scinto luca @scintoluca
@fantiniselleita questo ragazzo era congelato gli ho dato un borraccia di tè caldo non era un mio corridore ciclismo
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quindi su questo forum scrive anche lui con più nick? ieri si sono lette le stesse assurdità anche quiBenoixRoberti ha scritto: Ps. Come ha giustamente scritto CyclingPro, Crosetti spara sentenze scrivendo il suo pezzo dalla scrivania. Un giornalaio. Bauscia di calcio e non occuparti più di ciclismo!
concordo pienamente.herbie ha scritto:PS: resto del parere che Sagan e Moser rendano singolarmente di più correndo separati, o per lo meno con una strategia alla "strade bianche", non tirando il gruppo uno per l'altro.
Ad esempio a Sagan è ovviamente mancato un compagno nel finale. Lo avrebbe avuto però adottando un strategia d'attacco per Moser se, invece di tenerlo " in caldo" (virgolettato d'obbligo) per tirare il gruppo sul Poggio, lo avessero sganciato dietro agli attaccanti in discesa dalla Cipressa, come credo sia maggiormente nelle sue corde. Se lo sarebbe ritrovato davanti (sperabilmente, poi le gambe non si sa mai come avrebbero reagito) insieme a Chavanel nel finale, anche se provato, qualcosa gli avrebbe sicuramente dato nei 2 km finali.
OtBenoixRoberti ha scritto:Ps. Come ha giustamente scritto CyclingPro, Crosetti spara sentenze scrivendo il suo pezzo dalla scrivania. Un giornalaio. Bauscia di calcio e non occuparti più di ciclismo!
Ad esempio a Sagan è ovviamente mancato un compagno nel finale... Rilancio e dico che sarebbe stato meglio avesse 5 compagni sui sei del gruppetto...herbie ha scritto:PS: resto del parere che Sagan e Moser rendano singolarmente di più correndo separati, o per lo meno con una strategia alla "strade bianche", non tirando il gruppo uno per l'altro.
Ad esempio a Sagan è ovviamente mancato un compagno nel finale. Lo avrebbe avuto però adottando un strategia d'attacco per Moser se, invece di tenerlo " in caldo" (virgolettato d'obbligo) per tirare il gruppo sul Poggio, lo avessero sganciato dietro agli attaccanti in discesa dalla Cipressa, come credo sia maggiormente nelle sue corde. Se lo sarebbe ritrovato davanti (sperabilmente, poi le gambe non si sa mai come avrebbero reagito) insieme a Chavanel nel finale, anche se provato, qualcosa gli avrebbe sicuramente dato nei 2 km finali.
Crosetti negli ultimi anni avrà scritto si e no 2 bei pezzi di calcioBenoixRoberti ha scritto:Ps. Come ha giustamente scritto CyclingPro, Crosetti spara sentenze scrivendo il suo pezzo dalla scrivania. Un giornalaio. Bauscia
Moser ha tirato il gruppo per due terzi del Poggio. In cima alla Cipressa era in fondo al gruppo (così ha detto Cassani, siamo sicuri che era proprio lui? anche a me è parso lui, però in gruppo c'era anche Caruso che aveva lavorato molto e come fisionomia e abbigliamento poteva anche starci) . Sul Poggio non avrà fatto la differenza, ma ha leggermente ridotto il distacco da Chavanel e Stannard (25" all'inizio del Poggio, quando è scattato Paolini i due erano a vista), non mi pareva così al gancio.TIC ha scritto: Se invece di tenere " in caldo" Moser per tirare il gruppo sul Poggio, lo avessero sganciato dietro agli attaccanti in discesa dalla Cipressa, come credo sia maggiormente nelle sue corde.
Moser e' transitato per ultimo (a fatica) del gruppo Sagan-Cancellara sulla Cipressa, non poteva certo pensare di attaccare. E lo dico da gran tifoso di Moreno.
Penso poi che Sagan abbia corso bene, era il piu' forte, forse doveva lavorare meno rischiando di piu' ? E se poi avesse vinto Stannard ? Cosa staremo dicendo adesso ? Forse ha sbagliato un po' la volata, ma neanche tanto, in fondo ci sta' che non vinca il piu' forte, soprattutto alla Sanremo.
Grande Stannard.
accidenti! una MONTAGNA? dove andasti?BenoixRoberti ha scritto:Era una mattina di novembre, sole fantastico e cielo azzurro, sciopero a scuola, gamba che scalpita, vado a farmi una montagna. Arrivo quasi in cima ed il tempo cambia, tormenta di neve, temperatura che si abbassa da paura, io coi calzoncini corti.
In discesa mi fermo più volte a toccare pattini e palmer caldi, ma non basta. Case non ce ne sono....
herbie ha scritto:accidenti! una MONTAGNA? dove andasti?BenoixRoberti ha scritto:Era una mattina di novembre, sole fantastico e cielo azzurro, sciopero a scuola, gamba che scalpita, vado a farmi una montagna. Arrivo quasi in cima ed il tempo cambia, tormenta di neve, temperatura che si abbassa da paura, io coi calzoncini corti.
In discesa mi fermo più volte a toccare pattini e palmer caldi, ma non basta. Case non ce ne sono....
mi piace pensare che Malori sulla cipressa abbia fatto "male" a tantiTIC ha scritto: Moser e' transitato per ultimo (a fatica) del gruppo Sagan-Cancellara sulla Cipressa, non poteva certo pensare di attaccare. E lo dico da gran tifoso di Moreno.
quella tappa prevedeva 4 discese da mezz'ora l'una scendendo dai 1200, ieri di trattava di gelare venti minuti in discesa dal Turchino, poi la corsa si scaldava di nuovo. Nella prima parte della tappa moltissimi si fermarono a cambiarsi completamente, pioveva a dirotto e i 10 gradi li vedevi con il binocolo (Visconti fu preso da una specie di panico...) non parliamo delle montagne del Giro, più volte affrontate con pioggia gelida e mezz'ora in discesa dai 2000 metri.jumbo ha scritto:herbie, ti ostini ma andare in bici con pioggia e 10°C come nella tappa dei resinelli non è come andare in bici con pioggia/neve e 1°C. in un caso prendi freddo, nell'altro ghiacci completamente.
tiro a indovinare...Mottarone? Se ci fosse stato ilmeteo.it, ti sarebbe scappata la voglia pure di andare a fare la spesaBenoixRoberti ha scritto:A sedici anni si è beatamente pirla. Erano solo 1490 metri, ma a metà novembre in calzoncini e la neve negli ultimi 2 chilometri ...![]()
Vabbeh, una esperienza. Comunque la cosa peggiore e più dolorosa furono le parole di mio padre![]()
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Ps. Avevo pure il maglioncino sociale di lana. Ah la lana, calda con l'asciutto, una tr..ia col bagnato!
herbie ha scritto:accidenti! una MONTAGNA? dove andasti?BenoixRoberti ha scritto:Era una mattina di novembre, sole fantastico e cielo azzurro, sciopero a scuola, gamba che scalpita, vado a farmi una montagna. Arrivo quasi in cima ed il tempo cambia, tormenta di neve, temperatura che si abbassa da paura, io coi calzoncini corti.
In discesa mi fermo più volte a toccare pattini e palmer caldi, ma non basta. Case non ce ne sono....
Mi fa male pensare che lo abbia fatto per nulla, ovvero che lo abbia fatto per un corridore dal potenziale eccelso a cui nei momenti topici manca sempre un quid.Strong ha scritto:mi piace pensare che Malori sulla cipressa abbia fatto "male" a tanti
Quarta o sesta sezione del forum?prof ha scritto:A proposito, Roberti, vado fuori argomento ma, quando tornerà anche Slegar, varrà la pena di parlare del ns. Dario Cologna (e anche dei vari Northug etc.) e delle sue prestazioni tra Mondiali e CdM ...
opinioni herbie però continuo a pensare che la tua sia una forzatura bella a buona.herbie ha scritto:quella tappa prevedeva 4 discese da mezz'ora l'una scendendo dai 1200, ieri di trattava di gelare venti minuti in discesa dal Turchino, poi la corsa si scaldava di nuovo. Nella prima parte della tappa moltissimi si fermarono a cambiarsi completamente, pioveva a dirotto e i 10 gradi li vedevi con il binocolo (Visconti fu preso da una specie di panico...) non parliamo delle montagne del Giro, più volte affrontate con pioggia gelida e mezz'ora in discesa dai 2000 metri.jumbo ha scritto:herbie, ti ostini ma andare in bici con pioggia e 10°C come nella tappa dei resinelli non è come andare in bici con pioggia/neve e 1°C. in un caso prendi freddo, nell'altro ghiacci completamente.
Dicuiamo anche che il problema in bici vero è che se ti fermi dopo aver preso freddo, non riparti più. Il fisico comincia a risentire della botta di freddo dopo qualche decina di minuti e inizia il suo recupero termico. La cosa più sbagliata quando sei bagnato è fermarsi e lasciare raffreddare anche il corpo.
QUando hai dietro le tue spalle tutti i possibili aiuti del mondo, compresa la possibilità di salire sull'auto quando non ce la fai più ad andare avanti, la situazione NON è drammatica.
A cominciare da PozzatoStrong ha scritto:mi piace pensare che Malori sulla cipressa abbia fatto "male" a tantiTIC ha scritto: Moser e' transitato per ultimo (a fatica) del gruppo Sagan-Cancellara sulla Cipressa, non poteva certo pensare di attaccare. E lo dico da gran tifoso di Moreno.
prof ha scritto:Sono d'accordo con Herbie e con Crosetti e la corsa di ieri è stata una farsa. Continuando cosi' il ciclismo, che già non sta messo proprio bene, finirà con lo sparire del tutto anche dall'orizzonte degli appassionati. Il tizio che straparla su CyclingPro è soltanto un frillo senza alcuna conoscenza della storia e dell'anima di questo sport. Uno di quelli che vorrebbero il ciclismo a loro immagine e somiglianza di conigli da salotto: probabilmente uno di quelli che "la sicurezza (e la maglia di lana) prima di tutto", senza sapere che la vita è sacrificio ed anche eroismo. L'eroismo di chi, perso il lavoro qui a casa, magari a causa di una pretoressa la quale decide che l'aria non è buona e la fabbrica va chiusa, se ne va in Nigeria, in Iraq, in Sudan, in Siberia, nel deserto o in mezzo al mare o in altri posti del pari raccomandabili, a guadagnare i quattrini necessari alla propria famiglia.
Il ciclismo è un mestiere e se non fate presto a togliervi le fette di prosciutto dagli occhi, c'è pure il caso che un giorno vi troviate con il culo per terra e lo stupore dello scemo che non l'aveva previsto perchè nessuno gli aveva ben spiegato che la vita è anche, troppo spesso, spietata.
Si saliva su di una bici, si saliva su di un ring per sfuggire ad una miniera, alla disoccupazione, alla fame ed alla miseria. Quei tempi, mutatis mutandis, non sono mai realmente tramontati : l'insipienza dell'uomo li sta facendo tornare.
Devo quotare questa tua osservazione. Ciò che provoca il panico è il terribile rincoglionimento che avvolge quando si è congelati ed anche la vista non è perfetta. Io mi ricordo benissimo le macchie. Di converso rimane incredibilmente impressa la memoria.aria ha scritto:però la mia mente era ottenebrata, non parlavo, non ragionavo, ero assente. Dopo mezz'ora mi sono ripresa con un tè caldo e quella salita/discesa mi è rimasta nel cuore.
non mi pare di aver detto di essermi divertito a vedere quello. Ho detto che se fai una discesa neutralizzata dal Turchino (non sono le pendenze dello Zoncolan, è strada larga) ai 25 all'ora, con alle spalle tutti mezzi al seguito di una corsa professionistica, non stai correndo dei rischi. Molto meno di quelli che corri ai 60 all'ora con ruote ad alto profilo che diventano lame, negli sprint, nelle discese con asfalto perfetto, ma burrone di fianco a 90 all'ora. I corridori corrono pericoli sempre (io ad esempio, bando all'estetica, non disprezzerei l'adozione di maggiori protezioni per il corpo, tipo motociclismo). Ieri era questione di freddo. Se stai male, ti fermi e dopo 5 minuti sei in macchina.Strong ha scritto: tu ti sei divertito a vedere nibali congelato costretto al ritiro, l'uomo RadioShack piegato in due dal freddo, bak cotretto a soffiare dentro i guanti per evitare il congelamento delle dita? è divertente tutto questo?
stessa esperienza personale.Slegar ha scritto:Sarà che il freddo che ho patito qualche volta in bici non l'ho mai sentito sugli sci (qualche uscita l'ho fatta con la temperatura che sfiorava i -30°) per cui non mi sento di biasimare troppo la decisione presa dalla giuria.
DI LUCA !!!!!!!BenoixRoberti ha scritto:Qualcuno sa chi sia?
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@fantiniselleita questo ragazzo era congelato gli ho dato un borraccia di tè caldo non era un mio corridore ciclismo
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Questo è verissimo. La corsa sarebbe poi stata falcidiata dai ritiri, quelli che per voi invece hanno inficiato la gara. Tutto vero.herbie ha scritto:I contraccolpi pesanti presi dai corridori, secondo me sono anche causati dalla pausa dopo aver preso freddo seguita dalla nuova doccia gelata. Da semper chiunque va in bici sa che se ti bagni, prendi freddo, e hai ancora della strada da fare per andare a casa, l'errore peggiore è fermarsi. Se ti fermi hai finito di pedalare, ti devi far venire a prendere.
la differenza è che in un caso corri rischi elevati nel pieno delle tue facoltà psico-fisiche mentre nell'altro hai tutti i sensi ridotti ai minimi termini ed il rischio di farti del male oppure di stare seriamente male è esponenzialmente elevato.herbie ha scritto: non mi pare di aver detto di essermi divertito a vedere quello. Ho detto che se fai una discesa neutralizzata dal Turchino (non sono le pendenze dello Zoncolan, è strada larga) ai 25 all'ora, con alle spalle tutti mezzi al seguito di una corsa professionistica, non stai correndo dei rischi. Molto meno di quelli che corri ai 60 all'ora con ruote ad alto profilo che diventano lame, negli sprint, nelle discese con asfalto perfetto, ma burrone di fianco a 90 all'ora. I corridori corrono pericoli sempre (io ad esempio, bando all'estetica, non disprezzerei l'adozione di maggiori protezioni per il corpo, tipo motociclismo). Ieri era questione di freddo. Se stai male, ti fermi e dopo 5 minuti sei in macchina.
Sulla corsa farsa sono abbastanza d'accordo con te ed herbie.prof ha scritto: L'eroismo di chi, perso il lavoro qui a casa, magari a causa di una pretoressa la quale decide che l'aria non è buona e la fabbrica va chiusa, se ne va in Nigeria, in Iraq, in Sudan, in Siberia, nel deserto o in mezzo al mare o in altri posti del pari raccomandabili, a guadagnare i quattrini necessari alla propria famiglia.
no no quale polemica, hai fatto bene a postarle.jumbo ha scritto:non voglio far polemica, ma queste erano le temperature a metà salita della valcava il 20 maggio 2012, giorno della tappa dei resinelli.
http://www.ilmeteo.it/portale/archivio- ... /Maggio/20
vedi, questo succede, ma succede al cicloamatore che, solo con se stesso, i suoi mezzi, gli STESSI vestiti per tutto il giorno, lo mandi in cima al Valles con la neve dicendogli che , tanto, poi migliora, così da non restituirgli metà della quota d'iscrizione. Oppure a ciascuno di noi quando va in gita in montagna e, all'improvviso, il tempo cambia. Non è questa la situazione di una corsa pro. Con la strada molto bagnata e neve, per carità, ci sono gli estremi per neutralizzare un tratto di percorso 8o scegliere un percorso alternativo che, nella Sanremo, ovviamente, non c'è, se non andando più in alto), ma far salire i corridori in pullman dando appuntamento più tardi, anche fisiologicamente, per me è un grave errore.Strong ha scritto:la differenza è che in un caso corri rischi elevati nel pieno delle tue facoltà psico-fisiche mentre nell'altro hai tutti i sensi ridotti ai minimi termini ed il rischio di farti del male oppure di stare seriamente male è esponenzialmente elevato.herbie ha scritto: non mi pare di aver detto di essermi divertito a vedere quello. Ho detto che se fai una discesa neutralizzata dal Turchino (non sono le pendenze dello Zoncolan, è strada larga) ai 25 all'ora, con alle spalle tutti mezzi al seguito di una corsa professionistica, non stai correndo dei rischi. Molto meno di quelli che corri ai 60 all'ora con ruote ad alto profilo che diventano lame, negli sprint, nelle discese con asfalto perfetto, ma burrone di fianco a 90 all'ora. I corridori corrono pericoli sempre (io ad esempio, bando all'estetica, non disprezzerei l'adozione di maggiori protezioni per il corpo, tipo motociclismo). Ieri era questione di freddo. Se stai male, ti fermi e dopo 5 minuti sei in macchina.
Embeh io e Maìno l'abbiamo vista assieme ma da opinioni opposte, tanto per direprof ha scritto:A parte, ringrazio l'amico Roberti, esempio di sensibilità ed intelligenza. Scaldiamoci, prendiamoci per i fondelli, provochiamo ma, come si dice, teniamo la barra dritta
Le Manie avrebbero allungato la gara massimo di un quarto d'ora.nino58 ha scritto:Con le Manie avrebbero dovuto fare la discesa del Poggio al buio, oltre che al freddo.