Re: Tour 2023 - 3a tappa: Amorebieta/Etxano - Bayonne (193.5 Km)
Inviato: lunedì 3 luglio 2023, 18:33
Come no? Doveva andare a sinistra?
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Allabersagliera ha scritto: ↑lunedì 3 luglio 2023, 18:52
Alla luce delle ultime due tappe, proverei piuttosto a lanciare un dibattito molto più appassionante: visto che anche l'immenso Morkov non può essere eterno, chi è il favorito a succedergli come migliore ultimo uomo per le volate, Van der Poel o Vingegaard?
Facciamo conto che fossero in una pista di atletica. Philipsen ha scartato dalla quinta corsia alla settima secondo voi a causa della semicurva, e qui ci sta dato che ad esempio non avrei squalificato nemmeno io Rota nel campionato italiano. Quello che mi fa più storcere la bocca è lo spostamento dalla settima all'ottava quando ormai la semicurva era passata.
Più che altro perché è stato fermo tantissimo a causa del problema alla gamba e nel frattempo è spuntato Van Poppel. Comunque lui (DVP), Rickaert e Morkov sono bravissimi e non sbagliano quasi nulla, però Mathieu è veramente un mostro anche in quello e non basta il mestiere dei tre succitati per pareggiare la classe di quell'altro
È vero, e Vingegaard sembra un po' a disagio in quei frangenti, come è normale che sia. Però è vero anche che se c'è una caduta e si crea un buco prima dei 3 km, se sei dietro rischi di perdere qualcosa. Quindi non saprei quale sia il compromesso migliore.pietro ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:21 In molti hanno criticato Pogacar per le energie spese nelle prime due tappe, sicuramente più di quelle utilizzate da Vingegaard. Intanto però Tadej ha già 11" di vantaggio, difficilmente risulteranno decisivi, ma sono ugualmente un buon bottino. E ieri non è andato a buttare via energie per rimanere davanti in una tappa destinata ai velocisti, dimostrando dunque di aver capito la lezione e non voler più buttare forze inutili in frazioni del genere. Rimango sempre sorpreso quando vedo gente come Hindley, ma anche lo stesso Vingegaard, spendersi fisicamente e a livello nervoso per tenere le prime posizioni, quando invece una posizione meno avanzata, seppur sempre circondati dalla squadra, sarebbe molto meno rischiosa e dispendiosa per due scalatori
I rischi ci sono sempre. Però se rimani con Bjerg, Trentin e Laengen a disposizione anche in caso di caduta che spezza il gruppo riesci a limitare i danni e nel maggior numero di caso (quindi senza imprevisti) risparmi moltissime energieTommeke92 ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:41È vero, e Vingegaard sembra un po' a disagio in quei frangenti, come è normale che sia. Però è vero anche che se c'è una caduta e si crea un buco prima dei 3 km, se sei dietro rischi di perdere qualcosa. Quindi non saprei quale sia il compromesso migliore.pietro ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:21 In molti hanno criticato Pogacar per le energie spese nelle prime due tappe, sicuramente più di quelle utilizzate da Vingegaard. Intanto però Tadej ha già 11" di vantaggio, difficilmente risulteranno decisivi, ma sono ugualmente un buon bottino. E ieri non è andato a buttare via energie per rimanere davanti in una tappa destinata ai velocisti, dimostrando dunque di aver capito la lezione e non voler più buttare forze inutili in frazioni del genere. Rimango sempre sorpreso quando vedo gente come Hindley, ma anche lo stesso Vingegaard, spendersi fisicamente e a livello nervoso per tenere le prime posizioni, quando invece una posizione meno avanzata, seppur sempre circondati dalla squadra, sarebbe molto meno rischiosa e dispendiosa per due scalatori
Sì hai ragionepietro ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:49I rischi ci sono sempre. Però se rimani con Bjerg, Trentin e Laengen a disposizione anche in caso di caduta che spezza il gruppo riesci a limitare i danni e nel maggior numero di caso (quindi senza imprevisti) risparmi moltissime energieTommeke92 ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:41È vero, e Vingegaard sembra un po' a disagio in quei frangenti, come è normale che sia. Però è vero anche che se c'è una caduta e si crea un buco prima dei 3 km, se sei dietro rischi di perdere qualcosa. Quindi non saprei quale sia il compromesso migliore.pietro ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:21 In molti hanno criticato Pogacar per le energie spese nelle prime due tappe, sicuramente più di quelle utilizzate da Vingegaard. Intanto però Tadej ha già 11" di vantaggio, difficilmente risulteranno decisivi, ma sono ugualmente un buon bottino. E ieri non è andato a buttare via energie per rimanere davanti in una tappa destinata ai velocisti, dimostrando dunque di aver capito la lezione e non voler più buttare forze inutili in frazioni del genere. Rimango sempre sorpreso quando vedo gente come Hindley, ma anche lo stesso Vingegaard, spendersi fisicamente e a livello nervoso per tenere le prime posizioni, quando invece una posizione meno avanzata, seppur sempre circondati dalla squadra, sarebbe molto meno rischiosa e dispendiosa per due scalatori
Il compromesso migliore sarebbe un accordo Vingegaard Pogacar, per evitare i rischi potrebbero accordarsi e stare in fondo al gruppo con i rispettivi compagni.Tommeke92 ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:41È vero, e Vingegaard sembra un po' a disagio in quei frangenti, come è normale che sia. Però è vero anche che se c'è una caduta e si crea un buco prima dei 3 km, se sei dietro rischi di perdere qualcosa. Quindi non saprei quale sia il compromesso migliore.pietro ha scritto: ↑martedì 4 luglio 2023, 10:21 In molti hanno criticato Pogacar per le energie spese nelle prime due tappe, sicuramente più di quelle utilizzate da Vingegaard. Intanto però Tadej ha già 11" di vantaggio, difficilmente risulteranno decisivi, ma sono ugualmente un buon bottino. E ieri non è andato a buttare via energie per rimanere davanti in una tappa destinata ai velocisti, dimostrando dunque di aver capito la lezione e non voler più buttare forze inutili in frazioni del genere. Rimango sempre sorpreso quando vedo gente come Hindley, ma anche lo stesso Vingegaard, spendersi fisicamente e a livello nervoso per tenere le prime posizioni, quando invece una posizione meno avanzata, seppur sempre circondati dalla squadra, sarebbe molto meno rischiosa e dispendiosa per due scalatori