Re: Psicodramma Gavia 2019
Inviato: sabato 25 maggio 2019, 21:26
Scandaloso, ma precisamente sto incapace da chi è raccomandato ?
Piano B incommentabile
Piano B incommentabile
Io abolirei tutte le salite oltre i 2000 metri. Tanto col giro a maggio queste situazioni sono una costanteFedaia ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 19:17 Fosse per me comunque abolirei del tutto Stelvio e Gavia..
Siamo pieni di belle salite..non e’ possibile mortificare una tappa simile con un epilogo, decisamente probabile a Maggio inizio Giugno.
Troppi rischi, troppi esborsi per cosa? Per fare poi Cevo?
A calci in culo dovevano mandarlo via dopo la farsa delle bandierine ..giorgio ricci ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:22 Io al posto di Vegni avrei fatto lo stesso. Piuttosto che creare situazioni assurde come Val Martello 2014 é meglio pararsi il c...
Grande Kru! Ed è stato anche diplomaticoWalter_White ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:36 Vi prego, guardate il commento più votato ahahah
Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:33 Tutte le volte che viene cambiata una tappa per neve cominciano le solfe tipo "abolire questo e quello", "mai oltre i 2000 metri", etc. Basta predisporre un piano B adeguato (questo non lo è, sia chiaro), e mettere in conto che di tanto in tanto le salite che arrivano così in alto possono anche saltare. Alcuni qui si amputerebbero una mano per non avere la rottura di doversi tagliare le unghie.
Quoto in toto.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:33 Tutte le volte che viene cambiata una tappa per neve cominciano le solfe tipo "abolire questo e quello", "mai oltre i 2000 metri", etc. Basta predisporre un piano B adeguato (questo non lo è, sia chiaro), e mettere in conto che di tanto in tanto le salite che arrivano così in alto possono anche saltare. Alcuni qui si amputerebbero una mano per non avere la rottura di doversi tagliare le unghie.
Non fai il Gavia? Va bene, ma devi essere pronto, avere un piano B all'altezza. Oppure, al limite, (ma già sarebbe una stortura) pubblicare già alla presentazione il piano B in caso di neve, così che i corridori conoscano le regole del gioco. Se non puoi garantire la serietà della competizione meglio non programmare il passaggio sul Gavia. Negli ultimi 5 anni abbiamo già assistito a due buffonate che falsano la corsa.
Walter_White ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:36 Vi prego, guardate il commento più votato ahahah
Sapendo questa cosa magari Nibali ieri avrebbe attaccato più a fondo Roglic, invece di lavorarlo ai fianchi (ammesso che sia andata così, ma non è questo il punto). E' come se a tre giorni dalla fine decidessero che la crono non si corre, è una cosa che non si può fare per la serietà della competizione.Erinnerung ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:45Quoto in toto.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:33 Tutte le volte che viene cambiata una tappa per neve cominciano le solfe tipo "abolire questo e quello", "mai oltre i 2000 metri", etc. Basta predisporre un piano B adeguato (questo non lo è, sia chiaro), e mettere in conto che di tanto in tanto le salite che arrivano così in alto possono anche saltare. Alcuni qui si amputerebbero una mano per non avere la rottura di doversi tagliare le unghie.
Non fai il Gavia? Va bene, ma devi essere pronto, avere un piano B all'altezza. Oppure, al limite, (ma già sarebbe una stortura) pubblicare già alla presentazione il piano B in caso di neve, così che i corridori conoscano le regole del gioco. Se non puoi garantire la serietà della competizione meglio non programmare il passaggio sul Gavia. Negli ultimi 5 anni abbiamo già assistito a due buffonate che falsano la corsa.
Vuoi inserire il Gavia o lo Stelvio? Allora bene prima dell'inizio del Giro devi avere in mente un'alternativa degna e praticabile..
La tappa era estrema...226 km con 5700 m di dislivello e la Cima Coppi a quota 2600.. Qualcosa per durezza che non si vedeva dai tempi del Gardeccia 2011...non mi puoi mettere la salita di Cevo e dire "è dura lo stesso"... È un'altra roba!
Preciso Slegar, as usual. Quella del ghiaccio sulla strada poi è troppo ridicola. Se l'ha detto con convizione è uno che non capisce niente, altrimenti è solo uno che cerca di prendere per il c..o chi ha di fronte.Slegar ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:11 Interpreto le diciarazioni di Vegni: piuttosto che ricominciare il Giro con la "sega infinita" della neve sul Gavia, con il rischio di creare tensioni in gruppo con il boicottaggio della tappa in mondovisione, meglio accampare delle scuse che sono sempre buone. Dispiacere tanto, polemiche zero.
Pericolo slavine: il servizio meteo della Regione Lombardia è dall'inizio di questa settimana che non classifica più il pericolo valanghe, dato per inesistente se non alle quate più alte (diciamo dai 3.000 in su?)
Pericolo neve sulla strada e formazione di ghiaccio: con una preventiva salatura della strada, fino ai -5°C non esiste nessun problema di formazione di ghiaccio. Con lo stesso trattamento la neve a contatto con la superfcie stradale si scioglie immediatamente.
Slegar ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:11 Interpreto le diciarazioni di Vegni: piuttosto che ricominciare il Giro con la "sega infinita" della neve sul Gavia, con il rischio di creare tensioni in gruppo con il boicottaggio della tappa in mondovisione, meglio accampare delle scuse che sono sempre buone. Dispiacere tanto, polemiche zero.
Pericolo slavine: il servizio meteo della Regione Lombardia è dall'inizio di questa settimana che non classifica più il pericolo valanghe, dato per inesistente se non alle quate più alte (diciamo dai 3.000 in su?)
Pericolo neve sulla strada e formazione di ghiaccio: con una preventiva salatura della strada, fino ai -5°C non esiste nessun problema di formazione di ghiaccio. Con lo stesso trattamento la neve a contatto con la superfcie stradale si scioglie immediatamente.
Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26 Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.
La durezza della tappa non si misura così, dai. Puoi fare anche 3 volte l'Aprica, ma non è nemmeno avvicinabile al Gavia.cassius ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:17Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26 Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.
E penso che i corridori fossero già al corrente, forse già a inizio Giro, che l'annullamento del Gavia era lo scenario più probabile.
Se a qualcuno non va bene questa cosa, può andare a fare la Vuelta.
Ci siamo davvero trovati a un maggio mai così invernale dal 1956, vero ?cassius ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:17Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26 Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.
E penso che i corridori fossero già al corrente, forse già a inizio Giro, che l'annullamento del Gavia era lo scenario più probabile.
Se a qualcuno non va bene questa cosa, può andare a fare la Vuelta.
Sì ma quanto lunga Udra, se lo sai?
Sì sì sui piani B sono d'accordissimo con te. Dico solo che la strada, secondo me, è quella, non privarsi a priori di Gavia e Stelvio (o Agnello o chi per loro).il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:33 Tutte le volte che viene cambiata una tappa per neve cominciano le solfe tipo "abolire questo e quello", "mai oltre i 2000 metri", etc. Basta predisporre un piano B adeguato (questo non lo è, sia chiaro), e mettere in conto che di tanto in tanto le salite che arrivano così in alto possono anche saltare. Alcuni qui si amputerebbero una mano per non avere la rottura di doversi tagliare le unghie.
Non fai il Gavia? Va bene, ma devi essere pronto, avere un piano B all'altezza. Oppure, al limite, (ma già sarebbe una stortura) pubblicare già alla presentazione il piano B in caso di neve, così che i corridori conoscano le regole del gioco. Se non puoi garantire la serietà della competizione meglio non programmare il passaggio sul Gavia. Negli ultimi 5 anni abbiamo già assistito a due buffonate che falsano la corsa.
Ciclosprint cosa intendi per maltempo? Le previsioni al momento dicono "possibilità di nevischio (1 cm di neve all'ora con una probabilità del 49% e solo a partire dal pomeriggio) e temperature sul Gavia sopra lo zero. Certo, sono previsioni a tre giorni, quindi possono cambiare. Un grande giornalista come te sarà comunque in grado di attingere info da fonti qualificate (mi preoccupano piuttosto i tuoi parametri interpretativi).CicloSprint ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:15Slegar ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:11 Interpreto le diciarazioni di Vegni: piuttosto che ricominciare il Giro con la "sega infinita" della neve sul Gavia, con il rischio di creare tensioni in gruppo con il boicottaggio della tappa in mondovisione, meglio accampare delle scuse che sono sempre buone. Dispiacere tanto, polemiche zero.
Pericolo slavine: il servizio meteo della Regione Lombardia è dall'inizio di questa settimana che non classifica più il pericolo valanghe, dato per inesistente se non alle quate più alte (diciamo dai 3.000 in su?)
Pericolo neve sulla strada e formazione di ghiaccio: con una preventiva salatura della strada, fino ai -5°C non esiste nessun problema di formazione di ghiaccio. Con lo stesso trattamento la neve a contatto con la superfcie stradale si scioglie immediatamente.
E' previsto maltempio sul Giro per domani e martedì![]()
Quando al Tour tolsero il finale del Ventoux non ho detto nulla perché era una scelta di buon senso. In questo caso dove sta il buon senso?cassius ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:17Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 22:26 Io vorrei che fosse chiaro il percorso. La strategia di corsa dipende fortemente da ciò che ti attende nei giorni a seguire, non si può cambiare tutto in questo modo. Addirittura i corridori decidono tra Giro e Tour in base al percorso, fossi un Landa o un Nibali mi girerebbero tantissimo i coglioni.
E penso che i corridori fossero già al corrente, forse già a inizio Giro, che l'annullamento del Gavia era lo scenario più probabile.
Se a qualcuno non va bene questa cosa, può andare a fare la Vuelta.
La cosa più incomprensibile della scelta è basarla su previsioni incerte a 3 giorni.pitoro ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:44Ciclosprint cosa intendi per maltempo? Le previsioni al momento dicono "possibilità di nevischio (1 cm di neve all'ora con una probabilità del 49% e solo a partire dal pomeriggio) e temperature sul Gavia sopra lo zero. Certo, sono previsioni a tre giorni, quindi possono cambiare. Un grande giornalista come te sarà comunque in grado di attingere info da fonti qualificate (mi preoccupano piuttosto i tuoi parametri interpretativi).CicloSprint ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:15Slegar ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 21:11 Interpreto le diciarazioni di Vegni: piuttosto che ricominciare il Giro con la "sega infinita" della neve sul Gavia, con il rischio di creare tensioni in gruppo con il boicottaggio della tappa in mondovisione, meglio accampare delle scuse che sono sempre buone. Dispiacere tanto, polemiche zero.
Pericolo slavine: il servizio meteo della Regione Lombardia è dall'inizio di questa settimana che non classifica più il pericolo valanghe, dato per inesistente se non alle quate più alte (diciamo dai 3.000 in su?)
Pericolo neve sulla strada e formazione di ghiaccio: con una preventiva salatura della strada, fino ai -5°C non esiste nessun problema di formazione di ghiaccio. Con lo stesso trattamento la neve a contatto con la superfcie stradale si scioglie immediatamente.
E' previsto maltempio sul Giro per domani e martedì![]()
La dichiarazione testuale di Vegni èil_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:48 Quando al Tour tolsero il finale del Ventoux non ho detto nulla perché era una scelta di buon senso. In questo caso dove sta il buon senso?
Il pericolo slavine a quell'altezza è al momento ritenuto assente, per il passaggio della tappa non è previsto particolare maltempo né freddo. Qual è il motivo qua? Che ci sia la neve sul Gavia a fine maggio mi sembra normale, no?
Se avesse aspettato l'ultimo giorno, qualcuno avrebbe avuto (con più titolo) da ridire.jumbo ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:55 La cosa più incomprensibile della scelta è basarla su previsioni incerte a 3 giorni.
Magari martedì non nevicherà per niente. Non è possibile dirlo oggi nemmeno se ci fossero previsioni più nette.
Si vede che Vegni guarda ilmeteo.it
Se hanno permesso di lavorare a chi ha sbancato la neve (immagino che voglia avranno di farsi lo stesso mazzo alla prossima volta che il Giro metterà in programma il Gavia), il pericolo di valanghe non è significativo.
Lo so, ma martedì con ogni probabilità sul Gavia nevicherà.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:21La durezza della tappa non si misura così, dai. Puoi fare anche 3 volte l'Aprica, ma non è nemmeno avvicinabile al Gavia.cassius ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:17 Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.
E penso che i corridori fossero già al corrente, forse già a inizio Giro, che l'annullamento del Gavia era lo scenario più probabile.
Se a qualcuno non va bene questa cosa, può andare a fare la Vuelta.
Come mese di maggio ne ho già visti di migliori.CicloSprint ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:34 Ci siamo davvero trovati a un maggio mai così invernale dal 1956, vero ?
Fosse stato Zomegnan non avrei avuto dubbi sulla volontà di proporre il doppio Mortirolo.
Qua non si tratta di forzare la mano sul passaggio del Gavia o sul doppio Mortirolo o di rinunciare ai passi over 2000.cassius ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 0:25La dichiarazione testuale di Vegni èil_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:48 Quando al Tour tolsero il finale del Ventoux non ho detto nulla perché era una scelta di buon senso. In questo caso dove sta il buon senso?
Il pericolo slavine a quell'altezza è al momento ritenuto assente, per il passaggio della tappa non è previsto particolare maltempo né freddo. Qual è il motivo qua? Che ci sia la neve sul Gavia a fine maggio mi sembra normale, no?
"Abbiamo deciso, alla luce delle risultanze meteo dei prossimi giorni che danno un peggioramento e visto cosa ci dicono i meteorologi della Lombardia, che potremo fare il Gavia. C'e' il rischio-slavine, riteniamo di prendere già stasera una decisione, in modo da preorganizzare la tappa in modo corretto"
Il primo motivo sono quindi le condizioni meteo. Siccome i servizi meteo che ho visto concordano tutti sul rischio di nevicate di svariati cm e temperatura anche sotto zero, è chiaro che l'idea di far fare una discesa di 50 km dopo un inferno così e con ancora davanti il Mortirolo sarebbe stata folle.
La cosa del rischio slavine è una cazzata? Mah, non penso che l'abbia pensata Vegni da solo.
Forse poteva evitare di dirla in quanto bastava e avanzava il rischio concreto di ripetere l'esperienza del 1988.
Se avesse aspettato l'ultimo giorno, qualcuno avrebbe avuto (con più titolo) da ridire.jumbo ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:55 La cosa più incomprensibile della scelta è basarla su previsioni incerte a 3 giorni.
Magari martedì non nevicherà per niente. Non è possibile dirlo oggi nemmeno se ci fossero previsioni più nette.
Si vede che Vegni guarda ilmeteo.it
Se hanno permesso di lavorare a chi ha sbancato la neve (immagino che voglia avranno di farsi lo stesso mazzo alla prossima volta che il Giro metterà in programma il Gavia), il pericolo di valanghe non è significativo.
"Magari martedì non nevicherà per niente". Magari faccio i 200 in autostrada e arrivo vivo a casa, ma nel dubbio evito di farli.
"Si vede che Vegni guarda ilmeteo.it": 3bmeteo, Google, poi c'è ARPA Lombardia che dice "Dal pomeriggio rovesci o temporali diffusi, più consistenti sui settori centro-orientali" e "zero termico nel tardo pomeriggio in discesa a 2200 m".
In questi casi la domanda è d'obbligo: saranno tutti pirla?
Lo so, ma martedì con ogni probabilità sul Gavia nevicherà.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:21La durezza della tappa non si misura così, dai. Puoi fare anche 3 volte l'Aprica, ma non è nemmeno avvicinabile al Gavia.cassius ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:17 Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.
E penso che i corridori fossero già al corrente, forse già a inizio Giro, che l'annullamento del Gavia era lo scenario più probabile.
Se a qualcuno non va bene questa cosa, può andare a fare la Vuelta.
Si poteva fare 2 volte il Mortirolo? L'organizzazione ha detto che non era fattibile, si sarà fatta i suoi conti: figurati se non ingolosiva pure loro doppiare questa salita mitica!!
Come mese di maggio ne ho già visti di migliori.CicloSprint ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:34 Ci siamo davvero trovati a un maggio mai così invernale dal 1956, vero ?
I casi sono: o rinunciamo all'idea di varcare quota 2000 perchè se no oddio poi se annulliamo una salita il forum cicloweb ce ne scrive di ogni, oppure lo mettiamo, e ogni tanto quella salita salterà.
come fai a inserire i nomi di salite e località nell'altimetria???
Secondo me perchè in realtà Vegni pensa ai piani B solo all'ultimo secondo.
Per questo ti devi organizzare in anticipo. Che il Gavia a maggio sia un azzardo è cosa arcinota.nibali-san baronto ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 1:14 Premesso che non so quanto fosse necessario decidere già adesso per il Gavia e che il piano B è deludente.
Non dobbiamo dimenticarci che per far passare una corsa da una strada servono permessi di enti locali, prefetti, carabinieri e quant'altro. A 3 giorni dall'evento qualcuno potrebbe anche impedire per ragioni svariate di passare da determinate strade (magari è il caso di Paspardo). E' un po' il motivo per cui, in vista del Giro, Vegni ha dovuto togliere il San Fermo dalla tappa di domani.
Devi andare su modifica intermedi e cliccare sulla mappa per far comparire uno sprint.
Ma infatti per quello che bisognerebbe avere un piano B credibile e simile all'originale, già pronto il giorno della presentazione. Per avere eventuali permessi da enti locali, prefetti, carabinieri, eccetera eccetera. Se a inizio Giro hai dei dubbi su un Gavia o uno Stelvio, o un Agnello, hai già i permessi per un percorso alternativo decoroso e sicuro. E punti tutto su quello, senza costringere dei bravissimi volontari a farsi un mazzo cosi tra i ghiacci del Gavia, col rischio anche di farsi male, per poi annullargli tutto in faccia e presentare un percorso ridicolo rispetto all'originale.nibali-san baronto ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 1:14 Premesso che non so quanto fosse necessario decidere già adesso per il Gavia e che il piano B è deludente.
Non dobbiamo dimenticarci che per far passare una corsa da una strada servono permessi di enti locali, prefetti, carabinieri e quant'altro. A 3 giorni dall'evento qualcuno potrebbe anche impedire per ragioni svariate di passare da determinate strade (magari è il caso di Paspardo). E' un po' il motivo per cui, in vista del Giro, Vegni ha dovuto togliere il San Fermo dalla tappa di domani.
Proprio per questo gli utenti del Forum sono incacchiati. Queste pantomime si ripetono da anni e chi organizza il Giro non ha imparato nulla dagli errori e dalle figure di cacca del passato, sia che si chiami Zomegnan sia che si chiami Vegni. Nel 2006 a difesa di Zomegnan il tempo era veramente da lupi, la tappa fu difficile farla svogere. Diverso il discorso sulla Cuneo - Pinerolo del 2009, perchè già ai tempi si sapeva che il colle della Maddalena era chiuso ai ciclisti causa frana, perchè insistere nel volerlo proporre? Anche il Blockhaus non fu amputato per neve, quella fu la scusa ufficiale. La realtà è che nei sopralluoghi prima del Giro ci si rese conto che in cima non c'era spazio per carovana e mezzi RAI. Roba da dilettanti. Stendo un velo pietoso sullo Zoncolan 2011, perchè era messo nella piu' totale sicurezza e un certo Riis lo boicotto' perchè aveva il suo uomo in rosa. Gli organizzatori non ebbero le palle di dirgli che se a Contador faceva paura una discesa, poteva benissimo tornare a casa.udra ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 2:14 Non è che prima di Vegni le cose fossero uno splendore: io ricordo con Zomegnan delle pantomime clamorose in più giri d'Italia (2006 con Plan de Corones e Erbe tranciate con traguardo spostato e la storia della cronoscalata del Ghisallo l'ultimo giorno; 2009 Cuneo Pinerolo stravolta per non meglio precisati problemi al confine, Blockhaus amputato per neve; 2011 tappa dello Zoncolan cambiata il giorno prima dopo tutti i lavori di messa in sicurezza della panoramica del Crostis, modificata durante la corsa di nuovo per proteste).
Io, ripeto, non ho idea se si possa formulare un piano B dipendendo da enti che sono responsabili di eventuali lavori su strade che potrebbero rimanere inutilizzate e di scarsa importanza per il traffico veicolare, quindi sprecando eventualmente risorse che sono già risibili.
Nel 2011 Zomegnan potevas poco...e' stata una decisione della giuria tagliare il Crostis..a meno di 24 ore della tappa.udra ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 2:14 Non è che prima di Vegni le cose fossero uno splendore: io ricordo con Zomegnan delle pantomime clamorose in più giri d'Italia (2006 con Plan de Corones e Erbe tranciate con traguardo spostato e la storia della cronoscalata del Ghisallo l'ultimo giorno; 2009 Cuneo Pinerolo stravolta per non meglio precisati problemi al confine, Blockhaus amputato per neve; 2011 tappa dello Zoncolan cambiata il giorno prima dopo tutti i lavori di messa in sicurezza della panoramica del Crostis, modificata durante la corsa di nuovo per proteste).
Io, ripeto, non ho idea se si possa formulare un piano B dipendendo da enti che sono responsabili di eventuali lavori su strade che potrebbero rimanere inutilizzate e di scarsa importanza per il traffico veicolare, quindi sprecando eventualmente risorse che sono già risibili.
Bene, visto che non ne hai idea ti do un suggerimento: le Province non hanno neanche i soldi per piangere, le Regioni non stanno messe troppo meglio, e ormai già solo liberare dalla neve un colle diventa una spesa difficile da sostenere e poi se sotto la neve l'asfalto è messo male, lì se vuoi fare lavori seri parte il milioncino come ridere.udra ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 2:14 Io, ripeto, non ho idea se si possa formulare un piano B dipendendo da enti che sono responsabili di eventuali lavori su strade che potrebbero rimanere inutilizzate e di scarsa importanza per il traffico veicolare, quindi sprecando eventualmente risorse che sono già risibili.
In questo caso sì, vengono 270 km a meno che non tagliavi Presolana e Croce di Salven ma immagino non sia proponibileWalter_White ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 8:21 Ripeto, Forcola, Eire e Foscagno era proprio impossibile?