Arnaud De Lie

[Jan Vanderfornen]

Ho cercato, ho cercato, ma non ho trovato una discussione dedicata al buon De Lie, mi sembra che meriti uno spazio specifico.
Confesso di averlo snobbato al suo apparire sulla scena, etichettandolo come "un altro velocista". Ieri alla Tro Bro Leon mi ha impressionato: si è andato a cercare la vittoria combattendo in prima persona. Sono stato contento per Nizzolo ma confesso che mi è spiaciuto per lui.

[Brogno]

Nizzolo aveva bisogno di questa vittoria come il pane, DE Lie ha ancora tutta una carriera davanti a se è un secondo posto dopo che il giorno prima ha vinto, non fa così male. Non sono invece molto convinto sulla sua gestione da parte della Lotto, almeno quella in gara.

[Abruzzese]

Ordunque, sull'onda delle belle discussioni seguite al suo numero formidabile alla Famenne, facciamo un po' il punto della situazione: De Lie è un ragazzo che può realmente costituire un crack per i prossimi anni e che ha tutto per non essere un semplice velocista. Al momento sappiamo che quando la corsa si spinge ad una distanza di 200-210 chilometri sa essere devastante allo sprint, il successivo e determinante step sarà quello di cominciare a fare la voce grossa ben oltre i 230 chilometri quando a giocarsela restano le vere "fuoriserie". Come primavera d'esordio nelle "monumento" ha portato a termine tanto la Milano-Sanremo che la Parigi-Roubaix (oltre alla Gand-Wevelgem che aveva già disputato lo scorso anno), il che è comunque stato positivo come primo approccio. In alcune semiclassiche (come la Het Nieuwsblad) è andato a podio facendo, tra l'altro, una grandissima volata ed ha raccolto le sue belle vittorie qua e là. Sull'Europeo ci siamo già soffermati nell'evidenziare una maturità e una freschezza atletica notevolissime su una distanza che, come già detto, per lui era ideale. Attendiamo fiduciosi ma credo che ci divertiremo ancora.

[Walter_White]

La domanda che purtroppo sorge spontanea è: riuscirà a farlo restando alla Lotto o dovrà migrare verso i noti lidi?