Wout van Aert 2023

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pietro
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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: martedì 28 febbraio 2023, 21:04 Be non mi verrai a dire che corrono tanto..

La Vuelta di San juan vale come le gare di ciclocross
Sto snobismo da te (che tra l altro segui tutte le gare) non lo capisco

Come già scritto, il correre così poco (loro estremizzano , ma gli altri gli vanno dietro) è uno dei tanti mali del ciclismo attuale
Ma io non sto dicendo che corrono tanto in termini di quantità, ma di qualità. E non puoi dirmi che Vingegaard, faccio un nome a caso (ma poi mica tanto), vada dietro a loro, perché se fosse vero dovrebbe come minimo disputare una quindicina di cross all'anno. Sarà ben più dispendioso farsi dicembre e gennaio a tutta e saltare Algarve e Omloop piuttosto che il contrario, o no?

Tra l'altro non ho capito una roba, la Vuelta a San Juan vale quel che vale (cioè niente per corridori del calibro di Van Aert, Van der Poel, Remco, Pogi eccetera) anche se la guardo dall'inizio alla fine. Per me non è più prestigiosa di una gara qualunque di una delle tre challenge, e lo è molto meno dei vari Druivencross, Koppenbergcross, Zonhoven e via dicendo.

Comunque ne facevo un discorso di fatica non di prestigio. All'UAE Tour ci sono state tre tappe pianeggianti di fila, e tolta una non c'erano nemmeno il rischio e la tensione causati dal vento, come possono quelle ore valere nel conteggio come 12 gare di cross da un'ora? Cioè al momento è insostenibile per i big del cross fare più di 32-33 gare stagionali ed essere brillanti dall'inizio alla fine, mentre 30 ore su strada in confronto non sono nulla


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

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A me pare che rispetto al passato i più forti gareggino sempre per vincere. Non fanno mai le comparse, specie nelle piccole corse a tappe. Una volta chi preparava un grande giro si permetteva più facilmente di "correre come preparazione" o di "correre per fare fatica" o anche "correre per trovare il ritmo gara". Oggi Alaphilippe che vince alla prima gara dopo tanto tempo che non correva, Algarve e UAE Tour che rischiano un albo d'oro più prestigioso del Giro d'Italia. Gli specialisti delle corse di una settimana, Benoit, Wellens, Fuglsang, gli Yates, hanno pane per i loro denti.


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Re: Wout van Aert 2023

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StipemdioXTutti ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 8:46 A me pare che rispetto al passato i più forti gareggino sempre per vincere. Non fanno mai le comparse, specie nelle piccole corse a tappe. Una volta chi preparava un grande giro si permetteva più facilmente di "correre come preparazione" o di "correre per fare fatica" o anche "correre per trovare il ritmo gara". Oggi Alaphilippe che vince alla prima gara dopo tanto tempo che non correva, Algarve e UAE Tour che rischiano un albo d'oro più prestigioso del Giro d'Italia. Gli specialisti delle corse di una settimana, Benoit, Wellens, Fuglsang, gli Yates, hanno pane per i loro denti.
Oggi non si gareggia piu' per fare la gamba,perche' se non arrivi veramente in forma ti lasciano per strada o fai una fatica bestia che diventa non troppo conveniente come allenamento,quindi si corre qualche giorno meno,ma si corre quando si sta veramente bene


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Quindi appunto, bisogna considerare i risultati più che i giorni di corsa o peggio ancora la durata dello sforzo.


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Re: Wout van Aert 2023

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StipemdioXTutti ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 9:04 Quindi appunto, bisogna considerare i risultati più che i giorni di corsa o peggio ancora la durata dello sforzo.
Era la filosofia di lance..( o prima di lemond)
Pochi appuntamenti mirati

Be poi non ci si può lamentare .che le corse chiudono
Visto che i grandi corridori non corrono mai


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Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 12:28
StipemdioXTutti ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 9:04 Quindi appunto, bisogna considerare i risultati più che i giorni di corsa o peggio ancora la durata dello sforzo.
Era la filosofia di lance..( o prima di lemond)
Pochi appuntamenti mirati

Be poi non ci si può lamentare .che le corse chiudono
Visto che i grandi corridori non corrono mai
No, la filosofia di Lance era "pochi appuntamenti, uno solo veramente mirato", e non solo lui (parlo del Lance dominatore dei Tour). Vinceva il Tour e la corsa di preparazione, il resto del tempo era un corridore irriconoscibile. Quanti corridori in passato iniziavano la stagione sovrappeso, tanto il loro obiettivo era più in là? Secondo me per il tifoso è molto più incomprensibile e straniante vedere il campione che è campione in una corsa l'anno, che evita i fuorigiri in corsa, come facevano l'ultimo Froome e anche Nibali a un certo punto. Prendi Pogacar, Remco, Vingegaard, Alaphilippe, VdP, Van Aert. I primi tre hanno vinto una corsa a tappe a febbraio, Alaphilippe ha vinto all'esordio, VdP e Van Aert si sono menati tutto gennaio e ho pochi dubbi che ai primi appuntamenti su strada li vedrai correre per vincere, non per rifinire la condizione in vista della Sanremo. Siamo in una fase storica in cui quando il campione è in corsa difficilmente sta pensando ad altro.


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Oggi corrono poco e sono sempre competitivi, come mai ? Domanda aperta.
Prima era impensabile che chi avesse nel mirino il Tour volasse già a febbraio.


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il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 12:35 No, la filosofia di Lance era "pochi appuntamenti, uno solo veramente mirato", e non solo lui (parlo del Lance dominatore dei Tour). Vinceva il Tour e la corsa di preparazione, il resto del tempo era un corridore irriconoscibile. Quanti corridori in passato iniziavano la stagione sovrappeso, tanto il loro obiettivo era più in là? Secondo me per il tifoso è molto più incomprensibile e straniante vedere il campione che è campione in una corsa l'anno, che evita i fuorigiri in corsa, come facevano l'ultimo Froome e anche Nibali a un certo punto. Prendi Pogacar, Remco, Vingegaard, Alaphilippe, VdP, Van Aert. I primi tre hanno vinto una corsa a tappe a febbraio, Alaphilippe ha vinto all'esordio, VdP e Van Aert si sono menati tutto gennaio e ho pochi dubbi che ai primi appuntamenti su strada li vedrai correre per vincere, non per rifinire la condizione in vista della Sanremo. Siamo in una fase storica in cui quando il campione è in corsa difficilmente sta pensando ad altro.
Han vinto una corsa a febbraio
E poi non corrono nemmeno una corsa a maggio e agosto
Non ci vedo grosse differenze
Armstrong mi stava estremamente antipatico
Ma le stagioni son come le sue
Il vero calendario è da febbraio a ottobre
Quanti dopo aver vinto la roubaix o la liegi spariscono per mesi?
La forma ti salta via dopo un giorno?


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Re: Wout van Aert 2023

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noel ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 12:50 Oggi corrono poco e sono sempre competitivi, come mai ? Domanda aperta.
Prima era impensabile che chi avesse nel mirino il Tour volasse già a febbraio.
Il modo di allenarsi e soprattutto di alimentarsi è cambiato moltissimo. Adesso i corridori stanno tornando a fare grandi volumi di allenamento a discapito della qualità, il che aumenta la base aerobica e quindi la tenuta dell'atleta. Quando la base aerobica è scadente il corridore perde la forma più facilmente e quindi deve dosare molto più di più gli sforzi.


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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 13:10
il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 12:35 No, la filosofia di Lance era "pochi appuntamenti, uno solo veramente mirato", e non solo lui (parlo del Lance dominatore dei Tour). Vinceva il Tour e la corsa di preparazione, il resto del tempo era un corridore irriconoscibile. Quanti corridori in passato iniziavano la stagione sovrappeso, tanto il loro obiettivo era più in là? Secondo me per il tifoso è molto più incomprensibile e straniante vedere il campione che è campione in una corsa l'anno, che evita i fuorigiri in corsa, come facevano l'ultimo Froome e anche Nibali a un certo punto. Prendi Pogacar, Remco, Vingegaard, Alaphilippe, VdP, Van Aert. I primi tre hanno vinto una corsa a tappe a febbraio, Alaphilippe ha vinto all'esordio, VdP e Van Aert si sono menati tutto gennaio e ho pochi dubbi che ai primi appuntamenti su strada li vedrai correre per vincere, non per rifinire la condizione in vista della Sanremo. Siamo in una fase storica in cui quando il campione è in corsa difficilmente sta pensando ad altro.
Han vinto una corsa a febbraio
E poi non corrono nemmeno una corsa a maggio e agosto
Non ci vedo grosse differenze
Armstrong mi stava estremamente antipatico
Ma le stagioni son come le sue
Il vero calendario è da febbraio a ottobre
Quanti dopo aver vinto la roubaix o la liegi spariscono per mesi?
La forma ti salta via dopo un giorno?
I corridori tipicamente spezzano la stagione in due parti o tre parti. Van Aert, VdP, Alaphilippe, Pogacar, fanno tutti la stessa cosa, cioè andar forte da febbraio ad aprile (per i crossisti gennaio sostituisce febbraio), poi staccare e puntare Tour e seconda parte di stagione. Armstrong esisteva due mesi l'anno, la sua non era una stagione, era un'estate. Corridori che che somigliano ad Armstrong ce ne sono ancora, mi vengono in mente Hindley e Vingegaard, ma anche Carapaz è uno che spesso e volentieri tocca dei picchi alti nel GT che punta e livelli molto più bassi in altre gare. I sopracitati sono in gara per vincere corse a febbraio, marzo, aprile, giugno, luglio, settembre, ottobre. Staccano alla fine delle classiche e dopo il Tour.


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il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 13:43
I corridori tipicamente spezzano la stagione in due parti o tre parti. Van Aert, VdP, Alaphilippe, Pogacar, fanno tutti la stessa cosa, cioè andar forte da febbraio ad aprile (per i crossisti gennaio sostituisce febbraio), poi staccare e puntare Tour e seconda parte di stagione. Armstrong esisteva due mesi l'anno, la sua non era una stagione, era un'estate. Corridori che che somigliano ad Armstrong ce ne sono ancora, mi vengono in mente Hindley e Vingegaard, ma anche Carapaz è uno che spesso e volentieri tocca dei picchi alti nel GT che punta e livelli molto più bassi in altre gare. I sopracitati sono in gara per vincere corse a febbraio, marzo, aprile, giugno, luglio, settembre, ottobre. Staccano alla fine delle classiche e dopo il Tour.
guarda che armstrong faceva lo stesso (o schleck..)
puntava alla liegi o all'amstel e poi spariva
fino a giugno

grosso modo mvdp e wva fanno un mese dalle strade alla roubaix (una gara a tappe e 5-6 gare di un giorno)
poi spariscono per due mesi
ritornano al tour (a volte in una corsa di preparazione delfinato o svizzera)

la differenza è che il tour di lance era molto piu dispendioso (e in piu' lui aveva tutta la baracca mediatica)
wva e mvdp fanno poi 5-6 gare a fine stagione (almeno in quello son differenti da lance)


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Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:28
il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 13:43
I corridori tipicamente spezzano la stagione in due parti o tre parti. Van Aert, VdP, Alaphilippe, Pogacar, fanno tutti la stessa cosa, cioè andar forte da febbraio ad aprile (per i crossisti gennaio sostituisce febbraio), poi staccare e puntare Tour e seconda parte di stagione. Armstrong esisteva due mesi l'anno, la sua non era una stagione, era un'estate. Corridori che che somigliano ad Armstrong ce ne sono ancora, mi vengono in mente Hindley e Vingegaard, ma anche Carapaz è uno che spesso e volentieri tocca dei picchi alti nel GT che punta e livelli molto più bassi in altre gare. I sopracitati sono in gara per vincere corse a febbraio, marzo, aprile, giugno, luglio, settembre, ottobre. Staccano alla fine delle classiche e dopo il Tour.
guarda che armstrong faceva lo stesso (o schleck..)
puntava alla liegi o all'amstel e poi spariva
fino a giugno

grosso modo mvdp e wva fanno un mese dalle strade alla roubaix (una gara a tappe e 5-6 gare di un giorno)
poi spariscono per due mesi
ritornano al tour (a volte in una corsa di preparazione delfinato o svizzera)

la differenza è che il tour di lance era molto piu dispendioso (e in piu' lui aveva tutta la baracca mediatica)
wva e mvdp fanno poi 5-6 gare a fine stagione (almeno in quello son differenti da lance)
Schleck e Armstrong puntavano una o due corse di un giorno. Scheck era spesso invisibile anche nell'appuntamento pre-Tour, saltava fuori per il Tour e poi scompariva. Armstrong dopo il Tour chiudeva spesso la stagione. Van Aert e VdP invece hanno fatto gare di ciclocross con una buona forma, adesso punteranno Strade, tappe alla Tirreno, Sanremo, Gand, Harelbeke, Fiandre, Roubaix (peccato per Amstel e Liegi, che fanno storcere la bocca anche a me, ma in passato è capitato che le corressero). Sono convinto che in Svizzera saranno già in buona forma, a differenza di come accadeva sovente ad Andy Schleck. Poi saranno al Tour per vincere tappe, e proveranno a vincere il Mondiale. In cosa somigliano ad Armstrong o Schleck? Sono corridori diversi, per carità, ma allora prendiamo Pogacar. Corre per vincere le garette di febbraio, la Sanremo, il Fiandre, la Liegi. Poi nonostante abbia mostrato di uscire spesso male dal Tour, si fa il mazzo per arrivare in forma alle gare italiane di fine stagione e ha vinto due Lombardia. Come si fa a paragonare ad Armstrong? Io direi il contrario, che questi corridori che si scontrano in così tante gare di primo piano e anche diverse tra loro hanno reso al ciclismo il gusto dello scontro tra campioni, cosa che avevamo perso in passato con corridori che facevano solo il Tour. I giorni di gara non vanno solo contati, ma anche pesati.


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il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:39

Schleck e Armstrong puntavano una o due corse di un giorno. Scheck era spesso invisibile anche nell'appuntamento pre-Tour, saltava fuori per il Tour e poi scompariva. Armstrong dopo il Tour chiudeva spesso la stagione. Van Aert e VdP invece hanno fatto gare di ciclocross con una buona forma, adesso punteranno Strade, tappe alla Tirreno, Sanremo, Gand, Harelbeke, Fiandre, Roubaix (peccato per Amstel e Liegi, che fanno storcere la bocca anche a me, ma in passato è capitato che le corressero). Sono convinto che in Svizzera saranno già in buona forma, a differenza di come accadeva sovente ad Andy Schleck. Poi saranno al Tour per vincere tappe, e proveranno a vincere il Mondiale. In cosa somigliano ad Armstrong o Schleck? Sono corridori diversi, per carità, ma allora prendiamo Pogacar. Corre per vincere le garette di febbraio, la Sanremo, il Fiandre, la Liegi. Poi nonostante abbia mostrato di uscire spesso male dal Tour, si fa il mazzo per arrivare in forma alle gare italiane di fine stagione e ha vinto due Lombardia. Come si fa a paragonare ad Armstrong? Io direi il contrario, che questi corridori che si scontrano in così tante gare di primo piano e anche diverse tra loro hanno reso al ciclismo il gusto dello scontro tra campioni, cosa che avevamo perso in passato con corridori che facevano solo il Tour. I giorni di gara non vanno solo contati, ma anche pesati.
Pogacar è leggermente migliore (per il finale di stagione)
pero' immancabilmente sparisce per due mesi nel pieno della stagione
ma un corridore come lui deve fare due grandi giri all'anno (li faceva il tanto criticato froome..)

puoi pure pesarli i giorni son pochi (purtroppo)
d'altronde esordiscono a marzo e finiscono al mondiale (quest'anno è pure in agosto)


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Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:48 Pogacar è leggermente migliore (per il finale di stagione)
pero' immancabilmente sparisce per due mesi nel pieno della stagione
ma un corridore come lui deve fare due grandi giri all'anno (li faceva il tanto criticato froome..)

puoi pure pesarli i giorni son pochi (purtroppo)
d'altronde esordiscono a marzo e finiscono al mondiale (quest'anno è pure in agosto)
Siamo a febbraio e Pogacar ha 4 vittorie, lo scorso anno vinceva l'UAE. Pogacar fa letteralmente due mesi a tutta in corse diversissime tra loro, non è proprio criticabile per la prima parte di stagione. Inoltre sono due anni che vince il Lombardia, cioè l'ultima gara della stagione. Non sta proprio in piedi quello che dici su di lui, se non nel fatto che scompare due mesi, quello è verissimo. Anche Froome non è criticabile, davanti ai suoi due GT l'anno c'era solo da levarsi il cappello. Pogacar fa scelte diverse, quello che per Froome era la Vuelta per lui sono Sanremo, Fiandre, Liegi, Lombardia. Valgono meno? Questione di gusti, per me no. Froome aveva due tipi di stagioni. Quando faceva una stagione Tour centrica nella prima parte di stagione era una macchina. Quando puntava seriamente una doppietta nella prima parte di stagione era irriconoscibile. Chiedergli di più è fuori dalla realtà, totalmente anacronistico. Ma anche chiedere a Pogacar di vincere a maggio lo è, nonostante tutti gli anni raccolga successi in tre blocchi diversi della stagione. Chiedere di più a Schleck e Armstrong mi pare molto più legittimo.


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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:28
il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 13:43
I corridori tipicamente spezzano la stagione in due parti o tre parti. Van Aert, VdP, Alaphilippe, Pogacar, fanno tutti la stessa cosa, cioè andar forte da febbraio ad aprile (per i crossisti gennaio sostituisce febbraio), poi staccare e puntare Tour e seconda parte di stagione. Armstrong esisteva due mesi l'anno, la sua non era una stagione, era un'estate. Corridori che che somigliano ad Armstrong ce ne sono ancora, mi vengono in mente Hindley e Vingegaard, ma anche Carapaz è uno che spesso e volentieri tocca dei picchi alti nel GT che punta e livelli molto più bassi in altre gare. I sopracitati sono in gara per vincere corse a febbraio, marzo, aprile, giugno, luglio, settembre, ottobre. Staccano alla fine delle classiche e dopo il Tour.
guarda che armstrong faceva lo stesso (o schleck..)
puntava alla liegi o all'amstel e poi spariva
fino a giugno

grosso modo mvdp e wva fanno un mese dalle strade alla roubaix (una gara a tappe e 5-6 gare di un giorno)
poi spariscono per due mesi
ritornano al tour (a volte in una corsa di preparazione delfinato o svizzera)

la differenza è che il tour di lance era molto piu dispendioso (e in piu' lui aveva tutta la baracca mediatica)
wva e mvdp fanno poi 5-6 gare a fine stagione (almeno in quello son differenti da lance)
Ma perché devi modificare la realtà a tuo piacimento? Armstrong si faceva due mesi di cross a tutta ogni anno?
Era già al top della forma alle Strade Bianche? Dopo il Tour e la conseguente pausa tornava mai competitivo in corse di primaria importanza?

Il paragone con Van Aert e Van der Poel (ma pure con Pogi) non c'entra niente di niente


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:48
il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:39

Schleck e Armstrong puntavano una o due corse di un giorno. Scheck era spesso invisibile anche nell'appuntamento pre-Tour, saltava fuori per il Tour e poi scompariva. Armstrong dopo il Tour chiudeva spesso la stagione. Van Aert e VdP invece hanno fatto gare di ciclocross con una buona forma, adesso punteranno Strade, tappe alla Tirreno, Sanremo, Gand, Harelbeke, Fiandre, Roubaix (peccato per Amstel e Liegi, che fanno storcere la bocca anche a me, ma in passato è capitato che le corressero). Sono convinto che in Svizzera saranno già in buona forma, a differenza di come accadeva sovente ad Andy Schleck. Poi saranno al Tour per vincere tappe, e proveranno a vincere il Mondiale. In cosa somigliano ad Armstrong o Schleck? Sono corridori diversi, per carità, ma allora prendiamo Pogacar. Corre per vincere le garette di febbraio, la Sanremo, il Fiandre, la Liegi. Poi nonostante abbia mostrato di uscire spesso male dal Tour, si fa il mazzo per arrivare in forma alle gare italiane di fine stagione e ha vinto due Lombardia. Come si fa a paragonare ad Armstrong? Io direi il contrario, che questi corridori che si scontrano in così tante gare di primo piano e anche diverse tra loro hanno reso al ciclismo il gusto dello scontro tra campioni, cosa che avevamo perso in passato con corridori che facevano solo il Tour. I giorni di gara non vanno solo contati, ma anche pesati.
Pogacar è leggermente migliore (per il finale di stagione)
pero' immancabilmente sparisce per due mesi nel pieno della stagione
ma un corridore come lui deve fare due grandi giri all'anno (li faceva il tanto criticato froome..)

puoi pure pesarli i giorni son pochi (purtroppo)
d'altronde esordiscono a marzo e finiscono al mondiale (quest'anno è pure in agosto)
ma guarda che sono uomini mica macchine
se uno vince UAE, tirreno, strade bianche, scatta sul poggio è a tutta alla ronde e rischia pure di vincerla poi è ovvio che la forma cali
una sosta è fisiologica
poi fa il tour , il mondiale e alfine vince il lombardia
avercene corridori che tentano giri e classiche in questo periodo di specialisti

poi, merkxs le corse faceva tutte e le vinceva tutte
ma mica tutti sono merkxs


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Wout van Aert 2023

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nurseryman ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:45
Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:48
il_panta ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:39

Schleck e Armstrong puntavano una o due corse di un giorno. Scheck era spesso invisibile anche nell'appuntamento pre-Tour, saltava fuori per il Tour e poi scompariva. Armstrong dopo il Tour chiudeva spesso la stagione. Van Aert e VdP invece hanno fatto gare di ciclocross con una buona forma, adesso punteranno Strade, tappe alla Tirreno, Sanremo, Gand, Harelbeke, Fiandre, Roubaix (peccato per Amstel e Liegi, che fanno storcere la bocca anche a me, ma in passato è capitato che le corressero). Sono convinto che in Svizzera saranno già in buona forma, a differenza di come accadeva sovente ad Andy Schleck. Poi saranno al Tour per vincere tappe, e proveranno a vincere il Mondiale. In cosa somigliano ad Armstrong o Schleck? Sono corridori diversi, per carità, ma allora prendiamo Pogacar. Corre per vincere le garette di febbraio, la Sanremo, il Fiandre, la Liegi. Poi nonostante abbia mostrato di uscire spesso male dal Tour, si fa il mazzo per arrivare in forma alle gare italiane di fine stagione e ha vinto due Lombardia. Come si fa a paragonare ad Armstrong? Io direi il contrario, che questi corridori che si scontrano in così tante gare di primo piano e anche diverse tra loro hanno reso al ciclismo il gusto dello scontro tra campioni, cosa che avevamo perso in passato con corridori che facevano solo il Tour. I giorni di gara non vanno solo contati, ma anche pesati.
Pogacar è leggermente migliore (per il finale di stagione)
pero' immancabilmente sparisce per due mesi nel pieno della stagione
ma un corridore come lui deve fare due grandi giri all'anno (li faceva il tanto criticato froome..)

puoi pure pesarli i giorni son pochi (purtroppo)
d'altronde esordiscono a marzo e finiscono al mondiale (quest'anno è pure in agosto)
ma guarda che sono uomini mica macchine
se uno vince UAE, tirreno, strade bianche, scatta sul poggio è a tutta alla ronde e rischia pure di vincerla poi è ovvio che la forma cali
una sosta è fisiologica
poi fa il tour , il mondiale e alfine vince il lombardia
avercene corridori che tentano giri e classiche in questo periodo di specialisti

poi, merkxs le corse faceva tutte e le vinceva tutte
ma mica tutti sono merkxs
Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo e senza aiuti. :diavoletto:


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Re: Wout van Aert 2023

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50
nurseryman ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:45
Winter ha scritto: mercoledì 1 marzo 2023, 14:48
Pogacar è leggermente migliore (per il finale di stagione)
pero' immancabilmente sparisce per due mesi nel pieno della stagione
ma un corridore come lui deve fare due grandi giri all'anno (li faceva il tanto criticato froome..)

puoi pure pesarli i giorni son pochi (purtroppo)
d'altronde esordiscono a marzo e finiscono al mondiale (quest'anno è pure in agosto)
ma guarda che sono uomini mica macchine
se uno vince UAE, tirreno, strade bianche, scatta sul poggio è a tutta alla ronde e rischia pure di vincerla poi è ovvio che la forma cali
una sosta è fisiologica
poi fa il tour , il mondiale e alfine vince il lombardia
avercene corridori che tentano giri e classiche in questo periodo di specialisti

poi, merkxs le corse faceva tutte e le vinceva tutte
ma mica tutti sono merkxs
Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo e senza aiuti. :diavoletto:
Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.


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jan80
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da jan80 »

Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50
nurseryman ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:45

ma guarda che sono uomini mica macchine
se uno vince UAE, tirreno, strade bianche, scatta sul poggio è a tutta alla ronde e rischia pure di vincerla poi è ovvio che la forma cali
una sosta è fisiologica
poi fa il tour , il mondiale e alfine vince il lombardia
avercene corridori che tentano giri e classiche in questo periodo di specialisti

poi, merkxs le corse faceva tutte e le vinceva tutte
ma mica tutti sono merkxs
Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo e senza aiuti. :diavoletto:
Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
Cioè corre a febbraio,marzo e aprile.......non ti sembra normale stacchi a maggio per fare dei lavori di rifinutura per il Tour??La Liegi e Amstel lui se le scorda......dove vuoi che le possa vincere??neanche il Lombardia ha speranze se arriva con Pogacar o simili......forse se arriva con Remco,ma non credo che il belga ormai sia tanto idiota da portarsi ancora corridori a spasso come i primi anni


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Re: Wout van Aert 2023

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jan80 ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 9:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50

Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo e senza aiuti. :diavoletto:
Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
Cioè corre a febbraio,marzo e aprile.......non ti sembra normale stacchi a maggio per fare dei lavori di rifinutura per il Tour??La Liegi e Amstel lui se le scorda......dove vuoi che le possa vincere??neanche il Lombardia ha speranze se arriva con Pogacar o simili......forse se arriva con Remco,ma non credo che il belga ormai sia tanto idiota da portarsi ancora corridori a spasso come i primi anni
Fa 15 giorni di corse in più di tre mesi, ha bisogno anche dello stacco? Tanto vale che corre solo il Tour. Poi con il tuo ragionamento i ciclisti da me nominati che correvano a fare? C' era Merckx...


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da jan80 »

Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 9:37
jan80 ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 9:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52

Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
Cioè corre a febbraio,marzo e aprile.......non ti sembra normale stacchi a maggio per fare dei lavori di rifinutura per il Tour??La Liegi e Amstel lui se le scorda......dove vuoi che le possa vincere??neanche il Lombardia ha speranze se arriva con Pogacar o simili......forse se arriva con Remco,ma non credo che il belga ormai sia tanto idiota da portarsi ancora corridori a spasso come i primi anni
Fa 15 giorni di corse in più di tre mesi, ha bisogno anche dello stacco? Tanto vale che corre solo il Tour. Poi con il tuo ragionamento i ciclisti da me nominati che correvano a fare? C' era Merckx...
Forse non ti e' chiaro....oggi non si corre più 200 giorni annui,si corre 60 giorni e si fano stage per 100 giorni.
Può non piacere,ma se vuoi andar forte cosi devi fare,perche' in gara non riesci ad allenarti come potresti fare in allenamento,senza dimenticare che in gara si rischia pure di cadere


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50
nurseryman ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:45

ma guarda che sono uomini mica macchine
se uno vince UAE, tirreno, strade bianche, scatta sul poggio è a tutta alla ronde e rischia pure di vincerla poi è ovvio che la forma cali
una sosta è fisiologica
poi fa il tour , il mondiale e alfine vince il lombardia
avercene corridori che tentano giri e classiche in questo periodo di specialisti

poi, merkxs le corse faceva tutte e le vinceva tutte
ma mica tutti sono merkxs
Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo e senza aiuti. :diavoletto:
Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
Vero ed era bellissimo, ma son passati 50 anni e il contesto è totalmente cambiato. Fare i paragoni con quel ciclismo è un esercizio inutile e fuorviante per tanti motivi di cui possiamo discutere per ore. C'erano ciclisti Italiani, Francesi, Belgi, Olandesi, Spagnoli e poco altro. Oggi è cambiato molto.

Ora, possiamo passare il tempo a dire che prima era meglio e a rimpiagere quello che era il ciclismo dei tempi di nonno. Io invece mi godo quello che abbiamo oggi che è già molto molto meglio rispetto a quello che avevamo fino ad appena 5-10 anni fa quando l'iperspecializzazione era decisamente più spinta.
Personalmente mi ero quasi rassegnato ai corridori che vedevi al topo poche volte all'anno: alcuni solo sul pavè, altri che facevano solo il Giro o solo il Tour, velocisti puri e via dicendo.

Diamine, dopo anni in cui abbiamo dovuto sorbrire un ciclismo ingessato e noioso, oggi ti ritrovi dei diavoli che fanno di tutto e di più:
Mathieu fa MTB, Cross e Strada, il tutto a livelli altissimi. Una cosa impensabile ai tempi di Sven Nys (cioè fino a 10 anni fa);
Wout te lo ritrovi a battagliare per la vittoria in tutte le classiche (dalla Strade Bianche alla Liegi è salito sul podio ovunque, ad esclusione della Freccia), al Tour vince in volata, a crono e pure in salita. Il tutto dopo aver vinto 10 gare di cross;
Pogacar vince corse a tappe di 7 giorni, Tour, Lombardia, Liegi e a momenti pure il Fiandre;
Remco vince Liegi, San Sebastian, Vuelta e Mondiale nel giro di 6 mesi;
lo stesso Vingegaard, che pure è un passo indietro agli altri 3 da questo punto di vista, è tre anni di fila che inizia a vincere a Febbraio, cosa che per i vincitori del Tour anni 90-inizio anni 2000 era quasi impensabile. La Liegi e la Freccia l'anno scorso le ha disputate dopo aver vinto a Febbraio, essere arrivato 2° alla Tirreno e 6° al Pais Vasco.

Poi, uno è libero di contare le ore di corsa oppure a lamentarsi che tal dei tali non va alla Vuelta a San Juan (ma chi se ne frega, dai).
Dal mio punto di vista, se non ci va mai bene niente, uno è libero di guardare le registrazioni delle corse anni 70 quando alle corse si presentavano corridori provenienti da 4-5 paesi e il bacino di concorrenti era di conseguenza meno ampio. :diavoletto:


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Re: Wout van Aert 2023

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50
Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo
200 giorni? Mi piacerebbe leggere dove l ho scritto..
Io ho parlato di 80..90 giorni

Van Aert ha corso in 5 anni..189 giorni

2022 48
2021 49
2020 35
2019 31
2018 26

Sempre al massimo?
Anche qui mi piacerebbe sapere dove l ho scritto..
Nessuno gli chiede di vincete tutte le volte
Ma evidentemente per te cosi

In compenso da una sua intervista ha detto di non aver dormito a casa per 180..190 volte (non ricordo il numero preciso) per la bici (non in vacanza)

Più o meno quello I giorni corsa in 5 anni

Io ho un opinione diversa dalla tua
Rimpiango gli anni quando i ciclisti li vedevamo di più
E mi sembra notevolmente peggiorato negli ultimi anni
Non migliorato


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Re: Wout van Aert 2023

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Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52 Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
La penso come te
Mi sta bene che non corrano come negli anni 60
Ma almeno 80..90 gare
Allora Correvano anche per monetizzare
Il problema è che son schiavi dei dati


Gimbatbu
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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 13:08
Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52 Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
La penso come te
Mi sta bene che non corrano come negli anni 60
Ma almeno 80..90 gare
Allora Correvano anche per monetizzare
Il problema è che son schiavi dei dati
Non è questione di polemizzare o stabilire chi ha ragione o meno è che si prende per eccezionalità quello che è stato già fatto prima e meglio. WVA e VDP hanno illustri predecessori che nel cross eccellevano, Wolfshol, i De Vlaminck, Richard e andavano a tutta nella stagione su strada, Roger e Wolfshol facevano anche le 6 giorni e in pista ci andavano praticamente tutti, Saronni e Freuler facevano anche i mondiali. Poi se adesso passano sei mesi sul Teide a me suona male anche alla luce di dichiarazioni di atleti di primo piano come Froome.


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Re: Wout van Aert 2023

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 12:38
Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 8:52
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50

Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo e senza aiuti. :diavoletto:
Il punto è proprio questo, Merckx (Merckx), correva 200 giorni l' anno, ma anche Gimondi, Poulidor, Ocana, Bitossi, Dancelli ecc. ecc. E vincevano pure loro, arrivavano secondi, terzi e via di seguito. È chiaro che fare una corsa al mese ingenera più dubbi. Vingegaard ha fatto una corsetta a febbraio, farà la PN a marzo, i baschi ad aprile e poi lo rivediamo a giugno. Un corridore che va in salita e sul passo come lui non fa Liegi e Amstel? Non esiste, diventa più o meno lo stesso discorso di Armstrong e compagnia.
Vero ed era bellissimo, ma son passati 50 anni e il contesto è totalmente cambiato. Fare i paragoni con quel ciclismo è un esercizio inutile e fuorviante per tanti motivi di cui possiamo discutere per ore. C'erano ciclisti Italiani, Francesi, Belgi, Olandesi, Spagnoli e poco altro. Oggi è cambiato molto.

Ora, possiamo passare il tempo a dire che prima era meglio e a rimpiagere quello che era il ciclismo dei tempi di nonno. Io invece mi godo quello che abbiamo oggi che è già molto molto meglio rispetto a quello che avevamo fino ad appena 5-10 anni fa quando l'iperspecializzazione era decisamente più spinta.
Personalmente mi ero quasi rassegnato ai corridori che vedevi al topo poche volte all'anno: alcuni solo sul pavè, altri che facevano solo il Giro o solo il Tour, velocisti puri e via dicendo.

Diamine, dopo anni in cui abbiamo dovuto sorbrire un ciclismo ingessato e noioso, oggi ti ritrovi dei diavoli che fanno di tutto e di più:
Mathieu fa MTB, Cross e Strada, il tutto a livelli altissimi. Una cosa impensabile ai tempi di Sven Nys (cioè fino a 10 anni fa);
Wout te lo ritrovi a battagliare per la vittoria in tutte le classiche (dalla Strade Bianche alla Liegi è salito sul podio ovunque, ad esclusione della Freccia), al Tour vince in volata, a crono e pure in salita. Il tutto dopo aver vinto 10 gare di cross;
Pogacar vince corse a tappe di 7 giorni, Tour, Lombardia, Liegi e a momenti pure il Fiandre;
Remco vince Liegi, San Sebastian, Vuelta e Mondiale nel giro di 6 mesi;
lo stesso Vingegaard, che pure è un passo indietro agli altri 3 da questo punto di vista, è tre anni di fila che inizia a vincere a Febbraio, cosa che per i vincitori del Tour anni 90-inizio anni 2000 era quasi impensabile. La Liegi e la Freccia l'anno scorso le ha disputate dopo aver vinto a Febbraio, essere arrivato 2° alla Tirreno e 6° al Pais Vasco.

Poi, uno è libero di contare le ore di corsa oppure a lamentarsi che tal dei tali non va alla Vuelta a San Juan (ma chi se ne frega, dai).
Dal mio punto di vista, se non ci va mai bene niente, uno è libero di guardare le registrazioni delle corse anni 70 quando alle corse si presentavano corridori provenienti da 4-5 paesi e il bacino di concorrenti era di conseguenza meno ampio. :diavoletto:
Oooohh, 200 minuti di applausi :clap:


pietro
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 12:38
Ora, possiamo passare il tempo a dire che prima era meglio e a rimpiagere quello che era il ciclismo dei tempi di nonno. Io invece mi godo quello che abbiamo oggi che è già molto molto meglio rispetto a quello che avevamo fino ad appena 5-10 anni fa quando l'iperspecializzazione era decisamente più spinta.
Personalmente mi ero quasi rassegnato ai corridori che vedevi al topo poche volte all'anno: alcuni solo sul pavè, altri che facevano solo il Giro o solo il Tour, velocisti puri e via dicendo.

Diamine, dopo anni in cui abbiamo dovuto sorbrire un ciclismo ingessato e noioso, oggi ti ritrovi dei diavoli che fanno di tutto e di più.
Il punto è proprio questo. Lamentarsi dei corridori top del 2023 dopo quello che si è visto nel ventennio precedente è del tutto assurdo. Questa generazione la rimpiangeremo a lungo


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 13:03 200 giorni? Mi piacerebbe leggere dove l ho scritto..
Io ho parlato di 80..90 giorni
Winter, al momento 80/90 giorni di corsa in un anno li fanno solamente una decina di gregarioni che non devono preparare nello specifico nessuna corsa...
Van Aert ha corso in 5 anni..189 giorni

2022 48
2021 49
2020 35
2019 31
2018 26
L'utilità di contare i giorni di corsa SU STRADA nel 2018, 2019 e 2020 mi sfugge. Ricapitolo un secondo perché magari ti sei perso qualcosa: nel 2018 era crossista a tempo pieno e la strada non rappresentava la disciplina principale nella sua attività (a giugno si è pure sposato quindi ha saltato Giro del Belgio e le altre gare fiamminghe di quel periodo...); a luglio del 2019, dopo 13 giorni di Tour, si è sfracellato su una transenna e ha concluso lì la propria stagione; nel 2020 sappiamo tutti com'è andata.
Dunque si può dire che WVA ha trovato un proprio equilibrio attorno alle 50 gare stagionali. Su strada. Già perché, piaccia o non piaccia, mentre gli altri stradisti riprendono con calma l'attività nei mesi invernali, lui e quegli altri due si fanno il mazzo nel cross. Lo tratti come un dettaglio ma non considerando questo tutto il resto del discorso non sta in piedi.
Sempre al massimo?
Anche qui mi piacerebbe sapere dove l ho scritto..
Nessuno gli chiede di vincete tutte le volte
Ma evidentemente per te cosi

In compenso da una sua intervista ha detto di non aver dormito a casa per 180..190 volte (non ricordo il numero preciso) per la bici (non in vacanza)
Ormai tutti vanno sempre al massimo o comunque ci sono vicini, quindi stai chiedendo una cosa fuori dal tempo se pretendi che gareggino per "fare la gamba".
Io ho un opinione diversa dalla tua
Rimpiango gli anni quando i ciclisti li vedevamo di più
E mi sembra notevolmente peggiorato negli ultimi anni
Non migliorato
Parlando di anni recenti, stai rimpiangendo un tempo in cui si vedevano i big corricchiare nelle corse di secondo piano (e a volte pure di primo) giusto per allenarsi, inquadrati un paio di volte perché erano di nomea e poi stop. Contributo allo spettacolo in corsa pari a zero. Mentre ora corrono meno ma in compenso sono sempre competitivi.

Son gusti...


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 13:03
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 2 marzo 2023, 21:50
Il bello è che poi winter è pure uno dei paladini del ciclismo pulito. Pretende che corrano 200 giorni all'anno, sempre al massimo
200 giorni? Mi piacerebbe leggere dove l ho scritto..
Io ho parlato di 80..90 giorni

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2022 48
2021 49
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2019 31
2018 26

Sempre al massimo?
Anche qui mi piacerebbe sapere dove l ho scritto..
Nessuno gli chiede di vincete tutte le volte
Ma evidentemente per te cosi

In compenso da una sua intervista ha detto di non aver dormito a casa per 180..190 volte (non ricordo il numero preciso) per la bici (non in vacanza)

Più o meno quello I giorni corsa in 5 anni

Io ho un opinione diversa dalla tua
Rimpiango gli anni quando i ciclisti li vedevamo di più
E mi sembra notevolmente peggiorato negli ultimi anni
Non migliorato
Ma è ovvio che non l'hai mai scritto 200 giorni, era un'iperbole per dare il senso del discorso. Non ti reputo mica stupido :cincin:

Quanto alla questione dell'andare o non andare al massimo, dal mio punto di vista preferisco che un corridore faccia 50 giorni di corsa fatti per bene e non 80, 40 dei quali fatti a spasso. Vedere un Vingegaard o un Pogacar che fa il San Juan 6 tappe su 7 a ruota (perchè ci sono state 5 volate e mezza) non è un gran divertimento. Preferisco vedere un cross di un'ora in cui Wout, Mathieu e Tom se le danno sui denti dal primo all'ultimo metro.

Poi, oh, sono punti di vista tutti rispettabili.


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 14:52
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 12:38
Ora, possiamo passare il tempo a dire che prima era meglio e a rimpiagere quello che era il ciclismo dei tempi di nonno. Io invece mi godo quello che abbiamo oggi che è già molto molto meglio rispetto a quello che avevamo fino ad appena 5-10 anni fa quando l'iperspecializzazione era decisamente più spinta.
Personalmente mi ero quasi rassegnato ai corridori che vedevi al topo poche volte all'anno: alcuni solo sul pavè, altri che facevano solo il Giro o solo il Tour, velocisti puri e via dicendo.

Diamine, dopo anni in cui abbiamo dovuto sorbrire un ciclismo ingessato e noioso, oggi ti ritrovi dei diavoli che fanno di tutto e di più.
Il punto è proprio questo. Lamentarsi dei corridori top del 2023 dopo quello che si è visto nel ventennio precedente è del tutto assurdo. Questa generazione la rimpiangeremo a lungo
Sono ateo, ma ringrazio tutti i giorni laicamente il dio del ciclismo per questa nidiata di campioni venuta fuori quando oramai pensavo che fosse impossibile vedere un certo tipo di corse. :champion:
Spero solo che non finisca mai :drool:


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da jan80 »

Si 90 giorni di corse vanno benissimo.......se sei un gregario o un cicloamatore.
Guardate che questi sono professionisti,cercano il risultato,che ovviamente si trova mirando bene la stagione con tutti i suoi impegni,tra corse,recuperi e allenamenti di costruzione.


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Winter »

pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 15:21
Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 13:03 200 giorni? Mi piacerebbe leggere dove l ho scritto..
Io ho parlato di 80..90 giorni
Winter, al momento 80/90 giorni di corsa in un anno li fanno solamente una decina di gregarioni che non devono preparare nello specifico nessuna corsa...
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2022 48
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2020 35
2019 31
2018 26
L'utilità di contare i giorni di corsa SU STRADA nel 2018, 2019 e 2020 mi sfugge. Ricapitolo un secondo perché magari ti sei perso qualcosa: nel 2018 era crossista a tempo pieno e la strada non rappresentava la disciplina principale nella sua attività (a giugno si è pure sposato quindi ha saltato Giro del Belgio e le altre gare fiamminghe di quel periodo...); a luglio del 2019, dopo 13 giorni di Tour, si è sfracellato su una transenna e ha concluso lì la propria stagione; nel 2020 sappiamo tutti com'è andata.
Dunque si può dire che WVA ha trovato un proprio equilibrio attorno alle 50 gare stagionali. Su strada. Già perché, piaccia o non piaccia, mentre gli altri stradisti riprendono con calma l'attività nei mesi invernali, lui e quegli altri due si fanno il mazzo nel cross. Lo tratti come un dettaglio ma non considerando questo tutto il resto del discorso non sta in piedi.
Sempre al massimo?
Anche qui mi piacerebbe sapere dove l ho scritto..
Nessuno gli chiede di vincete tutte le volte
Ma evidentemente per te cosi

In compenso da una sua intervista ha detto di non aver dormito a casa per 180..190 volte (non ricordo il numero preciso) per la bici (non in vacanza)
Ormai tutti vanno sempre al massimo o comunque ci sono vicini, quindi stai chiedendo una cosa fuori dal tempo se pretendi che gareggino per "fare la gamba".
Io ho un opinione diversa dalla tua
Rimpiango gli anni quando i ciclisti li vedevamo di più
E mi sembra notevolmente peggiorato negli ultimi anni
Non migliorato
Parlando di anni recenti, stai rimpiangendo un tempo in cui si vedevano i big corricchiare nelle corse di secondo piano (e a volte pure di primo) giusto per allenarsi, inquadrati un paio di volte perché erano di nomea e poi stop. Contributo allo spettacolo in corsa pari a zero. Mentre ora corrono meno ma in compenso sono sempre competitivi.

Son gusti...
1) ma sei tu che hai scritto che adesso corrono più di prima :uhm:
Non è così, i numeri dicono l opposto
2) il cross con la strada centra poco o nulla
La variabile resistenza , che è l anima del ciclismo , in una gara di un'ora ha un valore molto limitato
Ma poi non corrono poco per il cross..è una scusa fasulla
Son le durate dei loro picchi di forma
Se anche non facessero il cross , i giorni sarebbero quelli
D altronde wva non è andato ai mondiali di cross..perché non andava bene alla sua preparazione
I due wva mvdp di vent anni prima (da te citati..)
Facevano..
Boonen media 2005..2008 più di 80 giorni
Cancellara sui 78
Il doppio della media di wva ..
3) anche questo non è vero
Il problema è che son schiavi dei dati (chiaramente non solo loro)
E su quelli basano tutto
4) non corricchiavano in gare di secondo piano..
Ma simili a quelle che fanno Vingegaard o pogacar..
Perché il gran camino o la gara di jaen
Se le corrono loro..

Nel 2005 boonen 74 giorni vinse 13 gare..
Mondiale roubaix Fiandre harelbeke due tappe al Tour
Nel 2022 Van aert 48 giorni 9 vittorie
Het volk harelbeke e 3 tappe al tour
Mi sembra molto superiore quella di boonen


Winter
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Re: Wout van Aert 2023

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jan80 ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 17:36 Si 90 giorni di corse vanno benissimo.......se sei un gregario o un cicloamatore.
Guardate che questi sono professionisti,cercano il risultato,che ovviamente si trova mirando bene la stagione con tutti i suoi impegni,tra corse,recuperi e allenamenti di costruzione.
Esattamente


Winter
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Winter »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 15:25
Quanto alla questione dell'andare o non andare al massimo, dal mio punto di vista preferisco che un corridore faccia 50 giorni di corsa fatti per bene e non 80, 40 dei quali fatti a spasso. Vedere un Vingegaard o un Pogacar che fa il San Juan 6 tappe su 7 a ruota (perchè ci sono state 5 volate e mezza) non è un gran divertimento. Preferisco vedere un cross di un'ora in cui Wout, Mathieu e Tom se le danno sui denti dal primo all'ultimo metro.

Poi, oh, sono punti di vista tutti rispettabili.
Fanno quello che è più semplice
Un calendario mirato , poco rischioso
L unico che ha cercato qualcosa di diverso è stato mvdp l anno scorso, facendo giro e tour
E al Tour non andava avanti

Poi nessuno chiede di fare la Vuelta san juan
Dei 5 da te citati..tra tutti hanno un giro


pietro
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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 21:36
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 15:25
Quanto alla questione dell'andare o non andare al massimo, dal mio punto di vista preferisco che un corridore faccia 50 giorni di corsa fatti per bene e non 80, 40 dei quali fatti a spasso. Vedere un Vingegaard o un Pogacar che fa il San Juan 6 tappe su 7 a ruota (perchè ci sono state 5 volate e mezza) non è un gran divertimento. Preferisco vedere un cross di un'ora in cui Wout, Mathieu e Tom se le danno sui denti dal primo all'ultimo metro.

Poi, oh, sono punti di vista tutti rispettabili.
Fanno quello che è più semplice
Un calendario mirato , poco rischioso
L unico che ha cercato qualcosa di diverso è stato mvdp l anno scorso, facendo giro e tour
E al Tour non andava avanti

Poi nessuno chiede di fare la Vuelta san juan
Dei 5 da te citati..tra tutti hanno un giro
Al Tour non andava avanti per mille motivi già descritti un sacco di volte e tra l'altro d'inverno era stato impegnato in operazioni e riabilitazione, oltre ad avere continui dolori alla schiena. Ma di questo se n'era già discusso, ma evidentemente è inutile perché qualsiasi argomentazione viene ignorata


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
pietro
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 21:29 1) ma sei tu che hai scritto che adesso corrono più di prima :uhm:
Non è così, i numeri dicono l opposto
2) il cross con la strada centra poco o nulla
La variabile resistenza , che è l anima del ciclismo , in una gara di un'ora ha un valore molto limitato
Ma poi non corrono poco per il cross..è una scusa fasulla
Son le durate dei loro picchi di forma
Se anche non facessero il cross , i giorni sarebbero quelli
D altronde wva non è andato ai mondiali di cross..perché non andava bene alla sua preparazione
I due wva mvdp di vent anni prima (da te citati..)
Facevano..
Boonen media 2005..2008 più di 80 giorni
Cancellara sui 78
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3) anche questo non è vero
Il problema è che son schiavi dei dati (chiaramente non solo loro)
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Nel 2022 Van aert 48 giorni 9 vittorie
Het volk harelbeke e 3 tappe al tour
Mi sembra molto superiore quella di boonen
Non ho mai scritto che corrono più di prima come quantità e non trovo carino imputare ad altri parole che non hanno mai detto.

La media di WVA è 50, non quella che viene fuori contando annate a caso decontestualizzando qualunque dato. Il cross è più breve ma richiede una preparazione specifica. Cambierebbe tutto se non lo facessero (e sarebbe molto peggio).

Pogi e Vinge hanno dominato in corsette di preparazione ma con una gamba tale da permettere loro di imporsi anche alla Parigi-Nizza


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

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pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:01
Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 21:29 1) ma sei tu che hai scritto che adesso corrono più di prima :uhm:
Non è così, i numeri dicono l opposto
2) il cross con la strada centra poco o nulla
La variabile resistenza , che è l anima del ciclismo , in una gara di un'ora ha un valore molto limitato
Ma poi non corrono poco per il cross..è una scusa fasulla
Son le durate dei loro picchi di forma
Se anche non facessero il cross , i giorni sarebbero quelli
D altronde wva non è andato ai mondiali di cross..perché non andava bene alla sua preparazione
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Facevano..
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Ma simili a quelle che fanno Vingegaard o pogacar..
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Non ho mai scritto che corrono più di prima come quantità e non trovo carino imputare ad altri parole che non hanno mai detto.

La media di WVA è 50, non quella che viene fuori contando annate a caso decontestualizzando qualunque dato. Il cross è più breve ma richiede una preparazione specifica. Cambierebbe tutto se non lo facessero (e sarebbe molto peggio).

Pogi e Vinge hanno dominato in corsette di preparazione ma con una gamba tale da permettere loro di imporsi anche alla Parigi-Nizza
Si che l hai scritto..
"Il punto è proprio questo. Lamentarsi dei corridori top del 2023 dopo quello che si è visto nel ventennio precedente è del tutto assurdo. Questa generazione la rimpiangeremo a lungo"
I corridori del ventennio precedente raffrontati a wva (e mvdp) son cancellara e boonen

Per i grandi giri son froome contador e nibali
A oggi ne Vingegaard ne pogacar han corso due gt nello stesso anno
E non hanno mai partecipato al Giro (che come i mondiali di cross dell anno scorso , capita nel momento sbagliato della preparazione)


Winter
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Winter »

pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 21:53
Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 21:36
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 15:25
Quanto alla questione dell'andare o non andare al massimo, dal mio punto di vista preferisco che un corridore faccia 50 giorni di corsa fatti per bene e non 80, 40 dei quali fatti a spasso. Vedere un Vingegaard o un Pogacar che fa il San Juan 6 tappe su 7 a ruota (perchè ci sono state 5 volate e mezza) non è un gran divertimento. Preferisco vedere un cross di un'ora in cui Wout, Mathieu e Tom se le danno sui denti dal primo all'ultimo metro.

Poi, oh, sono punti di vista tutti rispettabili.
Fanno quello che è più semplice
Un calendario mirato , poco rischioso
L unico che ha cercato qualcosa di diverso è stato mvdp l anno scorso, facendo giro e tour
E al Tour non andava avanti

Poi nessuno chiede di fare la Vuelta san juan
Dei 5 da te citati..tra tutti hanno un giro
Al Tour non andava avanti per mille motivi già descritti un sacco di volte e tra l'altro d'inverno era stato impegnato in operazioni e riabilitazione, oltre ad avere continui dolori alla schiena. Ma di questo se n'era già discusso, ma evidentemente è inutile perché qualsiasi argomentazione viene ignorata
Da quello che ho capito il motivo non lo sanno nemmeno loro
Il più probabile è non aver recuperato dal giro , i perché son vari
La schiena non mi pare fosse tra quelli
Escludi mvdp il discorso non cambia


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Re: Wout van Aert 2023

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Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:13
pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:01
Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 21:29 1) ma sei tu che hai scritto che adesso corrono più di prima :uhm:
Non è così, i numeri dicono l opposto
2) il cross con la strada centra poco o nulla
La variabile resistenza , che è l anima del ciclismo , in una gara di un'ora ha un valore molto limitato
Ma poi non corrono poco per il cross..è una scusa fasulla
Son le durate dei loro picchi di forma
Se anche non facessero il cross , i giorni sarebbero quelli
D altronde wva non è andato ai mondiali di cross..perché non andava bene alla sua preparazione
I due wva mvdp di vent anni prima (da te citati..)
Facevano..
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3) anche questo non è vero
Il problema è che son schiavi dei dati (chiaramente non solo loro)
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4) non corricchiavano in gare di secondo piano..
Ma simili a quelle che fanno Vingegaard o pogacar..
Perché il gran camino o la gara di jaen
Se le corrono loro..

Nel 2005 boonen 74 giorni vinse 13 gare..
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Nel 2022 Van aert 48 giorni 9 vittorie
Het volk harelbeke e 3 tappe al tour
Mi sembra molto superiore quella di boonen
Non ho mai scritto che corrono più di prima come quantità e non trovo carino imputare ad altri parole che non hanno mai detto.

La media di WVA è 50, non quella che viene fuori contando annate a caso decontestualizzando qualunque dato. Il cross è più breve ma richiede una preparazione specifica. Cambierebbe tutto se non lo facessero (e sarebbe molto peggio).

Pogi e Vinge hanno dominato in corsette di preparazione ma con una gamba tale da permettere loro di imporsi anche alla Parigi-Nizza
Si che l hai scritto..
"Il punto è proprio questo. Lamentarsi dei corridori top del 2023 dopo quello che si è visto nel ventennio precedente è del tutto assurdo. Questa generazione la rimpiangeremo a lungo"
I corridori del ventennio precedente raffrontati a wva (e mvdp) son cancellara e boonen

Per i grandi giri son froome contador e nibali
A oggi ne Vingegaard ne pogacar han corso due gt nello stesso anno
E non hanno mai partecipato al Giro (che come i mondiali di cross dell anno scorso , capita nel momento sbagliato della preparazione)
Se in quel virgolettato tu leggi "corrono più di una volta" non so proprio che dire :diavoletto:. Tra l'altro sia Boonen che Cancellara si sono autolimitati molto più di WVA e MVDP, per cui è proprio vero che è assurdo criticare questi e non quelli.

I Mondiali di cross sono tutti gli anni nella stessa data, era il viaggio intercontinentale il problema (poi ti sei fissato con sta cosa, vabbè...). Pogacar neanche paragonabile a Froome e Contador (rispetto a loro però soffre di più nel recupero post GT, è per quello che secondo me non ha ancora provato la doppietta), le classiche loro se le sognavano. Il Fiandre poi, neanche mai immaginato.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Gimbatbu
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:34
Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:13
pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:01

Non ho mai scritto che corrono più di prima come quantità e non trovo carino imputare ad altri parole che non hanno mai detto.

La media di WVA è 50, non quella che viene fuori contando annate a caso decontestualizzando qualunque dato. Il cross è più breve ma richiede una preparazione specifica. Cambierebbe tutto se non lo facessero (e sarebbe molto peggio).

Pogi e Vinge hanno dominato in corsette di preparazione ma con una gamba tale da permettere loro di imporsi anche alla Parigi-Nizza
Si che l hai scritto..
"Il punto è proprio questo. Lamentarsi dei corridori top del 2023 dopo quello che si è visto nel ventennio precedente è del tutto assurdo. Questa generazione la rimpiangeremo a lungo"
I corridori del ventennio precedente raffrontati a wva (e mvdp) son cancellara e boonen

Per i grandi giri son froome contador e nibali
A oggi ne Vingegaard ne pogacar han corso due gt nello stesso anno
E non hanno mai partecipato al Giro (che come i mondiali di cross dell anno scorso , capita nel momento sbagliato della preparazione)
Se in quel virgolettato tu leggi "corrono più di una volta" non so proprio che dire :diavoletto:. Tra l'altro sia Boonen che Cancellara si sono autolimitati molto più di WVA e MVDP, per cui è proprio vero che è assurdo criticare questi e non quelli.

I Mondiali di cross sono tutti gli anni nella stessa data, era il viaggio intercontinentale il problema (poi ti sei fissato con sta cosa, vabbè...). Pogacar neanche paragonabile a Froome e Contador (rispetto a loro però soffre di più nel recupero post GT, è per quello che secondo me non ha ancora provato la doppietta), le classiche loro se le sognavano. Il Fiandre poi, neanche mai immaginato.
De Vlaminck le classiche le ha vinte tutte e faceva Giri, Tour, Vuelta, cross vincendo dappertutto, che te lo dico a fare Merckx, Hinault, ma pure Gimondi, Bitossi ecc ecc e hanno vinto un centinaio di corse per uno. " He! Ma era un altro ciclismo!" avevano due ruote, due pedali e un manubrio, a me non sembra tanto differente. La verità, e scoccia ammetterlo, che pur essendo fenomeni, i ciclisti di adesso sono burattini in mano a gente che andrebbe cacciata a calci nel sedere. L' unico che ha un po' di autonomia è Van der Poel. Ho letto che Vingegaard a maggio deve recuperare perché ha fatto 15 giorni di corsa in tre mesi, vabbè... che i ciclisti dell' epoca mia a inizio stagione facevano le comparse, ma li avete letti gli albo d'oro del Laigueglia, del Giro di Sardegna, della Tirreno? Troverete gli stessi vincitori del prosieguo dell'anno fino al Nazioni, al Baracchi e al Lombardia. Che mi venite a parlare di Froome e Contador che già fanno parte dell' epoca degli "scienziati" e comunque due GT l' anno erano la regola. Pogi e Vingegaard, hanno squadre galattiche e fanno solo il Tour. Van Aert non fa Liegi e Lombardia. Sono scelte fatte per loro da chi antepone il bilancino alla voglia di fare imprese.


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Beppugrillo
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

A me sembra del tutto evidente che se oggi un corridore prende il calendario, va alla prima corsa e cerca di vincerla, va alla seconda e cerca di vincerla, va alla terza e cerca di vincerla e così via, avendo impostato la sua preparazione su questo obiettivo, da aprile in poi gli altri gli passano sopra come carriarmati. Non puoi permetterti di fare il Tour dopo il Giro perché ci sono 15 atleti non lontani dal tuo livello che preparano solo il Tour e ti battono. La differenza col passato mi sembra banalmente il fatto che il livello medio è infinitamente più alto, considerazione che ovviamente non è incompatibile con l'idea che Coppi o Merckx fossero più forti dei campioni di oggi, semplicemente ci sono 10 volte il numero di corridori che c'era prima, 5 volte il numero di nazioni che c'era prima e un approccio scientifico alla preparazione atletica e alla tecnologia della bicicletta (scientifico vuol dire elaborato ma anche riproducibile). Il dettaglio oggi fa la differenza, prima no. Basta pensare anche alla velocità di certi processi tipo il gregario che mostra di essere non lontano dal livello del capitano: prima succedeva raramente e per avere la sua occasione doveva verosimilmente cambiare squadra, adesso ci sono scavallamenti pure nell'arco delle tre settimane di un grande giro. Ci sono squadre che inizieranno il Giro con tre capitani. Penso che il ciclismo femminile di oggi sia uno specchio abbastanza fedele, in scala, del ciclismo maschile del passato: Van Vleuten ha vinto tre grandi giri, la Liegi e il Mondiale perché ci sono pochissime atlete vicine al suo livello e anche se una Vollering sta a casa ad allenarsi mentre lei è al Giro, poi al Tour la batte comunque perché ha tantissimo margine. Sarà banale, ma credo che il punto sia solo questo.


pietro
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 23:06
pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:34
Winter ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:13
Si che l hai scritto..
"Il punto è proprio questo. Lamentarsi dei corridori top del 2023 dopo quello che si è visto nel ventennio precedente è del tutto assurdo. Questa generazione la rimpiangeremo a lungo"
I corridori del ventennio precedente raffrontati a wva (e mvdp) son cancellara e boonen

Per i grandi giri son froome contador e nibali
A oggi ne Vingegaard ne pogacar han corso due gt nello stesso anno
E non hanno mai partecipato al Giro (che come i mondiali di cross dell anno scorso , capita nel momento sbagliato della preparazione)
Se in quel virgolettato tu leggi "corrono più di una volta" non so proprio che dire :diavoletto:. Tra l'altro sia Boonen che Cancellara si sono autolimitati molto più di WVA e MVDP, per cui è proprio vero che è assurdo criticare questi e non quelli.

I Mondiali di cross sono tutti gli anni nella stessa data, era il viaggio intercontinentale il problema (poi ti sei fissato con sta cosa, vabbè...). Pogacar neanche paragonabile a Froome e Contador (rispetto a loro però soffre di più nel recupero post GT, è per quello che secondo me non ha ancora provato la doppietta), le classiche loro se le sognavano. Il Fiandre poi, neanche mai immaginato.
De Vlaminck le classiche le ha vinte tutte e faceva Giri, Tour, Vuelta, cross vincendo dappertutto, che te lo dico a fare Merckx, Hinault, ma pure Gimondi, Bitossi ecc ecc e hanno vinto un centinaio di corse per uno. " He! Ma era un altro ciclismo!" avevano due ruote, due pedali e un manubrio, a me non sembra tanto differente. La verità, e scoccia ammetterlo, che pur essendo fenomeni, i ciclisti di adesso sono burattini in mano a gente che andrebbe cacciata a calci nel sedere. L' unico che ha un po' di autonomia è Van der Poel. Ho letto che Vingegaard a maggio deve recuperare perché ha fatto 15 giorni di corsa in tre mesi, vabbè... che i ciclisti dell' epoca mia a inizio stagione facevano le comparse, ma li avete letti gli albo d'oro del Laigueglia, del Giro di Sardegna, della Tirreno? Troverete gli stessi vincitori del prosieguo dell'anno fino al Nazioni, al Baracchi e al Lombardia. Che mi venite a parlare di Froome e Contador che già fanno parte dell' epoca degli "scienziati" e comunque due GT l' anno erano la regola. Pogi e Vingegaard, hanno squadre galattiche e fanno solo il Tour. Van Aert non fa Liegi e Lombardia. Sono scelte fatte per loro da chi antepone il bilancino alla voglia di fare imprese.
Nessuno ha mai detto che i ciclisti nel 1970 facessero le comparse, ma nel frattempo sono passati cinquant'anni. Il mondo è cambiato, il ciclismo non è impermeabile a cioè che lo circonda. Fare paragoni con quegli anni non ha nessun senso nel modo in cui lo fate voi, confrontando i giorni di corsa.

Quando si parla del passato ci si riferisce alla generazione precedente, non a quella del 1600. E 10 anni fa di corridori forti che andavano a spasso era pieno.

Poi sono il primo a criticare Pogi e Vinge perché non tentano ancora due grandi giri di fila (non per forza Giro-Tour che è la doppietta più impegnativa e difficilmente coniugabile con gli impegni nelle classiche di Tadej) e Wout perché non fa la Liegi (questa proprio non mi va giù) e Lombardia, ma il miglioramento generale è talmente palese che davvero mi chiedo come facciate a non notarlo


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 23:06 " He! Ma era un altro ciclismo!" avevano due ruote, due pedali e un manubrio, a me non sembra tanto differente.
ti sembra molto male, anzi si potrebbe citare Fantozzi per commentare sta frase, in realtà quasi non si può neanche considerare lo stesso sport. E tra l'altro vale per qualsiasi altro sport dal calcio al tennis passando per nuoto o atletica. Il tuo modo di vederla è influenzato da nostalgia/sguardo edulcorato sui tempi che furono.
Gimbatbu ha scritto: La verità, e scoccia ammetterlo, che pur essendo fenomeni, i ciclisti di adesso sono burattini in mano a gente che andrebbe cacciata a calci nel sedere. L' unico che ha un po' di autonomia è Van der Poel. Ho letto che Vingegaard a maggio deve recuperare perché ha fatto 15 giorni di corsa in tre mesi, vabbè... che i ciclisti dell' epoca mia a inizio stagione facevano le comparse, ma li avete letti gli albo d'oro del Laigueglia, del Giro di Sardegna, della Tirreno? Troverete gli stessi vincitori del prosieguo dell'anno fino al Nazioni, al Baracchi e al Lombardia. Che mi venite a parlare di Froome e Contador che già fanno parte dell' epoca degli "scienziati" e comunque due GT l' anno erano la regola. Pogi e Vingegaard, hanno squadre galattiche e fanno solo il Tour. Van Aert non fa Liegi e Lombardia. Sono scelte fatte per loro da chi antepone il bilancino alla voglia di fare imprese.
I ciclisti non sono burattini, semplicemente come in ogni sport l'allenamento e la ricerca della miglior condizione fisica sono migliorati esponenzialmente quindi i ciclisti dell'epoca che citi facevano così perchè non avevano bisogno di allenarsi così bene, corressero oggi in quel modo verrebbero massacrati da mezzo gruppo.

Froome faceva due gt l'anno, ma non le grandi classiche, tra i due mi pare si sprema di più pogi. Contador quando ha vinto il tour si è rivisto l'anno successivo e anche lui non correva le classiche.

Van Aert sbaglierà a non fare la Liegi ma fa un sacco di altra roba, che qualcuno lo obblighi ad essere scientifico e che abbia velleità di impresa castrate sono tuoi voli pindarici


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Se si legge attentamente quello che abbiamo scritto io e Winter, la prima cosa che balza agli occhi è proprio il discorso della particolarità di queste preparazioni "mirate", ma qui non ne discutiamo. Molto più serenamente, i grandi gregari che andavano quasi come i capitani c' erano anche prima, Bernadeau scalava lo Stelvio come Hinault e Van den Bosshe tirava il collo al gruppo prima degli attacchi di Merckx. Solo che adesso Uae e Jumbo di gregari così ne hanno quintalate, anche se vedere Oomen o Bijerg che a comando spianano le salite fa un po' sorridere. Quello che non capisco è la paura di cimentarsi più frequentemente. Faccio Giro e Tour ? Ne vinco uno è l' altro no? Qual è il problema? Il LomBardia potrebbe essere non adattissimo ai miei grandi mezzi? Pazienza, comunque ci provo, l' appassionato di ciclismo ha apprezzato Mathieu che ha fatto un LomBardia coraggioso, nessuno l' ha criticato perché non ha vinto. Questi ciclisti vorrei vederli correre di più e andare meno a Tenerife.


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

I grandi gregari di prima erano molto meno forti e comunque meno importanti/numerosi.. dire che fare giro e tour non è un problema vinco o uno o l'altro è una cosa che non ha alcun senso logico. Comunque discorsi vani, ma di certo non c'è alcuna paura di cimentarsi più spesso, semplicemente oggi devi prepararti meglio non è difficile


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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da il_panta »

Gimbatbu ha scritto: sabato 4 marzo 2023, 9:43 Se si legge attentamente quello che abbiamo scritto io e Winter, la prima cosa che balza agli occhi è proprio il discorso della particolarità di queste preparazioni "mirate", ma qui non ne discutiamo. Molto più serenamente, i grandi gregari che andavano quasi come i capitani c' erano anche prima, Bernadeau scalava lo Stelvio come Hinault e Van den Bosshe tirava il collo al gruppo prima degli attacchi di Merckx. Solo che adesso Uae e Jumbo di gregari così ne hanno quintalate, anche se vedere Oomen o Bijerg che a comando spianano le salite fa un po' sorridere. Quello che non capisco è la paura di cimentarsi più frequentemente. Faccio Giro e Tour ? Ne vinco uno è l' altro no? Qual è il problema? Il LomBardia potrebbe essere non adattissimo ai miei grandi mezzi? Pazienza, comunque ci provo, l' appassionato di ciclismo ha apprezzato Mathieu che ha fatto un LomBardia coraggioso, nessuno l' ha criticato perché non ha vinto. Questi ciclisti vorrei vederli correre di più e andare meno a Tenerife.
Pogacar può fare Giro e Tour, probabilmente perde il Tour e vince il Giro. A quel punto a fine anno però si il Lombardia e a inizio anno la Strade, il Fiandre, forse anche alla Liegi non riesce ad essere pronto. A te piacerebbe di più, a me meno. Anche a lui credo non faccia piacere perdere il Tour e sacrificare le classiche. Magari proverà questo piano rischioso se vincerà il Fiandre quest'anno.


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Re: Wout van Aert 2023

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il_panta ha scritto: sabato 4 marzo 2023, 10:32
Gimbatbu ha scritto: sabato 4 marzo 2023, 9:43 Se si legge attentamente quello che abbiamo scritto io e Winter, la prima cosa che balza agli occhi è proprio il discorso della particolarità di queste preparazioni "mirate", ma qui non ne discutiamo. Molto più serenamente, i grandi gregari che andavano quasi come i capitani c' erano anche prima, Bernadeau scalava lo Stelvio come Hinault e Van den Bosshe tirava il collo al gruppo prima degli attacchi di Merckx. Solo che adesso Uae e Jumbo di gregari così ne hanno quintalate, anche se vedere Oomen o Bijerg che a comando spianano le salite fa un po' sorridere. Quello che non capisco è la paura di cimentarsi più frequentemente. Faccio Giro e Tour ? Ne vinco uno è l' altro no? Qual è il problema? Il LomBardia potrebbe essere non adattissimo ai miei grandi mezzi? Pazienza, comunque ci provo, l' appassionato di ciclismo ha apprezzato Mathieu che ha fatto un LomBardia coraggioso, nessuno l' ha criticato perché non ha vinto. Questi ciclisti vorrei vederli correre di più e andare meno a Tenerife.
Pogacar può fare Giro e Tour, probabilmente perde il Tour e vince il Giro. A quel punto a fine anno però si il Lombardia e a inizio anno la Strade, il Fiandre, forse anche alla Liegi non riesce ad essere pronto. A te piacerebbe di più, a me meno. Anche a lui credo non faccia piacere perdere il Tour e sacrificare le classiche. Magari proverà questo piano rischioso se vincerà il Fiandre quest'anno.
Posso ritenere logico e plausibile il tuo ragionamento, ma nello sport, come nella vita, si può anche tentare di rompere gli schemi. Se si procedesse sempre per ferrea logica, forse a Phelps avrebbero detto di non tentare l' impresa plurimedagliata, a Klaebo che il Cermis non è roba per velocisti e a Coppi e a Merckx di non fare il record dell' ora uno con la maglia di lana e l' altro dopo una settimana di preparazione. Tifo per Mathieu e Ala perché sono quelli attualmente più impermeabili a queste logiche "ingessate".


pietro
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Re: Wout van Aert 2023

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Lo stesso Alaphilippe che si è fatto un Tour a spasso per preparare il Mondiale sì?


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

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pietro ha scritto: sabato 4 marzo 2023, 11:40 Lo stesso Alaphilippe che si è fatto un Tour a spasso per preparare il Mondiale sì?
Paragone errato. Quantomeno non è andato al Teide e disputata la corsa più controllata del mondo. Visto il mondiale che ha fatto, tutto si può dire meno che ha sbagliato. Da suo tifoso ho approvato la scelta, reduce da un brutto periodo si è preparato in corsa. Una volta si faceva così...


Winter
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Re: Wout van Aert 2023

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pietro ha scritto: venerdì 3 marzo 2023, 22:34
Se in quel virgolettato tu leggi "corrono più di una volta" non so proprio che dire :diavoletto:. Tra l'altro sia Boonen che Cancellara si sono autolimitati molto più di WVA e MVDP, per cui è proprio vero che è assurdo criticare questi e non quelli.

I Mondiali di cross sono tutti gli anni nella stessa data, era il viaggio intercontinentale il problema (poi ti sei fissato con sta cosa, vabbè...). Pogacar neanche paragonabile a Froome e Contador (rispetto a loro però soffre di più nel recupero post GT, è per quello che secondo me non ha ancora provato la doppietta), le classiche loro se le sognavano. Il Fiandre poi, neanche mai immaginato.
1) e spiega tu.. cosa significa
2) dove si sarebbero limitati in più di mvdp e wva.. boonen e cancellara?
Ma tu seguivi? A volte ho qualche dubbio
3) sei tu che t fissi.. la strade bianche perché non la corre? Ecc
4) è più facile..correre tre gare in un mese..che fare due grandi giri


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