cauz. ha scritto:
dico no, no, fortissimamente no.

e mi stupisce che una proposta del genere arrivi da cookson, un inglese che ha vissuto sulla sua pelle l'esperienza di londra 2012.
ma ve lo ricordate il successo e l'entusiasmo della pista in quelle olimpiadi, come in altre occasioni alle olimpiadi estive?
Sì, stai parlando però di Londra che in quel preciso momento storico rappresentava per il ciclismo (incluso quello su pista) un eden. Fa testo fino a un certo punto.
vogliamo farne a meno per relegare la pista in un angolino delle olimpiadi invernali, dove giustamente l'attenzione è concertrata sugli "sciatori o sportinvernali", come diceva il buon bisteccone?
Non è che la pista andrebbe a intrufolarsi, da estranea, in un contesto in cui non c'entra niente e in cui verrebbe relegata in un angolino.
Al centro della questione c'è un dibattito molto più ampio, che sottintende un cambiamento radicale del concetto di Giochi Invernali. Non più una raccolta di sport limitati a poche nazioni, ma una manifestazione che andrebbe incontro a una maggiore universalità, snellendo al contempo la troppo faticosa macchina dei Giochi estivi.
Diciamo la verità, non c'è paragone tra le Olimpiadi estive e quelle invernali, come séguito, come appeal, come spazio sui media e attenzione da parte dell'appassionato medio.
Quindi spostare da qui a là un gruppetto di discipline aiuterebbe a riequilibrare le cose e ad avere tra l'altro un vero appuntamento olimpico ogni due anni e non più ogni quattro. Passare al concetto che gli sport indoor possono tranquillamente far parte delle Olimpiadi invernali non mi pare così complicato, né mi pare una boiata o una bestialità averlo proposto.
Lo stesso discorso che fai tu lo si potrebbe peraltro ribaltare: vogliamo tenere la pista in un angolino delle Olimpiadi estive, dove giustamente l'attenzione è concentrata su atletica leggera e nuoto? (Per l'Italia e solo per l'Italia, anche sulla scherma).
Ma ti/vi pare che la presenza del ciclismo su pista alle Olimpiadi estive sia valorizzata? Ma ve lo ricordate il ridicolo programma di gare della mitizzata Londra 2012? Ma che, il ciclismo su pista consta di 5 discipline? Altro che "storia gloriosa", non è questa una vera e propria violenza alla sua storia? Non sarebbe più utile, funzionale, spostarsi dove ci sarebbe più spazio per organizzare più gare?
senza dimenticare il fatto che questo mettere la pista nel programma degli sport invernali segnerebbe la mazzata forse definitiva dei velodromi scoperti, che continuano a rappresentare il numero maggiore degli impianti e gli unici che riescono ad avere una sostenibilità economica (lo dico da interessato per la questione vigorelli, ma anche in base a quanto ho imparato e mi sono sentito ribatteresulla medesima questione negli ultimi 4 anni).
Non vedo il nesso, non capisco perché finirebbero i velodromi scoperti, non vedo realmente cosa cambierebbe rispetto alla situazione attuale. Se puoi approfondire il tema, approfondiamo
e poi c'e' un gran numero di paesi caldi che in pista gareggiano e anche con buoni risultati, vogliamo spostarli alle olimpiadi invernali? certo, i giochi ne guadagnerebbero in "internazionalità" ma per queste federazioni -spesso povere- sarebbe un salasso economico.
Idem come sopra, non vedo un nesso forte: i pistard di tutto il mondo fanno già attività invernale, e i Mondiali non sono in luglio ma a fine inverno. Cosa cambierebbe rispetto a oggi?
