami 2021
Berrettini finale a Madrid 2021
Sinner finale a Miami 2023
Sinner vincitore al Canada Open 2023
Sinner vincitore a Miami 2024
Sinner vincitore a Cincinnati 2024
Sinner vincitore a Shanghai 2024
Musetti finale a Montecarlo 2025
Sinner finale a Roma 2025
Sinner finale a Cincinnati 2025
Sinner vincitore a Parigi 2025

Quindi dal 2019 a oggi almeno 12 finali nei masters 1000 con 4 giocatori differenti.

Dal Barazzutti 1978 fino al 2019 nessun giocatore italiano era mai entrato nuovamente nella top 10 anche solo per una singola settimana.
Dal 2019 a oggi ci sono riusciti Fognini con best ranking al numero 9, Berrettini con best ranking al numero 6, Sinner con best ranking al numero 1, e Musetti con best ranking al numero 6.
Senza dimenticare i vari best ranking di Cecchinato (16), Cobolli (17), Sonego (21) e Darderi (26).

Se poi parliamo di partecipazioni al torneo di fine anno.
Sempre post Barazzutti in oltre 40 anni nessuna partecipazione, mentre dal 2019 a oggi vi hanno partecipato 4 volte Sinner (compresa quella in corso), 2 volte Berrettini e 1 volta Musetti.

Coppa Davis, prima del 2023 solo un trionfo in tutta la storia ultrasecolare di questa manifestazione, quindi in 2 anni si è vinto il doppio rispertto ai 120 e passa anni precedenti.
Anche qui, grosso merito di Sinner, ma nell'edizione 2023 la qualificazione alla final 8 la si è centrata senza Sinner, idem lo scorso anno.
E nelle stesse final 8 importanti sono state anche le vittorie dei vari Arnaldi (se non batteva Popyrin nella finale 2023 rischiavano e non poco contro il doppio australiano).
Così come lo scorso anno le 2 di Berrettini, senza dimenticare i doppi con Sinner-Sonego/Berrettini.
E anche nelle final 8 2022 senza Sinner e praticamente senza Berrettini eliminammo gli Stati Uniti nei quarti trascinati da Sonego con la sua vittoria vs Tiafoe, e per poco anche i futuri campioni del Canada sempre grazie a un Sonego on fire che batté Shapovalov, ma purtroppo nel doppio decisivo Bolelli non fu in grado di giocare e Volandri dovette ripiegare su un convalescente Berrettini al fianco di Fognini.

Tutto questo elenco/cronistoria per arrivare a ribadire che se non si può definire in grande salute il nostro movimento del tennis al maschile degli ultimi anni, allora semplicemente non esistono movimenti in salute nello sport.
Ed il bello è che il meglio forse dovrà ancora arrivare.

Aggiungo pure che Musetti avendo pochi punti da difendere da qui al prossimo masters 1000 di Montecarlo 2026, ci sono grosse possibilità che possa entrare nella top 5 con addirittura ipotesi di numero 3.
Ovviamente dovrà confermare sul cemento la continuità manifestata dagli Us Open in poi, se così dovesse essere quantomeno l'ingresso nella top 5 è tutt'altro che utopico.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: domenica 9 novembre 2025, 17:46
da nino58
I tuoi trattati sono meravigliosi, the best.
Non sono ironico, lì ammiro davvero.
Solo che, qualche volta, dovresti provare ad accettare il fatto che ci possa essere chi vede le cose in modo non coincidente con il tuo.
E comunque le Liegi, i Lombardia, la Freccia e il Fiandre di Bartoli, a oggi, valgono di più dei quarti e delle semifinali di Musetti, a cui voglio bene ma che vorrei vedere vincere di più.
Besos.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: domenica 9 novembre 2025, 18:15
da Pantani the best
nino58 ha scritto: domenica 9 novembre 2025, 17:46 I tuoi trattati sono meravigliosi, the best.
Non sono ironico, lì ammiro davvero.
Solo che, qualche volta, dovresti provare ad accettare il fatto che ci possa essere chi vede le cose in modo non coincidente con il tuo.
E comunque le Liegi, i Lombardia, la Freccia e il Fiandre di Bartoli, a oggi, valgono di più dei quarti e delle semifinali di Musetti, a cui voglio bene ma che vorrei vedere vincere di più.
Besos.
Nino grazie per la stima, però cosa vuol dire accettare?
È un forum ed è fatto apposta per dibattere.
Io accetto che tu la pensi diversamente dal sottoscritto, semplicemente non condivido il tuo punto di vista e provo a motivarlo, anche se mi rendo conto di essere molto spesso logorroico.
Detto questo, ok quanto dici sulla comparazione Bartoli vs Musetti parametrato ai rispettivi sport, ma Musetti ha 23 anni, ergo ha ancora tutta una carriera davanti.
E se queste (stagione 2024 e soprattutto 2025) sono le premesse direi che ha tutto il tempo per continuare a regalare soddisfazioni ancora maggiori al nostro tennis, indipendentemente che come già detto in termini di valore assoluto non è e non sarà mai Sinner, e probabilmente non ci andrà neanche vicino.
L'avvicinare un sicuro all time greatest di questo sport non può essere la discriminante della salute di un movimento.
Il fuoriclasse generazione può essere frutto del caso, mentre non può essere da addebitare solo al caso l'aver generato una generazione come quella attuale.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 16:39
da Pantani the best
Troppo scarico Musetti, ma penso che sarebbe cambiato poco.
La versione di Fritz vista oggi, con un servizio devastante, la solita spinta incisiva nei colpi da fondocampo, a cui ha aggiunto anche delle giocate manuali che solitamente non fanno parte del suo repertorio (tipo una bassa volée vincente di rovescio assolutamente spettacolare), su questa superficie lo possono battere veramente in pochi.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 23:57
da Pantani the best
Prime due giornate di questa edizione delle Finals francamente di una noia mortale dovuta al poco spettacolo e a un pathos dei vari incontri ai minimi termini.
Oggi nel match tra Sinner e FAA prima che il canadese accusasse quel problema al polpaccio sul finire del primo set di scambi se ne sono visti pochi causa dominio dei servizi ma anche dovuto ad una impostazione tattica iper-aggressiva del canadese, chiaramente intenzionato ad abbreviare gli scambi.
L'andamento del primo set non è stato tanto dissimile da quello della finale di Parigi, con i turni di battuta di Sinner volati via facili (100% con la prima di servizio nel primo set), mentre al contrario (e proprio come a Parigi) in alcuni dei propri turni di battuta il canadese veniva messo sottopressione dovendo salvare diverse palle break, tra cui alcune salvate con la compartecipazione di un Sinner stranamente falloso e poco cinico in quei frangenti, e lo giustifico parzialmente proprio dovuto al fatto che quando l'avversario imposta il match con quella condotta iper-aggressiva stile Griekspoor, Jarry o Bublik sempre quando affrontano l'altoatesino, il risultato è che fai tremenda fatica ad entrare in ritmo.
Poi una volta accusato il problema al polpaccio da parte di FAA il match si è trascinato stancamente perdendo ogni suo senso analitico.

Comunque io davvero faccio fatica a comprendere come tanti appassionati possano rimpiangere il tennis del serve and volley sistematico, che è diverso dal rimpiangere il contrasto di stili tra un interprete del serve and volley opposto a un baseliner, tipo gli incontri tra McEnroe-Borg (anche se all'epoca delle racchette di legno i ritmi erano troppo bassi per i miei gusti) o Sampras-Agassi.
Vedere una partita di tennis con pochi scambi è come vedere una partita di calcio senza il pressing alto, oppure come guardare una partita di pallacanestro prima dell'introduzione della regola dei 24 secondi (che non ho mai visto ma non è neanche difficile immaginare quanto potesse essere noiosa).
Ergo, la scelta di uniformare i terreni che ha provocato l'estinzione degli specialisti delle varie superfici avrà anche reso il tennis più monotono a livello stilistico, ma di fatto ha salvato il gioco nei termini della spettacolarizzazione generando molti più scambi.

Re: Parliamo di Tennis

Inviato: martedì 11 novembre 2025, 2:24
da herbie
Domanda: ok che si vedono meglio i colpi dei singoli giocatori, ma pperchè queste fastidiose inquadrature di spalle che non fanno vedere le geometrie dei traccianti sul campo? Già a Parigi avevano esagerato.
Molto meglio la telecamera con angolatura tradizionale dall'alto.
Secondo me.