alfiso ha scritto:herbie ha scritto:Le alternative per matenere il muro dell'Alpino cambiando il finale sono molte (non ultima da tenere in considerazione la salita di Giovenzana da fare appena prima) e ne avevo già parlato nel 3d l'anno scorso.
Da notare che è stata anche riasflatata la strada che scollina attraverso il paese abbandonato di Consonno e che consentirebbe di prolungare in maniera assai impegnativa lo stesso muro dell'Alpino. Facendo quella discesa su Olginate poi rimarrebbero comunque 6 o 7 chilometri pianeggianti, non di più.
Mi sono dimenticato di postare il track con le tue proposte (che io ho unito

):
http://www.tracks4bikers.com/tracks/show_iframe/112999
http://www.tracks4bikers.com/tracks/show/112999

allora, premettendo che ritengo sempre migliore l'alternativa di far precedere l'Alpino dalla salita di Giovenzana (quella della Agostoni di quest'anno), magari girando il percorso con il Ghisallo come prima salita e la Valcava appena prima del finale (il versante meno duro della Roncola andrebbe benissimo lo stesso scendendo da quella che si è fatta in salita) , oggi sono andato a fare un sopralluogo di persona su questo famoso valico di Consonno, salita dura da entrambi i versanti, di media lunghezza e piuttosto discontinua nelle pendenza, insomma l'ideale per un finale di Giro di Lombardia.
(NO LO DEVO DIRE : mi sono anche permesso di "rifilare" UDITE UDITE 44 SECONDI al tempo di passaggio di Ten Dam dello scorso Lombardia in cima al muro dell'Alpino...

come fa fede il seguente link:
http://app.strava.com/rides/23882646#426784216... ok il povero Laurens evidentemente dopo Valcava Sormano e Ghisallo doveva avere male dappertutto e avrà mandato a quel paese ogni singolo metro di strada...però però....44 non sono neanche bruscolini...

)
lasciando allo loro meschinità tali osservazioni, proseguirei con il dare alcune informazioni sulla strada. Allora la discesa come mi era stato riferito è effettivamente stata del tutto sistemata dalla frana e riasfaltata. C'è un cancello che si può aprire dove evidentemente finisce la proprietà privata. La sede stradale è larga con cinque tornanti ampi e con pendenza importante.
L'inizio della risalita verso Galbiate è vicinissima alla fine della discesa, e si tratta di un simil San Fermo per lunghezza e ambientazione boschiva, ma con cambi di pendenza ripetuti e decisamente più brushi.
Qui però finiscono le buone notizie. Dallo scollinamento fino all'attraversamento di tutto il paese abbandonato la strada è rimasta quello che era,ed è in condizioni pietose. Volendolo, la sede stradale è rimasta piuttosto larga come in origine, quindi volendo riasfaltare non occorrerebbe un grande sforzo, però è ovvio che bisognerebbe scendere a patti con l'attuale proprietà, che evidentemente non ne vede il motivo.
Inoltre la località offre ad oggi uno spettacolo che definirei spettrale. Ha decisamente un suo fascino, con il suo minareto così pulp ante litteram, però trattasi veramente di una serie di edifici in completa rovina. Non credo che sarebbe un tipo di paesaggio tra i migliori da offrire in un finale di corsa. Il passaggio attraverso il sito non comperterebbe che uno massimo due minuti, ma questa è la situazione.