Mi accodoCervinia4478 ha scritto: ↑domenica 27 luglio 2025, 17:26 Ottimo ma non eccellente fino alla fine della seconda settimana.
Terza settimana insufficiente.
Voto finale 7.
Voto finale Tour de France 2025
Re: Voto finale Tour de France 2025
-
- Messaggi: 203
- Iscritto il: venerdì 20 maggio 2011, 9:01
Re: Voto finale Tour de France 2025
Voto 7. Prime due settimane molto belle, anche se si poteva osare di più. E nonostante l'ultima tappa sia stata scoppiettante, da sola non riesce a salvare un'ultima settimana piuttosto deludente. Ma nel complesso un bel tour.
Re: Voto finale Tour de France 2025
In questi giorni, soprattutto quando si pensava che Pogacar battesse tutti i record, sono stati fatti dei paralleli fra questo Tour e quello, ritenuto più massacrante, del 1969.
Ma erano davvero più massacranti i Tour di una volta? Mettiamo a confronti i 7 Tour merckxiani (1969-1975) con i 7 Tour pogacariani (2019-2025), e vediamone lunghezza e distacchi sul 10imo, 20imo, 40esimo e 80esimo classificato:
Come si vede, a fronte di una riduzione della lunghezza del 16%, e anche di una migliore prestazione dei primi 10, che riducono del 39% il distacco dal vincitore, sono molto peggiorate le prestazioni dei corridori di seconda fascia, quelli che si piazzano dopo il decimo posto.
Questo a mio giudizio implica due cose, tenendo sempre conto che oggi ci si allena di più e meglio e si hanno mezzi migliori rispetto all'epoca di Merckx, per non parlare del fatto che i professionisti veri sono molto più numerosi.
- il livello dei primi è molto più alto, cosa che vado ripetendo da sempre e alla quale chi non ha vissuto il ciclismo di 50 anni fa si ostina non credere;
- i Tour di oggi sono molto più duri di quelli di un tempo, il che spiega come mai a tanti corridori manchino energie a fine corsa, mentre una volta i "reduci del Tour" erano soliti uscirne pieni di energie e dominare le corse di agosto, arrivando spesso al Mondiale ancora in forma.
Perché i Tour di oggi sono più duri? Perché ridurre la lunghezza media di una tappa da 190 a 160 km. non cambia nulla: chi sta in gruppo non fatica, e non sono quei 30 km. in più che lo stancano. I corridori si stancano a causa di tre cose: le salite, specialmente quelle ripide, le alte velocità, i lunghi e continui trasferimenti. Ognuna di queste tre cose è aumentata a dismisura negli ultimi decenni, e compensa con gli interessi la riduzione del chilometraggio. Io non dico che bisognerebbe tornare ai percorsi di una volta, pieni di tappe pianeggianti di 200 km. che si concludevano coi volatoni di gruppo e che equivalevano a dei veri giorni di riposo extra, ma almeno i trasferimenti andrebbero ridotti drasticamente, e oltre ai tre giorni di riposo ci vorrebbero altrettante tappe spianate col rullo, una per settimana, senza "cote" e "colli" in mezzo. Forse alla fine le tappe più importanti ne guadagnerebbero, anche se le esigenze televisive (= tappe corte in cui tutti se le danno di santa ragione) hanno ormai preso il sopravvento, a discapito della salute e delle forze dei corridori.
Ma erano davvero più massacranti i Tour di una volta? Mettiamo a confronti i 7 Tour merckxiani (1969-1975) con i 7 Tour pogacariani (2019-2025), e vediamone lunghezza e distacchi sul 10imo, 20imo, 40esimo e 80esimo classificato:
Come si vede, a fronte di una riduzione della lunghezza del 16%, e anche di una migliore prestazione dei primi 10, che riducono del 39% il distacco dal vincitore, sono molto peggiorate le prestazioni dei corridori di seconda fascia, quelli che si piazzano dopo il decimo posto.
Questo a mio giudizio implica due cose, tenendo sempre conto che oggi ci si allena di più e meglio e si hanno mezzi migliori rispetto all'epoca di Merckx, per non parlare del fatto che i professionisti veri sono molto più numerosi.
- il livello dei primi è molto più alto, cosa che vado ripetendo da sempre e alla quale chi non ha vissuto il ciclismo di 50 anni fa si ostina non credere;
- i Tour di oggi sono molto più duri di quelli di un tempo, il che spiega come mai a tanti corridori manchino energie a fine corsa, mentre una volta i "reduci del Tour" erano soliti uscirne pieni di energie e dominare le corse di agosto, arrivando spesso al Mondiale ancora in forma.
Perché i Tour di oggi sono più duri? Perché ridurre la lunghezza media di una tappa da 190 a 160 km. non cambia nulla: chi sta in gruppo non fatica, e non sono quei 30 km. in più che lo stancano. I corridori si stancano a causa di tre cose: le salite, specialmente quelle ripide, le alte velocità, i lunghi e continui trasferimenti. Ognuna di queste tre cose è aumentata a dismisura negli ultimi decenni, e compensa con gli interessi la riduzione del chilometraggio. Io non dico che bisognerebbe tornare ai percorsi di una volta, pieni di tappe pianeggianti di 200 km. che si concludevano coi volatoni di gruppo e che equivalevano a dei veri giorni di riposo extra, ma almeno i trasferimenti andrebbero ridotti drasticamente, e oltre ai tre giorni di riposo ci vorrebbero altrettante tappe spianate col rullo, una per settimana, senza "cote" e "colli" in mezzo. Forse alla fine le tappe più importanti ne guadagnerebbero, anche se le esigenze televisive (= tappe corte in cui tutti se le danno di santa ragione) hanno ormai preso il sopravvento, a discapito della salute e delle forze dei corridori.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

Re: Voto finale Tour de France 2025
L'ho scritto anche io stamattina: un paio di tappe per velocisti, piatte come un righello, sarebbero utilissime.Fantasio ha scritto: ↑domenica 27 luglio 2025, 21:43 In questi giorni, soprattutto quando si pensava che Pogacar battesse tutti i record, sono stati fatti dei paralleli fra questo Tour e quello, ritenuto più massacrante, del 1969.
Ma erano davvero più massacranti i Tour di una volta? Mettiamo a confronti i 7 Tour merckxiani (1969-1975) con i 7 Tour pogacariani (2019-2025), e vediamone lunghezza e distacchi sul 10imo, 20imo, 40esimo e 80esimo classificato:
diffTour.png
Come si vede, a fronte di una riduzione della lunghezza del 16%, e anche di una migliore prestazione dei primi 10, che riducono del 39% il distacco dal vincitore, sono molto peggiorate le prestazioni dei corridori di seconda fascia, quelli che si piazzano dopo il decimo posto.
Questo a mio giudizio implica due cose, tenendo sempre conto che oggi ci si allena di più e meglio e si hanno mezzi migliori rispetto all'epoca di Merckx, per non parlare del fatto che i professionisti veri sono molto più numerosi.
- il livello dei primi è molto più alto, cosa che vado ripetendo da sempre e alla quale chi non ha vissuto il ciclismo di 50 anni fa si ostina non credere;
- i Tour di oggi sono molto più duri di quelli di un tempo, il che spiega come mai a tanti corridori manchino energie a fine corsa, mentre una volta i "reduci del Tour" erano soliti uscirne pieni di energie e dominare le corse di agosto, arrivando spesso al Mondiale ancora in forma.
Perché i Tour di oggi sono più duri? Perché ridurre la lunghezza media di una tappa da 190 a 160 km. non cambia nulla: chi sta in gruppo non fatica, e non sono quei 30 km. in più che lo stancano. I corridori si stancano a causa di tre cose: le salite, specialmente quelle ripide, le alte velocità, i lunghi e continui trasferimenti. Ognuna di queste tre cose è aumentata a dismisura negli ultimi decenni, e compensa con gli interessi la riduzione del chilometraggio. Io non dico che bisognerebbe tornare ai percorsi di una volta, pieni di tappe pianeggianti di 200 km. che si concludevano coi volatoni di gruppo e che equivalevano a dei veri giorni di riposo extra, ma almeno i trasferimenti andrebbero ridotti drasticamente, e oltre ai tre giorni di riposo ci vorrebbero altrettante tappe spianate col rullo, una per settimana, senza "cote" e "colli" in mezzo. Forse alla fine le tappe più importanti ne guadagnerebbero, anche se le esigenze televisive (= tappe corte in cui tutti se le danno di santa ragione) hanno ormai preso il sopravvento, a discapito della salute e delle forze dei corridori.
Permetterebbero ai corridori di alta classifica di godere di un paio di giorni extra di riposo.
Le classiche tappe di trasferimento che non ci sono più, ormai.
Invece piazzando sempre dislivello ad cazzum, si finisce per fiaccare le gambe anche dei corridori migliori, con tanti saluti per lo spettacolo, quando dovrebbe esserci (vedi Alpi in questo Tour).
Re: Voto finale Tour de France 2025
+1. E si ridurrebbero i trasferimenti, che potrebbero essere sostituiti da queste tappe in apparenza inutili.lucks83 ha scritto: ↑domenica 27 luglio 2025, 22:08L'ho scritto anche io stamattina: un paio di tappe per velocisti, piatte come un righello, sarebbero utilissime.
Permetterebbero ai corridori di alta classifica di godere di un paio di giorni extra di riposo.
Le classiche tappe di trasferimento che non ci sono più, ormai.
Invece piazzando sempre dislivello ad cazzum, si finisce per fiaccare le gambe anche dei corridori migliori, con tanti saluti per lo spettacolo, quando dovrebbe esserci (vedi Alpi in questo Tour).
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

-
- Messaggi: 2987
- Iscritto il: sabato 6 giugno 2020, 18:38
Re: Voto finale Tour de France 2025
a me è piaciuto tantissimo sia come percorso che come interpretazione dei corridori
ci hanno provato a battersi in tutti i modi finche le forze hanno retto
senza niente da recriminare
e lo spettacolo finale su mont matre è stata la ciliegina sulla corsa
ci hanno provato a battersi in tutti i modi finche le forze hanno retto
senza niente da recriminare
e lo spettacolo finale su mont matre è stata la ciliegina sulla corsa
Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
unforgettable memories
Re: Voto finale Tour de France 2025
Terza settimana deludente, a parte l'apoteosi parigina finale.
Intanto si sente la mancanza di un tappone vero.
La Plagne accorciata senza recuperare i km, ed era l'ultima tappa di montagna
Intanto si sente la mancanza di un tappone vero.
La Plagne accorciata senza recuperare i km, ed era l'ultima tappa di montagna
