Ciclismo africano

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Abruzzese
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Nahom Zerai recentemente aveva disputato un buon Giro dell'Appennino (chiuso al dodicesimo posto) e poi iniziato bene anche il Giro della Valle d'Aosta (quinto nella tappa inaugurale). Negli altri giorni però è andato in difficoltà e nella tappa conclusiva di Cervinia è finito addirittura fuori tempo massimo. Presumo sia stato male ma non ho letto a riguardo.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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peek
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Re: Ciclismo africano

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Abruzzese ha scritto: giovedì 25 luglio 2024, 18:02 Nahom Zerai recentemente aveva disputato un buon Giro dell'Appennino (chiuso al dodicesimo posto) e poi iniziato bene anche il Giro della Valle d'Aosta (quinto nella tappa inaugurale). Negli altri giorni però è andato in difficoltà e nella tappa conclusiva di Cervinia è finito addirittura fuori tempo massimo. Presumo sia stato male ma non ho letto a riguardo.
Tutto vero e per essere andato fuori tempo massimo credo anch'io ci sia stato qualche problema di salute.
Rimane il fatto che il ragazzo ha sempre avuto prestazioni estremamente altalenanti, qualche acuto, ma perlopiù delusioni. Oltretutto questo è il suo ultimo anno da U23, non so se la Q36.5 lo faccia salire in professional. Se non lo prendono loro se ne ritorna in Eritrea, il che significa carriera finita, o al massimo può riciclarsi in qualche squadra asiatica, dato che queste cominciano a capire che l'Eritrea può essere un paese dove reclutare corridori competitivi per gli standard asiatici (sono 7-8 attualmente gli eritrei che corrono in continental asiatiche).
Una cosa utile sarebbe quella di fargli fare qualche corsa con la squadra maggiore, solo così credo che ci si possa fare un'idea se ha le potenzialità per passare o meno.
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Finalmente si è visto un buon Tesfatsion. Al giro di Vallonia porta a casa un ottavo posto nella generale, ma soprattutto lo si è sempre visto nel vivo della corsa. Anche oggi, con una rampa in pavè poco lontano dall'arrivo che pensavo lo mettesse fuori gioco, è riuscito a portare a casa un quarto posto.
Certo, quel suo modo un po' bizzarro di correre non aiuta a conseguire risultati, ma la gamba c'è.
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Abruzzese
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peek ha scritto: venerdì 26 luglio 2024, 17:50
Abruzzese ha scritto: giovedì 25 luglio 2024, 18:02 Nahom Zerai recentemente aveva disputato un buon Giro dell'Appennino (chiuso al dodicesimo posto) e poi iniziato bene anche il Giro della Valle d'Aosta (quinto nella tappa inaugurale). Negli altri giorni però è andato in difficoltà e nella tappa conclusiva di Cervinia è finito addirittura fuori tempo massimo. Presumo sia stato male ma non ho letto a riguardo.
Tutto vero e per essere andato fuori tempo massimo credo anch'io ci sia stato qualche problema di salute.
Rimane il fatto che il ragazzo ha sempre avuto prestazioni estremamente altalenanti, qualche acuto, ma perlopiù delusioni. Oltretutto questo è il suo ultimo anno da U23, non so se la Q36.5 lo faccia salire in professional. Se non lo prendono loro se ne ritorna in Eritrea, il che significa carriera finita, o al massimo può riciclarsi in qualche squadra asiatica, dato che queste cominciano a capire che l'Eritrea può essere un paese dove reclutare corridori competitivi per gli standard asiatici (sono 7-8 attualmente gli eritrei che corrono in continental asiatiche).
Una cosa utile sarebbe quella di fargli fare qualche corsa con la squadra maggiore, solo così credo che ci si possa fare un'idea se ha le potenzialità per passare o meno.
Vedremo un po', secondo me è possibile che lo portino anche ad alcune delle classiche italiane (magari alle prove del Trittico Lombardo). Peraltro il prossimo anno sarà molto importante per i corridori africani in generale, considerata la storica possibilità rappresentata dall'avere un mondiale in casa e che quindi potrebbe portare ad avere al via anche nazionali che raramente partecipano. Di sicuro le prestazioni di Girmay possono influire anche in termini di punteggi nel ranking e permettere la partecipazione di una rosa più allargata rispetto a quella delle ultime stagioni. Ecco quindi che anche per ragazzi come Zerai il riuscire a guadagnarsi la convocazione per il mondiale potrebbe essere un ulteriore stimolo.

Comunque oggi facevo notare la discreta prestazione di Yemane al Tour d'Alsace. Lui mi pare che si sia un po' appiattito nelle prestazioni, nel senso che offre magari prestazioni anche non disprezzabili su salite di una certa difficoltà ma senza andare oltre per raggiungere livelli non dico di eccellenza ma che gli permetterebbero di fare un definitivo salto di qualità. Va pure detto che lui ha 26 anni e quindi a questo punto non so quanti margini abbia ancora, anche perché le sue esperienze in corse europee mi sembra che siano state sempre un po' altalenanti (intendendo il fatto che non abbia mai corso con una certa costanza a queste latitudini).
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: venerdì 26 luglio 2024, 17:54 Finalmente si è visto un buon Tesfatsion. Al giro di Vallonia porta a casa un ottavo posto nella generale, ma soprattutto lo si è sempre visto nel vivo della corsa. Anche oggi, con una rampa in pavè poco lontano dall'arrivo che pensavo lo mettesse fuori gioco, è riuscito a portare a casa un quarto posto.
Certo, quel suo modo un po' bizzarro di correre non aiuta a conseguire risultati, ma la gamba c'è.
Io ni auguro che la lidl trek gli faccia fare la vuelta perchè di tappe adatte alle sue caratteristiche da passista scalatore adatte alle sue caratteristiche c'è ne sono.
Abruzzese ha scritto: venerdì 26 luglio 2024, 19:23
peek ha scritto: venerdì 26 luglio 2024, 17:50
Abruzzese ha scritto: giovedì 25 luglio 2024, 18:02
Comunque oggi facevo notare la discreta prestazione di Yemane al Tour d'Alsace. Lui mi pare che si sia un po' appiattito nelle prestazioni, nel senso che offre magari prestazioni anche non disprezzabili su salite di una certa difficoltà ma senza andare oltre per raggiungere livelli non dico di eccellenza ma che gli permetterebbero di fare un definitivo salto di qualità. Va pure detto che lui ha 26 anni e quindi a questo punto non so quanti margini abbia ancora, anche perché le sue esperienze in corse europee mi sembra che siano state sempre un po' altalenanti (intendendo il fatto che non abbia mai corso con una certa costanza a queste latitudini).
A Yemane concordo sul fatto che manchi di una certa costanza nel correre in europa sarebbe interessante vederlo correre in europa per tutta la stagione senza la necessità di inizare la stagione in africa e/o in asia. Nella tappa odierna del tour d'alsace è stato l'unico, a lungo, a pochi metri di distanza da nordaghen subito dopo l'attacco del norvegese per poi calare nel finale. Secondo me ha ancora qualche margine di miglioramento e da quello che sò ,ma non so quanto sia affidabile questa fonte, pare che yemane non abbia un preparatore atletico quindi si gestisce gli allenamenti da solo che in un periodo caratterizzato da iperspecializzazione negli allenamenti / training camp avrebbe dell'incredibile.
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Re: Ciclismo africano

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[[/quote] A Yemane concordo sul fatto che manchi di una certa costanza nel correre in europa sarebbe interessante vederlo correre in europa per tutta la stagione senza la necessità di inizare la stagione in africa e/o in asia. Nella tappa odierna del tour d'alsace è stato l'unico, a lungo, a pochi metri di distanza da nordaghen subito dopo l'attacco del norvegese per poi calare nel finale. Secondo me ha ancora qualche margine di miglioramento e da quello che sò ,ma non so quanto sia affidabile questa fonte, pare che yemane non abbia un preparatore atletico quindi si gestisce gli allenamenti da solo che in un periodo caratterizzato da iperspecializzazione negli allenamenti / training camp avrebbe dell'incredibile.
[/quote]

E' vero che è stato l'unico a resistere per un po' a Nordhagen, però poi è arrivato quindicesimo. E le fa spesso queste cose. Anche su questo dei margini di miglioramento credo ci siano. Se avesse mollato prima probabilmente sarebbe arrivato nei dieci.

Quanto a Tesfatsion vedo che la Trek ha già 5 preselezionati per la vuelta, ci sono anche Skielmose e Cicco. Credo che ci sarà bisogno di un po' di gregariato, uno col suo spunto veloce potrebbe forse fare il calendario alternativo della Trek, dove ci sono giro di Germania, Bretagna, classiche canadesi, semiclassiche italiane di fine stagione. Forse sarebbero corse nelle quali può esprimersi meglio.
Ad ogni modo anche per lui i margini di miglioramento ci sarebbero. Nei finali non è mai capace di trovare il tempo giusto, o parte troppo presto o troppo tardi, negli arrivi tortuosi perde 3 posizioni ad ogni curva. E poi sembra sempre un po' per aria, come se fosse nel suo mondo. Anche ieri: è salito davvero bene nel finale, prende davanti lo sprint per il secondo posto, Strong, che in questi giorni ha una gamba spaziale, lo passa con sicurezza e questo ci sta, ma poi perde anche il terzo posto perché a dieci metri dalla riga del traguardo si rialza e Kielich lo passa.
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Re: Ciclismo africano

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Oggi Zerai ha fatto terzo alla Bassano-Monte Grappa, a proposito di risultati altalenanti. Ha vinto il suo compagno di squadra Martinez che al val d'Aosta era sembrato molto in forma.
Winter
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Re: Ciclismo africano

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Un africano torna su un podio olimpico nel ciclismo dopo 68 anni (Helsinki 1956)
Anche allora era stato un sudafricano
Bravo hatherly
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Re: Ciclismo africano

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Winter ha scritto: lunedì 29 luglio 2024, 18:54 Un africano torna su un podio olimpico nel ciclismo dopo 68 anni (Helsinki 1956)
Anche allora era stato un sudafricano
Bravo hatherly
Chissà, forse prima di lui ci sarebbe riuscito Burry Stander (che a Londra, nel 2012, fu quinto). Purtroppo finì tragicamente i suoi giorni pochi mesi dopo quelle Olimpiadi.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Winter
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Re: Ciclismo africano

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Me lo ricordo
Fare bronzo , con davanti due federazione come quella britannica e francese
È tanta roba
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Re: Ciclismo africano

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Al tour de l'Avenir, la squadra dell'Uci schiera sei africani:

il ruandese Vaincaire Masengesho (2002), abbastanza anonimo, quest'anno ha fatto qualche piazzamento al giro di Algeria;
l'algerino Ayoub Ferkous (2003), quest'anno ha vinto una tappa al giro di Algeria;
l'eritreo Naomi Zerai (2002), scalatore un po' indecifrabile, con qualche buon risultato subito smentito da cocenti delusioni, qualche settimana fa è arrivato terzo alla Bassano - Monte Grappa;
l'eritreo Awet Aman (2003), il ragazzo gode di una certa fama perché l'anno scorso ha vinto il campionato eritreo in linea regolando un gruppetto nel quale c'era anche Mulubhran; da allora non è che abbia fatto molto, ha vinto la maglia di miglior scalatore al giro d'Algeria di quest'anno, da qualche settimana corre delle gare dilettantistiche francesi;
l'eritreo Aklilu Arefayne (2004), ragazzo interessante che corre per la continental dell'Intermarché; quest'anno in realtà non ha combinato molto, ma sembra un passista di buone potenzialità che dovrà puntare tutto sulla seconda e terza tappa;
l'eritreo Yafiet Mulugeta (2005), tutto da scoprire, non ha esperienza internazionale, né risultati particolarmente significativi in Africa.

In sostanza, tranne liete sorprese, i due che potrebbero stare insieme ai migliori sono Arefayne, nella seconda e terza tappa, e Zerai, in quelle successive. Quest'ultimo sarà meglio che combini qualcosa di significativo perché la Q36.5 nelle prossime settimane dovrà decidere se dargli una chance come prof o rispedirlo in Eritrea.

Mi sembra comunque improbabile che possano migliorare la prestazione del leggendario Teklehaimanot che nel 2009 arrivò sesto nella generale.
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Re: Ciclismo africano

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Alla fine, i partenti per la squadra del WCC al tour de l'Avenir erano i 4 eritrei e un mauriziano. Quest'ultimo, alla prima tappa di montagna è andato fuori tempo massimo.

I 4 eritrei hanno fatto una prestazione sufficiente, non la definirei buona.
Mulugeta è venuto in Europa qualche settimana fa per la prima volta, da lui ci si poteva aspettare come obiettivo che arrivasse fino alla fine della corsa e ci è riuscito. Di lui capiremo nei prossimi anni.
Awet Aman. Da lui ci si poteva aspettare qualcosa in più. Ha corso l'Avenir anche nel 2023, senza terminarlo, quest'anno lo ha terminato, ma in modo del tutto anonimo. Su di lui c'è qualche aspettativa perché l'anno scorso vinse i campionati nazionali eritrei, ma dopo quell'acuto non si è visto più nulla perciò nutro forti dubbi.
Arefayne male, mi aspettavo che nelle prime tappe potesse almeno stare davanti e invece non ci è mai riuscito. Certo, non sono queste le corse per valutarlo, dato che non è uno scalatore. Ma si può comunque dire che questo suo secondo anno in Europa è stato in generale più anonimo del primo.
Infine, Zerai. Quando la strada ha iniziato a salire, si è mostrato abbastanza regolare, mai sul livello dei migliori, ma un livello accettabile. La migliore prestazione oggi che è arrivato decimo sul col delle Finestre. Alla fine porta a casa un undicesimo posto nella generale con una tattica di corsa alla Meintjes. Non è sul livello dei migliori della sua generazione, ma una chance in una professional come la Q36.5 direi che se la merita. Poi, dopo due anni, si vedrà cosa avrà combinato.
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Re: Ciclismo africano

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Berhane ha vinto una corsetta 1.2 che si è svolta in Turchia, il Grand Prix Soğanlı. Vittoria che potrebbe garantirgli il rinnovo del contratto qualora intendesse continuare a correre.
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Spartacus
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: sabato 24 agosto 2024, 18:06 Berhane ha vinto una corsetta 1.2 che si è svolta in Turchia, il Grand Prix Soğanlı. Vittoria che potrebbe garantirgli il rinnovo del contratto qualora intendesse continuare a correre.
Non so quanto sia attendibile, ma pcs lo dà già sotto contratto per il 2025
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Re: Ciclismo africano

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Direi che a questo punto è sicuro che Tesfatsion non verrà rinnovato alla Lidl-Trek. Tra l'altro non sta neanche più correndo. O ha qualche problema fisico oppure l'esperienza sta finendo male.
CI sono per caso rumors sulla sua destinazione? Non è facile che trovi collocazione nel WT perché è un po' sprecato come gregario, ma al contempo non è in grado di vincere corse di primo livello. L'ideale per lui sarebbe una professional affidabile con la quale fare un discreto calendario europeo e vincere delle corse fuori dall'Europa. Forse potrebbe finire alla Q36.5?
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: lunedì 2 settembre 2024, 12:43 Direi che a questo punto è sicuro che Tesfatsion non verrà rinnovato alla Lidl-Trek. Tra l'altro non sta neanche più correndo. O ha qualche problema fisico oppure l'esperienza sta finendo male.
CI sono per caso rumors sulla sua destinazione? Non è facile che trovi collocazione nel WT perché è un po' sprecato come gregario, ma al contempo non è in grado di vincere corse di primo livello. L'ideale per lui sarebbe una professional affidabile con la quale fare un discreto calendario europeo e vincere delle corse fuori dall'Europa. Forse potrebbe finire alla Q36.5?
ma non va alla movistar?
2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiBartali,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japan Cup
2023 :FrecciaV.,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
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Re: Ciclismo africano

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Luca90 ha scritto: lunedì 2 settembre 2024, 20:19
peek ha scritto: lunedì 2 settembre 2024, 12:43 Direi che a questo punto è sicuro che Tesfatsion non verrà rinnovato alla Lidl-Trek. Tra l'altro non sta neanche più correndo. O ha qualche problema fisico oppure l'esperienza sta finendo male.
CI sono per caso rumors sulla sua destinazione? Non è facile che trovi collocazione nel WT perché è un po' sprecato come gregario, ma al contempo non è in grado di vincere corse di primo livello. L'ideale per lui sarebbe una professional affidabile con la quale fare un discreto calendario europeo e vincere delle corse fuori dall'Europa. Forse potrebbe finire alla Q36.5?
ma non va alla movistar?
Eh, non lo so Luca. Chiedevo per quello. Movistar comunque mi sembra ottima per uno come Tesfatsion. Una squadra un po' inconcludente, certo, ma nella quale non c'è troppa pressione.
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Re: Ciclismo africano

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Adesso che mi hai dato una traccia, ho controllato e sembra che effettivamente ci sia questo orientamento. Benissimo così.
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: martedì 3 settembre 2024, 11:08
Luca90 ha scritto: lunedì 2 settembre 2024, 20:19
peek ha scritto: lunedì 2 settembre 2024, 12:43 Direi che a questo punto è sicuro che Tesfatsion non verrà rinnovato alla Lidl-Trek. Tra l'altro non sta neanche più correndo. O ha qualche problema fisico oppure l'esperienza sta finendo male.
CI sono per caso rumors sulla sua destinazione? Non è facile che trovi collocazione nel WT perché è un po' sprecato come gregario, ma al contempo non è in grado di vincere corse di primo livello. L'ideale per lui sarebbe una professional affidabile con la quale fare un discreto calendario europeo e vincere delle corse fuori dall'Europa. Forse potrebbe finire alla Q36.5?
ma non va alla movistar?
Eh, non lo so Luca. Chiedevo per quello. Movistar comunque mi sembra ottima per uno come Tesfatsion. Una squadra un po' inconcludente, certo, ma nella quale non c'è troppa pressione.
il calendario spagnolo poi non mi sembra male per lui
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2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiBartali,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japan Cup
2023 :FrecciaV.,Giro t20,Vuelta(top5)
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Re: Ciclismo africano

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Kudus torna tra i professionisti: per lui biennale alla Burgos.
Può essere una buona soluzione visto il calendario che disputano solitamente
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Re: Ciclismo africano

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simociclo ha scritto: mercoledì 18 settembre 2024, 16:28 Kudus torna tra i professionisti: per lui biennale alla Burgos.
Può essere una buona soluzione visto il calendario che disputano solitamente
E direi che se lo merita pure. Negli ultimi anni non aveva convinto per nulla, quest'anno ha preso il downgrading da WT a continental con grande serietà professionale. Ha vinto, fatto podi in una serie di corse asiatiche facendosi trovare sempre in condizione nei momenti più importanti. Il secondo posto al giro di Turchia direi che è il risultato maggiore. Tornare con una prof. modesta che combina calendario iberico, asiatico e qualche corsa in Francia mi sembra un'ottima soluzione.
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Re: Ciclismo africano

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Nei giorni scorsi due eritrei sono andati a segno:
Yemane ha vinto l'ultima tappa, con arrivo in salita, al giro di Poyang Lake in Cina;
Zeray ha vinto la Piccola Sanremo arrivando da solo (del resto credo sia l'unico modo in cui può vincere perchè in volata sarebbe sempre battuto). E' la sua prima vittoria in Europa. Ho l'impressione che sia un ragazzo che fa più fatica di altri eritrei, ma che ha un buon potenziale. Speriamo arrivi il passaggio ai prof. dopo questa prestazione convincente.
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Re: Ciclismo africano

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Re: Ciclismo africano

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simociclo ha scritto: venerdì 11 ottobre 2024, 8:54 https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... tal-chiude
E' un articolo molto condivisibile che mette in giusta prospettiva critica tanta retorica sul ciclismo africano che sento anche sulle reti televisive negli ultimi tempi. Non so dove vivano certi commentatori, che si dicono sicuri che tra qualche anno ci sarà una grande crescita della presenza africana nel professionismo. Di sicuro hanno una scarsissima cognizione delle opportunità di un giovane africano che voglia fare ciclismo. In realtà, come si dice nell'articolo, il ciclismo africano è in regresso. Era cresciuto grazie allo sforzo di alcune persone, sforzo che nasceva tuttavia dalla loro passione, non da un business del ciclismo africano. Perché una squadra professionistica europea dovrebbe impelagarsi con un ciclista africano, con tutte le complicazioni che questo comporta, quando può trovarne uno uguale in Europa? Mica sono tutti Girmay i ciclisti africani.

La continental della Q36.5 aveva già fortemente ridimensionato l'impegno sull'Africa, ora scompare e si chiude anche quella piccola porta di accesso. La Bike Aid ha sempre fatto uno sforzo, ma più di uno o due africani non può tenere. L'Uci ha fortemente ridimensionato il suo impegno, i ragazzi stanno solo per qualche mese in Europa, in vista del tour de l'Avenir.

Qualcosa, è vero, si muove sul mercato asiatico, la Terenganu quest'anno ha fatto la maggior parte dei punti con due ciclisti eritrei. Ma quella asiatica è una via per un basso professionismo per qualche africano che si è già affermato, ma non è riuscito a fare il salto in Europa, non può essere la strada per fare maturare e crescere giovani corridori africani dalle buone potenzialità, ma dalla scarsa esperienza.

Non scomparirà il ciclismo africano, figure come quelle di Girmay hanno ingolosito anche qualche squadra di alto rango (la devo della Intermarché ha due eritrei), ma ovviamente saranno attenti alla ricerca del potenziale fuoriclasse non alla crescita del movimento. E del resto è quel che fanno anche in Europa.

Se non arriva qualcosa di nuovo, e non saprei cosa, la situazione potrebbe rimanere così molto a lungo; il che non significa che ogni tanto non ci sarà qualche eritreo che arriva al professionismo. Di sicuro la baracconata dell'anno prossimo in Ruanda non avrà alcuna influenza su tutto ciò.
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Re: Ciclismo africano

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Non un momento facile per il ciclismo in generale
Purtroppo
Perdere una development.. rende estremamente difficile il passaggio al professionismo per i corridori africani
Sarebbe interessante vedere la percentuale dei neoprofessionisti in generale che provengono dalle devo e gli altri..
Bello il termine che hai usato sul mondiale 2025 che , al movimento, non lascerà nulla
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Re: Ciclismo africano

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Mulubhran ha vinto il campionato africano in linea per la terza volta consecutiva. Termina un'annata nella quale ha fatto vari piazzamenti in gare asiatiche, ma non è mai apparso competitivo in quelle europee. Il prossimo anno credo che in Astana si attendano qualche miglioramento.
Secondo è arrivato un giovane sudafricano, Emil Van Niekerk, speriamo sia un buon augurio per un movimento ciclistico che ha tradizione, ma sta attraversando una profonda crisi.
Terzo l'ugandese Kagimu che qualche giorno fa si è imposto, per la seconda volta consecutiva, nella prova a cronometro. Peccato non ci sia una continental che lo faccia correre durante l'anno. E' vero che ha già 26 anni perciò grandi miglioramenti non sono da attendersi, ma è un buon passista che sarebbe sicuramente all'altezza del circuito asiatico.

Sono sempre occasioni nelle quali mi auguro che si veda qualcuno nelle prime posizioni che non sia già noto o non venga dai soliti paesi. Anche quest'anno speranze andate deluse. Tra i primi dieci ci sono professionisti come Abreha o il ben noto angolano Dario Antonio. Gli unici giovani non conosciuti sono, al solito, due eritrei.
Gli algerini erano assenti, i marocchini sotto tono non hanno piazzato nessuno nei dieci.

Il titolo U23 si assegna sulla classifica della corsa élite perciò è vinto dal sudafricano Van Niekerk, seguito dall'eritreo Maekele e dal ruandese Muhoza. Anche lui meriterebbe una continental.

L'altro giorno, la corsa juniores ha visto il podio occupato da 3 eritrei. Il quarto, un angolano (peraltro seguito da un altro eritreo) è arrivato a 3 minuti. Il vincitore, tale Keven Teklemariam, ha vinto anche la prova a crono.

Il ciclismo eritreo si mostra perciò assai vitale anche nelle categorie giovanili. Il problema è che fino a che non si aggiungeranno altri paesi, gli eritrei da soli piazzeranno qualche professionista ogni tanto, ma non produrranno una rivoluzione nel ciclismo. Si tratta di un paese poverissimo che ha suppergiù gli abitanti della provincia di Milano.

Purtroppo in paesi dal potenziale enorme, come la Nigeria, il ciclismo sembra essere del tutto assente (la poca attenzione che riceve è riservata alla pista); così come un potenziale enorme avrebbe l'Etiopia, dove però il ciclismo è limitato alla martoriata regione di Tigré.

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Re: Ciclismo africano

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Re: Ciclismo africano

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È stato presentata la rosa del red bull junior team (la squadra dove correva finn quest anno)
C è un italiano , il piemontese Roberto Capello
Ma anche un Africano
Il sudafricano , pluricampione nazionale in tutte le discipline, classe 2008 , josh johnson
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Re: Ciclismo africano

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Sì è chiuso il Tour du Faso, originariamente corsa 2.2 del calendario africano, ma poi declassata a corsa nazionale a causa dell'invito a una squadra russa.
Situazione credo inedita (il declassamento è avvenuto dopo l'inizio della corsa), ma inevitabile date le attuali regole uci. Si trattava della squadra dell'esercito russo, da quanto ho capito, cosa che non stupisce più di tanto, data la crescente presenza militare russa in Africa occidentale.

Come ci si poteva immaginare, dominio marocchino. Era infatti l'unica nazionale con corridori di livello discreto. Si è imposto Mohcine El Kouraji, solido corridore del circuito africano, ha al suo attivo un giro del Camerun e un giro della Costa d'Avorio. Secondo il connazionale Driss El Alouani, terzo un altro marocchino: Adil El Arbaoui.
Cinque le vittorie africane nelle dieci tappe: due le ha vinte El Kouraji, una il burkinabé Wahabou Bouda, una il marocchino Driss El Alouani, una il maliano Tiemoko Diamouténé. Quest'ultimo è un diciannovenne interessante, quest'anno aveva già vinto una tappa al giro della Costa d'Avorio e ha anche disputato qualche corsa dilettantica in Francia questa estate.
Winter
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Re: Ciclismo africano

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https://www.pianetamountainbike.it/team ... ayco-alula

Per ora i sudafricani pro son 3
Il quarto potrebbe essere de bod , ancora in stand by
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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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Volpi in un intervista ha dichiarato che nel roster del 2025 farà parte anche un eritreo.
Mi auguro sia un giovane; quel team è ottimo per fare un buon calendario, esperienza e allo stesso tempo mettersi in luce per i piani più alti
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peek
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Winter ha scritto: giovedì 7 novembre 2024, 20:16 https://www.pianetamountainbike.it/team ... ayco-alula

Per ora i sudafricani pro son 3
Il quarto potrebbe essere de bod , ancora in stand by
E' molto probabile. A meno che non vogliano dare una chance a Travis Stedman che qualcosa di buono lo ha fatto vedere. Un contratto di un paio di anni con il quale capire dove può arrivare se li meriterebbe.
A dire il vero, io speravo che la Q36.5 i due africani della continental li facessero passare. Ma sono già a quota 21, non c'è stata nessuna dichiarazione se non che il roster sarà meno numeroso dell'anno scorso perciò grandi speranze non le nutro.
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Re: Ciclismo africano

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simociclo ha scritto: venerdì 8 novembre 2024, 19:27 Volpi in un intervista ha dichiarato che nel roster del 2025 farà parte anche un eritreo.
Mi auguro sia un giovane; quel team è ottimo per fare un buon calendario, esperienza e allo stesso tempo mettersi in luce per i piani più alti
Mi chiedo se non sia Zerai. Io mi aspettavo che la Q36.5 lo facesse passare nella professional, ma non c'è da fidarsi molto.
Eritrei già formati in giro non ce ne sono. Ci sono alcuni giovanissimi che pare abbiano buone potenzialità, ma non credo che Volpi si prenda un ragazzo eritreo di 19 anni che non ha mai corso fuori dall'Africa. Di questi dovrebbe interessarsi qualche devo. Ci sono i due eritrei della Intermarché devo che al momento non risultano nel roster del 2025. Ma uno è il fratello di Girmay (e pare che avere il fratello in Europa abbia giovato allo stesso Girmay sr. quest'anno) e l'altro è Arefayne che non ha fatto una grande annata, ma ha comunque mostrato delle potenzialità. Sarebbe strano lo lasciassero a piedi a 20 anni. Poi ci sono i due della Bike Aid, ma immagino continuino a correre lì.
Non mi risulta ce ne siano altri in giro. Ogni tanto salta fuori qualche eritreo improbabile (ne aveva preso uno anche una professional italiana qualche anno fa), ma non mi sembra che Volpi sia uno sprovveduto. Zerai invece è uno che in Asia può essere competitivo.
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: sabato 9 novembre 2024, 17:31
simociclo ha scritto: venerdì 8 novembre 2024, 19:27 Volpi in un intervista ha dichiarato che nel roster del 2025 farà parte anche un eritreo.
Mi auguro sia un giovane; quel team è ottimo per fare un buon calendario, esperienza e allo stesso tempo mettersi in luce per i piani più alti
Mi chiedo se non sia Zerai. Io mi aspettavo che la Q36.5 lo facesse passare nella professional, ma non c'è da fidarsi molto.
Eritrei già formati in giro non ce ne sono. Ci sono alcuni giovanissimi che pare abbiano buone potenzialità, ma non credo che Volpi si prenda un ragazzo eritreo di 19 anni che non ha mai corso fuori dall'Africa. Di questi dovrebbe interessarsi qualche devo. Ci sono i due eritrei della Intermarché devo che al momento non risultano nel roster del 2025. Ma uno è il fratello di Girmay (e pare che avere il fratello in Europa abbia giovato allo stesso Girmay sr. quest'anno) e l'altro è Arefayne che non ha fatto una grande annata, ma ha comunque mostrato delle potenzialità. Sarebbe strano lo lasciassero a piedi a 20 anni. Poi ci sono i due della Bike Aid, ma immagino continuino a correre lì.
Non mi risulta ce ne siano altri in giro. Ogni tanto salta fuori qualche eritreo improbabile (ne aveva preso uno anche una professional italiana qualche anno fa), ma non mi sembra che Volpi sia uno sprovveduto. Zerai invece è uno che in Asia può essere competitivo.
Anche henny nel thread del ciclomercato suppone che sia Zerai e in effetti non vedo molte altre alternative in giro.
Diciamo che mi pare una buona soluzione sia per lui che per Volpi, speriamo il ragazzo sfrutti l'occasione per guadagnarsi poi la salita al piano superiore (che secondo meritava già nel 2025)
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simociclo ha scritto: martedì 15 ottobre 2024, 12:26 Abreha rischia di restare a spasso :(



https://cyclingpro.net/spaziociclismo/c ... contratto/
Non credo francamente che abbia molte possibilità di trovare un contratto tra i professionisti. Già il passaggio due anni fa fu piuttosto fortunoso, probabilmente scommettevano su una crescita che in effetti non c'è stata.
C'è da capire se aumenteranno le squadre asiatiche interessate ai corridori africani, in quel caso un posto in una continental ci potrebbe essere anche per lui. Nella classifica a squadre dell'Uci, la Terengganu è la prima continental al mondo. Quasi la metà dei punti della squadra malese li hanno fatti due eritrei.
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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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Anche Mulu Hailemichael è senza contratto, non è stato infatti confermato dalla Caja Rural

L'unico etiope tra i professionisti rischia di essere Berhe a sto punto, e in generale ci potrebbe essere un calo dei ciclisti africani a livelli WT e Professional; al momento in entrata ci dovrebbe essere solo il ritorno di Kudus che andrà alla Burgos.
In uscita temo i due etiopi, tranne sorprese, e anche De Bond non mi risulta ancora confermato dalla Ef
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L'etiope Rogora, dopo un'anonima annata con la Maltinti, avrà l'opportunità di correre nel 2025 con la continental canadese XSpeed United, una squadra che fa un po' di corse anche in Europa.
E' un ragazzo che sembrava promettere qualcosa di buono un paio di anni fa, ma poi non ha mai dato grandi segni di miglioramento. Vedremo se nel nuovo contesto riuscirà a fare un po' un salto di qualità.
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Re: Ciclismo africano

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Tramite un reel su Instagram Keagan Girdlestone annuncia il suo ritorno alle corse :cuore:
Naturalizzatosi neozelandese, riprenderà coi campionati nazionali a febbraio
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Re: Ciclismo africano

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Ci sarà una nuova continental kenyana, il team Amani che nel 2024 era dilettantistico. E' un gruppo che corre soprattutto gravel, ma ora potrebbe fare qualche gara Uci su strada in Africa, sono stati invitati al giro del Ruanda. Al momento sono segnalati solo cinque corridori: gli ugandesi Kagimu, Lomuria e Lorot; i ruandesi Muhoza e Niyonkuru.
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Re: Ciclismo africano

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Sembra che Arefayne non sia stato confermato dalla Wanty e che il suo futuro sia in Italia, alla General Store.
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Re: Ciclismo africano

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andriusskerla ha scritto: venerdì 3 gennaio 2025, 14:33 Sembra che Arefayne non sia stato confermato dalla Wanty e che il suo futuro sia in Italia, alla General Store.
Avevo visto che nessuno dei due eritrei della devo Intermarché era stato confermato per il 2025. Pensavo si trattasse di un ritardo nell'aggiornamento del roster dato che uno dei due è fratello di Bini Girmay. Sono contento che Arefayne abbia trovato collocazione, è un ragazzo che ha le qualità per diventare professionista. La General Store mi sembra una squadra che fa un discreto calendario, no?
Curioso di vedere che fine farà Mewael Girmay. Certo, se venisse lasciato a spasso dalla Wanty sarebbe davvero grossa ...
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Re: Ciclismo africano

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Vedo che Mewael Girmay è stato confermato dalla Wanty anche per il 2025.
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Re: Ciclismo africano

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Even Yemane, giovane eritreo che l'anno scorso aveva trovato un contratto con una formazione filippina, è passato alla Istanbul Büyükșehir, squadra turca nella quale corrono già i suoi connazionali Berhane e Mengs.
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: lunedì 6 gennaio 2025, 18:57 Vedo che Mewael Girmay è stato confermato dalla Wanty anche per il 2025.
bhe, Silurare il fratello del corridore più forte della squadra wt non sarebbe stata una grande idea per l'intermarchè :D . la scorsa stagione a mostrato poco o nulla a parte il piazzamento ai campionati nazionali; c'è anche da dire che tra fine marzo/ inizio aprile scorso si è fratturato la clavicola, non toccando bici per due/tre settimane. L'auspicio è quello di vedere una progressione in termini di prestazioni. Comunque nel caso in cui avesse difficoltà, credo che l'intermarchè continuerà a dargli un'opportunità almeno fino al suo ultimo anno da U23.

Intanto sempre sul fronte ciclomercato africano, La madar pro cycling team per la prima volta ingaggia due corridori al di fuori dei confini algerini. Infatti faranno parte della squadra algerina, il campione africano U23 Emile Van Nierkerk e l'esperto eritreo Meron Teshome. L'anno scorso, la madar aveva fatto anche un calendario a livello europeo (tra belgio e francia) non sfigurando anzi con Yacine Hamza (anche lui confermato) era arrivato secondo in una corsa 1.2 francese . curioso di vederli cosa faranno in questa stagione, dato che sono l'unica squadra africana con budget importante da fare attività europea con continuità e sembrano fare sul serio.

Si hanno notizie su Abreha e Mulu hailemichael? Mi dispiacerebbe un bel po' se non riuscissero a trovare squadra, quantomeno continental, soprattutto per Mulu.
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Re: Ciclismo africano

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henny5 ha scritto: martedì 7 gennaio 2025, 20:45 Si hanno notizie su Abreha e Mulu hailemichael? Mi dispiacerebbe un bel po' se non riuscissero a trovare squadra, quantomeno continental, soprattutto per Mulu.
Non mi risulta niente. Concordo con te sul fatto che Mulu potrebbe essere molto utile per una continental asiatica. Evidentemente soffre il ritmo delle corse europee di alto livello, ma con ritmi più blandi è sicuramente competitivo nelle salite lunghe. Vedo che la Terengganu non ha ancora ufficializzato il roster completo, quello è un contesto nel quale potrebbe far bene.
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Re: Ciclismo africano

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La prima tranche di Continental pubblicate sul sito UCI svela il futuro di Negasi Abreha: correrà in Italia con la Sam-Vitalcare-Dynatek, che dovrebbe essere il nuovo nome della Work Service.
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Re: Ciclismo africano

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De bod firma con il team asiatico terenganu
Mi sembrava scontato un posto nel wt o professional. Invece no
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Re: Ciclismo africano

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Con il ciclomercato ormai chiuso si può tracciare un bilancio dei progressi, anzi regressi, del ciclismo africano nel 2025. Forse l'etiope Mulu potrebbe trovare ancora una collocazione, ma al massimo in una continental.

Eritrea. L'anno scorso erano in 4 nel WT (Gebreigzabhier, Girmay, Mulubhran e Tesfatsion) e tali rimangono; rientra Kudus nel professionismo in una professional;
Sud Africa l'anno scorso erano in 3 WT (De Bod, Meintjes e Gibbons); De Bod finisce in una continental, Hatherly entra nel WT perciò il totale non cambia.
Etiopia. L'anno scorso c'era Behre nel WT e due in professional (Mulu e Abreha) che sono usciti dal professionismo.


Insomma da 14 (9WT + 5 professional) nel 2023, siamo passati a 10 (8WT e 2 Professional) nel 2024, a 9 (8WT e 1 professional) nel 2025. La linea di tendenza, al di là di tutte le chiacchiere, è negativa.
Qualcosa in più si è mosso a livello continental, ma è una realtà molto variegata e instabile perciò è difficile capire se possa essere punto di partenza per qualche ascesa nel professionismo nei prossimi anni.
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Re: Ciclismo africano

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Buona prestazione di Mulubhran alla classica di Muscat, arriva sul podio al terzo posto davanti al suo compagno Ulissi.
L'eritreo che mi ha impressionato di più però è Zerai, quattordicesimo al traguardo, ma che ha fatto un paio di progressioni in salita davvero notevoli. Curioso di vederlo all'opera nel giro dell'Oman che inizia domani e dove il terreno per mettersi in evidenza non manca. Certo, in passato ha mostrato una grande discontinuità nelle prestazioni, quest'anno si vedrà se è maturato.
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Re: Ciclismo africano

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Sì è aperta la stagione delle corse algerine con il Grand Prix Sakiat Sidi Youcef, da domani inizia il giro di Algeria.
Subito a segno il giovane eritreo Milkias Maekele, davanti agli algerini Hamza e Assal.
Maekele ha 19 anni ed è il più promettente tra i giovani eritrei, il problema è che non ha mai disputato una gara fuori dall'Africa, neanche nelle categorie giovanili. Aveva vinto un paio di corse in Algeria già l'anno scorso.

Speriamo che in corso d'anno qualche continental europea o asiatica si accorga di lui perché non credo che vincere correndo solamente in Africa lo faccia progredire molto.
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