UribeZubia ha scritto: ↑venerdì 4 marzo 2022, 20:35
Brancolo nel buio più assoluto...però mi sembra di aver riconosciuto John Bonham "bonzo" nella foto del batterista. Forse questo potrebbe servire ad aiutare qualcuno più abile di me...
UribeZubia ha scritto: ↑venerdì 4 marzo 2022, 20:35
Brancolo nel buio più assoluto...però mi sembra di aver riconosciuto John Bonham "bonzo" nella foto del batterista. Forse questo potrebbe servire ad aiutare qualcuno più abile di me...
Chiamamolo Ismaele
ma il pollo?
Scrisse un racconto intitolato Chicchirichi'. Mi sto autofustigando. Avevo scambiato il miglior batterista del mondo con Zucchero! Dietro la lavagna in ginocchio sui ceci.
UribeZubia ha scritto: ↑venerdì 4 marzo 2022, 20:35
Brancolo nel buio più assoluto...però mi sembra di aver riconosciuto John Bonham "bonzo" nella foto del batterista. Forse questo potrebbe servire ad aiutare qualcuno più abile di me...
Chiamamolo Ismaele
ma il pollo?
Come ha scritto Gimba, c'è un racconto " Il chicchirichì del nobile gallo Beneventano ", il gallo postato è un fulvo del Sannio e Benevento è nel Sannio.
Anche se nel racconto il nome viene da un cantante lirico fittizio.
Cthulhu ha scritto: ↑domenica 6 marzo 2022, 2:21
Però il più grande batterista di tutti i tempi è questo, e il povero Bonham sarebbe stato d'accordo
Avrei dovuto specificare rock! In effetti Bonham aveva studiato molto di Rich. Ho avuto la fortuna di aver potuto vedere dal vivo la maggior parte dei grandi rock drummer: gente come John Hiseman Ginger Becker, Neil Peart e tanti altri. Bonham era di una potenza devastante. Rich purtroppo non l' ho mai visto, ma della sua categoria mi capitò a Roma Max Roach un altro fenomeno. Ma il ricordo più spettacolare ad un festival jazz in una location particolarissima, l' ex mattatoio di Testaccio. Un concerto del fenomenale Elvin Jones. Dopo una serie di pezzi impressionanti chiuse con un bis tribale che ci aspettavamo da un momento all' altro di veder spuntare dietro i recinti qualche belva della savana!
Gimbatbu ha scritto: ↑domenica 6 marzo 2022, 14:06
Cthulhu ha scritto: ↑domenica 6 marzo 2022, 2:21
Però il più grande batterista di tutti i tempi è questo, e il povero Bonham sarebbe stato d'accordo
Avrei dovuto specificare rock! In effetti Bonham aveva studiato molto di Rich. Ho avuto la fortuna di aver potuto vedere dal vivo la maggior parte dei grandi rock drummer: gente come John Hiseman Ginger Becker, Neil Peart e tanti altri. Bonham era di una potenza devastante. Rich purtroppo non l' ho mai visto, ma della sua categoria mi capitò a Roma Max Roach un altro fenomeno. Ma il ricordo più spettacolare ad un festival jazz in una location particolarissima, l' ex mattatoio di Testaccio. Un concerto del fenomenale Elvin Jones. Dopo una serie di pezzi impressionanti chiuse con un bis tribale che ci aspettavamo da un momento all' altro di veder spuntare dietro i recinti qualche belva della savana!
Roach l'ho sentito anch'io.
Vecchio ma sempre un grande.
Roach e Jones erano musicisti migliori di Rich come ritmica e contributo alla composizione . Loro hanno partecipato a gruppi e registrazioni immortali
Rich no ma era una bestia assurda negli assoli.
Gimbatbu ha scritto: ↑domenica 6 marzo 2022, 14:06
Cthulhu ha scritto: ↑domenica 6 marzo 2022, 2:21
Però il più grande batterista di tutti i tempi è questo, e il povero Bonham sarebbe stato d'accordo
Avrei dovuto specificare rock! In effetti Bonham aveva studiato molto di Rich. Ho avuto la fortuna di aver potuto vedere dal vivo la maggior parte dei grandi rock drummer: gente come John Hiseman Ginger Becker, Neil Peart e tanti altri. Bonham era di una potenza devastante. Rich purtroppo non l' ho mai visto, ma della sua categoria mi capitò a Roma Max Roach un altro fenomeno. Ma il ricordo più spettacolare ad un festival jazz in una location particolarissima, l' ex mattatoio di Testaccio. Un concerto del fenomenale Elvin Jones. Dopo una serie di pezzi impressionanti chiuse con un bis tribale che ci aspettavamo da un momento all' altro di veder spuntare dietro i recinti qualche belva della savana!
Roach l'ho sentito anch'io.
Vecchio ma sempre un grande.
Roach e Jones erano musicisti migliori di Rich come ritmica e contributo alla composizione . Loro hanno partecipato a gruppi e registrazioni immortali
Rich no ma era una bestia assurda negli assoli.
Vabbe', visti anch'io tutti i migliori batteristi jazz, perlomeno degli ultimi 50 anni. Personalmente ho un debole per Jack DeJohnette, che senza essere un supertecnico è uno di quelli che si riconoscono a prima vista, o meglio primo udito...
Che i batteristi jazz mangino in testa ai rockettari, mi pare cosa difficilmente obiettabile.
Ma aspetta... ora che ci penso, vale anche per tutti gli altri strumenti!
(Ennesimo OT, ma tanto ormai la stagione è viva... )
Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
Basta farmi rosicare...avrò sentito 1/10 dei batteristi rispetto a voi. Uno che secondo me è sottovalutato ma è un metronomo e fa delle finezze è Philip Selway dei Radiohead. Sarà che in mezzo a qui geni forse rimane un po' in ombra.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein