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Forse Solzenycin che ebbe un' onoreficenza durante la seconda guerra mondiale?

Tornando a Coppelia, magari non l'avete mai sentita nominare ma la mazurka l'avete di sicuro sentita

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:51 Forse Solzenycin che ebbe un' onoreficenza durante la seconda guerra mondiale?

no.
Questo alla seconda guerra mondiale non c'è arrivato.
Aggiungo un indizio:
" l'incidente è chiuso"

Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:56

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:51 Forse Solzenycin che ebbe un' onoreficenza durante la seconda guerra mondiale?

no.
Questo alla seconda guerra mondiale non c'è arrivato.
Aggiungo un indizio:
" l'incidente è chiuso"

Indizio rivelatore. Majakovskij, scrisse anche La cimice, senza CCCP avrei detto Kafka.

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 13:14

Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:56

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:51 Forse Solzenycin che ebbe un' onoreficenza durante la seconda guerra mondiale?

no.
Questo alla seconda guerra mondiale non c'è arrivato.
Aggiungo un indizio:
" l'incidente è chiuso"

Indizio rivelatore. Majakovskij, scrisse anche La cimice, senza CCCP avrei detto Kafka.

eh si.
il passaporto sovietico rosso è protagonista di una delle sue poesie più belle e famose, che qui posto :


Io come un lupo
divorerei
il burocratismo.
Per i mandati
non ho alcun rispetto.
Vadano
con le madri
a tutti i diavoli
tutte le carte.
Ma questo...
per il lungo fronte
di scompartimenti
e cabine
un funzionario
cortese
s'avanza.
Porgono i passaporti
ed io
consegno
il mio
libriccino purpureo.
Per certi passaporti
ha un sorriso alla bocca.
Per altri
un contegno sprezzante.
Con rispetto
prende
i passaporti
con il leone inglese
a due piazze.
Mangiandosi
con gli occhi il bravo zio,
senza cessare
d'inchinarsi,
prende,
come prendesse una mancia,
il passaporto
d'un Americano.
Su quello polacco
appunta lo sguardo
come una capra dinanzi a un affisso.
Su quello polacco
spalanca gli occhi
con poliziesca
ottusità d'elefante:
di dove, perbacco,
e che sono queste
innovazioni geografiche?
E senza volgere
la palla della testa,
senza provare
sentimento
alcuno,
egli prende,
senza batter ciglio,
i passaporti dei Danesi
e di diversi
altri Svedesi.
E a un tratto
la sua bocca si contorce
come per una scottatura.
Il signor funzionario
infatti
prende
il mio
passaporto dalla pelle rossa.
Lo prende
come una bomba,
lo prende
come un riccio,
come un rasoio
a due tagli,
lo prende
come un serpente
a sonagli,
lungo due metri,
con venti lingue.
Ammicca
in modo espressivo
il facchino,
pronto
a portarvi i bagagli per niente.
Il gendarme
scruta
il poliziotto,
il poliziotto
il gendarme.
Con quale voluttà,
dalla casta gendarmesca
io sarei
fustigato e crocifisso
perchè
ho fra le mani,
con falce
e martello,
il passaporto sovietico.
Io come un lupo
divorerei
il burocratismo.
Per i mandati
non ho alcun rispetto.
Vadano
con le madri
a tutti i diavoli
tutte le carte.
Ma questo...
Io
lo traggo
dalle larghe brache,
duplicato
d'un peso inestimabile.
Leggete,
invidiate,
io
sono cittadino
dell'Unione Sovietica.

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 13:14

Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:56

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:51 Forse Solzenycin che ebbe un' onoreficenza durante la seconda guerra mondiale?

no.
Questo alla seconda guerra mondiale non c'è arrivato.
Aggiungo un indizio:
" l'incidente è chiuso"

Indizio rivelatore. Majakovskij, scrisse anche La cimice, senza CCCP avrei detto Kafka.

Bravo Gimbatbu; io stavo ragionando su kafka ma mi pareva troppo facile.... infatti era così

Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:45 Mi voglio rovinare, oggi due

primo indizio

il secondo indizio è una poesia NON sua:

Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...

Questo è parecchio famoso e sicuramente avete tutti letto qualcosa di suo, ho cercato di mettere indizi non ovvi

edgar allan poe

La poesia di Pascoli è un omaggio a Poe (o cmq risente dell'influenza)

un racconto di Poe si intitola Manoscritto in una bottiglia (o qualcosa di simile) da qui il collegamento con la canzone dei Police

simociclo ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 14:33

Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 12:45 Mi voglio rovinare, oggi due

primo indizio

il secondo indizio è una poesia NON sua:

Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...

Questo è parecchio famoso e sicuramente avete tutti letto qualcosa di suo, ho cercato di mettere indizi non ovvi

edgar allan poe

La poesia di Pascoli è un omaggio a Poe (o cmq risente dell'influenza)

un racconto di Poe si intitola Manoscritto in una bottiglia (o qualcosa di simile) da qui il collegamento con la canzone dei Police

eh già, il chiu di Pascoli è la versione italiana ( più in napoletano sembrerebbe ) del nevermore del corvo di Poe

Certo che tra Pascoli e Carducci accidenti al meglio...
ma ancora a scuola perdono tempo dietro a questi due ?

cambio un po' genere


indizi

Direi Sartre, è nato a Parigi, un "grosso" filosofo, però la piramide di numeri non la collego.

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 17:37 Direi Sartre, è nato a Parigi, un "grosso" filosofo, però la piramide di numeri non la collego.

no,
del resto la casa è molto vecchia ed è stata distrutta. La piramide di numeri è una cosa ben precisa, di sicuro a scuola l'hai studiata anche se con un nome differente
E non è Parigi.
Indizio "ciclistico"

E comunque Mario Brega dopo " grosso filosofo" aggiunge altro

Ok, ci sono arrivato per vie traverse tramite il Puy de Dome, teatro di una storica impresa di Gimondi, ma non ci sarei arrivato altrimenti. Essendo scarsissimo in matematica non capisco quelli bravi. Beppesaronni e Il Condor per me sono due alieni.

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 18:13 Ok, ci sono arrivato per vie traverse tramite il Puy de Dome, teatro di una storica impresa di Gimondi, ma non ci sarei arrivato altrimenti. Essendo scarsissimo in matematica non capisco quelli bravi. Beppesaronni e Il Condor per me sono due alieni.

Quindi ?

Blaise Pascal, ma è merito di Clermont Ferrand

Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 18:58 Blaise Pascal, ma è merito di Clermont Ferrand

OK, comunque quello è il triangolo di Pascal, che in Italia è noto come triangolo di Tartaglia ( ma non l'hanno scoperto né Pascal né Tartaglia ), di solito si usa per trovare i coefficienti dell'elevamento a potenza dei binomi ( che immagino per te sarà arabo )

Altro filosofo


indizi

Si narra che questo gesto abbia mandato in crisi la sua filosofia

secondo indizio

Per inciso la signorina sexy di cui sopra è IL più grande pianista in circolazione.

Ludwig Wittgenstein (il filosofo)

L'immagine della cosa mi diceva qualcosa , poi tu hai fatto un riferimento "alla sua filosofia" (il gesto invece non l'ho capito) e la grande Wang ha suonato un'opera del fratello di Wittgenstein.

Non ci sarei mai arrivato, però ricordo qualcosa delle sue teorie e penso che il primo indizio si riallaccia al fondamento primario della sua filosofia che detta in parole poverissime afferma che tu puoi fare tutti i discorsi che vuoi, ma se non c'è un riscontro tangibile non valgono una cippa lippa.

Gimbatbu ha scritto: ↑martedì 11 gennaio 2022, 8:23 Non ci sarei mai arrivato, però ricordo qualcosa delle sue teorie e penso che il primo indizio si riallaccia al fondamento primario della sua filosofia che detta in parole poverissime afferma che tu puoi fare tutti i discorsi che vuoi, ma se non c'è un riscontro tangibile non valgono una cippa lippa.

Sì, però questo avrebbe messo in crisi una filosofia idealista, non la sua.
Forse significa che a prescindere dal suo divieto di dare parola a ciò che non è razionale, uno se ne frega e parla ugualmente , ma non conosco aneddoti di tal genere.
Io però il palazzo non l'ho trovato e stavo pensando ad un filosofo della sinistra hegeliana ,oppure ad un esoterista come Evola, il cui palazzo a Roma ha un portone architettonicamente simike. Tuttavia qui non siamo affatto a Roma. Mah.

PS: Yuja Wang ok, però ora non mi sbilancerei fino a quel punto sulle classifiche tra pianisti...

Ovviamente è Wittgenstein.
Per la spiegazione del gesto vi rimando a questo link che sarebbe troppo lungo scriverlo con parole mie
https://endoxai.net/2018/05/27/sul-ling ... dei-gesti/

herbie ha scritto: ↑martedì 11 gennaio 2022, 8:58

Gimbatbu ha scritto: ↑martedì 11 gennaio 2022, 8:23 Non ci sarei mai arrivato, però ricordo qualcosa delle sue teorie e penso che il primo indizio si riallaccia al fondamento primario della sua filosofia che detta in parole poverissime afferma che tu puoi fare tutti i discorsi che vuoi, ma se non c'è un riscontro tangibile non valgono una cippa lippa.

Sì, però questo avrebbe messo in crisi una filosofia idealista, non la sua.
Forse significa che a prescindere dal suo divieto di dare parola a ciò che non è razionale, uno se ne frega e parla ugualmente , ma non conosco aneddoti di tal genere.
Io però il palazzo non l'ho trovato e stavo pensando ad un filosofo della sinistra hegeliana ,oppure ad un esoterista come Evola, il cui palazzo a Roma ha un portone architettonicamente simike. Tuttavia qui non siamo affatto a Roma. Mah.

PS: Yuja Wang ok, però ora non mi sbilancerei fino a quel punto sulle classifiche tra pianisti...

Quello sulla Wang è un po' un'iperbole, ma a me piace proprio tanto, ho sentito un Hammerklavier che se la gioca con la versione di Pollini ( ammetto di spararla un po' grossa...)

Cthulhu ha scritto: ↑martedì 11 gennaio 2022, 22:51
Quello sulla Wang è un po' un'iperbole, ma a me piace proprio tanto, ho sentito un Hammerklavier che se la gioca con la versione di Pollini ( ammetto di spararla un po' grossa...)

figurati, sono anch'io assolutamente un suo fan. Non frequento molto le sale da concerto, l'ultimo che ho ascoltato fu quello di Ezio Bosso con la sua orchestra di Bologna in Sala Verdi, figurati. Non l'avevo mai vista così piena quella sala. Ma sarei sicuramente andato a sentire Yuja Wang i primi di marzo del 2020 sempre a Milano , se non fosse stato per il virus che annullò tutto. Finora l'ho sentita solo in registrazione e su Youtube.
Oggi è pieno di pianiste sexy, non saprei dire chi ha iniziato questa inflazione. Ricordo una appassionante Katia Buniatishvili a Stresa qualche anno fa, ad esempio. Ai tempi mi piaceva molto Martha Argerich: nelle interviste che tramettevano in tv, comunicava in maniera anche molto fisica, una vera rock star.
Ma la musica è un'arte che trasmette emozioni più potenti dell'attrazione fisica, per come la sento io, e anche nel suo caso la sensualità con cui si propone passa in secondo piano, dopo che inizia a suonare.
Curioso lo zuccherosissimo cuoricino sullo zigomo sinistro con cui si presenta in questa occasione, a suonare con eccezionale intensità il Concerto n.2 di Rachmaninov , uno dei pezzi che amo di più:

Tornando al quiz,
ecco la casa natale di un celeberrimo scrittore.


Ora però do solo un indizio alla volta, evitando di citare le sue opere più famose che sono troppo famose


domani se non indovinate un altro.
Ma se lo capite solo da questo mi mangio il cappello come Rockerduck...

Se non avessi grande stima per le tue qualità di lettore, proporrei quel brasiliano gesuita che scrive bestsellers consolatori.
Il continente, almeno quello, dovrei averlo preso.

spetta che ho avuto l'illuminazione
cambio
lo sciamano mangiafunghi peruviano.

Invece secondo me hai sbagliato continente, anzi ne sono quasi certo.
Però non riesco a capire l'autore. MI ci arrovellerò parecchio, in attesa di un altro indizio

Secondo me parliamo di 38 anni fa...
Cercare tra le opere "minori" del tipo, per capire l'indizio.

(Comunque c'è una cosa che devo spiegare a Cthu, rispetto alla modalità del gioco... )

George Orwell

Ma stavolta solo grazie a delle deduzioni.... la casa mi è subito sembrata indiana, un po' per ricordi di viaggio un po' perchè guardando bene sembra ci sia un lenzuolo (o un muro) con delle scritte che possono essere di una lingua del subcontinente.
Non so perchè ma non mi tornava che l'amico  Cthulhu  ci sottoponesse un autore indiano  (e poi quel "celeberrimo,,,," ) e quindi ho cercato autori nati in India e ho trovato tra gli altri Orwell.

Tra le sue opere c'è    "Fiorirà l'aspidistra" (romanzo mai sentito), ho cercato una foto di questa aspidistra ed è la pianta dell'indizio.

Bitossi ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 11:31 Secondo me parliamo di 38 anni fa...
Cercare tra le opere "minori" del tipo, per capire l'indizio.

(Comunque c'è una cosa che devo spiegare a Cthu, rispetto alla modalità del gioco... )

Mi sa che ci era arrivato anche Bitossi

Domanda sbarazzina: ma voi Google Lens lo conoscete?

Bitossi ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 11:55 Domanda sbarazzina: ma voi Google Lens lo conoscete?

Si, certo, ma direi che è scontato che non si usa quella app oppure google immagini per un gioco così.

simociclo ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 12:46

Bitossi ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 11:55 Domanda sbarazzina: ma voi Google Lens lo conoscete?

Si, certo, ma direi che è scontato che non si usa quella app oppure google immagini per un gioco così.

Non solo non conosco Google Lens, ma non saprei neanche usarlo! Comunque Orwell non l' avrei indovinato neanche consultando un botanico!

simociclo ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 12:46

Bitossi ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 11:55 Domanda sbarazzina: ma voi Google Lens lo conoscete?

Si, certo, ma direi che è scontato che non si usa quella app oppure google immagini per un gioco così.

Mica ho scritto che l’ho usato… sempre!

Volevo solo segnalare a Cthu che mettere come primo indizio la casa natale rende le cose facili, se uno lo usa: nel 99% dei casi esce tra i risultati “casa natale di Fabio Volo”…
Invece le cose non sono sempre facili con gli altri indizi, soprattutto se legati solo a senso col titolo di un’opera, o altro della biografia dell’autore…

Eppure lo sapevo che le foto erano tracciabili e ,dietro consiglio di Herbie, di solito uso Street view.
Solo che sto c%&%o di casa non la trovavo in quel posto in India e pensavo che tutto sommato fosse così comune da essere indistinguibile.

simociclo ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 9:31 Invece secondo me hai sbagliato continente, anzi ne sono quasi certo.

l meticciato archetittonico coloniale

Cthulhu ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 17:25

Eppure lo sapevo che le foto erano tracciabili e ,dietro consiglio di Herbie, di solito uso Street view.
Solo che sto c%&%o di casa non la trovavo in quel posto in India e pensavo che tutto sommato fosse così comune da essere indistinguibile.

Anche lo SW per prudenza lo metterei da una prospettiva sufficientemente scorciata...

herbie ha scritto: ↑venerdì 14 gennaio 2022, 22:52 [
Anche lo SW per prudenza lo metterei da una prospettiva sufficientemente scorciata...

mannagiacristo che neme metteva lle fote prese dal vivo della sua agfa proletaria...

Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 10 gennaio 2022, 13:42
Io come un lupo
divorerei
il burocratismo.
Per i mandati
non ho alcun rispetto.
Vadano
con le madri
a tutti i diavoli
tutte le carte.
Ma questo...
per il lungo fronte
di scompartimenti
e cabine
un funzionario
cortese
s'avanza.
Porgono i passaporti
ed io
consegno
il mio
libriccino purpureo.
Per certi passaporti
ha un sorriso alla bocca.
Per altri
un contegno sprezzante.
Con rispetto
prende
i passaporti
con il leone inglese
a due piazze.
Mangiandosi
con gli occhi il bravo zio,
senza cessare
d'inchinarsi,
prende,
come prendesse una mancia,
il passaporto
d'un Americano.
Su quello polacco
appunta lo sguardo
come una capra dinanzi a un affisso.
Su quello polacco
spalanca gli occhi
con poliziesca
ottusità d'elefante:
di dove, perbacco,
e che sono queste
innovazioni geografiche?
E senza volgere
la palla della testa,
senza provare
sentimento
alcuno,
egli prende,
senza batter ciglio,
i passaporti dei Danesi
e di diversi
altri Svedesi.
E a un tratto
la sua bocca si contorce
come per una scottatura.
Il signor funzionario
infatti
prende
il mio
passaporto dalla pelle rossa.
Lo prende
come una bomba,
lo prende
come un riccio,
come un rasoio
a due tagli,
lo prende
come un serpente
a sonagli,
lungo due metri,
con venti lingue.
Ammicca
in modo espressivo
il facchino,
pronto
a portarvi i bagagli per niente.
Il gendarme
scruta
il poliziotto,
il poliziotto
il gendarme.
Con quale voluttà,
dalla casta gendarmesca
io sarei
fustigato e crocifisso
perchè
ho fra le mani,
con falce
e martello,
il passaporto sovietico.
Io come un lupo
divorerei
il burocratismo.
Per i mandati
non ho alcun rispetto.
Vadano
con le madri
a tutti i diavoli
tutte le carte.
Ma questo...
Io
lo traggo
dalle larghe brache,
duplicato
d'un peso inestimabile.
Leggete,
invidiate,
io
sono cittadino
dell'Unione Sovietica.

Stupenda! Con Majakovskij ero in fissa in quinta superiore quindi lo portai per parte di tesina d'italiano. La prof di inglese, mia acerrima nemica la prese come uno sfregio: prima disse che a uno come me non si abbassava a far domande ma poi intavolò una discussione sull'unione sovietica con domande del cavolo e fuorvianti con gli altri prof che la guardavano stupiti. Avevo 18 anni e non sapevo rispondere a tono a certe cose...la rincontrassi oggi, la smonterei come un lego su ogni argomento a scelta inglese a parte...mi son reso conto che in realtà era solo un' ignorante che faceva la voce grossa e scaricava le sue frustrazioni sugli studenti.

Pure a me piace Majakovskij.

Paolo Nori invece lo schifiglia, lo chiama canchero; Majakovskij dichiarò che le opere di Chlebnikov non andavano pubblicate; insomma era un canchero gelosone.


https://www.iteatri.re.it/spettacolo/qu ... jakovskij/

Il fatto che Chlebnikov non volesse pubblicare i propri versi è una leggenda diffusa, nel 1922, da un articolo di Majakovskij e confutata ormai da decenni: in una lettera a Brik, che, insieme a Majavkovskij, avrebbe dovuto pubblicare le opere di Chlebnikov, alla redazione delle quali lo stesso Chlebnikov aveva lavorato, nel 1919, con Roman Jakobson, in una lettera a Brik del 1920 Chlebnikov scrive: «Avete pubblicato le mie opere, oppure no? Ho molto paura che non le abbiate pubblicate». E in una delle ultime poesie che scrive, nel 1922, Chlebnikov fa un elenco dei manoscritti che aveva consegnato a Majakovskij e che non gli sono mai stati restituiti e in uno dei suoi poemi più conosciuti, Zangezi, Chlebnikov accusa apertamente Majakovskij di plagio. Eppure oggi, in Italia, leggiamo che Chlebnikov non si curava di pubblicare perché era idiota. E se è vero che Mandel’štam ha definito Chlebnikov «una specie di Einstein idiota», forse vale la pena di specificare il modo in cui prosegue, l’articolo di Madel’štam su Chlebnikov. E prosegue così: «idiota nel senso autentico, greco, non offensivo del termine». E, in greco, idiota significa privato. Una specie di Einstein privato. Cioè sconosciuto. Sconosciuto per via che nessuno pubblicava le sue opere. E per giustificare il fatto che non le pubblicavano, si sono inventati che era lui, che non le voleva pubblicare. E, sembra incredibile, ancora oggi c’è qualcuno che ci crede.


Le ragazze, quelle che camminano
con stivali di occhi neri
sui fiori del mio cuore.
Le ragazze, che abbassano le lance
sui laghi delle proprie ciglia.
Le ragazze che lavano le gambe
nel lago delle mie parole.

Velimir Chlébnikov

(Traduzione di Angelo Maria Ripellino)

vabbè ci riprovo, ma con ste ricerche sul web delle foto che palle...se beccate anche questa smetto di postare le case.
Comunque è un filosofo.

indizio

ascoltare il disco NON è necessario per risolvere l'indovinello ma è consigliabile dato che è un eccellente esempio di follia anni 70

Bertrand Russell?

Ma il barbiere del paese a quale insieme appartiene? E' tra chi va dal barbiere o tra chi si rade da solo?

(La teiera dei Gong rappresenta un altro famoso argomento rispetto alla falsificabilità delle affermazioni... )

Bitossi ha scritto: ↑venerdì 21 gennaio 2022, 17:15 Ma il barbiere del paese a quale insieme appartiene? E' tra chi va dal barbiere o tra chi si rade da solo?

(La teiera dei Gong rappresenta un altro famoso argomento rispetto alla falsificabilità delle affermazioni... )

Il barbiere del paese ogni mattina si fa quaranta km tra andata e ritorno per andare nel vicino paese a farsi fare la barba. Quindi è uno che non si fa la barba da solo, ma se la fa fare da un barbiere che non è lui. E rientra nel primo insieme. Oppure il barbiere usando un sistema non da barbiere ( bruciatura del pelo ) si fa la barba da solo non usando sistema da barbiere. E quindi rientra nel secondo insieme radendosi senza andare dal barbiere. Per dimostrare l' inconsistenza del paradosso di Russel un tizio scrisse tutta una pagina così.Da diventare matti!

Gimbatbu ha scritto: ↑venerdì 21 gennaio 2022, 18:34

Bitossi ha scritto: ↑venerdì 21 gennaio 2022, 17:15 Ma il barbiere del paese a quale insieme appartiene? E' tra chi va dal barbiere o tra chi si rade da solo?

(La teiera dei Gong rappresenta un altro famoso argomento rispetto alla falsificabilità delle affermazioni... )

Il barbiere del paese ogni mattina si fa quaranta km tra andata e ritorno per andare nel vicino paese a farsi fare la barba. Quindi è uno che non si fa la barba da solo, ma se la fa fare da un barbiere che non è lui. E rientra nel primo insieme. Oppure il barbiere usando un sistema non da barbiere ( bruciatura del pelo ) si fa la barba da solo non usando sistema da barbiere. E quindi rientra nel secondo insieme radendosi senza andare dal barbiere. Per dimostrare l' inconsistenza del paradosso di Russel un tizio scrisse tutta una pagina così.Da diventare matti!

ma il paradosso del barbiere è solo una versione divulgativa di " L'insieme di tutti gli insiemi che non appartengono a se stessi appartiene a se stesso se e solo se non appartiene a se stesso".

Deadnature ha scritto: ↑venerdì 21 gennaio 2022, 17:10 Bertrand Russell?

Sei arrivato uno.
Ovviamente il secondo indizio sarebbe stato un barbiere...

Altro filosofo, più o meno, cervellone di sicuro

indizio

Karl Marx