Bici delle squadre 2023

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
ciclistapazzo
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Re: Bici delle squadre 2023

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lucks83 ha scritto: sabato 4 marzo 2023, 17:50 https://it.blastingnews.com/sport/2023/ ... 54861.html
Sul web ho trovato per caso questa notizia.
Cosa ne pensate?
Mi pare strano che un gruppo come Colnago non produca biciclette all'ultimo stadio "evolutivo".

D'altra parte i due signori che hanno dichiarato questa cosa, di bici ne capiscono un po' più di me...
Grazie a persone che parlano per amore di giustizia e non perché foraggiati da sponsor finalmente ho capito perché Aru alla UAE non ha ottenuto risultati. Con una Cervelo o Specialized avrebbe sicuramente vinto il Tour e un paio di mondiali a Ulissi invece che a quel brocco di Sagan non li avrebbe tolti nessuno :hammer:


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Tour de Berghem
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Tour de Berghem »

Mi sembra assurdo pensare che, a quei livelli, un telaio possa influenzare i risultati, considerando peraltro che i telai sono solo una parte del pacchetto bici fatta anche soprattutto da ruote e gruppo, che nel caso di UAE e di tutti gli altri team WT sono prodotti da altre aziende (nel caso UAE ENVE e Shimano)

Credo che a quei livelli i materiali abbiamo un'influenza molto trascurabile sulle prestazioni.


lucks83
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da lucks83 »

Anche a me sembra piuttosto strano e singolare che un colosso come UAE possa anche solo pensare di non utilizzare biciclette di ultima generazione.
Anche perché Colnago è diventata di proprietà mediorientale, con tutti i soldi che girano da quelle parti, anche nel caso avessero dei cessi di biciclette, ci metterebbero davvero poco a farne di valide, investendo in ricerca e sviluppo.

Mi sembrava comunque giusto riportare questa notizia, che è perlomeno curiosa.
Segnalo anche che è arrivata la pronta risposta dei vertici Colnago, che hanno invitato Boonen a provare le bici prodotte, di modo da rendersi conto della bontà e qualità effettiva del prodotto.


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

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ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 8 marzo 2023, 8:44
lucks83 ha scritto: sabato 4 marzo 2023, 17:50 https://it.blastingnews.com/sport/2023/ ... 54861.html
Sul web ho trovato per caso questa notizia.
Cosa ne pensate?
Mi pare strano che un gruppo come Colnago non produca biciclette all'ultimo stadio "evolutivo".

D'altra parte i due signori che hanno dichiarato questa cosa, di bici ne capiscono un po' più di me...
Grazie a persone che parlano per amore di giustizia e non perché foraggiati da sponsor finalmente ho capito perché Aru alla UAE non ha ottenuto risultati. Con una Cervelo o Specialized avrebbe sicuramente vinto il Tour e un paio di mondiali a Ulissi invece che a quel brocco di Sagan non li avrebbe tolti nessuno :hammer:
Direi che le due che hai citato sono ad un step tecnologico superiore a Colnago. Al netto delle gambe fantastiche di Pogacar. Aru non andava anche col motorino.


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Maìno della Spinetta
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Colnago allo stesso tempo deve chiedere i dati dei loro test - dovrebbe sfidarli in pubblico, altro che invitarebTom


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Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 9 marzo 2023, 13:01 Colnago allo stesso tempo deve chiedere i dati dei loro test - dovrebbe sfidarli in pubblico, altro che invitarebTom
Diciamo la verità SONO RIMASTI AL MASTER ACCIAIO anni 80


lucks83
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da lucks83 »

Allora... Non credo proprio siano rimasti agli anni 80 come qualità dei telai.
So di certa una cosa pero: esco in bici ogni tanto con un ragazzo che fa il massaggiatore in UAE, e lo scorso autunno mi diceva che gli atleti non erano molto felici dei loro mezzi.
Al che gli chiesi se davvero Colnago facesse bici non buone, e lui mi disse che i ragazzi della UAE non si lamentavano dei telai, bensi dei problemi tecnici che il gruppo campagnolo ogni tanto dava loro.
Ricordate la volata di Gaviria allo scorso Giro d'Italia, in cui si ritrovò a pedalare frullando, causa cambio bloccato?
E in effetti, quest'anno son passati a Shimano.
Poi è saltata fuori questa intervista dei due ex campioni belgi che mi ha incuriosito.

Per me il loro problema poteva essere campagnolo, al limite, proprio per la "soffiata" che ho avuto e per la conferma indiretta, dovuta al cambio di fornitore del gruppo che oggi equipaggia le Colnago UAE.
Forse Boonen ha sentito in giro queste voci e le ha male interpretate.
Aggiungo anche che non ho nulla contro Campagnolo e non intendo screditarne la qualità, che è eccellente, tant'è che una delle mie due De Rosa ne è equipaggiata. Personalmente ho constatato che richiede però molta più manutenzione ed è un gruppo più "delicato" rispetto alla concorrenza.


rob
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da rob »

Colnago è sempre stata nell'occhio del ciclone. Ricordo controversi giudizi sulla bici di Argentin - una Colnago Carbitubo - alla Sanremo del 1992. La Carbitubo aveva il traverso sdoppiato: due tubi in fibra di carbonio di piccola sezione si innestavano larghi sulla scatola del movimento in lega d'alluminio per poi rastremare e congiungersi stretti alla congiunzione del tubo sterzo anch'essa in lega. L'intenzione era di conferire grande rigidità trasversale al mezzo. Una vera rivoluzione di fine anni ottanta.
A quella Sanremo Argentin aveva una gamba super ed arrivati a metà poggio piazzo una serie di scatti irresistibili. Scollinò con 7 secondi di vantaggio. Non restava altro che aprire il gas lungo le semi curve verso l'arrivo ma in fondo alla discesa Argentin venne raggiunto da Sean Kelly che poi lo batte agevolmente in volata.
Si scatenarono i commenti e molti sostennero fosse stato il telaio - instabile nelle giunzioni tra carbonio ed alluminio, a loro dire - a determinare il recupero miracoloso di Kelly. Peccato che quel giorno anche Sean Kelly pedalasse su un telaio Vitus 992 con i tubi in alluminio/magnesio sagomati, anch'esso alla ricerca di rigidità trasversale.
Il rapporto tra il mezzo e le gesta dell'atleta da quella discesa del Poggio non fu più lo stesso. In quella folle rincorsa forse i telai non c'entravano nulla ma com'è bello pensare che qualche decimo di millimetro in più possa determinare vittorie e sconfitte così eroiche...

L'anno dopo, il 1993, la Colnago Carbitubo vinse la Sanremo, spinta dalle gambe di uno splendido Maurizio Fondriest. Questa volta non si fece raggiungere lungo la discesa del Poggio


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

Le case migliori hanno la galleria del vento in casa e un team di ricerca materiali molto sofisticato oppure di appoggiano pesantemente a marchi di automotive sportivi.
Colnago ha vissuto di un background notevolissimo ma ad un certo punto non ha più innovato rimanendo indietro.
Quella del master è una battuta.
Shimano tutta la vita comunque.


Krisper
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

Se qualcuno schifato della sua Colnago volesse regalarmela, io la prendo volentieri!

A me piace parecchio.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Gimbatbu
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Krisper ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 12:25 Se qualcuno schifato della sua Colnago volesse regalarmela, io la prendo volentieri!

A me piace parecchio.
Ma sì, mi associo alla richiesta, quelle con il cambio Campagnolo, pure un po' ammaccate. Se proprio le dovete buttare...


rob
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da rob »

Bike65 ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 11:48 Le case migliori hanno la galleria del vento in casa e un team di ricerca materiali molto sofisticato oppure di appoggiano pesantemente a marchi di automotive sportivi.
Colnago ha vissuto di un background notevolissimo ma ad un certo punto non ha più innovato rimanendo indietro.
Quella del master è una battuta.
Shimano tutta la vita comunque.
Secondo me elemento imprescindibile per sviluppo ed innovazione è il feedback che si crea con un grande team e le sue necessità sperimentate sul campo al vertice delle corse. Sono questi input che danno vita alle sperimentazioni in galleria del vento ed alla ricerca approfondita su i materiali. Cervèlo ebbe un periodo in cui fece un passo indietro sponsorizzando prima un proprio team di sviluppo e poi una professional di caratura internazionale ma sempre un team non al vertice (la Qhubeka). In quegli anni i loro modelli non registrarono grandi innovazioni e sembrava che il marchio fosse in parabola discendente.
Un esempio di quanto dico è quello storico della Giant tcr del team ONCE. La Giant con questo modello travolse il paradigma; i telai molto compatti con uno slooping accentuato equipaggiarono un team di vertice. La Giant disloco tre ingegneri presso il team e le occasioni di sperimentazione contribuirono a fare diventare quel modello un'icona nello sviluppo della bici da strada.

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lucks83
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da lucks83 »

Bike65 ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 11:48 Le case migliori hanno la galleria del vento in casa e un team di ricerca materiali molto sofisticato oppure di appoggiano pesantemente a marchi di automotive sportivi.
Colnago ha vissuto di un background notevolissimo ma ad un certo punto non ha più innovato rimanendo indietro.
Quella del master è una battuta.
Shimano tutta la vita comunque.
https://www.xmotor.it/colnago-v4rs-cost ... -di-nuovo/
Fino al 2018 Colnago sviluppava i suoi modelli in partnership con Ferrari.. Nella relativa galleria del vento.
https://www.quicicloturismo.it/2022/05/ ... eristiche/
Adesso mi sembra che utilizzino quella del politecnico di Milano...
Direi che quanto a mezzi tecnologici per sviluppare il telai, non sono di certo indietro.

Io, come già detto, avevo avuto notizia di lamentele per quanto riguarda il gruppo, che adesso hanno cambiato.


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

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La collaborazione Ferrari sembra più di facciata, e comunque vista come è messa la rossa… Comunque credo che i test siano delle prove oggettive.


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

rob ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 14:43
Bike65 ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 11:48 Le case migliori hanno la galleria del vento in casa e un team di ricerca materiali molto sofisticato oppure di appoggiano pesantemente a marchi di automotive sportivi.
Colnago ha vissuto di un background notevolissimo ma ad un certo punto non ha più innovato rimanendo indietro.
Quella del master è una battuta.
Shimano tutta la vita comunque.
Secondo me elemento imprescindibile per sviluppo ed innovazione è il feedback che si crea con un grande team e le sue necessità sperimentate sul campo al vertice delle corse. Sono questi input che danno vita alle sperimentazioni in galleria del vento ed alla ricerca approfondita su i materiali. Cervèlo ebbe un periodo in cui fece un passo indietro sponsorizzando prima un proprio team di sviluppo e poi una professional di caratura internazionale ma sempre un team non al vertice (la Qhubeka). In quegli anni i loro modelli non registrarono grandi innovazioni e sembrava che il marchio fosse in parabola discendente.
Un esempio di quanto dico è quello storico della Giant tcr del team ONCE. La Giant con questo modello travolse il paradigma; i telai molto compatti con uno slooping accentuato equipaggiarono un team di vertice. La Giant disloco tre ingegneri presso il team e le occasioni di sperimentazione contribuirono a fare diventare quel modello un'icona nello sviluppo della bici da strada.

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Assolutamente è un gruppo di persone che ha le competenze e spinge in una direzione. Per colmare il gap ci vogliono almeno 3/4 anni. Comunque Colnago è acquistata da irriducibili nastalgici del marchio, ma giusto così.


Gimbatbu
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Ma sul serio qualcuno può prendere per vero quello che Boonen e collega hanno detto essendo i primi a non crederci? Il corridore più forte del mondo corre su un catenaccio? E l' UAE che vince 70 corse l' anno con un mezzo più performante quante ne vinceva: 140? Mah...


Fiammingo
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Fiammingo »

rob ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 14:43
Bike65 ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 11:48 Le case migliori hanno la galleria del vento in casa e un team di ricerca materiali molto sofisticato oppure di appoggiano pesantemente a marchi di automotive sportivi.
Colnago ha vissuto di un background notevolissimo ma ad un certo punto non ha più innovato rimanendo indietro.
Quella del master è una battuta.
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Secondo me elemento imprescindibile per sviluppo ed innovazione è il feedback che si crea con un grande team e le sue necessità sperimentate sul campo al vertice delle corse. Sono questi input che danno vita alle sperimentazioni in galleria del vento ed alla ricerca approfondita su i materiali. Cervèlo ebbe un periodo in cui fece un passo indietro sponsorizzando prima un proprio team di sviluppo e poi una professional di caratura internazionale ma sempre un team non al vertice (la Qhubeka). In quegli anni i loro modelli non registrarono grandi innovazioni e sembrava che il marchio fosse in parabola discendente.
Un esempio di quanto dico è quello storico della Giant tcr del team ONCE. La Giant con questo modello travolse il paradigma; i telai molto compatti con uno slooping accentuato equipaggiarono un team di vertice. La Giant disloco tre ingegneri presso il team e le occasioni di sperimentazione contribuirono a fare diventare quel modello un'icona nello sviluppo della bici da strada.

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Che bella era la trasmissione con il 39-41-42 X 52-53, e pacco pignoni 11-21 o 11-23 Esteticamente non c'è paragone con i cambi a gabbia lunga e i padelloni che si vedono oggi al posteriore delle bici da strada :D


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

Gimbatbu ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 21:48 Ma sul serio qualcuno può prendere per vero quello che Boonen e collega hanno detto essendo i primi a non crederci? Il corridore più forte del mondo corre su un catenaccio? E l' UAE che vince 70 corse l' anno con un mezzo più performante quante ne vinceva: 140? Mah...
Non vince su un catenaccio, ma se andiamo a sviscerare la forma il peso la trama del carbonio, la
rigidità, l’efficienza aerodinamica di ogni singolo tubo, e nel complesso, correlato sul corridore in sella, per la legge dei marginal gains evidentemente qualche watt si perde. Avranno fatto prove oggettive, altrimenti non uscivano con un’affermazione del genere. Guarda Ineos che lavoro ha fatto con Pinarello, che da sola non sarebbe mai riuscita ad avere la performance che ha adesso.
Ci vogliono tanti soldi.


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Walter_White
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Walter_White »

Bike65 ha scritto: sabato 11 marzo 2023, 8:15
Gimbatbu ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 21:48 Ma sul serio qualcuno può prendere per vero quello che Boonen e collega hanno detto essendo i primi a non crederci? Il corridore più forte del mondo corre su un catenaccio? E l' UAE che vince 70 corse l' anno con un mezzo più performante quante ne vinceva: 140? Mah...
Non vince su un catenaccio, ma se andiamo a sviscerare la forma il peso la trama del carbonio, la
rigidità, l’efficienza aerodinamica di ogni singolo tubo, e nel complesso, correlato sul corridore in sella, per la legge dei marginal gains evidentemente qualche watt si perde. Avranno fatto prove oggettive, altrimenti non uscivano con un’affermazione del genere. Guarda Ineos che lavoro ha fatto con Pinarello, che da sola non sarebbe mai riuscita ad avere la performance che ha adesso.
Ci vogliono tanti soldi.
Non hanno alcuna prova oggettiva tanto che ieri Boonen ha fatto un pubblico post di scuse a Colnago 😂


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

Ci vorrebbero, mi sembra che ci sia una rivista tedesca che le faccia. Senza prove oggettive anche se la sensazione che un prodotto sia meglio di un altro, è difficile percepirlo; o meglio, lo è soggettivamente se c’è tanta differenza, voglio pensarlo da una bici anni 80 a una di oggi; nel caso delle biciclette bisogna fare delle prove in laboratorio. A meno che Colnago sia proprio una ciofeca, allora basta la sensibilità media di chiunque.


rob
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da rob »

Fiammingo ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 23:21
rob ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 14:43

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Che bella era la trasmissione con il 39-41-42 X 52-53, e pacco pignoni 11-21 o 11-23 Esteticamente non c'è paragone con i cambi a gabbia lunga e i padelloni che si vedono oggi al posteriore delle bici da strada :D
Gomme da 19. Tutto un altro mondo rispetto ad oggi...


Claudio84
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Claudio84 »

Walter_White ha scritto: sabato 11 marzo 2023, 9:22
Bike65 ha scritto: sabato 11 marzo 2023, 8:15
Gimbatbu ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 21:48 Ma sul serio qualcuno può prendere per vero quello che Boonen e collega hanno detto essendo i primi a non crederci? Il corridore più forte del mondo corre su un catenaccio? E l' UAE che vince 70 corse l' anno con un mezzo più performante quante ne vinceva: 140? Mah...
Non vince su un catenaccio, ma se andiamo a sviscerare la forma il peso la trama del carbonio, la
rigidità, l’efficienza aerodinamica di ogni singolo tubo, e nel complesso, correlato sul corridore in sella, per la legge dei marginal gains evidentemente qualche watt si perde. Avranno fatto prove oggettive, altrimenti non uscivano con un’affermazione del genere. Guarda Ineos che lavoro ha fatto con Pinarello, che da sola non sarebbe mai riuscita ad avere la performance che ha adesso.
Ci vogliono tanti soldi.
Non hanno alcuna prova oggettiva tanto che ieri Boonen ha fatto un pubblico post di scuse a Colnago 😂
https://www.cyclingweekly.com/racing/to ... -a-colnago

Qui l'articolo di Cyclingweekly e il post in cui Boonen fa retromarcia.
Non per sminuire i due autorevoli pareri, ma il contesto mi sembra quello di un podcast, forse una conversazione in streaming. Quindi più una battuta sul momento che qualcosa di preparato.


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Road Runner
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Road Runner »

rob ha scritto: sabato 11 marzo 2023, 15:45
Fiammingo ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 23:21
rob ha scritto: venerdì 10 marzo 2023, 14:43

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Che bella era la trasmissione con il 39-41-42 X 52-53, e pacco pignoni 11-21 o 11-23 Esteticamente non c'è paragone con i cambi a gabbia lunga e i padelloni che si vedono oggi al posteriore delle bici da strada :D
Gomme da 19. Tutto un altro mondo rispetto ad oggi...
E senza misuratore di potenza nella moltiplica...
Però che belle che erano ste' bici...!!


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

Comunque ho letto il post e mi sembra di capire che non ha detto che Colnago sia un cancello, ma a confronto con i 5 marchi top, quelli che seguono tra cui Colnago hanno un gap tecnologico.
Comunque può essere, Colnago era un po’ che investiva poco in ricerca, dico negli ultimi anni, vuoi perché ha la sua età, non ha tecnici in grado di fare ricerca tecnologica, le bici le vendeva comunque etc… Tuttavia ha avuto la fortuna di essere comprata da un investitore arabo, diversamente sarebbe uscita dal World Tour con tutti i danni del caso.Battaglin per estremo, quando uscirono le bici in carbonio, si rese conto che ci volevano grandi capitali per fare un prodotto decente, e si ritirò da quel mercato.
Quello che impressiona sono i prezzi delle bici Colnago davvero molto molto elevati, e non giustificano la tecnologia applicata. Siamo alle solite.
Non hai ciò per cui paghi.
La sua fortuna è che l’appeal del marchio è ancora forte tra gli over 45 (che poi son quelli che possono spendere) Vuoi mettere una Cervelo con una Colnago? Specialized cattivoni americani, Giant boh, Eppure…
Tom ha fatto marcia indietro perché poi gli avvocati e le cause costano anche a lui.


rob
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da rob »

Nello sviluppo del nuovo modello Colnago V4rs si è seguito un "approccio integrato" che ha direttamente coinvolto gli atleti del team.
Seguendo cinque principi guida (aerodinamica; peso; rigidità dinamica; misure e geometrie; robustezza e facilità di manutenzione.) si è cercato sperimentalmente l'equilibrio più funzionale alla performance. Sono state individuate, attraverso lunghe sperimentazioni sul campo, cinque laminazioni che esprimevano diversi compromessi tra rigidità e leggerezza, ed approntati vari telai monoscocca prototipo da fare testare agli atleti in corsa (una norma UCI prevede la possibilità di usare prototipi per un periodo definito di tempo..).
Il lavoro su progettazione e design è stato affidato a Torgny Fjeldskaar, ingegnere che in passato ha ricoperto ruoli di direttore del design presso Cannondale e BMC ( suoi i progetti Teammachine e SystemSix).
I dati raccolti nel lunghi periodo di sperimentazione in gara, coniugati al lavori di progettazione teorica ed alle misurazioni strumenti in galleria del vento, hanno prodotto il rilascio della V4rs che verrà usata dai team nella stagione 2023.
Rispetto alla V3rs è stata riprogettata tutta l'area frontale in chiave aerodinamica; la forcella , più leggera e funzionale, può ospitare gomme fino ad una sezione di 32"; riprogettata l'area del movimento centrale, i pendenti posteriori e mille atri dettagli.
Come si vede siamo lontani anni luce dal luogo comune che vuole descrivere una situazione da bottega anni settanta in cui l'Ernesto decide come deve essere pantografo il telaio e quali limature siano giuste per le corse...


lucks83
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da lucks83 »

Tra l'altro, se non ricordo male, fino al 2018 Colnago ha sviluppato le proprie bici in collaborazione con una certa Ferrari...
E da quando stanno con UAE mi pare le sviluppino e testino in strettissima simbiosi con gli atleti della squadra.
Invece la bici da crono l'hanno testata e ritestata nella galleria del vento del politecnico di Milano.

Poi se per essere all'avanguardia, devi produrre obbrobri estetici come la Cervelo S5, la nuova Bianchi Oltre o la Trek Madone... Allora preferisco il prodotto da bottega anni 70.

Con tutto il rispetto per chi possiede le tre bici che ho nominato,ma a me proprio non piacciono a livello visivo, poi oh... De gustibus...
Di certo da amatore non ho bisogno di bici che sembrano razzi spaziali..


bugnogianni
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da bugnogianni »

Non una grandissima giornata oggi per Bianchi con Hofstetter che rompe due volte il manubrio a Denain.


vedremo
Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

lucks83 ha scritto: domenica 12 marzo 2023, 23:10 Tra l'altro, se non ricordo male, fino al 2018 Colnago ha sviluppato le proprie bici in collaborazione con una certa Ferrari...
E da quando stanno con UAE mi pare le sviluppino e testino in strettissima simbiosi con gli atleti della squadra.
Invece la bici da crono l'hanno testata e ritestata nella galleria del vento del politecnico di Milano.

Poi se per essere all'avanguardia, devi produrre obbrobri estetici come la Cervelo S5, la nuova Bianchi Oltre o la Trek Madone... Allora preferisco il prodotto da bottega anni 70.

Con tutto il rispetto per chi possiede le tre bici che ho nominato,ma a me proprio non piacciono a livello visivo, poi oh... De gustibus...
Di certo da amatore non ho bisogno di bici che sembrano razzi spaziali..
Ferrari è una collaborazione di facciata, in galleria del vento ci devi stare parecchie ore con costi altissimi, non pensò che il politecnico di Milano sia così specializzato sul tema, e che la galleria sia così sofisticata; fosse che la collaborazione con Ferrari sia sostanziale, andrebbero nella loro galleria, visto che le ore in galleria in F1 sono state diminuite e parecchio per regolamento. Specialized la galleria ce l’ha in azienda. E per finire in galleria ci devi andare per anni prima di tirare fuori qualcosa. Percui se arrivi tardi sei sempre 2/3 step indietro alla concorrenza che usa già quelle metodologie, infatti Colnago non fa che copiare i modelli vecchi delle concorrenza, solo che dopo pochi mesi questi escono con i modelli nuovi… Vero è che così risparmi sulla ricerca, ma le Colnago costano come è anche più che gli altri.
Sul fatto che la Cervelo sia brutta direi che va a gusti a me piace, ma c’è chi apprezza le belle biciclette di 30 anni fa.
L’unica azienda italiana che fa ricerca e ha un prodotto paragonabile ai marchi sopracitati è Pinarello.
Gli altri scopiazzano.


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Lampiao
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Lampiao »

Voi che ne capite potreste spiegare a un profano l'importanza del profilo aerodinamico in una bicicletta?

Per il profano di cui sopra - che poi sarei io - ci sono talmente tanti e talmente maggiori contributi alla resistenza all'avanzamento (peso; posizione del ciclista; attrito delle parti meccaniche; attrito con la strada) che mi riesce difficile immaginare una differenza sostanziale data dalla forma della bici a parità di materiali.


O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
rob
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Re: Bici delle squadre 2023

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Bike65 ha scritto: venerdì 17 marzo 2023, 8:37
lucks83 ha scritto: domenica 12 marzo 2023, 23:10 Tra l'altro, se non ricordo male, fino al 2018 Colnago ha sviluppato le proprie bici in collaborazione con una certa Ferrari...
E da quando stanno con UAE mi pare le sviluppino e testino in strettissima simbiosi con gli atleti della squadra.
Invece la bici da crono l'hanno testata e ritestata nella galleria del vento del politecnico di Milano.

Poi se per essere all'avanguardia, devi produrre obbrobri estetici come la Cervelo S5, la nuova Bianchi Oltre o la Trek Madone... Allora preferisco il prodotto da bottega anni 70.

Con tutto il rispetto per chi possiede le tre bici che ho nominato,ma a me proprio non piacciono a livello visivo, poi oh... De gustibus...
Di certo da amatore non ho bisogno di bici che sembrano razzi spaziali..
Ferrari è una collaborazione di facciata, in galleria del vento ci devi stare parecchie ore con costi altissimi, non pensò che il politecnico di Milano sia così specializzato sul tema, e che la galleria sia così sofisticata; fosse che la collaborazione con Ferrari sia sostanziale, andrebbero nella loro galleria, visto che le ore in galleria in F1 sono state diminuite e parecchio per regolamento. Specialized la galleria ce l’ha in azienda. E per finire in galleria ci devi andare per anni prima di tirare fuori qualcosa. Percui se arrivi tardi sei sempre 2/3 step indietro alla concorrenza che usa già quelle metodologie, infatti Colnago non fa che copiare i modelli vecchi delle concorrenza, solo che dopo pochi mesi questi escono con i modelli nuovi… Vero è che così risparmi sulla ricerca, ma le Colnago costano come è anche più che gli altri.
Sul fatto che la Cervelo sia brutta direi che va a gusti a me piace, ma c’è chi apprezza le belle biciclette di 30 anni fa.
L’unica azienda italiana che fa ricerca e ha un prodotto paragonabile ai marchi sopracitati è Pinarello.
Gli altri scopiazzano.
Senza voler togliere nulla alla teoria del marinal gains io non darei tanta enfasi alle sessioni in galleria del vento. Come rilevato le variabili in gioco possono essere molteplici. Recentemente è stato fatto notare come negli ultimi anni le posizioni dei cronoman sono cambiate notevolmente. Adesso gli atleti stanno molto più alti sulla bici perché l'importanza della corretta respirazione è molto più rilevante. Ricordo come Damiano Cunego si sfinisse in galleria del vento, ai tempi della Cannondale, nell'affannosa ricerca di una posizione bassa ed aerodinamica; peccato che in quella posizione il suo rendimento fosse molto problematico.
La ricerca è orientata alla prestazione e non mi pare che si possa affermare che qualcuno degli atleti di Colnago abbia perso una corsa per carenze della bici. Pinarello fa ricerca e sviluppo perché da anni deve supportare il Word team di vertice con tanti atleti vincenti


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

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Sono d’accordo


criab
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da criab »

rob ha scritto: venerdì 17 marzo 2023, 16:55
Bike65 ha scritto: venerdì 17 marzo 2023, 8:37
lucks83 ha scritto: domenica 12 marzo 2023, 23:10 Tra l'altro, se non ricordo male, fino al 2018 Colnago ha sviluppato le proprie bici in collaborazione con una certa Ferrari...
E da quando stanno con UAE mi pare le sviluppino e testino in strettissima simbiosi con gli atleti della squadra.
Invece la bici da crono l'hanno testata e ritestata nella galleria del vento del politecnico di Milano.

Poi se per essere all'avanguardia, devi produrre obbrobri estetici come la Cervelo S5, la nuova Bianchi Oltre o la Trek Madone... Allora preferisco il prodotto da bottega anni 70.

Con tutto il rispetto per chi possiede le tre bici che ho nominato,ma a me proprio non piacciono a livello visivo, poi oh... De gustibus...
Di certo da amatore non ho bisogno di bici che sembrano razzi spaziali..
Ferrari è una collaborazione di facciata, in galleria del vento ci devi stare parecchie ore con costi altissimi, non pensò che il politecnico di Milano sia così specializzato sul tema, e che la galleria sia così sofisticata; fosse che la collaborazione con Ferrari sia sostanziale, andrebbero nella loro galleria, visto che le ore in galleria in F1 sono state diminuite e parecchio per regolamento. Specialized la galleria ce l’ha in azienda. E per finire in galleria ci devi andare per anni prima di tirare fuori qualcosa. Percui se arrivi tardi sei sempre 2/3 step indietro alla concorrenza che usa già quelle metodologie, infatti Colnago non fa che copiare i modelli vecchi delle concorrenza, solo che dopo pochi mesi questi escono con i modelli nuovi… Vero è che così risparmi sulla ricerca, ma le Colnago costano come è anche più che gli altri.
Sul fatto che la Cervelo sia brutta direi che va a gusti a me piace, ma c’è chi apprezza le belle biciclette di 30 anni fa.
L’unica azienda italiana che fa ricerca e ha un prodotto paragonabile ai marchi sopracitati è Pinarello.
Gli altri scopiazzano.
Senza voler togliere nulla alla teoria del marinal gains io non darei tanta enfasi alle sessioni in galleria del vento. Come rilevato le variabili in gioco possono essere molteplici. Recentemente è stato fatto notare come negli ultimi anni le posizioni dei cronoman sono cambiate notevolmente. Adesso gli atleti stanno molto più alti sulla bici perché l'importanza della corretta respirazione è molto più rilevante. Ricordo come Damiano Cunego si sfinisse in galleria del vento, ai tempi della Cannondale, nell'affannosa ricerca di una posizione bassa ed aerodinamica; peccato che in quella posizione il suo rendimento fosse molto problematico.
La ricerca è orientata alla prestazione e non mi pare che si possa affermare che qualcuno degli atleti di Colnago abbia perso una corsa per carenze della bici. Pinarello fa ricerca e sviluppo perché da anni deve supportare il Word team di vertice con tanti atleti vincenti
La boutade lanciata da Boonen e da quell'altro non ha senso di esistere per il semplice fatto che le bici di qualunque produttore sono 4 tubi incrociati. Ok la bici di Ganna per il record dell'ora, lì magari è stato fatto un certo studio perché si viaggia a certe velocità.
Il succo è che se inverti le bici di Pogi e Vinge in una qualunque corsa il risultato non cambia.


Bike65
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Bike65 »

Allora visto che sono 4 tubi la Master va benissimo, dimentichiamo le gomme con mescole speciali i cuscinetti in ceramica, manubri alari, trattamenti alla catena, bici da 9 kg etc.


rob
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da rob »

La sfida tecnologica, e la correlata R&D, costituisce parte rilevante della competizione nel ciclismo. Basta guardare i grandi progressi che si sono fatti in questi ultimi anni per tutte le componenti. Studi approfonditi hanno rivoltato tutte le credenze preconcette che avevano imperato per anni e nuovi studi continuano ad apportare nuove teorie in un ambiente che ha assunto dinamismo anche per le sfide sulla tecnica.
Quello che stride, secondo me, nel discorso di Boonen è l'idea che la sfida sia appannaggio solo di alcuni players, escludendo la possibilità per altri di poter competere. Certo i gap non sono facili da colmare ma la possibilità non può essere negata in partenza.
Quando Cèrvelo passo alla Jumbo si creò il problema della bici CX per la stagione ciclocross di Wout Van Aert dunque, in quel periodo, lui usò un telaio di altra marca in attesa che il suo fornitore ufficiale sviluppasse un modello efficace ed affidabile. Cèrvelo prima non aveva avuto input nel settore ciclocross ma sviluppo in un periodo ragionevole un valido telaio per rimanere al vertice della specialità


Claudio84
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Re: Bici delle squadre 2023

Messaggio da leggere da Claudio84 »

Al di là della fondatezza del loro discorso, che ci può anche essere, quello che stride è l'enormità delle affermazioni, che colgo anch'io che sono un profano.
De Wolf ha parlato di 2 km/h più veloce! Ora, poniamo che tutti i ciclisti prof. abbiano la capacità di stare da soli, all'aria, a una velocità di 45 km/h, per quanto tempo aggiungetelo voi.
Poniamo come velocità media massima i 55, che è la media di qualche cronometro. 2 km/h sarebbero un range del 20%, da ottenere solo con quel poco, quasi nulla, di aerodinamica che si può fare su un telaio. Se stessero così le cose, coi progressi di progettazione fatti negli ultimi 20-30 anni, le medie orarie sarebbero dovute crescere di 5-10 km, la sparo così, solo grazie all'aerodinamica.
Su Gcn parlavano di progressi, grazie all'aerodinamica, nell'ordine dei decimi di km/h a una velocità di 50 km/h. E facevano notare giustamente che questi vantaggi si ottengono a queste velocità, ovvero quando sia Pogi che gli avversari stanno riparati a ruota. Mentre quando Pogi scatta lo fa in salita, quindi a una velocità in cui l'aerodinamica conta sicuramente meno.


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Beppugrillo
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Re: Bici delle squadre 2023

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rob ha scritto: venerdì 17 marzo 2023, 21:57 Quando Cèrvelo passo alla Jumbo si creò il problema della bici CX per la stagione ciclocross di Wout Van Aert dunque, in quel periodo, lui usò un telaio di altra marca in attesa che il suo fornitore ufficiale sviluppasse un modello efficace ed affidabile. Cèrvelo prima non aveva avuto input nel settore ciclocross ma sviluppo in un periodo ragionevole un valido telaio per rimanere al vertice della specialità
Questo esempio però va più verso la teoria dei 4 tubi. Se è così, hanno fatto da zero in poco tempo una buona bici da cross (ipotizzo che sia buona, ovviamente, ma lo darei per scontato)


rob
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Re: Bici delle squadre 2023

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Beppugrillo ha scritto: sabato 18 marzo 2023, 20:53
rob ha scritto: venerdì 17 marzo 2023, 21:57 Quando Cèrvelo passo alla Jumbo si creò il problema della bici CX per la stagione ciclocross di Wout Van Aert dunque, in quel periodo, lui usò un telaio di altra marca in attesa che il suo fornitore ufficiale sviluppasse un modello efficace ed affidabile. Cèrvelo prima non aveva avuto input nel settore ciclocross ma sviluppo in un periodo ragionevole un valido telaio per rimanere al vertice della specialità
Questo esempio però va più verso la teoria dei 4 tubi. Se è così, hanno fatto da zero in poco tempo una buona bici da cross (ipotizzo che sia buona, ovviamente, ma lo darei per scontato)
La teoria dei quattro tubi forse è un po' troppo semplicistica ma neanche pensare che ci siano segreti da Nasa a cui solo alcuni possano avere accesso. Nell'esempio un costruttore, che ha accumulato negli anni expertise and know-how, sottoposto ad un input proveniente dalle corse è riuscito a risolvere un problema che queste ponevano. Le grandi differenze tra costruttori sono frutto di narrazioni da Marketing e però è interessante ed affascinante vedere le diverse soluzioni che i vari costruttori adottano per risolvere uno stesso problema. In questo momento storico l'enfasi è posta sull'aereodinamica ma pensare che si possano scavare fossati con le sedute in galleria del vento è di certo eccessivo e fantasioso.

Piuttosto ieri Wout Van Aert ha fatto la Sanremo col monocorona e tutti gli altri no. Chi sa se i suoi tecnici avranno dati con cui trarre motivi di ragionamento su questa scelta...? Altro esempio di modernariato a tale proposito l'esperienza del team Aqua Blue Sport - con la 3T strada - che ha fatto tutta la stagione 2018 col monocorona (SRAM)... Un primo tentativo non proprio riuscito


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