Tifo, simpatizzo, gufo

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
beppesaronni
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Re: Tifo, simpatizzo, gufo

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Io quasi quasi smetto di gufare nibali. Adesso è come sparare sulla croce rossa :D :D :D
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
Grammont63
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Re: Tifo, simpatizzo, gufo

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Simpatizzo per Gilbert, Contador e per tutti gli italiani a partire da Aru, non gufo nessuno perché rispetto la fatica di tutti i ciclisti, non ho rispetto di tutti quelli presi con le mani nella marmellata, pur se sono favorevole a dargli un'altra possibilità.
Fra le squadre, per il modo di correre, tifo gli australiani della Orica.
Per ora mi alleno in modo molto discontinuo...
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barrylyndon
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Re: Tifo, simpatizzo, gufo

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beppesaronni ha scritto:Io quasi quasi smetto di gufare nibali. Adesso è come sparare sulla croce rossa :D :D :D
con un giro ed un tour conquistati, direi che il tuo lo hai fatto.Ampiamente.
Ti diamo il permesso di non gufarlo piu'... :D
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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GregLemond
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Re: Tifo, simpatizzo, gufo

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Arme ha scritto:Peccati di Sagan?
Se intendi una manina di troppo sul podio fiammingo si è scusato da signore, se intendi che cazzeggia fino a giugno concordo

Uno come lui non può (non poteva via... un cambiamento si vede) correre come correva: sbruffone succhiaruote attendista.

A talento se la gioca con Degenkob e Kwiatowski...ma potenzialmente (da questa "potenza" il mio gufare) sarebbe superiore...
held
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Re: Tifo, simpatizzo, gufo

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Tifo: Aru ed un pò tutti gli italiani. Ho tifato (e tifo ancora :D ) Bugno! Poi grandi emozioni con Pantani.
SImpatizzo: Sagan in primis, Cunego, Boonen, Evans sino allo scorso anno.
Gufo: non gufo nessuno, rispetto la fatica di tutti, però mi stan antipatici gli Sky (WIggins invece lo amiro).

Grande nostalgia per il ciclismo anni 90 (nonostante le ombre).
Winter
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Re: Tifo, simpatizzo, gufo

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quasar ha scritto:
Winter ha scritto:Be il suo modo di correre..
aspetta sempre gli ultimi 2 km
E' il simbolo del ciclismo dei non attaccanti

Una volta , i campioni facevano fughe di 20-40-60 km per vincere
adesso lunghe processioni fino ai 3 km finali
hai estremizzato un po troppo.
a parte che tra 20 e 60km c'è una bella differenza, in ogni caso se per "una volta" intendi nel periodo post guerra, hai pienamente ragione. ma mi pare tu faccia riferimento nello specifico agli anni 80 e ti assicuro che anche all'epoca le azioni lunghe e in solitaria dei big non erano per nulla frequenti. le scaramucce iniziavano ben prima degli ultimi km di tappa, ma nella maggior parte dei casi il tutto si risolveva nel finale. certo, potremmo fare un discreto elenco di azioni solitarie. discreto, non lungo.
hai fatto un elenco di Liegi e Freccia. premesso che un arrivo in solitaria non implica affatto grande bagarre negli ultimi 60km ma può tranquillamente significare corsa piatta risolta con un colpo di mano nel finale o una lunga fuga che ha di fatto addormentato la corsa, proprio di quelle Freccia Vallone che hai elencato, alcune furono indubbiamente avvincenti, altre ebbero un andamento molto piatto, con l'azione decisiva e null'altro. per farti un paragone con edizioni che ricorderai meglio, ti cito la Freccia del 97 di Jalabert e quella del 99 di Bartoli. Furono corse entusiasmanti? per nulla. allungo a 30-40km e null'altro. il momento clou si ebbe sempre e solo sul muro di Huy. eppure arrivarono in coppia con un bel vantaggio sul gruppo.
come anticipato, alcune di quelle edizioni furono invece battagliate e veramente molto belle, ma ci sarebbe il discorso percorso da analizzare, dal momento che non si arrivava a Huy ma in lunghi vialoni (ricordo Spa e mons) al termine di percorsi molto selettivi caratterizzati da cote in rapidissima successione...

la grande differenza tra le due epoche, risiede nel minor peso della squadra nella gestione della corsa rispetto ad oggi. all'epoca non c'era l'idea di schierare in blocco la squadra in testa per controllare la corsa. una grande differenza indubbiamente, il che comportava maggiore anarchia in corsa, con sparpagliamento generale e ciò molto spesso poteva dar l'idea di grande bagarre. e questo discorso vale non solo per la gestione generale delle corse, ma nello specifico anche per le volate. i treni non esistevano, solitamente un solo compagno a tirarti la volata ma la fila era piuttosto variegata. non a caso si è soliti ricordare il treno giallo-nero Del Tongo di metà anni 80 come il primo esempio di squadra in blocco a lavorare per il velocista (qualcosa di simile si vide qualche anno prima già con Maertens, ma mai un treno vero e proprio).

Discorso Purito. a me pare che non si possa far passare per difetto la caratteristica principale di un atleta. JRo è uno che per emergere ha dovuto affinare questa sua qualità, in caso contrario sarebbe rimasto nell'anonimato più totale. è un atleta che sino ai 30 anni non aveva mai raccolto nulla, qualche vittoria isolata qua e là, ma mai competitivo nelle classiche, ancor meno nelle corse a tappe. non è veloce, non è uno scalatore, non è un cronoman... ha "unicamente" lo scatto sulle rampe. bene ha fatto a sfruttarlo al meglio.
e poi, winter, i grandi attendisti c'erano anche negli anni 80, e che attendisti.... ricorderai Kelly, caratura e qualità infinitamente superiori a quelle di Rodriguez, ma pure lui era uno che aspettava sempre il finale e quasi mai si esponeva e prendeva l'iniziativa. non essendo uno scalatore ma invece dotato di un grande spunto, nei GT cercava di stare con i migliori e nelle classiche attendeva quasi sempre gli ultimi km per tirar fuori la testa.
:
1) Ho detto che provavano ad attaccare non che arrivavano
I big della Vuelta non me l'immagino attaccare a 100 ..60 dall'arrivo..
Kelly ma anche Lemond erano sicuramente attendisti.. ma rispetto agli attuali.. diventano dei grandi attaccanti
2) Ho citato le Freccia pre 1994 (per non andare sul solito discorso)
ma quella del 1999 , è una vittoria da :champion:
Non mi vorrai paragonare quella vittoria con quelle di Valverde ?? 80 km di fuga contro 100 metri
Il ciclismo non è correre tutti in gruppo ad aspettare l'ultimo km
almeno x me
3) Il Muro di Huy è stato messo come arrivo dal 1984 spesso con la cote d'ahin come antipasto , la corsa pero' si decideva prima , perché i corridori erano molto piu' offensivi
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