Pagina 2 di 2

Re: Roberto Vecchioni

Inviato: mercoledì 4 gennaio 2012, 8:02
da lemond
Si diceva della trovata serenità emotiva e psicologica e gli esempi sono "Bei tempi" "La mia ragazza" e "Piccolo amore", dove si rende omaggio alle piccole e significative gioie quotidiane: la scuola, la casa e la famiglia, allargatasi con un pastore tedesco ;) E' la prima volta che un cane lupo è entrato nella sua vita senza simboleggiare angosce infantili. ;)






Re: Roberto Vecchioni

Inviato: venerdì 6 gennaio 2012, 8:38
da lemond
L'amore per Daria dona a Roberto un appagamento che gli permette di affrontare temi non strettamente autobiografici. E dopo "Bei tempi" disco di sentimenti, "Ippopotami" è infatti una parentesi di pensieri e meditazioni, un bel tuffo nella piscina dell'illuminismo. Lasciati i panni della passione, Roberto si concede una salutare rinfrescata di razionalità. Tutto il disco è, per quanto riguarda i titoli, una vendemmia di citazioni e Sogni d'oro si riferisce ad es. al film di Nanni Moretti. In questa canzone si asserisce quanto siano stati sterili gli atteggiamenti vittimistici del passato. Se sia feconda invece la spensierata lucidità attuale sarà da vedere. ;)



Re: Roberto Vecchioni

Inviato: domenica 8 gennaio 2012, 8:58
da lemond
La sicurezza acquisita produce anche il "divorzio" da Michelangelo Romano. Il rapporto era entrato in crisi da tempo, ma Roberto nel passato aveva avuto bisogno della sua protezione e l'altro aveva giocato su questo, imponendo la sua quasi dittatura. Nella preparazione di "Milady" costui aveva scartato quasi tutto e, dopo un anno di lavoro erano pronte solo tre canzoni, ma allorché Vecchioni rimane solo il resto del disco è concluso in un mese e Milady ci restituisce un cantautore quasi intieramente responsabile delle canzoni che ha inciso.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: martedì 10 gennaio 2012, 13:24
da lemond
Dove però niente ha più realtà del sogno e infatti il successivo appuntamento è al 1991 con


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: giovedì 12 gennaio 2012, 8:09
da lemond
In Milady Roberto riprende musicalmente ad essere sé stesso e ne esce una melodia simila ad A.R. e L'uomo che si gioca il cielo a dadi . Affronta altresì il dilemma fra amore e famiglia e il proprio lavoro attraverso un personaggio omnicomrensivo e quindi il riflesso del proprio spirito che non ammette intralci. Ne esce alla fine un ritratto che, a differenza di quello di Dorian Gray, invecchia insieme alla figura reale.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: sabato 14 gennaio 2012, 8:27
da lemond
Il successo dell'ultimo disco non coincide con uno dei momenti più felici e durante la "tounée" estiva del 1990 finisce addirittura quindici giorni . all'ospedale, per innalzamento di pressione e crisi ipoglicemica dopo le prime cure. La convalescenza durerà circa tre mesi e il rientro avverrà al Club Tenco: unico cantautore presente a tutte le rassegne. ;) Il nuovo disco è rimandato al 1991 e, dopo ripensamento, si chiamerà "Per amore mio" dove quel mio sta per "di me stesso"; vuole infatti che risulti chiaro che tutta l'opera è una difesa della propria intimità poetica e della propria libertà psicologica.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: lunedì 16 gennaio 2012, 8:30
da lemond
Il sogno è tutto: è possibile permutare a piacere ogni avvenimento, ricreandolo secondo le proprie particolari esigenze. E Roberto si abbandona alla capacità di aleggiare con la fantasia, considerata la pochezza con la quale sa muoversi nel quotidiano. E si mette a disposizione di due forze trascinanti: avventura e tenerezza, dettati rispettivamente dal padre e dalla madre.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 8:41
da lemond
Nel disco più venduto fino a quel momento c'è anche un piccolo capolavoro di misteri, dove sono simboleggiati amore, infanzia, speranze e grandi tensioni morali che si sono perse per strada. Tutto ciò rimane alle spalle e, come nella Bibbia e nel mito di Orfeo, guai a voltarsi, perché il ricordo è inutile zavorra e bisogna solo guardare avanti, sperando che oltre ci sia ... un nuovo punto di arrivo. ;)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: venerdì 20 gennaio 2012, 8:39
da lemond
Ormai si sarà capito che per il Nostro anche l'amore, come il sogno è un'arma contro la gabbia delle realtà ed importante in questo senso è "Piccole donne crescono". Amare è per lui :"Illusione di salvezza e speranza di felicità". Pertanto le donne sono, per Roberto "l'alter ego" (in meglio) dell'uomo, ma anche l'occasione per la proprio illuminazione ed autocoscienza. Il *meglio* che ho scritto fra parentesi si evidenzia molto nel brano, che è un inno ad un femminismo serio e non "di battaglia". ;)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: domenica 22 gennaio 2012, 8:25
da lemond
Tutto questo era ancor più esplicito nella presentazione discografica, in cui si afferma: "Sono loro, le donne che portano avanti il mondo, a volte urlando, altre in silenzio." E noi? Dietro, contro ... per loro, inventandoci di essere più forti. :D Ne segue: "Donna mia ... sei l'unica idea dentro questa follia".



oppure: tu sola "mi farai capire il senso che non so".



P.S.

Tutto ciò è stato confermato e rafforzato nell'incontro di Firenze (dicembre 2011) ;)

Re: Roberto Vecchioni

Inviato: martedì 24 gennaio 2012, 8:09
da lemond
E' da questo insieme di sentimenti che nasce Blumun dove Roberto dimostra una (finalmente) raggiunta serenità ed infatti nella canzone omonima sostiene: "... sono un uomo felice, lo confesso". La chiave di ciò sta quasi di sicuro nella dedica che recita: "A mia moglie, ai miei figli".


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: giovedì 26 gennaio 2012, 8:15
da lemond
Il tema dominante del disco è il sentimento dell'amicizia: sia nella perdita di un amico carissimo , quanto per il loro ritorno .
Tra gli amici troviamo anche il vecchio cane Paco che diventa per Vecchioni il modo per poter dettare il proprio epitaffio: "Ora è il turno mio, resto sveglio io".

P.S.

Finalmente uno che usa *ora* e non *adesso* :-)

Re: Roberto Vecchioni

Inviato: sabato 28 gennaio 2012, 11:34
da lemond
Da ricordare anche due brani del Vecchioni letterato: Euridice e Rossana. Le canzoni fanno compagnia alla nutritissima folla di personaggi mitici e letterari. Però Roberto, specialmente nella prima non fa sua l'nterpretazione fedele del mito, perché Orfeo si volta per scelta e non per errore. L'amore è tale se resta vivo e si deve essere capaci invece di lasciar andare quelle che ormai è ... morto.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: lunedì 30 gennaio 2012, 8:20
da lemond
Il "Cielo capovolto" del 1995 è un disco tutto dedicato alle donne, ma anche a tutta la donna: dal culo al cuore. Per un vero testimone della bellezza, quale Vecchioni di definisce, materiale e spirituale sono la stessa cosa. Non c'è nessuna sfida o provocazione, se l'ascoltate bene è una canzone romantica: un elogio della sensualità e dell'intelligenza che in una donna molte volte stanno insieme. In questo senso andava già la tradizione dei cantautori francesi (Leo Ferré "Ton cul e ton coeur ...")


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: mercoledì 1 febbraio 2012, 10:37
da lemond
Il Cielo capovolto rappresenta ancora una volta il diverso modo di pensare l'amore e la vita degli uomini e delle donne. All'amore vero di Saffo,


si contrappone, così, quello cieco di Fernando Pessoa, tanto innamorato dei suoi fogli e del suo essere poeta da non accorgersi di perdere la vita,


mentre le donne ... "hanno fottuto il tempo con l'amore". :-)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: venerdì 3 febbraio 2012, 12:17
da lemond
Ma le "Lettere d'amore" sono importanti per un altro motivo. La canzone presenta infatti la scelta di Vecchioni, che evidenzia il contrario di quanto attribuito a Pessoa e si può sintetizzare nelle frase: "... solo chi non ha scritto mai lettere d'amore d'amore fa veramente ridere". E quindi non stupisce che la donna continui ad essere la protagonista e coprotagonista in altre quattro canzoni, fra le quali, la migliore può essere.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: domenica 5 febbraio 2012, 12:40
da lemond
La caratteristica principale di "El bandolero stanco" del 1997 è quella di essere un disco estremamente vario, composto da canzone profonde e struggenti, così come da veri e propri scherzi polemici e sarcastici. :D Si potrebbe cominciare proprio da quest'ultima caratteristica, ricordando l'invettiva contro la D.C. (ormai defunta, ma ... forse no) :-(


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: martedì 7 febbraio 2012, 8:55
da lemond
Tra le canzoni più significative e che resterà un punto fermo nel canzoniere vecchioniano si deve ricordare la "Stazione di Zima", il cui titolo ricalca quello di una raccolta di poesie del poeta russo Evtuenko. In essa troviamo un dialogo con dio, presentato però con un tono nient'affatto pretenzioso, ma anzi con una semplicità quasi "francescana". Il "cuore" della canzone è che la questione *Dio* è ininfluente e che quel conta invece è l'essenza *uomo* : fragile, piccolo e imperfetto sì, ma, proprio per questo, degno di avere un destino ... meraviglioso. ;)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: giovedì 9 febbraio 2012, 8:44
da lemond
Dato l'obiettivo del disco, sembra opportuno analizzare la canzone che dà il titolo. In essa si parla della fatica di restare coerenti con le proprie idee e il dovere di farlo finché ci si crede, in faccia ai troppi voltagabbana, E quindi Vecchioni in questa ed in "Companeros" attacca, con precisi riferimenti, oltre a Giuliano Ferrara e Paolo Liguori, tutto un insieme di transfughi. Un verso di questa canzone rammenta anche la figura, ben diversa, di Adriano Sofri e il suo disperato idealismo, che lo ha portato, pur innocente, ad affrontare una durissima condanna, alla quale avrebbe potuto facilmente sottrarsi.




Re: Roberto Vecchioni

Inviato: domenica 12 febbraio 2012, 7:56
da lemond
Struggente è "Celia De La Cerna" la canzone-confessione della madre di Che Guevara, da lei soprannominato Fuser (furioso), che diventa la canzone di tutte le madri che riescono a vedere al di là del mito, che non porta quasi mai niente di buono: ad es. le figure, peraltro inventate, di Gesù e del Che che cosa hanno prodotto, se non guerra e disperazione? E la soluzione sta proprio nelle strofe finali, perché il mondo fuori non è quello (ed io non sono) che mi cantavi tu. Spera dunque di non vedermi mai (come sono) e resterò per sempre quel figlio che ami veramente ... nei tuoi ricordi.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 8:05
da lemond
Un tema importante della poetica vecchioniana è il sogno ed infatti nel 1999 un album intiero è dedicato (almeno nel titolo) ad esso. Il vero centro emotivo è dato da



ossia la storia di un bambino svedese del Seicento che vede i commedianti ballare e vorrebbe partire con loro, ma non lo fa, così come nella maturità, perché si rende conto che ha stipulato un diverso contratto con la ... vita. Solo da vecchio, ormai solo, capisce che è giunto il tempo di seguirli, perché ha anche compreso che il sogno non ha età e che non è una fuga dalla realtà, ma può essere il compimento di un'esistenza. ;) E allora


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: giovedì 16 febbraio 2012, 9:27
da lemond
Il disco che conclude il *sogno* è "Il più grande spettacolo del mondo" dove troviamo un Vecchioni divertitito/ente, scapigliato, ma anche serio, di fronte all'interrogativo che molti si pongono e taluni risolvono ... in sogno. ;)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: sabato 18 febbraio 2012, 8:49
da lemond
Con "Sogna ragazzo sogna" del 1999 Roberto si prende una pausa di due anni, perché nel 2000 esce solo un "doppio" di canzoni passate e nel 2001 niente. Fra i brani scelti nel 2000, c'è la "Canzone per Alda Merini". Vecchioni comincia con il ricordare l'esperienza biografica fondamentale e cioè la reclusione in manicomio per presunta follia e autentica poesia. E in un'intervista dice: "Alda è una delle persone più straordinarie che ho mai incontrato" e questa canzone è stata pensata come un omaggio a tutti coloro che riescono ad incantare il pubblico, a strapparlo dalla realtà, per riportarcelo ... più arricchito. Grazie Alda.


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: lunedì 20 febbraio 2012, 9:59
da lemond
Siamo nel 2002 con il nuovo album. I coltelli sono le proprie ispirazioni e non conta tanto la capacità di fare centro, quanto quella di mettersi in gioco e rischiare quel che si può, senza aver paura di ...
In un mondo proteso in maniera ossessiva al conseguimento di un risultato, il lanciatore rappresenta l'opposto: la persona che riesce ad esprimere sentimenti e pensieri autentici. ;)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2012, 7:50
da lemond
Amore o morte, o forse entrambe per la Viola d'inverno: l'addio che Roberto si immagina con la moglie. Il protagonista però non è il lasciarsi, ma il vivere il presente. Purtroppo la morte è l'unico atto che si deve fare da soli e proprio questo è il lato peggiore, perché la condivisione è tutto per Vecchioni e la morte invece è una monade isolata. :grr:


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: venerdì 24 febbraio 2012, 8:56
da lemond
Chiudo questa rivisitazione di Roberto Vecchioni, partendo dall'inizio e cioè dalla canzone che che ho nella mia firma. Arrivederci con De André. :-)


Re: Roberto Vecchioni

Inviato: giovedì 4 marzo 2021, 16:38
da lemond
L'avevo lasciato ateo e lo ritrovo credino, ma per me rimane una grande persona e questo intervento a una trasmissuione Rai mi sembra molto bello. https://www.raiplay.it/video/2018/12/La ... efa15.html