Re: Fatti di Politica 2021
Inviato: mercoledì 22 dicembre 2021, 10:09
Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XXVI
La religione indiana (dio Krishna) parla del Cerchio della Vita e ci dice di seguire il nostro sentiero prefissato per sempre; invece che circolare, religioni come l'islamismo e cristianesimo abbracciano un'ipotesi lineare circa il dramma cosmico, con un esito definitivo. Anche nazionalismo e comunismo prospettano questo tipo di ipotesi, anche se le credenze ideologiche sono diverse e il fine ultimo consiste nella patria e nel sol dell'avvenire.
Quando ero adolescente in Israele fui catturato dalla promessa di diventare parte di qualcosa più grande di me, ma poi mi chiesi il significato del motto nazionalistico: "Vivere in eterno nella gloria della nazione"? A tredici anni sapevo che l'Universo aveva un paio di miliardi di anni di "vita" e che forse ne avrebbe avuti altrettanti in futuro, potevo aspettarmi che Israele sarebbe esistito per un periodo così lungo? Da questo sospetto alla fine compresi che tutte le narrazioni sono incomplete, ma capii anche che per avere successo tali stoie fantastiche hanno bisogno solo di due condizioni:
a) devono dare a me un qualche ruolo da ricoprire, sull'esempio delle star del cinema a cui piacciono solo le sceneggiature e interpretano volentieri un film che assegna loro un ruolo importante.
b) non importa che la storia si estenda all'infinito, ma deve per forza andare al di là dei miei orizzonti temporali, ma anche fornirmi un'identità che in qualche modo sia più grande di me.
E al più grande non c'è fine, perché le storie più belle sono quelle con un finale aperto e quindi non occorre mai spiegare da dove arrivi il senso di tutto. Quando qualcuno crede a una specifica narrazione, ha gli occhi ben puntati sui singoli dettagli, ma è completamente cieco rispetto a qualsiasi cosa non rientri nel suo campo. Infatti una legge fondamentale di ogni racconto è che quando una storia riesce a estendersi oltre l'orizzonte del pubblico, l'obiettivo finale importa poco, perché l'uomo ha un bisogno essenziale e cioè che la sua storia (qualunque essa sia) continui oltre la soglia della morte. Questo non vale per le concezioni circolari e infatti induismo e buddismo condividono il terrore che tutto sia inutile e cercano la strada per scendere dalla giostra e arrivare al nulla (Nirvana). Ma per gli altri, mi pare ci sia la cattiva notizia che la speranza di lasciare qualcosa dietro di sé è poco probabile che sia sodisfatta: la maggior parte degli organismi che sono esistiti si è estinta senza lasciare alcuna eredità genetica, come ad es. i dinosauri o una qualsiasi famiglia Neardenthal e anche il tentativo di lasciare una qualche eredità culturale di rado hanno avuto maggior successo!
La maggior parte delle storie è tenuta insieme dal peso del tetto e non dalla solidità delle fondamenta, come si può evincere facilmente dal cristianesimo. Quale prova abbiamo che il figlio del Creatore dell'Intiero UNiverso sia nato sotto forma di vita organica basata sul carbonio in un qualche punto della via Lattea circa duemila anni fa? Quale prova abbiamo che ciò sia avvenuto in Galilea e che sua madre fosse Vergine?
Nessuna, ma nonostante ciò, enormi istituzioni globali sono state costruite e il peso di tali chiese è tale da mantenere la plausibilità della Storia per più di unb milardo di persone!
La religione indiana (dio Krishna) parla del Cerchio della Vita e ci dice di seguire il nostro sentiero prefissato per sempre; invece che circolare, religioni come l'islamismo e cristianesimo abbracciano un'ipotesi lineare circa il dramma cosmico, con un esito definitivo. Anche nazionalismo e comunismo prospettano questo tipo di ipotesi, anche se le credenze ideologiche sono diverse e il fine ultimo consiste nella patria e nel sol dell'avvenire.
Quando ero adolescente in Israele fui catturato dalla promessa di diventare parte di qualcosa più grande di me, ma poi mi chiesi il significato del motto nazionalistico: "Vivere in eterno nella gloria della nazione"? A tredici anni sapevo che l'Universo aveva un paio di miliardi di anni di "vita" e che forse ne avrebbe avuti altrettanti in futuro, potevo aspettarmi che Israele sarebbe esistito per un periodo così lungo? Da questo sospetto alla fine compresi che tutte le narrazioni sono incomplete, ma capii anche che per avere successo tali stoie fantastiche hanno bisogno solo di due condizioni:
a) devono dare a me un qualche ruolo da ricoprire, sull'esempio delle star del cinema a cui piacciono solo le sceneggiature e interpretano volentieri un film che assegna loro un ruolo importante.
b) non importa che la storia si estenda all'infinito, ma deve per forza andare al di là dei miei orizzonti temporali, ma anche fornirmi un'identità che in qualche modo sia più grande di me.
E al più grande non c'è fine, perché le storie più belle sono quelle con un finale aperto e quindi non occorre mai spiegare da dove arrivi il senso di tutto. Quando qualcuno crede a una specifica narrazione, ha gli occhi ben puntati sui singoli dettagli, ma è completamente cieco rispetto a qualsiasi cosa non rientri nel suo campo. Infatti una legge fondamentale di ogni racconto è che quando una storia riesce a estendersi oltre l'orizzonte del pubblico, l'obiettivo finale importa poco, perché l'uomo ha un bisogno essenziale e cioè che la sua storia (qualunque essa sia) continui oltre la soglia della morte. Questo non vale per le concezioni circolari e infatti induismo e buddismo condividono il terrore che tutto sia inutile e cercano la strada per scendere dalla giostra e arrivare al nulla (Nirvana). Ma per gli altri, mi pare ci sia la cattiva notizia che la speranza di lasciare qualcosa dietro di sé è poco probabile che sia sodisfatta: la maggior parte degli organismi che sono esistiti si è estinta senza lasciare alcuna eredità genetica, come ad es. i dinosauri o una qualsiasi famiglia Neardenthal e anche il tentativo di lasciare una qualche eredità culturale di rado hanno avuto maggior successo!
La maggior parte delle storie è tenuta insieme dal peso del tetto e non dalla solidità delle fondamenta, come si può evincere facilmente dal cristianesimo. Quale prova abbiamo che il figlio del Creatore dell'Intiero UNiverso sia nato sotto forma di vita organica basata sul carbonio in un qualche punto della via Lattea circa duemila anni fa? Quale prova abbiamo che ciò sia avvenuto in Galilea e che sua madre fosse Vergine?
Nessuna, ma nonostante ciò, enormi istituzioni globali sono state costruite e il peso di tali chiese è tale da mantenere la plausibilità della Storia per più di unb milardo di persone!