lucks83 ha scritto: ↑sabato 22 giugno 2024, 22:09
Ai tempi la statale da Bormio a mazzo era diversa, a causa dei lavori post frana di pizzo coppetto.
Se non ricordo male c'era un bello strappetto che riguadagnava quota all'altezza dell frana e pure dei tornanti in discesa, costruiti sul terrapieno artificiale.
Almeno un paio di km in più lì c'erano, per me.
La strada di cui parli è questa bianca che fa zig zag?
lucks83 ha scritto: ↑sabato 22 giugno 2024, 22:09
Ai tempi la statale da Bormio a mazzo era diversa, a causa dei lavori post frana di pizzo coppetto.
Se non ricordo male c'era un bello strappetto che riguadagnava quota all'altezza dell frana e pure dei tornanti in discesa, costruiti sul terrapieno artificiale.
Almeno un paio di km in più lì c'erano, per me.
La strada di cui parli è questa bianca che fa zig zag?
Può essere ma non ci giurerei.
In 30 anni hanno fatto parecchie modifiche in quel tratto.
Ad ogni modo penso che su YouTube vi sia la telecronaca integrale di questa tappa: ad avere pazienza credo sia possibile ricostruirne l'esatto percorso.
oltre alla variante per la pista bassa - così chiamata da sangalli - mi spiace, non voglio mancare di fede verso di te, ma magari hai preso il mortirolo da Mazzo lungo via Orti? Perché i pro in genere non passano da via Orti ma vanno dritti entrati in paese.
Di più, come diceva Martufello, ni zò
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
era il 1994, i diritti per il Giro li aveva ancora RTI, ora Mediaset, insomma, il Berlusca, che grazie al Navarro e a una sapiente sinergia con Tele Cinco puntò sul Giro come elemento di marketing spinto. Le lunghe dirette delle tappe importanti, i tanti spot, i mini break, le trasmissioni di costume e le manifestazioni di contorno, ma soprattutto (cosa che rimpiango davvero questa) i microfoni delle moto e della cronaca ben aperti sugli effetti, che ti facevano sempre sentire in mezzo all'evento.
Nel 1994 arriviamo con ottimi risultati delle gare di un giorno, tra Fondriest, Bugno e Argentin (e Furlan quell'anno...) i mondiali e le classiche le giocavamo da protagonisti. Nelle prime tappe, così, Castellano propone un arrivo mosso a Osimo e una tappa accidentata a Loreto Aprutino. Ad Osimo, seconda tappa, ci si aspetta Bugno, reduce da un 93 opaco, ma invece è Argentin, il vecchio volpone ormai sul viale del tramonto, che conferma che i corridori della Gewiss sono quelli da battere quell'anno. Argentin si rivelerà poi il grande gregario di Berzin, metronomo costante davanti al russo nei momenti che contavano.
è il giorno dopo che Bugno, uno dei candidati alla vittoria finale, tira fuori quella vittoria che tanto gli mancava. Scatta verso Loreto Aprutino e mostra tutta l'ansia di quei mesi, continuando a girarsi, continuando - come non credendoci lui stesso - a verificare se il gruppo lo stesse riprendendo. Bugno vince a braccia alzate, si convince che il 93 fu un'annata storta e basta, e ricomincia ad accarezzare la possibilità di fare classifica al Giro.
Un uno-due di grandissimo prestigio, Argentin-Bugno, che diede il LA a uno dei giri più spettacolari che ricordi.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
PS Il Giro partiva 2 o 3, dico 3, settimane DOPO ad adesso. Più che al cambio con la Vuelta farei un pensiero ad aggiustare il calendario. Anche perché con le scuole finite c'erano un sacco di ragazzi lungo il percorso
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Il Giro 94 partí il 22 maggio . Il giro partiva sempre intorno al 20 maggio .Quello che parti più tardi fu quello dell'88, addirittura il 24 maggio ,ma nonostante tutto ci fu il Gavia .
Pensiamo a cosa significa. Adesso addirittura 2 settimane prima. Quando lo anticiparono non capii subito la gravità della cosa . Oltre al meteo c'era la volontà di trasformare il Giro nella Vuelta pre 95 ,una corsa triste ,scialba , veramente poco interessante.
Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 23 giugno 2024, 8:32
oltre alla variante per la pista bassa - così chiamata da sangalli - mi spiace, non voglio mancare di fede verso di te, ma magari hai preso il mortirolo da Mazzo lungo via Orti? Perché i pro in genere non passano da via Orti ma vanno dritti entrati in paese.
Di più, come diceva Martufello, ni zò
No no quella strada l'ho fatta giusta
Mi risulta che ho due 2 km in meno tra la partenza e lo Stelvio e due in più dallo Stelvio all'arrivo, il totale fa sempre 195 quindi la diamo per buona
giorgio ricci ha scritto: ↑domenica 23 giugno 2024, 9:11
Il Giro 94 partí il 22 maggio . Il giro partiva sempre intorno al 20 maggio .Quello che parti più tardi fu quello dell'88, addirittura il 24 maggio ,ma nonostante tutto ci fu il Gavia .
Pensiamo a cosa significa. Adesso addirittura 2 settimane prima. Quando lo anticiparono non capii subito la gravità della cosa . Oltre al meteo c'era la volontà di trasformare il Giro nella Vuelta pre 95 ,una corsa triste ,scialba , veramente poco interessante.
Infatti stamattina sullo Stelvio nevicava..adesso siamo intorno gli 0 gradi...ergo, oggi lo Stelvio sarebbe stato tagliato..e siamo il 23 giugno..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
I dati GPS per la cronometro non mi convincevano così ho usato una tecnica che ho già usato in passato, cercarmi i dati corretti dei vari tratti di strada ed incollarli assieme per fare il percorso giusto, questa tecnica l'ho chiamata escidicasaefattiunavita
È venuta bene quindi siamo alla 18, quasi finito
barrylyndon ha scritto: ↑domenica 23 giugno 2024, 14:18
giorgio ricci ha scritto: ↑domenica 23 giugno 2024, 9:11
Il Giro 94 partí il 22 maggio . Il giro partiva sempre intorno al 20 maggio .Quello che parti più tardi fu quello dell'88, addirittura il 24 maggio ,ma nonostante tutto ci fu il Gavia .
Pensiamo a cosa significa. Adesso addirittura 2 settimane prima. Quando lo anticiparono non capii subito la gravità della cosa . Oltre al meteo c'era la volontà di trasformare il Giro nella Vuelta pre 95 ,una corsa triste ,scialba , veramente poco interessante.
Infatti stamattina sullo Stelvio nevicava..adesso siamo intorno gli 0 gradi...ergo, oggi lo Stelvio sarebbe stato tagliato..e siamo il 23 giugno..
Vabbe, se davvero questa instabilità dura 10 giorni anche il Galibier salta.
Tuttavia posticipare di una settimana il Giro aiuterebbe poco..
L'ideale sarebbe iniziare la corsa rosa verso il 24 maggio..ma con il Tour ad inizio luglio...
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Bisognerebbe spostare due settimane avanti anche Tour, Vuelta, Mondiale e classiche autunnali
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Due settimane di pausa in meno pero' scoraggerebbero da presentarsi a entrambe le gare, senza contare che la fine di luglio - primi di agosto rimane sempre ciclisticamente "moscia"
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Trullo ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2024, 15:55
Due settimane di pausa in meno pero' scoraggerebbero da presentarsi a entrambe le gare, senza contare che la fine di luglio - primi di agosto rimane sempre ciclisticamente "moscia"
Purtroppo un compromesso è necessario. Considera che il Tour è al centro di tutto: spostandolo indietro bisognerebbe fare lo stesso col Giro, e allora addio alle salite sopra i 2000 metri, spostandolo avanti il problema del caldo, già grave adesso, si farebbe eccessivo e si moltiplicherebbero i casi come Simpson 1967. Secondo me il calendario migliore (= il miglior compromesso) era quello con la Vuelta a fine Aprile, ma da quando gli spagnoli sono diventati economicamente forti come i loro vicini non hanno più sentito ragioni: di conseguenza, per dare a loro una collocazione che attirasse più corridori, si è penalizzato il Giro, spingendolo indietro di una settimana e confidando nel riscaldamento globale per evitare la neve sui passi. Ma non sempre questo avviene.
Ma davvero dal 14 luglio al 4 agosto fa piu caldo che dal 30 giugno al 21 luglio?
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Maìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 5:52
Bravissimo Micchan,
Quel Giro lo associo a tanti ricordi meravigliosi. Non solo ciclistici, ero piccolo e stavo scoprendo il mondo.
NB Non si transitò dal Pramollo per colpa di una frana, si passò da Villach
BravissimA, devo correggere perchè mi suona troppo strano
Ma per andare a Villach è lunga, forse intenti direzione Villach, cioè al Tarvisio sono andati in Austria per poi proseguire nella valle fino a ricongiungersi con il percorso originale
Micchan ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 14:06
Maìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 26 giugno 2024, 5:52
Bravissimo Micchan,
Quel Giro lo associo a tanti ricordi meravigliosi. Non solo ciclistici, ero piccolo e stavo scoprendo il mondo.
NB Non si transitò dal Pramollo per colpa di una frana, si passò da Villach
BravissimA, devo correggere perchè mi suona troppo strano
Ma per andare a Villach è lunga, forse intenti direzione Villach, cioè al Tarvisio sono andati in Austria per poi proseguire nella valle fino a ricongiungersi con il percorso originale
Mi ha ingannato Aru.
Yes, Tarvisio
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Tappone, ma poco decisivo
arrivarono insieme una dozzina di corridori, vinse Saronni in volata
Non erano veri tapponi ma
- a Campitello Matese Hinault fece forcing, uno solo gli resistette (mi pare Beccia ma non voglio fissarmi. Edit controllato su BRI, era Beccia) e vinse la tappa
- il giorno dopo partitrono da lontano Contini, Verza, Belda e Groppo, Hinault lascio' fare, aspetto' i suoi e poi insegui' e ridusse il distacco
- a San Martino di Castrozza Prim in fuga fu appiedato da una foratura
- il giorno dopo Contini prese la maglia andando via con van Impe, Baronchelli, Prim e di nuovo Groppo sul Croce Domini
- e il giorno dopo ancora Hinault riprese la maglia sul monte Campione
- infine nella crono finale Prim strappo' al compagno di squadra Contini il secondo posto
P.S, il primo di Hinault fu il 1980, il 1982 fu la prima doppietta
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Micchan ha scritto: ↑venerdì 5 luglio 2024, 21:58
Eccolo il 1982
In pratica le uniche tappe decenti le ha vinte Hinault
Percorso scandaloso
FCC 2019/20: rit. FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionatodel Mondo DonneElite, ROTY
Erinnerung ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2024, 22:05
Le tappe di montagna notevoli eh!
Bel percorso!
Grazie per questo lavoro
Il problema di questo giro furono le ultime 2 tappe di montagna ..il colle dell agnello lontanissimo dal traguardo con il lautaret e la sua valle prima dell arrivo , e un banale doppio sestrieres l ultimo giorno. Peccato perché Pantani andava fortissimo e Indurain era in crescita. Potevamo vedere un gran finale.
Non hai indicato gli episodi legati alle tappe. A mio giudizio il più importante fu la spaventosa polemica che si innescò dopo l'attacco di Hinault a Montecampione, quando Contini, in maglia rosa, non fu debitamente aiutato dai compagni di squadra Prim e Baronchelli, che pensarono invece a curare la propria classifica. Lo scandalo, almeno in Italia, fu enorme, tanto più che i tre avevano collaborato il giorno prima, quando insieme a Van Impe avevano lasciato Hinault ad oltre due minuti. Sergio Neri tirò fuori un titolo a caratteri cubitali "Contini tradito" e un articolo che vomitava odio verso Prim e Baronchelli (Prim soprattutto).
A mio giudizio Contini, che era tutto fuorché un campione del livello di Hinault, non aveva recuperato lo sforzo del giorno prima, andò in crisi e i due compagni, avendo capito che non c'era niente da fare, lo mollarono con pochi rimorsi. Prese 4 minuti quella volta, un'enormità per le caratteristiche di quella tappa.
Oltretutto Hinault non aveva squadra (nonostante un buon Fignon) e vinse il Giro praticamente da solo. Prim, almeno in quel Giro, era più forte di Contini, e all'estero non parlano di "tradimento" ma di "stupidità" della Bianchi per non aver fatto capitano lo svedese. Certo, era un corridore senza personalità e con poca ambizione, e contro Hinault non avrebbe vinto, ma dopo il secondo posto dell'anno prima le sue potenzialità erano evidenti.
Contini non si riprese più dalla batosta e, tranne una breve fiammata nel 1985, non vinse più nulla di veramente importante. Ed era ancora molto giovane.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
Micchan ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2024, 22:10
Direi che conta come tappone considerato anche che le strade erano sterrate e quel giorno ha sempre piovuto
Fu vinta dopo "sole" 14 ore e rotti dal famoso Alfonso Calzolari con 24 minuti di vantaggio sul secondo e 30 sul terzo, Girardengo in persona. Decimo il leggendario Gerbi a un'ora. Calzolari prese la maglia rosa (allora ipotetica) togliendola a Gremo, scomparso in lacrime nel corso della tappa (cercherà di rifarsi al Tour, ma farà la stessa fine). Calzolari vincerà infine il Giro, che fu portato a termine da soli 8 corridori. Fu la sua unica vittoria importante in una carriera lunghissima ma avara di successi.
Quel Giro meriterebbe un tabellone con tutte le tappe.
Allego il resoconto de "La Stampa", che va assaporato parola per parola.
Ho letto di questa tappa che è partita una fuga solitaria perchè li hanno fermati ad un passaggio a livello e Bordin (??? non ricordo bene chi era) è sgattaiolato via senza farsi vedere, ha attraversato i binari ed è scappato in fuga mentre gli altri erano fermi, l'hanno poi ripreso sul finale dopo più di 300 km in fuga solitaria