Re: Il Segno di Zom
Inviato: martedì 28 febbraio 2012, 15:56
Oltretutto quello su Weylandt era un inciso evitabilissimo... Concordo pienamente con te.
gia', la mia battuta su sgarbozza come ghost-writer era riferita aesattamente a quello...Admin ha scritto: 1) Chi è Frank Slechk? (Ma vabbè, è un cognome che circola poco nel ciclismo, è comprensibile non saperlo scrivere bene...)
2) Perché Weylandt dev'essere citato come WW108? Cos'è, è diventato un logo pubblicitario?
sull'obbrobrio Wenstra se vuoi non commentiamo...AZgianni ha scritto:basta che mi evitate i commenti su Wenstra.
Lungi da me l'idea di confutare lo Zome, ma ho la netta sensazione che illo abbia elencato per il suo blog (scritto di getto quasi da manina chattara o comunque da frenetico social-dipendente) tutta una serie di tesi e che poi vada ad incasellare con minuzia i dati necessari alla dimostrazione dei teoremi.AZgianni ha scritto:Dears
Nelle scarpe altro che sassolini! La vendetta continua stavolta e' il turno dul Bulba (vedi vs intervista)
http://ilsegnodizom.gazzetta.it/
Perché il ciclismo ha bisogno di Aldo Grasso
di Angelo Zomegnan
Credo sia il caso di sollevare l’allarme, radunare le intelligenze, le forze più esperte, gli analisti dello spettacolo televisivo e, pur senza chiamare gli immancabili stati generali immancabili quando si è in crisi, cominciare a riflettere sui dati che circolano sul web circa l’audience, il rating, la share e la presenza sul campo degli spettatori del ciclismo tradizionale.
Se non leggiamo e vediamo male, c’è da preoccuparsi. E forse è proprio il caso di preoccuparsi, chiamando a raccolta il popolo degli appassionati in vista della Milano-Sanremo di sabato 17 marzo: che, dunque, è dietro l’angolo.
...
Di certo, anche la grande stagione italiana non è partita con il botto. Basandosi sulle medie ufficiali della fascia oraria 15.00-18.00 e senza scendere nel dettaglio delle ramificazione di Raisport2; a fronte dei grandi spazi ritagliati su Raitre, la risposta degli spettatori è stata modesta e deve far riflettere.
Partiamo dalle Strade Bianche. Tre anni fa, all’edizione numero 3, vale a dire a metà del cammin della sua giovane vita, in 37’ minuti di differita (1) gli spettatori furono 683.000, vale a dire 34.000 in più di quest’anno, nonostante l’emissione fosse in diretta (prima su Raisport2 e poi su Raitre) e dunque lo spettacolo dei diavoli delle crete e degli sterri meglio valorizzato. Non ci poteva essere una partecipazione migliore. Non ci poteva essere uno scenario migliore. Non ci poteva essere un clima migliore. Non ci poteva essere da parte di Rai una predisposizione migliore (al di là delle smagliature tecniche da correggere) nel mettere anche le Strade Bianche nel portafoglio delle dirette. Eppure…nel mondo è migliorato l’approccio di web e socialnetworking nei confronti della sfida senese, ma in televisione eravamo meno del prevedibile.
Passando alla Tirreno-Adriatico, che si avvia alla conclusione, quando mancano appena due delle sette tappe alla conclusione, e senza tener conto della domenica di Piano di Tivo semplicemente perché quelli sono dati per certi versi drogati dall’essere inserito in una trasmissione ben frequentata qual è “Alle falde del Kilimangiaro”, i dati televisivi di Raitre non sono stati entusiasmanti nelle prime quattro giornate: 556.000 spettatori medi mercoledì; 600.000 giovedì; 594.000 venerdì; 788.000 sabato. Come dire: 2.538.000 in quattro giorni, con il rating mai sopra 1.4 e la share una sola volta al 6,1%. Attenzione: sono dati raccapriccianti. E non può essere di consolazione il fatto che Palermo-Roma di sabato sia arrivata a fatica al milione di spettatori.
Va alzata la guardia. Se il ciclismo tradizionale tiene incollati i belgi davanti alla televisione, se conquista nuove fasce di spettatori oltreoceano, se stimola la fantasia di chi vuole essere protagonista su Facebook, Twitter, Linkedin, eccetera…perché il ciclismo nelle storiche culle di Italia, Francia e Spagna balbetta eccezion fatta per alcune, rare circostanze?
Non vuole essere una provocazione, bensì un invito ponderato: mettetevi attorno a un tavolo e chiedete, ad esempio, ad Aldo Grasso – numero uno dei critici televisivi e dei commentatori del ciclismo in tv – di prestarvi le sue inarrivabili chiavi di lettura per aiutare il ciclismo ...
E perché non sfrugugliare qualche service esterno per farsi aiutare nel rispolverare quelle soluzione tecniche e quelle apparecchiature tecnologicamente avanzate come la telecamerine sul manubrio, nel casco, dietro la sella, sulle ammiraglie, sulle auto della direzione di corsa? Un anno fa di questi tempi i gruppi sportivi tentarono una soluzione per sollevare il ciclismo dalle pause morte che producono soltanto noia e inducono allo zapping. Che fine hanno fatto quelle sconvolgenti idee? Un nuovo dibattito è aperto. Ma bisogna che chi di dovere schiacci sull’acceleratore per uscire da schemi tanto convenzionali, quanto vecchi e dunque superati. Corre l’obbligo di rimboccarsi le maniche.
questo è sacrosanto!!cauz. ha scritto:ancora piu' vago e' quando parla di strumenti web, citando a caso facebook, twitter e addirittura linkedin...
incuriosisce a maggior ragione la sua filippica se rapportata alla (disastrosa) gestione web del ciclismo da parte di RCS, con siti statici e mai aggiornati anche per corse di primissimo piano a livello mondiale come giro e sanremo.
Pienamente d'accordo con entrambeAdmin ha scritto:No, al tuo avatar (credo)
Tecnologia tv applicata al ciclismo: una propostina mia: sarebbe impossibile, in tempi di GPS applicato a qualsiasi cosa, avere in sovrimpressione i nomi dei corridori nel gruppo ripreso dall'alto? Secondo me ciò renderebbe molto più fruibile e comprensibile lo sviluppo di una corsa, specie in determinati frangenti: immaginiamo una volata inquadrata dall'alto coi nomi sovrimpressi sulle schiene dei ciclisti. Tra l'altro, una cosa che mi son sempre chiesto: ma perché le volate vengono sempre riprese frontalmente? Dall'alto si capisce molto meglio come si svolge uno sprint, io lascerei la ripresa frontale solo per i replay.
1) sì infatti mi riferivo all'avatar di alf. ma ora scopro che stava millantandoAdmin ha scritto:No, al tuo avatar (credo)
Tecnologia tv applicata al ciclismo: una propostina mia: sarebbe impossibile, in tempi di GPS applicato a qualsiasi cosa, avere in sovrimpressione i nomi dei corridori nel gruppo ripreso dall'alto? Secondo me ciò renderebbe molto più fruibile e comprensibile lo sviluppo di una corsa, specie in determinati frangenti: immaginiamo una volata inquadrata dall'alto coi nomi sovrimpressi sulle schiene dei ciclisti. Tra l'altro, una cosa che mi son sempre chiesto: ma perché le volate vengono sempre riprese frontalmente? Dall'alto si capisce molto meglio come si svolge uno sprint, io lascerei la ripresa frontale solo per i replay.
sbagliando l'anno (capita) ma, soprattutto, tralasciando che l'ottava posizione è meramente quella alfabeticaLampre ha scritto:Team Lampre, indicato il 2 novembre 2013 dall'Unione Ciclistica Internazionale tra le prime 8 squadre di fascia più alta del World Tour di Ciclismo
Ma una squadra Pro Tour denuncia il fallimento del suo team manager, tra l'altro quel Roberto Damiani che ha fatto bene, se non benissimo, il suo lavoro in mezzo mondo ciclistico e nello stesso tempo annuncia l'arrivo di un responsabile marketing stampa o che dir si voglia ?? Secondo me é un'altra mossa senza senso !!Basso ha scritto: Sulla figura di Angelo Zomegnan ho molte riserve, dettate sia dalla sua direzione Rosa che dal suo successivo rientro giornalistico (in primis per aver praticato spesso la massima "la vittoria ha tanti padri mentre la sconfitta è orfana"), non posso comunque che augurare il meglio ai blu fucsia.
..... o forse é questo il senso, Cunego ha piú potere di tutti in questa squadra, forse lo sponsor lo porta lui!!Basso ha scritto: p.s.2) Ah, e Cunego sembra avere ancora "potere" con Saronni
Sono curioso di sapere se nel 2013 sarà ancora confermata la collaborazione con il Centro Mapei; forse qualche risposta potremmo averla.Frank VDB ha scritto:Anche a me interesserebbe sapere perchè un Roberto Damiani che ha una onorata carriera di DS alle spalle, solo alla Lampre non abbia avuto gli stessi successi ottenuti altrove e in così poco tempo sia stato liquidato...