Re: Coronavirus
Inviato: martedì 15 dicembre 2020, 12:27
ma i vari recenti declassamenti a zone gialle sono stati fatti sempre seguendo i 21 parametri o forzando la mano?
ma i vari recenti declassamenti a zone gialle sono stati fatti sempre seguendo i 21 parametri o forzando la mano?
sono stati fatti seguendo i 21 parametri, anzi in qualche caso anche tirandola un po' in lungo.White Mamba ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 12:27ma i vari recenti declassamenti a zone gialle sono stati fatti sempre seguendo i 21 parametri o forzando la mano?
Cos'è che non capisci? Il grafico riporta, per ogni giorno, la media mobile delle vittime giornaliere (per 100000 abitanti) dell'ultima settimana.
Perchè, come si vede dal grafico che ho postato, Svizzera e Austria l'hanno abbastanza scampata durante la prima ondata, la quale era piuttosto localizzata. Non ho i dati sottomano, ma se una va a vedere come sono andate le cose durante la prima ondata nel sud Italia, probabilmente scopre che sono andate anche meglio che in Svizzera e in Austria.
Non bisogna rovesciare cause e effetti: i lockdowns rigidi sono stati applicati là dove già c'era un gran numero di decessi, non il viceversa.Oude Kwaremont ha scritto: ↑lunedì 14 dicembre 2020, 16:34Non posso ovviamente escluderlo a priori.
Ma le situazioni in giro per il mondo lasciano intendere tutt' altro.
Finora per quanto riguarda i decessi, le situazioni più gravi si sono verificate proprio nei paesi in cui il lockdown è stato applicato e nelle modalità più rigide.
Se non sempre, comunque in molti casi.
Io personalmente comincio a pensare seriamente che serrate totali e misure rigide in generale non siano utili per fronteggiare il virus, e se pure dovesse esserci qualche miglioramento, i danni generali ai paesi sono assolutamente sproporzionati
Pur essendo profondamente contrario ai lockdown, concordo totalmente.Felice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 14:59Non bisogna rovesciare cause e effetti: i lockdowns rigidi sono stati applicati là dove già c'era un gran numero di decessi, non il viceversa.Oude Kwaremont ha scritto: ↑lunedì 14 dicembre 2020, 16:34Non posso ovviamente escluderlo a priori.
Ma le situazioni in giro per il mondo lasciano intendere tutt' altro.
Finora per quanto riguarda i decessi, le situazioni più gravi si sono verificate proprio nei paesi in cui il lockdown è stato applicato e nelle modalità più rigide.
Se non sempre, comunque in molti casi.
Io personalmente comincio a pensare seriamente che serrate totali e misure rigide in generale non siano utili per fronteggiare il virus, e se pure dovesse esserci qualche miglioramento, i danni generali ai paesi sono assolutamente sproporzionati
i dati sono chiarissimi: dopo il lockdown la diffusione del virus era drasticamente ridotta: in Toscana avevamo pochi casi al giorno, a volte anche solo due o tre.eliacodogno ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 5:39
In realtà il lockdown e la riduzione degli orari in cui vengono offerti determinati servizi alzano i rischi relativamente al distanziamento.
Al governo dovrebbero ragionare MOLTO di più.
E fare meno finta di aver capito
Secondo me è come con la transustanzazione: nessuno ci capisce un granché. Men che meno i politici di tutte le "razze". Qui, a differenza di quelle presunte dai naturalisi, esistono davvero.el_condor ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 15:37i dati sono chiarissimi: dopo il lockdown la diffusione del virus era drasticamente ridotta: in Toscana avevamo pochi casi al giorno, a volte anche solo due o tre.eliacodogno ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 5:39
In realtà il lockdown e la riduzione degli orari in cui vengono offerti determinati servizi alzano i rischi relativamente al distanziamento.
Al governo dovrebbero ragionare MOLTO di più.
E fare meno finta di aver capito
In che modo il lockdown aumenti i rischi relativamente al distanziamento è affermazione per me incomprensibile
Ognuno comunque è libero di pensare come vuole, però se pensa che andare a spasso è meno pericoloso che stare in casa diventa un problema serio..
Ma certo. Vediamo di analizzare un po’ meglio lo studio succitato https://fee.org/articles/lockdowns-not- ... udy-finds/, che si rifà a questo articolo scientifico https://www.frontiersin.org/articles/10 ... 9/full#SM6.il_panta ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 15:03Pur essendo profondamente contrario ai lockdown, concordo totalmente.Felice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 14:59Non bisogna rovesciare cause e effetti: i lockdowns rigidi sono stati applicati là dove già c'era un gran numero di decessi, non il viceversa.Oude Kwaremont ha scritto: ↑lunedì 14 dicembre 2020, 16:34
Non posso ovviamente escluderlo a priori.
Ma le situazioni in giro per il mondo lasciano intendere tutt' altro.
Finora per quanto riguarda i decessi, le situazioni più gravi si sono verificate proprio nei paesi in cui il lockdown è stato applicato e nelle modalità più rigide.
Se non sempre, comunque in molti casi.
Io personalmente comincio a pensare seriamente che serrate totali e misure rigide in generale non siano utili per fronteggiare il virus, e se pure dovesse esserci qualche miglioramento, i danni generali ai paesi sono assolutamente sproporzionati
Se abbrevi gli orari di apertura di alcuni negozi, le persone che ci devono andare ci vanno distribuite su un arco di tempo più breve e quindi aumentano gli assembramenti.el_condor ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 15:37i dati sono chiarissimi: dopo il lockdown la diffusione del virus era drasticamente ridotta: in Toscana avevamo pochi casi al giorno, a volte anche solo due o tre.eliacodogno ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 5:39
In realtà il lockdown e la riduzione degli orari in cui vengono offerti determinati servizi alzano i rischi relativamente al distanziamento.
Al governo dovrebbero ragionare MOLTO di più.
E fare meno finta di aver capito
In che modo il lockdown aumenti i rischi relativamente al distanziamento è affermazione per me incomprensibile
Ognuno comunque è libero di pensare come vuole, però se pensa che andare a spasso è meno pericoloso che stare in casa diventa un problema serio..
Ottimo intervento, grazie, dovresti scrivere qui più spessoRonde ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 16:20Ma certo. Vediamo di analizzare un po’ meglio lo studio succitato https://fee.org/articles/lockdowns-not- ... udy-finds/, che si rifà a questo articolo scientifico https://www.frontiersin.org/articles/10 ... 9/full#SM6.
- La conclusione è che i lockdown non funzionano (FEE: “mounting evidence that lockdowns don’t work and are incredibly harmful”). In pratica, sarebbe dimostrata la fallacia di un concetto fondamentale dell’epidemiologia: interrompere i contatti interrompe la trasmissione di una malattia infettiva. NB: sto parlando di restrizioni alla mobilità in generale, non di particolari gradazioni o casistiche delle stesse(cioè se vadano proibite le cene di Natale o le passeggiate solitarie nei boschi). Ma questa sfumatura non esiste nell'articolo citato: i lockdown non funzionano. In campo scientifico si dice che “extraordinary claims require extraordinary proof”. Ma è così in questo caso?
- Gli autori analizzano i dati tramite una “correlation matrix with a Pearson correlation test”. Questo metodo di analisi è talmente semplicistico da lasciare sbalorditi. Nessuna correzione per stato iniziale dell’epidemia, densità di popolazione, contatti sociali, strutture sanitarie, misure di gestione, metodi di classificazione, errore sistematico nei dati, eccetera. Tutte le variabili sono analizzate individualmente, con una correlazione che si potrebbe fare usando un foglio Excel. L’analisi dei parametri ambientali è altrettanto sbalorditiva, tre variabili e la latitudine (tra l'altro con un polinomiale che ha anche poco senso biologico - estrapola a una mortalità negativa?). Nessuna considerazione di un sistema dinamico non in equilibrio, delle connessioni tra paesi, dei processi comportamentali e sociali, correlazioni spurie, niente. Sessant’anni di epidemiologia quantitativa ignorati. La buonanima di Bob May si rivolterà nella tomba.
- Quest’analisi semplicistica e l’interpretazione superficiale (degli autori) e faziosa (del blog che la rilancia) dimentica oltretutto un principio fondamentale: correlation is not causation. Cioè, il tasso e la mortalità sono in qualche modo associati: NON significa che uno sia la causa dell’altro, e ovviamente se anche ci fosse causalità, questa analisi non ci direbbe niente sulla direzione (A causa B, o B causa A?). Come detto da Felice e il_panta sopra.
- Lo studio è uscito su Frontiers in Public Health. Le riviste del gruppo Frontiers sono note per un approccio particolarmente aggressivo: essenzialmente se paghi verrai pubblicato. Non sono apertamente predatorie, ma senz’altro in un’ampia zona grigia. Su questa rivista in particolare, nel 2014 era un uscito un articolo secondo cui l’HIV non è la causa dell’AIDS (!).
- L’articolo è stato inviato il 15/09/2020 e accettato per la pubblicazione il 26/10/2020. Non so in campo medico, ma solitamente un mese per il processo di peer review è proprio il minimo indispensabile. Questa rapidità mi fa sospettare quanto meno una revisione un po’ superficiale, anche se non necessariamente in malafede. Come minimo, mi sembra impossibile che lo studio sia passato dai revisori, che questi abbiano richiesto delle correzioni, che queste correzioni siano state fatte, che i revisori le abbiano approvate, e che la rivista abbia dato l’ok alla pubblicazione.
- Nonostante il suo risultato “straordinario” e apparentemente rivoluzionario, lo studio non è stato citato neanche una volta in altre pubblicazioni scientifiche (e ok, è appena uscito). È stato però abbondantemente ripreso su internet; con Altmetric.com si può vedere dove e come (https://frontiers.altmetric.com/details/93072210/blogs). Gli unici due outlet riconosciuti come “news” che l’hanno citato sono in realtà lo stesso articolo, postato da Global Research e Zero Hedge. Entrambi ci rimandano all’American Institute for Economic Research, think-tank ultraliberista e ultralibertario. Lo stesso che ha propagandato la famosa Barrington Declaration sull’immunità di gregge, di cui avevamo parlato qualche pagina fa. Alla stessa categoria appartiene la Foundation for Economic Education citata nel primo link. I profili Twitter e Facebook di chi ha rilanciato l’articolo potete vederli da soli al link Altmetric. Dico solo che l’unico blog che lo cita si chiama “WAKE UP TO THE TRUTH”.
- Tutto questo senza neanche entrare nel dibattito che avete già accennato sopra: qual è il controfattuale? Quale sarebbe stata la mortalità negli stessi paesi senza i lockdown? Questa è un’analisi complicata, ma è l’unico modo per concludere che i lockdown “have failed to effectively slow the spread of the virus” (articolo FEE).
Chiarisco che non è mia intenzione difendere cialtroni e/o incompetenti in posizioni di comando (ma chi ce li ha messi?) né i loro errori, nè sostengo a priori i lockdown (che non significa granché - sono strumenti di gestione da usare quando non si può o non si sa fare altro). Ma non si possono intavolare discussioni sulla base di informazioni sbagliate. Però un messaggio del genere ci vuole un secondo per condividerlo e amplificarlo, un’ora per confutarlo...
E poi chi lavora?chinaski89 ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 16:37 Ottimo intervento, grazie, dovresti scrivere qui più spesso
laurea in statistica?Ronde ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 17:05E poi chi lavora?chinaski89 ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 16:37 Ottimo intervento, grazie, dovresti scrivere qui più spesso![]()
Ecco per esempio un'analisi piu' adeguata, appena uscita https://science.sciencemag.org/content/ ... ce.abd9338. Ora non posso leggerlo nel dettaglio, ma si nota già che le conclusioni sono piu' sfumate: "Closing all educational institutions, limiting gatherings to 10 people or less, and closing face-to-face businesses each reduced transmission considerably. The additional effect of stay-at-home orders was comparatively small."
Condividochinaski89 ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 16:37Ottimo intervento, grazie, dovresti scrivere qui più spesso
Ti cito sulle terapie intensiveFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 11:44 Non vedo però perchè vi stupiate: che avrebbero riaperto in vista del Natale, costi quello che costi, era scontato, io lo scrivevo già a inizio novembre.
Fa parte della nostra società, della mentalità che ci si è costruiti nel corso dei decenni. I governi, non solo quellio italiano, non fanno altro che barcamenarsi. Anche se sapessero veramente cosa fare, del che si può dubitare, sono strattonati da tutte le parti. Qui in Francia, dopo 2-3 settimane in cui ricoveri e numro di pazienti in TI sono andati diminuendo, ieri sono tornati a salire. Vedremo cosa ci riserverà il prossimo futuro.Felice ha scritto: ↑lunedì 2 novembre 2020, 14:38 Il peggio, a mio parere, è l'andamento "a fisarmonica" che è stato adottato e che sicuramente (e purtroppo) verrà adottaro in futuro. Cosa intendo? Noi, in Francia, ora siamo sotto confinamento, in principio per un mese. Qual'è la speranza? Che in un mese i numeri scendano abbastanza per giustificare una riapertura a dicembre per permettere alla gente di precipitarsi nei negozi in vista del Natale. Puoi star certo che a meno che la situazione non dia il benchè minimo segno di miglioramento, la riapertura ci sarà. Dopodichè a gennaio, una volta passata l'orgia consumistica di fine d'anno, il contagio sarà ripartito della più bella e ci ritroveremo al punto di partenza.
Dunque Il presidente dell'Emilia legge il forum...TIC ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 16:29 ....
Hanno fatto il cashback di stato, cosa veramente allucinante: intanto l'APP non funzionava, e' ingiusto (gli anziani non sanno farlo), riempie i negozi e le vie del centro malgrado il covid, discrimina le aziende che vendono on line, tutto questo in un paese in cui il commercio on line e' agli ultimi posti in europa.
....
L'articolo è troppo lungo per commentarlo. Tanto più che dà un colpo di qua e uno di là e per commentarlo per intero bigognerebbe spezzarlo frase per frase come si fa a volte per i post del forum. Ne spara anche qualcuna grossa, tipo il portarci come esempio le Gran Bretagna. Ma se la Gran Bretagna va male come noi e per lungo tempo è andata pure peggio ! Come qui nel forum se la prende con il governo, tanto male non fa. "Piove governo ladro!" Ma guardare un po' al di là del cortile di casa, proprio no? Forse che al di là dei confini nazionali le cose vanno bene? Non mi sembra...Winter ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 18:29Ti cito sulle terapie intensiveFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 11:44 Non vedo però perchè vi stupiate: che avrebbero riaperto in vista del Natale, costi quello che costi, era scontato, io lo scrivevo già a inizio novembre.
Fa parte della nostra società, della mentalità che ci si è costruiti nel corso dei decenni. I governi, non solo quellio italiano, non fanno altro che barcamenarsi. Anche se sapessero veramente cosa fare, del che si può dubitare, sono strattonati da tutte le parti. Qui in Francia, dopo 2-3 settimane in cui ricoveri e numro di pazienti in TI sono andati diminuendo, ieri sono tornati a salire. Vedremo cosa ci riserverà il prossimo futuro.Felice ha scritto: ↑lunedì 2 novembre 2020, 14:38 Il peggio, a mio parere, è l'andamento "a fisarmonica" che è stato adottato e che sicuramente (e purtroppo) verrà adottaro in futuro. Cosa intendo? Noi, in Francia, ora siamo sotto confinamento, in principio per un mese. Qual'è la speranza? Che in un mese i numeri scendano abbastanza per giustificare una riapertura a dicembre per permettere alla gente di precipitarsi nei negozi in vista del Natale. Puoi star certo che a meno che la situazione non dia il benchè minimo segno di miglioramento, la riapertura ci sarà. Dopodichè a gennaio, una volta passata l'orgia consumistica di fine d'anno, il contagio sarà ripartito della più bella e ci ritroveremo al punto di partenza.
Ma è un dato importante secondo te?
https://www.huffingtonpost.it/entry/il- ... 31c1fea026
Prendo spunto da questo articolo
E da statistiche che noto sui morti della mia regione
40 per cento non arrivano all ospedale (non so se in tutte le regioni fanno i tamponi a tutti i morti a casa..)
Altro 40..50 per cento muore in ospedale
Ma non ha mai visto la terapia intensiva
Non perché non ci siano posti (mai stata piena)
Perché come scritto nell articolo hanno tante altre patologie
La pensi esattamente come il presidente di Confindustria:castelli ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 19:21
bene indignarsi per i liberisti che vogliono riaprire ma qualcuno venga a spiegarmi che salvare un 80 enne con 3 comorbilità chiudendo il paese non presenti costi ingenti nel medio periodo, che dovranno essere ripianati. indovinate come visto che esistono i vincoli di bilancio in economia.
Io ti avevo chiesto una altra domandaFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 19:42L'articolo è troppo lungo per commentarlo. Tanto più che dà un colpo di qua e uno di là e per commentarlo per intero bigognerebbe spezzarlo frase per frase come si fa a volte per i post del forum. Ne spara anche qualcuna grossa, tipo il portarci come esempio le Gran Bretagna. Ma se la Gran Bretagna va male come noi e per lungo tempo è andata pure peggio ! Come qui nel forum se la prende con il governo, tanto male non fa. "Piove governo ladro!" Ma guardare un po' al di là del cortile di casa, proprio no? Forse che al di là dei confini nazionali le cose vanno bene? Non mi sembra...Winter ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 18:29Ti cito sulle terapie intensiveFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 11:44 Non vedo però perchè vi stupiate: che avrebbero riaperto in vista del Natale, costi quello che costi, era scontato, io lo scrivevo già a inizio novembre.
Fa parte della nostra società, della mentalità che ci si è costruiti nel corso dei decenni. I governi, non solo quellio italiano, non fanno altro che barcamenarsi. Anche se sapessero veramente cosa fare, del che si può dubitare, sono strattonati da tutte le parti. Qui in Francia, dopo 2-3 settimane in cui ricoveri e numro di pazienti in TI sono andati diminuendo, ieri sono tornati a salire. Vedremo cosa ci riserverà il prossimo futuro.
Ma è un dato importante secondo te?
https://www.huffingtonpost.it/entry/il- ... 31c1fea026
Prendo spunto da questo articolo
E da statistiche che noto sui morti della mia regione
40 per cento non arrivano all ospedale (non so se in tutte le regioni fanno i tamponi a tutti i morti a casa..)
Altro 40..50 per cento muore in ospedale
Ma non ha mai visto la terapia intensiva
Non perché non ci siano posti (mai stata piena)
Perché come scritto nell articolo hanno tante altre patologie
Dice che non è stato fatto niente per mgliorare il livello del sistema sanitario. Poi dice che sono arrivati i respiratori, ma manca il personale per farli funzionare. Non é che per caso per formare il personale per cure così delicate ci vuole tempo, non si può fare in quattro e quattr'otto?
Non sono certo io quello che difenderà la qualità del sistema sanitario italiano o francese o di qualunque altro posto. Però una domanda me la faccio: dov'erano questi signori quando i governi di tutti i paesi occidentali hanno fatto tagli su tagli al sistema sanitario in nome delle economie e dell' "efficienza" liberale? Quello che abbiamo é il risultato delle loro "riforme", riforme che la maggior parte di quelli che ora criticano si sono ben guardati dal contrastare e i cui disastri con sono riparabili con un tocco di bacchetta magica in qualche mese.
Riprende pure certe litanie a proposito del fatto che verrebbero contati come morti covid gente che in realtà è morta d'altro.
Tempo fa avevo postato un link ad un rapporto dell'istat:
IMPATTO DELL’EPIDEMIA COVID-19 SULLA MORTALITÀ:CAUSE DI MORTE NEI DECEDUTI POSITIVI A SARS-COV-2
https://www.istat.it/it/files//2020/07/ ... Yl7pp2PHz0
In cui si legge:
COVID-19 è nove volte su 10 la causa di decesso
In base all’analisi condotta sulle schede di decesso, COVID-19 è la causa direttamente responsabile della morte, ossia è la causa iniziale,nell’89% dei decessi di persone positive al test SARS-CoV-2(Figura 1). In questi casi, la morte è quindi causata direttamente da COVID-19, seppure spesso sovrappostoad altre malattie preesistenti,e dalle sue complicanze. In altri termini è presumibile che il decesso non si sarebbe verificato se l’infezione da SARS-CoV-2 non fosse intervenuta. Nel restante 11% dei casi il decesso si può ritenere dovuto ad un’altra malattia (o circostanza esterna). In questi casi, COVID-19 è comunque una causa che può aver contribuito al decesso accelerando processi morbosi già in atto, aggravando l’esito di malattie preesistenti o limitando la possibilità di cure.
Forse quando uno scrive dovrebbe analizzare seriamente quello che si sa, invece di pescare argomenti di qua e di là sapendo che leggerli farà piacere ad una parte della popolazione.
Mi sono "assembrato" più a marzo aprile per andare a fare spesa (quelle tre o quattro volte) che nelle vacanze. Se fai mente locale non è affatto incomprensibile, anzi decisamente intuitivo.el_condor ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 15:37i dati sono chiarissimi: dopo il lockdown la diffusione del virus era drasticamente ridotta: in Toscana avevamo pochi casi al giorno, a volte anche solo due o tre.eliacodogno ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 5:39
In realtà il lockdown e la riduzione degli orari in cui vengono offerti determinati servizi alzano i rischi relativamente al distanziamento.
Al governo dovrebbero ragionare MOLTO di più.
E fare meno finta di aver capito
In che modo il lockdown aumenti i rischi relativamente al distanziamento è affermazione per me incomprensibile
Ognuno comunque è libero di pensare come vuole, però se pensa che andare a spasso è meno pericoloso che stare in casa diventa un problema serio..
Scusa non avevo capito e non ho ancora ben capito neanche adesso. Qual'è la domanda? Se ritengo i dati sui ricoveri in terapia intensiva importanti? Penso di sì, anche se non è la sola cosa a cui guardare. Qui in Francia dicevano che dei pazienti in TI ne muore uno su quattro. Lo so che molti muoiono fuori dalle TI, in ospedale o a casa. Qui in Francia a casa penso non tanti, ma non ho dati su cui basarmi.
Per me noFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:07Scusa non avevo capito e non ho ancora ben capito neanche adesso. Qual'è la domanda? Se ritengo i dati sui ricoveri in terapia intensiva importanti? Penso di sì, anche se non è la sola cosa a cui guardare. Qui in Francia dicevano che dei pazienti in TI ne muore uno su quattro. Lo so che molti muoiono fuori dalle TI, in ospedale o a casa. Qui in Francia a casa penso non tanti, ma non ho dati su cui basarmi.
se avessi avuto l'accortezza di quotare tutto il mio intervento e non solo una parte capiresti che se il settore economico privato si ferma ciò avra ricadute pesanti anche sulla sanità.Felice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 19:50La pensi esattamente come il presidente di Confindustria:castelli ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 19:21
bene indignarsi per i liberisti che vogliono riaprire ma qualcuno venga a spiegarmi che salvare un 80 enne con 3 comorbilità chiudendo il paese non presenti costi ingenti nel medio periodo, che dovranno essere ripianati. indovinate come visto che esistono i vincoli di bilancio in economia.
Schermata 2020-12-15 alle 19.49.10.png
Non capisco però il tuo ragionamento. Quanto scrivi sembra confermare l'importanza di avere sotto controllo il numero di pazienti in TI. Se ci sono posti liberi c'è più gente che ha delle chances di essere salvata. Sapendo che le TI non servono solo per il covid, ma anche per altro...Winter ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:13Per me noFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:07Scusa non avevo capito e non ho ancora ben capito neanche adesso. Qual'è la domanda? Se ritengo i dati sui ricoveri in terapia intensiva importanti? Penso di sì, anche se non è la sola cosa a cui guardare. Qui in Francia dicevano che dei pazienti in TI ne muore uno su quattro. Lo so che molti muoiono fuori dalle TI, in ospedale o a casa. Qui in Francia a casa penso non tanti, ma non ho dati su cui basarmi.
Come spiega l articolo , il 90 per cento dei morti covid non è mai entrato in t.i.
Ho conosciuto due persone che ci son state e son state molto provate dall esperienza. Uno è stato 4 settimane , perso 18 kg ad aprile
L altro 6 kg adesso a novembre. Son entrambi sopravvissuti
Invece altre 3 persone che conoscevo , son morte in meno di una settimana di ospedale
A suo tempo il dato francese sembrava abbastanza onesto: i decessi ufficiali erano circa uguali all'eccesso di mortalità. Poichè i decessi ufficiali sono contabilizzati in ospadale e nelle ehpad, questo mi fa pensare che le persone morte in casa siano ben poche. Per l'Italia è diverso, soprattutto nella fase iniziale, a marzo e a aprile, penso che molti se ne siano andati senza che qualcuno abbia avuto tempo di andare a investigare le cause.
1) perché purtroppo le terapie intensive fanno poco contro il covidFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:25Non capisco però il tuo ragionamento. Quanto scrivi sembra confermare l'importanza di avere sotto controllo il numero di pazienti in TI. Se ci sono posti liberi c'è più gente che ha delle chances di essere salvata. Sapendo che le TI non servono solo per il covid, ma anche per altro...Winter ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:13Per me noFelice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:07
Scusa non avevo capito e non ho ancora ben capito neanche adesso. Qual'è la domanda? Se ritengo i dati sui ricoveri in terapia intensiva importanti? Penso di sì, anche se non è la sola cosa a cui guardare. Qui in Francia dicevano che dei pazienti in TI ne muore uno su quattro. Lo so che molti muoiono fuori dalle TI, in ospedale o a casa. Qui in Francia a casa penso non tanti, ma non ho dati su cui basarmi.
Come spiega l articolo , il 90 per cento dei morti covid non è mai entrato in t.i.
Ho conosciuto due persone che ci son state e son state molto provate dall esperienza. Uno è stato 4 settimane , perso 18 kg ad aprile
L altro 6 kg adesso a novembre. Son entrambi sopravvissuti
Invece altre 3 persone che conoscevo , son morte in meno di una settimana di ospedale
A suo tempo il dato francese sembrava abbastanza onesto: i decessi ufficiali erano circa uguali all'eccesso di mortalità. Poichè i decessi ufficiali sono contabilizzati in ospadale e nelle ehpad, questo mi fa pensare che le persone morte in casa siano ben poche. Per l'Italia è diverso, soprattutto nella fase iniziale, a marzo e a aprile, penso che molti se ne siano andati senza che qualcuno abbia avuto tempo di andare a investigare le cause.
Oh lo avevo ben capito che quello che ti sta a cuore è l'economia. Se poi in nome di quella schiattano qualche decina di migliaia di persone pazienza. Tanto ci si consola ripetendo come un mantra "hanno ottant'anni e sono pieni di patologie..."castelli ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:15se avessi avuto l'accortezza di quotare tutto il mio intervento e non solo una parte capiresti che se il settore economico privato si ferma ciò avra ricadute pesanti anche sulla sanità.Felice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 19:50La pensi esattamente come il presidente di Confindustria:castelli ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 19:21
bene indignarsi per i liberisti che vogliono riaprire ma qualcuno venga a spiegarmi che salvare un 80 enne con 3 comorbilità chiudendo il paese non presenti costi ingenti nel medio periodo, che dovranno essere ripianati. indovinate come visto che esistono i vincoli di bilancio in economia.
Schermata 2020-12-15 alle 19.49.10.png
certo ci si può sempre indignare sul fatto che la vita sia sacra,anche quella degli 80 enni con altre patologie sul groppone e quindi indignarsi perché gli altri fanno shopping mentre gli anziani schiattano ma il sospetto che ho è che tutta questa indignazione non ci sarà per tutti quelli che chiuderanno dopo la crisi.
ossia che per una serie di ragioni ideologiche in fondo si veda il covid come una sorta di vendetta divina via lockdown nei confronti degli evasori fiscali horeca.
ma è un mio bias.
alcuni statali non stanno letteralmente lavorando e si stanno grattando il culo da marzo senza che nessuno gli chieda un contributo di solidarietà.
vuoi dare la tua solidarietà di lavoratore a degli evasori? sia mai. tredicesima e grattarsi il culo.
se cerchi uno con cui la penso uguale sul covid: agamben. lascia perdere quello in foto, di cui non conosco il "pensiero" ma di cui apprezzo la mancanza di indignazione e una certa schiettezza.
cosa che sarebbe servita come il pane in questi 9 mesi con alla tolda di comando gente che vale salvini.
non è il mantra ma l'isituto di statistica.Felice ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:44Oh lo avevo ben capito che quello che ti sta a cuore è l'economia. Se poi in nome di quella schiattano qualche decina di migliaia di persone pazienza. Tanto ci si consola ripetendo come un mantra "hanno ottant'anni e sono pieni di patologie..."castelli ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:15se avessi avuto l'accortezza di quotare tutto il mio intervento e non solo una parte capiresti che se il settore economico privato si ferma ciò avra ricadute pesanti anche sulla sanità.
certo ci si può sempre indignare sul fatto che la vita sia sacra,anche quella degli 80 enni con altre patologie sul groppone e quindi indignarsi perché gli altri fanno shopping mentre gli anziani schiattano ma il sospetto che ho è che tutta questa indignazione non ci sarà per tutti quelli che chiuderanno dopo la crisi.
ossia che per una serie di ragioni ideologiche in fondo si veda il covid come una sorta di vendetta divina via lockdown nei confronti degli evasori fiscali horeca.
ma è un mio bias.
alcuni statali non stanno letteralmente lavorando e si stanno grattando il culo da marzo senza che nessuno gli chieda un contributo di solidarietà.
vuoi dare la tua solidarietà di lavoratore a degli evasori? sia mai. tredicesima e grattarsi il culo.
se cerchi uno con cui la penso uguale sul covid: agamben. lascia perdere quello in foto, di cui non conosco il "pensiero" ma di cui apprezzo la mancanza di indignazione e una certa schiettezza.
cosa che sarebbe servita come il pane in questi 9 mesi con alla tolda di comando gente che vale salvini.
Che poi l'economia... l'economia come ci hanno inculcato con decenni di lavaggio di cranio. E il debito, e il PIL, e la crescita, ecc., ecc. Idee nuove? Zero. Chiedersi come mai tutto l'occidente sia in ginocchio per un piccolo stupido virus? Niente. Come mai si sia incapaci di produrre del banale paracetamolo? Riflettere sul fatto che forse è il modello di sviluppo da cambiare? Un modello che stava già facendo acqua da tutte le parti? Un modello basato sul consumo, il consumo, il consumo... Sulla creazione di bisogni che non sono tali? Un modello che pompa più risorse di quello che il pianeta Terra può produrre? Qualcuno diceva che solo un pazzo o un economista può pensare che la "crescita" possa essere infinita quando le risorse sono finite...
Perché ne parlano il governo e il CTS.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:29 Ma perché si continua a sentire sui media di necessità di nuove misure?
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Il mantra è il ripeterlo continuamente, ossessivamente. Senza alcuna riflessione. Ripetere, ripetere, ripetere... una banalità. Sì perchè si tratta di una banalità.
Riguarda gli Stati Uniti, ma non c'è ragione perchè le cose da noi siano molto diverse. Ecco prova a ripetere questo come un mantra:Felice ha scritto: ↑domenica 6 dicembre 2020, 13:04
Excess Deaths Associated with COVID-19, by Age and Race and Ethnicity — United States, January 26–October 3, 2020
https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/69/wr/ ... mm6942e2_w
Traduco dal sommario iniziale:
Cosa è noto su questo tema ?
Al 15 di ottobre 216025 decessi dovuti al Covid-19 sono stati riportati negli Stati Uniti; tuttavia questa cifra può essere una sottostima dell'impatto totale della pandemia sulla mortalità.
Cosa aggiunge questo studio ?
Un eccesso di mortalità stimato a 299028 tra fine gennaio e il 3 ottobre 2020, di cui 198081 unità attribuito (si intende: direttamente dovuto) al Covid-19. Il più grande aumento percentuale è stato osservato fra gli adulti nella fascia d'età di 25-44 anni e fra le persone di origine Ispanica o Latino.
Si noti che la stima effettuata in questo studio è coerente con quanto pubblicato sul financial time (eccesso di mortalità valutato a 273000 unità al 22 di agosto).
Quindi, lungi dall'avere un effetto nullo, il covid aveva già provocato in maniera diretta o indiretta quasi 300000 morti negli Stati Uniti a inizio ottobre e questo senza contare la recrudescenza della pandemia durante novembre. A titolo di confronto, tale numero è superiore al numero di morti americani in battaglia duranta l'intera seconda guerra mondiale (292000 circa).
Per concludere, e per completezza d'informatione, vale la pena di riportare l'aumento percentuale dei decessi per fascia d'età (periodo 26 gennaio -3 ottobre):
età < 25 : -2,0%
25 - 44 : +26,5%
45 - 64 : +14,4%
65 - 74 : +24,1%
75 - 84 : +21,5%
> 84 : +14,7%
Mi dispiace tanto che per te sia una banalita'. Mi sono fermato li'.Felice ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 0:13Il mantra è il ripeterlo continuamente, ossessivamente. Senza alcuna riflessione. Ripetere, ripetere, ripetere... una banalità. Sì perchè si tratta di una banalità.
Il covid non è la peste del medioevo, che chiunque la prendeva, salvo rarissime eccezioni, ci lasciava le piume. Il covid è una malattia che può essere mortale, ma nella maggioranza dei casi non lo è. Dipende dalla forza con la quale il virus investe l'organismo e dalla reazione dell'organismo stesso. E' ovvio, banale, che organismi provati dagli anni o da altre malattie abbiano meno difese che organismi giovani e sani. D'altro canto non è detto che un individuo giovane e sano ne esca necessariamente indenne. Come appena detto dipende anche dalla forza con cui il virus attacca l'organismo, l'ormai famosa "carica virale". E se l'attacco è violento, anche il giovane può soccombere, gli esempi non mancano.
E poi ci sono le conseguenze a lungo termine, ancora poco note, ma che sembrano tutt'altro che roba da niente. Conseguenze a lungo termine di cui ai "vecchi" non gliene può fregare di meno, perchè tanto non gli resta più molto da vivere e perchè hanno già altri acciacchi, uno più, uno meno, fa poca differenza. Per un giovane invece può essere menomante. Se, ad esempio, dopo la malattia uno non può più salire le scale di corsa, all'ottantenne non gliene frega niente, perchè le scale di corsa non le saliva neanche prima e magari non le saliva affatto. Per un giovane invece è decisamente un handicap.
Ma veniamo ai famosi 80 anni. E' forse salita l'età media dei decessi? No è scesa. Poco importa, supponiamo pure che sia rimasta tale e quale. In compenso con il covid si muore di più, questo è certo. Se si muore di più e se l'età media non si é alzata questo vuol dire che anche i giovani muiono di più. Con un'aggravante nel caso loro: che in tempi normali moltissimi giovani non muoiono di malattia, muoiono di morte violenta (incidenti o peggio). Invece qui muiono di covid, a quanto pare in proporzione simile agli altri anni, tutte le cause incluse, comprese le morti violente.
Tu accusi i mezzi di informazione vi fare terrorismo mediatico? Se lo volessero fare veramente darebbero l'aumento percentuale della mortalità per fasce di età. Non molto tempo fa avevo postato questo:
Riguarda gli Stati Uniti, ma non c'è ragione perchè le cose da noi siano molto diverse. Ecco prova a ripetere questo come un mantra:Felice ha scritto: ↑domenica 6 dicembre 2020, 13:04
Excess Deaths Associated with COVID-19, by Age and Race and Ethnicity — United States, January 26–October 3, 2020
https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/69/wr/ ... mm6942e2_w
Traduco dal sommario iniziale:
Cosa è noto su questo tema ?
Al 15 di ottobre 216025 decessi dovuti al Covid-19 sono stati riportati negli Stati Uniti; tuttavia questa cifra può essere una sottostima dell'impatto totale della pandemia sulla mortalità.
Cosa aggiunge questo studio ?
Un eccesso di mortalità stimato a 299028 tra fine gennaio e il 3 ottobre 2020, di cui 198081 unità attribuito (si intende: direttamente dovuto) al Covid-19. Il più grande aumento percentuale è stato osservato fra gli adulti nella fascia d'età di 25-44 anni e fra le persone di origine Ispanica o Latino.
Si noti che la stima effettuata in questo studio è coerente con quanto pubblicato sul financial time (eccesso di mortalità valutato a 273000 unità al 22 di agosto).
Quindi, lungi dall'avere un effetto nullo, il covid aveva già provocato in maniera diretta o indiretta quasi 300000 morti negli Stati Uniti a inizio ottobre e questo senza contare la recrudescenza della pandemia durante novembre. A titolo di confronto, tale numero è superiore al numero di morti americani in battaglia duranta l'intera seconda guerra mondiale (292000 circa).
Per concludere, e per completezza d'informatione, vale la pena di riportare l'aumento percentuale dei decessi per fascia d'età (periodo 26 gennaio -3 ottobre):
età < 25 : -2,0%
25 - 44 : +26,5%
45 - 64 : +14,4%
65 - 74 : +24,1%
75 - 84 : +21,5%
> 84 : +14,7%
Nella fascia 25-44 anni l'aumento percentuale dei decessi è del 26,5%
Nella fascia 25-44 anni l'aumento percentuale dei decessi è del 26,5%
Nella fascia 25-44 anni l'aumento percentuale dei decessi è del 26,5%
........................
Forse magari così si capirà che il covid è un problema di tutti, non solo degli ottantenni.
Il cts era quello che il 13 marzo diceva che le mascherine non servono. Probabilmente una delle poche cose che servono per mitigarr la pandemia.jumbo ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 23:13Perché ne parlano il governo e il CTS.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 15 dicembre 2020, 20:29 Ma perché si continua a sentire sui media di necessità di nuove misure?
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Perché lo fanno, contraddicendo il metodo scientificissimo dei 21 parametri? Bo.
Io mi sento preso in giro.
è la NORMALITA' che esistano delle infezioni virali di pesantezza estrema , per l'organismo umano, da almeno vent'anni a questa parte, e non so prima.
Felice, i media danno tutti i dati che vuoi.Felice ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 0:13Il mantra è il ripeterlo continuamente, ossessivamente. Senza alcuna riflessione. Ripetere, ripetere, ripetere... una banalità. Sì perchè si tratta di una banalità.
Il covid non è la peste del medioevo, che chiunque la prendeva, salvo rarissime eccezioni, ci lasciava le piume. Il covid è una malattia che può essere mortale, ma nella maggioranza dei casi non lo è. Dipende dalla forza con la quale il virus investe l'organismo e dalla reazione dell'organismo stesso. E' ovvio, banale, che organismi provati dagli anni o da altre malattie abbiano meno difese che organismi giovani e sani. D'altro canto non è detto che un individuo giovane e sano ne esca necessariamente indenne. Come appena detto dipende anche dalla forza con cui il virus attacca l'organismo, l'ormai famosa "carica virale". E se l'attacco è violento, anche il giovane può soccombere, gli esempi non mancano.
E poi ci sono le conseguenze a lungo termine, ancora poco note, ma che sembrano tutt'altro che roba da niente. Conseguenze a lungo termine di cui ai "vecchi" non gliene può fregare di meno, perchè tanto non gli resta più molto da vivere e perchè hanno già altri acciacchi, uno più, uno meno, fa poca differenza. Per un giovane invece può essere menomante. Se, ad esempio, dopo la malattia uno non può più salire le scale di corsa, all'ottantenne non gliene frega niente, perchè le scale di corsa non le saliva neanche prima e magari non le saliva affatto. Per un giovane invece è decisamente un handicap.
Ma veniamo ai famosi 80 anni. E' forse salita l'età media dei decessi? No è scesa. Poco importa, supponiamo pure che sia rimasta tale e quale. In compenso con il covid si muore di più, questo è certo. Se si muore di più e se l'età media non si é alzata questo vuol dire che anche i giovani muiono di più. Con un'aggravante nel caso loro: che in tempi normali moltissimi giovani non muoiono di malattia, muoiono di morte violenta (incidenti o peggio). Invece qui muiono di covid, a quanto pare in proporzione simile agli altri anni, tutte le cause incluse, comprese le morti violente.
Tu accusi i mezzi di informazione vi fare terrorismo mediatico? Se lo volessero fare veramente darebbero l'aumento percentuale della mortalità per fasce di età. Non molto tempo fa avevo postato questo:
Riguarda gli Stati Uniti, ma non c'è ragione perchè le cose da noi siano molto diverse. Ecco prova a ripetere questo come un mantra:Felice ha scritto: ↑domenica 6 dicembre 2020, 13:04
Excess Deaths Associated with COVID-19, by Age and Race and Ethnicity — United States, January 26–October 3, 2020
https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/69/wr/ ... mm6942e2_w
Traduco dal sommario iniziale:
Cosa è noto su questo tema ?
Al 15 di ottobre 216025 decessi dovuti al Covid-19 sono stati riportati negli Stati Uniti; tuttavia questa cifra può essere una sottostima dell'impatto totale della pandemia sulla mortalità.
Cosa aggiunge questo studio ?
Un eccesso di mortalità stimato a 299028 tra fine gennaio e il 3 ottobre 2020, di cui 198081 unità attribuito (si intende: direttamente dovuto) al Covid-19. Il più grande aumento percentuale è stato osservato fra gli adulti nella fascia d'età di 25-44 anni e fra le persone di origine Ispanica o Latino.
Si noti che la stima effettuata in questo studio è coerente con quanto pubblicato sul financial time (eccesso di mortalità valutato a 273000 unità al 22 di agosto).
Quindi, lungi dall'avere un effetto nullo, il covid aveva già provocato in maniera diretta o indiretta quasi 300000 morti negli Stati Uniti a inizio ottobre e questo senza contare la recrudescenza della pandemia durante novembre. A titolo di confronto, tale numero è superiore al numero di morti americani in battaglia duranta l'intera seconda guerra mondiale (292000 circa).
Per concludere, e per completezza d'informatione, vale la pena di riportare l'aumento percentuale dei decessi per fascia d'età (periodo 26 gennaio -3 ottobre):
età < 25 : -2,0%
25 - 44 : +26,5%
45 - 64 : +14,4%
65 - 74 : +24,1%
75 - 84 : +21,5%
> 84 : +14,7%
Nella fascia 25-44 anni l'aumento percentuale dei decessi è del 26,5%
Nella fascia 25-44 anni l'aumento percentuale dei decessi è del 26,5%
Nella fascia 25-44 anni l'aumento percentuale dei decessi è del 26,5%
........................
Forse magari così si capirà che il covid è un problema di tutti, non solo degli ottantenni.
Questa la condivido subito coi colleghi, poi vado a piangere in bagno.herbie ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 1:37 Un virologo che faccia il suo mestiere deve dare delle risposte a questo.
Non che mi dica come evitare un contagio, quello una persona di normali capacità intellettive lo sa dalla più tenera età.
Nemmeno che mi dia delucidazioni sull'andamento di una "curva epidemiologica". Da che mondo è mondo le curve epidemiologiche hanno quell'andamento, mezzo grado più, mezzo grado meno.
Questo dibattito non serve. Quello che sarebbe il compito della scienza medica, sarebbe curare efficacemente, avendo compreso le dinamiche del virus. Di tempo credo che ce ne sia stato a sufficienza, e in quest'ottica il vaccino è una sconfitta.
Non è lo stesso dato. Quello di cui parlavo io, e di cui c'è l'esempio sopra per gli Stati Uniti, è l'aumento percentuale della mortalità per fascia d'età. Ad esempio : se negli anni precedenti morivano in media 100 persone tra i 45 e i 64 anni, quest'anno ne sono morte 114, con un aumento del 14%. Se fai questo per l'Italia, probabilmente trovi un risultato analogo a quello degli Stati Uniti, in cui si vede, ad esempio, che l'aumento di mortalità della fascia >84 è praticamente identico a quello dei 45-64enni e che quello dei gioveni tra i 25 ei 44 è simile (anzi superiore) a quello degli "anziani" tra i 65 e i 74.jumbo ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 8:44Felice, i media danno tutti i dati che vuoi.Felice ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 0:13
Per concludere, e per completezza d'informatione, vale la pena di riportare l'aumento percentuale dei decessi per fascia d'età (periodo 26 gennaio -3 ottobre):
età < 25 : -2,0%
25 - 44 : +26,5%
45 - 64 : +14,4%
65 - 74 : +24,1%
75 - 84 : +21,5%
> 84 : +14,7%
Riguarda gli Stati Uniti, ma non c'è ragione perchè le cose da noi siano molto diverse.
Forse magari così si capirà che il covid è un problema di tutti, non solo degli ottantenni.
Quest'sono i dati di mortalità per fasce d'età
[attachment=0]Screenshot_20201216-084153.png[/attach]
E hai fatto male, perchè così continuerai a ripetere all'infinito quella che è e resta una banalità assoluta. Nè più ne meno che dire che i giovani corrono più velocemente dei vecchi.
Lo so che non è lo stesso dato, ma è comunque un dato sulla mortalità che è meglio di zero.Felice ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 10:10Non è lo stesso dato. Quello di cui parlavo io, e di cui c'è l'esempio sopra per gli Stati Uniti, è l'aumento percentuale della mortalità per fascia d'età. Ad esempio : se negli anni precedenti morivano in media 100 persone tra i 45 e i 64 anni, quest'anno ne sono morte 114, con un aumento del 14%. Se fai questo per l'Italia, probabilmente trovi un risultato analogo a quello degli Stati Uniti, in cui si vede, ad esempio, che l'aumento di mortalità della fascia >84 è praticamente identico a quello dei 45-64enni e che quello dei gioveni tra i 25 ei 44 è simile (anzi superiore) a quello degli "anziani" tra i 65 e i 74.jumbo ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 8:44Felice, i media danno tutti i dati che vuoi.Felice ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 0:13
Per concludere, e per completezza d'informatione, vale la pena di riportare l'aumento percentuale dei decessi per fascia d'età (periodo 26 gennaio -3 ottobre):
età < 25 : -2,0%
25 - 44 : +26,5%
45 - 64 : +14,4%
65 - 74 : +24,1%
75 - 84 : +21,5%
> 84 : +14,7%
Riguarda gli Stati Uniti, ma non c'è ragione perchè le cose da noi siano molto diverse.
Forse magari così si capirà che il covid è un problema di tutti, non solo degli ottantenni.
Quest'sono i dati di mortalità per fasce d'età
[attachment=0]Screenshot_20201216-084153.png[/attach]
Ovvero si muore tutti di più, praticamente in tutte le fasce di età e in proporzioni simili. Poi è chiaro che in termini di numeri assoluti muoiono più vecchi che giovani. Ma questa, come scritto più sopra è una cosa di un'ovvietà assoluta.
Sono d'accordo con te. Però questo è vero in generale: 60000 morti su 60 milioni fanno uno su mille, ed è forse per questo che le misure prudenziali spesso e volentieri vengono dimenticate.jumbo ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 10:23
Rimane il fatto che pur salendo del 30%, la probabilità di morire a quell'età rimane molto bassa.
Non convincerai un giovanotto a non uscire di casa dicendogli che ha 1,3/1000 di probabilità di morire quest'anno anzichè 1/1000 come l'anno precedente.
Beh , ci sono paesi che ha murato davvero la gente in casa per due mesi , ora ne sono usciti e la loro ECONOMIA sta crescendo e i loro morti sono comunque contenuti .
Alla lettera, nessuno, ma in via metaforica penso sia la Cina, secondo te, o mi sbaglio? Già, ma sulla Corea del Nord non si avranno di certo notizie verificabili.