Calcio italiano e internazionale
Re: Calcio italiano e internazionale
"Cari tutti, Giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere.
Chi ha il privilegio di indossare la maglia bianconera lo sa. Chi lavora in squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro. La Juventus è una delle più grandi società al mondo e chi vi lavora o gioca sa che il risultato è figlio del lavoro di tutta la squadra.
Siamo abituati per storia e DNA a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, 9 scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, 5 scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo UEFA, il J|Museum e tanto altro.
Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorare sempre in vista di alcuni istanti determinanti. Ognuno di noi sa richiamare alla mente l’attimo prima di scendere in campo: esci dallo spogliatoio e giri a destra, una ventina di scalini in discesa con una grata in mezzo, un’altra decina di scalini in salita e ci sei: “el miedo escénico” e in quell’attimo quando sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile. Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium, San Siro, Geōrgios Karaiskakīs, Celtic Park, Camp Nou: ovunque siamo stati quando la squadra era compatta non temevamo nessuno.
Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita.
La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus.
Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music”. Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve!
Fino alla fine…
Andrea
Da fino alla fine a fino alla finanza è un attimo...
Chi ha il privilegio di indossare la maglia bianconera lo sa. Chi lavora in squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro. La Juventus è una delle più grandi società al mondo e chi vi lavora o gioca sa che il risultato è figlio del lavoro di tutta la squadra.
Siamo abituati per storia e DNA a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, 9 scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, 5 scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo UEFA, il J|Museum e tanto altro.
Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorare sempre in vista di alcuni istanti determinanti. Ognuno di noi sa richiamare alla mente l’attimo prima di scendere in campo: esci dallo spogliatoio e giri a destra, una ventina di scalini in discesa con una grata in mezzo, un’altra decina di scalini in salita e ci sei: “el miedo escénico” e in quell’attimo quando sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile. Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium, San Siro, Geōrgios Karaiskakīs, Celtic Park, Camp Nou: ovunque siamo stati quando la squadra era compatta non temevamo nessuno.
Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita.
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1° FC 2008
1° FC a Squadre 2015, 2016 #VBT
Vincitore Morale Coppa dei Campioni WT 2018
Vincitore Morale FC a Squadre 2022 #VBT
Se insisti e persisti, raggiungi e conquisti
Emargina galliano e padoaschioppa! Dici anche tu no alle capre!
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Re: Calcio italiano e internazionale
Le plusvalenze aiutano i bilanci..nell immediato
Poi negli anni..diventano ingestibili..
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- Tranchée d'Arenberg
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Re: Calcio italiano e internazionale
E' proprio così: quei milioni di euro di debiti che levi dal bilancio quest'anno, te li ritrovi negli anni successivi. Se di queste operazioni ne fai troppe, poi ad un certo punto il bilancio diventa un problema.
Queste dimissioni arrivano con un anno e mezzo di ritardo.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Calcio italiano e internazionale
Ma se Evelina Mazzanti Vien dal Mare arriva ai vertici della Vecchia Signora, chi va a dirigere mummie e sarcofagi?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Calcio italiano e internazionale
Qualcuno mi spiega il senso di citare Nietzsche in inglese? Per dire cosa poi?febbra ha scritto: ↑martedì 29 novembre 2022, 0:08 "Cari tutti, Giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere.
Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music”. Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve!
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Re: Calcio italiano e internazionale
Siamo sicuri che ci sia distinzione?
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Calcio italiano e internazionale
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Calcio italiano e internazionale
La Juventus è un secolo che fa danni. Negli ultimi 20 ha creato guai giganteschi ,per non parlare dei decenni precedenti ,dove il Re Sole era sull Olimpo .
Con la superlega e l'arrogante protervia dell'innominabile biblico animale ora si sono messi contro tutta l'uefa e hanno trascinato in fondo anche altre società .
Non sarebbe ora di radiarli ?
Con la superlega e l'arrogante protervia dell'innominabile biblico animale ora si sono messi contro tutta l'uefa e hanno trascinato in fondo anche altre società .
Non sarebbe ora di radiarli ?
Re: Calcio italiano e internazionale
Per rispetto ai milioni di tifosi direi che la radiazione sarebbe veramente troppo, ma una retrocessione e la cacciata dei vertici ( che già in pratica c' è stata ) la troverei giusta.giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 7 dicembre 2022, 15:11 La Juventus è un secolo che fa danni. Negli ultimi 20 ha creato guai giganteschi ,per non parlare dei decenni precedenti ,dove il Re Sole era sull Olimpo .
Con la superlega e l'arrogante protervia dell'innominabile biblico animale ora si sono messi contro tutta l'uefa e hanno trascinato in fondo anche altre società .
Non sarebbe ora di radiarli ?
Per me la sentenza adeguata sarebbe Juve in B con penalizzazione, ma retrocessione semplice anche per chi era complice come Sassuolo, Sampdoria, Genoa , Atalanta ecc. ecc.
Re: Calcio italiano e internazionale
Addirittura..
Il sistema delle plusvalenze non fa che rimandare il problema
E chi è senza peccato..non ne trovi
Magari la juve ha esagerato ma tutte l han usato per abbellire (e salvare) il bilancio
Idem il rimandare stipendi ecc
Non fosse stata in borsa..zero problemi
2016..per avere un bilancio buono devo fare 50 ml di plusvalenze
2017 me ne servono 80 (perché ho la zavorra del 2016..)
2018 110
2019 140
Ecc
Prima o poi la situazione diventa ingestibile
Il sistema delle plusvalenze non fa che rimandare il problema
E chi è senza peccato..non ne trovi
Magari la juve ha esagerato ma tutte l han usato per abbellire (e salvare) il bilancio
Idem il rimandare stipendi ecc
Non fosse stata in borsa..zero problemi
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Re: Calcio italiano e internazionale
Winter ha scritto: ↑giovedì 8 dicembre 2022, 6:14 Addirittura..
Il sistema delle plusvalenze non fa che rimandare il problema
E chi è senza peccato..non ne trovi
Magari la juve ha esagerato ma tutte l han usato per abbellire (e salvare) il bilancio
Idem il rimandare stipendi ecc
Non fosse stata in borsa..zero problemi
2016..per avere un bilancio buono devo fare 50 ml di plusvalenze
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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Calcio italiano e internazionale
Una brutta notizia in serbo:
se ne è andato Sinisa.
https://www.torinotoday.it/attualita/mo ... orino.html
se ne è andato Sinisa.
https://www.torinotoday.it/attualita/mo ... orino.html
Re: Calcio italiano e internazionale
Personaggio che ammiravo per tante cose e che odiavo per altrettante...
Ma così è davvero troppo brutto e troppo presto, riposi in pace
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Re: Calcio italiano e internazionale
Non conosco le statistiche sulle punizioni di prima, ma sicuramente è nelle parti alte della classifica.
- chinaski89
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- Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51
Re: Calcio italiano e internazionale
Se dici all time no, Juninho mi risulta primo con 77 Pelé 70 vari altri mostri sacri tipo Ronaldinho Beckham sulla sessantina, Messi Ronaldo più di 55
Sinisa vedo un 28 pari a Pirlo credo riferito alla serie A
Re: Calcio italiano e internazionale
Rivelino?chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 16 dicembre 2022, 19:02Se dici all time no, Juninho mi risulta primo con 77 Pelé 70 vari altri mostri sacri tipo Ronaldinho Beckham sulla sessantina, Messi Ronaldo più di 55
Sinisa vedo un 28 pari a Pirlo credo riferito alla serie A
Beckham ha il record in premier con 18
https://www.sportskeeda.com/football/ra ... am-ronaldo
Re: Calcio italiano e internazionale
La classifica dei gol su punizione in Serie A che ho trovato è questa, anche se non dice molto, perché non riporta il totale dei tentativi. Se qualcuno avesse una statistica del genere, sarebbe più interessante.
Sinisa Mihajlovic: 28 gol
Andrea Pirlo: 28 gol
Alessandro Del Piero: 22 gol
Roberto Baggio: 21 gol
Francesco Totti: 21 gol
Gianfranco Zola: 20 gol
Miralem Pjanic: 16 gol
Diego Armando Maradona: 14 gol
Michel Platini: 13 gol
Alvaro Recoba: 13 gol
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Re: Calcio italiano e internazionale
Chi lo sa? Rivelino ha giocato mi pare sempre in Brasile e aveva un tiro micidiale, ne avrà segnate tante. Mi pare che nelle parti alte della classifica in Brasile ci sia anche Rogerio Ceni un portiere! Con più di 100 gol all' attivo quasi tutti su rigore e punizione come anche il paraguyano Chilavert che ne ha una settantina. In Italia ho visto che per la Serie A Sinisa è primo con Pirlo. Mi piacerebbe sapere, ma penso sia impossibile,il numero di gol scaturiti dai suoi corner. Su tutti il metafisico gol di tacco di Mancini da un suo calcio d' angolo in un Parma Lazio. In porta c' era Buffon che restò pietrificato.Winter ha scritto: ↑sabato 17 dicembre 2022, 5:50Rivelino?chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 16 dicembre 2022, 19:02Se dici all time no, Juninho mi risulta primo con 77 Pelé 70 vari altri mostri sacri tipo Ronaldinho Beckham sulla sessantina, Messi Ronaldo più di 55
Sinisa vedo un 28 pari a Pirlo credo riferito alla serie A
Beckham ha il record in premier con 18
https://www.sportskeeda.com/football/ra ... am-ronaldo
Re: Calcio italiano e internazionale
lemond ha scritto: ↑sabato 17 dicembre 2022, 9:01La classifica dei gol su punizione in Serie A che ho trovato è questa, anche se non dice molto, perché non riporta il totale dei tentativi. Se qualcuno avesse una statistica del genere, sarebbe più interessante.
Sinisa Mihajlovic: 28 gol
Andrea Pirlo: 28 gol
Alessandro Del Piero: 22 gol
Roberto Baggio: 21 gol
Francesco Totti: 21 gol
Gianfranco Zola: 20 gol
Miralem Pjanic: 16 gol
Diego Armando Maradona: 14 gol
Michel Platini: 13 gol
Alvaro Recoba: 13 gol
Re: Calcio italiano e internazionale
Un altro gol strepitoso sull' asse Mihajlovic Mancini che giocavano a memoria fu in un derby. Lancio millimetrico dalla difesa di 60 metri e colpo di tacco vincente del Mancio. Venne giù lo stadio (mezzo...).
Re: Calcio italiano e internazionale
Ripensando alla storia romana in età repubblicana, mi sembra che, come Plutarco si possono creare vite parallele in questo caso fra due coppie: Catone e il Gobbonero da una parte e Cesare con Messi dall'altra.
Nel primo caso abbiamo davanti due persone con poco talento (solo qualche sesterzio) in origine, ma con una forza di volontà e fiducia nel proprio ego forse mai visti prima! Catone in più era sorretto dalla superstizione che l'avo censore fosse stato l'artefice della vittoria romana contro Cartagine con il suo ripetuto "Cartagho delenda est" alla fine di ogni discorso. Il Censore invece, nella realtà storica, fu solo un bravo romano di umili origini, particolarmente edòtto nella vita dei campi e ci ha lasciato infatti il “De agri cultura”. Come l'analogo portoghese, alla fine si è autodistrutto, lui con il suicidio fisico a Utica, l'altro con la "terra bruciata" che si è fatto prima a Madrid, poi a Torino e infine a Manchester e a "Lisbona"! Entrambi, se ne può dedurre facilmente, non erano particolarmente intelligenti e non hanno lasciato/lasceranno nulla (o quasi) dietro di loro).
Ben altro è il discorso che si può fare per i secondi, perché entrambi sono in effetti i PRIMI, uno a Roma, che all'epoca rappresentava l'ecumene conosciuta e l'altro nel mondo calcistico. Gaio Giulio ha posto le basi per la trasformazione delle repubblica oligarchica (dominata dalla plutocrazia senatoria) in un più moderno impero, finché gli uomini al comando sono riusciti a tramandare il potere a persone all'altezza dei compiti, cosa che il Senato non riusciva più a fare da tempo! Alla fine è stato ucciso dal tradimento di coloro che aveva elevato al di là forse dei rispettivi meriti e da persone meschine che invidiavano la di lui grandezza (in primis Cicerone), speriamo che l'imperatore del calcio domani non sia tradito dai suoi.
Nel primo caso abbiamo davanti due persone con poco talento (solo qualche sesterzio) in origine, ma con una forza di volontà e fiducia nel proprio ego forse mai visti prima! Catone in più era sorretto dalla superstizione che l'avo censore fosse stato l'artefice della vittoria romana contro Cartagine con il suo ripetuto "Cartagho delenda est" alla fine di ogni discorso. Il Censore invece, nella realtà storica, fu solo un bravo romano di umili origini, particolarmente edòtto nella vita dei campi e ci ha lasciato infatti il “De agri cultura”. Come l'analogo portoghese, alla fine si è autodistrutto, lui con il suicidio fisico a Utica, l'altro con la "terra bruciata" che si è fatto prima a Madrid, poi a Torino e infine a Manchester e a "Lisbona"! Entrambi, se ne può dedurre facilmente, non erano particolarmente intelligenti e non hanno lasciato/lasceranno nulla (o quasi) dietro di loro).
Ben altro è il discorso che si può fare per i secondi, perché entrambi sono in effetti i PRIMI, uno a Roma, che all'epoca rappresentava l'ecumene conosciuta e l'altro nel mondo calcistico. Gaio Giulio ha posto le basi per la trasformazione delle repubblica oligarchica (dominata dalla plutocrazia senatoria) in un più moderno impero, finché gli uomini al comando sono riusciti a tramandare il potere a persone all'altezza dei compiti, cosa che il Senato non riusciva più a fare da tempo! Alla fine è stato ucciso dal tradimento di coloro che aveva elevato al di là forse dei rispettivi meriti e da persone meschine che invidiavano la di lui grandezza (in primis Cicerone), speriamo che l'imperatore del calcio domani non sia tradito dai suoi.
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Re: Calcio italiano e internazionale
Per denigrare Ronaldo saresti disposto a paragonarlo a Belzebù . Ma con Catone sei ingeneroso. A parte il fatto di dover fare i conti con la storiografia cesariana, che ovviamente non era tenera con lui, il solo fatto che fronteggio' aspramente Cesare, Crasso e Pompeo che all' epoca erano i Biden e i Putin quanto meno lo caratterizza come dotato di personalità e coraggio non comune. Fermo restando il paragone Cesare-Messi ( speriamo che Dybala non lo accoltelli...) Ronaldo lo accosterei più a Pompeo, grande finalizzatore del lavoro altrui (Lucullo), fortunato nel trovarsi al posto giusto nel momento giusto, molto bravo nel concludere vittoriosamente i compiti assegnati, grande sponsor di sé stesso, ma la cui stella declina nel momento che il suo percorso va ad incrociare quello di Cesare-Messi. Ma insomma anche Pompeo qualche Pallone d'oro lo ha vinto con merito.lemond ha scritto: ↑sabato 17 dicembre 2022, 12:03 Ripensando alla storia romana in età repubblicana, mi sembra che, come Plutarco si possono creare vite parallele in questo caso fra due coppie: Catone e il Gobbonero da una parte e Cesare con Messi dall'altra.
Nel primo caso abbiamo davanti due persone con poco talento (solo qualche sesterzio) in origine, ma con una forza di volontà e fiducia nel proprio ego forse mai visti prima! Catone in più era sorretto dalla superstizione che l'avo censore fosse stato l'artefice della vittoria romana contro Cartagine con il suo ripetuto "Cartagho delenda est" alla fine di ogni discorso. Il Censore invece, nella realtà storica, fu solo un bravo romano di umili origini, particolarmente edòtto nella vita dei campi e ci ha lasciato infatti il “De agri cultura”. Come l'analogo portoghese, alla fine si è autodistrutto, lui con il suicidio fisico a Utica, l'altro con la "terra bruciata" che si è fatto prima a Madrid, poi a Torino e infine a Manchester e a "Lisbona"! Entrambi, se ne può dedurre facilmente, non erano particolarmente intelligenti e non hanno lasciato/lasceranno nulla (o quasi) dietro di loro).
Ben altro è il discorso che si può fare per i secondi, perché entrambi sono in effetti i PRIMI, uno a Roma, che all'epoca rappresentava l'ecumene conosciuta e l'altro nel mondo calcistico. Gaio Giulio ha posto le basi per la trasformazione delle repubblica oligarchica (dominata dalla plutocrazia senatoria) in un più moderno impero, finché gli uomini al comando sono riusciti a tramandare il potere a persone all'altezza dei compiti, cosa che il Senato non riusciva più a fare da tempo! Alla fine è stato ucciso dal tradimento di coloro che aveva elevato al di là forse dei rispettivi meriti e da persone meschine che invidiavano la di lui grandezza (in primis Cicerone), speriamo che l'imperatore del calcio domani non sia tradito dai suoi.
Re: Calcio italiano e internazionale
Pompeo può essere accostato al Gobbonero per ego smisurato, ma aveva, tutto sommato una capacità strategica e tattica, che l'altro, come Catone si sogna. Che l'Uticense avesse coraggio, non lo dubito, ma poi basta, era ottuso come pochi nella storia, ci sto pensando, ma non ne trovo un altro che possa assomigliargli e quindi mi viene, al momento, solo il possibile accostamento ai grullini che altro non hanno fatto che scimmiottare un comico che faceva battute.Gimbatbu ha scritto: ↑sabato 17 dicembre 2022, 13:03Per denigrare Ronaldo saresti disposto a paragonarlo a Belzebù . Ma con Catone sei ingeneroso. A parte il fatto di dover fare i conti con la storiografia cesariana, che ovviamente non era tenera con lui, il solo fatto che fronteggio' aspramente Cesare, Crasso e Pompeo che all' epoca erano i Biden e i Putin quanto meno lo caratterizza come dotato di personalità e coraggio non comune. Fermo restando il paragone Cesare-Messi ( speriamo che Dybala non lo accoltelli...) Ronaldo lo accosterei più a Pompeo, grande finalizzatore del lavoro altrui (Lucullo), fortunato nel trovarsi al posto giusto nel momento giusto, molto bravo nel concludere vittoriosamente i compiti assegnati, grande sponsor di sé stesso, ma la cui stella declina nel momento che il suo percorso va ad incrociare quello di Cesare-Messi. Ma insomma anche Pompeo qualche Pallone d'oro lo ha vinto con merito.lemond ha scritto: ↑sabato 17 dicembre 2022, 12:03 Ripensando alla storia romana in età repubblicana, mi sembra che, come Plutarco si possono creare vite parallele in questo caso fra due coppie: Catone e il Gobbonero da una parte e Cesare con Messi dall'altra.
Nel primo caso abbiamo davanti due persone con poco talento (solo qualche sesterzio) in origine, ma con una forza di volontà e fiducia nel proprio ego forse mai visti prima! Catone in più era sorretto dalla superstizione che l'avo censore fosse stato l'artefice della vittoria romana contro Cartagine con il suo ripetuto "Cartagho delenda est" alla fine di ogni discorso. Il Censore invece, nella realtà storica, fu solo un bravo romano di umili origini, particolarmente edòtto nella vita dei campi e ci ha lasciato infatti il “De agri cultura”. Come l'analogo portoghese, alla fine si è autodistrutto, lui con il suicidio fisico a Utica, l'altro con la "terra bruciata" che si è fatto prima a Madrid, poi a Torino e infine a Manchester e a "Lisbona"! Entrambi, se ne può dedurre facilmente, non erano particolarmente intelligenti e non hanno lasciato/lasceranno nulla (o quasi) dietro di loro).
Ben altro è il discorso che si può fare per i secondi, perché entrambi sono in effetti i PRIMI, uno a Roma, che all'epoca rappresentava l'ecumene conosciuta e l'altro nel mondo calcistico. Gaio Giulio ha posto le basi per la trasformazione delle repubblica oligarchica (dominata dalla plutocrazia senatoria) in un più moderno impero, finché gli uomini al comando sono riusciti a tramandare il potere a persone all'altezza dei compiti, cosa che il Senato non riusciva più a fare da tempo! Alla fine è stato ucciso dal tradimento di coloro che aveva elevato al di là forse dei rispettivi meriti e da persone meschine che invidiavano la di lui grandezza (in primis Cicerone), speriamo che l'imperatore del calcio domani non sia tradito dai suoi.
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Re: Calcio italiano e internazionale
Ecco, ora mi è venuto in mente un possibile accostamento, similitudine: Joseph Raymond McCarthy un politico statunitense, Senatore Repubblicano per il Wisconsin dal 1947 al 1957 e che ha addirittura dato il nome al celebre, per particolare stupidità, maccartismo, per il quale anche W. Allen docet.
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Re: Calcio italiano e internazionale
Se penso che ogni minuti che lemond spreca a parlare di ronaldo, lui guadagna qualche decina di migliaia di euro anche dormendo mi viene da piangere
Re: Calcio italiano e internazionale
A me invece la cosa non mi tange e più poi ci si arricchisce, maggiore è la paura di perdere l'acquisito. Io, da quando non ho più un lira, vivo molto meglio dal punto di vista dello stress.
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Re: Calcio italiano e internazionale
oddio...non esageriamo. Nemmeno George Best riuscirebbe a finire la fortuna di Ronaldo mettendocisi d'impegno, figuriamoci se esiste un evento che possa fagli temere di "perdere l'acquisito"
Re: Calcio italiano e internazionale
I cui tifosi impedirono che passasse all'Inter con un attentato anche al Presidente di allora! Ecco il motivo per cui non giocò mai in Europa e qualcuno glielo rimprovera.
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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Re: Calcio italiano e internazionale
Fanno festa i musulmani il venerdì
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Re: Calcio italiano e internazionale
con tutto il rispetto per i defunti, tra Maurizio Ruggeri Fasciani e Italo Cucci,
Pelè, Maradona, Cruiff mi stanno salendo un po' su una braga
mi stanno salendo
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Re: Calcio italiano e internazionale
Buffa nel documentario su Pelé, citando O Rey, afferma che per il più grande giocatore della storia i gol su rigore sono un modo di segnare *vigliacco* e lui non era in effetti contento dell'aver realizzato così il suo millesimo gol, quello famoso al Maracanà.
Ieri il PSG ha perso per la prima volta quest'anno, il che può non essere troppo importante per la classifica della Ligue 1 (restano ancora quattro punti di vantaggio sui "Sang et or" ), ma la partita ha mostrato ancora una volta di più che incontrare il Bayern con quel portiere lì sarebbe molto, ma molto pericoloso! Che poi ieri non ha nemmeno fatto errori clamorosi, ma con lui l'insicurezza è totale!
Ieri il PSG ha perso per la prima volta quest'anno, il che può non essere troppo importante per la classifica della Ligue 1 (restano ancora quattro punti di vantaggio sui "Sang et or" ), ma la partita ha mostrato ancora una volta di più che incontrare il Bayern con quel portiere lì sarebbe molto, ma molto pericoloso! Che poi ieri non ha nemmeno fatto errori clamorosi, ma con lui l'insicurezza è totale!
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Re: Calcio italiano e internazionale
L'ultimo dell'anno ho visto l'arbitro peggiore della mia vita, si chiama Robert Jones e aveva diretto in passato l'incontro Southampton - Arsenal, dove il povero Gabriel Jesus veniva strangolato e lui "furbo" zitto. Ieri poi anche Roggero, telecronista che elogia gli arbitri che fischiano pochissimo, ha detto: Tutti gli arbitri sbagliano e la maggior parte, con la stessa, qualificata, ma magari i più commettono errori ostativi. Lui no, sembra volerlo fare per partito preso (errore vizio, se non dolo). Il difensore può far quel che crede con le mani e con i piedi, non importa! Poi la palla colpisce il braccio, che il giocatore non può farsi tagliare e lui fischia! E infine nell'incontro di cui sopra ci sono state tre sospensioni per giocatori infortunati, d'altra parte la gente è invitata a colpire, che all'incirca saranno durati 8/9 minuti, poi le solite sostituzioni e lui ... dà cinque minuti e fischia, dopo tentativi vari riusciti di non giocare, anche qualche secondo prima! ripeto Robert Jones
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Re: Calcio italiano e internazionale
Una statistica che non so quanto valga, ma nella media che dànno i giornalisti dell'Èquipe alle partire della Ligue1, il buon Gigio Donnarumma è al XIV posto (fra i portieri, ridondante ma ... )
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Re: Calcio italiano e internazionale
Inter - Napoli 1 - 0 -Speriamo di non aver lavorato per il Re di Prussia!
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Re: Calcio italiano e internazionale
Basta battere anche il Re di Prussia
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Calcio italiano e internazionale
Vero, ma sai a volte sei meglio assai e poi ... perdi! Meno male che questo non è successo all'andata, speriamo accada lo stesso al ritorno.
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Re: Calcio italiano e internazionale
Purtroppo altri due punti buttati
Le partite bisogna chiuderle prima
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Re: Calcio italiano e internazionale
Peccato, perché sembrava rimesso sulla buona via. Ormai lo scudetto è andato, guardiamo altrove per quest'anno. P.S. Abbasso il Re di Prussia!
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Re: Calcio italiano e internazionale
Copio e incollo.
QUALCUNO ERA INTERISTA perché era nato a Milano…
QUALCUNO ERA INTERISTA pur non essendo nato a Milano…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché il padre tifava Juve e il fratello Milan…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché vedeva lo scudetto come una promessa, la Champions League come una poesia, l’Interismo come il paradiso terrestre…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché Facchetti era una brava persona…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché Moggi non era una brava persona…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché era talmente masochista che non poteva farne a meno…
QUALCUNO ERA INTERISTA per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché Ligabue, Vecchioni, Ruggeri, Fiorello, Pezzali, Celentano, Vasco Rossi, Antonacci, Mina, Bonolis, Mentana, Severgnini, Salvatores, Gioele Dix, Pucci, Aldo-Giovanni-Giacomo…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché Sarti, Burgnich, Facchetti...
QUALCUNO ERA INTERISTA perché la Juventus non ha mai vinto una Coppa dei Campioni esaltante come quella di INTER-Real Madrid 3 a 1…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché c’era la grande Inter…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché chi era “contro” era Interista…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché ancora oggi è l’unica squadra italiana ad aver vinto tutto nella stessa annata calcistica…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché sognava una vittoria diversa da quella degli altri…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché sentiva la necessità di una morale diversa…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché non si ruba il campionato e in serie B non è mai stato…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché Peppino Prisco facci un gol...
QUALCUNO ERA INTERISTA perché il nero è il colore della notte e il blu è quello del cielo…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché Sandro Mazzola, Giacinto Facchetti, Mariolino Corso rimarranno icone incancellabili dalla memoria…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché aveva visto quel gol di Nicolino Berti…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché aveva visto giocare Evaristo Beccalossi…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché aveva visto il monologo di Paolo Rossi su Evaristo Beccalossi…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché non è mica un “pirla”…
QUALCUNO ERA INTERISTA pur essendo stato a Roma il 5 maggio…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché ha pianto per Giacinto…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché la parola “perdente” non è un insulto mentre la frase “tifoso della squadra di Berlusconi” qualche problema di coscienza lo crea…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché, ci farà pure incazzare, soffrire, maledire, ma non hanno ancora inventato qualcosa di più insano da amare…
QUALCUNO ERA INTERISTA come me,
come te,
come noi
che siamo altro,
che siamo oltre…
Dedicato a chi ama l’Inter oltre l’allenatore
Oltre il giocatore
Oltre i risultati
Dedicata a chi la ama sempre e comunque!
Dedicata alla nostra FC INTERNAZIONALE
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QUALCUNO ERA INTERISTA perché aveva visto giocare Evaristo Beccalossi…
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QUALCUNO ERA INTERISTA pur essendo stato a Roma il 5 maggio…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché ha pianto per Giacinto…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché la parola “perdente” non è un insulto mentre la frase “tifoso della squadra di Berlusconi” qualche problema di coscienza lo crea…
QUALCUNO ERA INTERISTA perché, ci farà pure incazzare, soffrire, maledire, ma non hanno ancora inventato qualcosa di più insano da amare…
QUALCUNO ERA INTERISTA come me,
come te,
come noi
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Dedicato a chi ama l’Inter oltre l’allenatore
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Figuraccia dell'Inter contro il Parma
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Re: Calcio italiano e internazionale
Nella parte che il tifoso del Milan salva il giocatore belga c'è un palo colpito. Per chi non avesse visto c'è da dire che il rossonero aveva fatto un prolungamento di nuca, non volendo per niente tirare in porta. Come Firmino l'anno scorso contro l'Inter. In quei casi si deve parlare di fortuna se entrano e di nulla se succede come in tanti altri cross.
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