udra ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 17:34
Walter_White ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 17:30
Thomas non perde mai nella vita domani
Io non so chi vincerà, magari domani esce una roba tipo LPDBF 2020 ma faccio fatica a considerarlo come pesante un successo in una corsa così mesta.
Ma non per gli assenti o i ritirati, proprio per il livello rasoterra.
A me spiace che Rogla lasci maluccio il ciclismo che conta. Difficile non associarlo alla roba pietosa che ho visto.
Sul resto, condivido la prospettiva che si cala però in un discorso non più sostenibile.
Lo era fin tanto che certe cose rappresentavano eccezioni, adesso siamo in una triste normalità.
Pochissimi eletti baciati (non aggiungo "dal talento" perché ridurrei la casistica), qualche volenteroso, tantissimi mediocri.
Qualcuno in zona Cesarini, altri a cui è stato programmato un secondo tempo di novanta minuti.
E io non me la prendo coi mediocri, i mediocri sono importanti.
Il problema è proprio l'atleta da grande giro, pensato a misura di passaporto biologico, che non va bene.
Non avrebbero stravolto questo sport per ricostruirlo a misura del nuovo atleta, altrimenti.
Certi processi storici vanno analizzati e compresi.
Paradossale che la Vuelta funzioni e il Giro no.
Andrò controcorrente ma il Giro di quest'anno sarebbe andato anche bene, se costruito intorno alla figura di un'atleta diverso.
Il Giro non va bene perché non puoi adattare questa corsa a Thomas, Dunbar, Tao e Joao Almeida. Devo aggiungere Roglic, per quel che si è visto.
In questi giorni hanno provato a coinvolgermi nel rewatch del Giro 97. Dico provato perché, a parte il tempo a disposizione, certe cose mi mettono quasi tristezza.
Però sono utili per capire, devo ammetterlo.
Siamo arrivati a un bivio, prendere o lasciare.