Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Subsonico
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da Subsonico »

jumbo ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:30
Seb ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:24
lucks83 ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 11:24 Confermo che il punto di uscita di strada è quello, proprio all'inizio di quel breve rettilineo tra la curva a sinistra e la successiva a destra.
Per farsi meglio l'idea, qui c'è il video di Ayuso in quella stessa curva
Be' non mi pare così improbabile come punto di un incidente: se prendi la curva male o troppo veloce finisci largo in uscita, anche senza pensare a colpi di vento.
Esattamente. Il vento ha condizionato la questione, ma nel senso che avendo il vento alle spalle arrivavano a questa curva molto più veloci.
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Tour de Berghem
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da Tour de Berghem »

jumbo ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:30
Seb ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:24
lucks83 ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 11:24 Confermo che il punto di uscita di strada è quello, proprio all'inizio di quel breve rettilineo tra la curva a sinistra e la successiva a destra.
Per farsi meglio l'idea, qui c'è il video di Ayuso in quella stessa curva
Be' non mi pare così improbabile come punto di un incidente: se prendi la curva male o troppo veloce finisci largo in uscita, anche senza pensare a colpi di vento.
Concordo.
Ma vedo che una delle due frenate termina al piloncino segnastrada. Chi lo ha colpito? sheffield o mader ?
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lucks83
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

jumbo ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:30
Seb ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:24
lucks83 ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 11:24 Confermo che il punto di uscita di strada è quello, proprio all'inizio di quel breve rettilineo tra la curva a sinistra e la successiva a destra.
Per farsi meglio l'idea, qui c'è il video di Ayuso in quella stessa curva
Be' non mi pare così improbabile come punto di un incidente: se prendi la curva male o troppo veloce finisci largo in uscita, anche senza pensare a colpi di vento.
Si, a quelle velocità oltre i 90 all'ora effettivamente è vero.
Già Ayuso l'ha presa un pochino larga ed è arrivato abbastanza vicino a quel paletto.
Se la prendi ancora un pelo più larga o troppo veloce finisci fuori.
Io l'ho fatta ovviamente molto più piano e sono riuscito a stare molto più interno in uscita di curva, la velocità altissima è sicuramente un bel problema, in quel punto.
albopaxo
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da albopaxo »

lucks83 ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 14:37
jumbo ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:30
Seb ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:24

Per farsi meglio l'idea, qui c'è il video di Ayuso in quella stessa curva
Be' non mi pare così improbabile come punto di un incidente: se prendi la curva male o troppo veloce finisci largo in uscita, anche senza pensare a colpi di vento.
Si, a quelle velocità oltre i 90 all'ora effettivamente è vero.
Già Ayuso l'ha presa un pochino larga ed è arrivato abbastanza vicino a quel paletto.
Se la prendi ancora un pelo più larga o troppo veloce finisci fuori.
Io l'ho fatta ovviamente molto più piano e sono riuscito a stare molto più interno in uscita di curva, la velocità altissima è sicuramente un bel problema, in quel punto.
se fermate al secondo 4 si può notare che ayuso è al di qua della linea di mezzeria, mentre dalle foto gli altri, al 99%, a quel punto erano vicini al bordo della strada o addirittura oltre... a questo punto o hanno preso la curva troppo veloce o hanno anche sbagliato traiettoria, gli unici a saperlo sono quelli che erano in gruppo con loro...
Giro 2017: tappe 3 e 18
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Gimbatbu
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

È una curva che ti butta fuori. Però sono certo che Mader quella discesa la conoscesse a memoria. Propendo per un improvviso colpo di vento.
herbie
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da herbie »

Rogla1 ha scritto: martedì 20 giugno 2023, 13:17 oltre al limite di velocità, è ottima l'idea di Lucks di vietare le ruote ad alto profilo nelle tappe di montagna che presentano lunghe discese. Cioé di dare un'altezza massima del profilo delle ruote in quelle determinate tappe.
Altra idea molto molto utile e a costo zero.
sono d'accordo.
Inoltre, tanto per capire quanto poco e nulla inciderebbe sulle dinamiche spettacolari del ciclismo un eventuale limite di velocità regolamentare di 80 all'ora, sono andato a vedere le velocità registrate su Strava nella discesa del Poggio, tra le più spettacolari, e tutto sommato anche selettive dell'anno.
Come pensavo, sul guidato i corridori toccano gli 80, chi un paio di chilometri più chi un paio meno, solo nell'ìultimo tratto quasi rettilineo che immette sull'Aurelia. Nulla che sarebbe sanzionato dal programma di analisi che avrebbe ovviamente una tolleranza del 2-3% del tempo totale sulle velocità superiori agli 80...
Questo è il grafico della velocità su strava del detentore del KOM Simon Clarke alla Sanremo 2021:https://www.strava.com/activities/49792 ... 4402/24593

E come pensavo anche sulla Cipressa, stanno a lungo sopra i 70 , ma raramente toccano gli 80...
https://www.strava.com/activities/68489 ... 1639/21832

Il limite servirebbe solo per evitare le velocità pericolose in queste discese centro alpine con lunghi rettilinei, spesso battuti dal vento, e in qualche altro tratto che per questo motivo diventa di difficile gestione.
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il_panta
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da il_panta »

D'accordissimo sulle ruote alto profilo da eliminare in certe tappe (forse addirittura sempre), perché il vento può diventare un problema, penso ad esempio all'incidente di Froome. Io sarei anche contro i freni a disco che ti permettono di frenare più tardi e possono avere anche dei problemi che impediscono la frenata. Sono un po' scettico sui limiti di velocità in corsa, sono favorevole a tutte le misure che rallentano la bici e la rendono meno soggetta a imprevisti. Io penso spesso a cosa accadrebbe se avessi una grossa foratura in una discesa veloce, per cui tendo non a superare i 60 km/h neanche in discese apparentemente sicure, è una cosa che mi spaventa. Oltre alla messa in sicurezza delle, protezioni in punti della discesa in cui si arriva a gran velocità alla curva, tipo questa dell'Albula. Il margine di errore in una curva affrontata a certe velocità è minimo e il danno fisico può essere grave.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
maurofacoltosi
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da maurofacoltosi »

Le richieste di Adam Hansen

1) Almeno tre chilometri pianeggianti dopo la fine di una discesa
2) Uniformare le segnalazioni di pericolo (a volte c'è un fischietto, altre un ufficiale con la bandiera, altre un cartello). Si è proposto un semaforo che segnali il pericolo 200 metri prima
3) Far salire in ammiraglia anche il medico della squadra (proposta avanzata dai corridori)
Mauro Facoltosi
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Walter_White
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da Walter_White »

La prima è una cosa che non porta alcun beneficio se non a problemi organizzativi. La discesa rimane discesa
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
jumbo
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da jumbo »

2 e 3 sono idee sensate.
la 1 a prescindere da ogni considerazione sulla qualità dei percorsi, per la sicurezza non cambia niente.

passando alla qualità dei percorsi, con la 1 bisognerebbe allontanare il traguardo della sanremo dalla fine della discesa del poggio.
lucks83
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

il_panta ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 10:24 D'accordissimo sulle ruote alto profilo da eliminare in certe tappe (forse addirittura sempre), perché il vento può diventare un problema, penso ad esempio all'incidente di Froome. Io sarei anche contro i freni a disco che ti permettono di frenare più tardi e possono avere anche dei problemi che impediscono la frenata. Sono un po' scettico sui limiti di velocità in corsa, sono favorevole a tutte le misure che rallentano la bici e la rendono meno soggetta a imprevisti. Io penso spesso a cosa accadrebbe se avessi una grossa foratura in una discesa veloce, per cui tendo non a superare i 60 km/h neanche in discese apparentemente sicure, è una cosa che mi spaventa. Oltre alla messa in sicurezza delle, protezioni in punti della discesa in cui si arriva a gran velocità alla curva, tipo questa dell'Albula. Il margine di errore in una curva affrontata a certe velocità è minimo e il danno fisico può essere grave.
Le ruote ad alto profilo in discesa in montagna sono pericolose.
L'effetto vela in caso di vento è assicurato, solo una volta le ho usate in montagna e mi è bastato...
Un'esperienza non proprio simpatica.

Capitolo freni a disco: da un lato sono più sicuri, in caso di pioggia la frenata non cambia poi molto e in ogni caso è più potente e può permettere al corridore o al ciclista in generale di arrestare la bici in uno spazio minore, con beneficio della sicurezza.
Dall'altra parte, la consapevolezza del corridore di avere una potenza di frenata maggiore, lo spinge ad osare di più in discesa e a raggiungere velocità più elevate, con i rischi del caso.
Inoltre va considerata la possibilità di guasto: a me lo scorso anno è successo che è partita una bolla d'aria nel circuito e sono rimasto senza freno posteriore nella discesa del Gavia... Alla prima staccata dopo lo scollinamento sono finito nel prato e per fortuna non mi sono fatto nulla.
lucks83
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

jumbo ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 11:02 2 e 3 sono idee sensate.
la 1 a prescindere da ogni considerazione sulla qualità dei percorsi, per la sicurezza non cambia niente.

passando alla qualità dei percorsi, con la 1 bisognerebbe allontanare il traguardo della sanremo dalla fine della discesa del poggio.
La seconda e la terza proposta sono molto buone e assolutamente da mettere in pratica.

La prima proposta mi fa pensare, invece, che Hansen abbia dimenticato già cosa voglia dire fare il corridore.

Non ho mai visto i corridori andare più piano perché dalla fine della discesa c'era pianura o salita ad arrivare al traguardo.
Due esempi a caso: Savoldelli nel 2001 e 2007 giù da Fauniera e San Marco scese a cannone, e all'arrivo mancavano rispettivamente 60 e 80 km.
Nibali giù dal Civiglio quanto ha rischiato, con il San Fermo ancora da fare, o giù dal Grappa, con 40 km da percorrere equamente distribuiti tra discesa e pianura, nel 2010?
Tra l'altro, andasse in porto questa idea stramba, dove finirebbe la Sanremo dopo il Poggio, ma anche il Lombardia, sia versione bergamasca, sia comasca?

E soprattutto Hansen non considera un aspetto importante: generalmente la discesa la approccia per primo lo scalatore che fa la differenza in salita.
Mettete un bel tratto di pianura alla fine della discesa, e quest'ultimo si troverà svantaggiato rispetto al passista di turno che può recuperare secondi preziosi in quel tratto finale.
Ecco che lo scalatore alla Bernal o alla Quintana (esempi a caso) rischieranno ancora di più in discesa per garantirsi il vantaggio necessario da gestire poi in pianura.
Mi sembra un'idea buttata lì a caso, tanto per.
Poi ovviamente nessuno sta dicendo che un arrivo deve essere posto in discesa, ci vogliono almeno 600/700 metri, meglio 1 km di pianura per smorzare l'abbrivio e lo slancio della picchiata.
Erinnerung
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Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da Erinnerung »

lucks83 ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 13:41
jumbo ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 11:02 2 e 3 sono idee sensate.
la 1 a prescindere da ogni considerazione sulla qualità dei percorsi, per la sicurezza non cambia niente.

passando alla qualità dei percorsi, con la 1 bisognerebbe allontanare il traguardo della sanremo dalla fine della discesa del poggio.
La seconda e la terza proposta sono molto buone e assolutamente da mettere in pratica.

La prima proposta mi fa pensare, invece, che Hansen abbia dimenticato già cosa voglia dire fare il corridore.

Non ho mai visto i corridori andare più piano perché dalla fine della discesa c'era pianura o salita ad arrivare al traguardo.
Due esempi a caso: Savoldelli nel 2001 e 2007 giù da Fauniera e San Marco scese a cannone, e all'arrivo mancavano rispettivamente 60 e 80 km.
Nibali giù dal Civiglio quanto ha rischiato, con il San Fermo ancora da fare, o giù dal Grappa, con 40 km da percorrere equamente distribuiti tra discesa e pianura, nel 2010?
Tra l'altro, andasse in porto questa idea stramba, dove finirebbe la Sanremo dopo il Poggio, ma anche il Lombardia, sia versione bergamasca, sia comasca?

E soprattutto Hansen non considera un aspetto importante: generalmente la discesa la approccia per primo lo scalatore che fa la differenza in salita.
Mettete un bel tratto di pianura alla fine della discesa, e quest'ultimo si troverà svantaggiato rispetto al passista di turno che può recuperare secondi preziosi in quel tratto finale.
Ecco che lo scalatore alla Bernal o alla Quintana (esempi a caso) rischieranno ancora di più in discesa per garantirsi il vantaggio necessario da gestire poi in pianura.
Mi sembra un'idea buttata lì a caso, tanto per.
Poi ovviamente nessuno sta dicendo che un arrivo deve essere posto in discesa, ci vogliono almeno 600/700 metri, meglio 1 km di pianura per smorzare l'abbrivio e lo slancio della picchiata.
Proposte ragionevoli, a parte i 3 Km, che non hanno senso, posto che nessuno vuole il traguardo 500 m dopo il termine di una discesa..
cmq dipende anche dalla lunghezza delle salite e relative discese! il San Fermo o Bergamo Alta (pensando al Lombardia) o il Poggio di Sanremo son salite corte, spostare il traguardo più avanti sarebbe assurdo.

Ha parlato anche di Arenberg, in cui vorrebbe che il gruppo arrivasse a velocità ridotta (introducendo deviazioni prima dell’entrata nella foresta) e delle reti in discesa che, giustamente, il Giro usa nei punti più critici ma altre corse no.
Rogla1

Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da Rogla1 »

proposte di Hansen tutte sensate, tranne chiaramente la prima. Siamo tutti d'accordo.

Giustissimo anche porsi il problema della velocità eccessiva in entrata ad Arenberg, spesso è un macello. Giusto trovare una soluzione per arrivarci più piano.

Ma davvero i freno a disco son così soggetti a malfunzione?? Ho appena preso una bdc usata con freni a disco. Va benissimo, ma ora ho paura...
lucks83
Messaggi: 6439
Iscritto il: sabato 18 maggio 2013, 13:11

Re: Tour de Suisse 2023 (11-18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Rogla1 ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 15:18 proposte di Hansen tutte sensate, tranne chiaramente la prima. Siamo tutti d'accordo.

Giustissimo anche porsi il problema della velocità eccessiva in entrata ad Arenberg, spesso è un macello. Giusto trovare una soluzione per arrivarci più piano.

Ma davvero i freno a disco son così soggetti a malfunzione?? Ho appena preso una bdc usata con freni a disco. Va benissimo, ma ora ho paura...
Non è che sono soggetti a malfunzionamenti....
È che hanno bisogno di una manutenzione molto maggiore ( bolle d'aria e olio esausto nel circuito, pastiglie consumate, dischi consumati o bruciati) che basta una volta che ti dimentichi di fare un bel check up o ti fidi dell'impianto, e magari rischi uno stupido incidente.
Ovviamente i professionisti non hanno questi problemi perché le loro biciclette sono controllate tutte le sere.
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