Admin ha scritto:Ti dovevo una replica, desmo.
..eccolo.
(...)
Non entro nel merito di cosa sia giusto e sbagliato fare, ma la stella polare in questo caso è il programma liberamente sottoscritto dai candidati. Che poi contenga cose di destra o di sinistra lo giudichiamo a parte, ma a livello concreto il metodo proposto si basa proprio su questo: è un'idea che va nella direzione del nostro programma? La votiamo. Non lo è? Non la votiamo
Mi pare un po' debole come stella polare. O meglio: funziona nel contingente, nel problema spiccio, nella famosa navigazione a vista.
Non funziona in contesti un tantino più complicati, come il governo di una nazione di 60 milioni di abitanti, con un debito pubblico record, problemi sociali, forte immigrazione, scarsa integrazione etc etc. E poi, e poi, c'è quel discorso accessorio sul superamento delle ideologie...
(E - per inciso - l'" è un'idea che va nella direzione del nostro programma? La votiamo. Non lo è? Non la votiamo" presuppone che ci sia un'idea proposta da altri, da appoggiare o osteggiare. Come metodo, voglio dire, implica l'assenza di proposta
propria. È anche per questo che il m5s funziona all'opposizione ma non funzionerebbe - e non funziona, nemmeno in città medio-piccole - al governo. Ed è per questo, anche per questo, che il m5s ha bisogno della cd. "casta" (brr), dell'"altro", della contrapposizione per esistere. La dimensione è sempre quella dell'utente che va su internet, trova la proposta del politico e la critica (95% delle volte) o la sostiene (5%); e questo fanno gli eletti 5s, in questo consiste il loro non-essere "professionisti della politica": aspettano un input, che venga dalle altre forze politiche o dal loro capo...ops, portavoce, megafono)
2) Difatti: è per questo che la politica È un mestiere,nonostante da 30 anni Craxi, poi B., poi la lega e infine Grillo abbiano riversato disprezzo sui "politici di professione". ED è per questo che ci vuole preparazione: addirittura le mignotte..pardon, showgirls candidate da B. (e istruite con esaustivi corsi di formazione di due settimane) potrebbero far meglio di molti neoeletti. Non si può pretendere che loro..., dici? 1)E perché no? 2)Anche se decidessimo che è così, il parlamento non è un corso propedeutico di scienze politiche, e mi pare anche plausibile che gli elettori- in un periodo di crisi assoluta, tra l'altro- perdano entusiasmo nei confronti del m5s una volta che lo vedono all'opera (e in questo modo).
Qui a mio avviso sei pretestuoso. Qualsiasi lavoro ha bisogno di essere imparato.
Certo. Ma il Parlamento è (sarebbe, dovrebbe essere) il massimo organo politico della ns democrazia (o quello che ne rimane). Ripeto: non è un corso propedeutico di scienze politiche, bisogna arrivarci preparati. Bisogna, semplicemente. Per questo la politica è (giustamente) una professione, per questo esiste la gavetta, per questo ci sono politici con decenni di esperienza: e NON è un male (checché ne dicano Craxi o B. o Grillo). Essere in Parlamento e poter legiferare è il coronamento di un percorso, come poter operare con un bisturi è il coronamento di 11 anni di studi, con tanto di esame di Stato e scuola di specializzazione. Altrimenti accettiamo serenamente che uno studente al secondo mese (mese, non anno) di medicina - o un geometra di buona volontà, con tutto il rispetto per la categoria ovviamente - possano "sbusare" l'addome della gente, magari ammazzandola, perché "beh, qualsiasi lavoro deve essere imparato".
Insomma, qualsiasi lavoro deve essere imparato, ma c'è modo e modo. E tempo e tempo. E, soprattutto, luogo e luogo.
O possiamo tornare all'esempio del lego: se un bambino di 7 anni costruisce una bella astronave ed è la sua passione, intanto finisce le elementari, fa medie e superiori, si iscrive ad ingegneria aerospaziale. Se a distanza di 18 anni è davvero- e ancora- bravo con le astronavi, può ambire a un dottorato e/o a un posto nell'ESA, nell'ASI, magari in Alenia. Questo perché "costruire un'astronave" (scusa la naiveté) è una cosa complessa e va imparata. Con modi e tempi giusti, in luoghi adatti.
L'alternativa è prendere il bambino di 7 anni (si chiama Luigi?), dire "ti piacciono le astronavi, bell'idea quello spoiler" ed assumerlo in uno degli enti di cui sopra. Facendogli progettare astronavi e componenti di navicelle, perché "qualsiasi lavoro deve essere imparato".
Tu dici che ha venduto libri per decine di milioni di euro?
Chiesto ciò, ti garantisco che la pubblicità su un sito paga ancora molto poco rispetto ai corrispettivi di tv e carta stampata, quindi anche qui, hai voglia a mettere spazi pubblicitari prima di arrivare a 43 milioni.
Chiarito quanto sopra, convengo che sarebbe meglio la pubblicità non ci fosse, ma capisco anche le esigenze che possono spingere a certe scelte; a meno che non vogliamo pensare che la gestione di un sito di tale portata non costi nulla... tutt'altro. I server costano, lo sviluppo costa, un "ced" che risolva i problemi tecnici costa.
Ma del resto, si sta facendo qualcosa di illecito? (Né mi pare sia vietato ai partiti tradizionali di mettere spazi pubblicitari sui loro siti).
Io dico che il Grillo del 2013 ha qualcosa che il Grillo del 2003 non aveva: il
potere.
Sulle pubblicità nei siti come sai qualche competenza ce l'ho, ma attenzione: non infiliamoci in un discorso che sarebbe- questo sì- pretestuoso. Il mio tirare in ballo la pubblicità non era per dire "ci fa i milioni", era per dire "vendere prodotti e spazi su un sito che- a livello di licenza- dovrebbe essere non commerciale, è disonesto". Soprattutto se ti definisci guru della nuova comunicazione, se ti definisci onesto, se ti definisci puro, se applaudi alla creative commons perché ti dici contrario al diritto d'autore (degli altri, perché i suoi libri e i suoi spettacoli non sono esattamente gratis, e non hanno- a differenza del blog- licenza cc).
Insomma, è solo un aspetto e non vorrei che spostasse l'asse della discussione. Ho parlato di queste cose per sottolineare l'incoerenza anche su una questione forse "minore" ma indicativa (perché si parla di internet, diritti, licenze: tutte pietre su cui è stata costruita la chiesa grilliana). E a certi livelli, per me incoerenza corrisponde a disonestà intellettuale. Concedimelo.
Per quanto riguarda i server e le spese di un sito del genere, diciamo che sono nell'ordine di qualche centinaia di euro all'anno. E diciamo che BG, considerando entrate e uscite, considerando il
potere, considerando la visibilità, il
potere, le copie vendute, il
potere, non ha fatto poi un cattivo affare. (ma è OT, anzi off post)
Ti dirò, la distanza della classe dirigente del csx dal popolo è quasi superiore a quella pure del cdx (per quanto riguarda la mia esperienza). Poi mi dirai in quale compagine politica in Parlamento trovi esponenti del mondo del precariato, tanto per fare un esempio. Solo in una, a mia conoscenza, e non sta nel campo del centrosinistra.
La differenza è questa: i vertici del centrosx sono degli alieni, ma se ne rendono conto: mai cercherebbero di farsi passare per "uno del popolo" (a volte qualcuno ci ha provato in campagna elettorale, ma poi saggiamente ha desistito. Era improbabile come un liceale quindicenne che cerca di spacciarsi per playboy navigato re delle discoteche). Grillo ha la stessa distanza reale dalla gente (v. l'esempio del caffè), ma cerca di farsi passare per uno del popolo. E ci riesce anche, chi l'avrebbe mai detto. Come ci riesce B., come ci riusciva Bossi.
Detto questo, se i 169 parlamentari sopra citati sono loro il popolo, e decidono loro, aspetto con curiosità il momento in cui decideranno qualcosa. Finora hanno eseguito gli ordini di una persona sola, peraltro non eletta. Fatto gravissimo, questo sì che è un golpe. Cambiando i personaggi per evitare l'effetto "ma lui è buono, ma loro sono i buoni", se un populista di destra (ipotizziamo un industriale brianzolo, ricchissimo, fascista, adoratore di satana e fan sfegatato di justin bieber?), non eletto, decidesse per un terzo del parlamento italiano, fosse in grado di far cadere un governo, andasse ai colloqui col presidente della repubblica al posto degli eletti, si arrogasse il potere di espellere dal (non) partito tali eletti, etc... se succedesse tutto questo, potremmo parlare di agire democratico?
Nessuna delle cose che ascrivi al M5S è accaduta. E i 169 (o quanti sono) decidono eccome, o pensi che Grillo sia sempre al telefono a dettar loro la linea nei lavori parlamentari?
Hem..qui sento un po' di rumore di unghia su specchio. I parlamentari 5s hanno fatto esattamente quello che ha dettato loro Grillo, niente di meno e niente di più. Le riunioni non-in-streaming, il meeting al ristorante. Le espulsioni di chi non segue le non-regole, o meglio di alcuni di questi (altri se lo possono permettere). Oppure la realtà è una cosa completamente soggettiva, anche negli avvenimenti: una cosa può essere successa e non-successa contemporaneamente? mmm.. no. Per questo si può discutere su tutto, ma non sui cd. "dati di fatto".
Per quanto riguarda i 20 o i 30 anni di esperienza e gavetta...beh, sta a ognuno decidere cosa è meglio. Se mi affido a un chirurgo per un'appendicectomia, o se m'imbarco su un aereo per la tratta Milano-Ouagadugu, mi farebbe piacere affidarmi a un chirurgo o un pilota esperti. Cioè, lo preferirei rispetto al non-professionista impiegato che ha studiato sull'"allegro chirurgo", o al professore di letterature romanze che sa tutto di volo perché giocava col mitico flight simulator.. ma insomma, ogni opinione è rispettabile.
Qui travisi volutamente, disgraziato.
Sai benissimo che
a) la politica è un campo ben diverso dalla chirurgia, e l'esperienza - storicamente - aiuta il più delle volte a rubare (semplifico) di più e meglio, non a scrivere leggi migliori.
b) la gerontocrazia è uno dei mali endemici del nostro paese, e porre le basi per un sistema che garantisca continuo ricambio a livello politico non significa buttare nel cestino l'esperienza dei professionisti validi, che possono svolgere funzioni importanti anche senza stare per forza in Parlamento.
b-bis) non sono certo un mangiavecchi, tutt'altro. Ma mi rendo conto da me di quanto la spinta dinamica di chi è più giovane sia un qualcosa che è del tutto necessario per il progredire della società e del mondo del lavoro. Io non sono anziano (magari lo sono dentro
) ma se non avessi avuto in questi anni collaboratori più giovani di me, molte delle cose che riguardano Cicloweb non sarebbero esistite. Non credo che avremmo nemmeno un account sui vari social network.
a) falso. È un mestiere, e per ogni mestiere c'è un'età in cui riesci a svolgerlo al meglio. Non devi essere un ottuagenario rincoglionito (per quello c'è la pensione), ma nemmeno un apprendista. Se poi con quel "diverso" intendi "meno vitale" (e quindi ci vuole meno cautela, e il mio esempio era volutamente
troppo paradossale), ti dico che dalle decisioni del Parlamento dipendono le vite di milioni di persone (troppo drammatico? Allora diciamo le condizioni di vita), ed i meccanismi che influenzeranno le generazioni future. Per cui vedere un venticinquenne telecomandato che "sta imparando la politica" a Montecitorio non mi va veramente a genio.
b) un po' qualunquista (come la tua "semplificazione" al punto a) ), herr M. Ripeto:
questa gerontocrazia è un male endemico, perché- mi ripeto- rispetto a certi venticinquenni io metterei nelle stanze del potere Pertini. E quello
di adesso, decomposto e tutto. Se uno fa bene è giusto che possa stare in determinate posizioni anche dieci o quindici anni (a scanso di equivoci: intendo "in parlamento, se regolarmente eletto"): che senso ha "mandare a casa" (per una regola scritta a tavolino) una persona competente, onesta, valida per far posto a un ipotetico pischello che "deve imparare il mestiere"? Tu parli di gerontocrazia, io parlo di meritocrazia. Anzi, ne parlano in molti, ma come si vede- e come abbiamo appena visto- la strada da percorrere è ancora lunga. Meritocrazia significa scegliere le persone in base al merito, indipendentemente da ceto sociale, età, sesso. Quindi anche un sessantenne, o una settantenne, al 4° o 5° mandato.
Ok, chi distingue i buoni e i cattivi politici? Creiamo una commissione ad hoc?
Quando un sistema non funziona, semplicemente lo si cambia, ponendo nuove regole che aiutino il sistema a funzionare (o a funzionare meglio). Il nostro sistema non funziona, ormai è talmente chiaro che mi pare esercizio sterile dire "dobbiamo distinguere i buoni dai cattivi". S'è già visto (da decenni) che non c'è modo di attuare ciò che dici promuovendo l'azione dei buoni e respingendo quella dei cattivi.
Più semplicemente, ognuno può distinguere tra buoni e cattivi e politici in autonomia, usando la propria intelligenza. O vogliamo un bollino, una "certificazione" anche qui?
Con una legge elettorale appena decente (che non è stata fatta per malafede del pdl, per inettitudine del pd ma anche- nelle ultime settimane- per le scelte miopi- o in malafede, a seconda- degli eletti m5s), poi, si potrebbe anche votare un politico "buono" e non votare un politico "cattivo".. chi l'avrebbe mai detto?
Del resto è così che funziona nel resto del mondo.
Per fortuna noi siamo più intelligenti, e abbiamo inventato un metodo nuovo, migliore di tutti: decide tutto una persona sola. La grande differenza dal passato è che un tempo per fare questo dovevi comandare un esercito o un para-esercito, oppure possedere il 70% dell'informazione e il 96% della raccolata pubblicitaria. Ora ti basta aprire un blogghe (sempre che le spese del server non siano troppo alte, ovviamente).
(Ps: s'è già visto, da decenni..così dici. Ma ne siamo sicuri? Quando abbiamo potuto decidere in reale autonomia, con regole democratiche e una buona legge elettorale? E attenzione, parlo di congiunzione logica (^): quando abbiamo avuto tutte queste cose
contemporaneamente? E allora, prima di inventarci nuove vie "rivoluzionarie"- oddio....- non si potrebbe semplicemente provare una cosa chiamata "democrazia"?)
(pps: alcune tue affermazioni, anche qui, erano un po' comode, nel senso di assolute. Occhio che si rischia il qualunquismo. E occhio che le sento dire da mesi da parte di militanti e simpatizzanti 5s, si rischia il
leitmotiv)
Mi pare che si stia facendo il possibile per andare nella direzione indicata nel programma e in campagna elettorale, non ho nulla da eccepire. Chiedo a una classe dirigente il possibile, non l'impossibile (ma è mirando all'impossibile che si ottiene il possibile, aggiungerebbe qualche saggio orientale).
Mmm. Un po' comodo. Il riassunto di quanto hai scritto, finora, è "va tutto bene: è tutto perfetto, e quello che non è perfetto è perfettibile (e quindi
sarà perfetto)".
(Nota di colore: da due giorni mi sto scornando con un militante sel che ogni tanto mi importuna su twitter. Il succo del suo discorso è: "la colpa del tramonto della sx in italia è di #veltroni #dalema #renzi #berlusconi #ferrero". Tutti tranne Vendola. Se gli chiedi "quindi la sx ha fatto tutto bene, non ha nulla da rimproverarsi?" ti dice "esatto". Mmm, sarà.)
Potrei anche beffardamente risponderti "sì, sono tutti uguali", dopo quanto visto con la rielezione di Napolitano. Non lo faccio, è chiaro che tutti non sono uguali, ma intanto non tutti i "meglio" stanno da una parte e i "peggio" dall'altra. Ma non è questo il punto. Ero certo che il PD avrebbe prodotto una situazione disastrosa, non per incapacità del Bersani di turno (che qui non voglio sindacare), ma in quanto perfetto rappresentante di un sistema incancrenito. Sistema che il partito stesso ha contribuito ad alimentare. Quindi conta poco che Bersani sia umanamente migliore di Berlusconi, entrambi rappresentano il medesimo sistema, quello che ci ha portati sull'orlo dell'abisso.
Per esplicitare meglio: Berlusconi fa le leggi per salvaguardare la propria situazione giudiziaria, Bersani le fa per salvaguardare quella del Monte dei Paschi, non so se ho reso l'idea. Non sto parlando di fantascienza, ma di cose realmente accadute. "Purtroppo" tutti hanno degli amici, è umano tendere una mano agli amici (che poi ti chiedono di tenderla agli amici degli amici, e così via). L'unico antidoto è un metodo che renda impossibile favorire per conoscenza e non per meriti. Gli unici a proporre qualcosa del genere sono proprio quelli del M5S.
Insisto sul tema del metodo perché è fondamentale ma viene sistematicamente sottovalutato, ignorato, quasi dileggiato (vedi le risate per i pochi "grandi elettori" di Rodotà...).
Grillo non dice "io vi salverò", ma dice "voi vi salverete", e non parla di miracoli operandi dal M5S, bensì di intelligenza collettiva, che oggi è possibile mettere a sistema grazie a internet. Continuiamo a fingere che questo tema non esista nemmeno, ma per me è in assoluto il più importante.
Fino a un certo punto non esisteva l'opinione pubblica, ma quando questa si è materializzata (sotto forma di stampa, ad esempio), i sovrani assoluti hanno iniziato a cedere il passo alle democrazie. Oggi siamo nel pieno di una rivoluzione che cambierà per sempre il modo di rapportarsi tra individui e società e politica, anzi lo sta già cambiando. Possiamo continuare a ragionare secondo categorie ottocentesche, oppure possiamo capire che quelle categorie - o meglio, la loro ricaduta sulla politica - non resterà immutabile per sempre.
Internet 20 anni fa non c'era, fingere che non si tratti (dopo la codificazione del linguaggio e l'invenzione della scrittura) della più grande rivoluzione sociale della storia umana equivale secondo me ad essere ciechi. E pensare che non avrà - alla lunga - ricadute radicali sulla gestione dei sistemi umani è da sprovveduti. Poi magari non sarà Grillo o il M5S a realizzare quanto sopra, ma ci si arriverà, in qualche modo.
Spero che Sub abbia ancora il link di un articolo interessantissimo che ho letto qualche settimana fa, e che te lo passi.
Il sistema che preconizzo è ai primi vagiti, ma ha prodotto la candidatura al Quirinale di Rodotà, che non è uscito da un cilindro per curare gli interessi di Grillo, bensì è stato proposto per essere super partes. O l'esempio contraddice troppo certe radicate teorie (o teoremi) sul M5S?
Piano, piano. Quello che per te è un nuovo sistema per me è un vecchio sistema che si presenta su canali nuovi. Un film in bianco e nero, se trasmesso su schermo 3d al plasma a dodici miliardi di tinte e in dolby surround.. diventa un film nuovo?
O, in altre parole: davvero, alla McLuhan, il messaggio corrisponde al medium usato per trasmetterlo? Oppure, oppure, possiamo pensare che esiste una cosa chiamata
significante e una chiamata
significato? E cioè: il messaggio in sé e il
modo di trasmetterlo? E qui quasi si torna a Kant, tra fenomeno e noumeno...
Internet è solo un mezzo, o medium: se usi un canale nuovo con modalità vecchie non esiste alcuna innovazione. Nell'ascesa di Grillo io vedo dinamiche e idee molto vecchie (e puramente italiane, o italiote), riverniciate grazie ad internet. Poi si parla di "rivoluzione" o "democrazia diretta", ma è tutto sommato un fatto di propaganda: non per niente Grillo ha evitato tutti quegli strumenti informatici (aperti e "certificabili") tipici delle democrazie dirette che già funzionano (ad es. nell'Europa del nord, v. partito pirata e altri). Perché ad esempio non utilizzare le piattaforme (usate in tutto il mondo, già esistenti, già oggettivamente funzionanti) di democrazia liquida, invece di convogliare migliaia (milioni?) di persone sul tuo blog, sul tuo sito, che tra l'altro non è nemmeno pronto, predisposto e organizzato per un processo simile? Forse perché non potrai mettere il tuo bollino, non potrai metterci il tuo cappello, forse perché a quel punto sarebbero davvero i cittadini (
tutti i cittadini, non solo quelli iscritti a beppegrillo.it) a decidere? Forse perché a quel punto non avrai il controllo su alcunché, non potrai cancellare le votazioni, nasconderne i numeri, rifarle? Forse perché a quel punto non conterai più di 1/60.000.000, non conterai più di chiunque altro? Forse perché in quel caso,
davvero, "uno vale uno"?
Nel resto del mondo hanno LiquidFeedback, noi siamo più avanti e inviamo la fotocopia della carta d'identità a Beppe Grillo e un esperto di marketing: è inutile, non siamo capaci...
Internet è un
mezzo: ci trovi sopra cose ottime e cose pessime, come su qualunque altro
canale. In tv puoi trovare gli amici della moglie di costanzo, puoi trovare maurizio costanzo, puoi trovare un professore addormentato di progetto nettuno, puoi trovare la velina e puoi trovare un interessantissimo documentario sulle interazioni sociali tra le scimmie bonobo; non ha senso dire "la tv è orribile e diseducativa": dipende da
cosa viene trasmesso. In libreria puoi trovare l'intera collezione harmony, i libri della littizzetto o dei fichi d'india e un'interessante rassegna delle incisioni di Kokoschka o Lada, o ancora un volume sull'anarchismo scritto da Woodcock negli anni '60. Non ha senso dire "i libri sono Cultura" (ho usato la c maiuscola, ndr), perché dipende da
cosa viene pubblicato e letto.
Quello che voglio dire è che non basta avere un canale (presumibilmente) democratico per avere una democrazia. Perché contano i
contenuti, le dinamiche, i presupposti. Come il film in bianco e nero, o come una vecchia lezione di cucina: anche se lo servi nel migliore dei modi, un uovo andato a male sarà sempre un uovo andato a male.
Una buona lezione, in tempi in cui si vende la fuffa.
[E a proposito del rapporto tra contenuto e medium: la qualità degli articoli di cicloweb (per riprendere l'esempio del punto b)bis, come vedi non l'ho lasciato per strada
) è data dagli articoli stessi- e dalla bravura e dalla preparazione di autori e redattori- o dal fatto che vengono trasmessi sui social network? Di cicloweb sono importanti gli articoli o è importante il fatto che siano pubblicati su facebook? Ho scritto "importante" nel senso di "fondante", bada. In altre parole: cosa caratterizza cocloweb? Se non esistessero gli articoli, o se fossero scritti da cani, sarebbe sufficiente pubblicarli su facebook per fare giornalismo di qualità?
Tornando alla politica: il m5s dice e fa cose buone (← giornalismo di qualità) perché usa un determinato mezzo (← facebook)? Basta il medium per creare valore, o ci vuole il
contenuto?
A questo punto credo di essermi ripetuto abbastanza, e chiudo la parentesi quadra]
Quella che per te è una rivoluzione, per me è l'ennesima dinamica, l'ennesima fregatura, solo trasmessa in dolby surround. Non vedo nulla di rivoluzionario in Crimi, nella Lombardi, in Mastrangeli (a proposito......), se non il fatto che sono stati votati da una tastiera e un monitor. Ma basterebbe una buona legge elettorale e si potrebbe fare la stessa cosa.. e non è necessario un computer, per me si potrebbero usare anche- che ne so?- dei pezzetti di carta, e una matita. Nel resto del mondo "occidentale" lo si fa in una cosa chiamata "seggio", infilando una cosa chiamata "scheda" in un'altra chiamata "urna"..
[cfr.
Mi spiace, ma non ho più nessuna fiducia in nulla, tranne che nelle prossime elezioni. C'è una sola forza di rivoluzione (per di più non violenta), attualmente, nello scenario politico italiano..
]
La rivoluzione del m5s in cosa consiste, concretamente? Al netto di internet e di una (presunta,
molto presunta, v.sopra) democrazia liquida o informatizzata, voglio dire. Nell'agire politico del m5s c'è una novità dirompente o si stanno comportando come gli altri? (O forse peggio, al netto di quello 0,3% dei ddl proposti?) Essere internettiani e cerificati da beppegrillo.it è condizione sufficiente per essere "nuovi" (o "santi", o "puri"), oppure occorre fare qualcosa di nuovo (o fare- semplicemente-
qualcosa, per dirla con Moretti)? Sono stati eletti da circa 10 settimane, ormai, quindi abbiamo un periodo finestra per giudicare, a volerlo fare.
ps: che differenza c'è tra le primarie del pd di qualche anno fa (o quelle del centrosx di qualche mese fa.. sembrano passati secoli eh?) e le votazioni 5s? Sia in un caso che nell'altro la base votava liberamente e direttamente il proprio (o i propri) rappresentante (rappresentanti). A ben vedere, però, alle varie primarie hanno votato molte più persone (base statistica più ampia), e oltretutto con un meccanismo di voto più trasparente, immediato, codificato, controllabile. E allora le primarie del piddì sono più rivoluzionarie (e/o democratiche) delle votazioni 5stelle? Ohibò............
(ps: forse sono un po' più disilluso di te, come ai tempi dell'appoggio a Vendola..
)
Sui punti non concordo, ma credo che il motivo sia desumibile da quanto ho scritto sopra.
Eh, ma così è facile
. Certo che se cambi le premesse cambia il risultato.
Proprio per questo ti ho riportato quegli esempi: per chiederti "e come commentiamo allora questo, e questo, e questo?"
È il vecchio meccanismo ipotesi-tesi-dimostrazione (ed è la base del metodo scientifico e quindi della fisica moderna): per assicurarti che una cosa sia oggettivamente valida (date delle premesse certe), devi dimostrarlo. E quindi farla "scontrare" con le varie obiezioni. Se sopravvive alllo
stress test, allora è valida (e lo sarà fino a quando non sarà confutata da altri dati).
Io ti ho mosso delle obiezioni, e tu hai risposto "per me le obiezioni non sono valide, perché si scontrano con la mia teoria". Certo, per questo sono obiezioni. Ma sono le obiezioni a mettere in discussione la validità della teoria, non viceversa. Altrimenti saremmo ancora all'età della pietra, crederemmo alla terra piatta e così via...
3: il pd e il pdl facevano guerra tra di loro, e non hanno visto arrivare il m5s. In una campagna elettorale a carte scoperte, fosse anche sotto il fuoco dei vecchi, della casta, di, Grillo avrebbe avuto meno chances. È stato un po' il Kreuziger che va a vincere perché Sagan e Gilbert si marcano a uomo, e quando si svegliano lui è già partito.
Ma si facevano la guerra?!? Ma quando mai. Hanno solo sottovalutato (questo sì) la portata del M5S ma perché sono fuori dal mondo reale, non certo perché FINGEVANO di farsi la guerra.
Vedi? La tua premessa è "sono tutti uguali, quindi non si potevano fare la guerra".
La mia è "non sono tutti uguali", e continuo ad esserne convinto (come continuo a rivendicare il fatto di non aver MAI votato pd, di cui non sono un difensore o un estimatore). Ma come ti ho scritto, credi che Bersani non avrebbe preferito essere primo ministro di un governo di centrosx (e magari stabile) con B. all'opposizione, piuttosto che ex-segretario di un partito ormai inesistente? È abbastanza chiaro che- nonostante le evoluzioni,
favorite da Grillo- pdl e pd erano avversari. E allora si facevano la guerra, o se preferisci si marcavano. Il Kreuziger di turno ha sfruttato la situazione.
Che poi, uscendo dalla divagazione (sei in gamba, herr M.
.. è la terza volta che apri un fronte di discussione su discorsi secondari, omettendo per così dire la portata principale, e cioè le questioni importanti)(ma ci torno io, tranquillo), era la frase (e il concetto) da cui siamo partiti.
E quindi: Grillo a questo giro ha avuto vita tutto sommato semplice perché pd e pdl- non avendo capito granché- si marcavano tra loro e basavano la campagna elettorale sullo scontro tra di loro. Se facessero (o
se faranno, o
quando faranno) la campagna elettorale
anche contro Grillo, sicuramente non prenderebbe (prenderà) lo stesso numero di voti.
Questo era il concetto, e mi pare condivisibile.
Una volta ho visto una puntata di McGyver in cui una valigetta strapiena di dollari (migliaia e migliaia di $!) prendeva fuoco. Lui, alzando ke spalle, diceva "beh..in fondo erano solo..soldi..". Forse Grillo, e tutti quei personaggi che oltre ai soldi inseguono il potere, hanno visto anche loro quella puntata. Vai Mac!
Questa non l'ho capita...
I soldi non sono tutto, sono pezzi di carta. C'è una cosa chiamata potere, che per molti (hanno torto? hanno ragione?) vale più di tali pezzi di carta. Forse Grillo è uno di questi.
ps: l'attenzione parossistica ed esasperata al m5s è un dato di fatto, vero. Ma d'altronde il m5s per primo si è proposto come un'alternativa a un mondo corrotto, falso o semplicemente inefficiente, e con metodi assoluti e "spietati". Se ti presenti in questo modo, allora
devi essere onesto, coerente ed efficiente. E non puoi chiedere pietà quando ti punteranno addosso la lente d'ingrandimento, come non l'hai usata (giustamente) quando
tu facevi le pulci
agli altri.
pps: cercherò di esserci
[altro pps: rileggendo mi sono accorto che nelle prime righe m'era rimasto un refuso, "accessorrio". Che a pronunciarlo fa molto Cossiga.
Lascio questo edit a imperitura memoria.]