Calcio italiano e internazionale

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Krisper
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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 10:45 Vista la partita di ieri e domando a chi vuol rispondere: perché THiago Motta è così incensato e Gilardino no? (Di De Zerbi non parlo, perché lì siamo al ridicolo, anche domenica (o sabato) ne ha presi solo tre, perché il Fulhan ha sbagliato una quantità industriale di gol :grr: ma forse l'avevo già scritto! :dubbio: )
C'è da aggiungere che il Genoa di giocatori buoni ne avrà uno (l'islandese), mentre il Bologna ...
Differenze abissali tra Bologna e Genoa.

Genoa buona squadra, ordinata e brava nel chiudere le linee, ma molto povera nella costruzione di gioco e vulnerabile dietro, specie dopo la cessione di Dragusin.

Ieri ha fatto un’ottima partita, ma ha creato molto poco e il gol è stato in parte casuale.
La loro migliore azione, dove incredibilmente non hanno segnato, é stata nel primo tempo.

Il loro schema d’attacco prevede due variabili: la giocata del talento svedese sulla trequarti oppure la torre del quinto sul lato corto. Meglio quando ha spazio in contropiede, ma ieri non è successo.
Buono ma un po’ poco, quando il giocatore del Genoa prendeva palla in area era contornato da giocatori avversari.

La costruzione di gioco del Genoa ha scarso coraggio, un eccesso di coperture preventive. I braccetti in genere arrivano al massimo sulla trequarti.

Il Bologna riempie l’area avendo più soluzioni e possibilità di attacco.
Non parlo solo di numero di giocatori in area, ma di tempi di ingresso e posizione del corpo. Spesso retegui é spalle alla porta, il Bologna invece con giocatori già pronti al tiro.

La costruzione del Bologna ha molte alternative in più.

Bisogna anche dire che il Genoa, per ragioni diverse, non ha trovato la vera Inter.
Ieri sera sottotono tatticamente, con tempi di gioco spesso sbagliati, questo soprattutto per colpa di Asllani, che al netto dell’ottima partita e gol, non ha la sensibilità e la capacità di giocare sotto il pressing avversario come Chala. Spesso ha anticipato il passaggio, prima dell’arrivo della pressione; bene, non commette errori, ma non crei i buchi necessari nel centrocampo avversario.
I tempi giusti arrivano giocando e giocando, ci vuole tempo, é un ruolo complicato quello.
Anche nella rotazione con DeVrji, quelle poche volte che l’ha fatto, è stato prevedibile e lento, in un caso non ha servito subito DeVrij che avrebbe ribaltato il fronte pericolosamente.
Poi non profondità delle punte, con Sanchez il Toro deve dare più profondità, oppure se non la dà lui, devono essere i quinti più cattivi ad attaccare. Ieri questo è mancato, squadra, ripeto, sottotono.
Sono umani anche loro!
Ieri vinto con le mezzale, pur nella brutta partita.

Ieri partita strana, rigore inventato e pubblico “addormentato”, anche oltre lo sciopero ultras.
Ero allo stadio ieri, il vantaggio considerevole in classifica ha rilassato troppo anche i tifosi!


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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lemond
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Krisper ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 11:37
lemond ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 10:45 Vista la partita di ieri e domando a chi vuol rispondere: perché THiago Motta è così incensato e Gilardino no? (Di De Zerbi non parlo, perché lì siamo al ridicolo, anche domenica (o sabato) ne ha presi solo tre, perché il Fulhan ha sbagliato una quantità industriale di gol :grr: ma forse l'avevo già scritto! :dubbio: )
C'è da aggiungere che il Genoa di giocatori buoni ne avrà uno (l'islandese), mentre il Bologna ...
Differenze abissali tra Bologna e Genoa.

Genoa buona squadra, ordinata e brava nel chiudere le linee, ma molto povera nella costruzione di gioco e vulnerabile dietro, specie dopo la cessione di Dragusin.

Ieri ha fatto un’ottima partita, ma ha creato molto poco e il gol è stato in parte casuale.
La loro migliore azione, dove incredibilmente non hanno segnato, é stata nel primo tempo.

Il loro schema d’attacco prevede due variabili: la giocata del talento svedese sulla trequarti oppure la torre del quinto sul lato corto. Meglio quando ha spazio in contropiede, ma ieri non è successo.
Buono ma un po’ poco, quando il giocatore del Genoa prendeva palla in area era contornato da giocatori avversari.

La costruzione di gioco del Genoa ha scarso coraggio, un eccesso di coperture preventive. I braccetti in genere arrivano al massimo sulla trequarti.

Il Bologna riempie l’area avendo più soluzioni e possibilità di attacco.
Non parlo solo di numero di giocatori in area, ma di tempi di ingresso e posizione del corpo. Spesso retegui é spalle alla porta, il Bologna invece con giocatori già pronti al tiro.

La costruzione del Bologna ha molte alternative in più.

Bisogna anche dire che il Genoa, per ragioni diverse, non ha trovato la vera Inter.
Ieri sera sottotono tatticamente, con tempi di gioco spesso sbagliati, questo soprattutto per colpa di Asllani, che al netto dell’ottima partita e gol, non ha la sensibilità e la capacità di giocare sotto il pressing avversario come Chala. Spesso ha anticipato il passaggio, prima dell’arrivo della pressione; bene, non commette errori, ma non crei i buchi necessari nel centrocampo avversario.
I tempi giusti arrivano giocando e giocando, ci vuole tempo, é un ruolo complicato quello.
Anche nella rotazione con DeVrji, quelle poche volte che l’ha fatto, è stato prevedibile e lento, in un caso non ha servito subito DeVrij che avrebbe ribaltato il fronte pericolosamente.
Poi non profondità delle punte, con Sanchez il Toro deve dare più profondità, oppure se non la dà lui, devono essere i quinti più cattivi ad attaccare. Ieri questo è mancato, squadra, ripeto, sottotono.
Sono umani anche loro!
Ieri vinto con le mezzale, pur nella brutta partita.

Ieri partita strana, rigore inventato e pubblico “addormentato”, anche oltre lo sciopero ultras.
Ero allo stadio ieri, il vantaggio considerevole in classifica ha rilassato troppo anche i tifosi!
Leggendo quello che scrivi, mi rendo conto di aver ragione quando dico che di calcio un me ne intendo. Di giocatori invece sì, perché la partita di Asllani ieri mi era piaciuta non troppo. Grazie e Winter. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Calcio italiano e internazionale

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nino58 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 8:17
Luca90 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 0:10 pure stasera, rigore inventato a confermare che il var non serve a ncazzo
Come quello fischiato a Firenze contro Sommer ?
Quello era giusto ?
E l'ammonizione totalmente inventata contro Lautaro l'hai vista ?
Lì sì che ci voleva il Var, altro che non serve.
Lasciamo perdere che quel giallo ha rischiato di non farmi vincere al fanta...


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2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Calcio italiano e internazionale

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nino58 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 8:17
Luca90 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 0:10 pure stasera, rigore inventato a confermare che il var non serve a ncazzo
Come quello fischiato a Firenze contro Sommer ?
Quello era giusto ?
E l'ammonizione totalmente inventata contro Lautaro l'hai vista ?
Lì sì che ci voleva il Var, altro che non serve.
Io non ho visto la partita dell'inter, ne lazio-milan, quindi non intervengo assolutamente sugli episodi di cui si è parlato tanto in questi giorni. Preciso pure che l'Inter è nettamente la squadra più forte e quindi, a prescindere da qualche episodio arbitrale a voi favoreve, non sono tra quelli che vuole mettere in dubbio la vittoria dello scudetto: la classifica è fin troppo eloquente. Oltretutto la Juve ha problemi ben diversi dagli arbitraggi, perciò non è mia intenzione venire a fare discorsi che riguardano in qualche modo la classifica della squadra per cui faccio il tifo.

Fatte queste doverosissime premesse, mi pare di poter affermare senza paura d'esser smentito che dopo quasi 7 anni dalla sua introduzione il Var non ha assolutamente sortito gli effetti che in tanti speravano (o millantavano). Ogni domenica su tutti i campi le polemiche imperversano, esattamente come accadeva fino al 2017. Rigori, falli di mano, fuorigiochi, cartellini rossi. Ce n'è per tutti i gusti. L'unica differenza rispetto ad un tempo è che l'oggetto (o il soggetto) della polemica s'è in parte spostato dal campo alla sala VAR. Per di più c'è l'aggravante dovuta al fatto che i 'varisti' possono rivedere le immagini e prendersi del tempo per decidere, mentre un tempo l'arbitro se non vedeva 'live' (o vedeva male) non aveva modo di correggersi.

Rispetto a 10 anni fa, l'unica introduzione veramente rivoluzionaria è stata quella della gol line technology.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 16:56
nino58 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 8:17
Luca90 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 0:10 pure stasera, rigore inventato a confermare che il var non serve a ncazzo
Come quello fischiato a Firenze contro Sommer ?
Quello era giusto ?
E l'ammonizione totalmente inventata contro Lautaro l'hai vista ?
Lì sì che ci voleva il Var, altro che non serve.
Io non ho visto la partita dell'inter, ne lazio-milan, quindi non intervengo assolutamente sugli episodi di cui si è parlato tanto in questi giorni. Preciso pure che l'Inter è nettamente la squadra più forte e quindi, a prescindere da qualche episodio arbitrale a voi favoreve, non sono tra quelli che vuole mettere in dubbio la vittoria dello scudetto: la classifica è fin troppo eloquente. Oltretutto la Juve ha problemi ben diversi dagli arbitraggi, perciò non è mia intenzione venire a fare discorsi che riguardano in qualche modo la classifica della squadra per cui faccio il tifo.

Fatte queste doverosissime premesse, mi pare di poter affermare senza paura d'esser smentito che dopo quasi 7 anni dalla sua introduzione il Var non ha assolutamente sortito gli effetti che in tanti speravano (o millantavano). Ogni domenica su tutti i campi le polemiche imperversano, esattamente come accadeva fino al 2017. Rigori, falli di mano, fuorigiochi, cartellini rossi. Ce n'è per tutti i gusti. L'unica differenza rispetto ad un tempo è che l'oggetto (o il soggetto) della polemica s'è in parte spostato dal campo alla sala VAR. Per di più c'è l'aggravante dovuta al fatto che i 'varisti' possono rivedere le immagini e prendersi del tempo per decidere, mentre un tempo l'arbitro se non vedeva 'live' (o vedeva male) non aveva modo di correggersi.

Rispetto a 10 anni fa, l'unica introduzione veramente rivoluzionaria è stata quella della gol line technology.
L' unica applicazione valida del var su rigori ed espulsioni è integrarlo con il sistema a chiamata. Ovviamente con un limite. Nei casi sopra citati, gli interessati avrebbero richiesto l' esame. Se l' arbitro adesso viene richiamato dal var e dice che ha visto rende nulla la chiamata.


Winter
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Ci vorrebbe un regolamento più chiaro
Meno episodi a discrezione dell arbitro
Ogni azione dubbia dev essere regolamentata

La var ha risolto molte cose ma non tutte


Krisper
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Il VAR è molto utile, ma non cancella gli errori, ma limita il margine decisionale, non annullandolo come è chiaro, quindi lasciando spazio all’errore, come ieri sera.
Senza VAR non si sarebbe creata la stessa polemica, perché a occhio nudo era netto, detto dal vivo proprio sopra il fattaccio.
Solo al VAR é chiaro che il movimento del difensore è naturale.
A occhio nudo è un errore accettabile, se si è obiettivi.
Il problema è che l’ha visto al VAR, e questo è meno accettabile, obiettivamente.

Quindi gli errori sembrano e sono grossolani, proprio perché c’è il VAR!
E la tecnologia si scontra con la tecnica “umana” arbitrale. L’arbitro del futuro sarà (é?) diverso dall’epoca pre-VAR.
É ancora in corso una modificazione genetica dell’arbitro.


Il problema è, come ho già detto, il giocare con il VAR come fanno molti giocatori! E accettare che questo sia normale e giusto.
Personalmente é quello che mi infastidisce di più, ma non posso che farmene una ragione, lo spirito dello sport è questo.
L’intensità del contatto non è visibile al VAR, ci vuole onestà in campo da parte dei giocatori!

A mio parere, il VAR ha limitato molto la malafede, che in passato era a volte presente, anche se a volte si è vista malafede anche dove non c’era.
Un arbitro, se vuole, può decidere il risultato di una partita senza nemmeno che si discuta di un episodio dubbio.
A un arbitro veramente in malafede, questi episodi dubbi sono più un disturbo che un’opportunità.


Poi gli errori ci saranno sempre, come le interpretazioni di esperti su episodi identici completamente opposte, a volte a loro stessi di prima.

Il regolamento non così preciso, ad esempio sul fallo di mano, crea problemi.

Nel complesso il VAR ha corretto molti più errori di quelli che ha commesso. Puó sembrare folle dirlo dopo una giornata nera degli arbitri, ma è un calcio con meno errori e orrori (senza malafede) arbitrali nel complesso.

Diciamo che la polemica fa parte del gioco, con buona pace di tutti: per chi vince quando gli va bene e per chi perde perché è il miglior alibi.

Da quando esiste il calcio, i club più blasonati nel dubbio hanno quasi sempre ragione; purtroppo è così, é nella natura di questo sport e anche a volte nel vittimismo di chi parte sfavorito.
Certe volte si cerca il pelo nell’uovo, altre volte sono errori grossolani, ma sempre nel calcio si perde di vista la sostanza del gioco, perché lo spirito da palio non contempla la sportività come esigenza.

Comunque quest’anno, come l’anno scorso, si può essere sereni che lo scudetto e le stesse attuali posizioni in classifica rispettano il merito e livello di gioco sul campo.


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lemond
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 16:56
nino58 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 8:17
Luca90 ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 0:10 pure stasera, rigore inventato a confermare che il var non serve a ncazzo
Come quello fischiato a Firenze contro Sommer ?
Quello era giusto ?
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Fatte queste doverosissime premesse, mi pare di poter affermare senza paura d'esser smentito che dopo quasi 7 anni dalla sua introduzione il Var non ha assolutamente sortito gli effetti che in tanti speravano (o millantavano). Ogni domenica su tutti i campi le polemiche imperversano, esattamente come accadeva fino al 2017. Rigori, falli di mano, fuorigiochi, cartellini rossi. Ce n'è per tutti i gusti. L'unica differenza rispetto ad un tempo è che l'oggetto (o il soggetto) della polemica s'è in parte spostato dal campo alla sala VAR. Per di più c'è l'aggravante dovuta al fatto che i 'varisti' possono rivedere le immagini e prendersi del tempo per decidere, mentre un tempo l'arbitro se non vedeva 'live' (o vedeva male) non aveva modo di correggersi.

Rispetto a 10 anni fa, l'unica introduzione veramente rivoluzionaria è stata quella della gol line technology.
Per il fuorigioco è stato fondamentale, poi il VAR non c'entra con le discussioni, esse nascono dal regolamento che, come norma astratta e nel caso anche fatta con i piedi, permette le più varie interpretazioni. A scuola dovevo insegnare che si distinguono diversi tipi: letterale, logica, analogica, dottrinale, burocratica, giudiziale autentica, estensiva, restrittiva... (etc. perché così non me no sono dimenticata nessuna. :D ) tutto ciò vale anche per il calcio. Il testo del regolamento che riguarda i casi di Lazio-MIlan e Inter-Genoa (quasi eguali) l'ò già spedito e commentato l'altro giorno, con Maignan che commetteva imprudenza, così come il giocatore del Genoa, il fatto che i due avessero intenzione di giocare il pallone un c'entra una sega! Così come non ha nulla che vedere con il fatto che in Lazio-Milan tenessi per i rossoneri contro il 71, l'allenatore che odio di più dopo il Papero, e nell'altro invece fossi pro-Inter.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Krisper ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 20:35 Il VAR è molto utile, ma non cancella gli errori, ma limita il margine decisionale, non annullandolo come è chiaro, quindi lasciando spazio all’errore, come ieri sera.
Non sarei così apodittico, ma lasciamo perdere, perché poi ciascuno ha diritto ai propri errori di interpretazione. Invece vorrei chiedere/ti perché al VAR non lasciano sempre gli stessi? Mica si devono spostare, come gli arbitri e quel che mi disturba di più (ma credo non solo a me) è la disparità di giudizi in casi eguali, ormai ho accettato l'orrenda modifica del fallo di mano involontario, però quel che mi "manda in bestia" è che in alcuni casi il Var richiama e, per lo stesso tipo, in altri no e non credo sia questione di mala fede (che escludo avendo anche fatto l'arbitro di basket), bensì ... come quelli che erano mandati al rogo perché non credevano alla transustanziazione, non sapendo che cosa fosse. :diavoletto:


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Re: Calcio italiano e internazionale

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A proposito dello strumento introdotto per conferire una parvenza di infallibilità alle ex giacchette nere e di assoluta regolarità al calcio, mi è capitato di guardare su Youtube spezzoni di Open Var, la trasmissione di Dazn che fa rivedere gli episodi più discussi con l'audio di arbitro e varisti. Non sono un appassionato, volevo provare a capire come si possa arrivare a certi errori.

Dal tono di voce, talvolta si nota uno spaesamento nei varisti (non siamo al "che facciamo?", ma quasi), talaltra un atteggiamento di chi è consapevole che quello è fallo/è mano/è una gomitata ma non sa come dirlo all'arbitro di campo.

Ad esempio: nella revisione del gol di "ascella" (giuro!) di Pulisic contro il Genoa (Genoa-Milan 0-1), un varista esclama: "Che, c'è un fallo di mano qui?" Poi non se ne parla più, ma mi è parso evidente che, nella difficoltà della decisione, il varista abbia notato come la palla prenda una rotazione anomala.
Un altro episodio: la spinta di Bisseck (Genoa-Inter 1-1) sul gol di Arnautovic viene rapidamente derubricata con un "qui non c'è nulla, via!", perché i varisti vogliono concentrarsi su un eventuale fuorigioco del marcatore. E invece qualcosa c'è. Quasi uguale la gomitata Bastoni-Duda.

La tecnologia è utilissima per i gol dubbi, per il fuorigioco (a patto che si peschi il momento in cui davvero parte la palla).
Per il resto è sempre una terna che vede e deve interpretare. Che a volte non sa se c'è un fallo, una mano, eccetera. Che, partendo da questi dubbi, deve selezionare delle precise inquadrature da far vedere all'arbitro di campo, quasi a suffragare le loro decisioni.
Il tutto sulla base di regolamenti e procedure demenziali, per far loro un complimento, e nella totale difformità di giudizio da caso a caso (che ridere quei rigori al limite che si possono dare, come non dare. Chiaro, chiarissimo).


herbie
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Short Arm ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 12:58 A proposito dello strumento introdotto per conferire una parvenza di infallibilità alle ex giacchette nere e di assoluta regolarità al calcio, mi è capitato di guardare su Youtube spezzoni di Open Var, la trasmissione di Dazn che fa rivedere gli episodi più discussi con l'audio di arbitro e varisti. Non sono un appassionato, volevo provare a capire come si possa arrivare a certi errori.

Dal tono di voce, talvolta si nota uno spaesamento nei varisti (non siamo al "che facciamo?", ma quasi), talaltra un atteggiamento di chi è consapevole che quello è fallo/è mano/è una gomitata ma non sa come dirlo all'arbitro di campo.

Ad esempio: nella revisione del gol di "ascella" (giuro!) di Pulisic contro il Genoa (Genoa-Milan 0-1), un varista esclama: "Che, c'è un fallo di mano qui?" Poi non se ne parla più, ma mi è parso evidente che, nella difficoltà della decisione, il varista abbia notato come la palla prenda una rotazione anomala.
Un altro episodio: la spinta di Bisseck (Genoa-Inter 1-1) sul gol di Arnautovic viene rapidamente derubricata con un "qui non c'è nulla, via!", perché i varisti vogliono concentrarsi su un eventuale fuorigioco del marcatore. E invece qualcosa c'è. Quasi uguale la gomitata Bastoni-Duda.

La tecnologia è utilissima per i gol dubbi, per il fuorigioco (a patto che si peschi il momento in cui davvero parte la palla).
Per il resto è sempre una terna che vede e deve interpretare. Che a volte non sa se c'è un fallo, una mano, eccetera. Che, partendo da questi dubbi, deve selezionare delle precise inquadrature da far vedere all'arbitro di campo, quasi a suffragare le loro decisioni.
Il tutto sulla base di regolamenti e procedure demenziali, per far loro un complimento, e nella totale difformità di giudizio da caso a caso (che ridere quei rigori al limite che si possono dare, come non dare. Chiaro, chiarissimo).
sono assolutamente d'accordo con tutto quello che scrivi, anche io ho avuto sensazione di disorientamento, ascoltando qua e là.
Però mi sono permesso di evidenziare una frase, che sottolinea un aspetto sottaciuto, molto più determinante di quanto si pensi.
C'è stato un caso clamoroso in Juventus Roma di errore nella determinazione del momento in cui il pallone si stacca dal piede, derubricato mediaticamente a "bufala".
Però, spesso si assiste a calcoli di fuorigioco che stanno nell'ordine di pochi centimetri. Se poi i due giocatori corrono in direzioni opposte, uno verso centrocampo (per metter in fuorigioco l'avversario) e l'altro scatta verso la porta, le due velocità si sommano e un frame prima o un frame dopo nello scegliere l'immagine da "calcolare" determina, sulla sovrapposizione dei due giocatori correnti in direzioni opposte, già differenze sostanziali, anche più grandi di due o tre centimetri.
Secondo me non è molto affidabile la scelta "umana" del frame su cui far calcolare il fuorigioco al sistema automatico.
Bisognerebbe adottare per lo meno una tolleranza di, poniamo, cinque centimetri, almeno. Cioè è fuorigioco se lo è da calcolo automatico, di almeno cinque, sei, otto, dieci centimetri, da stabilire.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Altre grandi imprese del mago di Parma:
1. farsi fischiare dallo stadio con la squadra in vantaggio
2. subire 2 gol in superiorità numerica per 80 minuti scarsi
3. vincere 4-2 e farlo sembrare un risultato terribile


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Re: Calcio italiano e internazionale

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udra ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 0:15 Altre grandi imprese del mago di Parma:
1. farsi fischiare dallo stadio con la squadra in vantaggio
2. subire 2 gol in superiorità numerica per 80 minuti scarsi
3. vincere 4-2 e farlo sembrare un risultato terribile
Di questi tre punti, solo il due mi sembra ragionevole. Il numero 1 conferma solo che il mondo è strapieno di ... e il n. 3 come si concilia con la dichiarazione di Pioli? "La prestazione di stasera è quella di una squadra che ha preso un bel vantaggio all'andata... Nella nostra testa vogliamo andare avanti, perché le qualità ci sono".


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Mi piacerebbe sapere quando i giornalai italiani (Marianella in primis) smetteranno di lodare De Zerbi? :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Krisper ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 20:35 Il VAR è molto utile, ma non cancella gli errori, ma limita il margine decisionale, non annullandolo come è chiaro, quindi lasciando spazio all’errore, come ieri sera.
Devo ritornare sull'argomento, perché anche il mio amico Michele Borrelli (InterfanTV) la pensa come te e quindi ti chiedo alla luce del regolamento.

Alle regola 12 si legge "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata: ..Effettuare un tackle o un contrasto...
Se un’infrazione comporta un contatto è punita con un calcio di punizione diretto o di rigore.
“Negligenza” significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare. (nota mia, oltre alla punizione)

Orbene, da ciò si evince che tutte le volte che uno entra in scivolata, secondo me, diventa "ipso facto" imprudente, perché non è più in condizione di fare alcunché e quindi chi compie questa scelta si mette sempre a rischio e se il contatto avviene, dovrà per regolamento, essere punito. O no? :dubbio:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Primo86
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Re: Calcio italiano e internazionale

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udra ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 0:15 Altre grandi imprese del mago di Parma:
1. farsi fischiare dallo stadio con la squadra in vantaggio
2. subire 2 gol in superiorità numerica per 80 minuti scarsi
3. vincere 4-2 e farlo sembrare un risultato terribile
È all'ammazzacaffé.


Krisper
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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 8:47
Krisper ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 20:35 Il VAR è molto utile, ma non cancella gli errori, ma limita il margine decisionale, non annullandolo come è chiaro, quindi lasciando spazio all’errore, come ieri sera.
Devo ritornare sull'argomento, perché anche il mio amico Michele Borrelli (InterfanTV) la pensa come te e quindi ti chiedo alla luce del regolamento.

Alle regola 12 si legge "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata: ..Effettuare un tackle o un contrasto...
Se un’infrazione comporta un contatto è punita con un calcio di punizione diretto o di rigore.
“Negligenza” significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare. (nota mia, oltre alla punizione)

Orbene, da ciò si evince che tutte le volte che uno entra in scivolata, secondo me, diventa "ipso facto" imprudente, perché non è più in condizione di fare alcunché e quindi chi compie questa scelta si mette sempre a rischio e se il contatto avviene, dovrà per regolamento, essere punito. O no? :dubbio:
Ti ringrazio Lemond per la fiducia, rispondo dicendo la mia, dal basso del mio pulpito, di tifoso e appassionato che ha dedicato molto tempo a questa malattia che si chiama calcio. Senza nessuna pretesa di insegnare nulla.

Tralasciando chi fomenta la discussione sugli arbitri per nascondere frustrazioni sportive, é stato, é e sarà sempre così, il rigore di Inter-Genoa per me non è rigore, perché il movimento è naturale (nel senso di spirito del gioco), non imprudente.

Visto dal vivo, da una prospettiva anche migliore di quella dell’arbitro, era proprio sotto di me, il contatto é stato violento, non leggero come vuole una certa stampa, guarda caso Tuttosport, far credere.
Io dal vivo ho avuto l’impressione che il contatto fosse contemporaneo sul pallone.

Allora entra in gioco l’interpretazione dell’arbitro e il momento storico del gioco.
Negli anni 80, anche con il VAR, un intervento del genere é considerato normale. Oggi invece per tutelare i giocatori e per “spettacolarizzare” il gioco più possibile si punisce di più l’imprudenza.
Il regolamento è sempre quello, più o meno, ma il giudizio di dove inizia l’imprudenza è cambiato e cambia da arbitro a arbitro e da partita a partita.

Se vogliamo, una partita di calcio è uno spartito che può essere suonato in maniera diversa.

Non può esistere una interpretazione obiettiva del gioco, un po’ perché conviene così, un po’ per la stessa natura del gioco stesso.
A me affascina che una partita abbia un registro interpretativo diverso da un altra, ancor di più quando la differenza è di scuole calcistiche!

Il vecchio calcio inglese era stupendo, oggi purtroppo è cambiato anche lì.
La scivolata con contatto é calcio puro per me, non per tutti però.

Poi c’è la prostituzione intellettuale, e qui esce l’anima ultras che c’è in me: che bello vederli soffrire così, contraddirsi a volte nella stessa frase, osservare i loro cervelli andare in pappa!

Il tifoso ci sta che non sia obiettivo per troppo amore per i propri colori, a me fanno pena i cosiddetti opinionisti che si fingono obiettivi.

Ieri non è stato dato rigore in Friburgo-WestHam, che in Italia sarebbe stato dato, ieri no, perché è stato giudicato involontario perché prima colpito con il piede.
Su questo ci vorrebbe più obiettività, sul contatto di contrasto, a mio parere, giusto invece rimanga l’interpretazione culturale dell’arbitro.
Altrimenti milioni di tifosi di che parlano?
Mica sanno tutti discutere di tattica o tecnica!

P.S.
Su Pioli di ieri sera, devo dare ragione a Primo, imbarazzante, se alcuni giocatori chiave sono sottotono, diventano evidenti i problemi tattici e la lentezza di idee e gioco.
I giocatori del Milan, sono spesso bravi a nascondere i problemi con le loro giocate.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Calcio italiano e internazionale

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udra ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 0:15 Altre grandi imprese del mago di Parma:
1. farsi fischiare dallo stadio con la squadra in vantaggio
2. subire 2 gol in superiorità numerica per 80 minuti scarsi
3. vincere 4-2 e farlo sembrare un risultato terribile
Mi attendevo un disastro e l'eliminazione (tempo una settimana) ma riesce sempre a superare ogni mia aspettativa. :clap:

Ecco, se mai in futuro, per puro masochismo, vorremo ricordare l'ultimo - si spera... - biennio pioliano, tireremo fuori questo bel Milan-Slavia.

Nel quale in 11 sei andato più volte in difficoltà, concedendo almeno due occasioni nette.
Nel quale, per la loro ingenuità, ti trovi in superiorità numerica, ma non si vede.
Nel quale, se non gliene cacciano uno, sei ancora lì a passartela da Gabbia a Kjaer e viceversa.
Nel quale fai due gol (i centrali) preso dal furore agonistico, e due grazie alle giocate di uno che mi pare proprio il caso di vendere, e che venderai.
Nel quale, nel secondo tempo, entri sopra 3-1 e vuoi ammazzare la partita? Ma figuriamoci! Anzi, subiamone un altro!
Nel quale, quando segnano, esultano solo quelli di Praga (Reijnders a parte, neopapà non avvezzo alla rete).
Nel quale, se prendi gol in superiorità, ti spegni, nonostante i fischi.
Nel quale, a fine partita, diversi nostri giocatori (non tifosi fischianti) sono incazzati. Reijnders, Loftus-Cheek, Adli, Pulisic: "Vittoria ma non siamo contenti", è il sunto.
Nel quale il più felice è l'allenatore di quelli che hanno perso 4-2 in dieci per 70' fuori casa contro il Milan. E se è felice avrà i suoi motivi.
Nel quale i giocatori che hanno vinto, a fine partita, vanno sotto la gradinata con le mani sul volto, come reduci da Istanbul 2005.
Nel quale finalmente anche San Siro si è svegliato, arrabbiato, stufato: ha visto una squadra ignobile ed ha fischiato. Ben svegliati, dopo Milan-Udinese 0-1 (tenemmo a battesimo la prima vittoria friulana in campionato).

Una società che capisce di finanza, ma non di calcio.
Un allenatore poco più che discreto, arrivato al capolinea un anno fa.
Dei giocatori demotivati, stanchi psico-fisicamente. Non tutti fenomeni.
Cosa poteva venir fuori, un clone del Barça di Guardiola?

Risvegliatemi (calcisticamente) a fine agosto, per favore.

lemond ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 8:39 Mi piacerebbe sapere quando i giornalai italiani (Marianella in primis) smetteranno di lodare De Zerbi? :dubbio: :dubbio: :dubbio:
Non lo so. Più vedo il suo Brighton, più noto tanti bei passaggi, triangolazioni, costruzioni dal basso cui fanno seguito...[qui ci starebbe reti meravigliose]...imbarcate clamorose, con tutti in attacco e tre difesa in inferiorità numerica. Avrò guardato le partite sbagliate.

Ce lo troveremo a Milanello, ad agosto? Oh, lui è milanistissimo... :muro: :muro: :muro:


herbie
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Short Arm ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 11:01

Risvegliatemi (calcisticamente) a fine agosto, per favore.


hai sbagliato mese, quello è "september".
Però il gol di Leao vale il prezzo del biglietto e anche la partita molto scialba, nonostante i gol.


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lemond
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Krisper ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 10:54
lemond ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 8:47
Krisper ha scritto: martedì 5 marzo 2024, 20:35 Il VAR è molto utile, ma non cancella gli errori, ma limita il margine decisionale, non annullandolo come è chiaro, quindi lasciando spazio all’errore, come ieri sera.
Devo ritornare sull'argomento, perché anche il mio amico Michele Borrelli (InterfanTV) la pensa come te e quindi ti chiedo alla luce del regolamento.

Alle regola 12 si legge "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata: ..Effettuare un tackle o un contrasto...
Se un’infrazione comporta un contatto è punita con un calcio di punizione diretto o di rigore.
“Negligenza” significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare. (nota mia, oltre alla punizione)

Orbene, da ciò si evince che tutte le volte che uno entra in scivolata, secondo me, diventa "ipso facto" imprudente, perché non è più in condizione di fare alcunché e quindi chi compie questa scelta si mette sempre a rischio e se il contatto avviene, dovrà per regolamento, essere punito. O no? :dubbio:
Ti ringrazio Lemond per la fiducia, rispondo dicendo la mia, dal basso del mio pulpito, di tifoso e appassionato che ha dedicato molto tempo a questa malattia che si chiama calcio. Senza nessuna pretesa di insegnare nulla.

Tralasciando chi fomenta la discussione sugli arbitri per nascondere frustrazioni sportive, é stato, é e sarà sempre così, il rigore di Inter-Genoa per me non è rigore, perché il movimento è naturale (nel senso di spirito del gioco), non imprudente.

Visto dal vivo, da una prospettiva anche migliore di quella dell’arbitro, era proprio sotto di me, il contatto é stato violento, non leggero come vuole una certa stampa, guarda caso Tuttosport, far credere.
Io dal vivo ho avuto l’impressione che il contatto fosse contemporaneo sul pallone.

Allora entra in gioco l’interpretazione dell’arbitro e il momento storico del gioco.
Negli anni 80, anche con il VAR, un intervento del genere é considerato normale. Oggi invece per tutelare i giocatori e per “spettacolarizzare” il gioco più possibile si punisce di più l’imprudenza.
Il regolamento è sempre quello, più o meno, ma il giudizio di dove inizia l’imprudenza è cambiato e cambia da arbitro a arbitro e da partita a partita.

Se vogliamo, una partita di calcio è uno spartito che può essere suonato in maniera diversa.

Non può esistere una interpretazione obiettiva del gioco, un po’ perché conviene così, un po’ per la stessa natura del gioco stesso.
A me affascina che una partita abbia un registro interpretativo diverso da un altra, ancor di più quando la differenza è di scuole calcistiche!

Il vecchio calcio inglese era stupendo, oggi purtroppo è cambiato anche lì.
La scivolata con contatto é calcio puro per me, non per tutti però.

Poi c’è la prostituzione intellettuale, e qui esce l’anima ultras che c’è in me: che bello vederli soffrire così, contraddirsi a volte nella stessa frase, osservare i loro cervelli andare in pappa!

Il tifoso ci sta che non sia obiettivo per troppo amore per i propri colori, a me fanno pena i cosiddetti opinionisti che si fingono obiettivi.

Ieri non è stato dato rigore in Friburgo-WestHam, che in Italia sarebbe stato dato, ieri no, perché è stato giudicato involontario perché prima colpito con il piede.
Su questo ci vorrebbe più obiettività, sul contatto di contrasto, a mio parere, giusto invece rimanga l’interpretazione culturale dell’arbitro.
Altrimenti milioni di tifosi di che parlano?
Mica sanno tutti discutere di tattica o tecnica!

P.S.
Su Pioli di ieri sera, devo dare ragione a Primo, imbarazzante, se alcuni giocatori chiave sono sottotono, diventano evidenti i problemi tattici e la lentezza di idee e gioco.
I giocatori del Milan, sono spesso bravi a nascondere i problemi con le loro giocate.
Stupendo: il dubbio nel caso è intelligenza pura :clap: , a differenza di coloro che sostengono che le leggi non vanno interpretate. Ti chiedo il permesso di far mio quanto hai scritto per mandarlo a un mio amico. Scusa l'ardire e grazie di essere nel forum e per di più interista. :)


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Re: Calcio italiano e internazionale

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herbie ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 11:54
Short Arm ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 11:01

Risvegliatemi (calcisticamente) a fine agosto, per favore.


hai sbagliato mese, quello è "september".
Però il gol di Leao vale il prezzo del biglietto e anche la partita molto scialba, nonostante i gol.
Che pignolo! :D :D :D

Leao: con te sfondo una porta aperta, credo, ma credo che ieri sera abbia giocato bene (ho sentito dei "pigro", "discontinuo", "svogliato", ecc.).
Ha dettato moltissime volte il passaggio, scattando in profondità nel modo corretto e arrabbiandosi perché il portatore di palla era cieco - con la "i" - e non lo serviva.
È entrato nel primo gol (col suo solito tiro un po' poco a rientrare, vero) e nel quarto ha fatto di tutto.
Ha sfiorato una rete a inizio ripresa.

Il dubbio è sempre lo stesso: è questo giocatore qui e basta, oppure ha margini di miglioramento che non è stimolato a raggiungere?
Lo scopriremo al PSG. O altrove, purtroppo.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Short Arm ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 12:27
Lo scopriremo al PSG. O altrove, purtroppo.
Il posto meno indicato per scoprire quanto sia forte un calciatore è proprio il PSG.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Gimbatbu ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 13:32
Short Arm ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 12:27
Lo scopriremo al PSG. O altrove, purtroppo.
Il posto meno indicato per scoprire quanto sia forte un calciatore è proprio il PSG.
C'è da dire, però che l'anno prossimo il PSG diventerà una squadra gestibile e non dipendente soltanto dai capricci del Pezzino e quindi si faceva la squadra sempre in funzione dei desiderata di costui, che poi, voleva sempre altro!


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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 13:54
Gimbatbu ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 13:32
Short Arm ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 12:27
Lo scopriremo al PSG. O altrove, purtroppo.
Il posto meno indicato per scoprire quanto sia forte un calciatore è proprio il PSG.
C'è da dire, però che l'anno prossimo il PSG diventerà una squadra gestibile e non dipendente soltanto dai capricci del Pezzino e quindi si faceva la squadra sempre in funzione dei desiderata di costui, che poi, voleva sempre altro!
PSG era per dire una squadra a cui è spesso accostato.
Se poi scopriremo cos'è Rafa al Milan con un allenatore che ne sviluppi totalmente le potenzialità, sarò felicissimo. :fischio:

Già che lemond ha toccato l'argomento più su, voi che pensate del "Dezerbismo" (o come si dice, ci siamo capiti)? :D


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Short Arm ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 15:48
lemond ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 13:54
Gimbatbu ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 13:32

Il posto meno indicato per scoprire quanto sia forte un calciatore è proprio il PSG.
C'è da dire, però che l'anno prossimo il PSG diventerà una squadra gestibile e non dipendente soltanto dai capricci del Pezzino e quindi si faceva la squadra sempre in funzione dei desiderata di costui, che poi, voleva sempre altro!
PSG era per dire una squadra a cui è spesso accostato.
Se poi scopriremo cos'è Rafa al Milan con un allenatore che ne sviluppi totalmente le potenzialità, sarò felicissimo. :fischio:

Già che lemond ha toccato l'argomento più su, voi che pensate del "Dezerbismo" (o come si dice, ci siamo capiti)? :D
Aggiungo un'informazione. il Brighton è andato in Europa ed è vero, però i numeri ci dicono che nella gestione De Zerbi sarebbe arrivato VIII in Premier e non VI. Solo grazie ai punti di Potter 13 si arriva a 62, i suoi sono 49. Se all'Aston VIlla e al Brentford (borgata che sta a Londra credo, come Chievo a Verona) si tolgono i punti delle prime sei giornate, dove De Zerbi non c'era, si ottengono rispettivamente 57 punti (VI) per la squadra di Birmingham e 50 per quella di "Londra"(VII). P.S. In una città che ha una popolazione simile a Brighton (350/280), un certo Ranieri ha fatto un po' meglio. Lui sì che è stato ed è ancora un grande allenatore, secondo me. Ma in Europa tutti parlano di De Zerbi e nessuno di Emery e dell'allenatore del Brentford, che non so nemmeno chi sia. P.S. e come direbbe Mou è anche un allenatore (ormai da 11 anni) con zero tituli. Oddio questa battuta poi mi pare che al portoghese gli sia girata contro, a meno che non si voglia considerare come un titolo quella cosa ridicola che si chiama Conference, perché ad esempio al Milan non considerano né la MItropa Cup, né i due campionati vinti in serie B e se fossero coerenti ... (ma è troppo sperare :) )


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Ieri Bologna-Inter é stata una partita a scacchi, vinta meritatamente da Inzaghi.

Primo e secondo tempo sono state due facce della stessa medaglia.

Primo tempo.
Inter perfetta, tranne i gol sbagliati soli davanti al portiere.
Pressing medio alto a chiudere tutte le linee di costruzione del Bologna, a volte anche con aggressività sul portatore di palla al minimo errore di posizione del centrocampo bolognese.
Tanta tanta roba.
Poi nel momento di costruzione, Inter troppo forte in Italia, anche con molte riserve: il gol di Bisseck é tecnica e strapotere fisico (il cross di Bastoni e fisico di Bisseck).

Secondo tempo
Ottimo Bologna e Inter con 7 seconde linee e volutamente rinunciataria, Madrid è vicina.
Ordine difensivo e occasioni solo con tiri da lontano, ma costruzioni del Bologna di altissima qualità, soprattutto nella capacità di Zirkzee di fare il suo solito movimento incontro sulla trequarti con una qualità suprema; mai un giocatore isolato nella costruzione, sempre più opzioni di passaggio; ma Inter troppo ordinata per concedere occasioni vicino a Sommer. Le tante “porte inviolate” non sono casuali ovviamente.

Interessante la dichiarazione di Motta che dice che con l’Inter non puoi crossare, perché poi ti parte in contropiede.
Vero, ma è anche a volte il punto debole della difesa interista, il cross a rientrare dietro la linea dei difensori; proprio perché ci sono già giocatori al limite dell’area pronti a ripartire. Inzaghi si fida dell’altezza dei suoi centrali, soprattutto se c’è Bisseck.

Differenza con Inter-Genoa
Lunedì l’Inter era sottotono e sottoritmo; l’Inter di lunedì non avrebbe vinto a Bologna.
In fase difensiva il compito con il Genoa è stato più facile, perché gli schemi di gioco della squadra ligure sono prevedibili e ripetitivi; non così il Bologna.
Poi Gudmusson non è Zirkzee, almeno due categorie di differenza.
Eppure il Genoa ha segnato, il Bologna no: questo per diversa concentrazione dell’Inter, non per diversi valori.

Ieri Genoa stanco mentalmente contro il Monza.
Indice di quanto l’Inter quest’anno sia davvero di un’altra dimensione.
Mi ha ricordato Inter-Liverpool ottavi di finale due stagioni fa. Per aver dato mentalmente il 110%, poi ci ha perso il campionato. (Poi io sono convinto che proprio lì è nata l’Inter di oggi, la consapevolezza che si poteva costruire un gioco superiore).


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Krisper ha scritto: domenica 10 marzo 2024, 10:26 Ieri Bologna-Inter é stata una partita a scacchi, vinta meritatamente da Inzaghi.

Primo e secondo tempo sono state due facce della stessa medaglia.

Primo tempo.
Inter perfetta, tranne i gol sbagliati soli davanti al portiere.
Pressing medio alto a chiudere tutte le linee di costruzione del Bologna, a volte anche con aggressività sul portatore di palla al minimo errore di posizione del centrocampo bolognese.
Tanta tanta roba.
Poi nel momento di costruzione, Inter troppo forte in Italia, anche con molte riserve: il gol di Bisseck é tecnica e strapotere fisico (il cross di Bastoni e fisico di Bisseck).

Secondo tempo
Ottimo Bologna e Inter con 7 seconde linee e volutamente rinunciataria, Madrid è vicina.
Ordine difensivo e occasioni solo con tiri da lontano, ma costruzioni del Bologna di altissima qualità, soprattutto nella capacità di Zirkzee di fare il suo solito movimento incontro sulla trequarti con una qualità suprema; mai un giocatore isolato nella costruzione, sempre più opzioni di passaggio; ma Inter troppo ordinata per concedere occasioni vicino a Sommer. Le tante “porte inviolate” non sono casuali ovviamente.

Interessante la dichiarazione di Motta che dice che con l’Inter non puoi crossare, perché poi ti parte in contropiede.
Vero, ma è anche a volte il punto debole della difesa interista, il cross a rientrare dietro la linea dei difensori; proprio perché ci sono già giocatori al limite dell’area pronti a ripartire. Inzaghi si fida dell’altezza dei suoi centrali, soprattutto se c’è Bisseck.

Differenza con Inter-Genoa
Lunedì l’Inter era sottotono e sottoritmo; l’Inter di lunedì non avrebbe vinto a Bologna.
In fase difensiva il compito con il Genoa è stato più facile, perché gli schemi di gioco della squadra ligure sono prevedibili e ripetitivi; non così il Bologna.
Poi Gudmusson non è Zirkzee, almeno due categorie di differenza.
Eppure il Genoa ha segnato, il Bologna no: questo per diversa concentrazione dell’Inter, non per diversi valori.

Ieri Genoa stanco mentalmente contro il Monza.
Indice di quanto l’Inter quest’anno sia davvero di un’altra dimensione.
Mi ha ricordato Inter-Liverpool ottavi di finale due stagioni fa. Per aver dato mentalmente il 110%, poi ci ha perso il campionato. (Poi io sono convinto che proprio lì è nata l’Inter di oggi, la consapevolezza che si poteva costruire un gioco superiore).
:clap: :worthy: :clap: Ho saputo che l'Inter nasceva la sera 9 marzo del 1908 (da una «costola del Milan») nel ristorante meneghino «L’orologio», il Foot-Ball Club Internazionale di Milano. A crearla dal nulla 43 soci dissidenti del Milan Football and Cricket Club, che si erano ribellati alla regola interna che negava di arruolare altri calciatori stranieri, oltre a quelli già presenti in rosa! Conosco altresì il fatto che gli scudetti anteguerra (tre) sono tutti arrivati prima della scissione, orbene, perché sono stati attribuiti tutti ai soci rimasti? Di solito quando un socio se ne va da una società in cui ovviamente ha apportato capitali e competenze, qualcosa deve pur avere... o no? Spero che tu sappia argomentare su tale questione, come sulla parte tecnica del gioco e, nell'attesa, ti ringrazio a priori.


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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Il bello di quel 9 marzo 1908 é che un gruppo di artisti e intellettuali ebbero una visione aperta al mondo e Internazionale.

Purtroppo non tutti i tifosi lo capiscono che l’Inter é un’ideologia, un’utopia di una squadra di calcio.
(Ogni riferimento alla ideologia nazista che troppo spesso ha macchiato e macchia le tribune di San Siro, non è casuale)

Non importano i tre scudetti; aver portato una visione allora rivoluzionaria a Milano, di cui poi hanno beneficiato e molto anche i cugini cacciavit, ha il suo valore in sé.
Le rivoluzioni non entrano in albo d’oro, ma valgono di più; anche se a volte “bausciate” :D

Poi si vince e si perde, e ogni tifoso ama la propria squadra come vuole e con significati diversi (campanilistici o meno), l’anima identitaria dell’Inter è la stessa dello “orologio” dopo 116, trasmessa di padre in figlio, questo è davvero un miracolo!

Io quando entro a San Siro avverto un’elettricità diversa da altri stadi, europea e magica, la stessa, come ha detto il grande Repice, di quei ragazzi che un tempo arrivavano con in filobus e oggi in metro o in scooter!

La cosa più bella è che il mio sguardo di oggi è lo stesso di mio padre allora.
Varrà anche per le altre squadre e famiglie, é la grandezza del calcio e il suo tifo.
Mi spiace per quelli che non hanno una fede calcistica, o la vivono annacquata, le emozioni belle e brutte ti permettono di far rivivere in te le persone che non ci sono più come nient’altro.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
JineteRojo
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Parlo invece della Juve anche se su questo forum sono uno dei pochi.
Partita con l'atalanta fatta con l'atteggiamento giusto.
È difficile cominciare giocare così dal niente.
Tanti bei movimenti, bella aggressività in fase di non possesso. Molto continua durante la partita.
Juve volenterosa ma distratta.

Vedrei questa partita come un successo se ci fosse una reale volontà di cambiare stile di gioco.
Però così non è e sono solo 2 punti in meno.
C'è tanto spazio per ricostruire, la squadra è buona.
Locatelli regista è grave, penso che abbia delle qualità che non vengono sfruttate.
Bremer fortissimo.


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nino58
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Re: Calcio italiano e internazionale

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JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 1:08 Parlo invece della Juve anche se su questo forum sono uno dei pochi.
Partita con l'atalanta fatta con l'atteggiamento giusto.
È difficile cominciare giocare così dal niente.
Tanti bei movimenti, bella aggressività in fase di non possesso. Molto continua durante la partita.
Juve volenterosa ma distratta.

Vedrei questa partita come un successo se ci fosse una reale volontà di cambiare stile di gioco.
Però così non è e sono solo 2 punti in meno.
C'è tanto spazio per ricostruire, la squadra è buona.
Locatelli regista è grave, penso che abbia delle qualità che non vengono sfruttate.
Bremer fortissimo.
Sono almeno tre anni che i guai della Juve sono a centrocampo.
Senza il quale (o essendo non di primo livello il quale) non puoi fare nessuno stile di gioco.
Ottima difesa, ottimo attacco, ottimo portiere, centrocampo quello che è.


Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Calcio italiano e internazionale

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La situazione attuale del calcio italiano è veramente uno schifo...
Presidente della federazione indagato, che dovrebbe dimettersi (già dalla mancata qualificazione ai mondiali) e invece rimane li da buona mummia..
La classe arbitrale forse peggiore che ci sia mai stata, con un designatore che su episodi chiarissimi dice che si potevano dare o non dare....
e questo fa si che la vittoria dell'inter sarà ricordata non come possibile dei record ma come marotta league o degli aiuti arbitrali...
Barella costretto a dire la supercazzola sulla simulazione in TV e nel frattempo l'allenatore del Lecce tira una testata a un giocatore...


Giro 2017: tappe 3 e 18
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Re: Calcio italiano e internazionale

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albopaxo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 8:59 La classe arbitrale forse peggiore che ci sia mai stata,
Perché non conosci gli arbitri inglesi! Ieri, ad es, a Birmingham (secondo me) è stato fatto scempio del regolamento!
albopaxo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 8:59
con un designatore che su episodi chiarissimi dice che si potevano dare o non dare....
Episodi chiarissimi secondo chi interpreta in modo sempliciotto il regolamento, che invece è quasi sempre dubbio e quindi lascia largo margine a ogni tipo di esegesi. Gli stessi che magari dànno per scontato che (ad es.) si posso "aumentare il volume del corpo", senza una particolare DIETA, ma con un semplice movimento :D


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Calcio italiano e internazionale

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nino58 ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 7:55
JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 1:08 Parlo invece della Juve anche se su questo forum sono uno dei pochi.
Partita con l'atalanta fatta con l'atteggiamento giusto.
È difficile cominciare giocare così dal niente.
Tanti bei movimenti, bella aggressività in fase di non possesso. Molto continua durante la partita.
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Vedrei questa partita come un successo se ci fosse una reale volontà di cambiare stile di gioco.
Però così non è e sono solo 2 punti in meno.
C'è tanto spazio per ricostruire, la squadra è buona.
Locatelli regista è grave, penso che abbia delle qualità che non vengono sfruttate.
Bremer fortissimo.
Sono almeno tre anni che i guai della Juve sono a centrocampo.
Senza il quale (o essendo non di primo livello il quale) non puoi fare nessuno stile di gioco.
Ottima difesa, ottimo attacco, ottimo portiere, centrocampo quello che è.
Assolutamente si, quest'anno abbiamo pure avuto dei bei casini extra campo a centrocampo.
Però un mckennie alla fine fa il suo, un rabiot anche.
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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:15
albopaxo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 8:59 La classe arbitrale forse peggiore che ci sia mai stata,
Perché non conosci gli arbitri inglesi! Ieri, ad es, a Birmingham (secondo me) è stato fatto scempio del regolamento!
intendevo italiana...
lemond ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:15
albopaxo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 8:59
con un designatore che su episodi chiarissimi dice che si potevano dare o non dare....
Episodi chiarissimi secondo chi interpreta in modo sempliciotto il regolamento, che invece è quasi sempre dubbio e quindi lascia largo margine a ogni tipo di esegesi. Gli stessi che magari dànno per scontato che (ad es.) si posso "aumentare il volume del corpo", senza una particolare DIETA, ma con un semplice movimento :D
è voi cosa ne pensate?! (cit. rocchi)


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Giro 2018: tappa 17
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Re: Calcio italiano e internazionale

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albopaxo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:51 è voi cosa ne pensate?! (cit. rocchi)
Citazione appropriata, basti pensare a quanti tipi di interpretazione esistono nella dottrina giuridica e qualsiasi regolamento non può che essere tributario del diritto in generale.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:40
nino58 ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 7:55
JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 1:08 Parlo invece della Juve anche se su questo forum sono uno dei pochi.
Partita con l'atalanta fatta con l'atteggiamento giusto.
È difficile cominciare giocare così dal niente.
Tanti bei movimenti, bella aggressività in fase di non possesso. Molto continua durante la partita.
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Vedrei questa partita come un successo se ci fosse una reale volontà di cambiare stile di gioco.
Però così non è e sono solo 2 punti in meno.
C'è tanto spazio per ricostruire, la squadra è buona.
Locatelli regista è grave, penso che abbia delle qualità che non vengono sfruttate.
Bremer fortissimo.
Sono almeno tre anni che i guai della Juve sono a centrocampo.
Senza il quale (o essendo non di primo livello il quale) non puoi fare nessuno stile di gioco.
Ottima difesa, ottimo attacco, ottimo portiere, centrocampo quello che è.
Assolutamente si, quest'anno abbiamo pure avuto dei bei casini extra campo a centrocampo.
Però un mckennie alla fine fa il suo, un rabiot anche.
Kostic bollito, miretti pavido.
Ma Locatelli...
Lentissimo, tutto troppo lento
Non ho quasi mai visto la Juve giocare, perciò non posso essere che approssimativo, però sono d'accordo in generale con Nino che il perno del gioco del calcio è il centrocampo e se vuoi vincere in Italia ed Europa, secondo me non basta "chi fa il suo", ma occorre qualcosa di eccezionale. Rabiot e Mckennie possono andare più che bene in squadre che non hanno tali ambizioni, ma nella Juve con vocazione a vincere ci vogliono interpreti del tipo Pogba, PIrlo, Marchisio, Vidal; poi se hai la sfortuna di incontrare quel Barça lì, è facile che tu perda egualmente. Se invece ti fosse toccato il City di Costantinopoli, probabilmente ne avresti fatto polpette. Ci riuscì quasi l'Inter senza l'armeno e con il turco irriconoscibile quel giorno!


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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 11:25
JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:40
nino58 ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 7:55

Sono almeno tre anni che i guai della Juve sono a centrocampo.
Senza il quale (o essendo non di primo livello il quale) non puoi fare nessuno stile di gioco.
Ottima difesa, ottimo attacco, ottimo portiere, centrocampo quello che è.
Assolutamente si, quest'anno abbiamo pure avuto dei bei casini extra campo a centrocampo.
Però un mckennie alla fine fa il suo, un rabiot anche.
Kostic bollito, miretti pavido.
Ma Locatelli...
Lentissimo, tutto troppo lento
Non ho quasi mai visto la Juve giocare, perciò non posso essere che approssimativo, però sono d'accordo in generale con Nino che il perno del gioco del calcio è il centrocampo e se vuoi vincere in Italia ed Europa, secondo me non basta "chi fa il suo", ma occorre qualcosa di eccezionale. Rabiot e Mckennie possono andare più che bene in squadre che non hanno tali ambizioni, ma nella Juve con vocazione a vincere ci vogliono interpreti del tipo Pogba, PIrlo, Marchisio, Vidal; poi se hai la sfortuna di incontrare quel Barça lì, è facile che tu perda egualmente. Se invece ti fosse toccato il City di Costantinopoli, probabilmente ne avresti fatto polpette. Ci riuscì quasi l'Inter senza l'armeno e con il turco irriconoscibile quel giorno!
Quello che dici sul centrocampo è in buona parte vero.
Aggiungo però che i giocatori salgono di livello quando di fianco a loro hanno gente molto forte e un'organizzazione ottima.
Prendo l'esempio dell'Inter.
Chalanoglu è un ottimo centrocampista ma non è un "fenomeno". Nel senso che non è tra i top5 in Europa nel ruolo.
Barella è forte e di sostanza ma non è tra i top15
L'armeno meno ancora.
Il centrocampo dell'Inter è esaltato dal turco e da Inzaghi, non è solo una questione di valore assoluto dei giocatori.
La vostra difesa è molto forte anche in fase di possesso, ma siamo sicuri che la nostra con un altro allenatore sarebbe da meno?
Lautaro è una macchina, ma penso che aveste vlahovic davanti potrebbe battere tanti record, uguale con chiesa per thuram.

Posso fare questo discorso per tanti giocatori della rosa della Juve tranne che per il centrocampo.
Ma anche là ci sono distinzioni.
Un mckennie da voi sarebbe ottimo, un rabiot non sarebbe malvagio.
L'unico che invece vi devasterebbe è appunto Locatelli, che potrebbe tiltarvi tutto il sistema.
E lui è il nostro regista!!!

Poi avrebbe anche delle qualità, ma dopo sti anni con allegri è un ruolo assolutamente non suo, questo è ora.

L'abisso tra Juve e Inter sta appunto in 2 ruoli.
Chalanoglu per Locatelli e allegri per inzaghi


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Re: Calcio italiano e internazionale

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JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 12:22
lemond ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 11:25
JineteRojo ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:40

Assolutamente si, quest'anno abbiamo pure avuto dei bei casini extra campo a centrocampo.
Però un mckennie alla fine fa il suo, un rabiot anche.
Kostic bollito, miretti pavido.
Ma Locatelli...
Lentissimo, tutto troppo lento
Non ho quasi mai visto la Juve giocare, perciò non posso essere che approssimativo, però sono d'accordo in generale con Nino che il perno del gioco del calcio è il centrocampo e se vuoi vincere in Italia ed Europa, secondo me non basta "chi fa il suo", ma occorre qualcosa di eccezionale. Rabiot e Mckennie possono andare più che bene in squadre che non hanno tali ambizioni, ma nella Juve con vocazione a vincere ci vogliono interpreti del tipo Pogba, PIrlo, Marchisio, Vidal; poi se hai la sfortuna di incontrare quel Barça lì, è facile che tu perda egualmente. Se invece ti fosse toccato il City di Costantinopoli, probabilmente ne avresti fatto polpette. Ci riuscì quasi l'Inter senza l'armeno e con il turco irriconoscibile quel giorno!
Quello che dici sul centrocampo è in buona parte vero.
Aggiungo però che i giocatori salgono di livello quando di fianco a loro hanno gente molto forte e un'organizzazione ottima.
Prendo l'esempio dell'Inter.
Chalanoglu è un ottimo centrocampista ma non è un "fenomeno". Nel senso che non è tra i top5 in Europa nel ruolo.
Barella è forte e di sostanza ma non è tra i top15
L'armeno meno ancora.
Il centrocampo dell'Inter è esaltato dal turco e da Inzaghi, non è solo una questione di valore assoluto dei giocatori.
La vostra difesa è molto forte anche in fase di possesso, ma siamo sicuri che la nostra con un altro allenatore sarebbe da meno?
Lautaro è una macchina, ma penso che aveste vlahovic davanti potrebbe battere tanti record, uguale con chiesa per thuram.

Posso fare questo discorso per tanti giocatori della rosa della Juve tranne che per il centrocampo.
Ma anche là ci sono distinzioni.
Un mckennie da voi sarebbe ottimo, un rabiot non sarebbe malvagio.
L'unico che invece vi devasterebbe è appunto Locatelli, che potrebbe tiltarvi tutto il sistema.
E lui è il nostro regista!!!

Poi avrebbe anche delle qualità, ma dopo sti anni con allegri è un ruolo assolutamente non suo, questo è ora.

L'abisso tra Juve e Inter sta appunto in 2 ruoli.
Chalanoglu per Locatelli e allegri per inzaghi
la difesa della Juve, tenendo conto solo della forza nel difendere, e considerando l'età, è migliore di quella dell'Inter. L'Inter non ha un giocatore atleticamente paragonabile a Bremer e i giocatori che fanno la differenza in fase difensiva (non di impostazione dal basso, lì l'Inter è molto forte) sono vecchi e temono i giocatori molto veloci nel breve.
Viceversa a centrocampo, vedendo molte partite, Barella nei top 15 in Europa lo metto assolutamente, Chalanoglu tanto lontano dai 5 non lo vedo e secondo me pure l'armeno per il rendimento imprevedibilmente solido che sta avendo è lì vicino. E' in tutto il reparto che non c'è paragone con la Juve, non solo con Locatelli (che, ad acquisto appena fatto, sembrava si stesse parlando del nuovo Pirlo, dopo un gol fatto agli europei subentrando dalla panchina...).
Attacco Juve, contemplando tutti e cinque giocatori e non solo il confronto Vlahovic/Lautaro, probabilmente superiore.
Sugli esterni invece nettamente meglio l'Inter, che ha anche più ricambi e tutti di buon livello, anche se non su quello delle prime quattro squadre in Europa.


JineteRojo
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Riprovo ancora ahahah

La difesa della Juve è potenzialmente migliore di quella dell'Inter. I singoli sono più forti. E questo sia in fase di possesso che di non possesso.
Gatti fa molto spesso proiezioni in avanti, anche notevoli. Danilo ha un ottimo piede e può impostare bene. Bremer ultimamente sta anche migliorando palla al piede e a muoversi in avanti.
Bastoni ha un piede particolarmente fino? È particolarmente bravo ad occupare gli spazi? Gli altri dell'Inter anche?
Io non credo, sono solo in un sistema che permette loro di essere superiori alla difesa della Juve, sia in fase di possesso che in quella di non possesso.

Per l'attacco condivido e basta, e penso che quello della Juve stia underperformando a prescindere dalle palle che gli arrivano. Quindi discorso simile a quello fatto per la difesa.

A centrocampo il confine è più labile.
Perché vedere il centrocampo della Juve è terribile, vedere quello dell'Inter è davvero esaltante. Quindi fare un discorso sulle qualità dei singoli è complesso.
Al momento se vuoi faccio l'elenco dei centrocampisti superiori a livello individuale, ma alla fine conta relativamente.
(Mckennie lo bocceranno tutti i palati fini del calcio, alla fine è un americano che corre e sembra un cazzone. Io sto guardando tante partite della Juve, ti assicuro che ha un valore pazzesco. Non ho ancora capito quali siano le sue qualità, mentre i suoi difetti sono ben visibili, ma è un ottimo giocatore)

Il discorso che sto provando a fare è un discorso di sistema, in cui i giocatori migliorano e overperformano.

La Juve che perse in finale col barca era una grandissima squadra, ma i giocatori erano forti a livello assoluto?
Ovviamente tutti ottimi giocatori ma a quel livello là non penso.

Barzagli ormai un po' cotto
Bonucci sempre stato scarsino
Pogba mai più stato a quei livelli
Pirlo era vecchiotto e un po' di anni prima era stato scartato
Marchisio forte ma mai fuori dal contesto minimamente incisivo.
Vidal dopo la Juve Calò vistosamente
Morata mai più fece una stagione così.
Lichtensteiner???

Ottima squadra ma quell'anno erano davvero pazzeschi. l'Inter la vedo simile.

E non è solo una questione di allenatore, avevamo allegri!


Winter
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Re: Calcio italiano e internazionale

Messaggio da leggere da Winter »

Quindi vedi Danilo bremer gatti.. sul livello di bastoni acerbi pavard?
Sia in fase difensiva che offensiva?

https://x.com/DataMB_/status/1764071793663291722?s=20
È sui 7 campionati maggiori
Bastoni è primo
Pavard è in lotta x il secondo posto


JineteRojo
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Re: Calcio italiano e internazionale

Messaggio da leggere da JineteRojo »

Assolutamente si!
Ho anche aggiunto che il rendimento di quest'anno (che dipende in larga parte dalla squadra) è chiaramente a favore dei giocatori dell'Inter (sia in fase offensiva che difensiva)


herbie
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Re: Calcio italiano e internazionale

Messaggio da leggere da herbie »

Winter ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 20:14 Quindi vedi Danilo bremer gatti.. sul livello di bastoni acerbi pavard?
Sia in fase difensiva che offensiva?

https://x.com/DataMB_/status/1764071793663291722?s=20
È sui 7 campionati maggiori
Bastoni è primo
Pavard è in lotta x il secondo posto
esatto, la caratteristica di Bastoni è proprio la qualità nel controllo palla, nel cross, nel fraseggio e nella visione di gioco. Qualità nella fase di costruzione ottime.
In fase difensiva pura, viceversa ritengo anch'io migliore la Juve. Bastoni stesso a volte è un po' poco attento, non velocissimo, e fisicamente non così duro. Pavard un po' meglio in questo ma non sul livello di Bremer o Gatti. Da un punto di vista atletico in fase difensiva molto meglio la Juve...Bisseck va ad attenuare un po' questo gap, ma chiaramente ha bisogno di tanta esperienza.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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La Juve quest'anno un l'ò mai vista in partite intiere, a parte contro l'Inter, ma vedendo le sintesi qualcosa si può arguire e posso dire che di sicuro prenderei il portiere e poi basta, perché non sono sicuro che Bremer, Inzaghi lo farebbe giocare titolare? Acerbi è colui che organizza tutta la difesa, insieme a Chala e, pur non essendo veloce come il brasiliano, ha anche un senso della posizione che mi rammenta il miglior difensore, forse e secondo me, di tutti i tempi, ovvero Thiago Silva. Thuram l'ò già scritto non lo cambierei con Leao e quindi nemmeno con Chiesa, quanto a Lautaro/Vlaovic per me non c'è partita, ma questo è un pallino personale: non sopporto i finalizzatori che giocano solo per se stessi, senza partecipare mai alla fase difensiva, né riescono a fare un lancio per il compagno o che nelle triangolazioni sono solo l'1/3 e mai il 2! Posso sbagliare, ma Vlaovic mi pare uno di questi. P.S. Sugli allenatori non posso esprimermi, perché di calcio non ne capisco, però il "nostro" mi sembra un bravo ragazzo, un po' come Ancellotti e questo è parecchio importante. Poi è intelligente nel far uscire i giocatori ammoniti.


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Nuovo episodio della classe arbitrale peggiore del pianeta e in particolare il signor Oliver, che potrebbe determinare l'esito della Premier. :muro:
Secondo me, il peggiore di tutti, di cui rammento solo il soprannome: il macellaio, colui che ha arbitrato l'ultima partita dell'Arsenal e che ha fatto arrabbiare pure Marianella (il colmo davvero!) e poi c'è la coppia Oliver/l'amico di Mou (Taylor). :grr:


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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:24 La Juve quest'anno un l'ò mai vista in partite intiere, a parte contro l'Inter, ma vedendo le sintesi qualcosa si può arguire e posso dire che di sicuro prenderei il portiere e poi basta, perché non sono sicuro che Bremer, Inzaghi lo farebbe giocare titolare? Acerbi è colui che organizza tutta la difesa, insieme a Chala e, pur non essendo veloce come il brasiliano, ha anche un senso della posizione che mi rammenta il miglior difensore, forse e secondo me, di tutti i tempi, ovvero Thiago Silva. Thuram l'ò già scritto non lo cambierei con Leao e quindi nemmeno con Chiesa, quanto a Lautaro/Vlaovic per me non c'è partita, ma questo è un pallino personale: non sopporto i finalizzatori che giocano solo per se stessi, senza partecipare mai alla fase difensiva, né riescono a fare un lancio per il compagno o che nelle triangolazioni sono solo l'1/3 e mai il 2! Posso sbagliare, ma Vlaovic mi pare uno di questi. P.S. Sugli allenatori non posso esprimermi, perché di calcio non ne capisco, però il "nostro" mi sembra un bravo ragazzo, un po' come Ancellotti e questo è parecchio importante. Poi è intelligente nel far uscire i giocatori ammoniti.
Ah, ma guarda, ovviamente ci sta non cambiare nulla nell'Inter, lo capisco. Funzionate benissimo così.
Però comunque ci sta anche dare valutazioni provando a farlo in modo oggettivo.
Acerbi se lasciasse l'Inter tornerebbe un mediocre difensore, cosa che ora non è. Un po' come Bonucci quando lasciò la Juve la prima volta


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Re: Calcio italiano e internazionale

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JineteRojo ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:49
lemond ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:24 La Juve quest'anno un l'ò mai vista in partite intiere, a parte contro l'Inter, ma vedendo le sintesi qualcosa si può arguire e posso dire che di sicuro prenderei il portiere e poi basta, perché non sono sicuro che Bremer, Inzaghi lo farebbe giocare titolare? Acerbi è colui che organizza tutta la difesa, insieme a Chala e, pur non essendo veloce come il brasiliano, ha anche un senso della posizione che mi rammenta il miglior difensore, forse e secondo me, di tutti i tempi, ovvero Thiago Silva. Thuram l'ò già scritto non lo cambierei con Leao e quindi nemmeno con Chiesa, quanto a Lautaro/Vlaovic per me non c'è partita, ma questo è un pallino personale: non sopporto i finalizzatori che giocano solo per se stessi, senza partecipare mai alla fase difensiva, né riescono a fare un lancio per il compagno o che nelle triangolazioni sono solo l'1/3 e mai il 2! Posso sbagliare, ma Vlaovic mi pare uno di questi. P.S. Sugli allenatori non posso esprimermi, perché di calcio non ne capisco, però il "nostro" mi sembra un bravo ragazzo, un po' come Ancellotti e questo è parecchio importante. Poi è intelligente nel far uscire i giocatori ammoniti.
Ah, ma guarda, ovviamente ci sta non cambiare nulla nell'Inter, lo capisco. Funzionate benissimo così.
Però comunque ci sta anche dare valutazioni provando a farlo in modo oggettivo.
Acerbi se lasciasse l'Inter tornerebbe un mediocre difensore, cosa che ora non è. Un po' come Bonucci quando lasciò la Juve la prima volta
Mi intrometto perché qui il discorso è sui reparti e sulle fasi, sui compiti da svolgere, non riguarda i singoli e basta. In fondo è uno sport di squadra.

L'Inter, nel contesto attuale creato negli anni da Inzaghi (e Conte, Spalletti, andando a ritroso), funziona meglio di tutti. Ci giocherebbe divinamente anche Locatelli (che è un calciatore mediocre, da Sassuolo o poco più), così come ci gioca divinamente Acerbi.

PS: io un Vlahovic, per non sbagliare, me lo prenderei ovunque. :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


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Re: Calcio italiano e internazionale

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JineteRojo ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:49
lemond ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:24 La Juve quest'anno un l'ò mai vista in partite intiere, a parte contro l'Inter, ma vedendo le sintesi qualcosa si può arguire e posso dire che di sicuro prenderei il portiere e poi basta, perché non sono sicuro che Bremer, Inzaghi lo farebbe giocare titolare? Acerbi è colui che organizza tutta la difesa, insieme a Chala e, pur non essendo veloce come il brasiliano, ha anche un senso della posizione che mi rammenta il miglior difensore, forse e secondo me, di tutti i tempi, ovvero Thiago Silva. Thuram l'ò già scritto non lo cambierei con Leao e quindi nemmeno con Chiesa, quanto a Lautaro/Vlaovic per me non c'è partita, ma questo è un pallino personale: non sopporto i finalizzatori che giocano solo per se stessi, senza partecipare mai alla fase difensiva, né riescono a fare un lancio per il compagno o che nelle triangolazioni sono solo l'1/3 e mai il 2! Posso sbagliare, ma Vlaovic mi pare uno di questi. P.S. Sugli allenatori non posso esprimermi, perché di calcio non ne capisco, però il "nostro" mi sembra un bravo ragazzo, un po' come Ancellotti e questo è parecchio importante. Poi è intelligente nel far uscire i giocatori ammoniti.
Ah, ma guarda, ovviamente ci sta non cambiare nulla nell'Inter, lo capisco. Funzionate benissimo così.
Però comunque ci sta anche dare valutazioni provando a farlo in modo oggettivo.
Acerbi se lasciasse l'Inter tornerebbe un mediocre difensore, cosa che ora non è. Un po' come Bonucci quando lasciò la Juve la prima volta
Te lo dico con la massima sincerità: ho cercato di vedere in maniera oggettiva e fra l'altro mi è anche facile, perché nella Juve, dopo la dipartita di Bonucci, non c'è un giocatore che spererei "morisse". Nel Milan invece sì: Theo e quello che è andato via e che tutti rimpiangono, poveretti (ovvero Tonali). :x Per i giocatori dell'Inter "stravedo, a pelle" solo per Chala e Thuram, forse un po' anche per Pavard, ma semplicemente perché Dechamps a volte gli preferisce uno negato a difendere e anche piccino, come Jules. Le partite della Francia che contano le ho viste tutte.
Short Arm ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 11:54
PS: io un Vlahovic, per non sbagliare, me lo prenderei ovunque. :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Io, invece, no e ne ho detto anche i motivi. Posso sbagliare, è ovvio, ma se proprio dovessi scegliere un quasi del tutto finalizzatore prenderei uno che in molti, compreso quello stupido (e dico poco) di Di Canio, ha/hanno criticato tanto, ovvero Darwin e devo confessare che mi piace anche perché gli hanno dato quel nome e quindi, a differenza del connazionale che ammiravo moltissimo, probabilmente non sarà un devoto cattolico! :diavoletto:


Fanno festa i musulmani il venerdì
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nino58
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Re: Calcio italiano e internazionale

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lemond ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 12:10
JineteRojo ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:49
lemond ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:24 La Juve quest'anno un l'ò mai vista in partite intiere, a parte contro l'Inter, ma vedendo le sintesi qualcosa si può arguire e posso dire che di sicuro prenderei il portiere e poi basta, perché non sono sicuro che Bremer, Inzaghi lo farebbe giocare titolare? Acerbi è colui che organizza tutta la difesa, insieme a Chala e, pur non essendo veloce come il brasiliano, ha anche un senso della posizione che mi rammenta il miglior difensore, forse e secondo me, di tutti i tempi, ovvero Thiago Silva. Thuram l'ò già scritto non lo cambierei con Leao e quindi nemmeno con Chiesa, quanto a Lautaro/Vlaovic per me non c'è partita, ma questo è un pallino personale: non sopporto i finalizzatori che giocano solo per se stessi, senza partecipare mai alla fase difensiva, né riescono a fare un lancio per il compagno o che nelle triangolazioni sono solo l'1/3 e mai il 2! Posso sbagliare, ma Vlaovic mi pare uno di questi. P.S. Sugli allenatori non posso esprimermi, perché di calcio non ne capisco, però il "nostro" mi sembra un bravo ragazzo, un po' come Ancellotti e questo è parecchio importante. Poi è intelligente nel far uscire i giocatori ammoniti.
Ah, ma guarda, ovviamente ci sta non cambiare nulla nell'Inter, lo capisco. Funzionate benissimo così.
Però comunque ci sta anche dare valutazioni provando a farlo in modo oggettivo.
Acerbi se lasciasse l'Inter tornerebbe un mediocre difensore, cosa che ora non è. Un po' come Bonucci quando lasciò la Juve la prima volta
Te lo dico con la massima sincerità: ho cercato di vedere in maniera oggettiva e fra l'altro mi è anche facile, perché nella Juve, dopo la dipartita di Bonucci, non c'è un giocatore che spererei "morisse". Nel Milan invece sì: Theo e quello che è andato via e che tutti rimpiangono, poveretti (ovvero Tonali). :x Per i giocatori dell'Inter "stravedo, a pelle" solo per Chala e Thuram, forse un po' anche per Pavard, ma semplicemente perché Dechamps a volte gli preferisce uno negato a difendere e anche piccino, come Jules. Le partite della Francia che contano le ho viste tutte.
Short Arm ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 11:54
PS: io un Vlahovic, per non sbagliare, me lo prenderei ovunque. :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Io, invece, no e ne ho detto anche i motivi. Posso sbagliare, è ovvio, ma se proprio dovessi scegliere un quasi del tutto finalizzatore prenderei uno che in molti, compreso quello stupido (e dico poco) di Di Canio, ha/hanno criticato tanto, ovvero Darwin e devo confessare che mi piace anche perché gli hanno dato quel nome e quindi, a differenza del connazionale che ammiravo moltissimo, probabilmente non sarà un devoto cattolico! :diavoletto:
Il prossimo nipote che nascerà si chiamerà Jorge Mario Francisco :D


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Re: Calcio italiano e internazionale

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Short Arm ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 11:54
JineteRojo ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:49
lemond ha scritto: martedì 12 marzo 2024, 9:24 La Juve quest'anno un l'ò mai vista in partite intiere, a parte contro l'Inter, ma vedendo le sintesi qualcosa si può arguire e posso dire che di sicuro prenderei il portiere e poi basta, perché non sono sicuro che Bremer, Inzaghi lo farebbe giocare titolare? Acerbi è colui che organizza tutta la difesa, insieme a Chala e, pur non essendo veloce come il brasiliano, ha anche un senso della posizione che mi rammenta il miglior difensore, forse e secondo me, di tutti i tempi, ovvero Thiago Silva. Thuram l'ò già scritto non lo cambierei con Leao e quindi nemmeno con Chiesa, quanto a Lautaro/Vlaovic per me non c'è partita, ma questo è un pallino personale: non sopporto i finalizzatori che giocano solo per se stessi, senza partecipare mai alla fase difensiva, né riescono a fare un lancio per il compagno o che nelle triangolazioni sono solo l'1/3 e mai il 2! Posso sbagliare, ma Vlaovic mi pare uno di questi. P.S. Sugli allenatori non posso esprimermi, perché di calcio non ne capisco, però il "nostro" mi sembra un bravo ragazzo, un po' come Ancellotti e questo è parecchio importante. Poi è intelligente nel far uscire i giocatori ammoniti.
Ah, ma guarda, ovviamente ci sta non cambiare nulla nell'Inter, lo capisco. Funzionate benissimo così.
Però comunque ci sta anche dare valutazioni provando a farlo in modo oggettivo.
Acerbi se lasciasse l'Inter tornerebbe un mediocre difensore, cosa che ora non è. Un po' come Bonucci quando lasciò la Juve la prima volta
Mi intrometto perché qui il discorso è sui reparti e sulle fasi, sui compiti da svolgere, non riguarda i singoli e basta. In fondo è uno sport di squadra.

L'Inter, nel contesto attuale creato negli anni da Inzaghi (e Conte, Spalletti, andando a ritroso), funziona meglio di tutti. Ci giocherebbe divinamente anche Locatelli (che è un calciatore mediocre, da Sassuolo o poco più), così come ci gioca divinamente Acerbi.

PS: io un Vlahovic, per non sbagliare, me lo prenderei ovunque. :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Condivido assolutamente.
Locatelli forse no, ha bisogno di un bel po' di tempo per tornare calciatore.
Però la riprova è anche il contrario.
Quanti dell'Inter tolto il centrocampo e lautaro sarebbero titolari da noi? Forse nessuno.
Comunque quest'anno l'Inter è forte forte e bella da vedere, ha pure una chance Champions.
Molto più forte dell'anno scorso dove però ha avuto un percorso abbastanza facile.
Per dire... Già latletico è più forte di tutte quelle beccate l'anno scorso tolto il city


JineteRojo
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Re: Calcio italiano e internazionale

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Posto la classifica per xpoints.
Si vede bene che comunque le squadre di vertice hanno sempre più points che xpoints.
Ecco, la Juve sta chiaramente underperformando, mentre ad esempio Milan e Inter no.
Il napoli è un caso a parte perché la gestione Mazzarri è un buco nero.

Questi dati indicano che oltre ad un gioco abbastanza scadente della Juve (comunque nettamente superiore a quello del Milan) c'è un clima per cui i giocatori giocano anche peggio.
Allegati
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