Ripreso Abay, si è poi formato un gruppo di 17 corridori, con dentro rappresentanti delle nazionali più forti, ad eccezione di algerini e ruandesi che si sono perciò sobbarcati il lavoro dietro.
Questo gruppo di fuggitivi si è scomposto e ricomposto varie volte, fino a che non c’è stato l’attacco di J. Van Rensburg. Ripreso van Rensburg c’era un gruppo di 12 fuggitivi. I sudafricani avevano la corsa in mano perché erano in 6 su 12 a 20 km dall’arrivo: la corsa la potevano solo perdere loro.
E’ a quel punto che è partito Mentjes, prova a seguirlo Berhane, ma viene stoppato da Kruger. Così Mentjes se ne va solitario fino all’arrivo con una grande azione durata 20 km.
A quel punto dietro sono rimasti in dieci: 5 sudafricani, quattro eritrei e Grmay. Per i sudafricani è stato a quel punto un gioco da ragazzi controllare la corsa stando a ruota e riuscendo alla fine a occupare tutti e tre i gradini del podio, con Thomson secondo e J. Van Rensburg terzo. Mentjes dimostra di essere già in palla per questa fase molto importante della stagione che lo vedrà impegnato in Oman e alla Tirreno.
Dopo aver vinto le ultime quattro edizioni, il bilancio eritreo questa volta è fallimentare. Certamente Mentjes era difficilmente battibile, ma un eritreo sul podio lo avrebbero potuto piazzare, evidentemente oltre alle gambe è mancata anche una efficace visione tattica della corsa.
Re: Ciclismo africano
Inviato: sabato 14 febbraio 2015, 12:00
da Basso
E siccome i sudafricani/MTN non erano contenti hanno piazzato pure l'altro Janse Van Rensburg al quarto posto.
Re: Ciclismo africano
Inviato: sabato 14 febbraio 2015, 13:19
da Winston Smith
Penso che Meintjes sarà il vero profeta del movimento ciclistico Africano. E' un nome che ci dobbiamo segnare assolutamente, tra qualche anno sarà in grado di sverniciare molti, secondo me.
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 16 febbraio 2015, 15:15
da peek
Il tunisino Chtioui vince in solitaria la prima tappa della Tropicale. Era uscito in una fuga con Belmokhtar e Bernaudeau che sono arrivati rispettivamente secondo e terzo. Dietro evidentemente non c'è stato molto lavoro per andarli a prendere.
Quarto il ruandese Uwizeyimana, quinto il portoghese Pinto della Skydive.
Re: Ciclismo africano
Inviato: mercoledì 18 febbraio 2015, 5:39
da Abruzzese
Chtioui ci ha preso così gusto che ha vinto anche la seconda tappa con una volata molto potente su Yohann Gene dell'Europcar e l'eritreo Okubamariam
(sul canale ufficiale della gara ogni giorno c'è un breve video di circa 3 minuti con le fasi salienti della tappa )
Re: Ciclismo africano
Inviato: venerdì 20 febbraio 2015, 16:13
da peek
Grande giornata per il ciclismo africano oggi. In Oman due top ten con J. van Rensburg e Mentjies, in Oman un grandissimo Kudus è stato con i migliori in questa salita difficile e si è piazzato al settimo posto.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 3:16
da peek
Molto discutibile la scelta della Mtn di mandare Kudus in Malaysia invece che farlo correre alla Tirreno. Non si vede proprio l'utilità di mandarlo in una corsa di 8 tappe, sette delle quali piatte e con un unico arrivo in salita.
Ora arriva la comunicazione che quest'anno la tappa di Genting Highland è annullata e mi sembra davvero la ciliegina sulla torta. Kudus ha bisogno di affrontare situazioni di corsa di alto livello per imparare a muoversi in gruppo, in Malaysia è già arrivato secondo l'anno scorso alla sua prima corsa professionistica, non vedo proprio cosa possa trarre in più quest'anno da una ripetizione di quell'esperienza.
La Mtn ha invece inzeppato di velocisti la formazione della Tirreno e inevitabilmente si pesteranno un po' i piedi l'un l'altro.
Devo dire che negli ultimi sei mesi - dal mercato in poi - la Mtn di cose discutibili ne ha fatte parecchie, aspettiamo un mesetto per dare una valutazione delle scelte effettuate, rimane comunque abbastanza vergognoso che una squadra che ha l'obiettivo di promuovere il ciclismo africano non abbia mandato qualcuno a disputare la Tropicale Amissa Bongo.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 3:36
da andriusskerla
peek ha scritto:Molto discutibile la scelta della Mtn di mandare Kudus in Malaysia invece che farlo correre alla Tirreno. Non si vede proprio l'utilità di mandarlo in una corsa di 8 tappe, sette delle quali piatte e con un unico arrivo in salita.
Ora arriva la comunicazione che quest'anno la tappa di Genting Highland è annullata e mi sembra davvero la ciliegina sulla torta. Kudus ha bisogno di affrontare situazioni di corsa di alto livello per imparare a muoversi in gruppo, in Malaysia è già arrivato secondo l'anno scorso alla sua prima corsa professionistica, non vedo proprio cosa possa trarre in più quest'anno da una ripetizione di quell'esperienza.
La Mtn ha invece inzeppato di velocisti la formazione della Tirreno e inevitabilmente si pesteranno un po' i piedi l'un l'altro.
Devo dire che negli ultimi sei mesi - dal mercato in poi - la Mtn di cose discutibili ne ha fatte parecchie, aspettiamo un mesetto per dare una valutazione delle scelte effettuate, rimane comunque abbastanza vergognoso che una squadra che ha l'obiettivo di promuovere il ciclismo africano non abbia mandato qualcuno a disputare la Tropicale Amissa Bongo.
In fondo il parco partenti del Langkawi non è così male e stiamo parlando di un corridore ancora a secco di successi fuori dall'Africa. Se riuscisse a vincere potrebbe essere una buona spinta per il morale.
Alla Tirreno penso che abbiano mandato quelli che hanno ambizioni per la Sanremo (considerando che non corrono a Nizza) più Meintjes e Pauwels per le tappe più dure.
Sull'assenza alla Tropicale mi trovi d'accordo.
In più mi chiedevo: ma oltre a Brammeier non doveva arrivare un corridore africano?
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 4:02
da peek
andriusskerla ha scritto:
In fondo il parco partenti del Langkawi non è così male e stiamo parlando di un corridore ancora a secco di successi fuori dall'Africa. Se riuscisse a vincere potrebbe essere una buona spinta per il morale.
Alla Tirreno penso che abbiano mandato quelli che hanno ambizioni per la Sanremo (considerando che non corrono a Nizza) più Meintjes e Pauwels per le tappe più dure.
Sì, è chiaro che usano la Tirreno in funzione Sanremo e in linea di massima va bene; ma a uno dei selezionati avrei rinunciato per lasciare il posto a Kudus. Non che io creda che Kudus avrebbe potuto fare risultato alla Tirreno, ma semplicemente se vuoi puntare in alto con questo ragazzo, tanto vale che fargli fare esperienza nelle corse WT, in particolare queste che durano una settimana. Visto che oltretutto pare lo vogliano portare al tour.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 11:53
da Spartacus
possibile che i vari "vip" della squadra (Goss, Farrar, Boasson Hagen, Ciolek) pretendano di fare corse di un certo livello presentandosi tutti alla Tirreno (dove come dici si calpesteranno i piedi) e nessuno al poco nobile Langkawi?
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 17:28
da peek
Spartacus ha scritto:possibile che i vari "vip" della squadra (Goss, Farrar, Boasson Hagen, Ciolek) pretendano di fare corse di un certo livello presentandosi tutti alla Tirreno (dove come dici si calpesteranno i piedi) e nessuno al poco nobile Langkawi?
Ma sai, probabilmente anche al momento dell'ingaggio si erano presi degli impegni a fargli correre le corse WT, poi mettici che c'è anche una crono a squadre nella quale vorranno fare una figura dignitosa, perciò non dico che non ci siano delle motivazioni. Però io il posto per Kudus l'avrei trovato, magari spostando R. van Rensburg ad altra corsa.
Ad ogni modo alla Tirreno potremo almeno vedere Grmay perché la Lampre lo ha selezionato. La Lampre sta facendo scelte davvero molto accurate per questo ragazzo. A gennaio il downunder, poi gli hanno lasciato correre i campionati africani, adesso lo portano alla Tirreno e chissà che non si riesca a vederlo anche al giro.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 20:51
da dietzen
qui il ds della mtn dice che il successo a genting highland era un obiettivo di kudus, e loro anzi hanno portato una squadra con altri buoni scalatori per supportarlo. ora col cambio di percorso e la salita decisiva decisamente meno impegnativo (e ormai era tardi per cambiare i team), ci sono rimasti piuttosto male. http://www.cyclingnews.com/news/teams-r ... rse-change
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 8 marzo 2015, 23:54
da peek
Queste dichiarazioni della Mtn non fanno che confermare una qualche confusione mentale nelle scelte di strategia. Come è potuto venirgli in mente di selezionare quattro atleti su sei per una singola tappa in una corsa di otto giorni?
Ora, il fatto che abbiano cancellato la tappa di Genting è un certamente un imprevisto e nulla ci si poteva fare, ma il disastro totale discende dalle loro scelte. Avevano un Theo Bos che era perfetto per una corsa come questa: tappe brevi e senza particolari difficoltà dove poteva vedersela con Guardini allo sprint.
Insomma, mi sembra che il danno sia stato elevato al quadrato semplicemente dalle loro discutibili scelte.
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 9 marzo 2015, 0:16
da Tranchée d'Arenberg
andriusskerla ha scritto:
In più mi chiedevo: ma oltre a Brammeier non doveva arrivare un corridore africano?
Io invece mi chiedevo il senso dell'ingaggio di Brammeier, uno che non ha mai lasciato il segno, neanche quando è sceso nella categoria continental con la Synergy Baku...
Re: Ciclismo africano
Inviato: sabato 28 marzo 2015, 23:46
da peek
E' ormai alla fine la mesata di gare algerine che hanno avuto luogo anche quest'anno. 20 giorni di corse in un mese, spezzettate in vari criterium e brevi corse a tappe. Per evitare gelosie tra le varie regioni, quest'anno nessuna delle corse ha potuto fregiarsi del titolo di giro d'Algeria.
Occorre dire che dal punto di vista tecnico l'edizione di quest'anno è stata un arretramento.
Anzitutto stanno esagerando con lo spezzatino di corse. Sarebbe auspicabile che ci fosse un giro d'Algeria di una settimana e poi altre brevi corse intorno, così alcune corse potrebbero avere un respiro più locale, mentre per quella maggiore potrebbero contemplare inviti più qualificati. Invece così la manifestazione si è protratta sempre più stancamente, al circuito di Costantino che si è svolto ieri sono arrivati in 14, su una quarantina di partenti.
Ai limiti organizzativi si sono aggiunti quelli causati da una provocazione diplomatica: gli algerini hanno invitato una rappresentanza della Repubblica del Sahara occidentale, con grande clamore mediatico, il che ha comportato l'immediato ritiro della nazionale marocchina. A quel punto gli algerini sono rimasti da soli a correre contro gli eritrei, tra i quali peraltro mancavano quelli che corrono in Sud Africa come Teshome e Eyob. Gli eritrei sono riusciti a portarsi a casa il Tour de Blida con Debesay e il Tour de Costantine con Amanuel Gebreigzabhier. Ogni tanto si è inserito qualche ruandese, perlopiù tutto il resto se lo sono portati a casa gli algerini facendo così una montagna di punti nelle classifiche Uci.
Quest'ultimo aspetto, il fatto di fare facilmente un sacco di punti con le corse di casa, è un altro elemento che indebolisce queste corse perché viene sempre sbandierata la presenza di squadre europee, ma si tratta di formazioni amatoriali assai improbabili, mentre sarebbe possibile portare qualche decente continental in modo da elevare il livello tecnico delle corse.
Ora tocca ai marocchini. La settimana prossima inizia il giro del Marocco che è una corsa potenzialmente più qualificata. Sono una decina di tappe dal profilo variato. Di solito al via c'è qualche continental europea, quantomeno conosciuta, e l'anno scorso ha vinto un corridore di un qualche spessore come il francese Loubet. Al via è annunciata anche la nazionale algerina, vedremo se poi alla fine partiranno o se prevarrà la guerra diplomatica, e saranno al via anche gli eritrei che l'anno scorso vennero esclusi per far sì che non prendessero i punti Uci.
Insomma, i presupposti per vedere una corsa che ci dia un po' la misura dell'andamento del ciclismo africano, cosa che è mancata in Algeria, ci sono tutti.
Re: Ciclismo africano
Inviato: sabato 4 aprile 2015, 9:31
da peek
E' stata una tappa segnata da un vento fortissimo che ha scompaginato il gruppo, la prima tappa del giro del Marocco con arrivo a Marrakech. Sono arrivati in tre che si sono piazzati nell'ordine: il polacco Marczynski, il russo Gusev e il giovane marocchino Ait El Abdia. A poco più di un minuto e mezzo è arrivato un gruppetto di una ventina di corridori, tra i quali Mattia Frapporti, regolati allo sprint dal marocchino Abelouache.
Come spesso accade nelle gare africane la prima tappa dà una bella impronta alla classifica generale, oltretutto si trovano in vetta alla classifica le tre squadre più forti: la Torku, la Skydive e la nazionale marocchina. Ma il giro del Marocco è una corsa insidiosissima nella quale bisogna fare i conti con il vento del deserto, incursioni sull'Atlante e i monti del Rif. Insomma, puà accadere ancora di tutto.
Nota di colore: per la prima volta in una corsa Uci c'era una nazionale di Gibuti. Nessuno dei quattro è riuscito ad arrivare in fondo alla tappa. Alla prossima.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 5 aprile 2015, 10:02
da peek
Trappa lunga e ventosa che la Torku, con l'ausilio di altre squadre è riuscita a controllare. Volata di gruppo dove l'ha spuntata il giovane promettente velocista turco, la Torku mantiene anche leadership della generale con il polacco Marczynski.
Oggi verso Fes si entra in zona Atlante, potrebbero esserci sorprese.
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 6 aprile 2015, 12:13
da peek
Ieri tappa di un certo impegno, sono arrivati a giocarsi lo sprint una trentina. Colpaccio della Skydive che si porta a casa la tappa con il portoghese Pinto (davanti a Jules e Eidsheim) e porta Gusev in maglia gialla, presumo prendendo degli abbuoni durante la tappa perché è arrivato con lo stesso tempo di Marczynski che ora è terzo in classifica perché è stato superato anche dal marocchino Ait El Abdia.
Oggi tappa breve, lontana dai venti del mare e del deserto, tendenzialmente piatta, dovrebbe essere terreno da sprinter.
Grmay si è guadagnato il posto con la buona stagione che ha avuto fin'ora.
Avremo un etiope al giro d'Italia.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 3 maggio 2015, 9:35
da peek
Sta uscendo molto bene quest'anno il marocchino Ai El Abdia, ultimo anno U23. Ha conquistato il podio al giro del Marocco battagliando con Gusev e Marczynski.
Ora è ad Aigle per uno stage e in questi giorni sta correndo il Tour de Jura. Si è fatto vedere con azioni nel finale in varie tappe e attualmente occupa la seconda posizione nella generale.
Speriamo che la Skydive - che cura quel vivaio - e che quest'anno sta finalmente correndo molto e anche vincendo, possa farci un pensierino.
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 4 maggio 2015, 14:12
da peek
Ieri l'eritreo Metkel Eyob ha vinto la Hibiscus Cycle Classic, gara sudafricana 1.2.
Si fa fatica a giudicare la consistenza di queste gare che hanno 40/50 partecipanti quasi esclusivamente sudafricani. Eyob sarebbe ora di vederlo in Europa per giudicare un po' meglio le sue potenzialità. Dato che corre nel feeder team della Mtn spero che in agosto lo prendano come stagista.
E spero anche che finisca questa storia dei visti che di fatto negli ultimi anni hanno reso difficilissima la mobilità dei ciclisti eritrei. L'ultimo caso è stato quello di Kudus al giro dello Yorkshire. E' stato bloccato per irregolarità nel visto, ha dovuto viaggiare per conto suo ed è arrivato alla mattina al luogo di partenza pochi minuti prima che partisse la gara.
Bravo oggi Grmay che è arrivato con il primo gruppo in una tappa piuttosto impegnativa.
Re: Ciclismo africano
Inviato: martedì 12 maggio 2015, 1:23
da andriusskerla
Yannick Lincoln, di Mauritius, si è qualificato per la prova olimpica di MTB. Una soddisfazione importante per una nazione secondaria anche nel panorama africano.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 31 maggio 2015, 20:04
da peek
E' arrivato fino a Milano il primo etiope della storia a correre il giro d'Italia
La prima settimana era anche abbastanza presente, sempre nelle prime 50 posizioni anche in salita. Poi, nella seconda e terza ha fatto una gran fatica, però è riuscito ad arrivare in fondo.
Re: Ciclismo africano
Inviato: mercoledì 3 giugno 2015, 0:15
da peek
Pre-selezione della Mtn Qhuebeka per il tour de France, tra gli 11 atleti ci sono 7 africani:
Edvald Boasson Hagen [Norway]
Natnael Berhane [Eritrea]
Steve Cummings [Great Britain]
Tyler Farrar [USA]
Jacques Janse van Rensburg [South Africa]
Reinart Janse van Rensburg [South Africa]
Merhawi Kudus [Eritrea]
Louis Meintjes [South Africa]
Serge Pauwels [Belgium]
Youcef Reguigui [Algeria]
Daniel Teklehaimanot [Eritrea]
Selezione abbastanza condivisibile. Tra i nomi in bilico, e che anzi non mi aspettavo di vedere, quello di Netnael Berhane che non ha combinato molto da un po' di tempo a questa parte e al quale offrono evidentemente un'estrema chance. Se dovesse fare bene al Delfinato potrebbe anche entrare nella rosa, ma deve proprio mostrare qualcosa di convincente altrimenti non vedo proprio come potrebbe essere selezionato.
Tolto Berhane ne dovranno togliere un altro. Tutti saranno impiegati da qualche parte in giugno perciò si potranno vedere le loro condizioni di forma. Alcuni hanno fatto ottime cose per la squadra nella prima fase della stagione (Cummings, J. van Rensburg), ma poi hanno stentato a ritrovare la forma; altri, come R. van Rensburg, hanno fatto proprio poco. Spero venga selezionato Reguigui. Alla fine ha vinto un giro di Malesia che per una squadra professional è comunque un risultato prestigioso.
Al momento credo comunque che quelli che hanno già il posto assicurato siano Boasson Hagen, Mentjes e Kudus. Tutti gli altri dovranno dare qualche dimostrazione nelle gare di giugno: giro del Lussemburgo, Delfinato, Zlm tour.
Rimangono fuori dalla rosa nomi altisonanti come Ciolek e Goss, ma trovo che sia del tutto giustificato dati gli scarsissimi risultati (quelli di Goss addirittura imbarazzanti). Rimane fuori anche Sbaragli che non è andato malissimo quest'anno, ma che per le sue caratteristiche si presta ad essere più un leader nelle corse minori che un gregario in quelle maggiori. L'esatto contrario di uno come Teklehaimanot che non ha grossi risultati da esibire, ma che in un tour de France può essere un utilissimo gregario per la squadra perché è discreto a cronometro, si difende in montagne non troppo dure, può tenere un passo alto nel finale per uno sprinter e inoltre ha già terminato due vuelte perciò sulle tre settimane sembra in grado di tenere.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 7 giugno 2015, 9:55
da peek
Nella nuova continental marocchina non hanno preso nessuno dei due marocchini emergenti: il velocista Mraouini e il più solido Ait el Abdia, ottimo terzo al giro del Marocco e che ha vinto una corsa per dilettanti in Francia qualche settimana fa.
Non è da escludere che ci sia un interessamento per loro da parte della Skydive Dubai per l'anno prossimo, dato che è una squadra che già attinge al mercato marocchino, quest'anno è cresciuta notevolmente e ha in progetto di passare professional l'anno prossimo.
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 8 giugno 2015, 15:02
da Visconte85
Daniel Teklehaymanot molto attivo in queste prime 2 tappe del delfinato
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 8 giugno 2015, 15:09
da nino58
Visconte85 ha scritto:Daniel Teklehaymanot molto attivo in queste prime 2 tappe del delfinato
Potrebbe aver già messo in bacheca la maglia a pois.
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 8 giugno 2015, 15:14
da Visconte85
nino58 ha scritto:
Visconte85 ha scritto:Daniel Teklehaymanot molto attivo in queste prime 2 tappe del delfinato
Potrebbe aver già messo in bacheca la maglia a pois.
i big non hanno nessun punto mentre lui 25, ha un bel vantaggio
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 8 giugno 2015, 18:09
da andriusskerla
nino58 ha scritto:
Visconte85 ha scritto:Daniel Teklehaymanot molto attivo in queste prime 2 tappe del delfinato
Potrebbe aver già messo in bacheca la maglia a pois.
Penso abbia messo in cassaforte (anche se forse lo aveva già) un posto per il Tour
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 8 giugno 2015, 18:46
da simociclo
peek ha scritto:Pre-selezione della Mtn Qhuebeka per il tour de France, tra gli 11 atleti ci sono 7 africani:
Edvald Boasson Hagen [Norway]
Natnael Berhane [Eritrea]
Steve Cummings [Great Britain]
Tyler Farrar [USA]
Jacques Janse van Rensburg [South Africa]
Reinart Janse van Rensburg [South Africa]
Merhawi Kudus [Eritrea]
Louis Meintjes [South Africa]
Serge Pauwels [Belgium]
Youcef Reguigui [Algeria]
Daniel Teklehaimanot [Eritrea]
Selezione abbastanza condivisibile. Tra i nomi in bilico, e che anzi non mi aspettavo di vedere, quello di Netnael Berhane che non ha combinato molto da un po' di tempo a questa parte e al quale offrono evidentemente un'estrema chance. Se dovesse fare bene al Delfinato potrebbe anche entrare nella rosa, ma deve proprio mostrare qualcosa di convincente altrimenti non vedo proprio come potrebbe essere selezionato.
Tolto Berhane ne dovranno togliere un altro. Tutti saranno impiegati da qualche parte in giugno perciò si potranno vedere le loro condizioni di forma. Alcuni hanno fatto ottime cose per la squadra nella prima fase della stagione (Cummings, J. van Rensburg), ma poi hanno stentato a ritrovare la forma; altri, come R. van Rensburg, hanno fatto proprio poco. Spero venga selezionato Reguigui. Alla fine ha vinto un giro di Malesia che per una squadra professional è comunque un risultato prestigioso.
Al momento credo comunque che quelli che hanno già il posto assicurato siano Boasson Hagen, Mentjes e Kudus. Tutti gli altri dovranno dare qualche dimostrazione nelle gare di giugno: giro del Lussemburgo, Delfinato, Zlm tour.
Rimangono fuori dalla rosa nomi altisonanti come Ciolek e Goss, ma trovo che sia del tutto giustificato dati gli scarsissimi risultati (quelli di Goss addirittura imbarazzanti). Rimane fuori anche Sbaragli che non è andato malissimo quest'anno, ma che per le sue caratteristiche si presta ad essere più un leader nelle corse minori che un gregario in quelle maggiori. L'esatto contrario di uno come Teklehaimanot che non ha grossi risultati da esibire, ma che in un tour de France può essere un utilissimo gregario per la squadra perché è discreto a cronometro, si difende in montagne non troppo dure, può tenere un passo alto nel finale per uno sprinter e inoltre ha già terminato due vuelte perciò sulle tre settimane sembra in grado di tenere.
Nella preselezione non c'è nemmeno Bos... sai se ha avuto problemi? certo che hanno preso una marea di sprinter o uomini veloci ma hanno deluso tutti.... alla fine, a parte Boasson hagen (che a mio avviso se non si infortunava faceva bene le classiche e anche al delfinato mi pare in palla) il migliore, o il meno peggio, è stato sbaragli....
ad inizio anno ci domandavamo quanti sprinter avrebbero portato al tour..... alla fine pochi, per fortuna
Secondo me dai 9 staranno fuori due tra Berhane, Pauwels e Jacques Janse van Rensburg
Re: Ciclismo africano
Inviato: lunedì 8 giugno 2015, 18:52
da Seb
simociclo ha scritto:
Nella preselezione non c'è nemmeno Bos... sai se ha avuto problemi?
Caduto e infortunato alla spalla in California, era stato operato subito ma poi ci sono state complicazioni e c'è stata una seconda operazione
Re: Ciclismo africano
Inviato: venerdì 12 giugno 2015, 12:10
da peek
simociclo ha scritto:
Secondo me dai 9 staranno fuori due tra Berhane, Pauwels e Jacques Janse van Rensburg
Sì, direi che i due nomi dovrebbero uscire da quei tre.
A dire il vero non è che neanche Farrar stia mostrando una grande condizione. Al Delfinato non è mai riuscito ad arrivare allo sprint e neanche a dare una mano a Boasson. Ottime invece le trenate che ha fatto R. van Rensburg per Boasson Hagen, direi che il sudafricano si è conquistato il posto.
Farrar comunque è uno che ha già fatto parecchi tour de France e in una squadra di giovani potrebbe starci che lo convochino anche per l'esperienza.
Re: Ciclismo africano
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 16:12
da Visconte85
Daniel Teklehaimanot si è aggiudicato matematicamente la maglia a pois del Delfinato
Re: Ciclismo africano
Inviato: sabato 13 giugno 2015, 18:08
da Spartacus
Visconte85 ha scritto:Daniel Teklehaimanot si è aggiudicato matematicamente la maglia a pois del Delfinato
e si è guadagnato (parole del TM) un posto al Tour
Berhane era normale che restasse fuori visto l'annata non proprio felice; mi spiace invece per il bravo Reguigui che invece ha sorprendentemente portato a casa il Tour de Langkawi, ma i posti sono 9 e lasciare a casa un altro "non africano" non sarebbe stato semplice per i tecnici della MTN che già sono stati coraggiosissimi nel portare 5 africani su 9.
Berhane era normale che restasse fuori visto l'annata non proprio felice; mi spiace invece per il bravo Reguigui che invece ha sorprendentemente portato a casa il Tour de Langkawi, ma i posti sono 9 e lasciare a casa un altro "non africano" non sarebbe stato semplice per i tecnici della MTN che già sono stati coraggiosissimi nel portare 5 africani su 9.
Però berhane non ha avuto l'occasione di dimostrare le sue doti di scalatore; infatti la mtn qhubeka nel giro del delfinato ha scelto di non convocare berhane per avere una squadra adatta ai velocisti per una corsa adatta agli scalatori. poi a giugno a fatto corse indecenti adatte ai velocisti come il canton d'argovie e rund um koln. per quanto riguarda reguigui forse il picco di forma l'ha raggiunto al tour de langkawi ma credo che farà la vuelta per poi (FORSE) fare il mondiale che con un percorso del genere gli è adatto
Berhane era normale che restasse fuori visto l'annata non proprio felice; mi spiace invece per il bravo Reguigui che invece ha sorprendentemente portato a casa il Tour de Langkawi, ma i posti sono 9 e lasciare a casa un altro "non africano" non sarebbe stato semplice per i tecnici della MTN che già sono stati coraggiosissimi nel portare 5 africani su 9.
Però berhane non ha avuto l'occasione di dimostrare le sue doti di scalatore; infatti la mtn qhubeka nel giro del delfinato ha scelto di non convocare berhane per avere una squadra adatta ai velocisti per una corsa adatta agli scalatori. poi a giugno a fatto corse indecenti adatte ai velocisti come il canton d'argovie e rund um koln. per quanto riguarda reguigui forse il picco di forma l'ha raggiunto al tour de langkawi ma credo che farà la vuelta per poi (FORSE) fare il mondiale che con un percorso del genere gli è adatto
Onestamente, Berhane è tutto l'anno che è andato a spasso. 14° al Langkawi, proprio mentre Reguigui vinceva e Jacques J.V.Rensburg arrivava 9°. Ha beccato più di 1:00 dall'Algerino. 70° alla Coppi e Bartali a quasi 3/4 d'ora dal vincitore. Era una corsa dove poteva fare bene vista anche la concorrenza non formidbile. Ritirato in Trentino, poi 48° in Turchia, corsa che aveva vinto 2 anni fa. Insomma, in tutte le corse a tappa a cui ha preso parte ha effettivamente deluso. Normale che sia stato lasciato a casa. Magari riuscirà a ritrovare una condizione decente per il finale di stagione e addirittura a fare una gran bella Vuelta. Meglio che vada in Spagna, piuttosto che in Francia con una forma scadente.
Re: Ciclismo africano
Inviato: martedì 23 giugno 2015, 20:47
da henny5
hai ragione ma io volevo soltanto dire che se avesse avuto la possibilità di partecipare al giro del delfinato forse poteva avere qualche probabilità in più di partecipare al tour. un esempio è sicuramente quello di teklehaimanot che prima del delfinato era più fuori che dentro nella startlist per il tour poi se le guadagnata con la maglia a pois
Re: Ciclismo africano
Inviato: mercoledì 24 giugno 2015, 12:02
da peek
D'accordo con quanto avete scritto. Berhane purtroppo è ormai da un paio d'anni che non mostra segnali convincenti.
Dispiace per Reguigui, probabilmente se lo meritava più di J. van Rensburg che dopo un buon inizio di anno non ha trovato fin'ora una buona condizione. Ma la cosa si può forse motivare anche con un equilibrio complessivo della squadra: con il fior fiore di ruote veloci al tour difficilmente potranno puntare più che a qualche piazzamento nei dieci nelle tappe piatte e per quel lavoro avere Farrar, Boasson e R. van Rensburg è sufficiente. Oltretutto Reguigui è fermissimo a crono e non va sul pavè, insomma, anche in ragione del fatto che non ha mai corso sulle tre settimane mi sembra che possa essere sacrificato ora per esordire nel GT alla vuelta.
J. van Rensburg se ritrova una buona forma è uno che si può inserire nelle fughe in tappe di media difficoltà e mettere in evidenza la squadra.
Comunque: due eritrei al tour de France !
Re: Ciclismo africano
Inviato: mercoledì 24 giugno 2015, 12:17
da Tranchée d'Arenberg
peek ha scritto:D'accordo con quanto avete scritto. Berhane purtroppo è ormai da un paio d'anni che non mostra segnali convincenti.
Dispiace per Reguigui, probabilmente se lo meritava più di J. van Rensburg che dopo un buon inizio di anno non ha trovato fin'ora una buona condizione. Ma la cosa si può forse motivare anche con un equilibrio complessivo della squadra: con il fior fiore di ruote veloci al tour difficilmente potranno puntare più che a qualche piazzamento nei dieci nelle tappe piatte e per quel lavoro avere Farrar, Boasson e R. van Rensburg è sufficiente. Oltretutto Reguigui è fermissimo a crono e non va sul pavè, insomma, anche in ragione del fatto che non ha mai corso sulle tre settimane mi sembra che possa essere sacrificato ora per esordire nel GT alla vuelta.
J. van Rensburg se ritrova una buona forma è uno che si può inserire nelle fughe in tappe di media difficoltà e mettere in evidenza la squadra.
Comunque: due eritrei al tour de France !
Credo anche io che abbiano fatto un discorso atto ad equilibrare un attimo le squadre che mandaranno al Tour e alla Vuelta. In spagna credo porteranno Berhane, Reguigui, Ciolek, Sbaragli, forse Bos, magari Brammeier, qualche altro ancora degli "esclusi" (a proposito, ma Goss ha intenzione di fare ancora il ciclista?) e un paio di reduci dal Tour. Fermo restando che il Tour è decisamente più importante rispetto alla Vuelta e ancora a maggior ragione per il team sudafricano, non potevano presentarsi con una squadra troppo più scadente alla Vuelta.
Se sono stato critico con le loro scelte di mercato (2000 ruote veloci, di cui almeno un paio, parlo proprio di Goss e Bos, evitabili), stavolta invece non posso che approvare la loro scelta sulla formazione portata al Tour.
Re: Ciclismo africano
Inviato: venerdì 26 giugno 2015, 18:13
da peek
Com'era prevedibile, Teklehaimanot vince il campionato nazionale a cronometro.
Re: Ciclismo africano
Inviato: venerdì 26 giugno 2015, 18:20
da andriusskerla
peek ha scritto:Com'era prevedibile, Teklehaimanot vince il campionato nazionale a cronometro.
Teshome a soli 4 secondi, Berhane a 37.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 28 giugno 2015, 10:30
da peek
andriusskerla ha scritto:
peek ha scritto:Com'era prevedibile, Teklehaimanot vince il campionato nazionale a cronometro.
Teshome a soli 4 secondi, Berhane a 37.
E' un risultato davvero ottimo quello di Teshome perché Tekle a cronometro è uno che va abbastanza bene e al momento sta in buona forma. Teshome non fa gran lavoro specifico a crono perciò ha sicuramente margini di miglioramento.
Del resto è sempre stato un buon passista e ha pure un discreto spunto veloce, curioso di vedere come se la caverà in gruppo in Europa.
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 28 giugno 2015, 10:59
da peek
Altri risultati: Grmay vince il campionato a crono in Etiopia, ma lì davvero non aveva avversari; in Ruanda si conferma Ndayisenga davanti a Nensigimana, come l'anno scorso. Al terzo posto si inserisce il giovanissimo Joseph Aleluya. Attenzione a questo qui nei prossimi anni perché quest'anno è letteralmente esploso e ha vinto diverse gare nazionali che in Ruanda sono di buon livello.
Peccato invece che Ndayisenga quest'anno non abbia fin'ora confermato le buone cose che aveva fatto vedere l'anno scorso. Ha corso tre mesi tra Svizzera e Francia senza risultati di un qualche rilievo
Re: Ciclismo africano
Inviato: domenica 28 giugno 2015, 13:09
da peek
Berhane vince il campionato eritreo in linea.
Ci voleva per il morale una vittoria come questa che nel suo paese gli dà grande prestigio.
Secondo Okbamariam, terzo Gebrezgabiher.