Tour de France 2023

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
miroci
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Re: Tour de France 2023

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Ma quest anno non c'è la crono?


Pino_82
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Re: Tour de France 2023

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Si, poi ci sarebbe la crono : 22.5 km, trentacinque minuti nell'esercizio ed è tutto
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Crono
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Pino_82
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Re: Tour de France 2023

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Ho dimenticato la Dax - Nogaro

Verso i Pirenei diciamo, in piana
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miroci
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Re: Tour de France 2023

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Una tappa sola sopra i 200km
Le altre tappe sui 160 170 km. Alcune molto belle come disegno.
Crono ridicola.
Dopo 100 anni Pellissier ha vinto su Desgrange...


Pino_82
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Re: Tour de France 2023

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Si, mancano di kilometraggi tra i venti e i cinquanta ad ogni tappa.
Credono che con le tappe da 130/140, la si faccia a tutta fin dall'inizio, e poi ci riescono spesso e volentieri pure, ma giusto perché provano seriamente la fuga una decina di volte Van Aert ed altrettante Van der Poel


Fedaia
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Fedaia »

Incuriosito dalle tappe basche, dal Puy De Dome e dal "tappone" nei Vosgi.
Per il resto nulla che mi entusiasmi.


nurseryman
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da nurseryman »

a me non piace per niente
l'anno scorso era molto meglio
si rischia una processione


Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
Pino_82
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Le tappe delle Alpi sono tapponi, anche quella sui vosgi, ma sono colli da mille metri, non sconquassi ma differenze si.
Per il fondo, non ci siamo, chiamiamole esplosive.
Sono tapponi anomali, salite spesso basse, molte non dure, ma ad esempio andando verso Morzine si possono contare cinque colli, verso Les Bettex, addirittura sette, comunque quattro quella di Courchevel.
Quella sul massiccio di Issoire, lo sarebbe stata cinquanta anni fa, ora va via la fuga e via, quella di Belleville è una tappa da duri ancora oggi, tre bei colli corti ma non semplici, assomigliano all'inizio in Spagna, per due tappe davvero impegnativo.
Poi arrivi mitici, Bilbao e San Sebastian ; il resto è si per ruote veloci ma spesso andrà via la fuga perché gli inizi tappa propongono saliscendi.
Restano i Pirenei, tutto sommato morbidi, ma con spazio per fare differenze, leggere, Marie/Blanque e Cambiasque sono nel finale, e due grandi arrivi in salita come Puy de Dome, e Gran Colombier


Pino_82
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Un Van Aert capitano in una squadra dove mancano potrebbe entrare nei dieci in un Tour così, diciamo spesso "dimezzato"
Chissà che non ci riesca comunque, il fenomeno belga


CicloSprint
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da CicloSprint »

Il Tour de France in vent'anni ha avuto solo 3 tappe tagliate, il Giro in vent'anni il doppio, anzi il triplo di tappe tagliate!!!


Gimbatbu
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

CicloSprint ha scritto: sabato 3 giugno 2023, 18:37 Il Tour de France in vent'anni ha avuto solo 3 tappe tagliate, il Giro in vent'anni il doppio, anzi il triplo di tappe tagliate!!!
Slavine sul Col de Loze?


Allabersagliera
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Allabersagliera »

Gimbatbu ha scritto: sabato 3 giugno 2023, 18:44
CicloSprint ha scritto: sabato 3 giugno 2023, 18:37 Il Tour de France in vent'anni ha avuto solo 3 tappe tagliate, il Giro in vent'anni il doppio, anzi il triplo di tappe tagliate!!!
Slavine sul Col de Loze?
No, sloveni su La Planche des Belles Filles


Skyscrapers
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Skyscrapers »

Gimbatbu ha scritto: sabato 3 giugno 2023, 18:44
CicloSprint ha scritto: sabato 3 giugno 2023, 18:37 Il Tour de France in vent'anni ha avuto solo 3 tappe tagliate, il Giro in vent'anni il doppio, anzi il triplo di tappe tagliate!!!
Slavine sul Col de Loze?
Avevo letto Salvini 8-)


Pino_82
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Questa al momento la startlist del prossimo Tour

https://www.procyclingstats.com/race/to ... /startlist


Pino_82
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Considerazioni :

la Jumbo presenta praticamente la stessa formazione dello scorso anno, senza Roglic e con Van Baarle, corridori dalle caratteristiche molto diverse, li vedo meno forti in salita, ed anche eccessivamente in piana.
Motivo in più per Van Aert per andare forte in salita, ovviamente lo può fare, ma Keldermann sarebbe servito, Kuss dovrá essere quello del giro.

Uae che si rinforza con Yates, con Majka e Soler almeno, ma anche Gro§chartner, sembrano i più forti in salita.

Al fine la Ineos resta la squadra più forte, se Rodriguez sarà quello della Vuelta, il possibile miglioramento di Pidcock per la classifica (diciamo una top 8), e le incognite Bernal e Martinez, al fine se troveranno una buona condizione, sono grandi scalatori. Hayter comincerà a fare focus su qualche tappa, con buone probabilità di riuscita, focus che anche Kwiatkowski può raggiungere.
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 4 giugno 2023, 13:50, modificato 3 volte in totale.


gampenpass
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Re: Tour de France 2023

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miroci ha scritto: sabato 3 giugno 2023, 11:03 Piuttosto dei tour disegnati da leblanc 20 anni fa, questi ultimi Tour sono dei capolavori. A parte le crono, che fan ridere. Metti almeno 50km contre la montre.
Se uno tra Castore o Polluce è fuori forma vedremo un lungo assolo di 3 settimane. A meno di nuove sorprese.
Non lo so, io preferivo un Tour come quello del 2000, con tappe più lunghe e più cronometro (magari senza una cronosquadre di 70 km!).
Poi chiaramente il percorso lo fanno i protagonisti, ma per come intendo io questo sport solo 2 tappe sopra i 200 km e nessuna sopra i 220 non è vero ciclismo! Idem per la quasi totale assenza di km a cronometro.
Le uniche tappe che mi piacciono sono quella sui Vosgi e quella di Courchevel, il resto non mi convince.


pietro
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Pino_82 ha scritto: domenica 4 giugno 2023, 13:34 Considerazioni :

la Jumbo presenta praticamente la stessa formazione dello scorso anno, senza Roglic e con Van Baarle, corridori dalle caratteristiche molto diverse, li vedo meno forti in salita, ed anche eccessivamente in piana.
Motivo in più per Van Aert per andare forte in salita, ovviamente lo può fare, ma Keldermann sarebbe servito, Kuss dovrá essere quello del giro.

Uae che si rinforza con Yates, con Majka e Soler almeno, ma anche Gro§chartner, sembrano i più forti in salita.

Al fine la Ineos resta la squadra più forte, se Rodriguez sarà quello della Vuelta, il possibile miglioramento di Pidcock per la classifica (diciamo una top 8), e le incognite Bernal e Martinez, al fine se troveranno una buona condizione, sono grandi scalatori. Hayter comincerà a fare focus su qualche tappa, con buone probabilità di riuscita, focus che anche Kwiatkowski può raggiungere.
Levando dal discorso Bernal, che rispetto ai pur bravi Rodriguez e Martinez se torna quello di un tempo sta su un altro pianeta, la INEOS non mi sembra tanto diversa dagli ultimi anni: molta quantità ma stringi stringi sia UAE che Jumbo sono superiori, soprattutto perché ai britannici manca un capitano capace di avvicinarsi al livello di Vinge e Pogi.

La UAE in salita è tantissima roba. Di solito quando corre Tadej la tattica è sempre puntare su di lui e solamente su di lui; stavolta però fossi in loro cercherei di tenere Yates in classifica il più possibile perché avere la possibilità di variare dallo spartito tradizionale è un grosso vantaggio a livello tattico.

La Jumbo porta troppi passisti, però Van Baarle in salita sa andar forte, me lo aspetto decisamente competitivo anche sui passi più difficili, a differenza di Van Hooydonck e Laporte (anzi, penso che DVB sarà più utile anche di Benoot in certe frazioni esigenti). Da vedere come sta Kruijswijk, se non raggiunge la condizione dell'anno scorso sarebbe meglio preferirgli Kelderman. A Kuss chiederanno di fare il suo lavoro "solamente" a giorni alterni, un po' come al Giro


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Pino_82
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Rodriguez è un 2001, può solo migliorare, e giá alla scorsa Vuelta è stato molto forte..
Potrebbe ambire a una top5

Certo, come Vinge e Pogacar ci sono solo loro al momento, ma dopo Evenepoel, già campione affermato (quando li incontrerá vedremo fino a che punto nei GT), Rodriguez è il giovane di migliori prospettive

Vedremo se Carapaz con la EF ripeterá il Tour2021, dove era spesso al livello di quei due, o col prosieguo della corsa e il suo svolgimento, si concentrerá a grandi imprese in montagna.
Tutte e due le cose, con quei due lá, la vedo molto difficile


Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

OT
non ho ancora capito se promette più Rodriguez oppure Ayuso, beati in Spagna che hanno due corridori così.

INEOS solida, ma senza il fuoriclasse assoluto, che pena non avere il miglior Bernal, piange il cuore.

piuttosto mi domando che faranno i Mas, Goudou, ecc.
Correranno per il piazzamento oppure proveranno a giocarsi le loro carte per vincere con un'azione a sorpresa.

Sinceramente a me ha stancato vedere in top ten corridori che in corsa sono sempre stati nascosti.

Questo Tour potrebbe essere l'occasione buona: il ? su Pogacar e il necessario marcamento della jumbo su di lui potrebbero offrire delle buone occasioni di fare un colpo gobbo.

Vedremo un po' di coraggio in più da parte loro? Speriamo.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Walter_White
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Walter_White »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 10:54 OT
nnon ho ancora capito se promette più Rodriguez oppure Ayuso, beati in Spagna che hanno due corridori così.

INEOS solida, ma senza il fuoriclasse assoluto, che pena non avere il miglior Bernal, piange il cuore.

piuttosto mi domando che faranno i Mas, Goudou, ecc.
Correranno per il piazzamento oppure proveranno a giocarsi le loro carte per vincere con un'azione a sorpresa.

Sinceramente a me ha stancato vedere in top ten corridori che in corsa sono sempre stati nascosti.

Questo Tour potrebbe essere l'occasione buona: il ? su Pogacar e il necessario marcamento della jumbo su di lui potrebbero offrire delle buone occasioni di fare un colpo gobbo.

Vedremo un po' di coraggio in più da parte loro? Speriamo.
Anche se avessero il coraggio non avrebbero le gambe, Pogacar e Vingegaard hanno letteralmente sbriciolato ogni forma di resistenza ad ogni salita l'anno scorso. Anche se uno di loro in qualche modo arrivasse con 2' di vantaggio alle Alpi ne prenderebbe 5/6


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

Walter_White ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:00
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 10:54 OT
nnon ho ancora capito se promette più Rodriguez oppure Ayuso, beati in Spagna che hanno due corridori così.

INEOS solida, ma senza il fuoriclasse assoluto, che pena non avere il miglior Bernal, piange il cuore.

piuttosto mi domando che faranno i Mas, Goudou, ecc.
Correranno per il piazzamento oppure proveranno a giocarsi le loro carte per vincere con un'azione a sorpresa.

Sinceramente a me ha stancato vedere in top ten corridori che in corsa sono sempre stati nascosti.

Questo Tour potrebbe essere l'occasione buona: il ? su Pogacar e il necessario marcamento della jumbo su di lui potrebbero offrire delle buone occasioni di fare un colpo gobbo.

Vedremo un po' di coraggio in più da parte loro? Speriamo.
Anche se avessero il coraggio non avrebbero le gambe, Pogacar e Vingegaard hanno letteralmente sbriciolato ogni forma di resistenza ad ogni salita l'anno scorso. Anche se uno di loro in qualche modo arrivasse con 2' di vantaggio alle Alpi ne prenderebbe 5/6
può darsi, anzi probabile, ma se non ci provano mai come facciamo a saperlo?
poi certo che i due fenomeni sono di un'altra categoria, ma il ciclismo può sorprendere


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Walter_White ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:00
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 10:54 OT
nnon ho ancora capito se promette più Rodriguez oppure Ayuso, beati in Spagna che hanno due corridori così.

INEOS solida, ma senza il fuoriclasse assoluto, che pena non avere il miglior Bernal, piange il cuore.

piuttosto mi domando che faranno i Mas, Goudou, ecc.
Correranno per il piazzamento oppure proveranno a giocarsi le loro carte per vincere con un'azione a sorpresa.

Sinceramente a me ha stancato vedere in top ten corridori che in corsa sono sempre stati nascosti.

Questo Tour potrebbe essere l'occasione buona: il ? su Pogacar e il necessario marcamento della jumbo su di lui potrebbero offrire delle buone occasioni di fare un colpo gobbo.

Vedremo un po' di coraggio in più da parte loro? Speriamo.
Anche se avessero il coraggio non avrebbero le gambe, Pogacar e Vingegaard hanno letteralmente sbriciolato ogni forma di resistenza ad ogni salita l'anno scorso. Anche se uno di loro in qualche modo arrivasse con 2' di vantaggio alle Alpi ne prenderebbe 5/6
Il coraggio è sempre molto sopravvalutato dal divano. Al 98% contano le gambe, con squadra e gambe inferiori il coraggio te lo tiri in faccia. Io, te, chiunque nei panni di Mas o Gaudu faremmo la stessa identica cosa: accontenteremmo la squadra e gli sponsor cercando di ottenere il massimo possibile che nel loro caso è il piazzamento dietro Vinge e Pogi, che salvo cataclismi sono inavvicinabili per tutti gli altri. Poi certo dal divano il coraggio mette le ali, ma in realtà se non hai il motore dell'altro, se ti mancano i watt e sei pure in una squadra inferiore non hai armi e puoi solo sperare che qualche fattore indipendente da te cambi le carte in tavola


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:05
Walter_White ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:00
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 10:54 OT
nnon ho ancora capito se promette più Rodriguez oppure Ayuso, beati in Spagna che hanno due corridori così.

INEOS solida, ma senza il fuoriclasse assoluto, che pena non avere il miglior Bernal, piange il cuore.

piuttosto mi domando che faranno i Mas, Goudou, ecc.
Correranno per il piazzamento oppure proveranno a giocarsi le loro carte per vincere con un'azione a sorpresa.

Sinceramente a me ha stancato vedere in top ten corridori che in corsa sono sempre stati nascosti.

Questo Tour potrebbe essere l'occasione buona: il ? su Pogacar e il necessario marcamento della jumbo su di lui potrebbero offrire delle buone occasioni di fare un colpo gobbo.

Vedremo un po' di coraggio in più da parte loro? Speriamo.
Anche se avessero il coraggio non avrebbero le gambe, Pogacar e Vingegaard hanno letteralmente sbriciolato ogni forma di resistenza ad ogni salita l'anno scorso. Anche se uno di loro in qualche modo arrivasse con 2' di vantaggio alle Alpi ne prenderebbe 5/6
può darsi, anzi probabile, ma se non ci provano mai come facciamo a saperlo?
poi certo che i due fenomeni sono di un'altra categoria, ma il ciclismo può sorprendere
Ma loro lo sanno benissimo di essere inferiori in tutto. È proprio una questione numerica. Non hanno i watt dei due, Pogi può metterci il coraggio perchè magari l'altro lo stacca ma è lì vicino ed in qualcosa è pure superiore, un Mas se parte a Jumbo schierata viene cucinato per un po', tritato e perde pure il piazzamento. Se invece prova a seguire Vingegaard e Pogi quando fanno sul serio fa la fine di Carapaz quella volta. Io ho provato talvolta a seguire gente più forte di me in gara, non ci sono cacchi se uno va di più non puoi farci nulla. Vai oltre le tue possibilità e poi ti pigli la tranvata. Testa e cuore sono retorica, contano in primis le gambe poi viene il resto.


Duccio25
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Duccio25 »

chinaski89 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:26
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:05
Walter_White ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:00

Anche se avessero il coraggio non avrebbero le gambe, Pogacar e Vingegaard hanno letteralmente sbriciolato ogni forma di resistenza ad ogni salita l'anno scorso. Anche se uno di loro in qualche modo arrivasse con 2' di vantaggio alle Alpi ne prenderebbe 5/6
può darsi, anzi probabile, ma se non ci provano mai come facciamo a saperlo?
poi certo che i due fenomeni sono di un'altra categoria, ma il ciclismo può sorprendere
Ma loro lo sanno benissimo di essere inferiori in tutto. È proprio una questione numerica. Non hanno i watt dei due, Pogi può metterci il coraggio perchè magari l'altro lo stacca ma è lì vicino ed in qualcosa è pure superiore, un Mas se parte a Jumbo schierata viene cucinato per un po', tritato e perde pure il piazzamento. Se invece prova a seguire Vingegaard e Pogi quando fanno sul serio fa la fine di Carapaz quella volta. Io ho provato talvolta a seguire gente più forte di me in gara, non ci sono cacchi se uno va di più non puoi farci nulla. Vai oltre le tue possibilità e poi ti pigli la tranvata. Testa e cuore sono retorica, contano in primis le gambe poi viene il resto.
Verissimo
E in più aggiungo che oltre ad essere inferiori hanno anche squadre molto inferiori, quindi non possono nemmeno provare qualcosa nelle tappe da imboscata


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Esatto ci fosse una situazione tipo Giro 2015 ok, ma contro Jumbo e Uae è assurdo anche solo pensare che uno nettamente inferiore possa inventarsi qualcosa


Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

"Tra l'inizio e la fine degli anni Ottanta, sul crinale di due epoche distinte, ho vissuto fino al suo termine l'ultimo periodo spensierato della storia del ciclismo. Gli uomini, ancora, si sfidavano a testa alta. Non ci si tirava mai indietro, quando si trattava di dare fuoco alle polveri e far scoppiare incendi. Anche a costo di bruciarsi"

"il ciclismo si è trasformato in sport di difesa, scordando che la sua sola ragione d'essere è l'attacco"

Laurent Fignon (2 Tour, 1 Giro, 2 Sanremo, 1 freccia vallone + 1 tour ed un Giro rubati), non proprio un divanista.

Non è una questione di divani, ma di mentalità e regole assurde (punti UCI), che snaturano l'essenza del ciclismo: "la sua sola ragione d'essere è l'attacco"

Sarebbe meglio che il ciclismo, tutto non solo i fuoriclasse, capiscano presto questo, altrimenti tutte le critiche al Giro degli ultimi due anni cos'erano?
Una rivolta dei divani stanchi che il tizio non si alza mai in piedi dall'emozione? E ma i Watt!
Hindley aveva ottimi valori di Watt e VAM, ma il Giro da lui vinto ha fatto schifo lo stesso.

Il ciclismo è uno sport in cui può vincere anche non il più forte, l'astuzia, la tattica, il coraggio, tutto può succedere.
I watt sono importanti, sono tanto ma non sono tutto.

Se 89 è la tua data di nascita, lo capisco, quel ciclismo non l'hai vissuto.

Spero che questo tour sia l'occasione di rivedere un vecchio ciclismo anche dai comprimari, altrimenti amen, ci godiamo solo Pogi e pochi altri.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Mica avevano il computerino e il cardiofrequenzimetro in quei periodi, grazie che andavi anche a rischio di bruciarti oggi è ben diverso. Poi c'è un bel po' di tipica retorica del vecchio campione che ai suoi tempi si che era bello signora mia ecc

Certo che è questione di divano, dal divano non si capisce abbastanza bene che senza gambe e con una squadra più scarsa non fai niente di niente

Le critiche rivolte al Giro sono perchè non attaccava nessuno da nessuna parte, ma che uno più scarso non attacchi quello che va il triplo è perfettamente naturale, mica è colpa della mancanza di coraggio.

Si possono conoscere anche fatti avvenuti prima della propria nascita comunque, altrimenti di Coppi e Bartali potrebbero parlare solo centenari


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Duccio25 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:28
chinaski89 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:26
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:05

può darsi, anzi probabile, ma se non ci provano mai come facciamo a saperlo?
poi certo che i due fenomeni sono di un'altra categoria, ma il ciclismo può sorprendere
Ma loro lo sanno benissimo di essere inferiori in tutto. È proprio una questione numerica. Non hanno i watt dei due, Pogi può metterci il coraggio perchè magari l'altro lo stacca ma è lì vicino ed in qualcosa è pure superiore, un Mas se parte a Jumbo schierata viene cucinato per un po', tritato e perde pure il piazzamento. Se invece prova a seguire Vingegaard e Pogi quando fanno sul serio fa la fine di Carapaz quella volta. Io ho provato talvolta a seguire gente più forte di me in gara, non ci sono cacchi se uno va di più non puoi farci nulla. Vai oltre le tue possibilità e poi ti pigli la tranvata. Testa e cuore sono retorica, contano in primis le gambe poi viene il resto.
Verissimo
E in più aggiungo che oltre ad essere inferiori hanno anche squadre molto inferiori, quindi non possono nemmeno provare qualcosa nelle tappe da imboscata
Per la parte su furbizia e astuzia e tattica, this is the point


pietro
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da pietro »

In realtà proprio il fatto che Jumbo e UAE siano coinvolte in un faccia a faccia favorirebbe gli attacchi dei Mas e dei Gaudu. Nonostante manchino le cronometro, sia lo spagnolo che il francese perderanno tanto in salita e quindi potranno godere di maggiore libertà nei movimenti durante l'ultima settimana (che non è granché). Ovviamente impossibile pensare di vincere il Tour con un attacco da lontano contro due squadroni del genere, ma per il podio qualcosa si può tentare, anche perché spesso anticipare non vuol dire bruciarsi ma il contrario, ovvero salire con un ritmo forte ma costante e non dover seguire le varie accelerazioni dei treni giallonero/bianconeri.

Quintana sul Granon è la dimostrazione di ciò, non serve per forza partire a 50 dalla fine, basta anche evitare il greggismo (vero che Nairo certi numeri li aveva nel DNA e Mas/Gaudu probabilmente no)


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

chinaski89 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 12:00 Mica avevano il computerino e il cardiofrequenzimetro in quei periodi, grazie che andavi anche a rischio di bruciarti oggi è ben diverso. Poi c'è un bel po' di tipica retorica del vecchio campione che ai suoi tempi si che era bello signora mia ecc

Certo che è questione di divano, dal divano non si capisce abbastanza bene che senza gambe e con una squadra più scarsa non fai niente di niente

Le critiche rivolte al Giro sono perchè non attaccava nessuno da nessuna parte, ma che uno più scarso non attacchi quello che va il triplo è perfettamente naturale, mica è colpa della mancanza di coraggio.

Si possono conoscere anche fatti avvenuti prima della propria nascita comunque, altrimenti di Coppi e Bartali potrebbero parlare solo centenari
il cardiofrequenzimetro Fignon lo girava al contrario per non leggerlo.

Fignon non era retorico, ma per nulla.

Hai un'idea di ciclismo figlio di quello che hai visto, ci sta ed è legittimo.

Anche un campione si può sfinire con la tattica e le alleanze giuste.
Non può rincorrere tutti e non è detto che lui possa sempre attaccare per non essere attaccato.

I valori di Pogi, Vinge, Remco, Roglic (per citare i GT) sono più alti, ma non questo abisso rispetto ad altri. Se ti accontenti del piazzamento e non attacchi mai, non saprai mai se quel giorno c'era l'occasione per far saltare il banco.

A troppi corridori o manca il coraggio o non possono permettersi di saltare in caso sbagliassero. Allora in questo caso torniamo che è una questione di mentalità, che tutto parte da un'idea di ciclismo in difesa, che indubbiamente toglie a questo sport molto, secondo Fignon, la sua ragione di essere.

Davvero, i divani non c'entrano, è una questione di punteggi, regole, mentalità, idea di sport che ha la maggiore adesso.
I punteggi UCI hanno cambiato le corse, non lo dico io, Fignon stesso, dimostrando di non essere retorico.

C'è un aneddoto dove lui spiega a Bugno come attaccare Indurain, Bugno non lo fa, non per mancanza di gambe, ma per mentalità.

Questo Tour ha una serie di seconde linee molto forti, un Pogacar che viene da una caduta, una Jumbo senza Roglic (forse?), ma comunque corazzata, poca crono... ci sono gli ingredienti per mettere la testa fuori dal gruppo.

ad esempio, io che ho sempre criticato Mas per questo, credo che quest'anno attaccherà, il finale di stagione scorso ha dimostrato di non essere lontano da Pogi. Goudou ha fatto una PN dove non era lontanissimo dallo sloveno.
La Ineos ha una squadra che può inventare di tutto.

Questo Tour potrebbe essere quello giusto per rompere certi schemi. speriamo accada, altrimenti ci accontentiamo di uno scontro a due, che l'anno scorso è stato molto bello.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

C'è un piccolo divario tra Vinge e Pogacar a favore del primo (imho se fosse altrove non sarebbe così), un bel gradino sotto stanno Roglic (in calo) e Remco (in crescita). Tutti gli altri a parte qualche Ineos di tanto in tanto stanno almeno un ulteriore gradino più in basso.

Vingegaard e Pogacar hanno un abisso eccome di vantaggio sul resto della concorrenza. A tratti è stata una differenza imbarazzante. Poi c'è la questione squadra che ignori, ma fa tutta la differenza del mondo. Vingegaard non dovrà mai e poi mai "inseguire tutti" ha fior di gregari che possono farlo per lui, tra cui un certo Van Aert che lo scorso anno ha fatto saltare un certo Pogacar su un arrivo in salita.

Il computerino poi fa una differenza incredibile, finchè c'è quello sai esattamente fin dove puoi spingerti e dove se ti spingi salti per aria, quindi il discorso coraggio cade abbastanza


Winter
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Winter »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:48
Spero che questo tour sia l'occasione di rivedere un vecchio ciclismo anche dai comprimari, altrimenti amen, ci godiamo solo Pogi e pochi altri.
Quel ciclismo è morto
Almeno a livello pro
Ha scritto bene chinaski89
C è poco da inventare
Con cardio , computerino , radioline (e programmini..)
D altronde le hai viste le classiche (ma a te son piaciute mi pare?)
Tattica? Zero
Tecnica? Zero
Resistenza? Zero
Chi ha più watt può fare anche più errori.. non ci sono problemi
I Gaudu Ecc han troppo divario
E squadre nettamente inferiori

L anno scorso kuss mcnulty..bjerg.. van aert.. li staccacano


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da udra »

Al Fiandre zero tattica e resistenza?
Capisco che il ciclismo attuale non ti piaccia, ma mi pare una discreta sparata :D


Winter
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Winter »

È proprio l esempio perfetto

I due che si son giocati la vittoria non son rimasti indietro per errori tattici?
Han talmente faticato..che han staccato tutti

Grazie udra


Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

chinaski89 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:01 C'è un piccolo divario tra Vinge e Pogacar a favore del primo (imho se fosse altrove non sarebbe così), un bel gradino sotto stanno Roglic (in calo) e Remco (in crescita). Tutti gli altri a parte qualche Ineos di tanto in tanto stanno almeno un ulteriore gradino più in basso.

Vingegaard e Pogacar hanno un abisso eccome di vantaggio sul resto della concorrenza. A tratti è stata una differenza imbarazzante. Poi c'è la questione squadra che ignori, ma fa tutta la differenza del mondo. Vingegaard non dovrà mai e poi mai "inseguire tutti" ha fior di gregari che possono farlo per lui, tra cui un certo Van Aert che lo scorso anno ha fatto saltare un certo Pogacar su un arrivo in salita.

Il computerino poi fa una differenza incredibile, finchè c'è quello sai esattamente fin dove puoi spingerti e dove se ti spingi salti per aria, quindi il discorso coraggio cade abbastanza
Se WVA ha fatto saltare Pogačar in salita, non può farlo Mas?
E lo dico da tifoso di Pogi e non estimatore di Mas!
Ma i W/Kg Mas li ha ottimi, non la testa "ciclistica" purtroppo.

Si può isolare il capitano di una squadra forte con la tattica giusta, certo non devi aspettare l'ultima salita.

È sempre quello il discorso, il rischio non è che perdi, ma che esci dai 10 se va male e nessuno vuole farlo questo passo, perché per le squadre i punteggi UCI contano troppo.

Poi ci sono le alleanze, ma anche queste hanno come nemico i punteggi.

Forse sarò il solo, ma credo che i punteggi UCI siano un danno enorme al ciclismo, molto più dei computerini.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:20
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 11:48
Spero che questo tour sia l'occasione di rivedere un vecchio ciclismo anche dai comprimari, altrimenti amen, ci godiamo solo Pogi e pochi altri.
Quel ciclismo è morto
Almeno a livello pro
Ha scritto bene chinaski89
C è poco da inventare
Con cardio , computerino , radioline (e programmini..)
D altronde le hai viste le classiche (ma a te son piaciute mi pare?)
Tattica? Zero
Tecnica? Zero
Resistenza? Zero
Chi ha più watt può fare anche più errori.. non ci sono problemi
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E squadre nettamente inferiori

L anno scorso kuss mcnulty..bjerg.. van aert.. li staccacano
In realtà il problema di questo ciclismo è quando mancano quei cinque sei fenomeni. Classiche e Tour molto divertenti; il resto, a partire dal Giro, brutto


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Winter »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:31 [quote=chinaski89

Forse sarò il solo, ma credo che i punteggi UCI siano un danno enorme al ciclismo, molto più dei computerini.
Ma è un finto problema
Per due anni son tutti a posto
E al terzo..probabilmente sarà un problema per 3 o 4 squadre
In più i punti..non li fai certo al tour


Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

A me pare che proprio il coraggio e la tattica stesse quasi per mettere nel sacco Pogi e compagnia.

Chiedo esattamente quello che ha fatto Pedersen al Fiandre.

A voi non è piaciuto? Gusti.

A me ha esaltato, bravo Mads!

Però, secondo me, poi non bisogna lamentarsi di Campo Imperatore, perché la mentalità è la stessa.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

Winter ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:37
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:31 [quote=chinaski89

Forse sarò il solo, ma credo che i punteggi UCI siano un danno enorme al ciclismo, molto più dei computerini.
Ma è un finto problema
Per due anni son tutti a posto
E al terzo..probabilmente sarà un problema per 3 o 4 squadre
In più i punti..non li fai certo al tour
È una delle ragioni che mi fa essere moderatamente ottimista per quest'anno.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Winter »

pietro ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:33 In realtà il problema di questo ciclismo è quando mancano quei cinque sei fenomeni. Classiche e Tour molto divertenti; il resto, a partire dal Giro, brutto
Ma a me non son piaciute nemmeno le classiche
Preferisco un ciclismo più combattuto
L exploit del favorito ogni tanto
Se diventa tutto così scontato..che noia
La Sanremo.. Poggio
Fiandre .. kwaremont
Roubaix.. carrefour
Freccia..ultimi 200 metri muro
Liegi.. redoute

Per 50 km e rotti alla roubaix non è successo nulla
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Winter »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:40
Winter ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:37
Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:31 [quote=chinaski89

Forse sarò il solo, ma credo che i punteggi UCI siano un danno enorme al ciclismo, molto più dei computerini.
Ma è un finto problema
Per due anni son tutti a posto
E al terzo..probabilmente sarà un problema per 3 o 4 squadre
In più i punti..non li fai certo al tour
È una delle ragioni che mi fa essere moderatamente ottimista per quest'anno.
Io no..basta vedere il giro
Duello eau jumbo
Sperando almeno che pogacar sia al top
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Re: Tour de France 2023

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Comunque quando si parla di WVA che fa saltare Pogi ad Hautacam non so bene per quale motivo si fa finta di non ricordare che letteralmente 500 metri dopo averlo staccato il belga si è sfilato e nel giro di 3.5 km ha preso 2' e passa da Vinge e 1' da Pogi. Per staccare Tadej serve il miglior Vingegaard, non uno qualunque degli altri scalatori al via. Anche perché quel Van Aert dopo tre settimane e durante una tappa con due salite impegnative prima di quella conclusiva rischia di essere più forte della maggior parte degli uomini di classifica


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da luketaro »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 12:50
chinaski89 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 12:00 Mica avevano il computerino e il cardiofrequenzimetro in quei periodi, grazie che andavi anche a rischio di bruciarti oggi è ben diverso. Poi c'è un bel po' di tipica retorica del vecchio campione che ai suoi tempi si che era bello signora mia ecc

Certo che è questione di divano, dal divano non si capisce abbastanza bene che senza gambe e con una squadra più scarsa non fai niente di niente

Le critiche rivolte al Giro sono perchè non attaccava nessuno da nessuna parte, ma che uno più scarso non attacchi quello che va il triplo è perfettamente naturale, mica è colpa della mancanza di coraggio.

Si possono conoscere anche fatti avvenuti prima della propria nascita comunque, altrimenti di Coppi e Bartali potrebbero parlare solo centenari
il cardiofrequenzimetro Fignon lo girava al contrario per non leggerlo.

Fignon non era retorico, ma per nulla.

Hai un'idea di ciclismo figlio di quello che hai visto, ci sta ed è legittimo.

Anche un campione si può sfinire con la tattica e le alleanze giuste.
Non può rincorrere tutti e non è detto che lui possa sempre attaccare per non essere attaccato.

I valori di Pogi, Vinge, Remco, Roglic (per citare i GT) sono più alti, ma non questo abisso rispetto ad altri. Se ti accontenti del piazzamento e non attacchi mai, non saprai mai se quel giorno c'era l'occasione per far saltare il banco.

A troppi corridori o manca il coraggio o non possono permettersi di saltare in caso sbagliassero. Allora in questo caso torniamo che è una questione di mentalità, che tutto parte da un'idea di ciclismo in difesa, che indubbiamente toglie a questo sport molto, secondo Fignon, la sua ragione di essere.

Davvero, i divani non c'entrano, è una questione di punteggi, regole, mentalità, idea di sport che ha la maggiore adesso.
I punteggi UCI hanno cambiato le corse, non lo dico io, Fignon stesso, dimostrando di non essere retorico.

C'è un aneddoto dove lui spiega a Bugno come attaccare Indurain, Bugno non lo fa, non per mancanza di gambe, ma per mentalità.

Questo Tour ha una serie di seconde linee molto forti, un Pogacar che viene da una caduta, una Jumbo senza Roglic (forse?), ma comunque corazzata, poca crono... ci sono gli ingredienti per mettere la testa fuori dal gruppo.

ad esempio, io che ho sempre criticato Mas per questo, credo che quest'anno attaccherà, il finale di stagione scorso ha dimostrato di non essere lontano da Pogi. Goudou ha fatto una PN dove non era lontanissimo dallo sloveno.
La Ineos ha una squadra che può inventare di tutto.

Questo Tour potrebbe essere quello giusto per rompere certi schemi. speriamo accada, altrimenti ci accontentiamo di uno scontro a due, che l'anno scorso è stato molto bello.
La tattica e le alleanze possono essere utili magari contro una Jumbo 2019 o una Sunweb 2017, ma a questo tour se Gaudu, Mas, Hindely, Landa o Carapaz provano ad attaccare da lontano, L'UAE schiera McNulty, Bjerg, Soler, Majka e Yates, L'INEOS piazza Kwiatkowski, Pidcock, Martinez e Bernal (o Rodriguez, a secondo di chi farà il capitano), i Jumbo mettono davanti Van Baarle, Benoot, Van Aert e Kuss (che mi sembra la formazione un filino meno forte). Dove vuoi che vadano?
Con una situazione del genere, o hai in squadra 2 possibili vincitori finali credibili (come Vingegaard e Roglic nel 2022), che possano staccare di forza tutti quei gregari e forzare i capitani a muoversi in prima persona (cosa che nessuna squadra quest'anno mi sembra avere), Oppure l'unica possibilità rimane quella di fare come Aru alla Planche 2017, ovvero attaccare in prossimità del traguardo quando ormai i gregari non sono più utili, sperando di averne effettivamente di più anche dei capitani.

Gli unici 2 che mi aspetto provare degli attacchi sono Pogacar e Vingegaard, perchè sono gli unici nettamente superiori ai gregari ed al resto della concorrenza. Per tutti gli altri sarebbe un suicidio.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:42
pietro ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:33 In realtà il problema di questo ciclismo è quando mancano quei cinque sei fenomeni. Classiche e Tour molto divertenti; il resto, a partire dal Giro, brutto
Ma a me non son piaciute nemmeno le classiche
Preferisco un ciclismo più combattuto
L exploit del favorito ogni tanto
Se diventa tutto così scontato..che noia
La Sanremo.. Poggio
Fiandre .. kwaremont
Roubaix.. carrefour
Freccia..ultimi 200 metri muro
Liegi.. redoute

Per 50 km e rotti alla roubaix non è successo nulla
Una cosa mai vista
Le classiche sono state oggettivamente belle come sviluppo di corsa, soprattutto se vedi come si correvano fino a qualche stagione fa. Escludendo dal discorso Sanremo e Freccia, da cui proprio non ci si può aspettare nulla di diverso (e comunque il numero di Mathieu+ Ganna, Pogi e Wout dietro è stato una dimostrazione di classe di quelle che non si osservano tutti i giorni), non è vero che il copione è il medesimo ogni anno.

Alla Roubaix tu dici Carrefour, ma in realtà l'anno scorso la gara si è accesa ai -210 e stavolta l'attacco vero e proprio di uno dei due favoritissimi è stato a oltre 100 dall'arrivo. Non direi proprio che si è aspettato solamente il finale (che senza sfighe sarebbe stato molto più appassionante). Poi è vero che vincono sempre i favoriti, ma lo fanno perché son dei fenomeni e grazie ad azioni spettacolari, senza mai limitarsi al compitino (vedi Remco).

Il Fiandre ha tenuto incollati sugli schermi dall'inizio alla fine, e non è un'esagerazione retorica, è la verità. Si è stati a tanto così dal beffare i favoriti. Se poi questi son talmente superiori dal raddrizzarla lo stesso vabbè, intanto si è assistito ad una corsa stupenda


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da jumbo »

pietro ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 14:01 Comunque quando si parla di WVA che fa saltare Pogi ad Hautacam non so bene per quale motivo si fa finta di non ricordare che letteralmente 500 metri dopo averlo staccato il belga si è sfilato e nel giro di 3.5 km ha preso 2' e passa da Vinge e 1' da Pogi. Per staccare Tadej serve il miglior Vingegaard, non uno qualunque degli altri scalatori al via. Anche perché quel Van Aert dopo tre settimane e durante una tappa con due salite impegnative prima di quella conclusiva rischia di essere più forte della maggior parte degli uomini di classifica
Ma sì appunto come si fa a paragonare lo sforzo di WVA che stava facendo la tirata da ultimo gregario in pieno fuorigiri e con la possibilità di spegnersi appena finito il proprio compito, con quello di Pogacar che doveva arrivare nel modo migliore possibile all'arrivo.
Poi non si è spento del tutto e poteva prendere molto di più dopo essersi staccato, ma poco cambia.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da amoilciclismo »

Comunque ad oggi, 2023, dire che Vingegaard corre nella squadra più forte non ha molto senso perché (visto che il paragone è con Pogacar) se si prende i migliori 8 della UAE (quelli che andranno al Tour) il livello è più o meno quella Jumbo. Non vedo più sta grande differenza tra le due squadre.


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Re: Tour de France 2023

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amoilciclismo ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 14:48 Comunque ad oggi, 2023, dire che Vingegaard corre nella squadra più forte non ha molto senso perché (visto che il paragone è con Pogacar) se si prende i migliori 8 della UAE (quelli che andranno al Tour) il livello è più o meno quella Jumbo. Non vedo più sta grande differenza tra le due squadre.
A Pogacar manca Van Aert, inutile girarci attorno. Per il resto la Jumbo comunque, negli ultimi anni, ha sempre fatto Tour migliori della UAE. Da vedere quest'anno, ma se il belga si mette a disposizione fa tutta la differenza del mondo


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

jumbo ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 14:42
pietro ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 14:01 Comunque quando si parla di WVA che fa saltare Pogi ad Hautacam non so bene per quale motivo si fa finta di non ricordare che letteralmente 500 metri dopo averlo staccato il belga si è sfilato e nel giro di 3.5 km ha preso 2' e passa da Vinge e 1' da Pogi. Per staccare Tadej serve il miglior Vingegaard, non uno qualunque degli altri scalatori al via. Anche perché quel Van Aert dopo tre settimane e durante una tappa con due salite impegnative prima di quella conclusiva rischia di essere più forte della maggior parte degli uomini di classifica
Ma sì appunto come si fa a paragonare lo sforzo di WVA che stava facendo la tirata da ultimo gregario in pieno fuorigiri e con la possibilità di spegnersi appena finito il proprio compito, con quello di Pogacar che doveva arrivare nel modo migliore possibile all'arrivo.
Poi non si è spento del tutto e poteva prendere molto di più dopo essersi staccato, ma poco cambia.

Infatti è esattamente come dite, per questo Mas solo alla PlayStation può pensare di fare saltare Pogi, certo se ci provasse sapendo di suicidarsi e perdendo 2' dopo magari lo stacca pure, ma mi pare abbastanza ovvio che non lo faccia. Non è questione di mancanza di testa o coraggio. Va di meno e ha una squadra meno forte, cosa dovrebbe mai fare?


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Krisper ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:31
chinaski89 ha scritto: lunedì 5 giugno 2023, 13:01 C'è un piccolo divario tra Vinge e Pogacar a favore del primo (imho se fosse altrove non sarebbe così), un bel gradino sotto stanno Roglic (in calo) e Remco (in crescita). Tutti gli altri a parte qualche Ineos di tanto in tanto stanno almeno un ulteriore gradino più in basso.

Vingegaard e Pogacar hanno un abisso eccome di vantaggio sul resto della concorrenza. A tratti è stata una differenza imbarazzante. Poi c'è la questione squadra che ignori, ma fa tutta la differenza del mondo. Vingegaard non dovrà mai e poi mai "inseguire tutti" ha fior di gregari che possono farlo per lui, tra cui un certo Van Aert che lo scorso anno ha fatto saltare un certo Pogacar su un arrivo in salita.

Il computerino poi fa una differenza incredibile, finchè c'è quello sai esattamente fin dove puoi spingerti e dove se ti spingi salti per aria, quindi il discorso coraggio cade abbastanza
Se WVA ha fatto saltare Pogačar in salita, non può farlo Mas?
E lo dico da tifoso di Pogi e non estimatore di Mas!
Ma i W/Kg Mas li ha ottimi, non la testa "ciclistica" purtroppo.

Si può isolare il capitano di una squadra forte con la tattica giusta, certo non devi aspettare l'ultima salita.
Ovviamente non essendo un gregario Mas non può uccidersi con l'ultima trenata perchè al traguardo deve arrivarci

La tattica giusta sarebbe? Mas che attacca ai -90 facendosi cucinare da Jumbo e Uae al completo? O altre? Poi posto di riuscire ad isolarlo che ci guadagni che quello comunque va il doppio di te?


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Re: Tour de France 2023

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Il tour ad oggi si corre su due livelli, i due fenomeni a lottare per la vittoria e gli altri forti corridori da GT a giocarsi il terzo gradino del podio. Inutile ipotizzare come possa fare un Mas o un Martinez a sorprendere tutti e vincere il Tour. Semplicemente non può accadere, a meno che non capiti un'edizione come il 2014 dove i due migliori si ritirano. Il divertimento va ricercato nel godersi il duello per la vittoria finale e il quadriello (o magari sono anche cinque o sei) tra quelli che vogliono il terzo posto. Diverso può essere il discorso tra un anno o due quando magari butti nella mischia anche Ayuso e Evenepoel. Lì magari la lotta per vincere si amplia.


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