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Vorrei sapere perchè i tre grandi spagnoli degli anni '70 Fuente, Ocana e Galdos strano, ma vero non hanno fatto grandi cose nelle classiche ?

Facevano allenamento per i Grandi Giri dove sono andati fortissimo ?

CicloSprint ha scritto: ↑martedì 15 marzo 2022, 22:21 Vorrei sapere perchè i tre grandi spagnoli degli anni '70 Fuente, Ocana e Galdos strano, ma vero non hanno fatto grandi cose nelle classiche ?

Facevano allenamento per i Grandi Giri dove sono andati fortissimo ?

Vero.

Ocana ha un terzo posto al mondiale 73 a Barcellona.
Devi considerare che il ciclismo spagnolo , allora , e ancora oggi , si basa principalmente su brevi corse a tappe e la Vuelta. La preparazione e la mentalità del ciclista iberico era soprattutto portata a fare bene in quel tipo di corse .

CicloSprint ha scritto: ↑martedì 15 marzo 2022, 22:21 Vorrei sapere perchè i tre grandi spagnoli degli anni '70 Fuente, Ocana e Galdos strano, ma vero non hanno fatto grandi cose nelle classiche ?

Facevano allenamento per i Grandi Giri dove sono andati fortissimo ?

Solo in futuro altri spagnoli sortiranno risultati nella sesta monumento, il Gp di Zurigo.

Ocana era più francese che spagnolo
La bici l ha scoperta in Francia quando era emigrato con la famiglia
Gli altri due erano degli scalatori..
Con quei percorsi era dura emergere

Fuente ha un 38° posto alla Sanremo del 1973
Galdos ha un 31° posto alla Sanremo del 1973 e un 26° posto alla Sanremo 1974 e un 45° posto alla Liegi 1973 e fece 4 mondiali praticamente anonimi


Per vedere spagnoli competitivi nella classiche, bisognava aspettare l'avvento di Mario Lejarreta, poi arrivò Indurain prima che arrivasse l'epopea di Valverde e co.

Fino a meta anni 80 le formazioni spagnole non si presentavano proprio o si presentavano poco alle classiche anche italiane
Ricordo le starting list mostruose (240 e piu iscritti) alla Sanremo di allora: oltre a tutte le squadre italiane, erano presenti in forza le squadre francesi e belghe, olandesi e svizzere ma le spagnolemancavano proprio o se ne presentavano pochissime, Forse eccesso di provincialismo
La cosa si ripeteva pure al (in teoria piu adatto) Lombardia dove invece numericamente la partecipazione fu sempre ridotta anche per le altre formazioni straniere
Le classiche del nord invece ho iniziato a seguirle un poco dopo

Qualche corridore adatto alle classiche lo avevano .
Ricordo Juan Fernandez , fece tre podi al mondiale e vinse vari campionati spagnoli . Era un corridore da gare di un giorno, eppure non andò mai al nord o al Lombardia .
Gli spagnoli iniziarono a partecipare alle classiche meno sporadicamente alle classiche dopo la metà degli anni 80.
Lejarreta fu il primo ad ottenere risultati ,forse perché correva in una squadra italiana ,alfa lum
Il primo Spagnolo a vincere un mondiale fu Olano nel 1995 , e il primo Spagnolo a vincere una classica del nord fu Astarloa nella freccia 2003 .

E la Spagna fece doppietta in quella Freccia Vallone 2003 con Osa 2°. Poi arrivò il primo successo spagnolo in una "Monumento" del Nord (Valverde a Liegi nel 2006).

Poblet ne ha vinte diverse di classiche

Winter ha scritto: ↑mercoledì 16 marzo 2022, 20:25 Poblet ne ha vinte diverse di classiche

Anche una Sanremo, se non sbaglio.

Urca ,che squarcio . Ne parlavo ieri . Ho dimenticato Miguel Poblet . Corridore eccezionale, teneva sulle salite . Fece tre volte sesto al Giro dove vinse 20 tappe . Vinse le Sanremo 57 e 59 e fece due podi a roubaix e due al Lombardia .
Il migliore spagnolo da classiche con Valverde e Freire . Son proprio un ciula .

Sarei curioso nel ciclismo di oggi molto meno “specializzato” dove anche in corridori da GT corrono e vincono le classiche , di vedere olano e indurain alle prese con la roubaix

@Giorgio, Poblet che (come decenni dopo Lejarreta) correva con squadre italiane (o francesi)

giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 16 marzo 2022, 21:32 Urca ,che squarcio . Ne parlavo ieri . Ho dimenticato Miguel Poblet . Corridore eccezionale, teneva sulle salite . Fece tre volte sesto al Giro dove vinse 20 tappe . Vinse le Sanremo 57 e 59 e fece due podi a roubaix e due al Lombardia .
Il migliore spagnolo da classiche con Valverde e Freire . Son proprio un ciula .

stiamo parlando di uno dei tanti fenomeni che il ciclismo a cavallo degli anni 50/60 ha avuto, gente che vinceva in pista, le classiche, le volate di gruppo e faceva top ten nei gt,

torcia86 ha scritto: ↑mercoledì 16 marzo 2022, 21:34 Sarei curioso nel ciclismo di oggi molto meno “specializzato” dove anche in corridori da GT corrono e vincono le classiche , di vedere olano e indurain alle prese con la roubaix

Dubito che vedremo i favoriti del tour 2022 alla roubaix
Han troppo da perdere
E poche possibilità di essere protagonisti

Trullo ha scritto: ↑giovedì 17 marzo 2022, 8:34 @Giorgio, Poblet che (come decenni dopo Lejarreta) correva con squadre italiane (o francesi)

Verissimo , però era forte in un campo in cui le squadre spagnole non esistevano . Se non ricordo male pure Bahamontes corse alcuni anni per squadre italiane . Credo che Poblet , per le sue caratteristiche era destinato a correre fuori dalla Spagna. Le squadre italiane alla fine degli anni 50 erano nettamente le più organizzate e le più ricche . Ne è una dimostrazione che il Giro , forse solo in quel periodo era al livello del Tour .
Già ad inizio anni 60 l'Italia perdette questa superiorità a discapito di Francesi e Belgi .