Re: Tour de Suisse 2021 (6-13 giugno)
Inviato: domenica 13 giugno 2021, 16:50
Vero
a me è piaciuta la tappaStylus ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 16:50 Ogni volta che parlo di "limitare i rapporti" mi danno dell'eretico, del bestemmiatore, dell'incompetente. Di questo passo però nel giro di una decina d'anni dovranno fare Corse a tappe con arrivi fissi in salita su Mortirolo/Zoncolan/Sega di Ala per fare la differenza.
Carapaz ancora prima del via dovrebbe già mettere in conto di aver2-3' da recuperare a Roglic-Pogacar-Thomas per le due crono del Tour. Ha dimostrato di andare fortissimo in questo giro della Svizzera, ma temo che il capitano alla partenza sarà Thomas...matteo.conz ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 17:34 Grande Gino
Ottimo Carapaz ma sarà al livello degli sloveni? Son curioso di vedere cosa proverà ad inventarsi la Ineos nel caso Richard e\o Thomas abbiano da recuperare che ne so 2 minuti. Peccato che il percorso sulla carta non sembri chissà che bello...però se c'è la volontà e hai uno squadrone così tutto può esser.
Giro di serie B e conseguente partecipazione. Carapaz ha vinto anche perché Rigoberto è riuscito a perdere 15 secondi nella cronometro iniziale e poi ci sono anche i 10 secondi di abbuono, che dipendono in ultima analisi dalle squadre. È un vantaggio che si dà a chi ha compagni forti e può decidere se far arrivare la fuga. S.m. il regolamento dovrebbe (per quanto riguarda gli abbuoni) non considerare quelli che sono in ritardo di più ... in classifica alla partenza di ogni tappa.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 17:34 Grande Gino
Ottimo Carapaz ma sarà al livello degli sloveni? Son curioso di vedere cosa proverà ad inventarsi la Ineos nel caso Richard e\o Thomas abbiano da recuperare che ne so 2 minuti. Peccato che il percorso sulla carta non sembri chissà che bello...però se c'è la volontà e hai uno squadrone così tutto può esser.
Ieri non c'era verso di staccare chicchessia, a ruota si faceva poca fatica.
Non ne sarei così sicuro.. Alla vuelta l'anno scorso perdeva 15 secondi prima dell'attacco della rampa finale.. Parlo da Roglic..ilgiulio90 ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 10:13Carapaz ancora prima del via dovrebbe già mettere in conto di aver2-3' da recuperare a Roglic-Pogacar-Thomas per le due crono del Tour. Ha dimostrato di andare fortissimo in questo giro della Svizzera, ma temo che il capitano alla partenza sarà Thomas...matteo.conz ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 17:34 Grande Gino
Ottimo Carapaz ma sarà al livello degli sloveni? Son curioso di vedere cosa proverà ad inventarsi la Ineos nel caso Richard e\o Thomas abbiano da recuperare che ne so 2 minuti. Peccato che il percorso sulla carta non sembri chissà che bello...però se c'è la volontà e hai uno squadrone così tutto può esser.
Concordo con tebarrylyndon ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 11:04Non ne sarei così sicuro.. Alla vuelta l'anno scorso perdeva 15 secondi prima dell'attacco della rampa finale.. Parlo da Roglic..ilgiulio90 ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 10:13Carapaz ancora prima del via dovrebbe già mettere in conto di aver2-3' da recuperare a Roglic-Pogacar-Thomas per le due crono del Tour. Ha dimostrato di andare fortissimo in questo giro della Svizzera, ma temo che il capitano alla partenza sarà Thomas...matteo.conz ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 17:34 Grande Gino
Ottimo Carapaz ma sarà al livello degli sloveni? Son curioso di vedere cosa proverà ad inventarsi la Ineos nel caso Richard e\o Thomas abbiano da recuperare che ne so 2 minuti. Peccato che il percorso sulla carta non sembri chissà che bello...però se c'è la volontà e hai uno squadrone così tutto può esser.
Ma si sa che il valore di Carapaz tende ad essere sminuito
Anche io concordo, in salita rispetto a Thomas da molte più garanzie. È uno scalatore fortissimoDuccio25 ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 13:08Concordo con tebarrylyndon ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 11:04Non ne sarei così sicuro.. Alla vuelta l'anno scorso perdeva 15 secondi prima dell'attacco della rampa finale.. Parlo da Roglic..ilgiulio90 ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 10:13
Carapaz ancora prima del via dovrebbe già mettere in conto di aver2-3' da recuperare a Roglic-Pogacar-Thomas per le due crono del Tour. Ha dimostrato di andare fortissimo in questo giro della Svizzera, ma temo che il capitano alla partenza sarà Thomas...
Ma si sa che il valore di Carapaz tende ad essere sminuito
Per me Riccardino è uno dei tre scalatori più forti al mondo
Non viene visto così solo perché vinse quel Giro famoso, ma ricordo che una volta presa la maglia nessuno fu in grado di attaccargliela, figuriamoci di togliergliela
Quella crono è stata particolare: Roglic pagava in tutte le salite della Vuelta, ma in quella crono pagò in pianura e guadagnò in salita.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 11:04Non ne sarei così sicuro.. Alla vuelta l'anno scorso perdeva 15 secondi prima dell'attacco della rampa finale.. Parlo da Roglic..ilgiulio90 ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 10:13Carapaz ancora prima del via dovrebbe già mettere in conto di aver2-3' da recuperare a Roglic-Pogacar-Thomas per le due crono del Tour. Ha dimostrato di andare fortissimo in questo giro della Svizzera, ma temo che il capitano alla partenza sarà Thomas...matteo.conz ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 17:34 Grande Gino
Ottimo Carapaz ma sarà al livello degli sloveni? Son curioso di vedere cosa proverà ad inventarsi la Ineos nel caso Richard e\o Thomas abbiano da recuperare che ne so 2 minuti. Peccato che il percorso sulla carta non sembri chissà che bello...però se c'è la volontà e hai uno squadrone così tutto può esser.
Ma si sa che il valore di Carapaz tende ad essere sminuito
Prima o poi bisognerà affrontare seriamente l'argomento posto da Stylus:Walter_White ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 16:49Woods ha fatto la differenza perché Dunbar lo ha lasciato andare. E le pendenze finali erano forse al 7%, dai, frenavano in curva. Ormai queste salite non fanno la differenza tra i professionisti, a parte i mostri sacri da più di 45 minuti di scalata.henny5 ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 16:44se per te 12 km al 7.5% sono ridicoli siamo messi male . Se vuoi solo salite senza senso spagnole come l'angliru o il mortirolo o zoncolan(in italia) fai pure ma anche in salite come quelle del san gottardo si può fare la differenza (servono le gambe)come sta' facendo woods anche se dietro la ineos sta' gestendo alla grande gli scatti di uran.
Se ti danno del bestemmiatore, io non la trovo un'offesa.Stylus ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 16:50 Ogni volta che parlo di "limitare i rapporti" mi danno dell'eretico, del bestemmiatore, dell'incompetente. Di questo passo però nel giro di una decina d'anni dovranno fare Corse a tappe con arrivi fissi in salita su Mortirolo/Zoncolan/Sega di Ala per fare la differenza.
Concordo, i rapporti contano il giusto, c'entrano la gestione scientifica dello sforzo e la scia. Quando Pantani andava via sull'Alpe d'Huez tutti, lui compreso, avevano i rapporti per andare a 90 rpm. I rapporti fanno una grossa differenza per gli amatori che vanno piano ed hanno bisogno del 34x30 per non ritrovarsi a 40 rpm sulle rampe dure, e ai professionisti per non piantarsi sullo Zoncolan. Se però ci si chiede perché le salite al 7-8% facciano poca differenza tra i big non sono i rapporti i colpevoli. Io direi l'appiattimento dei valori e gli squadroni troppo forti in primis, in seconda battuta alla presenza dei misuratori, e infine ai percorsi troppo facili.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41 Mah, i rapporti c'entrano veramente poco.
C'entra, oltre all'evidente progressione del mezzo, la qualità delle squadre e come essa influisce sull'approccio tattico.
Se io ho uno squadrone e metto 6/8 a fare andatura regolare sulle salite decisive (vedi Tour) avrò i big capaci di tenere fino in fondo ma non avrò attacchi
Se le squadre hanno la coperta più corta e le tattiche modellate sull'obiettivo di creare difficoltà e fare distacchi (vedi ultimo Giro), avrò qualcosa di più simile al ciclismo classico
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
La tappa dell'Alpe Motta è un ottimo esempio di come si può fare un bel ciclismo sfruttando la squadra.
Lo squadrone ce l'aveva anche l'US Postal, e che squadrone, o la Saeco al Giro 2004 rispetto agli avversari, ma le differenze le scavavano anche su salite al 6%. Correndo il rischio di banalizzare: ho due bici da corsa, una fp7 del 2011 ed una vecchia di quindici anni usata, da supermercato, con un cambio infame e più pesante di un chilo che uso per fare la spesa e con quest'ultima ho provato a fare la salitella di 3-4 chilometri al 5% (si sono una schiappa), non serve dire che con la seconda ho faticato il doppio se non il triplo (togliendomi l'illusione di essere più allenato ); immaginao che con una bici moderna con cambio elettronico farei ancora meno fatica.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41 Mah, i rapporti c'entrano veramente poco.
C'entra, oltre all'evidente progressione del mezzo, la qualità delle squadre e come essa influisce sull'approccio tattico.
Se io ho uno squadrone e metto 6/8 a fare andatura regolare sulle salite decisive (vedi Tour) avrò i big capaci di tenere fino in fondo ma non avrò attacchi
Se le squadre hanno la coperta più corta e le tattiche modellate sull'obiettivo di creare difficoltà e fare distacchi (vedi ultimo Giro), avrò qualcosa di più simile al ciclismo classico
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
La tappa dell'Alpe Motta è un ottimo esempio di come si può fare un bel ciclismo sfruttando la squadra.
Io credo che la qualità del mezzo conti, contesto però che porre dei limiti ai rapporti utilizzati risolva il problema.Stylus ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 16:16Lo squadrone ce l'aveva anche l'US Postal, e che squadrone, o la Saeco al Giro 2004 rispetto agli avversari, ma le differenze le scavavano anche su salite al 6%. Correndo il rischio di banalizzare: ho due bici da corsa, una fp7 del 2011 ed una vecchia di quindici anni usata, da supermercato, con un cambio infame e più pesante di un chilo che uso per fare la spesa e con quest'ultima ho provato a fare la salitella di 3-4 chilometri al 5% (si sono una schiappa), non serve dire che con la seconda ho faticato il doppio se non il triplo (togliendomi l'illusione di essere più allenato ); immaginao che con una bici moderna con cambio elettronico farei ancora meno fatica.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41 Mah, i rapporti c'entrano veramente poco.
C'entra, oltre all'evidente progressione del mezzo, la qualità delle squadre e come essa influisce sull'approccio tattico.
Se io ho uno squadrone e metto 6/8 a fare andatura regolare sulle salite decisive (vedi Tour) avrò i big capaci di tenere fino in fondo ma non avrò attacchi
Se le squadre hanno la coperta più corta e le tattiche modellate sull'obiettivo di creare difficoltà e fare distacchi (vedi ultimo Giro), avrò qualcosa di più simile al ciclismo classico
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
La tappa dell'Alpe Motta è un ottimo esempio di come si può fare un bel ciclismo sfruttando la squadra.
Poi vi sono tanti arrivi di tappa recenti del Giro d'Italia che dimostrano come certe salite siano ormai improponibili e si concludano in volata e poco c'entra lo squadrone visto che di squadroni dominanti in tempo recente al Giro non ne ho visti molti (e il 2021 fa eccezione a proposito). Salite come Madonna di Campiglio, San Martino di Castrozza, Prato Nevoso sono diventate da volata in salita, salite come Montevergine ormai sono praticamente alla portata di un velocista resistente. Vent'anni fa c'era la US Postal, che è probabilmente la squadra più forte mai esistita, eppure i solchi si scavavano anche in salite facili.
Credo che il problema inizi ad essere un po' rilevante, ma anche uno stolto capirebbe che l'evoluzione dei materiali attutisce le differenze del ciclismo paragonando ventennio a ventennio, e quindi diventerà in futuro volente o nolente tanto rilevante: succede per gli amatori succede ai professionisti. Poi se dite che è inutile fasciarsi la testa prima del tempo, io concordo, ma è inevitabile che prima o poi si dovrnano mettere dei limiti, così come per le formula uno. Volete dire che se si potesse e non ci fossero limitazioni varie per limitare i costi, inquinamento etc etc, non riuscirebbero a creare in un battibaleno formula uno che vanno a 350 orari di media a montecarlo mantenendo la stabilità?
Ma all'Alpe di Motta alla fine la differenza più la discesa che la salita.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41 Mah, i rapporti c'entrano veramente poco.
C'entra, oltre all'evidente progressione del mezzo, la qualità delle squadre e come essa influisce sull'approccio tattico.
Se io ho uno squadrone e metto 6/8 a fare andatura regolare sulle salite decisive (vedi Tour) avrò i big capaci di tenere fino in fondo ma non avrò attacchi
Se le squadre hanno la coperta più corta e le tattiche modellate sull'obiettivo di creare difficoltà e fare distacchi (vedi ultimo Giro), avrò qualcosa di più simile al ciclismo classico
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
La tappa dell'Alpe Motta è un ottimo esempio di come si può fare un bel ciclismo sfruttando la squadra.
si può anche ovviare indurendo le tappe invece di alleggerirleStylus ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 16:16
Lo squadrone ce l'aveva anche l'US Postal, e che squadrone, o la Saeco al Giro 2004 rispetto agli avversari, ma le differenze le scavavano anche su salite al 6%. Correndo il rischio di banalizzare: ho due bici da corsa, una fp7 del 2011 ed una vecchia di quindici anni usata, da supermercato, con un cambio infame e più pesante di un chilo che uso per fare la spesa e con quest'ultima ho provato a fare la salitella di 3-4 chilometri al 5% (si sono una schiappa), non serve dire che con la seconda ho faticato il doppio se non il triplo (togliendomi l'illusione di essere più allenato ); immaginao che con una bici moderna con cambio elettronico farei ancora meno fatica.
Poi vi sono tanti arrivi di tappa recenti del Giro d'Italia che dimostrano come certe salite siano ormai improponibili e si concludano in volata e poco c'entra lo squadrone visto che di squadroni dominanti in tempo recente al Giro non ne ho visti molti (e il 2021 fa eccezione a proposito). Salite come Madonna di Campiglio, San Martino di Castrozza, Prato Nevoso sono diventate da volata in salita, salite come Montevergine ormai sono praticamente alla portata di un velocista resistente. Vent'anni fa c'era la US Postal, che è probabilmente la squadra più forte mai esistita, eppure i solchi si scavavano anche in salite facili.
Credo che il problema inizi ad essere un po' rilevante, ma anche uno stolto capirebbe che l'evoluzione dei materiali attutisce le differenze del ciclismo paragonando ventennio a ventennio, e quindi diventerà in futuro volente o nolente tanto rilevante: succede per gli amatori succede ai professionisti. Poi se dite che è inutile fasciarsi la testa prima del tempo, io concordo, ma è inevitabile che prima o poi si dovrnano mettere dei limiti, così come per le formula uno. Volete dire che se si potesse e non ci fossero limitazioni varie per limitare i costi, inquinamento etc etc, non riuscirebbero a creare in un battibaleno formula uno che vanno a 350 orari di media a montecarlo mantenendo la stabilità?
più che altro sono i suoi DS che selezionano accuratamente le corse dove la start list vede le assenze di tutti i migliori scalatori...barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 11:04Non ne sarei così sicuro.. Alla vuelta l'anno scorso perdeva 15 secondi prima dell'attacco della rampa finale.. Parlo da Roglic..ilgiulio90 ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 10:13Carapaz ancora prima del via dovrebbe già mettere in conto di aver2-3' da recuperare a Roglic-Pogacar-Thomas per le due crono del Tour. Ha dimostrato di andare fortissimo in questo giro della Svizzera, ma temo che il capitano alla partenza sarà Thomas...matteo.conz ha scritto: ↑domenica 13 giugno 2021, 17:34 Grande Gino
Ottimo Carapaz ma sarà al livello degli sloveni? Son curioso di vedere cosa proverà ad inventarsi la Ineos nel caso Richard e\o Thomas abbiano da recuperare che ne so 2 minuti. Peccato che il percorso sulla carta non sembri chissà che bello...però se c'è la volontà e hai uno squadrone così tutto può esser.
Ma si sa che il valore di Carapaz tende ad essere sminuito
prendo il post solo per esempio: la salita in questione si chiama Passo Fittanze della Sega. Sega di Ala è un toponimo inventato dal GIro (un po' come "monte Ologno" o il nome del passo che si sono inventati per lo scollinamento di Gignese) semplicemente perchè l'arrivo era in corrispondenza di un gruppo di baite poco sotto il valico in località appunto Sega di Ala, che in realtà è proprio una frazioncina.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
non era sega di ala pure al trentino?herbie ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:41prendo il post solo per esempio: la salita in questione si chiama Passo Fittanze della Sega. Sega di Ala è un toponimo inventato dal GIro (un po' come "monte Ologno" o il nome del passo che si sono inventati per lo scollinamento di Gignese) semplicemente perchè l'arrivo era in corrispondenza di un gruppo di baite poco sotto il valico in località appunto Sega di Ala, che in realtà è proprio una frazioncina.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
Questa cosa di cambiare i nomi tradizionali delle salite la trovo un po' fastidiosa.
vabbè. Passo capire il Monte Ologno, il cui toponimo da sempre è Monti Lamanno, dall'altro versante è il valico di Piancavallo, salita poco nota e presentante un tratto sterrato di raccordo in cima di 3 km. fino a pochi anni fa.
Non sono arrivati al Passo (in territorio veneto) ma ai parcheggi un paio di km sotto in Trentinoherbie ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:41
prendo il post solo per esempio: la salita in questione si chiama Passo Fittanze della Sega. Sega di Ala è un toponimo inventato dal GIro (un po' come "monte Ologno" o il nome del passo che si sono inventati per lo scollinamento di Gignese) semplicemente perchè l'arrivo era in corrispondenza di un gruppo di baite poco sotto il valico in località appunto Sega di Ala, che in realtà è proprio una frazioncina.
Questa cosa di cambiare i nomi tradizionali delle salite la trovo un po' fastidiosa.
certamente, come ho scritto. Si tratta dei 3 km più pedalabili di tutta la salita, per altro.Patate ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:57Non sono arrivati al Passo (in territorio veneto) ma ai parcheggi quasi 3 km sotto in Trentinoherbie ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:41
prendo il post solo per esempio: la salita in questione si chiama Passo Fittanze della Sega. Sega di Ala è un toponimo inventato dal GIro (un po' come "monte Ologno" o il nome del passo che si sono inventati per lo scollinamento di Gignese) semplicemente perchè l'arrivo era in corrispondenza di un gruppo di baite poco sotto il valico in località appunto Sega di Ala, che in realtà è proprio una frazioncina.
Questa cosa di cambiare i nomi tradizionali delle salite la trovo un po' fastidiosa.
A proposito, come si chiama il versante parallelo che poi scende a Fosse? Se possibile è anche più duro di quello classico del Giroherbie ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:58certamente, come ho scritto. Si tratta dei 3 km più pedalabili di tutta la salita, per altro.Patate ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:57Non sono arrivati al Passo (in territorio veneto) ma ai parcheggi quasi 3 km sotto in Trentinoherbie ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:41
prendo il post solo per esempio: la salita in questione si chiama Passo Fittanze della Sega. Sega di Ala è un toponimo inventato dal GIro (un po' come "monte Ologno" o il nome del passo che si sono inventati per lo scollinamento di Gignese) semplicemente perchè l'arrivo era in corrispondenza di un gruppo di baite poco sotto il valico in località appunto Sega di Ala, che in realtà è proprio una frazioncina.
Questa cosa di cambiare i nomi tradizionali delle salite la trovo un po' fastidiosa.
Ma la salita ha un suo nome, direi da rispettare.
la salita è una classicissima e salendo dalla val d'Adige il nome è proprio Peri-Fosse.Patate ha scritto: ↑martedì 15 giugno 2021, 0:00A proposito, come si chiama il versante parallelo che poi scende a Fosse? Se possibile è anche più duro di quello classico del Giro
Potrei semplicemente obiettare che il Giro d'Italia al Passo Delle Fittanze il Giro d'Italia non ci è arrivato, fermandosi 2 km e mezzo prima.herbie ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 23:41prendo il post solo per esempio: la salita in questione si chiama Passo Fittanze della Sega. Sega di Ala è un toponimo inventato dal GIro (un po' come "monte Ologno" o il nome del passo che si sono inventati per lo scollinamento di Gignese) semplicemente perchè l'arrivo era in corrispondenza di un gruppo di baite poco sotto il valico in località appunto Sega di Ala, che in realtà è proprio una frazioncina.Subsonico ha scritto: ↑lunedì 14 giugno 2021, 15:41
Le bici del Giro di 'sto anno e del Tour sono le stesse eh, magari sono un po' diverse le salite ( Sega di Ala a livello agonistico è qualcosa di molto più complesso da affrontare di un Tourmalet o anche di un Giau/Fedaia, tanto per restare in Italia).
Questa cosa di cambiare i nomi tradizionali delle salite la trovo un po' fastidiosa.
E' come Jim Carrey.lemond ha scritto: ↑sabato 12 giugno 2021, 9:02Vero, ma non è detto che non ne ricapiti un atro.beppesaronni ha scritto: ↑sabato 12 giugno 2021, 7:56Hirshi è uno che una volta ha avuto un mese buonissimo ....ciclistapazzo ha scritto: ↑venerdì 11 giugno 2021, 17:29 Hirschi mi sembra lontano dalla forma della stagione passata, spero per Pogacar che cresca in vista del Tour
Voi non mi ascoltate ma ve lo dico da un po