Beppugrillo ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 7:34
Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 6:57
Basta costruire demoni e violenza, occorre tornare a parlare, a parlarsi.
Permetti, sopra scrivi letteralmente che secondo te io ho meno diritti di te in quanto omosessuale (non devo andare in carcere, beh grazie, quanta umanità, ma non posso sposarmi) e poi mi chiedi di parlare con te. Ma io non ti considero un interlocutore, io parlo con chi condivide il mio stesso piano di partenza di uguaglianza tra tutte le persone. Non c'è dialettica sui diritti, non si discute, non si fa una trattativa. I diritti esistono alla nascita e c'è chi li nega e li ostacola, nessuna posizione intermedia è ammissibile. Con quale argomentazione puoi convincermi che è giusto che io abbia meno diritti di te? L'interlocuzione non è un valore in assoluto, la via di mezzo non è sempre migliore dei due estremi.
Tra l'altro in tutte questi discorsi dell'estrema destra sulle minoranze il punto ovvio è che il modello storico alternativo a una presunta forma di "eccessiva tutela" e sovraesposizione che esprime una piccola porzione della società occidentale oggi è l'estremo opposto. Fermandosi all'omosessualità, personalmente avrei rischiato il carcere se fossi nato, anche oggi, in un Paese diverso dall'Italia o qualche decennio prima, a metà del secolo scorso magari sarei morto in un campo di concentramento o per le conseguenze della castrazione chimica. In nessuna altra epoca della storia avrei potuto esprimere liberamente questo aspetto della mia personalità, in certi momenti mi sarei più o meno salvato se fossi nato ricco. Un'attenzione costante è un presidio necessario contro quello che succedeva l'altro ieri o al di là del confine, mica all'epoca di Gilgamesh in Mesopotamia. Dammi 100 anni di uguaglianza vera, acquisita e applicata, scritta nelle Costituzioni e stai tranquillo che a quel punto nessuno si offenderà più alle battute di Pio e Amedeo e magari non ci sarà neanche più bisogno del Pride
il diritto all'uguaglianza non si discute, il concetto di matrimonio sì, si può discutere. Infatti nel catalogo dei diritti individuali non è incluso il "diritto al matrimonio con chi si vuole", pure la CortEDU più progressista di sempre dei primi anni 2000 lo ha stabilito (ha parlato di unione stabile, apposta distinguendo dal matrimonio). E lo si fa, il discutere, lo si può fare, solo se si accetta che un altro possa avere un'opinione diversa. Vado a memoria, ma Obama stesso nel 2008 (neanche 20 anni fa) fece campagna elettorale dichiarandosi contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ricordo Hillary Clinton sulle stesse posizioni in quegli anni.
Sul concetto di matrimonio non volgarizzo chi ha approfondito a fondo la questione in entrambe le direzioni, quindi ti rimando direttamente agli originali, qua una versione abbreviata del loro libro:
https://journals.law.harvard.edu/jlpp/w ... inal-1.pdf
Solo per capire, perché nel tuo post non lo dici ma intervieni in un flow orientato a stigmatizzare chi sta gioendo della morte di una persona che discuteva nei prati delle università e che non praticava né predicava la violenza: tu contestavi uno dei punti su cui sono d'accordo con Kirk, non l'esistenza di Kirk stesso, giusto? Anche tu converrai che un conto è non essere d'accordo con una persona che ha un'opinione diversa dalla tua, un conto è ucciderla per metterla a tacere?
Kirk era poi particolarmente odiato dalle persone transessuali, per la sua opposizione netta al transitioning dei minori. Più in generale, agli adulti contestava (ovviamente fuori dai rarissimi casi di ermafroditismo/inter-sex) un approccio culturale che prevede operazioni radicali sul proprio corpo invece che un tentativo di capirlo ("what is a woman?" chiedeva spesso, come Matt Walsh, agli uomini che avevano operato la transizione e che andavano al microfono davanti a lui, per capire cosa avessero voluto diventare, senza mai ricevere vere risposte). Anche su questo mi trova d'accordo: negli Stati Uniti in diversi Stati siamo al paradosso che un minore non può bere una birra ma può assumere medicinali bloccanti, e financo ottenere operazioni chirurgiche irreversibili.
Sono opinioni scomode? Sì. Legittime? Sì. Eliminano dallo spettro dei diritti fondamentali delle persone? No. Meritano l'assassinio? No.
PS Dici "...o se fossi nato qualche decennio prima...", avresti rischiato la deportazione, come accadde a 300 persone tra il 1936 e il 1940 sotto il fascismo, una pagina nera della nostra storia. Una pagina nera per un paese come l'Italia che ha una storia millenaria (ovviamente tra alti e bassi, come è normale se si parla di archi temporali così lunghi e attraversata da ordinamenti diversi) di apertura. La gloriosa Inghilterra della Magna Carta e della vittoria sui nazifascisti criminalizzava l'omosessualità fino al 1967; invece né il codice Zanardelli, né quello Rocco (del 1942, successivo ai rastrellamenti del 36-40) la indicavano tra i reati, perché Rocco di cultura era un liberale e fu intelligente (e coraggioso) a non includerla.