Beppugrillo ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 22:54
Oggi la Valle d'Aosta e il clima favorevole mi hanno tirato fuori un giro decisamente impegnativo, ma vissuto stranamente bene (a parte il finale controvento). Partenza da Aosta e prima parte sul percorso della tappa del Giro (a Pila sono salito fino al parcheggio, mentre Verrogne all'inizio è un po' confusionaria quindi non so se ho fatto esattamente la stessa salita, ma chi se ne frega). Poi invece di andare verso Cogne sono andato a fare il Colle San Carlo, che è una salita devastante ma almeno non hai il sole che ti tramortisce essendo tutta nel bosco. In cima sono cominciati i guai col vento, molto forte (tirava dal confine verso la valle). Avendo in programma di chiudere sul Piccolo San Bernardo e poi tornare giù non era una gran premessa, ma alla fine tutto sommato non è andata male. In cima ancora molta neve, ma più che altro scenografica, non era freddissimo. Poi in discesa per tornare ad Aosta avevo messo nel Garmin un po' di varianti alla strada statale perché non mi andava di incasinarmi col traffico, però verso Introd il Garmin è morto e sono tornato giù alla prima deviazione utile perché le gambe non avevano autonomia sufficiente a gestire varianti impreviste.
Alla fine sono venuti circa 4'600 metri di dislivello, di cui il Garmin ne ha ratificati solo 4'450. Peccato che sia morto perché è stato il mio record personale di dislivello.
Come salite, Pila non ha moltissimo da dire, classico stradone al servizio di una stazione sciistica in quota. In alto si aprono dei bellissimi panorami, specie sul Gran san Bernardo. Verrogne sembra di stare in tutt'altro posto, però dopo le prime rampe diventa una salita piuttosto facile. Se le avessi fatte prima della tappa del Giro non mi sarei aspettato nessuna selezione perché non poteva esserci. Ci sarebbe stata invece col San Carlo, che tra le salite che ho fatto in Valle d'Aosta è sicuramente la più dura. Come le altre, per fortuna, è più dura all'inizio che alla fine (con la differenza che questa alla fine è comunque al 9% o lì intorno). Piccolo San Bernardo bellissimo, non il più bello tra i valichi di confine ma lo scenario del confine in sé li batte tutti
Molto figo, breve e decisamente intenso. Copierò a breve.
Io sabato per la prima volta Izoard dal versante di Guillestre: tosto e caldo.
Ero a Bussoleno ma ho scelto di partire e arrivare da Salbertrand, altrimenti sarebbe venuto fuori un giro da oltre 230km.
Solito riscaldamento con il Colle della Scala da Bardonecchia, con sempre solito vento contro. Per fortuna nel lungo fondovalle fino a Briancon e poi ancora verso L'Argentier è stato benevolo, girando solo negli ultimi 15-20 km, comunque in leggera discesa, prima di Guillestre. Da lì di nuovo leggermente a favore nei 20 km di fondovalle a salire fino al bivio Agnello/Izoard, per tornare tendenzialmente contrario (ma poco intenso) nella vera salita, decisamente tosta, soprattutto per i primi 10 km e totalmente scoperta e esposta al sole. Discesa a Briancon e risalita con vento abbastanza contrario verso il Monginevro che però, come spesso succede, a fine giro mi viene abbastanza facile, vuoi per le pendenze giuste, vuoi perché è l'ultima salita del giro solitamente. Spettacolare assenza di vento nel falsopiano a scendere da Cesana a Salbetrand. 7 ore spaccate e buona gamba fino alla fine, solo leggermente appannato nella parte tosta dell'Izoard.
Totale di 175km e 3.200m di salita. Giro abbastanza abbordabile per rapporto distanza/dislivello, più adatto ai fondisti che a quelli che si spengono con l'aumentare della distanza visti i primi 80km molto facili e dislivello e pendenze concentrati nella seconda metà.
https://www.strava.com/activities/7216677466