Prologo: Bergen - Mount Fløyen (7.4 Km)
1a tappa: Jondal - Hovden (206.7 Km)
2a tappa: Valle - Stavanger (172.5 Km)
3a tappa: circuito di Stavanger (151 Km)




Loro e Pidcock gli elementi più interessanti della INEOS
Ce ne hanno anche altri, soprattutto penso a Carlos Rodriguez che l'anno scorso ha fatto 7° alla Vuelta, 5° al Lombardia e 5° a San Sebastian, purtroppo un infortunio lo sta tenendo fuori in quasi tutta questa prima parte di stagione, ma dovrebbe rientrare a breve.
Ma "contestato" de che? Casomai chiacchierato. Luca Vergallito non ha fatto proprio niente per essere contestato. È un ottimo atleta e un ragazzo onesto, sta cercando di farsi strada. Oggi è stato il migliore della Alpecin. È solo alla terza corsa tra i pro, e deve ancora correrne una adatta alle sue caratteristiche se proprio vogliamo dirla tutta.
Se ascolti Eurosport o leggi un po' di social scopri che è molto contestato. Senza motivo, per la tipica frustrazione da social e da bar.MattiaF ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 0:29Ma "contestato" de che? Casomai chiacchierato. Luca Vergallito non ha fatto proprio niente per essere contestato. È un ottimo atleta e un ragazzo onesto, sta cercando di farsi strada. Oggi è stato il migliore della Alpecin. È solo alla terza corsa tra i pro, e deve ancora correrne una adatta alle sue caratteristiche se proprio vogliamo dirla tutta.
Sì scusa, avrei dovuto precisare che intendevo quelli il cui progresso interessa di più a memax ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 21:41Ce ne hanno anche altri, soprattutto penso a Carlos Rodriguez che l'anno scorso ha fatto 7° alla Vuelta, 5° al Lombardia e 5° a San Sebastian, purtroppo un infortunio lo sta tenendo fuori in quasi tutta questa prima parte di stagione, ma dovrebbe rientrare a breve.
si, spero che dopo il 6°alla Flèche e il 16° che è ottimo come inizio qui considerando che è a soli 19" dal terzo Valter Attila o a 9" da Johannessen i chiacchieroni da bar comincino a rispettarlo, sta dimostrando di meritare l'opportunità che ha avutoil_panta ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 1:51Se ascolti Eurosport o leggi un po' di social scopri che è molto contestato. Senza motivo, per la tipica frustrazione da social e da bar.MattiaF ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 0:29Ma "contestato" de che? Casomai chiacchierato. Luca Vergallito non ha fatto proprio niente per essere contestato. È un ottimo atleta e un ragazzo onesto, sta cercando di farsi strada. Oggi è stato il migliore della Alpecin. È solo alla terza corsa tra i pro, e deve ancora correrne una adatta alle sue caratteristiche se proprio vogliamo dirla tutta.
Esattamente; “contestato” (virgolettato apposta) da certi ambienti ed incolpato del “reato di lesa maestà” per non aver rispettato la trafila tipica del ciclismo italiano per arrivare al professionismo (ed infatti aveva smesso).il_panta ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 1:51Se ascolti Eurosport o leggi un po' di social scopri che è molto contestato. Senza motivo, per la tipica frustrazione da social e da bar.MattiaF ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 0:29Ma "contestato" de che? Casomai chiacchierato. Luca Vergallito non ha fatto proprio niente per essere contestato. È un ottimo atleta e un ragazzo onesto, sta cercando di farsi strada. Oggi è stato il migliore della Alpecin. È solo alla terza corsa tra i pro, e deve ancora correrne una adatta alle sue caratteristiche se proprio vogliamo dirla tutta.
in generale per quello che ho visto o cmq sentito da lui nel podcast tutto ciò che va da da una liegi al lombardia, ovviamente in versione starlist del suo livello, ma il tipo di persorso ideale è quello
Dovrebbe essere corridore da salite lunghe.Slegar ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 11:52Esattamente; “contestato” (virgolettato apposta) da certi ambienti ed incolpato del “reato di lesa maestà” per non aver rispettato la trafila tipica del ciclismo italiano per arrivare al professionismo (ed infatti aveva smesso).il_panta ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 1:51Se ascolti Eurosport o leggi un po' di social scopri che è molto contestato. Senza motivo, per la tipica frustrazione da social e da bar.MattiaF ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 0:29
Ma "contestato" de che? Casomai chiacchierato. Luca Vergallito non ha fatto proprio niente per essere contestato. È un ottimo atleta e un ragazzo onesto, sta cercando di farsi strada. Oggi è stato il migliore della Alpecin. È solo alla terza corsa tra i pro, e deve ancora correrne una adatta alle sue caratteristiche se proprio vogliamo dirla tutta.
Ho messo in grassetto la parola solo per evidenziare un aspetto notevole. È nella squadra sviluppo dell’Alpecin, ma già dalla terza gara è stato schierato nella formazione principale (e la prima, il Circuit des Ardennes, ha fatto il gregario a Laurance).
Domanda: quali sono le corse adatte a Vergallito? Finora sulle cote ardennesi si è comportato molto bene ed in Norvegia i percorsi sono simili.
Lavoro eccezionale del suo ultimo gregario
Karel Vacek invece può ritenersi un professionista?Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 7:33 Magrini non lo ritiene un professionista. Credo abbia ragione.
Se gli danno uno stipendio anche piccolo sì, se per correre paga lui no. Come atleta ha fatto un Giro dignitoso.Primo86 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 8:11Karel Vacek invece può ritenersi un professionista?Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 7:33 Magrini non lo ritiene un professionista. Credo abbia ragione.
Così, giusto per fare il primo nome che mi viene in mente, nulla contro Karel Vacek.
Quindi se io scrivessi per cicloweb prendendo uno stipendio anche piccolo potrei considerarmi un professionista?Gimbatbu ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 8:26Se gli danno uno stipendio anche piccolo sìPrimo86 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 8:11Karel Vacek invece può ritenersi un professionista?Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 7:33 Magrini non lo ritiene un professionista. Credo abbia ragione.
Così, giusto per fare il primo nome che mi viene in mente, nulla contro Karel Vacek.
Ma invece è interessante. È molto di sostanza.
Se sei iscritto all' albo e il giornalismo è la tua attività prevalente sì, non è l' entità della remunerazione il parametro. Poi se Hagenes fa il coltivatore diretto e per diletto corre in bicicletta è un amatore (non lo conosco), ma Vacek per fare 3500 km arrivare 80° nella generale penso che comunque come attività faccia il ciclista stipendiato. Per me ha anche margini di miglioramento.
Ho letto la storia di Roglic raccontata da Sergio Tavcar. Primoz inizia a correre in bicicletta senza obiettivi di sorta e dopo poco inizia a vincere dovunque corre. Uno così lo dovevi ammazzare per non farlo emergere. Può darsi anche che applicandoci potevamo riuscire nell' impresa.Slegar ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 8:38 Onestamente il disquisire di Magrini, se così ha detto, sui margini di miglioramento e sul conto in banca sembrano degli inutili formalismi che non colgono la sostanza; Vergallito è stato inserito in una squadra di sviluppo con una concorrenza interna altissima.
A proposito di parallellismi che non tengano conto dell'età anagrafica (tipo Roglic per intenderci) faccio notare una cosa e penso di non essere smentito. Roglic è nato in Slovenia a Trbovlje, 145 km di distanza da Planica dove ha terminato la sua carriera da saltatore: se fosse nato in Italia a Fusina in Valromana, a 7 km da Planica, con la stessa storia sportiva sarebbe mai passato professionista? Di questo bisognerebbe parlarne nel topic della crisi del ciclismo italiano.
Beh, Roglic nel sua transizione non è che sia stato proprio aiutato da tutti in Slovenia. Hauptman racconta candidamente che quando si è affacciato alla Radenska lo ha pisciato. E' stata poi l'Adria Mobil a dargli l'occasione, fidandosi dei test fisici.Slegar ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 8:38 Onestamente il disquisire di Magrini, se così ha detto, sui margini di miglioramento e sul conto in banca sembrano degli inutili formalismi che non colgono la sostanza; Vergallito è stato inserito in una squadra di sviluppo con una concorrenza interna altissima.
A proposito di parallellismi che non tengano conto dell'età anagrafica (tipo Roglic per intenderci) faccio notare una cosa e penso di non essere smentito. Roglic è nato in Slovenia a Trbovlje, 145 km di distanza da Planica dove ha terminato la sua carriera da saltatore: se fosse nato in Italia a Fusina in Valromana, a 7 km da Planica, con la stessa storia sportiva sarebbe mai passato professionista? Di questo bisognerebbe parlarne nel topic della crisi del ciclismo italiano.
Ma Roglic con i suoi valori fisici avrebbe trovato posto in una continental italiana? E perché nessuno ha cercato Vergallito che i suoi bei numeri ce li dovrebbe avere (altrimenti non sarebbe stato selezionato nella finale di Zwift)? Finora l'unico che che sia entrato in una squadra italiana in questo modo è stato Vigo all'Androni (almeno tra i maschi).Subsonico ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 11:42Beh, Roglic nel sua transizione non è che sia stato proprio aiutato da tutti in Slovenia. Hauptman racconta candidamente che quando si è affacciato alla Radenska lo ha pisciato. E' stata poi l'Adria Mobil a dargli l'occasione, fidandosi dei test fisici.Slegar ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 8:38 Onestamente il disquisire di Magrini, se così ha detto, sui margini di miglioramento e sul conto in banca sembrano degli inutili formalismi che non colgono la sostanza; Vergallito è stato inserito in una squadra di sviluppo con una concorrenza interna altissima.
A proposito di parallellismi che non tengano conto dell'età anagrafica (tipo Roglic per intenderci) faccio notare una cosa e penso di non essere smentito. Roglic è nato in Slovenia a Trbovlje, 145 km di distanza da Planica dove ha terminato la sua carriera da saltatore: se fosse nato in Italia a Fusina in Valromana, a 7 km da Planica, con la stessa storia sportiva sarebbe mai passato professionista? Di questo bisognerebbe parlarne nel topic della crisi del ciclismo italiano.
Tu vuoi affermare, se ho capito bene, che il variegato mondo delle professional è praticamente avulso al ciclismo "vero", si consola col Bais o Vacek di turno che pur facendo i ciclisti di mestiere ben poco hanno a che vedere con il professionismo. Quella funzione di sviluppo l' hanno ormai appaltata gli squadroni con le loro compagini di sviluppo ( sono andato a vedere chi è Hagenes...). Tutto vero, ma allora da queste Professional cosa dovremmo aspettarci?Primo86 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 12:33 Comunque ho il sospetto che, rispetto al discorso, ci stiamo ponendo da una prospettiva sbagliata.
Il punto non è Roglic e/o pensare che si possa esprimere un giudizio su Vergallito sulla base delle sue possibilità di emergere o addirittura esplodere (se si parla di Rogla...) dalla posizione in cui si trova.
Il punto è sottolineare quanto sia inutile, obsoleto, qualunquista e anche gretto il tentativo di sostenere una "querelle con Vergallito" (o di "mettere le cose nella giusta prospettiva") avendo riguardo, invece, alla dimensione (tecnica e economica) e alle prospettive di corridori delle professional che hanno sostenuto la trafila ordinaria.
E che magari hanno ottenuto, al Giro d'Italia, risultati su cui si equivoca ancora oggi, perché non si considera che, al di là della ragionevole soddisfazione personale, non sono null'altro che foglie di fico se considerati nella loro funzionalità rispetto al decantato professionismo.
Mi sembrava una supercazzola. La terza volta che l'ho letta l'ho capita e devo dire che mi trovo anche d'accordo.Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 15:49 Non è possibile fare analogie fra professionismo sportivo e essere professionista in altri ambiti. La normativa delle professioni muta anche fra nazioni. Anche fra ciclismo e altri sport ci sono notevoli differenze.
Su questo tema Magrini ha evidenziato dei retaggi rispetto a quando correva lui, un periodo dove i professionisti erano pochi e grosso modo correvano sempre tutte le corse.
Con il passare degli anni sono diventate di più le squadre e più nutrite quindi nelle classifiche FICP erano più di 1.000 a fare punteggio.
Con il sistema in vigore attualmente esistono le tre macro categorie che conosciamo e che seppur in linea teorica, fa diventare professionista migliaia di corridori. Però le continental anche se in certi casi corrono le WT, non credo possano realmente competere con le WT nelle gare più importanti.
Resta un sistema evidentemente fatto a step che ha il pregio di fare una sintesi ma che forse col tempo avrà bisogno di una revisione.
Vacek corre in una professional, rispetto alle continental è un gradino al di sopra e questo tra le altre cose ha permesso loro di correre il Giro.Primo86 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 16:02Mi sembrava una supercazzola. La terza volta che l'ho letta l'ho capita e devo dire che mi trovo anche d'accordo.Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 15:49 Non è possibile fare analogie fra professionismo sportivo e essere professionista in altri ambiti. La normativa delle professioni muta anche fra nazioni. Anche fra ciclismo e altri sport ci sono notevoli differenze.
Su questo tema Magrini ha evidenziato dei retaggi rispetto a quando correva lui, un periodo dove i professionisti erano pochi e grosso modo correvano sempre tutte le corse.
Con il passare degli anni sono diventate di più le squadre e più nutrite quindi nelle classifiche FICP erano più di 1.000 a fare punteggio.
Con il sistema in vigore attualmente esistono le tre macro categorie che conosciamo e che seppur in linea teorica, fa diventare professionista migliaia di corridori. Però le continental anche se in certi casi corrono le WT, non credo possano realmente competere con le WT nelle gare più importanti.
Resta un sistema evidentemente fatto a step che ha il pregio di fare una sintesi ma che forse col tempo avrà bisogno di una revisione.
Mi pare, anzi, che possa fungere da buona base per riproporre la domanda testé fatta.
Karel Vacek tu lo consideri un professionista?
Teoricamente dovrebbe avere uno stipendio minimo di circa 30.000 euro lordi + i premi vinti, la maggior parte dei lavoratori non arriva a quella cifra.Primo86 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 16:02Mi sembrava una supercazzola. La terza volta che l'ho letta l'ho capita e devo dire che mi trovo anche d'accordo.Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 15:49 Non è possibile fare analogie fra professionismo sportivo e essere professionista in altri ambiti. La normativa delle professioni muta anche fra nazioni. Anche fra ciclismo e altri sport ci sono notevoli differenze.
Su questo tema Magrini ha evidenziato dei retaggi rispetto a quando correva lui, un periodo dove i professionisti erano pochi e grosso modo correvano sempre tutte le corse.
Con il passare degli anni sono diventate di più le squadre e più nutrite quindi nelle classifiche FICP erano più di 1.000 a fare punteggio.
Con il sistema in vigore attualmente esistono le tre macro categorie che conosciamo e che seppur in linea teorica, fa diventare professionista migliaia di corridori. Però le continental anche se in certi casi corrono le WT, non credo possano realmente competere con le WT nelle gare più importanti.
Resta un sistema evidentemente fatto a step che ha il pregio di fare una sintesi ma che forse col tempo avrà bisogno di una revisione.
Mi pare, anzi, che possa fungere da buona base per riproporre la domanda testé fatta.
Karel Vacek tu lo consideri un professionista?
Il problema è tutto qui: non conosciamo il retroterra melmoso, altrimenti uno che guadagna minimo 30000 euro l' anno svolge una professione retribuita in maniera migliore di molte altre.Theakston ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 16:20
Teoricamente dovrebbe avere uno stipendio minimo di circa 30.000 euro lordi + i premi vinti, la maggior parte dei lavoratori non arriva a quella cifra.Primo86 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 16:02Mi sembrava una supercazzola. La terza volta che l'ho letta l'ho capita e devo dire che mi trovo anche d'accordo.Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 15:49 Non è possibile fare analogie fra professionismo sportivo e essere professionista in altri ambiti. La normativa delle professioni muta anche fra nazioni. Anche fra ciclismo e altri sport ci sono notevoli differenze.
Su questo tema Magrini ha evidenziato dei retaggi rispetto a quando correva lui, un periodo dove i professionisti erano pochi e grosso modo correvano sempre tutte le corse.
Con il passare degli anni sono diventate di più le squadre e più nutrite quindi nelle classifiche FICP erano più di 1.000 a fare punteggio.
Con il sistema in vigore attualmente esistono le tre macro categorie che conosciamo e che seppur in linea teorica, fa diventare professionista migliaia di corridori. Però le continental anche se in certi casi corrono le WT, non credo possano realmente competere con le WT nelle gare più importanti.
Resta un sistema evidentemente fatto a step che ha il pregio di fare una sintesi ma che forse col tempo avrà bisogno di una revisione.
Mi pare, anzi, che possa fungere da buona base per riproporre la domanda testé fatta.
Karel Vacek tu lo consideri un professionista?
Se poi per trovare posto debba restituire sotto banco parte del compenso non so, sarebbe materia da aule giudiziarie.
Perchè qualcuno ha riferito che Magrini ha detto che non è un professionista, sostenendo che si trovava d'accordo.
Perché vergallito ha corso tra gli juniores e under..Slegar ha scritto: ↑giovedì 1 giugno 2023, 12:53
Ma Roglic con i suoi valori fisici avrebbe trovato posto in una continental italiana? E perché nessuno ha cercato Vergallito che i suoi bei numeri ce li dovrebbe avere (altrimenti non sarebbe stato selezionato nella finale di Zwift)? Finora l'unico che che sia entrato in una squadra italiana in questo modo è stato Vigo all'Androni (almeno tra i maschi).
Ci siamo capiti.