Re: Ronde Van Vlaanderen 2017
Inviato: lunedì 3 aprile 2017, 15:49
Bene quindi è stata sfiga non scarsa lucidità e roba provocata dalla pressione messa da Gilbert come si diceva. Si può dire che ha rischiato troppo a passare così vicino. Però non dico dove metterei la giacca a quel signoreKiumbino ha scritto:Dal profilo Facebook di sagan si vede chiaramente cosa è successo, il manubrio a preso in pieno una giacca appoggiata sulla transenna , da questo è dovuto lo scarto improvviso, c'è il video al rallentatore proprio preso di fianco, la stessa giacca che ha mandato per terra anche il corridore ag2r
il_panta ha scritto:Pare fosse di Terpstralovely ludovico ha scritto:si vede proprio il braccio sinistro che rimane come impigliato e resta indietro, a quel punto si gira tutta la bici.Kiumbino ha scritto:Dal profilo Facebook di sagan si vede chiaramente cosa è successo, il manubrio a preso in pieno una giacca appoggiata sulla transenna , da questo è dovuto lo scarto improvviso, c'è il video al rallentatore proprio preso di fianco, la stessa giacca che ha mandato per terra anche il corridore ag2r
adesso bisogna capire di chi era la giacca.
Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco. Ripeto che mi sembra incredibile che uno del pubblico l'abbia buttato giù volontariamente, non certo per questioni idealistiche (peraltro applauditissimo e attesissimo), ma perché aveva GVA pochi centimetri dietro. Escludendo il dolo, le giacche, le bandiere, le braccia tese ci sono per tutti.Ronde ha scritto:Io ero sul Kwaremont qualche centinaio di metri dopo la caduta, quasi in cima, ed è una salita che conosco abbastanza bene. Lo spazio a sinistra è poco e presenta pietre sparse che non si vedono dalle immagini. Il pavé è così, se vai sui lati salti meno, ma è più sconnesso e rischi, forature, scivolate, buche, anche il contatto con transenne e pubblico. Come tutte le scommesse, puoi vincere o perdere. Sinceramente non posso credere ad alcun attentato anche perché era chiaro che avrebbe tirato giù anche Van Avermaet, e quale fiammingo avrebbe fatto una cosa così? Ieri pochi corridori passavano al filo tanto quanto Sagan nella foto. Gilbert era un po' più lontano dal bordo e tra l'altro era quello che andava più forte. Al Fiandre devi stare davanti, già al primo passaggio abbiamo notato tutti che Sagan era indietro, la corsa se la stava già rischiando lì.
Incredibile anche Vanmarcke, in Belgio le stradine di cemento sono comuni; c'è una lastra di cemento per corsia e in mezzo si forma un bel solco, proprio lui tra tutti dovrebbe saperlo.
Quando vai in rosso succedono queste cose.
Grande!! Anche se sono un bergamasco milanistaArme ha scritto:https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q= ... 3321356335
Sagan ha perso la corsa quando è caduto. In quel momento era pefettamente in gara e messo per niente male. La caduta è stata causata da una giacca.Ronde ha scritto:Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco. Ripeto che mi sembra incredibile che uno del pubblico l'abbia buttato giù volontariamente, non certo per questioni idealistiche (peraltro applauditissimo e attesissimo), ma perché aveva GVA pochi centimetri dietro. Escludendo il dolo, le giacche, le bandiere, le braccia tese ci sono per tutti.Ronde ha scritto:Io ero sul Kwaremont qualche centinaio di metri dopo la caduta, quasi in cima, ed è una salita che conosco abbastanza bene. Lo spazio a sinistra è poco e presenta pietre sparse che non si vedono dalle immagini. Il pavé è così, se vai sui lati salti meno, ma è più sconnesso e rischi, forature, scivolate, buche, anche il contatto con transenne e pubblico. Come tutte le scommesse, puoi vincere o perdere. Sinceramente non posso credere ad alcun attentato anche perché era chiaro che avrebbe tirato giù anche Van Avermaet, e quale fiammingo avrebbe fatto una cosa così? Ieri pochi corridori passavano al filo tanto quanto Sagan nella foto. Gilbert era un po' più lontano dal bordo e tra l'altro era quello che andava più forte. Al Fiandre devi stare davanti, già al primo passaggio abbiamo notato tutti che Sagan era indietro, la corsa se la stava già rischiando lì.
Incredibile anche Vanmarcke, in Belgio le stradine di cemento sono comuni; c'è una lastra di cemento per corsia e in mezzo si forma un bel solco, proprio lui tra tutti dovrebbe saperlo.
Quando vai in rosso succedono queste cose.
Sagan era sotto pressione, ha rischiato, io nei video lo vedo cambiare linea spesso, lo spazio era davvero poco, e gli è andata male, ci sta anche per un fenomeno della guida. Sta di fatto che se non dormiva sul Muur non doveva neanche rischiare, e quindi la corsa l'ha persa lì.
La caduta è stata causata dall'aver agganciato quella giacca col manubrio. Presumibilmente la giacca era lì per tutti, ma l'errore l'ha fatto lui. GVA con qualche cm di margine in più, riesce a scartare, riparte subito e arriva secondo. Su questo credo che siamo d'accordo?chinaski89 ha scritto:Sagan ha perso la corsa quando è caduto. In quel momento era pefettamente in gara e messo per niente male. La caduta è stata causata da una giacca.Ronde ha scritto:Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco. Ripeto che mi sembra incredibile che uno del pubblico l'abbia buttato giù volontariamente, non certo per questioni idealistiche (peraltro applauditissimo e attesissimo), ma perché aveva GVA pochi centimetri dietro. Escludendo il dolo, le giacche, le bandiere, le braccia tese ci sono per tutti.Ronde ha scritto:Io ero sul Kwaremont qualche centinaio di metri dopo la caduta, quasi in cima, ed è una salita che conosco abbastanza bene. Lo spazio a sinistra è poco e presenta pietre sparse che non si vedono dalle immagini. Il pavé è così, se vai sui lati salti meno, ma è più sconnesso e rischi, forature, scivolate, buche, anche il contatto con transenne e pubblico. Come tutte le scommesse, puoi vincere o perdere. Sinceramente non posso credere ad alcun attentato anche perché era chiaro che avrebbe tirato giù anche Van Avermaet, e quale fiammingo avrebbe fatto una cosa così? Ieri pochi corridori passavano al filo tanto quanto Sagan nella foto. Gilbert era un po' più lontano dal bordo e tra l'altro era quello che andava più forte. Al Fiandre devi stare davanti, già al primo passaggio abbiamo notato tutti che Sagan era indietro, la corsa se la stava già rischiando lì.
Incredibile anche Vanmarcke, in Belgio le stradine di cemento sono comuni; c'è una lastra di cemento per corsia e in mezzo si forma un bel solco, proprio lui tra tutti dovrebbe saperlo.
Quando vai in rosso succedono queste cose.
Sagan era sotto pressione, ha rischiato, io nei video lo vedo cambiare linea spesso, lo spazio era davvero poco, e gli è andata male, ci sta anche per un fenomeno della guida. Sta di fatto che se non dormiva sul Muur non doveva neanche rischiare, e quindi la corsa l'ha persa lì.
Personalmente non penso che parlare di questo episodio sfortunato sminuisca l'impresa da leggenda del buon Phil Gil. Resta però la sensazione di aver perso così un finale di gara ancora più emozionante nel caso l'inseguimento dei 3 fosse proseguito.Walter_White ha scritto:Si sta parlando più della caduta di Sagan, che del numero leggendario di Philippe....pazzesco
Non direi. La giacca stava appoggiata alla transenna, non mi pare neanche che le maniche svolazzassero in aria. Sagan l'ha toccata perchè era un pò troppo vicino alle transenne. Non mi pare che sia stato il pubblico a spostarsi al centro della sede stradale. Sicuramente c'è stata della sfiga, ma anche l'imperizia di Sagan che voleva passare a pochi cm dalle transenne. La sede stradale era completamente libera, la volontà di passare proprio in quel tratto è stata anche dettata dalla necessità di chiudere su Gilbert, si anche dalla scarsa lucidità.chinaski89 ha scritto:Bene quindi è stata sfiga non scarsa lucidità e roba provocata dalla pressione messa da Gilbert come si diceva. Si può dire che ha rischiato troppo a passare così vicino. Però non dico dove metterei la giacca a quel signoreKiumbino ha scritto:Dal profilo Facebook di sagan si vede chiaramente cosa è successo, il manubrio a preso in pieno una giacca appoggiata sulla transenna , da questo è dovuto lo scarto improvviso, c'è il video al rallentatore proprio preso di fianco, la stessa giacca che ha mandato per terra anche il corridore ag2r
Walter_White ha scritto:Si sta parlando più della caduta di Sagan, che del numero leggendario di Philippe....pazzesco
perfettamente d'accordo. non è come rimanere agganciato ad uno spettatore in una tappa di montagna. qua la scelta è di sagan (e di quelli che gli sono a ruota) e sua deve essere la responsabilitàRonde ha scritto:
Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco.
Gilbert ha meritato ed è stato un grandissimo. Impresa epica. Ciò detto imho sarebbe stato ripreso sicuramente, GVA dopo la caduta gli è arrivato a 30" dai, persino Martinello in cronaca l'ha detto. E senza sminuire di una virgola l'impresa di GilbertPirata81 ha scritto:Personalmente non penso che parlare di questo episodio sfortunato sminuisca l'impresa da leggenda del buon Phil Gil. Resta però la sensazione di aver perso così un finale di gara ancora più emozionante nel caso l'inseguimento dei 3 fosse proseguito.Walter_White ha scritto:Si sta parlando più della caduta di Sagan, che del numero leggendario di Philippe....pazzesco
Ma a mio parere anche senza la caduta non credo che ci sarebbe stato il ricongiungimento,GIlbert non sente proprio la catena da settimane.
Già alla Parigi-Nizza nei ventagli della prima tappa era in testa a tirare come un dannato,faceva le prove per la Ronde!
Tra l'altro nelle immagini si vede che GVA invece era con le ruote 20 cm più a destra sul pavè, ma è rimasto fregato dal problema di Sagan.White Mamba ha scritto:perfettamente d'accordo. non è come rimanere agganciato ad uno spettatore in una tappa di montagna. qua la scelta è di sagan (e di quelli che gli sono a ruota) e sua deve essere la responsabilitàRonde ha scritto:
Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco.
Io li vedevo passare quasi tutti a bordo pietre come Sagan dove possibile, in ogni caso lui dice che era li ma aveva la situazione sotto controllo, ergo senza giaccia non cadeva, quindi se un idiota lascia una giacca per metà all'interno del percorso non è colpa di Sagan! Per me ovvio. Direi però che continuare a parlarne sia inutile, ormai le dinamiche si conoscono ognuno pensi ciò che preferisce. Ora c'è da pensare alla Roubaixciclistasiciliano ha scritto:ok è caduto, transenna, striscione giacchetta.... poco conta la colpa è sua che ha corso al limite per cercare la banchina in terra battuta pur di non pedalare sulle pietre.....
ripeto la COLPA E' SUA non di altri, non dei tifosi che comunque stavano oltre le transenne, non di chi ha montato le transenne, non di chi ha montato lo striscione!
stare ancora a recriminare mi sembra poco serio, avrebbe fatto bene a pedalare sulle pietre come ha fatto Gilbert.
E' tutto da vedere come si sarebbero comportati se fossero rimasti GVA, Sagan e Naesen a rincorrere insieme.chinaski89 ha scritto:Gilbert ha meritato ed è stato un grandissimo. Impresa epica. Ciò detto imho sarebbe stato ripreso sicuramente, GVA dopo la caduta gli è arrivato a 30" dai, persino Martinello in cronaca l'ha detto. E senza sminuire di una virgola l'impresa di GilbertPirata81 ha scritto:Personalmente non penso che parlare di questo episodio sfortunato sminuisca l'impresa da leggenda del buon Phil Gil. Resta però la sensazione di aver perso così un finale di gara ancora più emozionante nel caso l'inseguimento dei 3 fosse proseguito.Walter_White ha scritto:Si sta parlando più della caduta di Sagan, che del numero leggendario di Philippe....pazzesco
Ma a mio parere anche senza la caduta non credo che ci sarebbe stato il ricongiungimento,GIlbert non sente proprio la catena da settimane.
Già alla Parigi-Nizza nei ventagli della prima tappa era in testa a tirare come un dannato,faceva le prove per la Ronde!
Infatti, paradossalmente dalla caduta GVA ci ha quasi guadagnato. In quel momento (presumo) stavano sgasando per scrollarsiPatate ha scritto:Io sinceramente non ho tutta questa certezza sul ricongiungimento: in caso di gruppetto GVA non avrebbe tirato come un mulo in presenza di Sagan (idem per Terpstra), e Van Baarle e Naesen avrebbero provato a saltare qualche cambio. Senza contare momenti di studio che sarebbero stati inevitabili.
Chissà che quei famigerati venti secondi di vantaggio non siano stati persi in una discesa del Paterberg fatta un po' troppo tranquillamente (non mi sembra che Gilbert sia stato inquadrato in quel frangente) o da un GPS un po' troppo generoso nei chilometri precedenti: perché negli ultimi tre chilometri drittissimi e da superpassista non ha perso un secondo: quindi non era proprio proprio cotto.
Anche a me è parso un po' troppo con lo sguardo verso la ruota.lovely ludovico ha scritto:la giacca sporge anche perché fa un po' di "effetto bandiera", nel senso che il prato ai lati è leggermente in salita, e quindi le transenne non sono dritte, ma sono inclinate verso la strada. se ci appoggi una cosa un po' lunga sporge. forse sagan guardava troppo in terra, e non si è accorto che la parte superiore delle transenne era molto vicina.
Per fortuna l'hai scritto tu che hai esagerato perché di questo si tratta. Le tre vicende non hanno alcun punto in comune tra loro.Fabruz ha scritto: Perché del mondiale di Fondriest non si ricorda forse la caduta di Criquielion e Bauer?
O dell'oro mondiale di Steven Bradbury non si ricordano delle cadute di quegli altri?
(Vabbè ho esagerato forse, ma era per rendere l'idea)
o
Ti sfugge che Terpstra era ampiamente staccato, Van Baarle in procinto.Patate ha scritto:Io sinceramente non ho tutta questa certezza sul ricongiungimento: in caso di gruppetto GVA non avrebbe tirato come un mulo in presenza di Sagan (idem per Terpstra), e Van Baarle e Naesen avrebbero provato a saltare qualche cambio. Senza contare momenti di studio che sarebbero stati inevitabili.
Chissà che quei famigerati venti secondi di vantaggio non siano stati persi in una discesa del Paterberg fatta un po' troppo tranquillamente (non mi sembra che Gilbert sia stato inquadrato in quel frangente) o da un GPS un po' troppo generoso nei chilometri precedenti: perché negli ultimi tre chilometri drittissimi e da superpassista non ha perso un secondo: quindi non era proprio proprio cotto.
Questo descritto è uno scenario ragionevole che ci può stare.Belluschi M. ha scritto: Ripeto quello scritto ieri: per Gilbert ieri era il più forte come valore assoluto e nello scontro frontale poteva anche battere Sagan. Ma per come si era delineato il film della gara, la sua azione epica era destinata a infrangersi senza la caduta.
A parte che quali trenate . Io non ne ho viste se non una rotazione fugace appena ricomposti , per sapere che c'era e chi non c'era .il_panta ha scritto:Pare verosimile anche a me.Bob House ha scritto: Per me ci è andato sopra di proposito.
Credo che a Terpstra non sia andata molto giù la mossa di Sagan di domenica scorsa e soprattutto le relative dichiarazioni "decido io chi vince e chi perde".
Credo che la maggior parte del gruppo se la sarebbe legata al dito.
Oltretutto Terpstra ha dimostrato ampiamente di essere un piccolo uomo con le trenate nel finale. Non mi sorprendo.
Belluschi M. ha scritto:Patate ha scritto:
Lo stesso Naesen credo che qualche cambio nell'intermezzo tra gli ultimi due muri lo avrebbe concesso, anche perché per uno come lui anche solo fare terzo sarebbe stato un risultato eccezionale,
Trece' ma che casso scrivi?trecentobalene ha scritto:Belluschi M. ha scritto:Patate ha scritto:
Lo stesso Naesen credo che qualche cambio nell'intermezzo tra gli ultimi due muri lo avrebbe concesso, anche perché per uno come lui anche solo fare terzo sarebbe stato un risultato eccezionale,
Ma come si fa a scrivere una cosa cosi' ?
Sei in Naesen lo senti lo ascolti lo alleni lo masturbi lo programmi ?
Ma come si fa .
Ma che brutta Italia . Brutta .
Google ==> cicloweb forum ==>login ==> clicca quote sul messaggio di patate ==> usa la tastiera per comporre il messaggio ==> clicca invia.trecentobalene ha scritto:Belluschi M. ha scritto:Patate ha scritto:
Lo stesso Naesen credo che qualche cambio nell'intermezzo tra gli ultimi due muri lo avrebbe concesso, anche perché per uno come lui anche solo fare terzo sarebbe stato un risultato eccezionale,
Ma come si fa a scrivere una cosa cosi' ?
Per imparare l'uso del quote chiedi invece a quello che ha insegnato a lemondtrecentobalene ha scritto:Trece' ma che casso scrivi?![]()
Secondo te Naesen invece si sarebbe buttato a terra da solo, è una probabilità, non so se ti piace però[/quoote]
Non ho scritto questo .
Esprimo meglio nel prossimo post
Il punto in comune è che non si può parlare della corsa facendo finta che la caduta non abbia influito sull'esito finale (non c'è la certezza al 100% come negli altri casi, ma una ottima probabilità sì). E comunque ha influito di certo sull'interesse che avrebbero avuto gli ultimi chilometrigalliano ha scritto:Per fortuna l'hai scritto tu che hai esagerato perché di questo si tratta. Le tre vicende non hanno alcun punto in comune tra loro.Fabruz ha scritto: Perché del mondiale di Fondriest non si ricorda forse la caduta di Criquielion e Bauer?
O dell'oro mondiale di Steven Bradbury non si ricordano delle cadute di quegli altri?
(Vabbè ho esagerato forse, ma era per rendere l'idea)
o
e invece cambia molto perché questa a voler pensar bene è una idiozia pericolosa da parte di un pubblico che dovrebbe saperlo bene dove passano i corridori.White Mamba ha scritto:àRonde ha scritto:
Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco.
per parlare della corsa, io credo che sia successa una cosa molto simile a quella che successe con la prima vittoria di Devolder. Trovo molte somiglianze, compresa la maglia, tra questi due Fiandre. Anche allora si mosse da distanza similare ( ma vado a memoria). Anche allora ci fu qualche polemica sulla istruzioni a voce dall'ammiraglia che non arrivavano, perché in quella corsa fu Boonen a dover tirare i freni dietro, e sembrava già scritta una sua vittoria.galliano ha scritto:Anche a me è parso un po' troppo con lo sguardo verso la ruota.lovely ludovico ha scritto:la giacca sporge anche perché fa un po' di "effetto bandiera", nel senso che il prato ai lati è leggermente in salita, e quindi le transenne non sono dritte, ma sono inclinate verso la strada. se ci appoggi una cosa un po' lunga sporge. forse sagan guardava troppo in terra, e non si è accorto che la parte superiore delle transenne era molto vicina.
Tra l'altro se notate la transenna incriminata è di una decina di cm più avanti rispetto a quella seguente, come se fosse stata spostata per passare da una parte all'altra della strada.
Questo fa sì che la giacca sia un po' più sporgente rispetto a quanto lo sarebbe stata se appoggiata sulla transenna successiva.
Comunque al di là di queste indagini che sono più divertenti che rilevanti, vorrei porre l'attenzione sulla dichiarazione di Philippe che ha affermato di non aver ricevuto risposta dell'ammiraglia all'inizio della sua fantastica e PAZZESCA (stavolta senza corsivo) azione solitaria.
Com'è possibile sta cosa?
Il ds non risponde alla richiesta d'indicazioni, ma allora che ci sta a fare?
Eppure un ds dovrebbe essere preparato a gestire queste situazioni, mi par strano che abbia voluto fare il Ponzio Pilato.
Che la presenza di Boonen immediatamente a ridosso abbia in qualche modo mandato in tilt il ds?
E' vero che mettere una giacca lì è da idioti, però è anche vero (stavo giusto riguardando le immagini) che da quelle transenneherbie ha scritto:e invece cambia molto perché questa a voler pensar bene è una idiozia pericolosa da parte di un pubblico che dovrebbe saperlo bene dove passano i corridori.White Mamba ha scritto:àRonde ha scritto:
Quello che volevo dire è che andare ai bordi del pavé presuppone dei rischi e dei vantaggi. Se sia stata una pietra o una giacca per me cambia poco.
la prossima volta perché non ci mettono la trapunta del letto sulla transenna, tanto per fare ancora un po' più di volume?
Era ovvio che 3/4 dei corridori passassero di lì, e mi stupisco che gente abituata a vedere queste corse abbia fatto una sciocchezza simile.
PS: ma non era andato da solo Sagan sopra i piedini della transenna?
no perché c'erano anche tanto di foto che tentavano di cambiare la percezione della realtà, come al solito, e se una sta zitto va tutto bene così. Come le foto della neve alla Tirreno, ecc. ecc. ecc....
Ma ringrazia che non gli ha risposto, altrimenti cosa pensavi che gli avrebbe detto un ds medio oggi come oggi? "Vai così che vai forte!"??galliano ha scritto:Comunque al di là di queste indagini che sono più divertenti che rilevanti, vorrei porre l'attenzione sulla dichiarazione di Philippe che ha affermato di non aver ricevuto risposta dell'ammiraglia all'inizio della sua fantastica e PAZZESCA (stavolta senza corsivo) azione solitaria.
Com'è possibile sta cosa?
Il ds non risponde alla richiesta d'indicazioni, ma allora che ci sta a fare?
Eppure un ds dovrebbe essere preparato a gestire queste situazioni, mi par strano che abbia voluto fare il Ponzio Pilato.
Niи ha scritto:Interessante dichiarazione di Sagan riguardo l'attacco sul Muur: "Lo sapevamo che la Quickstep avrebbe fatto qualcosa lì, ma ci sono state un paio di cadute e non sono riuscito a rimanere nelle prime posizioni. Dopo il Grammont non ero lontano, la Trek ha tirato per riprendermi. Ho pensato, ok mi raggiungono e poi continuano per riprendere tutti, invece si sono fermati quando hanno ripreso me".
In effetti in cronaca live, nella discesa del Muur mi sembrava che ci fossero due inseguitori solitari a breve distanza e che uno dei due dalla pedalata fosse Peter. Avranno avuto 10". Li la regia ha fatto molta confusione per qualche minuto.
In quell'episodio, comportamento della trek a parte, che aveva cmq uomini nella fuga, è mancato proprio quel gregario decisivo che dovrebbe correre sempre attaccato a Sagan. Sarebbe bastato un solo uomo per ricucire.
Le cadute invece me le ero perse. Probabilmente anche Gva è rimasto indietro per lo stesso motivo.