Geografia del ciclismo

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Lampiao
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Geografia del ciclismo

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Stavo guardando le tappe della Parigi-Nizza e notavo che la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è particolarmente fortunata:
- GP Marseille
- Besseges*
- Tour du Haut Var
- Tour de la Provence
- Paris-Nice
- Deflinato
- almeno 3-4 tappe del Tour de France ogni anno

* ok, la corsa è centrata sul Gard che è già Languedoc-Roussillion, ma è proprio sul confine con la PACA. Insomma, se uno abita a Marsiglia ci arriva in mezzora. Inoltre volendo lì vicino ci sono anche la Faun-Ardeche e la Drome classic.

Non credo esista un'altra regione in Europa attraversata da così tante corse di livello su un arco di tempo così lungo (fine gennaio - metà luglio). Certo, il Belgio anche non scherza, ma lì a maggio è già finita la festa...


O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
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Gimbatbu
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Re: Geografia del ciclismo

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Anche la dorsale Adriatica centro nord è ben rappresentata. È la zona italiana con più eventi?


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Tour de Berghem
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Re: Geografia del ciclismo

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Gimbatbu ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:05 Anche la dorsale Adriatica centro nord è ben rappresentata. È la zona italiana con più eventi?
Ma anche la Lombardia...
almeno una o due a volte 3 tappe del Giro l'anno ( e quasi sempre tappe decisive)
Milano-Sanremo, Lombardia, Tre Valli Varesine Bernocchi e Agostoni, Milano Torino...


Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Lampiao ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:01 Stavo guardando le tappe della Parigi-Nizza e notavo che la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è particolarmente fortunata:
- GP Marseille
- Besseges*
- Tour du Haut Var
- Tour de la Provence
- Paris-Nice
- Deflinato
- almeno 3-4 tappe del Tour de France ogni anno

* ok, la corsa è centrata sul Gard che è già Languedoc-Roussillion, ma è proprio sul confine con la PACA. Insomma, se uno abita a Marsiglia ci arriva in mezzora. Inoltre volendo lì vicino ci sono anche la Faun-Ardeche e la Drome classic.

Non credo esista un'altra regione in Europa attraversata da così tante corse di livello su un arco di tempo così lungo (fine gennaio - metà luglio). Certo, il Belgio anche non scherza, ma lì a maggio è già finita la festa...
c'è anche da dire che è una regione che uno difficilmente ha condizioni atmosferiche estreme, è di solito temperato, inverni di solito gradevoli, primavere già calde ed estati ventilate, volendo potrebbero correre fino ad ottobre inoltrato, due si trova di tutto dalla pianura alle salite, tre non ha una popolazione che rompe le palle in caso di blocchi alla circolazione e altro per le gare, ma anzi (ma questo vale un po per tutta la francia) la corsa ciclistica è vista come una grande festa, mi è capitato di passare in luoghi dove era in corso una gara, essere fermato e al contrario di quanto succede in italia vedere gente che si mette ad aspettare il passaggio senza mugugni o discussioni con le forze dell'ordine.
la costa azzurra e tutta la regione in genere é un mondo a parte, hanno tutto e non gli manca nulla, strade, turismo, clima, imprenditorialità, e lo sfruttano anche nel ciclismo,


Krisper
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Re: Geografia del ciclismo

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Lampiao ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:01 Stavo guardando le tappe della Parigi-Nizza e notavo che la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è particolarmente fortunata:
- GP Marseille
- Besseges*
- Tour du Haut Var
- Tour de la Provence
- Paris-Nice
- Deflinato
- almeno 3-4 tappe del Tour de France ogni anno

* ok, la corsa è centrata sul Gard che è già Languedoc-Roussillion, ma è proprio sul confine con la PACA. Insomma, se uno abita a Marsiglia ci arriva in mezzora. Inoltre volendo lì vicino ci sono anche la Faun-Ardeche e la Drome classic.

Non credo esista un'altra regione in Europa attraversata da così tante corse di livello su un arco di tempo così lungo (fine gennaio - metà luglio). Certo, il Belgio anche non scherza, ma lì a maggio è già finita la festa...
Oltre che fortunate, sono zone bellissime!

Aggiungo che hanno anche la più bella GF per MTB, la Roc d'Azur.
Se dovessi lasciare l'Italia, sarebbe nella lista tra i luoghi dove mi piacerebbe vivere, anche per soddisfare la mia passione per il ciclismo.

Comunque ultimamente non ci possiamo lamentare nemmeno in Piemonte, malgrado l'orribile percorso della Milano-Torino di quest'anno.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Krisper ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 15:15
Lampiao ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:01 Stavo guardando le tappe della Parigi-Nizza e notavo che la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è particolarmente fortunata:
- GP Marseille
- Besseges*
- Tour du Haut Var
- Tour de la Provence
- Paris-Nice
- Deflinato
- almeno 3-4 tappe del Tour de France ogni anno

* ok, la corsa è centrata sul Gard che è già Languedoc-Roussillion, ma è proprio sul confine con la PACA. Insomma, se uno abita a Marsiglia ci arriva in mezzora. Inoltre volendo lì vicino ci sono anche la Faun-Ardeche e la Drome classic.

Non credo esista un'altra regione in Europa attraversata da così tante corse di livello su un arco di tempo così lungo (fine gennaio - metà luglio). Certo, il Belgio anche non scherza, ma lì a maggio è già finita la festa...
Oltre che fortunate, sono zone bellissime!

Aggiungo che hanno anche la più bella GF per MTB, la Roc d'Azur.
Se dovessi lasciare l'Italia, sarebbe nella lista tra i luoghi dove mi piacerebbe vivere, anche per soddisfare la mia passione per il ciclismo.

Comunque ultimamente non ci possiamo lamentare nemmeno in Piemonte, malgrado l'orribile percorso della Milano-Torino di quest'anno.
in francia c'è di meglio, dal punto di vista sia per la mtb che come paesaggi, fatti l'interno della Corsica in mtb oppure tutti i percorsi che portano a spiagge non raggiungibili in auto, ci sono molti che fanno il gr20 nei tratti ciclabili,il più bello a mio parere è saint florent spaiggia di lotu e ritorno sono circa 34 km fra spiagge e desert des agriates......


Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Tour de Berghem ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:05 Anche la dorsale Adriatica centro nord è ben rappresentata. È la zona italiana con più eventi?
Ma anche la Lombardia...
almeno una o due a volte 3 tappe del Giro l'anno ( e quasi sempre tappe decisive)
Milano-Sanremo, Lombardia, Tre Valli Varesine Bernocchi e Agostoni, Milano Torino...
ma vuoi mettere la gioiosità della costa azzurra, provenza, camargue.....


Winter
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Re: Geografia del ciclismo

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Lampiao ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:01 Stavo guardando le tappe della Parigi-Nizza e notavo che la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è particolarmente fortunata:
- GP Marseille
- Besseges*
- Tour du Haut Var
- Tour de la Provence
- Paris-Nice
- Deflinato
- almeno 3-4 tappe del Tour de France ogni anno

* ok, la corsa è centrata sul Gard che è già Languedoc-Roussillion, ma è proprio sul confine con la PACA. Insomma, se uno abita a Marsiglia ci arriva in mezzora. Inoltre volendo lì vicino ci sono anche la Faun-Ardeche e la Drome classic.

Non credo esista un'altra regione in Europa attraversata da così tante corse di livello su un arco di tempo così lungo (fine gennaio - metà luglio). Certo, il Belgio anche non scherza, ma lì a maggio è già finita la festa...
Credo sia la regione francese con meno appassionati (tolta la corsica⁰
E quella più problematica per il traffico
Il tour ci va raramente (una tappa all anno, quando va bene)
Il Delfinato mai
Ed è anche quella con meno gare a livello dilettantistiche giovanili
Le due regioni ciclistiche francesi sono la Bretagna e il pays de la loire
Poi la normandia


Winter
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Re: Geografia del ciclismo

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Tizi_il_ves ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:44 c'è anche da dire che è una regione che uno difficilmente ha condizioni atmosferiche estreme, è di solito temperato, inverni di solito gradevoli, primavere già calde ed estati ventilate, volendo potrebbero correre fino ad ottobre inoltrato, due si trova di tutto dalla pianura alle salite, tre non ha una popolazione che rompe le palle in caso di blocchi alla circolazione e altro per le gare, ma anzi (ma questo vale un po per tutta la francia) la corsa ciclistica è vista come una grande festa, mi è capitato di passare in luoghi dove era in corso una gara, essere fermato e al contrario di quanto succede in italia vedere gente che si mette ad aspettare il passaggio senza mugugni o discussioni con le forze dell'ordine.
la costa azzurra e tutta la regione in genere é un mondo a parte, hanno tutto e non gli manca nulla, strade, turismo, clima, imprenditorialità, e lo sfruttano anche nel ciclismo,
A febbraio..marzo (ma con zero pubblico o quasi)
Da aprile a settembre..non direi proprio
Costa azzurra han la petanque o il calcio
Il ciclismo non è una loro priorità purtroppo


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Road Runner
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Re: Geografia del ciclismo

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Tizi_il_ves ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 16:08
Tour de Berghem ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:05 Anche la dorsale Adriatica centro nord è ben rappresentata. È la zona italiana con più eventi?
Ma anche la Lombardia...
almeno una o due a volte 3 tappe del Giro l'anno ( e quasi sempre tappe decisive)
Milano-Sanremo, Lombardia, Tre Valli Varesine Bernocchi e Agostoni, Milano Torino...
ma vuoi mettere la gioiosità della costa azzurra, provenza, camargue.....
La Lombardia però ha il sangue e la passione dei proletari, e il sudore degli operai.


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Tour de Berghem
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Re: Geografia del ciclismo

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Tizi_il_ves ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 16:08
Tour de Berghem ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:05 Anche la dorsale Adriatica centro nord è ben rappresentata. È la zona italiana con più eventi?
Ma anche la Lombardia...
almeno una o due a volte 3 tappe del Giro l'anno ( e quasi sempre tappe decisive)
Milano-Sanremo, Lombardia, Tre Valli Varesine Bernocchi e Agostoni, Milano Torino...
ma vuoi mettere la gioiosità della costa azzurra, provenza, camargue.....
Ma che c'entra?
Qui si sta parlando del numero di corse che ci sono nelle regioni, non della gioisità/bellezza delle stesse


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Lampiao
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Re: Geografia del ciclismo

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Winter ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 20:17
Lampiao ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:01 Stavo guardando le tappe della Parigi-Nizza e notavo che la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è particolarmente fortunata:
- GP Marseille
- Besseges*
- Tour du Haut Var
- Tour de la Provence
- Paris-Nice
- Deflinato
- almeno 3-4 tappe del Tour de France ogni anno

* ok, la corsa è centrata sul Gard che è già Languedoc-Roussillion, ma è proprio sul confine con la PACA. Insomma, se uno abita a Marsiglia ci arriva in mezzora. Inoltre volendo lì vicino ci sono anche la Faun-Ardeche e la Drome classic.

Non credo esista un'altra regione in Europa attraversata da così tante corse di livello su un arco di tempo così lungo (fine gennaio - metà luglio). Certo, il Belgio anche non scherza, ma lì a maggio è già finita la festa...
Credo sia la regione francese con meno appassionati (tolta la corsica⁰
E quella più problematica per il traffico
Il tour ci va raramente (una tappa all anno, quando va bene)
Il Delfinato mai
Ed è anche quella con meno gare a livello dilettantistiche giovanili
Le due regioni ciclistiche francesi sono la Bretagna e il pays de la loire
Poi la normandia
Io le volte che ho seguito il tour in Provenza e nel limitrofo Gard (non in Costa Azzurra) ho sempre visto grande partecipazione e delle amministrazioni locali molto furbe a trasformare il passaggio della corsa in una festa di vari giorni. Esemplare Nimes 2019 che fece una settimana di festival a tema ciclistico, infilandoci ovviamente pure gli antichi romani che da quelle parti vanno sempre di moda: a partire dal nome "la boucle romaine".


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Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Tour de Berghem ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 9:54
Tizi_il_ves ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 16:08
Tour de Berghem ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:16

Ma anche la Lombardia...
almeno una o due a volte 3 tappe del Giro l'anno ( e quasi sempre tappe decisive)
Milano-Sanremo, Lombardia, Tre Valli Varesine Bernocchi e Agostoni, Milano Torino...
ma vuoi mettere la gioiosità della costa azzurra, provenza, camargue.....
Ma che c'entra?
Qui si sta parlando del numero di corse che ci sono nelle regioni, non della gioisità/bellezza delle stesse
giosità non vuol dire le bellezze paesagistiche, (sulle quali non c'è nemmeno da discutere visto la tristezza del nord italia e la bellezza di quelle zone) ma gioisità della gente, il calore, imparare dai francesi s'il vous plait, dove ogni evento è trasformato in una enorme festa, con le amministrazioni che non si mettono di traverso ma fanno a gara per dimostrare di essere più bravi del paese vicino, facendo in modo di avere i classici due piccioni con una fava (corsa ciclistica e disagi ridotti al minimo) , il ciclismo in francia non è solo nella zona PACA, guardiamo la Bretagna ad esempio una terra dove non sono certo accoglienti come nel sud (dove nell'elenco mancano diverse altre corse meno importanti ma sempre UCI) quante corse organizzano? Route Adelie de vitrè, gp de plumelec-morbihan, tour de finisterre, tro bro leon, boucles de l'aulne, kreiz breizh elite, tour de bretagne tutte corse o nella coppa di francia o nel circuito europe uci, e la bretagne classic ouest france che è corsa wt, più un paio di tappe del tour ce le mettono spesso e volentieri e chissà quante altre a livello under 23 e giovanili. In tutta la francia 60 gare tra linea e tappe, circa 150 giorni di corse, (tra wt, pro series e Uci Europe) in italia la metà esatte...come mai? porto sempre un esempio...2013 tour per la prima volta in corsica (luogo quanto bello tanto inospitale se gli autoctoni non presi per il verso giusto) , la regione (fra le più povere del paese) comincia due anni prima a creare le condizioni per l'evento, allargano strade, (per quanto possibile) creano una superstrada riescono a far aprire per la prima volta nella storia la caserma della legione straniera, festa in tutta l'isola, coinvolgono la corsica ferries che adibisce un traghetto solo per il tour, ect ect...... giro d'italia 2015 prime 4 tappe in liguria (considerando che lo sviluppo di sto cimitero di regione è di 297 km da marinella di sarzana al confine della francia, quando troppo e quando niente mai un po di equilibrio) si arriva alla chiavari la spezia (quella vinta da formolo) lamenti sui social per mesi, minacce, politici che solo per il gusto di fare "politica di opposizione" si fanno portavoci di gruppi di rompicoglioni a cui non va mai bene un cazzo, a la spezia sede di arrivo e partenza organizzata ad minchiam dall'amministrazione comunale, creando disagi evitabilissimi (bastava spostare la partenza ad esempio a un paio di km in un immenso parcheggio all'uscita del raccordo autostradale e ogni problema era risolto), partenza della tappa ridotta ad una mera rivalsa per un contenzioso sulla ristrutturazione di una piazza da parte del sindaco, e villaggio di partenza davanti al comune sempre per il solito motivo, risultato sono 7 anni che se si nomina solo l'eventualità di una tappa succede il finimondo.........


Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Winter ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 20:22
Tizi_il_ves ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:44 c'è anche da dire che è una regione che uno difficilmente ha condizioni atmosferiche estreme, è di solito temperato, inverni di solito gradevoli, primavere già calde ed estati ventilate, volendo potrebbero correre fino ad ottobre inoltrato, due si trova di tutto dalla pianura alle salite, tre non ha una popolazione che rompe le palle in caso di blocchi alla circolazione e altro per le gare, ma anzi (ma questo vale un po per tutta la francia) la corsa ciclistica è vista come una grande festa, mi è capitato di passare in luoghi dove era in corso una gara, essere fermato e al contrario di quanto succede in italia vedere gente che si mette ad aspettare il passaggio senza mugugni o discussioni con le forze dell'ordine.
la costa azzurra e tutta la regione in genere é un mondo a parte, hanno tutto e non gli manca nulla, strade, turismo, clima, imprenditorialità, e lo sfruttano anche nel ciclismo,
A febbraio..marzo (ma con zero pubblico o quasi)
Da aprile a settembre..non direi proprio
Costa azzurra han la petanque o il calcio
Il ciclismo non è una loro priorità purtroppo
se consideri la zona da menton a saint tropez ok, ma la regione non è solo Cote d'azur (ovvero quelli che in corsica chiamano les connards basta che vedano il 6 nella targa) è anche tutto il resto


Winter
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Re: Geografia del ciclismo

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Lampiao ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 11:02
Io le volte che ho seguito il tour in Provenza e nel limitrofo Gard (non in Costa Azzurra) ho sempre visto grande partecipazione e delle amministrazioni locali molto furbe a trasformare il passaggio della corsa in una festa di vari giorni. Esemplare Nimes 2019 che fece una settimana di festival a tema ciclistico, infilandoci ovviamente pure gli antichi romani che da quelle parti vanno sempre di moda: a partire dal nome "la boucle romaine".
Se raffrontato all italia c è una altra passione
Io avevo visto il tour du limousin
All arrivo (in un paese sperduto nella campagna francese) c era tantissima gente
Come al tour c era la carovana pubblicitaria
Due ore prima erano già tutti lì per la gara e per i regalini
La Francia che segue il ciclismo non è quella delle grandi città (Parigi, Lione, Marsiglia ) ne la costa azzurra
Ma quella dei piccoli paesini
In Bretagna ogni week end sulla prima pagina del telegramme c è un articolo sulla grande gara dilettanti..
E chiaramente nella parte sportiva..il ciclismo è la prima notizia
Su nice matin ... no..


Winter
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Re: Geografia del ciclismo

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Tizi_il_ves ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 12:56 se consideri la zona da menton a saint tropez ok, ma la regione non è solo Cote d'azur (ovvero quelli che in corsica chiamano les connards basta che vedano il 6 nella targa) è anche tutto il resto
Be i corsi non hanno simpatia per nessun francese..
Tra l altro oggi c era il derby (vinto dal bastia)
Son stato a saint florent (molto bella)
Il top in bici.. io sceglierei..la strada tra calvi e Ajaccio (soprattutto les calanques de piana) con fermata a mangiare il panino (baguette) con la loro coppa


Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Winter ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 18:36
Tizi_il_ves ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 12:56 se consideri la zona da menton a saint tropez ok, ma la regione non è solo Cote d'azur (ovvero quelli che in corsica chiamano les connards basta che vedano il 6 nella targa) è anche tutto il resto
Be i corsi non hanno simpatia per nessun francese..
Tra l altro oggi c era il derby (vinto dal bastia)
Son stato a saint florent (molto bella)
Il top in bici.. io sceglierei..la strada tra calvi e Ajaccio (soprattutto les calanques de piana) con fermata a mangiare il panino (baguette) con la loro coppa
con i Niçois c'è una storia vecchia, coi francesi sui generis è dal 1700 che non corre buon sangue, ultimamente complice anche l'atteggiamento dei "turisti" che si comportano alla stregua dei milanesi nelle 5 terre,, solo che nelle 5 terre con due schiaffoni nei denti li rimettevano al loro posto,, in corsica usano metodi più pesanti. per quello che riguarda il panino, non male neppure quello con il lonzu, per il giro in bici giochi sul mio terreno per un paio d'anni a fine anni 90 organizzavo tour in bici con assistenza, ovvero mi occupavo di logistica, pianificavo percorsi, con luoghi dove pernottare, e assistenza tecnica in caso di guasti, una bella esperienza, ci eravamo creati un lavoro io, uno che aveva lavorato in un negozio di bici e un infermiere, un vecchio westfalia per i gruppi stradisti e un renegade per quelli che andavano fuoristrada, li aspettavamo al porto di bastia e di li si cominciava, proprio per questo se devo fare da calvi ad ajacciu lo farei fare al contrario per sicurezza rimanendo sempre con le spalle a monte e non a mare........ Saint florent beh è uno dei miei luoghi dove staziono sempre nei miei viaggi, lì è ottimo se sei in mtb andare alla spiaggia di lotu o altre spiagge raggiungibili solo con un fuoristrada però è un percorso molto impegnativo per gente preparata e soprattutto da fare con notevole scorta d'acqua mai col sole alto e mai da solo. Questo anche se lo fai a piedi (visto che qualche giro in quei luoghi per gli amanti del trekking lo avevo organizzato, solo troppo impegnativo rispetto a i tour in bici)


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Tour de Berghem
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Re: Geografia del ciclismo

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Tizi_il_ves ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 12:38 giosità non vuol dire le bellezze paesagistiche, (sulle quali non c'è nemmeno da discutere visto la tristezza del nord italia e la bellezza di quelle zone)
Pensavo che il pregiudizio del nord triste e brutto fosse finito tipo negli anni 60 ma vedo che per alcuni è duro a morire, ignoranza non c'è altra spiegazione.

Intanto per l'ultimo anno di cui ho trovato dati a disposizione (2018), Lombardia Piemonte e Veneto valgono da soli il 35 % degli arrivi turistici in Italia.
La Lombardia da sola circa il 10 % (23 milioni di arrivi, più o meno come Lazio e Toscana e più del doppio della Campania).
Ciò significa che il Nord è più bello del Sud ? Ovviamente no !
Significa solo che al Nord sono più bravi a promuovere la propria offerta turistica. Però significa anche che qualcosa da promuovere c'è perchè puoi essere bravo fin che vuoi ma se hai solo schifo o tristezza non puoi promuovere un bel niente.


Tizi_il_ves

Re: Geografia del ciclismo

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Tour de Berghem ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 15:31
Tizi_il_ves ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 12:38 giosità non vuol dire le bellezze paesagistiche, (sulle quali non c'è nemmeno da discutere visto la tristezza del nord italia e la bellezza di quelle zone)
Pensavo che il pregiudizio del nord triste e brutto fosse finito tipo negli anni 60 ma vedo che per alcuni è duro a morire, ignoranza non c'è altra spiegazione.

Intanto per l'ultimo anno di cui ho trovato dati a disposizione (2018), Lombardia Piemonte e Veneto valgono da soli il 35 % degli arrivi turistici in Italia.
La Lombardia da sola circa il 10 % (23 milioni di arrivi, più o meno come Lazio e Toscana e più del doppio della Campania).
Ciò significa che il Nord è più bello del Sud ? Ovviamente no !
Significa solo che al Nord sono più bravi a promuovere la propria offerta turistica. Però significa anche che qualcosa da promuovere c'è perchè puoi essere bravo fin che vuoi ma se hai solo schifo o tristezza non puoi promuovere un bel niente.
la promozione se hai una capacità imprenditoriale e sai venderti bene, esula dal prodotto che puoi offrire, due esempi contrapposti Ajaccio e La Spezia due città molto simili sul mare con monti dietro, entrambe terminal croceristici primo caso hanno avuto la fortuna che ci nascesse Napoleone e su quello han creato un business, hanno la casa, il museo di suo zio il cardinal fesch e un paio di altri posti, compreso la grotta dove andava a farsi le pippe..... arrivano i croceristi e li incanalano in questi tre posti più il bus che li porta alla punta della parata, una sorta di punta di portovenere solo che al posto della chiesa c'è una torre genovese e davanti ha le isole sanguinarie, stop, quando abitavo là vedevi una stremenata di vecchie babbione soprattutto inglesi e americane che passavano da un bar all'altro da un negozio all'altro spendendo fior di denaro. La Spezia ha diversi musei (che fanno orari da cerebrolesi, o meglio da fancazzisti, l'unico funzionante il Navale) ha un castello medievale da visitare, ha lerici con il suo castello, ha l'arsenale militare ottocentesco(oramai quasi dismesso), delle navi in disarmo ma visitabilissime, ha portovenere, gli scavi di luni e ha le 5 terre, quindi non poca roba, con tutto questo non riescono a tenere i croceristi in zona, li prendono coi bus e li portano a pisa (90km) e in città rimangono solo 4 morti di fame che girano per una città che è un mortuorio da decenni (almeno na volta c'erano i marinai da menare per passare il tempo ora non hanno nemmeno più quelli) , ma cazzo di budda, a brest nel 2000 la marina nazionale gratuitamente organizzava dei tour dentro l'arsenale a bordo di vecchi dragamine per chiunque fosse cittadino europeo (dei paesi aderenti a quell'epoca), certo non ti portavano alla base dei sommergibili atomici, ma un giro in arsenale e in rada te lo facevano fare, a la spezia sono 15 anni che sto ripetendo a chi di dovere perchè non fate una cosa similare e organizzate dei tour dentro l'arsenale utilizzando i vecchi dragamine, unendo la visita al museo navale e a qualche fregata in disarmo tipo il maestrale, fai pagare un biglietto unico lievemente più alto e offri un servizio, apri ad orario continuato i musei, unisci il tutto ad una visita con bus navetta a portovenere o a lerici o agli scavi di luni, usa il bus navetta per portare i croceristi nelle 5 terre (invece di usare i battelli che ci vuole mezza giornata per andare e mezza a tornare senza sbarcare e se c'è mare pas de services, o peggio i treni che sono più simili a carri bestiame che a treni) ed ecco che la massa dei croceristi rimane in zona, con entrate per bar e altre attività commerciali .......... la risposta buona idea ne parlo in consiglio comunale, o in riunione di maggioranza, ect ect e non se ne fa nulla troppo impegno anche solo pensare di organizzare una cosa del genere.......e i croceristi continuano ad andare a pisa, (o stivati come deportati nei vari treni regionali che vanno alle 5 terre) i negozi chiudono alle 12.30 e riaprono alle 16 (poi si lamentano che non lavorano), i bar se entri gli fai un favore e se non entri gliene fai due, i ristoranti se vai alle 14 ti dicono la cucina è chiusa, e i pochi turisti che rimangono continuano a chiedere dove sia il centro cittadino che a loro risulta pieno di negozi e bar (chiusi, per pausa pranzo) .... oggi che è successo grazie al covid quello che ho sempre augurato a questi pseudo imprenditori, ovvero che fossero ridotti per campare a mangiare la sabbia delle spiagge, così la spocchia gli si abbassava, son qui che piangon miseria e si straccian le vesti, ma non pensano minimamente di mettersi a proporre qualcosa che li aiuti a risollevarsi, tutt'altro aumentano i prezzi (e calano i clienti)
per quello che riguarda i pregiudizi ho parlato di posti non di gente che ci abita (anche se pure su quella ce ne sarebbe da dire, ma come ce ne sarebbe da dire sul profondo sud italico o meglio su tutti gli italiani) se per te definire tristi dei posti dove se ti va male ad esempio in questi periodi hai ancora nebbia e galaverna, mentre in altre zone (tipo la camargue o la provenza fai già il bagno in mare), oppure dove il tramonto lo vedi sulla terra riarsa della pianura padana, mentre sulla corniche lo vedi sul mare è ignoranza io lo chiamo campanilismo classico italiota dove per decisione divina sto cesso di nazione nonostante sia in tutto e per tutto, dai luoghi, ai servizi, perfino nello sport come è gestito, una fogna a cielo aperto deve essere meglio del resto d'europa........


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Tour de Berghem
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Re: Geografia del ciclismo

Messaggio da leggere da Tour de Berghem »

Tizi_il_ves ha scritto: martedì 15 marzo 2022, 10:07
Tour de Berghem ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 15:31
Tizi_il_ves ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 12:38 giosità non vuol dire le bellezze paesagistiche, (sulle quali non c'è nemmeno da discutere visto la tristezza del nord italia e la bellezza di quelle zone)
Pensavo che il pregiudizio del nord triste e brutto fosse finito tipo negli anni 60 ma vedo che per alcuni è duro a morire, ignoranza non c'è altra spiegazione.

Intanto per l'ultimo anno di cui ho trovato dati a disposizione (2018), Lombardia Piemonte e Veneto valgono da soli il 35 % degli arrivi turistici in Italia.
La Lombardia da sola circa il 10 % (23 milioni di arrivi, più o meno come Lazio e Toscana e più del doppio della Campania).
Ciò significa che il Nord è più bello del Sud ? Ovviamente no !
Significa solo che al Nord sono più bravi a promuovere la propria offerta turistica. Però significa anche che qualcosa da promuovere c'è perchè puoi essere bravo fin che vuoi ma se hai solo schifo o tristezza non puoi promuovere un bel niente.
la promozione se hai una capacità imprenditoriale e sai venderti bene, esula dal prodotto che puoi offrire, due esempi contrapposti Ajaccio e La Spezia due città molto simili sul mare con monti dietro, entrambe terminal croceristici primo caso hanno avuto la fortuna che ci nascesse Napoleone e su quello han creato un business, hanno la casa, il museo di suo zio il cardinal fesch e un paio di altri posti, compreso la grotta dove andava a farsi le pippe..... arrivano i croceristi e li incanalano in questi tre posti più il bus che li porta alla punta della parata, una sorta di punta di portovenere solo che al posto della chiesa c'è una torre genovese e davanti ha le isole sanguinarie, stop, quando abitavo là vedevi una stremenata di vecchie babbione soprattutto inglesi e americane che passavano da un bar all'altro da un negozio all'altro spendendo fior di denaro. La Spezia ha diversi musei (che fanno orari da cerebrolesi, o meglio da fancazzisti, l'unico funzionante il Navale) ha un castello medievale da visitare, ha lerici con il suo castello, ha l'arsenale militare ottocentesco(oramai quasi dismesso), delle navi in disarmo ma visitabilissime, ha portovenere, gli scavi di luni e ha le 5 terre, quindi non poca roba, con tutto questo non riescono a tenere i croceristi in zona, li prendono coi bus e li portano a pisa (90km) e in città rimangono solo 4 morti di fame che girano per una città che è un mortuorio da decenni (almeno na volta c'erano i marinai da menare per passare il tempo ora non hanno nemmeno più quelli) , ma cazzo di budda, a brest nel 2000 la marina nazionale gratuitamente organizzava dei tour dentro l'arsenale a bordo di vecchi dragamine per chiunque fosse cittadino europeo (dei paesi aderenti a quell'epoca), certo non ti portavano alla base dei sommergibili atomici, ma un giro in arsenale e in rada te lo facevano fare, a la spezia sono 15 anni che sto ripetendo a chi di dovere perchè non fate una cosa similare e organizzate dei tour dentro l'arsenale utilizzando i vecchi dragamine, unendo la visita al museo navale e a qualche fregata in disarmo tipo il maestrale, fai pagare un biglietto unico lievemente più alto e offri un servizio, apri ad orario continuato i musei, unisci il tutto ad una visita con bus navetta a portovenere o a lerici o agli scavi di luni, usa il bus navetta per portare i croceristi nelle 5 terre (invece di usare i battelli che ci vuole mezza giornata per andare e mezza a tornare senza sbarcare e se c'è mare pas de services, o peggio i treni che sono più simili a carri bestiame che a treni) ed ecco che la massa dei croceristi rimane in zona, con entrate per bar e altre attività commerciali .......... la risposta buona idea ne parlo in consiglio comunale, o in riunione di maggioranza, ect ect e non se ne fa nulla troppo impegno anche solo pensare di organizzare una cosa del genere.......e i croceristi continuano ad andare a pisa, (o stivati come deportati nei vari treni regionali che vanno alle 5 terre) i negozi chiudono alle 12.30 e riaprono alle 16 (poi si lamentano che non lavorano), i bar se entri gli fai un favore e se non entri gliene fai due, i ristoranti se vai alle 14 ti dicono la cucina è chiusa, e i pochi turisti che rimangono continuano a chiedere dove sia il centro cittadino che a loro risulta pieno di negozi e bar (chiusi, per pausa pranzo) .... oggi che è successo grazie al covid quello che ho sempre augurato a questi pseudo imprenditori, ovvero che fossero ridotti per campare a mangiare la sabbia delle spiagge, così la spocchia gli si abbassava, son qui che piangon miseria e si straccian le vesti, ma non pensano minimamente di mettersi a proporre qualcosa che li aiuti a risollevarsi, tutt'altro aumentano i prezzi (e calano i clienti)
per quello che riguarda i pregiudizi ho parlato di posti non di gente che ci abita (anche se pure su quella ce ne sarebbe da dire, ma come ce ne sarebbe da dire sul profondo sud italico o meglio su tutti gli italiani) se per te definire tristi dei posti dove se ti va male ad esempio in questi periodi hai ancora nebbia e galaverna, mentre in altre zone (tipo la camargue o la provenza fai già il bagno in mare), oppure dove il tramonto lo vedi sulla terra riarsa della pianura padana, mentre sulla corniche lo vedi sul mare è ignoranza io lo chiamo campanilismo classico italiota dove per decisione divina sto cesso di nazione nonostante sia in tutto e per tutto, dai luoghi, ai servizi, perfino nello sport come è gestito, una fogna a cielo aperto deve essere meglio del resto d'europa........

Siamo OT ma molto interessante il tuo intervento sulla scarsa capacità italica di gestire il turismo.
Sono assolutamente d'accordo


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nino58
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Re: Geografia del ciclismo

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Tour de Berghem ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 11 marzo 2022, 14:05 Anche la dorsale Adriatica centro nord è ben rappresentata. È la zona italiana con più eventi?
Ma anche la Lombardia...
almeno una o due a volte 3 tappe del Giro l'anno ( e quasi sempre tappe decisive)
Milano-Sanremo, Lombardia, Tre Valli Varesine Bernocchi e Agostoni, Milano Torino...
Magenta-Rivoli prego :hippy:


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
sagittario1962
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Re: Geografia del ciclismo

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Tizi_il_ves ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 7:27
Winter ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 18:36
Tizi_il_ves ha scritto: sabato 12 marzo 2022, 12:56 se consideri la zona da menton a saint tropez ok, ma la regione non è solo Cote d'azur (ovvero quelli che in corsica chiamano les connards basta che vedano il 6 nella targa) è anche tutto il resto
Be i corsi non hanno simpatia per nessun francese..
Tra l altro oggi c era il derby (vinto dal bastia)
Son stato a saint florent (molto bella)
Il top in bici.. io sceglierei..la strada tra calvi e Ajaccio (soprattutto les calanques de piana) con fermata a mangiare il panino (baguette) con la loro coppa
con i Niçois c'è una storia vecchia, coi francesi sui generis è dal 1700 che non corre buon sangue, ultimamente complice anche l'atteggiamento dei "turisti" che si comportano alla stregua dei milanesi nelle 5 terre,, solo che nelle 5 terre con due schiaffoni nei denti li rimettevano al loro posto,, in corsica usano metodi più pesanti. per quello che riguarda il panino, non male neppure quello con il lonzu, per il giro in bici giochi sul mio terreno per un paio d'anni a fine anni 90 organizzavo tour in bici con assistenza, ovvero mi occupavo di logistica, pianificavo percorsi, con luoghi dove pernottare, e assistenza tecnica in caso di guasti, una bella esperienza, ci eravamo creati un lavoro io, uno che aveva lavorato in un negozio di bici e un infermiere, un vecchio westfalia per i gruppi stradisti e un renegade per quelli che andavano fuoristrada, li aspettavamo al porto di bastia e di li si cominciava, proprio per questo se devo fare da calvi ad ajacciu lo farei fare al contrario per sicurezza rimanendo sempre con le spalle a monte e non a mare........ Saint florent beh è uno dei miei luoghi dove staziono sempre nei miei viaggi, lì è ottimo se sei in mtb andare alla spiaggia di lotu o altre spiagge raggiungibili solo con un fuoristrada però è un percorso molto impegnativo per gente preparata e soprattutto da fare con notevole scorta d'acqua mai col sole alto e mai da solo. Questo anche se lo fai a piedi (visto che qualche giro in quei luoghi per gli amanti del trekking lo avevo organizzato, solo troppo impegnativo rispetto a i tour in bici)
giri in bicicletta organizzati, in quel periodo ci furono alcune agenzie di viaggi che sfruttarono questa idea, me ne parlò un amico toscano titolare di un agenzia, fu una cosa che durò qualche estate e poi improvvisamente cessò, lui ha riprovato qualche anno dopo a organizzare una cosa simile con l'ausilio del web ma fu un buco nell'acqua,


corsu anima e core corsu, anima e core corsu, corsu sempre di più
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